domenica
24 Agosto 2025

Ordinanza e zona arancione? «Niente polemiche, dobbiamo cercare di evitare il rosso»

Il sottosegretario della Giunta della Regione commenta la decisione del Governo

Mappa Italia ColoriÈ entrata in vigore l’ordinanza regionale firmata giovedì dal presidente Stefano Bonaccini, condivisa con i presidenti di Veneto, Luca Zaia, e Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, d’intesa col ministro della Salute, Roberto Speranza. Il provvedimento contiene misure più restrittive che puntano ad evitare assembramenti e situazioni a rischio contagio.

Inoltre, da domani l’Emilia-Romagna sarà in zona arancione, dopo la decisione ieri del ministro Speranza sulla base del Dpcm del 3 novembre scorso.

«L’ordinanza regionale è stata decisa in base all’aumento dei contagi e della situazione di forte pressione sulle strutture sanitarie – spiega il sottosegretario alla presidenza della Giunta dell’Emilia-Romagna, Davide Baruffi – e quindi la necessità, sempre più impellente, di invertire la curva epidemica. Motivazioni tuttora più che valide: l’ordinanza è quindi confermata, contenendo misure che puntano a limitare al massimo situazioni di assembramento, nei centri storici come nei centri commerciali. Il provvedimento – prosegue – è stato deciso dal presidente Bonaccini insieme ai presidenti Zaia e Fedriga, essendo la lotta al virus un obiettivo che dovrebbe essere di tutti, che va al di là di confini politici e geografici. Dopodiché, la valutazione ieri dei parametri epidemiologici e sanitari effettuata dal Comitato tecnico scientifico e dal Governo, che pure il giorno precedente aveva condiviso e approvato la nostra ordinanza, ha portato a spostamenti fra le zone di rischio che sono dipesi, in alcuni casi, da scostamenti infinitesimali rispetto ai parametri monitorati, ma per tutte le Regioni il rischio è comunque passato da moderato a alto, confermando in pieno le ragioni che ci hanno spinto ad intervenire per la riduzione del contagio. Peraltro, va ricordato come nella nostra regione il valore di Rt – l’indice che misura il grado di trasmissibilità del virus – superiore a 1,5 che registravamo da più settimane ci aveva posto al limite della zona rossa. Il calo registrato negli ultimi sette giorni ha migliorato la situazione, ma non certo a sufficienza: la zona rossa resta tuttora una possibilità concreta e dobbiamo fare di tutto per evitarla e ritrovarci a dover adottare blocchi ancora maggiori».

«Per questo – chiude Baruffi – dobbiamo tutti quanti rispettare le regole. Non c’è spazio per polemiche o dispute sui colori nel momento in cui ogni territorio è in situazione critica. Serve il massimo di unità per uscire dall’emergenza. Sia comunque chiaro che non lasceremo sole le attività economiche colpite: le misure che ne limitano o sospendono l’esercizio non sono imputabili a loro ma alla necessità di aumentare il distanziamento; è dunque necessario che Stato, Regioni ed Enti locali allevano il peso che viene posto sulle loro spalle».

La Regione ha chiesto al Governo l’apertura di un tavolo di confronto per veder riconosciuti ulteriori ristori economici agli esercenti e agli operatori che dovranno limitare o sospendere l’attività in seguito all’ordinanza regionale. Fondi aggiuntivi rispetto alle misure di sostegno collegate alle restrizioni previste per le aree arancione e rossa.

Inoltre, ha già deciso lo stanziamento di 10 milioni di euro dal bilancio regionale per integrare gli aiuti economici nazionali. «Saranno rivolti a bar, ristoranti, attività economiche colpite dall’ultimo Dpcm – sottolineano gli assessori Paolo Calvano (Bilancio) e Andrea Corsini (Commercio) – così come a taxisti e noleggio con conducente, oltre a palestre e piscine. Agiremo insieme ai Comuni, che potranno a loro volta stanziare ulteriori risorse, secondo un piano e modalità che definiremo nei prossimi giorni».

Controlli dei Nas nell’allevamento di visoni alle porte di Ravenna – VIDEO

Complessivamente in tre siti nessun contagio ma un “vincolo sanitario” per un animale in precarie condizioni

Controlli dei Nas in tre allevamenti di visoni, tra cui anche quello alle porte di Ravenna, alla luce anche dei contagi da coronavirus avvenuti all’estero.

