giovedì
28 Agosto 2025

Contributi a fondo perduto alle imprese: 364 domande per i 340mila euro del Comune

Le richieste sono in fase di valutazione. Potevano beneficiarne le aziende con un calo di fatturato di almeno il 30 percento tra 2019 e 2020

Cervia MiMa Veduta AereaIl Comune di Cervia ha destinato 340mila euro per contributi a fondo perduto a favore delle attività economiche del territorio che nel periodo marzo-ottobre 2020 hanno registrato una riduzione di fatturato di almeno il 30 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e sono arrivate 364 domande. Il bando è scaduto il 18 dicembre: le richieste sono attualmente in fase di verifica da parte degli uffici competenti. I contributi saranno assegnati proporzionalmente alle perdite.

Le richieste sono state suddivise per fasce: 191 per la prima fascia con perdite che vanno dal 30 al 50 percento, 66 per la seconda con perdite dal 51 al 70 e 47 per la terza con perdite dal 71 al 100. Il contributo del Comune sosterrà inoltre, in maniera proporzionale al periodo di apertura, 60 nuove imprese che sono nate sul territorio a partire dall’1 marzo 2019 e si sono quindi ritrovate in un periodo così complesso e difficile proprio nel momento delicato di avvio delle attività.

L’iniziativa fa parte della serie di azioni messe in campo dall’amministrazione comunale in supporto alle imprese in difficoltà. Complessivamente, il Comune di Cervia, dall’inizio della crisi sanitaria ha messo a disposizione di imprese e famiglie, oltre due milioni di euro che si aggiungono ai benefit sugli spazi pubblici, sugli affitti e sui canoni vari.

Due nuove toilette pubbliche del Comune: una in stazione e una a Casalborsetti

Accordo tra amministrazione e Azimut. Si paga 50 centesimi: basse tecnologie di utilizzo e semplici automatismi per l’apertura e la chiusura delle porte

20 12 22 Foto Toilette Via PallaviciniSono state realizzate e installate due nuove toilette pubbliche, una in via Pallavicini a Ravenna nei pressi della stazione ferroviaria e al’altra in via Ortolani a Casalborsetti. L’installazione arriva a seguito di un accordo tra il Comune e Azimut, la società pubblica che si occupa di verde, parcheggi, cimiteri e bagni pubblici. Quella in zona stazione sarà operativa da lunedì 11 gennaio mentre quella al lido sarà accessibile da aprile a settembre.

Il sistema di accesso delle nuove toilette viene regolato da apposito parcometro dedicato unicamente all’uso della toilette, posto nelle immediate vicinanze della struttura. A seguito del pagamento (50 centesimi) viene aperta automaticamente la porta. Il parcometro rilascia all’utente ricevuta dell’avvenuto pagamento.

«Le nuove strutture – scrive il Comune – sono caratterizzate da un design gradevole, da un’ampia capacità di essere contestualizzate e adattate all’ambiente circostante e in particolare al contesto storico cittadino. Presentano basse tecnologie di utilizzo e semplici automatismi per l’apertura e la chiusura delle porte di accesso. Risultano facilmente gestibili e manutentabili, in una parola forniscono un servizio “user-friendly”. Nei locali sono installati servizi igienici a norma per l’utilizzo dei disabili».

Giorgio Guberti commissario della Camera di commercio verso la fusione con Ferrara

Era stato presidete per un anno poi la decadenza per effetto del Dl Agosto. Nel nuovo ruolo avrà i poteri di prima ma agirà anche in sostituzione di giunta e consiglio

Foto Guberti Fronte CCIAA
Il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Giorgio Guberti

Dopo essere stato presidente da luglio 2019 a settembre 2020 ora Giorgio Guberti è stato nominato commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna dal ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli. Guberti aveva lasciato l’incarico a seguito del  Dl Agosto che, all’articolo 61, aveva previsto la decadenza degli organi e il successivo commissariamento degli enti camerali non ancora accorpati.

