giovedì
28 Agosto 2025

Progetto da 300mila euro per il restauro dell’ossario. Era chiuso per rischio crolli

Il monumento dei primi dell’Ottocento raccoglie i resti dalle sepolture in terra non richieste dai familiari. Lista per Ravenna soddisfatta: aveva seguito la vicenda dall’inizio

Attachment (3)L’ossario nel cimitero comunale di Ravenna in via Baiona, costruito intorno al 1817 e chiuso ai visitatori da un anno e mezzo perché in pessime condizioni, sarà restaurato. Il Comune ha approvato il progetto definitivo esecutivo per un importo di 300mila euro. Lo rende noto Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, che da tempo segue le vicende del monumento. Secondo il decano dell’opposizione l’ossario sarà restituito alla città entro il 2021, prevedibilmente nel primo semestre.

L’ossario, risultato ad esami ed analisi approfondite in pessime condizioni strutturali e manutentive, sarà completamente rinnovato, con la demolizione della copertura e la realizzazione, pur mantenendone l’aspetto originario, di una nuova a due capriate, il consolidamento della cupola, la demolizione e ricostruzione del pavimento al piano rialzato che funge anche da copertura dei locali seminterrati, il restauro totale delle murature e degli elementi di cemento pesantemente ammalorati e deteriorati, il restauro anche  di tre sculture di marmo bianco.

A luglio 2019 Lista per Ravenna sollevò il problema interrogando il sindaco: l’ossario era stato improvvisamente sbarrato all’accesso dei visitatori da una decina di giorni. Il successivo ottobre la risposta dagli uffici comunali: «L’impraticabilità dell’ossario è dovuta alla labenza della copertura e del solaio dove si è rilevato un esteso ammaloramento con ferri scoperti nell’intradosso che ne ha reso necessario il transennamento a tutela dell’incolumità degli utenti».

«È un monumento pregevole – scrive Ancisi – che ricalca perfettamente le linee architettoniche e armoniche, ispirate alle Certose dell’epoca risorgimentale, del cimitero monumentale, situato all’ingresso opposto, sul lato del canale Candiano. Il regolamento italiano di polizia mortuaria dispone che ogni cimitero debba avere una di queste strutture, destinata generalmente a raccogliere le ossa provenienti dalle sepolture in terra non richieste dai familiari. Quasi sempre ospita defunti che non hanno più nessuno al mondo, ultimi degli ultimi, o che finiscono in ossario senza che, al termine del diritto di sepoltura in terra, i familiari ne abbiano avuta notizia, o comunque involontariamente. Il suo valore è anche altamente simbolico. Se è vero infatti che Tullo Ginanni Corradini, primo sindaco radical-progressista di Ravenna, in carica a fine ottocento, volendo per sé un’umile sepoltura in terra, fece scrivere sulla sua lapide: “Tutti gli uomini sono uguali, anzitutto di fronte alla morte ”, allora la sepoltura collettiva in ossario comune è la più uguale di tutte, oltreché la più democratica».

Si è costituito l’aggressore del bar che ha picchiato un uomo: arrestato per lesioni

Lite al Centrale, la vittima è in ospedale in gravi condizioni dopo aver battuto la testa a terra. L’autore del pugno è tornato sul posto e si è consegnato alla polizia

Dopo aver colpito con un pugno un altro uomo mandandola a terra durante una lite al bar si era allontanato e poi è tornato e spontaneamente si è rivolto ai poliziotti intervenuti sul posto ammettendo di aver sferrato il colpo. Si è costituito l’aggressore del bar Centrale di Punta Marina: l’episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri, 19 dicembre. La fuga del 32enne è durata poco. La notizia è riportata dai quotidiani locali in edicola oggi. L’aggressore al momento è in stato di arresto per lesioni gravi ma le accuse a suo carico potrebbero cambiare a seconda del quadro clinico dell’altro uomo. La vittima è un 39enne, è ricoverata in ospedale in gravi condizioni: oltre al pugno ha battuto la testa a terra perdendo conoscenza.

In provincia altri 147 contagi, sesta settimana di fila con più di mille nuovi casi

I dati divulgati dalla Regione comunicano anche 7 decessi: negli ultimi trenta giorni una media di oltre sei al giorno

Covid Casa RiposoIl bollettino giornaliero sulla diffusione dell’epidemia da coronavirus in provincia di Ravenna dice che oggi, 20 dicembre, sono stati individuati 147 nuovi contagi e il totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria è 11.174 (la metà sono guariti e quasi 400 sono morti). I decessi comunicati oggi sono 7: non tutti nelle ultime 24 ore ma resta comunque che negli ultimi trenta giorni ci sono state quasi 260 vittime. Infine l’ultimo dato provinciale riguarda la terapia intensiva: dopo aver toccato il picco di 18 ricoverati ieri, oggi sono 17 i letti occupati (la metà esatta di quelli disponibili tra Ravenna, Lugo e Faenza).

