giovedì
14 Agosto 2025

Con il voucher della Regione acquista un Pc per la Dad del figlio. Ma è una truffa

Il bambino di 10 anni era stato iscritto in una scuola a Faenza, ma in realtà abita con il padre all’estero

African Child Girl Holding Tablet Talking With Teacher On Distance Video Call.Aveva iscritto il figlio di 10 anni in una scuola di Faenza. Nel frattempo aveva chiesto e ottenuto un voucher – messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna – per acquistare un notebook da 550 euro, nell’ambito del progetto nato per contrastare il divario digitale nel periodo dell’emergenza sanitaria da Covid, dichiarando che l’attrezzatura sarebbe servita al figlio per seguire le lezioni della didattica a distanza.

Le indagini della polizia locale, partite dopo la segnalazione di abbandono scolastico, hanno però potuto accertare che il figlio della donna, una 41enne, non risulta aver mai frequentato la scuola elementare faentina pur risultandone iscritto, né essersi mai collegato per seguire le lezioni a distanza.

Anzi, i vigili hanno scoperto inoltre che il figlio della 41enne in realtà risulta avere la residenza in Gran Bretagna, dove abita con il padre.

Per la donna è scattata la denuncia per truffa aggravata ai danni di ente pubblico.

Due bufale di S. Apollinare in Classe in mostra in Svizzera. Torneranno in novembre

Le sculture protagoniste a una mostra dell’artista bolognese Davide Rivalta

Sculture Di Bufali AllDue delle sette bufale presenti nel prato adiacente alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, partiranno martedì 20 aprile per partecipare a una mostra in Svizzera. Si tratta delle sculture realizzate dall’artista bolognese Davide Rivalta, che esporrà allo Château de Vullierens, vicino a Losanna.

Le due bufale torneranno a Classe a inizio novembre.

« La scultura di Davide Rivalta, fin dal suo clamoroso esordio con i sei Gorilla (1998-2002) di bronzo sovradimensionati per il cortile di accesso per il Tribunale di Ravenna – si legge nella cartella stampa della mostra -, è in stretta relazione con il contesto ambientale in cui è di volta in volta collocata e proprio tale relazione a cui va aggiunta l’esperienza diretta dello spettatore/fruitore costituisce l’essenza dell’opera».

L’Olimpia Teodora ai play-off per la promozione in A1: l’ultima volta fu nel 1997

In campo maschile invece è finita la stagione della Consar Ravenna

Attachment (2)Con la sconfitta nel weekend contro Piacenza è finita la stagione della Consar Ravenna nel massimo campionato nazionale di volley maschile. Conclusa al decimo posto su 12 la stagione regolare, i ravennati sono stati impegnati nei play-off per il quinto posto, che vale un piazzamento in Europa. Senza però riuscire a entrare nei primi quattro posti, che valevano le semifinali.

Soddisfatto comunque coach Bonitta, che ricorda anche i quarti di finale in Coppa Italia disputati e soprattutto la giovane età della squadra.

Entrerà invece nel vivo in maggio la stagione per l’Olimpia Teodora Ravenna (A2 femminile), che ha conquistato in anticipo la qualificazione per i quarti di finale di play-off promozione.

Un traguardo storico per l’Olimpia Teodora, che accede alla post season per la prima volta dal ritorno in Serie A2 (anche se l’anno scorso la qualificazione fu negata solo dalla sospensione del campionato causa Covid). Più in generale era dalla stagione 1996-1997 che Ravenna non conquistava l’accesso ai playoff promozione di serie A2. In quella occasione, peraltro, la squadra giallorossa vinse il torneo ritornando in A1.

Commercio in crisi: dal 2006 in provincia di Ravenna è sparito un negozio su cinque

Per la prima volta sono meno di quattromila le imprese attive nel settore al dettaglio

IMG 1326Un declino inarrestabile che la pandemia non ha fatto altro che accentuare. È l’andamento del settore del commercio in provincia di Ravenna (ma il trend è ovviamente nazionale), stando ai numeri del Registro delle imprese della Camera di Commercio.