La figura del commissario opererà con i poteri del presidente, ma anche in sostituzione della giunta e del consiglio, fino all’avvenuto accorpamento con la Camera di commercio di Ferrara e alla designazione degli organi del nuovo Ente che nascerà dalla fusione.

Guberti è laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, lavora in Confcommercio Ravenna dal 1987 ricoprendo dal 1996 il ruolo di direttore Confcommercio Ravenna e dal 2002 di Confcommercio della provincia di Ravenna. «Desidero ringraziare il ministro Stefano Patuanelli per la fiducia che mi ha riservato, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’Assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla per aver sostenuto la mia nomina e Unioncamere per il prezioso lavoro svolto. Il mio intento sarà quello di porre in primo piano le imprese che, in questo particolare e difficilissimo momento storico, hanno bisogno di supporto e di punti di riferimento per riuscire ad avere una prospettiva futura e intendo farlo con il coinvolgimento e la collaborazione del Tavolo provinciale dell’Economia e dell’Imprenditoria».

Aggiornamento del 5 Aprile 2023

La nuova Camera di commercio di Ferrara e Ravenna elegge Giorgio Guberti, galla guida della nuova Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. Leggi l’articolo dedicato: “È nata la Camera di commercio di Ferrara-Ravenna: «Priorità alle infrastrutture»“.

Dal 2022 a Cervia un liceo linguistico. Si pensa di partire con due sezioni

Il nuovo percorso di studi sarà integrato con l’alberghiero “Tonino Guerra” che diventa istituto di istruzione superiore. In un sondaggio alle medie 46 alunni interessati all’iscrizione

13Dall’anno scolastico 2022-2023 nascerà un liceo linguistico a Cervia. Il nuovo indirizzo di studi sarà integrato con l’istituto alberghiero “Tonino Guerra” in piazzale Artusi che prenderà così la denominazione di istituto di istruzione superiore diretto dalla professoressa Scilla Reali.  Il percorso professionale dell’alberghiero e quello liceale resteranno distinti ma in sinergia. Le autorizzazioni e le questioni logistiche consentirebbero di partire già a settembre 2021 ma, visto lo scenario pandemico ancora di difficile previsione, si è preferito slittare avanti di un anno il primo giorno di lezione, anche con la speranza di poter svolgere un’attività di orientamento non solo online.

Al momento l’ipotesi delle autorità è di poter cominciare con due sezioni ma il numero di quanti si iscriveranno effettivamente si potrà sapere solo in futuro. Un ordine di grandezza si può avere dai risultati di un sondaggio che il Comune ha proposto agli alunni delle scuole medie: 46 si sono detti interessati a una eventuale iscrizione.

Anche se dovessero essere confermate le due sezioni, non saranno necessari immediati interventi di ampliamento. Nella conformazione attuale l’alberghiero gode di spazi disponibili. Michele de Pascale, in veste di presidente della Provincia a cui è demandata la competenza per l’istruzione superiore, ha affermato che fino al 2026 non ci saranno problemi di posto: se necessario si andranno a riorganizzare gli spazi sfruttando aule in altre scuole nei pressi del “Guerra”.

L’istituzione della nuova scuola era un obiettivo del programma di mandato del sindaco Massimo Medri, che allo scopo ha nominato un delegato, Claudio Minghetti, insegnante e preside in pensione che nei mesi scorsi ha seguito il percorso e il dialogo tra le varie istituzioni, affiancato dall’assessora Michela Brunelli prima e Cesare Zavatta poi. Medri e Zavatta hanno dichiarato: «Siamo consapevoli che la scuola va pensata come una rete di relazioni che accoglie il bene della comunità e lo restituisce arricchendolo, e in questo senso sono orientate le nostre politiche. Inoltre, alla luce anche dell’esperienza di questo periodo, fortemente segnato dalla pandemia, limiteremo gli spostamenti degli studenti verso altre città».