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 155.593 casi di positività, 1.751 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.661 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’15 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,1 anni.

Sui 892 asintomatici, 532 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 61attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 16 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 275 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 261 nuovi casi, Bologna (346), Reggio Emilia (235), Rimini (169), Ravenna (147), Parma (93), Piacenza (80), Ferrara(169). Poi Cesena (129), Imola (84) e Forlì (38).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.722 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 87.594.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.916 (-31 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.8634 (-59), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

Si registrano 60 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.083.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 201 (-5 rispetto a ieri), 2.852 quelli negli altri reparti Covid (+33). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 14 a Parma (invariato), 19 a Reggio Emilia (-2), 36 a Modena (-2), 52 a Bologna (-4), 7 a Imola (+2), 16 a Ferrara (+1), 17 a Ravenna (-1), 3 a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (invariato).

Hera conferma: «La Tari si può pagare con F24, deve compilarlo il cittadino»

La multiutility interviene dopo l’articolo di R&D che sottolineava la mancanza del noto modello tra i metodi di pagamento segnalati negli avvisi recapitati: «Sarà scritto per la tassa del 2021»

«Per la riscossione della Tari,  Hera invia soltanto il bollettino precompilato per il pagamento mediante PagoPa, ma ciò non esclude la possibilità  di pagare con il modello F24». La multiutility interviene dopo il nostro articolo e conferma che il modello F24, un foglio da consegnare agli sportelli bancari per i pagamenti verso la pubblica amministrazione, è valido anche per la tassa sui rifiuti di competenza comunale nonostante questo non sia menzionato tra i metodi elencati negli avvisi recapitati nelle abitazioni.

«L’F24 è utilizzabile in  sostituzione del pagamento con bollettino – scrive Hera –,  indicando nella casella “identificativo operazione” il codice di 18 cifre riportato nel bollettino PagoPa». La compilazione infatti dovrà essere fatta da singolo cittadino perché il modulo non arriva più precompilato: «Nel sito web di Hera nella sezione del comune di Ravenna, sono indicate le istruzioni per la compilazione autonoma del modello F24 alla sezione Ambiente/TARI/Pagamento».

L’adozione del sistema PagoPa per il pagamento delle entrate degli enti locali, Tari compresa, è obbligatoria per legge dal 2017 e ne è stato prorogato l’adeguamento fino al 28 febbraio 2021. La possibilità di pagare la Tari con F24 in alternativa al modello PagoPa sarà indicata anche nei prossimi avvisi della rata Tari 2021.

Il numero verde dedicato di Hera 800.999.004 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18)  è a disposizione sia per fornire ogni altra informazione utile per eseguire il pagamento, sia per attivare l’opzione del pagamento dell’intera annualità 2021 in un’unica soluzione.

Via ai test con i droni marini per analizzare i fondali e le banchine del Candiano

Le prove nella darsena di città. Potranno facilitare le misurazioni nei punti poco accessibili per pianificare i lavori di manutenzione

Rilevazioni batimetriche dei fondali e analisi strutturale delle banchine con droni marini. Nella mattinata del 18 dicembre al porto di Ravenna, precisamente nello specchio d’acqua della darsena di città, sono iniziati i test per l’utilizzo di questa tecnologia.

I dati rilevati grazie all’uso dei droni, incrociati con quelli contestualmente trasmessi da droni aerei, potranno consentire in futuro l’aggiornamento tempestivo dei rilievi batimetrici in particolare anche per quelle zone del Candiano dove è particolarmente difficile arrivare con una imbarcazione tradizionale. Consentendo all’Autorità portuale di programmare con più efficienza gli interventi di ripristino della profondità dei fondali.

La sperimentazione, eseguita in collaborazione con la società Subsea Fenix, si sta realizzando grazie al progetto europeo Intesa (Improving Maritime Transport Efficiency and Safety In Adriatic) del programma transfrontaliero Italia-Croazia, al quale l’Autorità di sistema portuale (Adsp) dell’Adriatico centro-settentrionale partecipa.

