mercoledì
27 Agosto 2025

Casola è una favola: spettacoli e incontri in sintonia con la natura

Sipario venerdì 16 luglio, con un doppio appuntamento, sulla stagione estiva di eventi organizzata da Teatro del Drago

Pupi Di Stac
Spettacolo I Pupi di Stac

Ha ufficialmente inizio l’edizione 2021 di Casola è una Favola. Il programma si apre con un doppio appuntamento nella giornata di venerdì 16 luglio. 

Alle ore 21 la serata ha inizio con i burattini della storica compagnia toscana I Pupi di Stac. In scena lo spettacolo per bambini,genitori e nonni Il drago dalle sette teste, di Enrico Spinelli, direttore artistico della compagnia fiorentina Pupi di Stac. Una movimentata storia d’avventure, ancora una volta attinta alla fonte delle antiche fiabe popolari toscane.
È allestita nella più classica baracca di burattini con un notevole sviluppo del supporto scenografico, al servizio dei numerosi cambi di scena. Nella rete del giovane pescatore Gianni finisce un pesce magico che in cambio della salvezza gli dona una conchiglia, una spada arrugginita, e un compagno fedele, il cane Carlino. Assieme ai fratelli, il ragazzo affronta avventure e terribili pericoli. Gianni arriva così a liberare il Reame dal terribile Drago.

A seguire, alle ore 22, appuntamento presso il giardino della Sala Luisa Pifferi/Parco del Cardello per il primo dei tre appuntamenti di Kinghiana: letteratura e il racconto sono al centro in queste tre serate dedicate ad uno dei più grandi scrittori della letteratura contemporanea: Stephen King.

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Lo scrittore Cristiano Cavina

Un progetto originale dell’affabulatore e scrittore casolano Cristiano Cavina, un inatteso viaggio attraverso il quale lo spettatore verrà edotto all’opera del grande romanziere, in un modo, però, molto particolare perché rivisto dalla genialità di uno degli autori italiani che meglio sa tradurre in chiave ‘popolare’ e tout public anche i concetti metaforici e simbolici più intricati. Venerdì sera sarà dedicato al primo capitolo del progetto: Capolavori da Carrie a It, da Shining a Misery, quando il genere racconta la meravigliosa e terrificante avventura del vivere.
Seguiranno poi: Perle la grandezza nascosta nelle pagine e nei libri meno conosciuti (23 luglio) e Racconti, Stand by Me e compagnia bella, tutto il meglio della narrativa breve (30 luglio). 

Si ricorda, infine, che prima della serata sarà possibile effettuare una visita guidata serale della Casa Museo di Alfredo Oriani. 

Tutti gli eventi sono su prenotazione obbligatoria.

Per Il drago dalle sette teste e Kinghiana è possibile prenotare telefonicamente al 392 6664211 (dalle 9 alle 18 e fino ad un’ora prima nelle serate di spettacolo), allo 0546 73033 (Ufficio turistico Pro Loco Casola Valsenio, da lunedì a sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30), oppure via mail a casolaunafavola@gmail.com.

Per le visite guidate è obbligatoria la prenotazione telefonando allo 0546 71044 o via mail a ilcardello@imolafaenza.it. Sarà possibile prenotare via telefono e via mail e ritirare e/o acquistare i biglietti per gli spettacoli ed eventi in cartellone direttamente il giorno stesso presso la biglietteria in loco a partire da un’ora prima dell’inizio delle attività.

Per altre informazioni chiamare il numero 392 6664211 o mandare una mail a casolaunafavola@gmail.com oppure consultare i siti degli eventi www.teatrodeldrago.it – www.casolaromatica.it.

In caso di maltempo gli eventi verranno recuperati al chiuso. La comunicazione verrà data sui canali social ( Facebook: @casolafavola – Instagram: Casola_e_una_favola) e sui siti degli eventi.