Nel complesso, in tutti e tre gli allevamenti ispezionati (gli altri sono a Forlì e in Abruzzo) è stato riscontrato il regolare rispetto delle norme di bio-sicurezza e dei previsti protocolli Covid-19 e i carabinieri hanno accertata l’assenza di sintomi clinici riferibili ad infezione da Sars–Cov-2, né ad altre patologie respiratorie.

Soltanto in un caso hanno proceduto – in via cautelativa e a salvaguardia della salute pubblica – al temporaneo vincolo sanitario di un allevamento di visoni, per aver rinvenuto un capo in apparenti precarie condizioni di salute, in attesa dell’esito dei prelievi biologici effettuati sui complessivi 2.400 esemplari.

Fermati con pistola e spray urticante prima dell’assalto al portavalori in banca

La polizia stava sorvegliando la coppia fuori dalla filiale Unicredit di via Panfilia

Lui con una pistola, lei con uno spray urticante, volevano rapinare un furgone portavalori all’uscita della filiale Unicredit di via Panfilia, a Ravenna.

I due (un 58enne uscito da poco più di un mesa di prigione e una 39enne con precedenti per droga, entrambi residenti nel Ravennate ma di origine napoletanta) sono stati però fermati dagli agenti della squadra mobile della questura, che li stavano sorvegliando.

A insospettire i poliziotti lo “scooterone” rubato pochi giorni prima, utilizzato dai due per arrivare sul posto.

Arrestati e portati in carcere, dovranno rispondere di tentata rapina e di possesso di armi.

I fatti risalgono a venerdì mattina.

Notte in ospedale per il presidente della Regione Bonaccini

Positivo al Covid, ha una polmonite bilaterale

BonacciniNotte in ospedale al policlinico di Modena per il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che da ieri sera (13 novembre) ha svolto accertamenti, secondo quanto si apprende, nell’ambito del normale monitoraggio a cui è sottoposto e in un quadro clinico invariato.

I parametri riscontrati sono tutti positivi e Bonaccini si appresta a fare ritorno a casa, dove proseguirà l’isolamento domiciliare e il percorso di cura della polmonite bilaterale diagnosticata in una fase ancora iniziale. (fonte Ansa.it)

Protesta dei dipendenti pubblici davanti agli ospedali: «Per dare cure e servizi»

Cgil, Cisl e Uil chiedono rinnovo dei contratti e nuove assunzioni

“Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini”. Questo lo slogan dell’iniziativa a sostegno dello stato di agitazione dichiarato per tutto il settore, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, che ha preso il via ieri, venerdì 13 novembre, con un presidio davanti alle sedi dei principali ospedali romagnoli (nelle foto quello al Santa Maria delle Croci di Ravenna.

La mobilitazione rappresenta un segno di solidarietà verso il personale della sanità e delle strutture per anziani che stanno affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, “per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti, nuove assunzioni e strumenti, anche di natura eccezionale, per dare risposte ad una situazione di grave emergenza che colpisce l’intero Paese”.

Una iniziativa che proseguirà con altri momenti di coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori del pubblico impiego e della cooperazione sociale “per rilanciare una vera riqualificazione e valorizzazione dei servizi ai cittadini”, si legge nel comunicato dei sindacati.

“L’iniziativa – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – riguarda l’intero settore del pubblico impiego e del sociosanitario e che ha l’obiettivo di rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni. In questa fase è, infatti, assolutamente necessario garantire a tutto il personale, impegnato nella cura e assistenza dei cittadini, dei nostri figli e dei nostri anziani, di lavorare in sicurezza, assicurando costantemente dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria!”.

“Altrettanto indispensabile e urgente è procedere con nuove assunzioni per implementare il personale e rafforzare i servizi sanitari, anche attraverso la stabilizzazione dei precari. Infine, è importante che si rinnovino i contratti di lavoro di tutto il pubblico impiego, per valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il settore. Se non ci si occupa di mettere in sicurezza il personale sanitario, si mette a rischio la sua salute e anche quella dei cittadini;  se non si rendono omogenei i contratti di lavoro nelle strutture per anziani per tutto il personale del settore sociosanitario, si continuerà ad assistere all’elevatissimo turn-over cui oggi è sottoposto questo settore, con la perdita di professionalità e qualità dei servizi resi ai cittadini, perché il vero valore del nostro welfare è rappresentato dalle persone che in esso quotidianamente lavorano con dedizione e sacrificio”.