Ambienti sanificati senza danni alle attrezzature: il tecnopolo sfida il coronavirus

A Ravenna è in fase sperimentale il progetto Sanifi-Cov del gruppo Ciri Frame diretto dal professore Contin: i primi risultati in febbraio

tecnopolo ciri frame ravenna
La stanza test simula un ufficio di 33 mc

Un sistema di sanificazione in grado di eliminare le tracce di coronavirus negli ambienti chiusi (scuole, uffici, capannoni, officine, mezzi di trasporto) senza danneggiare le attrezzature e intaccare i materiali e senza produrre rifiuti. È il progetto Sanifi-Cov a cui si sta lavorando al Tecnopolo universitario di Ravenna in via dell’Agricoltura. L’idea è del gruppo di ricerca del Ciri Frame, acronimo che sta per Centro interdipartimentale di ricerca industriale su fonti rinnovabili, ambiente, mare ed energia. I primi risultati della sperimentazione sono previsti a febbraio.

ricercatori ciri frame ravennaIl progetto prevede la messa a punto di una nuova soluzione tecnologica che combina il riscaldamento dell’aria ad alte temperature con l’emissione di ozono e prevede una successiva depurazione dell’aria con un filtro a carboni attivi e un modulo UV-fotocatalitico senza impiegare sostanze chimiche pericolose e neutralizzando l’ozono utilizzato.

Il team di ricercatori diretto dal professore Andrea Contin ha realizzato una stanza prove dove verrà testato il prototipo. La stanza simula un ufficio standard di 33 metri cubi con pareti di cartongesso doppio riempite di materiale isolante, una porta e una finestra. La stanza prove servirà proprio come ambiente di test, per verificare la reazione dei vari materiali alla sanificazione. Contiene infatti una matrice con tutti i materiali che si possono trovare nei probabili ambienti da decontaminare.

tecnopolo ciri frame ravenna
Il team di ricercatori guidato dal professor Andrea Contin al tecnopolo di Ravenna

La sperimentazione è ora in una fase intermedia. Il prototipo è in fase di assemblaggio. Sono stati individuati e richiesti campioni di virus chimicamente disattivo e quando arriveranno il gruppo di ricerca ravennate inizierà a verificare sperimentalmente la capacità del sistema di inattivare e distruggere il virus sulle diverse superfici. Una volta collaudato, Sanifi-Cov, previa individuazione di una azienda che si incarichi della costruzione industriale, potrà essere immesso nel mercato e commercializzato. «Le aziende che ci stanno appoggiando nella sperimentazione, Res Italia e IonScience, sono pronte alla produzione del sanificatore, non appena i protocolli di utilizzo saranno pronti», dice Contin.

Deco Industrie si veste da Babbo Natale: premio di mille euro per 560 dipendenti

Nelle buste paga di dicembre i soci e lavoratori troveranno un “bonus Covid”. La coop che realizza alimentari e prodotti per la casa ha aumentato il fatturato

Deco 1Per i dipendenti della Deco Industrie di Bagnacavallo il Natale è arrivato in anticipo. Nelle buste paga di dicembre di soci e lavoratori, con almeno nove mesi di anzianità, un “Bonus Covid” di mille euro lordi. In totale il premio è andato a 560 persone. Nel 2020 la cooperativa – che progetta, realizza e confeziona prodotti per l’igiene domestica ed alimenti da forno – ha aumentato il fatturato di circa dieci milioni di euro, da 170 a 180.

«Anche quest’anno non è mancata la cura che Deco Industrie ha dedicato ai propri lavoratori – afferma il presidente Antonio Campri –. Grazie alla determinazione di tutti soci e dipendenti abbiamo superato dei momenti molti delicati, non un’ora di cassa integrazione è stata utilizzata. Tutti i soci e dipendenti nella busta paga di dicembre hanno ricevuto un bonus Covid di mille euro ciascuno a titolo di ringraziamento per la passione e l’impegno dimostrati in questo difficilissimo periodo. Sono state inoltre confermate le borse di studio per i figli dei dipendenti più meritevoli inscritti all’ università e tutte le iniziative di sostegno al benessere dei soci».

Deco 2Sabato 19 dicembre si è tenuta online  l’assemblea ordinaria dei soci della cooperativa. Il 2020 è stato l’anno in cui si sono stati portati a termine importanti investimenti industrialie che ha visto la cessione del marchio Piadina Loriana a Valsoia «con un accordo che garantisce la continuità di produzione ed occupazione degli stabilimenti di Forlì e l’ingresso di capitale da destinare alla crescita».