 

Una stazione dell’Alta Velocità in Romagna: ecco il progetto di Confindustria

In uno studio la spinta verso la Città metropolitana, con anche una “Metro” per il Trasporto Pubblico Locale

Proposte Infrastrutturali ConfindustriaUna visione, una suggestione di tutto ciò che manca per consacrare la Romagna tra le grandi aree europee a livello economico, istituzionale e sociale. È quanto emerso dall’evento “Città Romagna, una nuova prospettiva” che si è svolto ieri (15 luglio) a Milano Marittima, dove è stato svelato il progetto lanciato tre anni fa da Confindustria Romagna e a cui si è unita Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini.

Nell’occasione è stato presentato uno studio affidato da Confindustria Roamgna alla Fondazione Itl (Istituto trasporti e logistica) e alla società Tplan Consulting, effettuato tra aprile e giugno con l’obiettivo di analizzare lo stato dell’accessibilità di ampia scala al territorio della Romagna ricompreso tra le provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, considerata come una Città metropolitana, Città Romagna.

Tra le criticità identificate è stato individuato come gap principale il sistema ferroviario, «che presenta carenze infrastrutturali, di accessibilità e capacità», con le province della Romagna «inoltre prive di linee e fermate Alta Velocità».

Lo studio prende atto poi del fatto che i programmi e i piani di investimento vigenti mettendo in campo però una nuova proposta la «linea Av/Ac della Romagna e Metro Romagna».

Innovativa e dirompente allo stesso tempo – si legge nella sintesi inviata alla stampa -, questa iniziativa riduce i gap di Città Romagna puntando sul trasporto ferroviario e la mobilità sostenibile e si pone in totale sinergia e piena coerenza con i principi e i progetti contenuti nelle strategie e nei piani internazionali, nazionali e regionali (Green Deal, Pnrr, Prit…)».

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea di Alta Velocità tra Rimini e Bologna, con la costruzione di una nuova stazione «Città Romagna» localizzata in posizione baricentrica rispetto alle città principali (nella mappa è prevista grossomodo all’altezza di Casemurate).

Previsto anche «un nuovo sistema di trasporto pubblico locale Metro Romagna, di potenziamento delle linee Tpl portanti e di collegamento tra i poli intermodali provinciali (presso le stazioni ferroviarie) e le località turistiche costiere».

Lo studio dimostra che con una popolazione residente in un raggio di 40 minuti, pari a oltre un milione di residenti e un numero di arrivi turistici entro la stessa distanza temporale di quasi sette milioni, la nuova stazione sulla linea AV tra Bologna e Rimini servirebbe un bacino di utenza comparabile o superiore per dimensione a quello delle stazioni esistenti di Bologna e Reggio Emilia, senza che via sia sovrapposizione con questi. Oltre a ridurre il tempo di viaggio tra Milano e la Romagna di un’ora, l’intervento genererebbe benefici in termini di maggiore regolarità dei servizi, nonché capacità e resilienza della rete per servizi passeggeri e merci. L’indicatore di accessibilità della stazione Città Romagna si collocherebbe ai livelli prossimi di quelli di Firenze e Bologna contribuendo ad aumentare l’accessibilità sostenibile alle destinazioni in Romagna.

«Inoltre – termina la nota di Confinudustria -, in aggiunta alla funzione di collegamento di ultimo miglio sostenibile alla nuova stazione Av di Città Romagna, Metro Romagna contribuirà a sviluppare una rete di corridoi multimodali dedicati al trasporto pubblico e alla mobilità ciclopedonale, rappresentando altresì l’occasione in ambito urbano, per riqualificare gli assi stradali storici».

«Il focus di questo primo evento è sulle connessioni, perché crediamo che siano la priorità delle priorità – spiega il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli – ma le infrastrutture sono solo uno dei tanti aspetti in cui si declina la nostra idea di Romagna: a partire dall’assetto istituzionale, che manca. Oggi ci troviamo a interloquire con le singole Province o con la Regione, mentre pensiamo che siano maturi i tempi per un nuovo ente intermedio che rappresenti la Romagna, modello città metropolitana».

All’incontro era presente anche l’assessore regionale ai Trasporti, il ravennate Andrea Corsini, che ha ringraziato Confindustria per il contributo.

Torna la festa della Lega a Cervia: sabato 31 luglio arriva Salvini

In piazzale dei Salinari, all’insegna dello slogan “Prima l’Italia”

DSC 3734Da venerdì 30 luglio a martedì 3 agosto in piazzale dei Salinari, a Cervia, torna la festa della Lega Romagna.

