domenica
17 Agosto 2025

Anche la scrittrice Premio Nobel a Ravenna per celebrare Dante

L’8 giugno Olga Tokarczuk alla Rocca Brancaleone. Al via intanto “Scritture di Frontiera”

Olga Tokarczuk
Olga Tokarczuk

Torna ScrittuRa Festival con due eventi che anticipano la kermesse estiva. Il festival diretto da Matteo Cavezzali annuncia infatti il ritorno in presenza di “Scritture di Frontiera”, realizzato con il Comune di Ravenna, nel chiostro della Classense.

Primo appuntamento il 12 maggio alle 17.30 con ospite lo storico e autore di Rai Radio3 Alessandro Vanoli con I racconti del ritorno, da quello di Ulisse a quello mancato di Dante; il 19 maggio il giornalista e vice direttore del Post Francesco Costa con “Una storia americana”; il 25 maggio Francesco Filippi, autore del best seller Mussolini ha fatto anche cose buone, le idiozie che continuano a circolare sul fascismo con “Prima gli italiani! (sì, ma quali?)”.

La prenotazione agli incontri è obbligatoria e gratuita su www.scritturafestival.com

L’8 giugno (alle 21 alla Rocca Brancaleone) invece Ravenna accoglierà Olga Tokarczuk, poetessa e scrittrice polacca Premio Nobel per la Letteratura. Sarà in città per celebrare Dante, in dialogo con Matteo Cavezzali e accompagnata dalle note del quartetto jazz High Definition Quartet nell’incontro-spettacolo “Ché dir non posso con parola – viaggio tra la poesia contemporanea e Dante”.

ScrittuRa festival entrerà poi nel vivo a luglio con appuntamenti a Ravenna, Lugo, Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola.

Vaccini anti Covid, via alle prenotazioni anche per gli over 60

Anticipata la partenza. Entro maggio si partirà anche con la fascia 55-59

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020È la volta dei 60-64enni: in Emilia-Romagna da domani, giovedì 6 maggio, agende aperte per la prenotazione del vaccino anti Covid-19 dei nati dal 1957 al 1961 compresi – circa 250mila persone – che potranno fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal telefono a tutti gli strumenti online a partire dal Fascicolo sanitario elettronico.  Con le prime vaccinazioni che saranno effettuate già nei prossimi giorni. Si anticipa dunque una partenza che era stata inizialmente prevista per lunedì 10.

Semaforo verde anche per un’altra importante fascia di cittadini considerata prioritaria nel Piano nazionale, quella identificata con categoria 4, a cui appartengono“le persone con comorbidità di età inferiore ai 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per i soggetti estremamente vulnerabili”. In questa fase le vaccinazioni interesseranno chi ha un’età compresa tra i 51 e i 59 anni (anni di nascita dal 1962 al 1970): i cittadini non dovranno prenotarsi perché saranno contattati direttamente dalle Aziende sanitarie di appartenenza.

Entro maggio, inoltre, si apriranno le prenotazioni anche per la fascia 55-59 anni e per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, in quest’ultimo caso con modalità già in corso di definizione al tavolo regionale del Patto per il Lavoro e per il Clima.

E proprio in queste ore dalla Struttura commissariale nazionale, «alla luce del positivo andamento della campagna vaccinale in favore dei cittadini appartenenti alle categorie prioritarie», è arrivato il via libera a ripartire con le vaccinazioni al personale scolastico e universitario, docente e non docente, non ancora sottoposto alla prima vaccinazione.

Una ulteriore accelerazione della campagna vaccinale in Emilia-Romagna, che si conferma una delle regioni nella quale viene effettuato il maggior numero di somministrazioni. Alcuni dati: è del 30,2% la percentuale di emiliano-romagnoli vaccinabili (quindi con più di 16 anni) che hanno già ricevuto in Emilia-Romagna la prima dose, il 15,3% quella di chi ha completato il ciclo. Ancora: il 93,3% delle persone con più di 80 anni ha ricevuto la prima dose, lo stesso per il 71,8% dei 70-79enni.

Complessivamente, è stato utilizzato il 90,6% dei quasi 2 milioni, esattamente 1.953.670, di dosi consegnate da inizio campagna, quindi con la sola giacenza minima prevista di scorta per garantire il richiamo.