La previsione per il 2021, secondo le parole dell’amministratore delegato Francesco Canè, vede il consolidamento dei volumi del 2020 grazie ai nuovi progetti che vedranno la luce nei primi mesi dell’anno nuovo. Per l’anno che volge al termine si prevede un risultato d’esercizio atteso superiore ai 6 milioni.

«Per Deco Industrie – continua Canè – l’emergenza Covid-19 ha fatto emergere, se ancora ce ne fosse stato bisogno, quanto il benessere e la tutela dei lavoratori sia fondamentale soprattutto in momenti di tempesta come questi. Se Deco non solo ha tenuto ma è addirittura cresciuta lo dobbiamo alla corretta pianificazione strategica associata allo sforzo di tutti i lavoratori che hanno sempre mostrato il loro senso di appartenenza alla cooperativa. A loro va il mio personale ringraziamento».

 

Il Ravenna torna alla vittoria dopo 7 partite, ma che paura nel derby con l’Imolese

Giallorossi avanti 3-0 subito dopo l’intervallo ma a 3′ dalla fine i rossoblù, inguaiati nella stessa lotta salvezza, erano arrivati al 3-2

B98A5469Dopo sette partite senza vittorie, in cui ha raccolto solo un pareggio, il Ravenna è tornato al successo e lo ha fatto in casa nel derby con l’Imolese, squadra altrettanto inguaiata nella lotta salvezza nel campionato di serie C. Ma i tre punti sono arrivati con tanta paura: i giallorossi erano avanti 3-0 dopo tre minuti del secondo tempo ma a tre minuti dal fischio finale si sono ritrovati 3-2.

B98A5204Il risultato positivo arriva anche a rasserenare un poco gli animi dell’ambiente dopo le blande contestazioni della tifoseria che avevano scatenato la reazione della società intenzionata a fare denuncia contro ignoti.

Crociere: approvata la proposta di Royal Caribbean per la nuova stazione marittima

La compagnia internazionale che conta 61 navi e gestisce 27 scali, vuole investire a Ravenna. Il progetto andrà a gara per consentire ad eventuali altri operatori di presentare alternative

RAVENNA 20/06/2011. TERMINAL CROCIERE
Due navi al terminal crociere di Porto Corsini (foto repertorio)

L’Autorità portuale di Ravenna ha approvato la proposta della compagnia di crociere Royal Caribbean, gruppo leader nel settore, che vorrebbe fare di Ravenna un “home port”, cioè un porto di inizio/fine viaggio, con un investimento per realizzare una nuova stazione marittima al terminal crociere di Porto Corsini e, secondo lo schema del project financing, una serie di attività connesse allo sviluppo del traffico crocieristico, con particolare attenzione ad un recupero di mercato e ad un rilancio della funzione turistica. Durante la riunione del comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del 16 dicembre è stata dichiarata la fattibilità della proposta presentata da Royal Caribbean nell’agosto scorso.

Dopo quattro mesi di lavoro, nel corso dei quali la proposta di Royal Caribbean Group è stata esaminata sia dal punto di vista tecnico che da quello della sostenibilità ambientale ed economico finanziaria, il progetto è stato approvato e a breve sarà posto a bando di gara per consentire ad eventuali altri operatori interessati di presentare offerte alternative. Terminata questa fase procedurale il progetto sarà aggiudicato ed in tempi relativamente brevi potranno iniziare i lavori di realizzazione.

Royal Caribbean Group è uno dei primi operatori crocieristici a livello mondiale, con esperienza nel settore della realizzazione e gestione di terminal crocieristici (attualmente ne gestisce 27, di 23 dei quali ha curato anche le attività di realizzazione dell’infrastruttura). Nel Mediterraneo Royal Caribbean Group è presente in 8 porti, tra i quali Venezia, Civitavecchia, La Spezia e Napoli. Dispone attualmente di 61 navi con circa 5,5 milioni di passeggeri nel 2019 e oltre 80.000 dipendenti.

La progettazione della nuova stazione marittima sarà redatta in armonia con il progetto del cosiddetto Parco delle Dune a Porto Corsini, che riqualifica e valorizza l’area retrostante il terminal e che sarà realizzato dall’Autorità portuale con l’obiettivo di conciliare nel migliore modo possibile, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, le funzioni crocieristiche con il contesto urbano.