Appuntamento clou sabato 31 luglio, quando è annunciata la presenza del segretario nazionale Matteo Salvini.

Lo slogan della festa è il solito: «Prima l’Italia»…

Tutti i giorni ristorazione a partire dalle 18.

Dopo la petizione, restaurata la chiesetta di Ponte delle Assi: due visite guidate

Un intervento reso possibile grazie a una raccolta fondi promossa dall’assessore Cameliani

21 07 16 Oratorio Madonna Di Pomepi O Chiesetta Di Ponte Delle AssiSi è concluso a Ravenna l’intervento di restauro che ha interessato l’Oratorio della Madonna di Pompei, meglio conosciuto come chiesetta di Ponte delle Assi, restituito alla città e al culto e che l’Arcidiocesi Ravenna-Cervia affiderà alla parrocchia di San Paolo.

Per far conoscere e ammirare la chiesina nel suo riacquistato splendore sono state organizzate due giornate di visite guidate: lunedì 19 e lunedì 26 luglio, dalle 18.30 alle 20.30.

Le visite saranno condotte da volontari esperti d’arte e non occorre la prenotazione. Per chi raggiungerà la chiesina in macchina è disponibile l’adiacente parcheggio nel piazzale dell’area ex “Silla”, con ingresso da viale Alberti, mentre l’accesso per i pedoni è quello al termine della via Bassa. Al fine di garantire il rispetto delle norme anti Covid sarà presente personale della Polizia locale.

L’intervento di restauro era stato richiesto con una petizione dai cittadini residenti nella zona e reso possibile grazie al crowfunding promosso dall’assessore Massimo Cameliani tra le imprese edili e del restauro del territorio e da aziende e studi professionali che hanno permesso l’acquisto dei materiali attraverso donazioni in denaro; il progetto è stato redatto dall’ architetto Paolo Focaccia, incaricato dalla Curia.

Morte alla Marcegaglia, «adesione totale» allo sciopero. Il porto si ferma

La protesta anche con le sirene. I sindacati lamentano turni di lavoro senza riposo. «L’azienda ha ammesso le carenze di personale»

Protesta Marcegaglia«Adesione totale» alla seconda giornata di sciopero alla Marcegaglia – scrive il Sindacato Generale di Base (Sgb) in una nota inviata alla stampa all’indomani dell’infortunio mortale nello stabilimento di Ravenna, che ha visto perdere la vita il 63enne Bujar Hysa.

«Tante ditte lavorano a “tonnellaggio”, più coil movimenti e più fatturato si fa – si legge ancora nella nota -. La pressione sui lavoratori è altissima, spinti a aumentare ritmi di lavoro per l’interesse dell’impresa. Con Marcegaglia che chiude gli occhi di fronte a lavoratori a cui non viene garantita la pausa di lavoro, ai turni di 12 ore, a turni di lavoro senza riposo, ai magazzini stracolmi, ai dispositivi di sicurezza non dati ai lavoratori. Da tempo denunciamo problemi sulla sicurezza nello stabilimento, l’assenza dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nelle ditte appaltatrici. Da tempo chiediamo che vengano nominati e che si costituisca il coordinamento degli RLS di sito».

Sciopero MarcegagliaDavanti ai cancelli di Marcegaglia questa mattina anche Usb e Slai Cobas.

Lo sciopero di due giornate (ieri e oggi) era stato proclamato anche dai sindacati confederali, Cgil, Cisl e UIl, insieme alla Rsu di Marcegaglia. Sciopero esteso per 24 ore, oggi, anche a tutti i lavoratori del porto, con le sirene dello scalo ravennate che suoneranno alle 12 in segno di protesta.

«Durante l’incontro con la direzione aziendale di Marcegaglia – si legge in una nota di Cgil, Cisl e Uil – le rappresentanze sindacali, dopo un sopralluogo nel sito della tragedia, hanno ribadito problematiche inerenti le carenze di personale, gli spazi angusti di lavoro ed impegni orari eccessivamente prolungati per i lavoratori impegnati negli appalti».