Il punto sulle vaccinazioni, per categoria 

Tocca il 93,3% la percentuale degli over 80 che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino, mentre sono l’81,5% quelli che hanno avuto la seconda. Per gli ospiti delle Rsa e delle Cra la percentuale dei vaccinati con prima dose è del 95,7% e dell’84,1% quella relativa alle seconde dosi. Per le altre categorie, le percentuali di chi ha ricevuto la prima e la seconda dose sono: operatori sanitari e sociosanitari 86% e 70,9%; estremamente vulnerabili 48,5% e 21,2%; 70/79enni 71,8% e 15,5%; 60/69enni 28,4% e 5,3%; operatori scolastici: 71,1% e 0,9%.

Ecco lo spot con Stefano Accorsi per riportare i turisti nelle città d’arte – VIDEO

Investimento da mezzo milione di euro della Regione. Previsti 800 passaggi in tv

Oltre cinquecento musei, più di duecento teatri, cento chilometri di portici, piazze, un patrimonio di bellezza vastissimo. Un tesoro unico, raccontato da Stefano Accorsi in 30 secondi.

 

È il nuovo spot dedicato alle città d’arte e cultura dell’Emilia-Romagna, in cui l’attore emiliano gioca sulla grande reputazione enogastronomica della regione per poi accompagnare lo spettatore in un viaggio che unisce luoghi straordinari e suggestivi.

Promosso da Apt Servizi, in collaborazione con le Destinazioni Turistiche Bologna-Modena, Visit Emilia e Visit Romagna, il video sarà al centro di una campagna di comunicazione che dal 9 maggio al 5 giugno prevede oltre 800 passaggi sulle più importanti reti televisive nazionali. Si tratta di un investimento complessivo di oltre 500mila euro, che rientra in una più vasta strategia di comunicazione su tv e web avviata nel 2020 con Stefano Accorsi in veste di testimonial.

«Quando abbiamo ideato questo spot, scritto con Fabio Bonifacci e diretto da Paolo Freschi – spiega Accorsi – ci siamo chiesti come fare per trasmettere in pochi secondi il carattere e le unicità dell’Emilia-Romagna e abbiamo cominciato a fare l’elenco di quante cose incredibili ci sono nella nostra Regione, quindi abbiamo pensato che unire poesia, ironia e leggerezza, oltre alla bellezza delle immagini fosse la strada migliore».

La campagna di comunicazione sui media

Dal 9 maggio al 5 giugno previsti oltre 800 passaggi tv sulle reti Rai, del digitale terrestre e satellitare (Canale 4, Rete 4, La7, TgCom24, LaEffe, Real Time, Nove, DMax, Food Network, Sky Tg 24, Sky Cinema, Sky Arte, Classica, Cine 34, Premium Cinema), con programmazione all’interno di alcune delle trasmissioni di intrattenimento più seguite. Il 26 maggio lo spot andrà in onda su Rai Uno all’interno della trasmissione ‘Ulisse’ di Alberto Angela; su Rai Tre il 15 maggio prima di ‘Sapiens – Un solo pianeta’ di Mario Tozzi e, sempre su Rai Tre, il 23 e 30 maggio sarà trasmesso all’interno di ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio. A questi passaggi si aggiungono le messe in onda nell’ambito di ‘Propaganda Live’ su La7 e ‘Fratelli di Crozza’sulla Nove.

In piazza a Faenza le bancarelle di Bell’Italia con i prodotti tipici regionali

 

BellitaliaRiparte da Faenza, in Piazza della Libertà il viaggio tra le eccellenze culinarie italiane.

Da venerdì 7 a domenica 9 maggio torna, con un’anteprima, “Aspettando Bell’Italia”, la mostra mercato dedicata alla tradizione culinaria di tutte le regioni italiane.

Per tutto il weekend, dalle 9.30 alle 20, gli espositori provenienti da tutta Italia daranno la possibilità ai presenti di acquistare e degustare le specialità enogastronomiche regionali.