A fine 2020 erano 3.938 le imprese attive in provincia nell’ambito del commercio al dettaglio (escluso quello di automobili e di riparazione di beni personali e per la casa), mai così poche praticamente da decenni, per la prima volta nel nuovo secolo sotto la soglia delle 4mila.

Il punto più alto era stato toccato nel 2006, con 4.846 imprese attive. Poi una lenta discesa, che ha portato alla scomparsa quasi quindici anni dopo di un’impresa su cinque.

A causa della pandemia ha toccato il punto più basso anche il dato delle iscrizioni, 116 in un anno, contro le 141 del 2019.

Un trend che ha pesato naturalmente anche sul numero dei lavoratori. Nel 2020 il settore è stato il più colpito, con una riduzione degli occupati di 4.020 persone (ma in questo caso non è disponibile il dato disaggregato e quindi il numero fa riferimento a turismo e commercio presi nel loro complesso), quasi la metà delle 8.200 che hanno perso il lavoro in tutta la provincia l’anno scorso (con un calo del 4,6 percento).

Complessivamente, secondo l’ultimo rapporto Istat, il tasso di disoccupazione in provincia è passato dal 4,6 del 2019 al 6,9 percento di fine 2020.

Covid, 120 casi in un giorno e un altro anziano morto

In regione contagi a quota 1.100 e ricoveri in calo

Sono 120 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna su oltre 2mila tamponi. I dati sono quelli aggiornati alle 12 di oggi, domenica 18 aprile. Si tratta di 51 maschi e 69 femmine; 45 asintomatici e 75 con sintomi; 115 in isolamento domiciliare e 5 ricoverati.

Oggi la Regione ha comunicato un decesso per la provincia di Ravenna, quello di un 78enne. Circa 55, invece, le guarigioni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 28.282.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 18 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 358.329 casi di positività, 1.104 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.372 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 883 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 281.836.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono  63.885  (200 in più rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.362 (+ 265), il 96% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 21 nuovi decessi: 2 a Parma (una donna di 86 e un uomo di 101 anni); 1 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 80 anni); 3 in provincia di Modena (una donna di 91 anni; due uomini di 79 e 78 anni); 11 in provincia di Bologna (quattro donne, di cui una di 83, una di 81, due di 75 anni; sette uomini, di cui uno di 87, due di 83, due di 73, uno di 65 e uno di 48 anni); 1 nel Ferrarese (una donna di 84 anni); 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 78 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 78 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 73 anni diagnosticata dall’Usl di Modena, ma residente a Udine. Nessun decesso nelle province di Piacenza e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.608.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 297 (-2 rispetto a ieri), 2.226 quelli negli altri reparti Covid (-63).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (+3), 32 a Parma (invariato), 30 a Reggio Emilia (-1), 54 a Modena (-2), 74 a Bologna (-4), 13 a Imola (+1), 36 a Ferrara (+1), 11 a Ravenna (+1), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 22 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.462 a Piacenza (+53 rispetto a ieri, di cui 29 sintomatici), 25.175 a Parma (+84, di cui 44 sintomatici), 43.145 a Reggio Emilia (+179, di cui 85 sintomatici), 61.175 a Modena (+185, di cui 127 sintomatici), 76.876 a Bologna (+179, di cui 129 sintomatici), 12.075 casi a Imola (+9, di cui 5 sintomatici), 22.019 a Ferrara (+83 di cui 22 sintomatici), 28.282 a Ravenna (+120, di cui 75 sintomatici), 15.308 a Forlì (+75, di cui 61 sintomatici), 17.916 a Cesena (+63, di cui 50 sintomatici) e 33.896 a Rimini (+74, di cui 36 sintomatici)

Anche da Ravenna alla protesta dei “Bauli” dei lavoratori dello spettacolo

Il Cisim: «Ottima organizzazione, rispetto delle regole, nessun problema: solo voglia di farci sentire»

Vicari Piazza Roma
Vicari del Cisim alla protesta di Roma

«Governo, ora ci vedi?». A chiederlo provocatoriamente sono anche i ragazzi dello staff del Cisim di Lido Adriano, scesi in piazza ieri a Roma per la protesta dei lavoratori dello spettacolo.