Al bagno Oasi un torneo di calcio-tennis tutto al femminile

Sono trenta le coppie iscritte. Lo stabilimento di Marina è diventato un ritrovo per il settore

Oasi Cup Calcio TennisDopo la pausa forzata dell’anno scorso, torna quest’anno l’Oasi Cup, una manifestazione senza dubbio unica per il litorale ravennate, un torneo di calcio tennis esclusivamente femminile.

Una vera e propria festa, a pochi giorni dalla vittoria dell’Italia maschile agli Europei, che pone i riflettori anche sul calcio femminile, in grande ascesa in questi ultimi anni.

L’appuntamento è per questo weekend, sabato 17 e domenica 18 luglio (dalle 10 del mattino in avanti), al bagno Oasi di Marina di Ravenna.

Già iscritte 30 coppie, che si daranno battaglia sui campi dello stabilimento, che in questi anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento per l’ambiente del calcio femminile, grazie anche al fatto che ai fornelli c’è la chef Simona Di Marco, per anni calciatrice, con esperienze, tra le altre, a San Zaccaria, San Marino, Bologna.

All’Oasi si ritrovano così calciatrici da ogni parte d’Italia e alle passate edizioni della “Cup” hanno partecipato, o anche solo presenziato, atlete anche nel giro della Nazionale italiana.

Giornata nera: marinaio muore in sala macchine su una nave al largo di Ravenna

Ancora un infortunio letale su uno scafo con bandiera panamense. Inutili i soccorsi di una motovedetta della Capitaneria di Porto

Nave In Rada (foto Repertorio)
foto di repertorio

Un marinaio egiziano di 44 anni è morto nel primo pomeriggio di oggi 15 luglio, vittima di un infortunio nella sala macchine di una nave battente bandiera panamense in rada, a sette miglia al largo del porto di Ravenna. L’intervento di una motovedetta veloce della Capitaneria di Porto chiamata per i soccorsi, con a bordo personale del 118, non ha potuto che constatare il decesso dell’uomo. Si è atteso lo sbarco del corpo e l’avvio di tutti i rilievi del caso per ricostruire le circostanze dell’infortunio mortale da parte delle autorità competenti.

Quella di oggi è proprio una giornata nera sul fronte della sicurezza sul lavoro, visto che in mattinata un’altro lavoratore  ha perso la vita schiacciato da una lamiera all’interno dello stabilimento Marcegaglia di via Baiona

Ravenna sconvolta dalla morte sul lavoro: interventi politici e sindacali

Cordoglio di istituzioni e partiti e mobilitazione dei sindacati. Proclamato lo sciopero in fabbrica e al porto

Marcegaglia Ravenna Centro Servizi
Reparto interno alla Marcegaglia (foto repertorio)

Innumerevoli interventi sono arrivati in redazione da esponeti delle istituzioni, del mondo politico e sindacale dopo l’infortunio sul lavoro, ancora tutto da indagare e chiarire, che ha strocato la vita di Hysa Bujar, un operaio dell’impresa Cofari, all’interno dello stabilimento Marcegaglia di via Baiona a Ravenna.

Fra i primi a intervenire dopo la tragedia il sindaco De Pascale che ha dichiarato: « Ancora una volta la nostra comunità si trova a piangere un nostro concittadino deceduto sul posto di lavoro per un tragico e gravissimo incidente. In attesa che venga verificata con rigore la dinamica che ha portato a questa tragedia, dobbiamo dire a gran voce che, in ogni caso, questo è intollerabile e non più accettabile. La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici devono essere garantite come priorità assoluta e ad esse vanno riservate maggiori risorse per garantire controlli, prevenzione e formazione dei lavoratori. Ravenna si stringe attorno alla famiglia, ai cari della vittima e a tutti i colleghi e le colleghe».

L’impresa di servizi Cofari per cui lavorava la vittima ha scritto: «la cooperativa si stringe nel dolore della di famiglia di Bujar Hysa, nostro socio e cooperatore da più di 13 anni. Bujar Hysa si è distinto per il grande impegno profuso nel proprio lavoro, per la professionalità e il rispetto verso i propri colleghi. Siamo in tanti oggi, alla Cofari a piangere il collega e l’uomo, una notizia che ci ha travolti lasciandoci sgomenti. In questo momento, il nostro pensiero va alla famiglia di Bujar».

