lunedì
18 Agosto 2025

Tre locali cervesi sfidano il Maré di Cesenatico nel programma Sky “4 Ristoranti”

Lo chef Alessandro Borghese avvistato in zona con il suo “van dai vetri oscurati”

Alessandro Borghese CerviaÈ stato avvistato in questi giorni a Cervia il “van dai vetri oscurati” di 4 Ristoranti, il celebre programma con lo chef Alessandro Borghese in onda sulla piattaforma Sky.

Come noto ai fan, si tratta di una sfida tra quattro ristoratori della stessa zona che si giudicano a vicenda le loro attività basandosi su quattro parametri: location, servizio, menù e conto.

Secondo quanto scrive il Corriere Romagna, saranno tre i ristoranti cervesi in gara: Cala Zingaro a Milano Marittima, le Officine del Sale in centro a Cervia e il Bagno Fantini. Se la dovranno vedere con un locale di Cesenatico, il Maré.

Ravenna, di fronte alla basilica di San Vitale inaugura una nuova birreria

Si tratta della catena piemontese “iBirrattieri”. Prende il posto del lounge bar Messurga

108852368 105795217873972 8834383835083915854 NHa aperto in questi giorni, ed è già operativa in attesa dell’inaugurazione ufficiale, una nuova birreria di fronte alla basilica di San Vitale, in pieno centro a Ravenna.

Si tratta di un nuovo locale de “iBirrattieri”, catena piemontese che punta sul “made in Italy”, valorizzando micro birrifici artigianali. In menù anche (oltre a vini e bevande) piadine, taglieri, pinse, hamburger.

La birreria ha aperto in via Argentario 19, al posto del ristorante lounge bar Messurga, che ha chiuso i battenti dopo neanche due anni di attività.

A Cotignola per la prima volta in Italia si opera il cuore con un device innovativo

Si tratta del Triclip, utilizzato al Maria Cecilia Hospital. «Abbiamo in programma di trattare un paziente a settimana»

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Giannini e Colombo al lavoro

L’insufficienza tricuspidale è una patologia caratterizzata da un malfunzionamento dell’omonima valvola cardiaca. Tale condizione è associata ad una scarsa qualità di vita e a un quadro clinico complesso. A Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, si opera la tricuspide, per la prima volta in Italia, utilizzando l’innovativa Triclip, una clip che, posizionata in maniera mininvasiva da una vena della gamba, ripara i lembi della valvola. Tale procedura ripristina la normale chiusura della valvola ad ogni battito del cuore, in modo tale da ridurre il grado di insufficienza con notevole beneficio per la salute del paziente.

A condurre il primo intervento il professor Antonio Colombo, coordinatore di Emodinamica e Cardiologia Interventistica di GVM Care & Research – gruppo ospedaliero di cui fa parte Maria Cecilia Hospital – che aveva maturato insieme alla sua équipe una notevole esperienza già durante la fase del trial clinico del device al fine di raccogliere dati sull’efficacia e la sicurezza del nuovo dispositivo e della procedura ad esso legata con l’obiettivo di renderla una pratica diffusa in Europa.

«Il paziente, un uomo di 78 anni, era affetto da una severa insufficienza della valvola tricuspide peggiorata anche a causa della presenza di un cavo del pacemaker, impiantato da anni, che interferiva con il normale funzionamento della valvola – spiega Colombo -. L’intervento chirurgico a cuore aperto risultava ad alto rischio e non era stato preso in considerazione per il fatto che il paziente soffriva di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) di grado severo, una patologia polmonare che aumenta il rischio operatorio».

«Abbiamo avuto la possibilità di essere la prima struttura in Italia ad utilizzare la Triclip, – commenta il dottor Francesco Giannini, coordinatore dell’Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica Endovascolare presso Maria Cecilia Hospital – e l’intervento rispondeva alle esigenze di mininvasività necessarie per il tipo di paziente. L’impianto di Triclip non comporta infatti nessun taglio chirurgico, si interviene attraverso la vena femorale grazie ad una piccola incisione, e richiede una anestesia generale solo per tollerare l’ecografia transesofagea, necessaria per visualizzare il cuore e guidare il corretto impianto della clip».