«È ora di riformare il settore dello spettacolo – scrive sui social Federica Vicari del Cisim -, e dare diritti a tutti. Ieri a Roma è stato incredibile, emozionante. Posso dire che, come al solito, il nostro settore, ne esce da signore: ottima organizzazione, rispetto delle regole, nessun problema, nessuna infiltrazione, solo voglia di farci sentire, vedere e chiedere una riforma del settore e un tavolo permanente, un dialogo continuo e costante».

A Roma è andata in scena una nuova puntata del flash mob di “Bauli in piazza”, che ha portato – citiamo un’agenzia dell’Ansa – oltre mille (più molti altri lungo le transenne) fra artisti, tecnici, organizzatori, a manifestare, nel rispetto delle misure anticovid, per farsi ascoltare dal governo. Tutti vestiti di nero, utilizzando come simbolo i tipici grandi bauli dello stesso colore usati per trasportare attrezzature, scenografie e strumenti necessari per gli spettacoli e i concerti. L’evento ha mescolato silenzio e ritmi creati sbattendo le mani, i pugni o le parti superiori dei bauli o scandendo a gran voce i giorni di inattività accumulati finora a causa della pandemia, 419.

Tra i promotori dell’iniziativa anche il Coordinamento StaGe! che raduna oltre 70 realtà del settore, coordinato, tra gli altri, da Giordano Sangiorgi del Mei di Faenza.

Il sindaco: «Un’estate da tutto esaurito. Ravenna tra le principali mete nazionali»

De Pascale punta sul rilancio del settore e annuncia nuovi sgravi per i pubblici esercizi

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Il sindaco con il ministro del Turismo

Occupazione di suolo pubblico gratuita e forti sconti sulla Tari per i pubblici esercizi saranno confermati dall’Amministrazione comunale di Ravenna. Lo anticipa il sindaco Michele de Pascale, in una nota alla stampa in cui fa alcune riflessioni sulla ripartenza del turismo, all’indomani dell’incontro con il ministro.

«Sono fiducioso che l’estate che sta per arrivare vedrà il tutto esaurito – commenta a proposito del turismo balneare – perché è indiscutibile che i nostri lidi, tralasciando le sciocchezze sulle isole covid free, siano la destinazione migliore a livello regionale e nazionale per godersi una vacanza al mare sicura, con ottimi servizi e anche con la possibilità di integrare percorsi slow nel verde».

Per quanto riguarda la città d’arte, «gli eventi per il centenario dantesco, che si svolgeranno da maggio fino a settembre 2022 e i relativi investimenti in promozione e comunicazione, faranno sì che dal momento in cui ripartirà il turismo d’arte, Ravenna sarà al centro dell’attenzione internazionale – come lo è stata in più occasioni in questi mesi nonostante le chiusure – legata alla figura del più grande poeta di tutti i tempi, simbolo nel mondo della cultura italiana. Inoltre abbiamo consolidato in maniera molto forte un percorso di collegamento Ravenna-Firenze, e nei prossimi mesi il mio obiettivo sarà consolidarne uno anche tra Ravenna e Venezia, come due grandi link di visita congiunta».

«Ancora – continua il sindaco -, presenteremo la prossima settimana la grande proposta d’investimento sul terminal crociere, la cui contrazione in questi anni era stata un oggettivo duro colpo al commercio. Diventare home port significherà non solo un grande rilancio per il commercio, ma anche in termini di presenze alberghiere, poiché la gente prenoterà a Ravenna il giorno prima di partire in crociera».