Per il sindacato unitario Cgil-Cisl-Uil «…L’infortunio mortale sembra avere sinistre analogie con un altro infortunio mortale avvenuto in Marcegaglia nel 2014, dove trovò la morte Lorenzo Petronici. Solo un anno fa, in IFA, un altro terminal ravennate, ha trovato la morte Franco Pirazzoli anche lui in un infortunio ancora da chiarire e sul quale sono aperte de indagini della magistratura. Una scia di sangue che non si arresta, nonostante i “Mai più”…
Cgil Cisl Uil, unitamente alla Rsu Marcegaglia ed alle categorie di tutti i lavoratori impegnati a qualsiasi titolo negli stabilimenti Marcegaglia di Ravenna hanno proclamato lo sciopero per tutti i turni di lavoro delle giornate del 15 e del 16 luglio. I lavoratori del porto di Ravenna si fermeranno per 24 ore e alle 12 le sirene del porto suoneranno in segno di protesta per queste morti e di solidarietà con la famiglia. Durante l’incontro avvenuto con la direzione aziendale di Marcegaglia le rappresentanze sindacali, dopo un sopralluogo nel sito della tragedia, hanno ribadito problematiche inerenti le carenze di personale, gli spazi angusti di lavoro ed impegni orari eccessivamente prolungati per i lavoratori impegnati negli appalti. Lasciamo alla magistratura il compito di accertare le responsabilità di ciò che è accaduto. Alla città, alle istituzioni, agli organismi di controllo ed alle associazioni di rappresentanza la responsabilità di uno sforzo straordinario per il consolidamento di un sistema che discrimini chi non è in grado di garantire i più alti standards di sicurezza. In questo senso, il rinnovo del protocollo sulla sicurezza del porto, che prenderà avvio nei prossimi giorni, sarà l’occasione per misurare la reale volontà degli attori economici dell’ambito portuale per mettere al primo posto la sicurezza dei lavoratori».

Nel comunicato della Lega delle Cooperative si legge che «nell’apprendere della tragica morte sul luogo di lavoro di Bujar Hysa, esprime le più sentite condoglianze alla sua famiglia ed ai suoi colleghi e soci della cooperativa Cofari.
Oggi, per tutti, è il giorno del dolore e del cordoglio, ma noi riteniamo che questa tragica morte altro non faccia che aprire ancor di più il grande capitolo della sicurezza personale e collettiva nei luoghi di lavoro e in particolare negli stabilimenti più esposti dal punto di vista organizzativo e logistico. In questi anni le cooperative romagnole hanno dedicato grande attenzione a questo tema, destinando allo stesso risorse, tempo, impegno. Ma oggi, purtroppo, abbiamo avuto la conferma di come anche ciò che si è fatto, non sia sufficiente e di come invece serva non abbassare mai la guardia, garantendo invece ulteriore attenzione, quotidiana e costante. Chiediamo che venga condotta una rigorosa verifica per accertare le dinamiche di questo tragico incidente e le eventuali responsabilità. Insieme alla Co. Fa. Ri. ci impegneremo ancor di più perché la sicurezza sul lavoro sia sempre una priorità per tutti».

Scrive invece Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd: «Oggi si è verificato un incidente sul lavoro nella nostra città, un fatto gravissimo che è costato una vita. Il lavoro deve essere l’opportunità di realizzazione personale mentre lo associamo sempre più spesso a un luogo di pericolo e di morte. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti rispetto ai controlli che servono per assicurare il rispetto delle regole, al miglioramento dell’organizzazione e alla necessaria formazione per i lavoratori e per i datori di lavoro. Questo bollettino di guerra è inaccettabile per una società civile. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia alla quale ci stringiamo in un abbraccio e solidarietà a tutti i colleghi e lavoratori dello stabilimento. Tutti dobbiamo fare la nostra parte perché non accada più».