L’ex candidato sindaco della Lega a Cervia si è dimesso dal consiglio comunale

Dino Cellini ha detto di non riuscire a svolgere bene due attività, quella imprenditoriale e quella amministrative

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Il gruppo della Lega a Cervia con Dino Cellini (al centro), il sottosegretario Jacopo Morrone e la segretaria provinciale Samantha Gardin, nella campagna elettorale del 2019

L’ex candidato sindaco della Lega alle elezioni di Cervia nel 2019, Dino Cellini, si è dimesso dal consiglio comunale dove era capogruppo del Carroccio.

La decisione è emersa nei giorni scorsi.

La Lega commenta: «Le dimissioni, già ampiamente preannunciate ai colleghi e alla segreteria della Lega Romagna, riguardano motivazioni personali, collegate anche ai difficili momenti determinati dall’emergenza sanitaria. Con grande onestà intellettuale, l’amico Cellini ha riconosciuto di non riuscire a svolgere le due attività, quella imprenditoriale e quella amministrativa, in contemporanea e con l’impegno necessario ad entrambi. Ringraziamo Cellini per l’impegno profuso fino ad oggi e per i preziosi consigli che non ci farà mancare in futuro».

Cellini, albergatore e bagnino che in passato aveva avuto ruoli nelle associaizoni locali, alle urne l’anno scorso prese il 30 percento dei voti senza riuscire a portare Massimo Medri al ballottaggio.

Il gruppo della Lega a Cervia ora conta su Enea Puntiroli (nuovo capogruppo), Daniela Monti, Stefano Versari, Gianluca Salomoni. Monica Garoia potrebbe subentrare perché prima dei non eletti.

“Storie in tasca”: evento online del Teatro del Drago dedicato a Gianni Rodari

Appuntamento domenica 15 novembre, con racconti e visite virtuali al Museo delle Marionette

Storie Di StelleNonostante l’emergenza sanitaria, con i teatri e i musei chiusi, il Teatro del Drago vuole di continuare, pur stando nelle regole anti covid, ad avere una relazione con il proprio pubblico. La modalità streaming live non sostituisce l’empatia e le emozioni dello spettacolo dal vivo, non potrebbe mai, ma è un diverso modo per raccontarsi e per ascoltarsi: ecco perché Le Arti della Marionetta in questa fase si trasferisce su piattaforma digitale Zoom.
I bambini, meglio degli adulti, hanno la voglia e la capacità di immaginare e sognare e insieme a loro, con loro, per loro si sta creando un palinsesto teatrale online. Esperimenti, prove, progetti che cresceranno grazie alla presenza del pubblico e soprattutto grazie all’aiuto che verrà dai più piccoli.

In questo contesto un importante ruolo lo svolge il museo La casa delle Marionette, un luogo “magico”, dove immaginare una diversa realtà non risulta molto difficile, grandi e piccoli senza eccezione. Il museo che ospita la Collezione Monticelli, da novembre 2020 a marzo 2021 ha deciso di aprire le sue porte per ospitare laboratori e spettacoli dedicati al pubblico delle famiglie nella modalità che via via la situazione epidemiologica lo permetterà.

Il primo appuntamento di laboratorio dal titolo “Storie in tasca- dare il nome alle stelle” si svolgerà il 15 novembre, in due turni alle ore 11 e alle ore 16, in modalità online, e sarà dedicato al maestro Gianni Rodari, nell’anno in cui ricorre il centenario della sua nascita.

Quante stelle ci sono ancora da scoprire? Tante quante le storie che è possibile inventare. “Storie in tasca” è un evento di teatro di figura che condurrà bambini e genitori alla scoperta della poetica della meraviglia di Gianni Rodari. Le parole del maestro della fantasia faranno da filo conduttore ad attività fantasiose grazie alle quali ogni partecipante potrà dare vita al proprio personaggio-stella.

Ciascun iscritto sarà accolto da una piccola ma intensa visita guidata al museo con alcune piccole sorprese…
Il biglietto sarà comodamente acquistabile online su VivaTicket. Dopo sarà necessario scaricare la piattaforma Zoom (gratuita) sul proprio device (tablet, computer, cellulare); il link di connessione verrà recapitato per mail o whatsapp (a seconda delle vostre necessità)- per ogni dubbio e informazione è attiva la linea telefonica 392 6664211.
I posti sono limitati (20 persone per turno). Fascia d’età: dai 4 anni. Durata: 50 minuti.
Costo della connessione a famiglia euro 10

L’ironico immaginario di Bruno Bozzetto a “Visioni Fantastiche” 

In chiusura della rassegna, domenica 15, anche un’incursione nel mondo della realtà virtuale

Bruno Bozzetto 1280x1015Volge al termine – dopo un’intera settimana di laboratori, Masterclass e film presentati nel Concorso Internazionale – la seconda edizione di “Visioni Fantastiche”, il festival per la formazione scolastica della città di Ravenna.