Per quanto riguarda il turismo naturalistico, infine, «nelle prossime settimane s’insedierà la nuova governance del Parco del delta del Po nella quale ci siamo battuti perché Ravenna avesse un ruolo ancora più forte. Inoltre anche grazie agli investimenti fatti su Punte Alberete, sulla struttura comunale dedicata all’ambiente e in promozione, il turismo naturalistico avrà un ruolo fondamentale nella nostra offerta turistica, anche in considerazione del fatto che a seguito della pandemia le vacanze outdoor sono molto più ricercate di quanto fossero due anni fa».

«Per le imprese turistiche e del commercio alle spalle c’è il periodo più brutto della storia dell’accoglienza romagnola dal dopoguerra ad oggi – conclude De Pascale -, ma questo è il momento del grande rilancio e Ravenna vuole cogliere l’opportunità di consolidarsi dopo la pandemia come una delle principali mete italiane.  Ringrazio di cuore il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che a seguito della lettera di qualche settimana fa, scritta insieme all’assessore Costantini, è voluto venire a Ravenna per conoscere a fondo la città e comprenderne le potenzialità. Auspico che per quanto riguarda le strategie turistiche del Governo ci sia una maggiore regia nazionale sulla promozione delle città del livello di Ravenna che pur non avendo i numeri di Venezia, Firenze o Roma possiedono un patrimonio assolutamente all’altezza di qualsiasi visita internazionale, inoltre auspico che, oltre i ristori a sostegno delle imprese, finora totalmente insufficienti, si prendano anche misure molto stringenti per rilanciare gli investimenti, una su tutte il 110 applicato anche a tutta la filiera del ricettivo, che a Ravenna potrebbe stimolare investimenti importanti sulle strutture esercenti, come ad esempio il Park Hotel di Marina o la ex Caserma Dante Alighieri».

I bagnini cervesi: «Riaprire già nei primi weekend di maggio. Anche per gli hotel»

La cooperativa degli stabilimenti balneari invita il Governo ad anticipare la data della ripartenza

Cervia MiMa Veduta AereaDopo quelli di Ravenna, anche i bagnini di Cervia lanciano un appello per poter ripartire prima del 15 maggio, data finora annunciata dal Governo per la riapertura delle spiagge in zona gialla.

La Cooperative che riunisce gli stabilimenti cervesi infatti ricorda come i servizi offerti dagli stabilimenti balneari rappresentino una parte fondamentale della vacanze in Riviera e che quindi anche le strutture alberghiere, duramente colpite dalla pandemia, potrebbero trarre benefici da una riapertura anticipata delle spiagge.

«Siamo consapevoli – si legge in una nota inviata alla stampa dalla cooperativa – che le numerose aziende della ristorazione così come le attività artigianali presenti nel territorio cervese hanno sofferto condizioni davvero difficili e che sarà molto tempo necessario per recuperare i fatturati, quindi consideriamo comprensibile che nella prima fase l’apertura delle attività sia concessa alla loro esclusività. Ciò detto – continua la nota – dobbiamo considerare anche che le spiagge di Cervia si sviluppano per circa otto chilometri e che alcune aree sono caratterizzate da una forte densità alberghiera e della ricettività nel suo complesso, alla quale è indispensabile se non fondamentale, offrire l’opportunità vacanziera della spiaggia. Diversamente la città turistica consegnerebbe ad alcuni lidi a noi vicini, particolarmente aggressivi nelle attività di promozione, opportunità insperate».