Ravenna, il rinnovato museo Dante apre il 16 maggio

Con nove sale, «ispirato alle moderne tecniche museali»

19 Notturno Sala Del Culto Vista Dal ChiostroConsolidare la valorizzazione del culto di Dante con un allestimento contemporaneo e fruibile, che utilizza nuovi linguaggi per dare conto della Commedia e del lascito dantesco: è l’obiettivo che ha guidato l’Amministrazione comunale nella realizzazione del nuovo Museo Dante, a due passi dalla tomba, che aprirà al pubblico domenica 16 maggio.

Nove sale accoglieranno i visitatori: la sala del tempo, quella del volto, la sala Montevideo, quella del culto, quella della fama e le tre sale della Divina Commedia.

Il Museo presenta sia la possibilità di addentrarsi nell’immaginario dantesco con la forza dell’esperienza sensoriale che quella di apprezzare gli oggetti storici che dall’11 settembre 1921 – quando il Museo, allora Museo Dantesco, fu inaugurato in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Dante – danno testimonianza di una vicenda che lega a sé personaggi e capolavori letterari.

Il museo fu ideato dall’architetto Ambrogio Annoni (allora Sovrintendente di Ravenna) e da Corrado Ricci, studioso di Dante e fondatore della Soprintendenza ravennate.

L’edificio è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al suo interno hanno sede la Biblioteca e il Centro Dantesco dei frati minori francescani. Con la convenzione che disciplina il riallestimento e la definizione del modello di gestione del nuovo museo è stata sancita la condivisione istituzionale tra la proprietà del complesso monumentale, il Centro Dantesco e il Comune di Ravenna. «Si è operato – si legge in una nota dell’Amministrazione – un superamento della storica gestione ripartita per competenza per un allestimento che, ispirato alle moderne tecniche museali, restituisca la pluralità e l’universalità dell’opera dantesca e nel contempo la profonda relazione tra la città e il suo poeta».

Museo Dante aprirà domenica 16 maggio con orario continuato dalle 10 alle 17.30. In considerazione delle prescrizioni di legge previste per il contenimento dell’emergenza sanitaria l’accesso sarà regolato dalla prenotazione obbligatoria e il numero delle persone che contemporaneamente potranno effettuare il percorso nelle quattro maniche del Chiostro sarà fissato nel rispetto delle norme di sicurezza. Ci si potrà prenotare a partire dal 12 maggio.

Indirizzo: via Dante Alighieri 2/A, 48121 Ravenna, 0544-215676, museodanteravenna@ravennantica.org, www.vivadante.it

Orari di apertura: dall’1 aprile al 31 ottobre martedì-domenica e festivi (chiuso il lunedì) dalle 10 alle 17.30; dall’1 novembre al 31 marzo martedì-domenica e festivi (chiuso il lunedì) dalle 10 alle 16.30 (1 gennaio dalle 13 alle 16.30).

Biglietto: intero 3 euro, ridotto 2.

Tir contro senso in via Canale Molinetto. L’autista non aveva rispettato i riposi

Intercettato dalla polizia locale. Controlli anche sul datore di lavoro per i corsi di sicurezza

Un Tir ha imboccato contro senso via Canale Molinetto, la strada che collega Ravenna al litorale. È accaduto nel pomeriggio di oggi, 4 maggio. Una pattuglia della polizia locale è intervenuta sul posto e sono emerse violazioni ai tempi di guida, contestate nell’immediatezza al conducente del mezzo pesante con due verbali. Sono in corso accertamenti nei confronti del datore di lavoro per i corsi sulla sicurezza del lavoro a cui avrebbe dovuto sottoporre il proprio dipendente.

Maltrattamenti e uccisioni di animali, sequestrato un intero studio veterinario

Si tratta di quello di Sant’Antonio di Mauro Guerra, accusato tra le altre cose di «infliggere inutile sofferenza»

VeterinarioSequestrato un intero studio veterinario. Si tratta di quello di Sant’Antonio, alle porte di Ravenna, del noto Mauro Guerra, a cui nei mesi scorsi erano già stati sequestrati beni per un milione di euro.

Personale di polizia locale e carabinieri hanno proceduto, ieri (3 maggio), a dare esecuzione a un’ordinanza di sequestro preventivo emanata dal giudice Andrea Galanti.