Protagonista assoluto della rassegna Bruno Bozzetto, autore, regista e animatore, fra i più famosi del mondo. A Visioni Fantastiche sono in programma infatti le opere del pluripremiato regista italiano, che con oltre 60 anni di carriera alle spalle, vanta premi del calibro di una Nomination all’Oscar e un Orso d’Oro al Festival di Berlino. Dagli anni sessanta ad oggi l’iconico regista italiano continua a perfezionare e a rielaborare il suo stile maturando un tratto ancora più ironico, satirico e tagliente.

Vip Mio Fratello SuperuomoNella speciale sezione dedicata ai grandi registi della storia del cinema, “Omaggio ai Maestri”, su Mymovies.it fino alla fine del festival, saranno proiettati una serie di corti prodotti dal maestro: affascinanti storie e magistrali animazioni per grandi e bambini. Presente nella stessa sezione anche uno dei capolavori di animazione più celebri di Bruno Bozzetto: VIP mio fratello superuomo. Il film, caratterizzato da illustrazioni d’avanguardia e da una trama brillante, racconta storia dei VIP, super uomini dediti alla difesa del mondo fin dall’alba dei tempi, che di generazione in generazione si sposano con una superdonna in pericolo. Ma un innocente errore da parte dell’ultimo Vip porterà ad una serie di fraintendimenti e rottura di equilibri.
I film saranno introdotti da un’intervista al maestro tenuta dal programmer Carlo Tagliazucca.

Domenica 15 novembre, il festival offre un’incursione nel mondo della realtà virtuale con l’appuntamento: Vierre Hub – La Realtà Virtuale. L’evento sarà gratuito e aperto a tutti, online su Zoom, alle ore 11.

Attraverso tecnologici visori e sensori, la realtà virtuale sprigiona un’aura di fantasia e creatività permettendo a tutti gli spettatori di compiere un viaggio fantastico in infiniti mondi, da quelli più astratti all’applicazione più concreta delle sue potenzialità. La realtà virtuale pone quindi infinite possibilità e opportunità, tra divertimento, approfondimento ed educazione.V

Occhiali VRVierre Hub prende vita nel 2017 come ambizioso progetto, nato dalla brillante idea di Francesco Crosa, Luca Vitale, e Luca Galofaro, con l’obiettivo di avvicinare gli italiani al mondo della realtà virtuale creando una vera e propria community di appassionati.  Nell’aula virtuale di Zoom ai partecipanti verranno dimostrati i funzionamenti del VR e la sua messa in pratica, e dove l’unico limite sarà l’immaginazione. Per partecipare basta cliccare il link: https://us02web.zoom.us/j/84348331265?pwd=WEZFaHJBaTZUeS92M0I4TGZscGh3UT09

Per accedere a tutti gli appuntamenti ed eventi di Visioni Fantastiche basta consultare la pagina facebook @Visioni Fantastiche o il sito http://web www.visionifantastiche.it.
I film del festival sono interamente disponibile sulla piattaforma Mymovies.it fino al 15 novembre: https://www.mymovies.it/ondemand/visioni-fantastiche/

Contro la Dad anche a Faenza i ragazzi fanno lezione in strada, davanti alle scuole

Sono partiti i “venerdì per il futuro degli studenti”, sull’onda dell’iniziativa di Anita a Torino

Anche a Faenza (oltre a grandi città come Roma, Milano, Firenze, Torino, Bologna, Ancona e Napoli) ieri (13 novembre) è proseguita la mobilitazione del comitato “Priorità alla Scuola” per chiedere di mantenere le scuole aperte e riaprire quelle chiuse (tutte le superiori, anche la seconda e la terza media nelle zone “rosse”).

Il comitato ha lanciato i “venerdì per il futuro degli studenti”. I protagonisti sono stati studentesse e studenti che hanno fatto “didattica a distanza” collegandosi e facendo compiti e lezioni davanti al portone o ai cancelli del proprio istituto scolastico.

L’idea è nata dall’iniziativa presa da Anita, la studentessa dodicenne di Torino che da cinque giorni segue le lezioni piazzata davanti alla sua scuola (la media Italo Calvino).