«Le stesse tutele sanitarie, richiamate nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sono ampiamente garantite nei nostri lidi dove ancor di più si può affermare l’aspettativa di  “un rischio calcolato”   – aggiunge Fabio Ceccaroni presidente della cooperativa bagnini di Cervia -. Forti dell’esperienza dell’anno scorso, gli stabilimenti balneari di Cervia sono pronti ad applicare le misure anti contagio richieste per aprire in sicurezza: dalla prenotazione obbligatoria, alla distanza tra ombrelloni di almeno 5 metri. Consideriamo i protocolli di sicurezza voluti dal Governo molto efficaci e riteniamo che debbano essere accompagnati da operazioni di controllo delle forze dell’ordine».

«Se la possibilità di aprire per metà maggio – continua Ceccaroni – in modo da agganciare le festività del mercato tedesco, su tutte la Pentecoste, è una circostanza che apprezziamo perché permette di recuperare almeno una parte delle perdite, è da evidenziare però come recuperare i primi weekend di maggio, possa avere un peso notevole sulle imprese balneari. La clientela italiana vuole le spiagge aperte per programmare i weekend. E in tal senso è stato segnalato che anche diversi mercati esteri (Germania in primis) sono interessati alle vacanze di maggio».

Il ministro del Turismo in visita a Ravenna – FOTO

Garavaglia parla di turisti stranieri, il presidente Bonaccini di green pass

Il ministro al Turismo Massimo Garavaglia è stato protagonista di una visita istituzionale a Ravenna, ricevuto dal sindaco Michele de Pascale e dall’assessore al Turismo Giacomo Costantini.

Durante la sua visita alla città, il ministro ha incontrato anche il vescovo e i rappresentanti della Regione, il Presidente Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo Andrea Corsini.

Il ministro si è detto soddisfatto per l’annuncio delle riaperture del premier Draghi, prevedendo l’arrivo di turisti stranieri nelle citta d’arte come Ravenna, anche grazie ai treni “Covid free” che stanno per essere allestiti in questi gioni.

«L’industria turistica – ha commentato sui social il governatore Bonaccini – vale parecchio per l’economia del nostro paese e ovviamente della nostra regione, in termini di contributo alla crescita e all’occupazione. Oggi è uno dei settori più allo stremo, ma abbiamo fiducia si possa a breve cominciare a riaprire in sicurezza, applicando protocolli e linee guida validate dal comitato tecnico scientifico nazionale. Passaporto vaccinale per l’Italia e green pass europeo per i voli e i trasferimenti potrebbe essere strumenti-chiave per ripartire, assieme al potenziamento della campagna vaccinale».

Durante la visita, il ministro ha incontrato anche i rappresentanti locali del suo partito, la Lega, scambiando anche due battute con Filippo Donati, l’albergatore ravennate che sembra in procinto di candidarsi a sindaco per il centrodestra.

Aspettando il 25 aprile lungo il Senio, tra foto da Pulitzer, street art e canzoni

Via libera alle camminate sugli argini. Coinvolto il lughese Lorenzo Tugnoli e artisti romagnoli in un cd di Brutture Moderne

Torna a vivere il Senio della memoria: dopo lo stop forzato dietro agli schermi del 2020, quest’anno per il 25 aprile sarà di nuovo possibile camminare lungo il fiume Senio (anche se non si potrà organizzare a causa della pandemia la consueta camminata collettiva). Anzi – dicono gli organizzatori – «sarà possibile trovare qualcosa per tutto il mese di aprile, e anche dopo».

Chi potrà percorrere gli argini del fiume in qualsiasi giorno di aprile – compatibilmente con le disposizioni che saranno in vigore di volta in volta – qualcosa troverà.

Tugnoli LugoGrazie al fotografo premio Pulizter Lorenzo Tugnoli – lughese ora di stanza in Libano – in collaborazione con l’Istituto storico della resistenza di Ravenna, da Cotignola ad Alfonsine in centro sono stati installati cinque grandi manifesti fotografici (uno per ciascun comune che si affaccia sul Senio, quindi Cotignola, Lugo, Bagnacavallo, Fusignano e Alfonsine) che costruiscono un parallelo tra il passato del fronte del Senio e le guerre del nostro presente, nello specifico Iraq, Libia, Yemen, Afghanistan e Siria.

