martedì
09 Settembre 2025

Il Comune di Ravenna: «Approvvigionamenti costanti: non affollate i supermercati»

L’Amministrazione alla cittadinanza, dopo i casi di domenica

Supermercati CoronavirusIn una nota inviata alla stampa, il Comune di Ravenna invita i cittadini a non affollare i supermercati.

«Non c’è alcun motivo – sottolinea l’Amministrazione –. Le principali catene della grande distribuzione hanno fatto sapere di essere in grado di ricevere approvvigionamenti adeguati e costanti».

Nella giornata di ieri, domenica 23 febbraio, diversi supermercati presentavano scaffali semivuoti per la corsa alla spesa di molti cittadini.

«La Romagna perde un grande uomo». Il cordoglio per la morte di Dino Amadori

Oncologo di fama internazionale, ha fondato lo Ior. Il sindaco di Ravenna: «Ti prometto che farò il possibile per portare avanti il progetto che avevamo condiviso»

Amadori Dino
Dino Amadori

Cordoglio anche nel Ravennate per la morte di Dino Amadori, stroncato da un improvviso malore mentre si trovava all’estero. Originario di Santa Sofia, 83 anni, presidente dello Ior (che lui stesso fondò nel 1979) e direttore scientifico emerito dell’Irst di Meldola, Dino Amadori, era un oncologo fra i più noti e stimati in Italia e all’estero.

«Con la scomparsa del Professor Dino Amadori la Romagna, ma non solo, perde un pioniere della lotta contro il cancro e un uomo di grande valore», commenta in una nota l’Ausl Romagna.

«Il suo impegno è andato ben al di là della professione, interpretata nel segno dell’ascolto e di una rara capacità di alimentare sempre la speranza, sconfinando nel contesto sociale, attraverso un impegno costante e prezioso che ha trovato la massima espressione nella straordinaria “invenzione” dell’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), per non citare le iniziative umanitarie nei Paesi Africani. Dino Amadori ha assicurato, nel corso di tutti questi anni, un contributo fondamentale allo sviluppo della sanità di questo territorio, che ha avuto coronamento nella realizzazione dell’IRST di Meldola, e sempre attraverso un confronto leale e cotruttivo. Con un sentimento di sgomento e dolore ci uniamo alle preghiere dei famigliari».

Anche il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ricorda Amadori con una nota inviata alla stampa. «La Romagna perde una persona eccezionale, un grande uomo, di rara sensibilità e generosità, appassionato, sempre proiettato verso il futuro, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca scientifica, portando la lotta contro il cancro a fare importantissimi passi avanti. Fino all’ultimo giorno ha combattuto per unificare i percorsi oncoematologici della Romagna, per fare della nostra terra un’eccellenza mondiale. In questi tre anni ne abbiamo discusso tanto e, dopo molto lavoro, avevamo condiviso un progetto innovativo. Prof ti prometto che farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per attuarlo», scrive De Pascale.

Ecco invece il messaggio del sindaco di Cervia, Massimo Medri. «Dino Amadori è stato un luminare e un uomo di grande volontà, grazie a lui abbiamo un luogo di cura che è un eccellenza nazionale, come l’Istituto di Meldola. Luogo in cui si sono curati anche molti cervesi e per questo a nome della Città di Cervia ringrazio Dino Amadori per quello che ha fatto e per aver permesso a tanti nostri concittadini di trovare una cura. Porto il più sentito cordoglio ai familiari».

 

Nuovo caso di positività al coronavirus in Emilia Romagna: ora sono 17

Si tratta di un residente nel Modenese, ricoverato al Policlinico della città emiliana

12(17)Nuovo caso di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna. Si tratta di un residente nel modenese che ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano, ora ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena. È, quindi, un caso che – come gli altri – è riconducibile al focolaio lombardo.

Da sottolineare come l’uomo non sia stato prima ricoverato, né abbia avuto contatti con operatori sanitari, essendosi trattato di un percorso “pulito”, partito dalla sua individuazione nell’ambito dei protocolli previsti e quindi all’accertamento della positività.

Complessivamente, in Emilia-Romagna, i casi di positività salgono così a 17. Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore. A questi si aggiunge l’ultimo caso, al Policlinico di Modena.