«Il prezzo che la Dad sta facendo pagare alle giovani generazioni – si legge in una nota del comitato – è già esorbitante oggi e lo sarà sempre di più: in termini pedagogici, sociali (chi parte svantaggiato, è ancora più svantaggiato), psicologici (isolamento e solitudine sono fonte di ansia, depressione, regressioni) e anche economici (dopo il lockdown di primavera l’Ocse stimava che un terzo di anno scolastico perso può comportare 3% in meno dei guadagni futuri per i giovani ora a studenti). Le giovani generazioni e la scuola pubblica italiana pretendono il loro futuro adesso: investimenti sulla scuola (spazi, insegnanti, risorse per una pedagogia veramente innovativa), sulla sanità, sui trasporti pubblici».

Covid, nuova ordinanza e (almeno) due settimane di zona arancione: tutte le regole

Chiusi bar e ristoranti, negozi alla domenica, moli e dighe nel weekend, spostamenti solo all’interno del comune

8ef1e5e0 3d81 4327 80ab 19a41594d51eSpostamenti consentiti solo all’interno del proprio comune di residenza, mentre sono vietati quelli verso altri comuni e quelli in entrata e uscita dalla regione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute, studio o necessità. Con la raccomandazione di evitare gli spostamenti non necessari anche all’interno del proprio comune. Chiusi i ristoranti e le altre attività di ristorazione (bar, pub, gelaterie, pasticcerie): per loro resta consentita la sola vendita da asporto, dalle 5 alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti d’orario.

Sono le nuove misure, in aggiunta a quelle già in vigore, che scatteranno in Emilia-Romagna da domenica 15 novembre e per almeno due settimane dopo l’ordinanza firmata ieri (13 novembre) sera dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede l’inserimento della regione in zona arancione, sulla base della valutazione dei parametri relativi al livello di rischio e allo scenario epidemico effettuata dal Comitato tecnico scientifico e dalla Cabina di regia nazionale.

L’Emilia-Romagna passa dunque da zona gialla, a rischio moderato, a zona arancione, a rischio elevato, nella quale si applicano misure più restrittive a tutela della salute pubblica e per frenare il contagio da Coronavirus. Si tratta di quella intermedia rispetto alla terza, la rossa (rischio massimo). Suddivisione decisa dal Governo con il Dpcm del 3 novembre scorso, che individua appunto tre aree di rischio, con l’attuazione di provvedimenti diversi a seconda delle singole fasce.

Resta valida l’ordinanza regionale adottata ieri dal presidente Stefano Bonaccini, d’intesa col ministro Speranza, che entra in vigore oggi, sabato 14 novembre. Contiene misure che puntano ad evitare soprattutto assembramenti e situazioni a rischio contagio. Rispetto a quelle previste dall’ingresso in zona arancione, prevarranno le misure maggiormente restrittive.

Sulla base dell’ordinanza regionale, quindi, da domani bisognerà rispettare anche regole non previste in zona arancione, a partire dal fatto che nei giorni prefestivi e festivi le grandi e medie strutture di vendita, sia con un esercizio unico, sia con più esercizi, comunque collegati, compresi i complessi commerciali, sono chiuse al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie e le edicole. Inoltre, nei giorni festivi si aggiunge il divieto di ogni tipo di vendita, anche in esercizi di vicinato, al chiuso o su area pubblica, sempre fatta eccezione per le farmacie, le parafarmacie, le tabaccherie, le edicole e la vendita di generi alimentari.

Lo stesso avverrà con le seguenti misure: uso obbligatorio della mascherina sempre, non appena fuori di casa; attività sportiva e motoria preferibilmente in parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, mentre non sarà possibile nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, né nelle aree solitamente affollate (a Ravenna per esempio restano chiusi moli e dighe); l’ingresso di un solo componente per nucleo familiare negli esercizi di vendita di generi alimentari; lo stop ai mercati comunali in assenza di regole precise di sicurezza fissate dai Comuni (a questo link quelli aperti nel comune di Ravenna); la sospensione delle lezioni di ginnastica, canto e strumenti a fiato nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Tutte le misure in vigore in Emilia-Romagna, le informazioni e le risposte alle domande più frequenti (FAQ), in aggiornamento continuo, sul portale della Regione, nella sezione dedicata al Covid: https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus

Contraccettivo sottocutaneo finisce in un polmone, ginecologo indagato

Il medico lo scorso maggio non era riuscito a ritrovare il bastoncino inserito nel 2017 nel braccio di una ragazza

Bastoncino ContraccettivoIl particolare dispositivo di contraccezione inserito in un braccio – una barretta monouso lunga quattro centimetri che impedisce l’ovoluzione per almeno tre anni – è poi migrato fino al lobo polmonare destro assumendo una posizione al momento non operabile per via dei rischi. Per quanto accaduto a una ravennate poco più che ventenne, un ginecologo di una clinica privata della città romagnola è stato indagato per lesioni colpose.