L’intervento, durato un’ora e mezza in totale, ha permesso di ridurre l’insufficienza tricuspidale da un grado severo a un grado lieve, con un risultato considerato più che soddisfacente dall’équipe medica. Dopo una degenza post operatoria di due giorni, il paziente è stato dimesso e ha potuto riprendere la sua quotidianità.

«A Maria Cecilia Hospital abbiamo in programma di trattare un paziente ogni settimana – spiega ancora Colombo –, la procedura funziona e i rischi operatori per il paziente sono davvero bassi. Il rischio maggiore sta nel non ottenere un risultato ottimale e, infatti, non tutti i pazienti possono essere dei candidati idonei: il ventricolo destro deve essere ancora in discrete condizioni; inoltre l’insufficienza della valvola tricuspidale è spesso il risultato di altre patologie che devono essere state corrette in precedenza o correggibili».

A Maria Cecilia Hospital vengono eseguiti ogni anno oltre 900 interventi sulle valvole cardiache e altri interventi maggiori cardiotoracici, e di questi sono quasi 50 i pazienti trattati per patologie cardiache congenite valvolari.

Lutto nel mondo della musica ravennate, è morto Titta. Aveva 51 anni

Ritrovato senza vita nella propria abitazione di Piangipane. Sarebbe stato un gesto volontario. Era amato da generazioni di ravennati

TittaLutto nel mondo della musica ravennate. È morto a 51 anni Giuseppe Tittarelli, in arte Titta, conosciuto anche come “Il dottore dell’amore”. La sua fama è legata in particolare alla band di rock demenziale degli anni novanta, Le Fecce Tricolori, di cui era cantante e con cui si era fatto conoscere anche al di fuori dei confini provinciali.

Ma Titta era soprattutto un mito di provincia, venerato a Ravenna come una vera rockstar da chi è cresciuto con i suoi tormentoni. Tantissimi i messaggi di cordoglio dei suoi fan in queste ore sui social.

Negli ultimi anni, dopo la carriera solista, aveva fatto parlare di sé anche per il tumore, che aveva però sconfitto, tornando ad esibirsi prima del lockdown.

La morte, come ci viene confermato da nostre fonti, sarebbe da ricondurre a un gesto volontario. Il corpo è stato ritrovato nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio nei pressi della sua abitazione di Piangipane, dove viveva da solo.

Coronavirus, un nuovo contagio a Ravenna. Asintomatico e già in isolamento

In tutta la regione i casi delle ultime 24 ore sono 49. Nessun decesso in Emilia-Romagna

Tampone Covid 19Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna (alle 12 di oggi, 8 luglio) si sono registrati 28.755 casi di positività, 49 in più rispetto a ieri, di cui 36 persone asintomatiche individuate nell’ambito del contact tracing e dell’attività di screening regionale a seguito di test sierologici.

Dei 49 casi, 40 interessano le province di Parma, Bologna e la Romagna. In particolare, su 13 nuovi positivi riscontrati in provincia di Parma – tutti asintomatici e in isolamento domiciliare – 9 fanno riferimento a lavoratori impiegati in attività produttive della Bassa parmense, entrati in contatto con i casi positivi relativi al focolaio in un’azienda cooperativa con sede legale in Lombardia, in provincia di Mantova.

Sono invece 16 i casi nel Bolognese, di cui 9 asintomatici. Complessivamente, sono 12 i casi riferibili a focolai già noti e sotto controllo.

In Romagna i nuovi casi sono 11 di cui 7 nel Riminese. Sono 8 gli asintomaticie5 interessano cittadini di Bangladesh e Senegal rientrati dall’estero e subito rintracciati.

Nessun nuovo decesso in Emilia-Romagna: il numero totale resta quindi 4.269.

I nuovi tamponi effettuati sono 4.877, che raggiungono così complessivamente quota 531.089, a cui si aggiungono altri 1.611 test sierologici.

