Emilia-Romagna in zona arancione da domenica. Costretti a chiudere bar e ristoranti

Ecco le nuove regole. Vietati gli spostamenti tra comuni

IMG 0998Ora è ufficiale: la nuova ordinanza regionale (che entrerà comunque in vigore dal 14 novembre) non è servita a sventare il passaggio dell’Emilia-Romagna dalla zona gialla a quella arancione.

Alla luce dei nuovi dati e delle indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità, il ministro Speranza si appresta infatti a far slittare l’Emilia-Romagna nella zona arancione. La conferma ufficiale arriva dall’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, che ha informato come comunque l’indice Rt in Emilia-Romagna sia sceso all’1,4. Il problema sono i ricoveri, in continuo aumento.

Queste le principali regole che saranno in vigore quindi anche in tutta la provincia di Ravenna, a partire da domenica 15 novembre:

  • vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni (salvo comprovati motivi di lavoto, studio, salute, necessità: è necessaria l’autocertificazione)
  • bar e ristoranti chiusi (consentito solo asporto e consegne a domicilio fino alle 22)
  • vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Si raccomanda di limitare gli spostamenti se non per motivi di salute, lavoro, studio e situazioni di necessità;
  • scuole superiori chiuse, sarà svolta attività didattica a distanza
  • centri commerciali chiusi nei festivi e nei prefestivi (esclusi negozi alimentari, farmacie ed edicole al loro interno)
  • mostre, musei, cinema, teatri, sale scommesse, bingo, piscine e paestre chiusi
  • sospese le prove pubbliche in presenza a parte i concorsi di abilitazione di medici, sanitari e Protezione civile
  •  chiuse le università: attività didattica a distanza salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori
  • riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico

Sono consentiti invece:

  • gli spostamenti all’interno del proprio comune
  • la consegna a domicilio
  • le attività sportive e l’attività motoria all’aperto, anche nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici
  • Le scuole dell’infanzia, elementari e medie sono aperte.
  • Sono aperti inoltre negozi, alimentari, tabacchi, farmacie, parafarmacie, parrucchieri e centri estetici.
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