Le indagini, dirette dal pubblico ministero Marilù Gattelli, hanno toccato, nel corso degli ultimi mesi, numerosi ambiti specialistici, tanto da portare alla formulazione di ben 27 capi di imputazione (oltre al maltrattamento e all’uccisione di animali, il veterinario è indagato di detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari).

Tra i passaggi salienti dell’articolato provvedimento di 110 pagine, il giudice rileva una “totale assenza di necessità non solo terapeutica, ma anche etica, di infliggere inutile sofferenza a esemplari animali ogni qual volta un tale supplizio può essere evitato”. I clienti del veterinario “hanno optato per l’eutanasia, ritenendo così di risparmiare del dolore alla propria bestiola, eppure…” è stato “procurato al proprio amico di famiglia l’ultimo dolore, il più inutile, lungo e lancinante”.

 

Covid, “solo” 30 nuovi casi (e altri 2 morti) in provincia di Ravenna

 

Sono 30 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 4 maggio), mai così pochi da inizio febbraio. Si tratta di 13 maschi e 17 femmine; 8 asintomatici e 22 con sintomi; 28 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati.

I tamponi eseguiti sono stati 1.066. Oggi la Regione ha comunicato 1 decesso: un paziente di sesso maschile di 65 anni (a cui si deve aggiungere quello di un’anziana di 87 anni, residente a Marradi). Sono state comunicate 99 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 4 MAGGIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 372.262 casi di positività, 488 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.546 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,7%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.335 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 320.194.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 39.128 (-2.871 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.295 (-2.799), il 95,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 24 nuovi decessi: 4 in provincia di Parma (3 donne, rispettivamente di 73, 78 e 92 anni, e un uomo di 77); 2 nella provincia di Modena (entrambi uomini, di 57 e 78 anni); 5 in provincia di Bologna (4 donne, rispettivamente di 60, 81, 90 e 93 anni, e un uomo di 83 anni); 3 nella provincia di Ferrara (una donna di 33 anni e 2 uomini, entrambi di 73 anni); 1 a Ravenna (un uomo di 65 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (3 donne, rispettivamente di 85, 91 e 94 anni, e 3 uomini, di 74, 76 e 89 anni); 2 a Rimini (entrambe donne, di 68 e 89 anni). Si segnala inoltre il decesso, registrato dall’Ausl di Ravenna, di una donna di 87 anni residente a Marradi (Città metropolitana di Firenze). Nessun decesso nelle province di Piacenza e Reggio Emilia.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.940.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 213 (-6 rispetto a ieri), 1.620 quelli negli altri reparti Covid (-66).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (-2), 27 a Reggio Emilia (-2), 30 a Modena (-4), 58 a Bologna (+2), 11 a Imola (invariato), 21 a Ferrara (-2), 13 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.102 a Piacenza (+35 rispetto a ieri, di cui 22 sintomatici), 26.445 a Parma (+19, di cui 9 sintomatici), 45.206 a Reggio Emilia (+62, di cui 23 sintomatici), 63.411 a Modena (+51, di cui 43 sintomatici), 79.567 a Bologna (+155, di cui 91 sintomatici), 12.345 casi a Imola (+13, di cui 5 sintomatici), 22.676 a Ferrara (+14, di cui 6 sintomatici), 29.451 a Ravenna (+30, di cui 22 sintomatici), 16.170 a Forlì (+32, di cui 23 sintomatici), 18.769 a Cesena (+30, di cui 24 sintomatici) e 35.120 a Rimini (+47, di cui 21 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare

Esposto in procura contro la chiusura delle scuole e la quarantena di classe

Intanto il 9 maggio torna la manifestazione in piazza Kennedy. Raccolte 1.880 firme

Scuola Dad Protesta Piazza KennedyIl 9 maggio in piazza Kennedy a Ravenna è prevista una nuova manifestazione per la scuola in vista dell’audizione del 10 maggio in consiglio comunale per discutere la petizione che ha raccolto 1.880 firme.

Intanto un gruppo di genitori di diverse province dell’Emilia-Romagna (Ravenna, Rimini, Bologna, Modena) ha depositato un esposto/denuncia presso la Procura di Bologna per portare l’attenzione degli investigatori sulle responsabilità penali ipotizzate dagli esponenti “relativamente ai provvedimenti di chiusura delle scuole (soprattutto superiori) in E-R, nonché sulle conseguenze negative che la DaD ha provocato in bambini e adolescenti”.