Sull’incidente mortale alla Mercegaglia sono arrivati messaggi di cordoglio, di mobilitazione e invito allo sciopero dei lavoratori anche dal senatore del Pd Stefano Collina – che ha informato il presidente della Commissione di inchiesta del Senato sulla sicurezza sul lavoro – dalle formazioni politiche, Movimento 5 StelleRavenna Coraggiosa, Sinistra Italiana, Comunisti Uniti, Partito Comunista e dalle organizzazioni sindacali FLMUniti e Sindacato Generale di Base,

Stabile nel ravennate l’andamento dei contagi con 6 nuovi positivi

Salgono invece i casi complessivi di positività al virus in Emilia-Romagna che tornano ai livelli dei primi di giugno

Tampone Rapido CovidStabile il livello dei contagi nel ravennate. Oggi si sono registrati 6 casi su 1.052 eseguiti: si tratta di 1 paziente di sesso femminile e 5 di sesso maschile; 5 sintomatici e 1 asintomatico; 6 in isolamento domiciliare e nessun ricoverato. Nel dettaglio: 1 per contact tracing; 2 per sintomi, 1 per test sierologico e 2 da rientro dall’estero. Per quanto riguarda le residenze dei casi emersi oggi risultano: 2 a Bagnacavallo, 3 a Ravenna, 1 a Sant’Agata sul Santerno.
Non si sono registrati decessi ma sono state comunicate 5 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate risultano quiindi 30.619.

Crescono invece i positivi in Emilia-Romagna con 167 nuovi contagi in più rispetto a ieri, su un totale di 15.749 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,1%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 29,8 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 29 nuovi casi, seguita da Bologna con 28 e Reggio Emilia (26); quindi Piacenza (22), Parma (16), Modena (15), Ferrara (12); poi Circondario Imolese e Ravenna (entrambe 6 nuovi casi), infine Cesena (5) e Forlì (2).

Non si registrano nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione restano quindi 13.268.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 14 (numero invariato rispetto a ieri), 140 quelli negli altri reparti Covid (-4 rispetto a ieri). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato), 4 a Modena (invariato), 4 a Bologna (-1), 1 a Ferrara (invariato), 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Reggio Emilia, Imola, Ravenna, Forlì e Cesena.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, alle ore 15 di oggi 15 luglio, sono state somministrate complessivamente 4.396.341 dosi; sul totale, 1.850.640 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Schiacciato da un coil alla Marcegaglia, muore un 63enne. La rabbia dei colleghi

La vittima si chiamava Bujar Hysa. Lascia moglie, due figli e nipoti. Sciopero dei sindacati

Marcegaglia InfortunioTragico infortunio alla Marcegaglia di Ravenna nella mattinata di oggi, 15 luglio.

Un operaio di 63 anni – socio della Cofari, azienda in appalto dentro Marcegaglia – è stato schiacciato da un nastro in acciaio caduto dall’alto mentre stava semplicemente transitando in magazzino, nel Centro Servizi dello stabilimento al porto.

Sul posto l’ambulanza e l’automedica del 118: i sanitari hanno tentato di rianimare l’uomo per diverso tempo in magazzino e poi nel tragitto verso l’ospedale, dove è morto poco dopo.

I sindacati (Cgil, Cisl e Uil, insiema alla Rsu Marcegaglia, ma anche Usb e Sgb) hanno proclamato per la giornata stessa di oggi uno sciopero di 8 ore per tutti i turni di lavoro, chiedendo fin da subito chiarimenti sull’incidente.

La vittima si chiamava Bujar Hysa, di origini albanesi, abitava a Ravenna, in zona stadio, e lascia moglie e due figli grandi, con nipoti.

Sotto shock colleghi e amici. Un collega in particolare lo ricorda come «una persona solare, un lavoratore esemplare», lamentando la scarsità di sicurezza in alcune fase di lavorazione all’interno dello stabilimento.

Il presidente di Cofari, Marco Costantini, lo descrive come «un grandissimo lavoratore, professionale, aveva grande rispetto verso il suo lavoro e i colleghi».