Per fare luce sull’accaduto, come riportato dalla stampa locale, ieri il Gip Janos Barlotti ha affidato una specifica perizia medico legale alla presenza sia degli avvocati del ginecologo (Giovanni Scudellari e Antonio Primiani) che di quello della ragazza (Luca Donelli) i quali hanno a loro volta individuato propri consulenti. La risposta ai quesiti del Tribunale verrà depositata entro 60 giorni.

L’inserimento del dispositivo risale al settembre 2017 quando la giovane si era presentata in clinica per cambiare il precedente sistemato nel 2014. Secondo l’esposto (Pm titolare del fascicolo Monica Gargiulo), a togliere il vecchio sarebbe stato il ginecologo il quale avrebbe poi lasciato l’incombenza del nuovo inserimento a una infermiera.

Nel maggio scorso la giovane, lamentando vari problemi fisici, si era presentata anzitempo per la rimozione della barretta: ma lo stesso ginecologo non era più riuscito a trovarla. Solo una tac di inizio giugno aveva rivelato la nuova posizione.

La giovane si era allora presentata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove, dopo alcuni giorni di ricovero, le era stata per ora sconsigliata l’operazione per via dei rischi connessi.

La ragazza, annichilita dalla prospettiva di dovere convivere con quella barretta migrante per il corpo che potrebbe anche precluderle la possibilità di diventare madre in futuro, si è quindi decisa a rivolgersi alla magistratura. (fonte ANSA.it)

Multa al Riesling: in 30 a pranzo ma è un circolo e per il Dpcm deve restare chiuso

Controlli dei vigili urbani nel noto locale nei pressi del Candiano: sanzione da 400 euro. Il titolare: «Non usiamo le agevolazioni fiscali, lavoriamo come se fossimo un’attività normale». Tutto ok con le norme igieniche anti-Covid

Pexels Pixabay 262978C’erano trenta persone ai tavoli per il pranzo ma il locale non è inquadrato come ristorante bensì come circolo e per l’ultimo Dpcm deve restare chiuso. Sanzione da 400 euro per il Riesling a Marina di Ravenna, controllato dalla polizia locale poco prima delle 14 di oggi, 13 novembre. Il provvedimento dei vigili prevede anche la chiusura per cinque giorni ma di fatto il locale non potrà riaprire fra sei giorni: il Dpcm è ancora in vigore e inoltre il passaggio dell’Emilia-Romagna a zona arancione impone la chiusura di bar e ristoranti.

Il titolare, il 50enne Roberto Perini, spiega così i fatti dal suo punto di vista: «Formalmente siamo un circolo ma lavoriamo in regime di contabilità ordinaria senza i benefici fiscali che la normativa concede ai circoli. Anzi, essere un circolo per noi è un costo in più perché abbiamo la gestione delle tessere. Da tempo abbiamo chiesto la modifica per diventare un ristorante ma una parte del locale è su un’area di competenza dell’Autorità portuale e non possiamo fare il passaggio». L’accesso è consentito solo ai tesserati. Lo erano tutti quelli a tavola? «No, l’ho detto anche alla polizia municipale».

La chiusura dei circoli è prevista dal Dpcm del 24 ottobre, quindi da tre settimane. Perini non fa mistero di aver lavorato senza interruzioni: «Non sapevo che i circoli dovevano chiudere ma questa non è una giustificazione, la legge non ammette ignoranza e pago la mia multa. Anche se mi sembra un po’ un accanimento fare un controllo due giorni prima di passare a zona arancione». C’è poi una circostanza che aumenta il senso di frustrazione: «Proprio perché lavoriamo come un ristorante, ci siamo organizzati secondo le normative per quel tipo di attività: i vigili hanno controllato tutto e hanno riscontrato che è tutto in ordine. Mascherine, gel, menù, distanze: insomma, se fossi stato formalmente un ristorante, cosa che vorremmo essere, mi avrebbero fatto i complimenti».

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