Gli esponenti censurano inoltre «il precedente e l’attuale protocollo sanitario che in caso di un alunno positivo impone la quarantena a tutta la classe (anche con tampone negativo) e che individua tutti compagni di classe come contatti stretti a differenza dei docenti e degli altri lavoratori che, con distanziamento e mascherina, a differenza degli studenti, non sono contatti stretti e possono rientrare in servizio a seguito di un tampone negativo».

Il ricorso all’esposto è stato supportato dai Comitati della Regione E-R aderenti alla Rete Nazionale Scuola in Presenza e presenti sulla quasi totalità del territorio regionale emiliano-romagnolo.

I firmatari dell’esposto contro ignoti puntano il dito contro i provvedimenti emanati dalla Regione Emilia-Romagna «che hanno determinato una forte compressione e la violazione del diritto all’istruzione in presenza costituzionalmente garantito».

«La chiusura prolungata delle scuole superiori – si legge in una nota dei promotori – ha determinato un incremento negli adolescenti di disturbi di tipo alimentare e psicologico, di atti di autolesionismo, oltre ad abbandono scolastico e calo delle conoscenze fino al 50%. È ormai noto che i danni derivanti dalla chiusura delle scuole nei confronti di adolescenti e pre-adolescenti, da un anno reclusi in DaD, siano di gran lunga superiori rispetto ai vantaggi in termini di contenimento del contagio».

Nell’esposto vengono analizzati anche i dati dei contagi: «Analizzando la percentuale dei casi suddivisi per età dall’inizio dell’epidemia e negli ultimi 30 giorni (antecedenti il 19.04.2021) si nota come per la fascia di età scolare 10-19 anni sia rimasta invariata al 11%».

La ravennate Aida Morelli è la nuova presidente del Parco del Delta del Po

 

Il sindaco De Pascale esulta: «Si apre una nuova stagione»

Aida MorelliIl nuovo presidente del Parco del Delta del Po è una ravennate. Si tratta dell’architetto Aida Morelli, indicata dal Comune di Ravenna, «impegnata da anni sulle tematiche ambientali e di valorizzazione del paesaggio», sottolinea il sindaco Michele de Pascale in una nota inviata alla stampa.

«Auguro un buon lavoro anche ad Andrea Baldini sindaco di Argenta che insieme a lei integra il Comitato esecutivo – continua il sindaco -. La piena operatività del Comitato esecutivo del Parco è fondamentale per il rilancio degli investimenti, anche in relazione ai fondi previsti nel Recovery Fund. Il Parco del Delta del Po rappresenta un patrimonio naturalistico inestimabile e il rilancio degli investimenti anche nell’area ravennate è assolutamente decisivo».

«Siamo pronti per lavorare insieme – conclude De Pascale -: si apre una nuova stagione per il Parco del Delta del Po all’insegna della valorizzazione e della promozione, mettendo al centro la tutela, la biodiversità, la sostenibilità, la fruizione e il turismo naturalistico».

Lavorare con la voce: «Fare il telecronista era il sogno fin da bambino» – VIDEO

Luca Alberto Montanari racconta il Cesena. «Con la pandemia cerco di portare passione negli stadi vuoti»

Quel suo «Zeccaaaa» gridato (tre volte, vedi video qui sotto) al 91’ di Cesena-Sambenedettese (finita 2-1 grazie a quel gol allo scadere di Giacomo Zecca) resterà nel cuore di molti tifosi del Cesena a fine stagione. Perché una vittoria gustata in tv non sarebbe la stessa cosa senza la voce del telecronista.

La voce del Cesena è quella di un ravennate, Luca Alberto Montanari, giornalista che sulla carta stampata segue la squadra bianconera da vent’anni e che da qualche tempo ne racconta anche le gesta, in tv. «Fare il telecronista era uno dei sogni che avevo fin da bambino, quando ero io a fare le telecronache quando giocavamo al campetto tra amici, o in salotto».