Arie di Buenos Aires a Lugo con il Quinteto Astor Piazzola

Giovedì 15 luglio sul palco del Pavaglione l’omaggio al compositore argentino del “Nuevo Tango”

Quinteto AP2 Ph Cristian Welcomme
Quinteto Astor PIazzolla (foto Cristian Welcomme)

Nessuno ha mai suonato la musica di Astor Piazzolla meglio di lui. Ma se esiste qualcuno in grado di ricreare lo spirito del Nuevo Tango, quello è il Quinteto Astor Piazzolla, che da oltre vent’anni fa rivivere il lascito del compositore argentino, suonandone gli arrangiamenti autografi e riscoprendo brani dal suo sterminato catalogo – un laboratorio permanente che proietta nel futuro un’eredità musicale che sembrava irripetibile.

Continua così, giovedì 15 luglio, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, l’omaggio di Ravenna Festival per il centenario della nascita di Piazzolla: in programma alcuni dei più grandi capolavori strumentali (OblivionLibertangoRomance del diabloAdios NoninoSoledadMichelangelo 70, Milonga del Angel e l’Inverno e la Primavera dalle Cuatro Estaciones Porteñas) accostati a brani di più rara esecuzione, come Revirado, dedicato alla memoria di Edith Piaf, o il Concerto per bandoneón e orchestra Aconcagua, una delle vette virtuosistiche raggiunte dallo strumento principe del Tango.
Per l’occasione, il Quinteto sarà accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” diretta da Andrés Juncos.

L’ensemble preferito da Astor Piazzolla era il quintetto formato da bandoneón, violino, pianoforte, chitarra elettrica e contrabbasso, “un’equilibrata riduzione della grande orchestra, cinque voci in cui si deve sentire tutto,” sosteneva il compositore. Nel 1960 Piazzolla fondò il suo Quintetto, che divenne rapidamente il suo organico preferito nel processo di creazione del suono del Nuevo Tango. I musicisti che lo accompagnavano erano tutti esecutori di altissimo livello.
Un’esperienza esaltante, durata fino al 1978, quando Piazzolla lasciò l’Argentina per l’Europa, ma proseguita fino al 1988, con un’altra formazione analoga.

Moltissimi capolavori di Piazzolla sono nati pensando alle cinque parti di un quintetto, il cui protagonista è sempre il bandoneón, strumento di origine tedesca diffusosi in Argentina attraverso i migranti europei. Nel 1979 Piazzolla gli dedicò un concerto in tre movimenti di classica ispirazione (con alternanza di tempi veloce-lento-veloce) che l’editore Aldo Pagani ribattezzò Aconcagua (la vetta più alta del Sud America) giudicandolo il culmine dell’opera di Astor.
Nel concerto si potranno ascoltare anche capolavori come Libertango (“un inno alla libertà, un luogo nuovo e pieno di idee”, lo definì la Bbc alla prima esecuzione) e Adios Nonino, scritto di getto nel 1959 alla notizia della morte improvvisa del padre, don Vicente, familiarmente chiamato Nonino.

Info e prevendite: 0544 249244 o consultare il sito del Ravenna Festival

L’appuntamento sarà anche in streaming dal 24 luglio al 24 agosto su ravennafestival.live

Al Finisterre Beach di Marina di Ravenna serata al ritmo dei Savana Funk

Giovedì 15 luglio l’esplosiva band di Aldo Betto in concerto per la rassegna “Road To Spiagge Soul”

Savana Funk
La band Savana Funk

Per “Road To Spiagge Soul” arrivano, al bagno Finisterre giovedì 15 luglio alle ore 22, i Savana Funk, formazione capitanata dal chitarrista e compositore Aldo Betto e conosciuta al grande pubblico per la partecipazione aalla trasmissione Tv “Propaganda Live” e per la chiamata di Jovanotti, che l’ha voluta per il suo “Jova Beach Party”.

Nel giugno 2021 è uscito il nuovo album “Tindouf”, il quarto della loro carriera musicale.

La formazione dei Savana Funk prevede Aldo Betto, chitarra; Blake Franchetto, basso; Youssef Ait Bouazza, batteria; Nicola Peruch, tastiere, synth, modulator.

Per info e prenotazioni contattare il numero 349 2841775.

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