Al pronto soccorso di Ravenna una nuova area con 14 letti per i sospetti Covid

La prima parte di una ulteriore implementazione di posti che a regime potrà contenere circa 26 pazienti

Al pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna è in funzione da ieri, 21 dicembre, una nuova area con 14 letti dedicati ai sospetti casi Covid. La zona è gestita in collaborazione da un pool di medici e personale sanitario, con l’obiettivo di rendere migliori le condizioni di attesa dei pazienti che sono stati sottoposti a triage e sono in attesa di valutazione per eventuale ricovero o dimissione.

Tale area rappresenta la prima parte di una ulteriore implementazione di letti a supporto del pronto soccorso che a regime potrà contenere circa 26 pazienti. «Un miglioramento organizzativo molto importante – scrive l’Ausl – sia in generale, sia in questo particolare momento in cui gli ingressi urgenti di pronto soccorso  sono molto numerosi sia per l’emergenza Covid, sia in vista del verosimile accrescersi degli accessi conseguente all’arrivo dell’influenza stagionale».

Nel presepe diocesano nel duomo arriva la statuina dell’infermiera

Anche a Ravenna l’iniziativa promossa a livello nazionale da Coldiretti e Confartigianato con la collaborazione di una bottega d’arte napoletana

statuina infermiera presepeIl presepe dei tempi moderni si arricchisce di figure contemporanee che non fanno parte della classica disposizione. La statuina di una infermiera – ideata da Coldiretti, Fondazione Symbola e Confartigianato, sotto l’egida del Manifesto di Assisi – è stata consegnata nei giorni scorsi dal presidente e direttore di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte e Assuero Zampini, e dal presidente e segretario provinciale di Confartigianato, Riccardo Caroli e Tiziano Samorè, al vescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni che la collocherà nel presepe diocesano allestito in Duomo. Il nuovo personaggio simboleggia l’impegno di tutto il mondo della sanità che in questi mesi di pandemia e ancora oggi si prende cura dei malati e in particolare dei più deboli.

L’iniziativa, avviata a livello nazionale, ha visto la collaborazione della prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana ‘La Scarabattola’ dei Fratelli Scuotto, associati a Confartigianato.

Statuina Infermiera Consegna«L’esperienza della pandemia, la sofferenza di molti, il distanziamento a cui costringono le regole emanate nel rispetto degli altri – hanno commentato Dalmonte e Caroli – ci impegnano a rivisitare il modello del presepe già sperimentato e ammirato per introdurre un nuovo personaggio – quello dell’infermiera in rappresentanza dell’intero mondo della sanità – che si batte per assicurare la salute di tutti».

«La modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori vuole dire conservazione dei territori e della biodiversità, quegli agricoltori – ha sottolineato Dalmonte – che come medici ed infermieri non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà”.

«Artigianato significa impresa che fa comunità e lo abbiamo dimostrato anche in questa terribile circostanza della pandemia – gli ha fatto eco Caroli – con il nostro lavoro, infatti, abbiamo garantito prodotti e servizi indispensabili alle persone e per questo, in un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone».

Da regali via sms a email con link sospetti: il mondo online indagato dalla Postale

Sempre più servizi disponibili via web e così si allarga la platea di utilizzatori con poche competenze informatiche. I consigli: conservare le conversazioni con chi propone affari e usare metodi di pagamento tracciabili

internet smart workingDei reati commessi o tentati per via telematica si occupa in particolare la polizia postale, una sezione della polizia di Stato specializzata nelle indagini tecniche tra phishing, spoofing e violazioni informatiche. In provincia di Ravenna gli uffici dove rivolgersi per le segnalazioni sono in via Meucci, sul retro della sede delle Poste. Ma, vista la materia, esiste anche un portale dedicato: www.commissariatodips.it con suggerimenti, consigli, informazioni utili e recapiti.

Le denunce sono in aumento: questo dicono i report. Anche per una questione di ampliamento della platea di utilizzatori: via web passano sempre più servizi a volte in via esclusiva e così tra siti ed email si muovono anche persone con poca cultura digitale, profili perfetti per cadere nei tranelli.