Le nuove guarigioni sono 38 per un totale di 23.415, l’81,4% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.071 (+ 11 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 962, 10 in più rispetto a ieri, 89,8% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 10 (come ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 99 (+1).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.415 (+38 rispetto a ieri): 238 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.177 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.560 a Piacenza (+3), 3.700 a Parma (+13), 5.015 a Reggio Emilia (+3, di cui 2 sintomatici), 3.977 a Modena (+3, di cui 1 sintomatico), 4.999 a Bologna (+16, di cui 7 sintomatici); 404 a Imola (invariato), 1.031 a Ferrara (invariato); 1.080 a Ravenna (+1, un nuovo asintomatico, già in isolamento, rientrato dall’estero), 963 a Forlì (invariato), 812 a Cesena (+3) e 2.214 a Rimini (+7, di cui 3 sintomatici).

Hera fa lezione in piazza Costa per insegnare a usare l’isola ecologica interrata

Errori di conferimento hanno causato il blocco dell’infrastruttura per diverse volte nell’ultimo periodo causando l’accumulo di immondizia a terra. Un informatore aiuterà gli utenti

20200707 Info Point Hera Piazza Costa A Ravenna (orizz)I fatti dicono che i cittadini non sanno ancora usare l’isola ecologica interrata in piazza Andrea Costa in centro a Ravenna – frequenti i blocchi dovuti a errori di conferimento della spazzatura – e così Hera fa lezione in strada. Fino a sabato 11 luglio un informatore ambientale incaricato dalla multiutility presidierà l’isola ecologica interrata per spiegare ai cittadini come fare la raccolta differenziata e come conferire correttamente i rifiuti. L’informatore aiuterà tutte le utenze e le attività a seguire le semplici regole per differenziare e conferire i rifiuti come rispettare il limite massimo di volume dei sacchetti, sminuzzare la carta e il cartone o svuotare da residui liquidi i contenitori di plastica e vetro prima del conferimento.

L’iniziativa arriva dopo che, dall’1 al 3 luglio, alle utenze dell’area limitrofa era stata recapitata una lettera informativa, che spiega più nel dettaglio come fare la raccolta differenziata e utilizzare correttamente l’infrastruttura, che da dicembre scorso è nuovamente in funzione (una volta completato il cantiere del mercato coperto).

«L’isola ecologica interrata – scrive Hera – ha sostituito i cassonetti al servizio del centro, costituisce per la città di Ravenna una soluzione di minore impatto visivo per supportare i cittadini e le attività del centro a svolgere una corretta raccolta differenziata. Tale soluzione è stata promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con Hera con l’obiettivo di aumentare la separazione dei rifiuti e recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, che sono risorse preziose per l’ambiente. Qui è possibile effettuare in un unico luogo la raccolta separata di: plastica, vetro e lattine, carta e cartone, organico e indifferenziato. Per le attività del centro di Ravenna è attualmente previsto anche un servizio di raccolta porta a porta dedicato al cartone, per evitare sovraccarichi dell’isola ecologica interrata».

Lockdown, contributi a fondo perduto: pagati 18 milioni di euro per 5.500 domande

I dati provinciali: dopo venti giorni dall’apertura del canale, nel Ravennate presentate oltre ottomila domande. C’è tempo fino al 24 agosto

DSC 5039Dopo venti giorni dall’apertura del canale per le richieste, sono oltre ottomila in provincia di Ravena le domande di accesso al contributo a fondo perduto previsto dal Dl Rilancio a favore di imprese e partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. Più di 5.500 domande sono state evase e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani, per un totale di 18 milioni di euro erogati.

In Emilia-Romagna sono stati quasi 93mila i soggetti che hanno presentato domanda: 49.300 sono contribuenti persone fisiche, mentre 43.586 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze presentate fanno capo alla provincia di Bologna con 20.147 richieste e un contributo erogato pari a 50 milioni di euro. Seguono poi le province di Modena, con 15.941 domande e 40 milioni di euro, Rimini e Reggio Emilia, rispettivamente con 10.131 e 10.082 istanze presentate e contributi erogati pari a 23 milioni di euro per provincia, Forlì-Cesena (8.614 e 18,5 milioni), Parma (7.671 e 19 milioni), Ferrara (7.435 e 14,5 milioni) e Piacenza (5.883 e 12,5 milioni).

Il contributo è senza alcun obbligo di restituzione. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 24 agosto. Per predisporre etrasmettere l’istanza, si può usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.