In terapia intensiva il picco di casi Covid: occupati più della metà dei letti

In provincia il totale dei ricoverati è 18. I nuovi casi sono 133: superata quota 11mila (metà guariti). Comunicati altri 9 decessi: il totale sfiora 400, nel solo mese di dicembre sono stati 195

Foto DonazioneIn provincia di Ravenna i pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva oggi, 19 dicembre, sono 18: è il picco mai toccato negli ultimi due mesi e significa che l’occupazione di posti disponibili è oltre il 50 percento (34 i letti distribuiti tra Ravenna, Lugo e Faenza) mentre la soglia richiesta dal ministero per la massima efficienza sarebbe il 30 percento. I dati sono divulgati dalla Regione.

Per quanto riguarda gli altri dati che fotografano la diffusione del contagio sul territorio provinciale, oggi si registrano 133 nuovi casi e così il totale delle positività diagnosticate dalla fine di febbraio arriva oltre undicimila: 11.028 per la precisione. Poco più della metà sono guariti e quasi 400 sono morti: i decessi comunicati oggi sono 9. Nel solo mese di dicembre sono già 195.

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 153.844 casi di positività, 1.641 in più rispetto a ieri, su un totale di 13.851 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’11,8 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,5 anni.

Sui 750 asintomatici, 386 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 72attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 con gli screening sierologici, 14 tramite i test pre-ricovero. Per 266 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 269 nuovi casi, Bologna (328), Reggio Emilia (247), Rimini (162), Ravenna (133), Parma (85), Piacenza (121), Ferrara(107). Poi Cesena (101), Imola (34) e Forlì (54).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13.851 tamponi, per un totale di 2.412.286. A questi si aggiungono anche 514 test sierologici e 3.625 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.944 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 85.872.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 60.949 (-1.376 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 57.924 (-1.430), oltre il 95% del totale dei casi attivi.

Si registrano 73 nuovi decessi: 5 a Piacenza (2 donne, rispettivamente di 51 e 92 anni  e 3 uomini di 74,78e 84 anni), 6 in provincia di Parma (4 donne di 86, 95,86, 92 anni e due uomini di 72 e 86 anni); 7 in provincia di Reggio Emilia (si tratta di un uomo di 87 anni e sei donne di 98, 76, 92, 96, 85, e 91); 6 nel modenese (due donne, di 95 e 85 anni, e quattro uomini, rispettivamente di 78, 89, 73 e 91 anni); 34 in provincia di Bologna (15 donne di 79, 87, 99, 98, 93, 97, 93, 84, 93, 94, 99, 91, 98, 84 e 95 anni e 19 uomini rispettivamente di 71, 57, 56, 71, 77, 65, 87, 90, 71, 84, 80, 84, 78, 91, 87, e 78 anni). I rimanenti 3 uomini,dell’imolese, sono rispettivamente di 88, 91 e 90 anni); nessuna decesso nel ferrarese; 9 in provincia di Ravenna (7 donne di 95, 94, 93, 94, 98, 100 e 89 anni e 2 uomini, rispettivamente di 80 e 49 anni); 1 a Forlì-Cesena (e precisamente un uomo di 69 anni); 5 nel riminese (tre donne di 99, 74 e 97 anni; e due uomini, rispettivamente di 83 e 82 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.023.

Abbassa i pantaloni e finge di toccarsi davanti a delle ragazze: 44enne denunciato

È successo al parco Piave dove l’uomo è arrivato in bicicletta ma è stato fermato dalla polizia

È arrivato al parco Piave di Massa Lombarda in sella a una bici da donna poi si è abbassato i pantaloni e ha fatto finta di masturbarsi davanti a un gruppo di ragazze. La polizia ha denunciato un 44enne per atti osceni. L’episodio si è verificato nei giorni scorsi ma è stato reso noto dalla questura solo oggi, 19 dicembre. Al loro arrivo i poliziotti individuavano l’uomo che è stato accompagnato negli uffici del commissariato di Lugo per gli approfondimenti sulla vicenda. Il 44enne, gravato di precedenti per vari reati contro il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti, nonché già ammonito per aver commesso atti persecutori, è stato denunciato in stato di libertà.

Litigano al bar poi vola un pugno: uno è grave in ospedale, l’altro è in fuga

Le forze dell’ordine hanno l’identità dell’aggressore e lo stanno cercando

bar centrale punta marinaUn uomo è stato trasportato in ospedale a Ravenna nel pomeriggio di oggi, 19 dicembre, per le conseguenze di un pugno ricevuto in un litigio in un bar di Punta Marina. L’aggressore è fuggito ma le forze dell’ordine sanno già la sua identità e lo stanno cercando. Non si conosco le cause scatenanti. La lite è avvenuta al bar Centrale. L’uomo che ha avuto la peggio è stato intubato sul posto dal 118 per un grave trauma cranico.

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