Nel periodo più recente è particolarmente diffuso un tentativo di truffa che viaggia via sms e punta a ingannare le vittime sventolando il miraggio di un regalo. Funziona così: sul telefonino vi arriva un messaggio che risulta inviato da Amazon e vi informa che vi hanno sorteggiato tra i clienti per un premio. Segue un link con l’invito a cliccare per completare le procedure e ricevere il dono, spesso molto allettante. In realtà non vi sta scrivendo Amazon ma un malfattore che ha camuffato l’identità di invio (il cosiddetto spoofing) per portarvi su un sito dove chiedervi di pagare una cifra irrisoria (di solito mai più di due euro) come spese di spedizione: quel pagamento non serve per ricevere il premio ma per farvi sottoscrivere un abbonamento a servizi di giochi o musica. Formalmente sono servizi legali e l’avviso stava nelle clausole piccole che non avete letto. Di sicuro non c’è premio.

Altra minaccia, che di solito viaggia via email, è la richiesta dei propri dati per ripristinare la sicurezza del proprio conto corrente o della carta di credito a seguito di un presunto attacco. La mail sembra arrivare dalla vostra banca, che invece è all’oscuro di tutto, e il link porta a un sito clone: una volta messi i dati della carta ecco che il truffatore si prende i soldi.

Entrambi i casi fanno leva sui grandi numeri: inviando la stessa email a migliaia di indirizzi (phishing) si finisce nelle caselle di chi ha il conto davvero in quella banca e di chi ha davvero fatto di recente un acquisto su Amazon.

Ma l’inganno si concretizza solo con una attiva partecipazione della vittima: maggiore attenzione ai dettagli possono salvare soldi e tempo. Come fiutare il raggiro? Il primo consiglio che viene dagli addetti ai lavori è quello di diffidare sempre dalle super offerte vantaggiose, ovunque le troviate. Altro suggerimento: banche e istituti di credito non chiedono dati personali via email o sms. Ancora un consiglio utile è quello di fare sempre una verifica tra la fonte con cui ci stiamo relazionando e il canale ufficiale di quel brand. Ricevete una email da qualche noto brand con un link per l’offerta? Non cliccate su quel link ma aprite il vostro browser, digitate la homepage dello stesso brand e andate a vedere se trovate la stessa offerta percorrendo un sentiero sicuro perché tracciato da voi stessi.

Screenshot di pagine e conversazioni non sono mai uno spreco ma possono essere info utili da consegnare a chi indaga, ancora meglio se corredati di identificativi delle transazioni. Infine occhio ai metodi di paga- mento. Utilizzare quelli inseriti nelle strutture dei siti e non farsi allettare da mezzi esterni per vantaggi economici: i bonifici garantiscono una buona tracciabilità ma fateli intestati a aziende, le ricariche sulle Postepay non danno garanzie.

Un’accortezza in più può salvare da perdite di denaro. Perché anche nei casi in cui la denuncia porta all’individuazione del truffatore – cosa che accade in una buona percentuale di episodi per alcune tipologie di truffa – non si riesce a recuperare le somme perché il denaro non viene mai lasciato sui conti e i truffatori non si intestano beni da aggredire.

Covid: altri 8 morti in provincia, in totale più di 400 (metà nell’ultimo mese)

I nuovi positivi sono 110 su 1.513 tamponi. I casi attivi sono la metà degli 11mila diagnosticati

L’elenco delle persone decedute in provincia di Ravenna con positività accertata al Covid si aggiorna oggi, 21 dicembre, con altri otto nomi e il totale da inizio pandemia supera 400. La metà di questi è concentrata nell’ultimo mese, come conseguenza di quella che è ormai nota come seconda ondata.

Nella giornata di oggi vengono registrati 110 nuovi contagi su 1.513 tamponi: 55 asintomatici e 55 con sintomi; 101 in isolamento domiciliare e 9 ricoverati. Nel dettaglio sono stati individuati così: 88 da contact tracing; 15 per sintomi; 1 per test privati; 6 per test di categoria.

Le guarigioni comunicate dalle autorità sono 49 guarigioni e quindi i casi attivi sono circa la metà degli 11.284 positivi accertati da febbraio.