In particolare il contributo spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo è pari al 20 percento del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400mila euro; al 15 percento, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400mila euro ma non un milione di euro; al 10 percento, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano 5 milioni di euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Nuova telecamera al semaforo della San Vitale. Da 10 mesi in media 4 multe al giorno

Sanzioni da 167 euro e 6 punti dalla patente: il Comune decide di migliorare gli strumenti di controllo per la sicurezza stradale

Incrocio San Vitale Boncellino Di Vittorio 1In dieci mesi ha fatto una media di quasi quattro multe al giorno ad automobilisti che bruciavano il semaforo rosso e ora a Bagnacavallo all’incrocio tra la via San Vitale e le vie Boncellino e Di Vittorio arriva un ulteriore dispositivo per migliorare il controllo dei veicoli in transito. I nuovi rilevatori, grazie a una tecnologia particolarmente evoluta, riprendono la panoramica dell’intersezione consentendo di individuare in ogni loro fase le infrazioni del passaggio irregolare dei veicoli nelle diverse direzioni. Funzionano senza l’ausilio di flash e sono in grado di rilevare tutti i veicoli in transito. Saranno in funzione dalla mezzanotte del 12 luglio.

Dall’1 agosto 2019 al 30 giugno 2020 sono state 1095 le violazioni all’articolo 146 del Codice della Strada rilevate dall’impianto Redvolution. In considerazione di questo significativo dato, spiega il sindaco Eleonora Proni, «l’amministrazione comunale, per tutelare la sicurezza della circolazione, ha deciso di incrementare ulteriormente il controllo dei semafori dell’incrocio, trattandosi di un’arteria stradale caratterizzata da un traffico particolarmente intenso».

Il Codice della Strada è particolarmente severo in caso di violazione per passaggio con il rosso e prevede una sanzione amministrativa pecuniaria di 167 euro, con decurtazione di sei punti dalla patente. In caso di seconda violazione nel biennio scatta anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.

Vaccinazione influenza stagionale anticipata per riconoscere meglio il Covid

Dall’inizio di ottobre la somministrazione delle prime dosi per contenere il rischio di una ipotetica ricrudescenza del Sars-Cov2

VaccinzL’inizio della campagna vaccinale contro l’influenza stagionale sarà anticipato ai primi di ottobre anche per semplificare la diagnosi e la gestione di casi sospetti di coronavirus, vista la sintomatologia simile tra influenza e Covid-19. Ci saranno un 20 percento di dosi di vaccino in più disponibili rispetto agli anni passati. Percentuale, questa, che può essere incrementata di un ulteriore 20 percento in caso di necessità. È la decisione dell’assessorato regionale alla Salute per contenere un’eventuale recrudescenza di Covid-19. «In un periodo in cui non è possibile escludere una circolazione congiunta di virus influenzali e Sars-Cov-2, riteniamo fondamentale il ruolo della campagna per la vaccinazione antinfluenzale 2020-2021», ha sottolineato l’assessore Raffaele Donini.

Il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica regionale ha definito i fabbisogni da soddisfare e la gara per i vaccini è già ultimata: il quantitativo complessivo disponibile ha visto un incremento del 20 percento rispetto alla campagna precedente, per un totale di 1,2 milioni di dosi. Le Aziende sanitarie si stanno organizzando affinché la somministrazione del vaccino avvenga nella piena sicurezza e nel rispetto del distanziamento fisico, tenuto conto che riguarda prevalentemente soggetti fragili. Il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica regionale auspica, inoltre, la partecipazione dei medici e dei pediatri di famiglia alla sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza (la cosiddetta “sorveglianza InfluNet”), con particolare attenzione a quella virologica.

Partiti i lavori all’ospedale per ospitare la laurea in Medicina: costo 700mila euro

Spese sostenute dalla fondazione Flaminia. I cantieri all’aula magna da cento posti nel blocco ex-riabilitazione e nei 450 mq in prossimità del bar per quattro aule. A ottobre le prime lezioni

Ospedale Di RavennaA Ravenna sono partiti i lavori di ristrutturazione degli spazi destinati a ospitare le lezioni del nuovo corso di laurea di Medicina e Chirurgia che sarà attivato a ottobre.
Si tratta dell’aula magna dell’ospedale (99 posti) nell’edificio denominato blocco 04 nell’area “Ex-Riabilitazione”, per la quale sono previsti interventi di manutenzione generale
e adeguamento, e dell’area di circa 450 mq, posta nella zona sottostante agli attuali spazi della Cassa di Risparmio del Blocco 11 dell’Ospedale, in prossimità del bar, destinata ad area laboratori didattici per la quale è previsto un intervento di completo rifacimento edile e impiantistico per ricavarvi un’aula microscopia, un’aula settoria virtuale, un’aula biochimica, un’aula manichini, spazi e servizi per studenti.