Ora le fai sul serio, su TeleRomagna. Come ci sei arrivato?
«Sono partito con la radio, a San Marino, e poi ho fatto le mie prime telecronache su TeleRomagna, fino all’esperienza più bella, quella su Sky, per cui ho fatto le partite del Cesena per la pay tv in serie B e il bordo campo il 30 maggio 2010 a Piacenza, il giorno della promozione in A, con la telecronaca di Riccardo Gentile, uno dei più bravi».

Ecco, quali sono i tuoi modelli, le tue fonti di ispirazione?
«Nessuna ispirazione in realtà, non credo ci sia una “scuola”. Il tuo stile arriva semplicemente dalla malattia di guardare mille partite fin da bambino. Il primo mito non fu calcistico, però: Bruno Gattai nello sci (legato ai successi di Alberto Tomba, ndr). Fino ad arrivare a Massimo Marianella, che considero ancora il migliore oggi, insieme a Stefano Borghi, che però ora non seguo, non avendo Dazn…».

Com’è fare il telecronista negli stadi vuoti ai tempi del Covid?
«Diciamo che la responsabilità aumenta, perché sei l’unico esterno, o quasi, che può assistere alla partita. Senza pubblico avevo anche paura che fosse più difficile farmi coinvolgere, o al contrario che potessi sembrare uno squilibrato. E in effetti alla prima giornata a Verona, ricordo ancora come mi hanno guardato tre carabinieri, girandosi a bordo campo verso la tribuna, dopo il gol di Bortolussi…».

Come ti poni davanti al tema del telecronista tifoso?
«Io la vedo così: è indispensabile, a maggior ragione adesso, dare ritmo, tempi e passione, per rendere la partita più vivace e godibile. Soprattutto quando il livello calcistico non è eccelso».

Come in serie D, quando con TeleRomagna avevate l’esclusiva del Cesena, post fallimento.
«In D bisognava essere bravi a trovare l’aneddoto, la curiosità, il personaggio sconosciuto. Ricordo che a quei tempi sembrava l’inizio della fine e invece è stato molto divertente. Abbiamo fatto tutte le dirette in trasferta in campi improponibili, con tribune stampa improvvisate, in mezzo ai tifosi, senza un tavolo dove appoggiarci, le sedie di vecchi cinema di legno marcio. Contro il Matelica eravamo in quattro in una cabina da due, che se ci fosse stato il Covid. A San Mauro Pascoli in un container sopra le panchine».

Vi seguono in tanti?
«In serie D, quando non avevamo concorrenza, ricevevamo messaggi da tutta Italia e anche dall’estero».

Critiche al telecronista?
«Direi nessuna in particolare, forse solo quando paradossalmente fui io stesso troppo critico contro il Cesena per una prestazione opaca».

Che rapporto hai con i giocatori e gli allenatori?
«Direi buono, in serie D quando mi vedevano arrivare mi chiamavano Marianella. Poche settimane fa, invece, un calciatore mi ha detto che dal campo sentono la mia telecronaca, con le porte chiuse, di stare attento a non fare errori».

Obiettivi da telecronista?
«Beh, ho avuto l’onore di raccontare la promozione del Cesena dalla B alla A e poi dalla D alla C. Mi manca quella dalla C alla B (il Cesena sarà a breve impegnato nei play-off per la promozione, ndr)…».

Un ravennate “tifoso” del Cesena. Mai avuto problemi in città?
«Solo qualche battuta degli amici. Ma adesso mi sono trasferito a Cesena a vivere, chiudendo un cerchio. E comunque sono tanti i tifosi bianconeri in provincia di Ravenna…».

In un mese un milione di dosi di vaccini in regione: 210mila in Romagna

Il punto sulle consegne nei vari territori. L’assessore: «Entro fine mese 2,5 milioni di dosi inoculate»

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Con la macchina regionale delle vaccinazioni già capace di viaggiare a pieno regime e di rispettare la tabella di marcia stabilita dalla Struttura commissariale nazionale, che lo scorso 29 aprile per l’Emilia-Romagna prevedeva 42mila dosi iniettate poi abbondantemente superate, l’arrivo di nuove dosi di vaccino previste per il mese di maggio farà fare un ulteriore salto in avanti all’immunizzazione degli emiliano-romagnoli: in trenta giorni esatti di calendario, dal 27 aprile al 27 maggio in regione, tra consegne già effettuate e future, arriverà complessivamente oltre un milione di dosi di vaccino.