«Questa associazione di immagini vuole portare l’attenzione sul fatto che in molti Paesi la guerra è ancora una realtà – spiega Lorenzo Tugnoli -, che estremismo e intolleranza continuano a produrre conflitti. Conflitti che creano profughi che alle volte vediamo anche arrivare anche da noi. Per chiudere le ferite e appianare le divisioni create da una guerra spesso servono generazioni. Le differenze storiche e ideologiche tra un conflitto e l’altro sono certamente molto importanti, ma le conseguenze per la popolazione civile e i costi materiali e psicologici della ricostruzione sono sempre ugualmente pesanti».

Ponny Senio
Un lavoro di About Ponny lungo il Senio

Lungo il Senio, da Cotignola fino ad Alfonsine, è inoltre intervenuto lo street artist About Ponny, che tra il pilone di un ponte e la parete di un’abitazione ha realizzato quattro murales: un intervento paesaggistico che rimarrà anche in futuro, con il doppio scopo di dare indizi di storia ai passanti di fiume e migliorare l’estetica dei luoghi.

A partire dal 10 aprile è poi possibile acquistare il dvd Terra di nessuno, con nove interviste di altrettanti testimoni che si trovarono a Rossetta nell’ultimo inverno della Seconda guerra mondiale. Il Dvd, in tiratura super limitata, è disponibile a offerta libera per chiunque fosse interessato, contattando Primola Cotignola info@primolacotignola.it.

Sempre a partire dal 10 aprile è possibile infine acquistare il cd Canzoni sul Senio, prodotto da Brutture Moderne: Enrico Farnedi, Francesca Amati (Comaneci), Giacomo Scudellari, Mara Luzietti, Vittorio Bonetti, Eloisa Atti, Riccardo Lolli, Lanfranco “Moder” Vicari, Francesco Giampaoli, Giacomo Toni, Gianni Parmiani e Nicola Nieddu hanno scritto dieci canzoni inedite, grazie a un’intima ricerca storica che gli stessi musicisti coinvolti hanno effettuato, incontrando i testimoni della guerra del Senio e i loro discendenti.

Le canzoni sono disponibili su Spotify ed è possibile acquistare una copia dell’album in formato cd chiamando il numero 349 3523188, oppure scrivendo a info@primolacotignola.it, al costo di 10 euro.

Covid, 94 casi e 3 morti a Ravenna. In regione continuano a calare i ricoveri

 

Sono 94 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 17 aprile): si tratta di 42 maschi e 52 femmine; 55 asintomatici e 39 con sintomi; 92 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati.