Nell’intera regione si sono registrati 1.594 casi in più rispetto a ieri, su un totale di 7.938 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 20 percento. In totale dall’inizio del contagio 157.185 casi di positività.

Su 811 asintomatici, 407 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 47 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 345 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 420 nuovi casi, poi Modena (259), Reggio Emilia (215), Ferrara (135), Rimini (133), Ravenna (110), Parma (86) e Piacenza (66). Poi Cesena (86), Imola (48) e Forlì (36).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 416 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 88.011.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 62.054 (+1.140 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 58.937 (+1.076), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

Si registrano 38 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.120.

Stabili i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che sono 203 (+2 rispetto a ieri), 2.914 quelli negli altri reparti Covid (+62). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 19 a Reggio Emilia (invariato), 39 a Modena (+3), 51 a Bologna (-1), 6 a Imola (-1), 17 a Ferrara (+1), 17 a Ravenna (invariato), 3 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Vaccino anti-Covid: al Pala De Andrè il 27 dicembre prime dosi a 70 operatori Ausl

Si tratta di medici e infermieri che andranno a comporre i team di vaccinatori. Il medicinale Pfizer-BioNtech partirà dal Belgio la vigilia di Natale

VaccinzParte la campagna di vaccinazione di massa contro il Covid in Italia. Il 27 dicembre sarà il giorno delle prime somministrazioni del medicinale prodotto dalla Pfizer-BioNtech: in provincia di Ravenna è stato scelto il Pala De Andrè di Ravenna come sede per le procedure. Nella prima giornata toccherà a 70 operatori dell’Ausl, medici e infermieri che poi avranno il compito di vaccinare le altre persone. In totale in Emilia-Romagna sono stati individuati 975 professionisti della sanità.

Per quanto riguarda i vaccinatori che presteranno servizio domenica prossima, non esiste un “team tipo” – come ci sarà invece nella campagna vaccinale vera e propria – ma è a discrezione dell’organizzazione aziendale. Tutte le Aziende, peraltro, hanno già individuato, e inviato al ministero della Salute, i nominativi di medici e infermieri che il 27 vaccineranno i propri colleghi.

La prima fascia di popolazione che, come peraltro ha previsto il ministero della Salute in base alla prima quota di vaccino assegnato, sarà sottoposta a vaccinazione conta circa 180mila professionisti da Piacenza a Rimini, tra chi lavora nella sanità (92.600 addetti) e chi nelle strutture per anziani e disabili (84.600).

Le dosi di vaccino con destinazione Italia partiranno dal Belgio giovedì 24 dicembre; saranno consegnate direttamente da Pfizer in un unico punto nazionale, a Roma, all’Irccs Lazzaro Spallanzani, il 26 dicembre, per essere poi ripartite tra le Regioni e le pubbliche amministrazioni dalle forze armate. Le dosi saranno distribuite in Cryo – box, all’interno di borse, per mantenere la temperatura di 2-8°. Le borse verranno prelevate dall’Esercito allo Spallanzani e, con diversi mezzi (su gomma, aerei), trasportate nei 20 punti di somministrazione individuati, la mattina del 27 dicembre per consentire l’avvio del Vaccine Day.

È morto don Fornasari, storico parroco di San Giovanni Evangelista. Aveva il Covid

L’82enne originario di Milano era asintomatico ma con gravi problemi di salute: dal 2018 si era ritirato in una casa di riposo. Nella basilica celebrò i matrimoni dell’ex Gf Mascia Ferri e dell’ex pornostar Selen

Don Giorgio FornasariDon Giorgio Fornasari, storico parroco di San Giovanni Evangelista a Ravenna per quasi trent’anni, è morto stamattina, 21 dicembre, all’età di 82 anni. Lo rende noto la diocesi che comunica anche la sua positività al Covid: non aveva sintomi ma diversi problemi di salute. Proprio per questi dal settembre 2018 si era ritirato dal servizio pastorale come parroco ed era ospite della casa di riposo Betania di Marina di Ravenna, dove si è spento. La stessa basilica ospiterà i funerali fissati per mercoledì 23 dicembre alle 14.