Dopo la distribuzione alle Aziende sanitarie, lo scorso 27 aprile, di 17mila dosi di Moderna e 9.600 di Astrazeneca e il 29 aprile, di 159.120 Pfizer-Biontech, per un totale quindi di 185.720 dosi negli ultimi tre giorni del mese, da ieri è iniziata la distribuzione di maggio, mese in cui sono previste 843.590 dosi dai quattro diversi produttori: 610.740 di Pfizer-Biontech, 150.600 di Astrazeneca, di recente rinominato Vaxzevria, 70.850 di Moderna e 11.400 di Johnson&Johnson, che a differenza degli altri vaccini richiede una sola dose per l’immunizzazione.

«Confidando nel rispetto degli accordi di distribuzione- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – questo piano di consegne ci permette di sfruttare appieno la capacità della macchina vaccinale e di far fare un ulteriore passo avanti, davvero significativo, alla campagna di immunizzazione: con queste consegne supereremo per la fine del mese i 2,5 milioni di dosi inoculate. Il Governo ci ha dato una tabella di marcia che abbiamo già dimostrato di saper rispettare, unica condizione indispensabile è appunto la fornitura del giusto quantitativo di dosi. Ora più che mai – conclude l’assessore- è importante non abbassare la guardia e continuare ad adottare comportamenti corretti, a maggior ragione in questa fase di riaperture, per non vanificare il grandissimo sforzo fatto in questi mesi proprio nel momento in cui, qui come nel Paese, la campagna accelera».

Le consegne sul territorio

Le prime consegne del mese di maggio sono iniziate ieri, con l’arrivo in regione delle 18.300 dosi di Moderna, 128.500 di Astrazeneca-Vaxzevria e 11.400 di Johnson&Johnson. Il 6 maggio sono previste 154.440 dosi di Pfizer-Biontech, il 10 altre 26.200 di Moderna, mentre il 13 saranno distribuite nuovamente 154.440 dosi di Pfizer.

Le consegne della seconda metà del mese si aprono con 26.350 dosi di Moderna il 18 maggio, il 20 è in programma l’arrivo di 152.100 dosi di Pfzier-Biontech e di 22.100 Vaxzevira. L’ultima fornitura di maggio sarà quella del 27 del mese, con 149.760 Pfizer.

Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio nel mese di maggio, a Piacenza saranno consegnate 39.780 dosi di Pfizer-Biontech, 2.900 di Moderna, 10.400 di Astrazeneca e 800 di Johnson&Johnson, complessivamente 53.880 dosi.

In provincia di Parma la distribuzione sarà di 59.670 dosi di Pfizer-Biontech, 4.300 di Moderna, 15.400 di Astrazeneca e 1.100 di Johnson&Johnson, per un totale di 80.470 dosi.

Nel territorio di Reggio Emilia arriveranno 69.030 dosi di Pfizer-Biontech, 4.900 di Moderna, 17.200 di Astrazeneca e 1.200 di Johnson&Johnson, in totale 92.330 dosi.

A Modena si attendono 91.260 dosi di Pfizer-Biontech, 6.800 di Moderna, 23.900 di Astrazeneca e 1.700 di Johnson&Johnson, quindi 123.660 dosi complessive.

A Bologna sono attese 140.400 dosi di Pfizer-Biontech, 10.300 di Moderna, 29.600 di Astrazeneca e 2.700 di Johnson&Johnson, per un totale di 183.000 dosi.

A Ferrara sono in arrivo 54.990 dosi di Pfizer-Biontech, 4.000 di Moderna, 14.100 di Astrazeneca e 1.000 di Johnson&Johnson, complessivamente 74.090 dosi.

Nelle province dell’Ausl della Romagna, quindi Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, sono previste complessivamente 155.610 dosi di Pfizer-Biontech, 11.300 di Moderna, 40.000 di Astrazeneca e 2.900 di Johnson&Johnson, in totale 209.810 dosi.

Da tutte queste suddivisioni sono escluse le 26.350 dosi di Moderna in consegna il 18 maggio, per cui non è ancora stata formalizzata la distribuzione tra le Aziende sanitarie.

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