I tamponi eseguiti sono stati 1.715.  Oggi la Regione ha comunicato 3 decessi per la provincia di Ravenna: 1 paziente di sesso maschile di 81 anni e 2 pazienti di sesso femminile di 72 e 87 anni. Sono state comunicate anche circa 70 guarigioni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 28.162.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 17 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 357.231 casi di positività, 1.076 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.416 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,5%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.471 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 280.953.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 63.691 (- 425 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.100 (-338), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 30 nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 89 anni); 1 nella provincia di Reggio Emilia (un uomo di 88 anni); 7 in provincia di Modena (tre donne, di cui una di 66 anni diagnosticata dall’Ausl di Bologna e due di 82 e 67 anni; quattro uomini  di cui uno di 70 anni diagnosticato dall’Ausl di Ferrara, e tre di 80, 78 e 47 anni); 8 in provincia di Bologna (quattro donne, di cui una di 88 anni, due di 81 anni  e una di 70 anni; quattro uomini: due di 95 anni, uno di 88 e uno di 81 diagnosticato dall’Ausl di Imola); 5 nel Ferrarese (due donne di 63 e 88 anni, quest’ultima diagnosticata dall’Ausl di Bologna; tre uomini di 79, 70 e 69 anni ); 3 in provincia di Ravenna (due donne di 87 e 72 anni; un uomo di 81 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 74 e 62 anni e un uomo di 87 anni); 1 nel Riminese (un uomo di 73 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 88 anni diagnosticata dall’Usl di Ferrara, ma residente a Pescara. Nessun decesso in provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.587.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 299 (-14 rispetto a ieri), 2.292 quelli negli altri reparti Covid (-73).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (invariato), 32 a Parma (-2), 31 a Reggio Emilia (invariato), 56 a Modena (-4), 78 a Bologna (+1), 12 a Imola (-1), 35 a Ferrara (-4), 10 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (-2) e 23 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.409 a Piacenza (+69 rispetto a ieri, di cui 30 sintomatici), 25.091 a Parma (+130, di cui 67 sintomatici), 42.966 a Reggio Emilia (+129, di cui 77 sintomatici), 60.990 a Modena (+204, di cui 100 sintomatici), 76.703 a Bologna (+183, di cui 126 sintomatici), 12.066 casi a Imola (+19, di cui 10 sintomatici), 21.936 a Ferrara (+44 di cui 9 sintomatici), 28.162 a Ravenna (+94, di cui 39 sintomatici), 15.233 a Forlì (+73, di cui 50 sintomatici), 17.853 a Cesena (+35, di cui 26 sintomatici) e 33.822 a Rimini (+96, di cui 53 sintomatici).

Dal 19 aprile in farmacia il test per il sovrappeso: gli obesi potranno vaccinarsi

Al via anche le prenotazioni per i genitori dei minori “estremamente vulnerabili”

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAA partire da lunedì 19 aprile in Romagna, sarà possibile prenotare la vaccinazione per i genitori, tutori o affidatari di minori di 16 anni di età rientranti nella categoria di “ estremamente vulnerabili”.

Si tratta di quei minori che, non avendo ancora compiuto i 16 anni, non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età.

Come prenotare

Per prenotarsi occorre presentare un’autocertificazione che attesti il proprio stato di genitore/tutore/affidatario e la patologia del minore che attesti la condizione di appartenenza alla categoria di “estremamente vulnerabile”. Il modulo dell’autocertificazione contenente anche l’elenco delle patologie è scaricabile a questo link: https://www.auslromagna.it/ricerca/download/covid-19-vaccinazione/caregiver-disabili-104/6220-autocertificazione-convivente-minore-vulnerabile

L’autocertificazione deve essere compilata e firmata e, unitamente alla copia di un proprio documento di riconoscimento in corso di validità, deve essere mostrata in fase di prenotazione e poi consegnata il giorno dell’appuntamento agli operatori del punto vaccinale.

Dove prenotare

La prenotazione può essere effettuata  attraverso i canali di  Cup, Farmacup e Cuptel. Nel caso la prenotazione venga effettuata attraverso il Cuptel, il modulo di autocertificazione, debitamente compilato e firmato dovrà essere consegnato direttamente al punto vaccinale, lo stesso giorno dell’appuntamento della seduta vaccinale

Vaccinazione anti Covid per le persone in condizioni di grave obesità (BMI maggiore di 35)

Da lunedì 19 aprile, a seguito dell’accordo tra la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni dei farmacisti, le persone in grave sovrappeso potranno eseguire in farmacia il test per l’indice di massa corporea. Qualora il risultato del test evidenzi un BMI maggiore di 35, la persona risulta inseribile tra la categoria degli “ estremamente vulnerabili” e quindi tra i prioritari nella vaccinazione.

Il farmacista provvede, quindi, a prenotare direttamente la vaccinazione, attraverso il Farmacup.

Questo percorso, integra quello già avviato con i Medici di Medicina Generale, che hanno potuto segnalare all’Ausl, i propri assistiti in condizioni di grave obesità.

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