Originario di Milano, Fornasari frequentò il seminario a Ravenna e fu ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo Salvatore Baldassarri il 29 giugno 1963. Fino al ’68 è stato vicario parrocchiale a Sant’Alberto poi collaboratore al Centro di Documentazione Religiosa di Bologna e ancora cappellano a San Rocco fino al 1991 quando assunse la guida pastorale di San Giovanni Evangelista. È stato anche presidente dell’Istituto Diocesano Sostentamento del Clero dal 1990 al 1995. Nel 2013 aveva celebrato il 50esimo anniversario di sacerdozio assieme ai suoi parrocchiani.

Tantissimi i matrimoni che il prete ha celebrato nella sua parrocchia. Almeno un paio particolarmente noti dal punto di vista mediatico: nel 2006 quello di Mascia Ferri, ex concorrente del Grande Frantello, nel 2012 quello di Luce Caponegro, l’ex pornostar Selen.

«Nei sacramenti e nel dialogo personale con parrocchiani e non – scrive la diocesi -, riusciva parlare di Dio anche ai più lontani. Un prete accanto alla gente: dentro e fuori la sua parrocchia».

Non ha la patente ma per la terza volta lo trovano al volante: 54enne denunciato

Alla vista di una pattuglia l’uomo ha accelerato e poi ha detto di non avere i documenti: la prima sanzione era di agosto 2019

PoliziaNon ha la patente di guida, ma per la terza volta in un anno e mezzo è stato trovato al volante. Un 54enne romeno residente a Ravenna è stato denunciato dalla polizia per reiterazione della guida di veicoli senza patente. L’ultimo episodio è avvenuto in via Maggiore a Ravenna nel pomeriggio del 19 dicembre. Alla vista della pattuglia il guidatore ha accelerato.

Agli agenti della volante l’uomo ha detto di non avere i documenti di identificazione con se. Le verifiche nelle banche dati delle forze di polizia hanno permesso di accertare che nell’agosto del 2019 era stato sanzionato dalla polizia stradale di Forlì per guida senza patente; analoga contestazione era stata effettuata nei suoi confronti anche nell’agosto del 2020 questa volta dalla polstrada di Faenza.

Il 54enne è stato denunciato in stato di libertà. Gli agenti hanno proceduto anche al ritiro della carta di circolazione e al sequestro amministrativo dell’autoveicolo, che è stato affidato al Soccorso Aci.

In 5 in auto durante il coprifuoco, tornavano da un compleanno: tutti sanzionati

Controlli nel weekend. Sanzioni anche dentro al circolo scambista

Polizia Controlli Covid Spiaggia 2Erano in cinque a bordo di un’auto in viaggio nell’orario di coprifuoco e stavano tornando da una festa di compleanno. Sono stati tutti sanzionati: 400 euro di multa a testa. Inoltre, una delle persone, è risultata già sanzionata per violazioni alla normativa anticovid nello scorso mese di marzo per cui, in quanto recidiva, si è proceduto con l’applicazione di una sanzione maggiorata, così come previsto dalle norme. La vettura è stata fermata dalla polizia locale di Ravenna impegnata nel weekend in un servizio dedicato soprattutto al rispetto del divieto di spostamento in orario serale/notturno. Sono stati sanzionati altri 7 cittadini, 5 perché circolavano senza giustificato motivo dopo le 22 e altri 2 perchè non utilizzavano in luogo aperto al pubblico la mascherina.

Tra le altre situazioni da segnalare anche il controllo al Timida, circolo privato per scambisti. Sono emerse diverse irregolarità e sono state quindi elevate 4 sanzioni ai sensi del regolamento di igiene e 3 sanzioni per violazioni alla normativa anti-covid-19. Il personale intervenuto ha, inoltre, proceduto alla chiusura temporanea del locale per avere somministrato alimenti e bevande senza autorizzazione ai sensi dell’ex Dpr 235/01.

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