I locali sono stati messi gratuitamente a disposizione dall’Ausl Romagna. Fondazione Flaminia sosterrà l’intervento per un totale di circa 700mila euro di cui circa 470mila destinati ai lavori di ristrutturazione e adeguamento e circa 200mila per gli arredi e le attrezzature tecniche. I lavori termineranno entro la fine di settembre, in tempo per garantire l’utilizzo degli spazi da parte degli studenti a partire da ottobre.

Servizio navetta gratuito tra centro congressi, spiaggia e centro Milano Marittima

Operativo dal venerdì alla domenica fino a metà settembre

Il 3 luglio è partito il servizio gratuito di navetta che collega il parcheggio del Centro Congressi al centro di Milano Marittima. Sarà attivo fino al 13 settembre per dare l’opportunità ai turisti di parcheggiare e raggiungere il centro e la spiaggia. Il servizio è operativo il venerdì dalle 15 a mezzanotte, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 10 e dalle 15 a mezzanotte. Il percorso: Parcheggio Palacongressi – Via Jelenia Gora-  Traversa I Pineta  – Viale 2 Giugno – Rotonda Luigi Cadorna – Viale 2 Giugno – Rotonda Arcangelo Corelli e ritorno. Corse ogni 20 minuti dalle 21.30 a mezzanotte, ogni 15 minuti nelle altre fasce orarie.

Tornano al Mar i tre gessi dallo studio di Canova prestati per la mostra di Roma

Endimione dormiente e i due Dioscuri furono formati sotto la sovrintendenza dello stesso artista, risalgono alla dotazione originaria della locale Accademia di Belle Arti

AllestimentoSono rientrate al Museo d’Arte della città di Ravenna (Mar) le opere concesse in prestito per la mostra dedicata a Canova a Roma a Palazzo Braschi, dall’8 ottobre 2019 al 21 giugno 2020 (oltre 170 opere e prestiti dalle più importanti raccolte museali italiane ed estere). Si tratta di tre calchi in gesso provenienti dallo studio di Canova. Il prestito è stata l’occasione per la loro valorizzazione: i gessi sono stati sottoposti a intervento conservativo, condotto da Augusto Giuffredi, con il sostegno dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna e di concerto con il Mar.

I gessi risalgono alla dotazione originaria dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, a testimonianza della liberalità delle istituzioni più autorevoli nel salutare la nascita dell’esordiente Accademia, ma anche della cura con cui il Comune di Ravenna ha inteso sostenere la campagna di acquisizione di esemplari dalla statuaria antica, curata da Ignazio Sarti, ideatore e primo direttore dal 1829.

Al cardinal legato, Agostino Rivarola, che insieme al gonfaloniere Calo Arrigoni, ratifica la nascita dell’Accademia, si deve l’arrivo del canoviano Endimione dormiente, mentre le teste colossali dei due Dioscuri, Castore e Polluce, mutate nello studio di Canova dal gruppo scultoreo romano di Montecavallo, rientrano nella selezione dei gessi acquistati da Ignazio Sarti a Roma, nel 1828, su mandato del Comune di Ravenna per arricchire la nascente Accademia di Belle Arti della più importante selezione di riproduzioni dall’Antico, nonché dal repertorio del Genio del Neoclassico conteso da tutte le corone europee.

I gessi, passati al Comune di Ravenna dopo lo scioglimento del consorzio che reggeva la gestione della provinciale Accademia di Belle Arti di Ravenna, restano in assegnazione all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e in deposito al Mar. «La loro rilevanza appare tuttora strategica nello studio e nella conservazione delle opere di provenienza canoviana perché formati sotto la sovrintendenza dello stesso Canova».

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