In rete e fra i cittadini sta circolando una falsificazione del testo dell’Ordinanza del presidente della Regione e del Ministro della salute, diffusa ieri, e di un comunicato dell’Ufficio stampa della Regione, che sposta in avanti la chiusura temporanea delle scuole. La Regione conferma invece che la chiusura delle scuole è prevista fino al 1^ marzo prossimo. Ogni altra data, ovunque pubblicata, è da considerarsi falsa.

Calcio, rinviate per il coronavirus le prossime due partite del Ravenna

L’ufficializzazione da parte della Lega Pro. I giallorossi giocheranno contro il Padova il 18 marzo

RAVENNA F.C CESENA FC SPA 1 1La Lega Pro ufficializza il rinvio delle prossime due giornate del campionato di calcio di serie C.

Come previsto anche dall’ordinanza regionale sul cosiddetto corona-virus, infatti, non si terrà la sfida tra Ravenna e Padova in programma inizialmente mercoledì allo stadio Benelli. Rinviato anche l’impegno successivo dei giallorossi, in programma sabato sul campo dell’Arzignano.

Le partite saranno recuperate rispettivamente il 18 marzo e il 14 aprile.

Coronavirus, la mappa di aperture e chiusure: teatri, cinema, negozi, palestre, pub

Un’ordinanza della Regione limita le iniziative e gli eventi che prevedono aggregazione di persone: smentito il messaggio falso che prevede la chiusura delle attività commerciali. Il punto della situazione

CinemaPer contrastare la diffusione del nuovo coronavirus (Sars-Cov-2), la cui trasmissione procede per via aerea attraverso goccioline emesse fino a un paio di metri da individui infetti con colpi di tosse e starnuti, il Governo e le Regioni dove sono stati diagnosticati casi (tra cui l’Emilia-Romagna) hanno disposto misure straordinarie che limitano le iniziative pubbliche e private fino all’1 marzo per ridurre l’aggregazione di persone. L’ordinanza regionale firmata dal presidente Stefano Bonaccini e dal ministro Roberto Speranza sta quindi modificando il calendario degli eventi in programma in provincia di Ravenna e le aperture di molti luoghi pubblici e privati. Una premessa è necessaria: si tratta di informazioni in continua evoluzione sulla base degli sviluppi degli eventi.

Teatri e musei sono chiusi: le compagnie e i gestori stanno valutando se sarà possibile un rinvio ad altra data degli spettacoli già previsti o se procedere con i rimborsi dei biglietti già venduti.

Diversa la situazione per le biblioteche: restano aperte (l’eccezione è esplicitamente indicata nel testo dell’ordinanza) ma sono annullati gli eventi. In buona sostanza si può andare a prendere libri in prestiti, a consultarli ma non si terranno le presentazioni di libri con ospiti e autori. Stessa cosa per le librerie: aperte in quanto attività commerciali private ma gli eventi, anche di ridotta portata, andranno verso l’annullamento.

Chiuse tutte le sale cinematografiche. Vale la pena leggere le prime righe del testo emanato dalla Regione: “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva, ecc., svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.

Per quanto riguarda pub e ristoranti e non è disposta la limitazione in determinate fasce orarie (al contrario di quanto deciso in Lombardia), ma resta valido il principio dell’annullamento di eventi che si tengono in locali di questo tipo. Arci ha annunciato la chiusura di tutti i circoli.

In molti si stanno chiedendo cosa accade per le palestre. L’ordinanza non fa riferimenti espliciti ma sulla pagina Facebook ufficiale della Regione Emilia-Romagna è stato scritto che “le palestre private possono rimanere aperte; sono però sospese le manifestazioni e gli eventi sportivi”. Al momento non ci sono provvedimenti per la final eight di basket A2 in programma a Ravenna dal 6 all’8 marzo. Si attendono circolari dalle federazioni dei vari sport su come gestire gli allenamenti dei settori giovanili e delle squadre.

Per fare chiarezza, anche alla luce di alcuni falsi messaggi rimbalzati nelle ultime ore su Whatsapp e sui social, va precisato che le delibere della Regione contro il coronavirus non prevedono la chiusura delle attività commerciali.

Restano aperti gli uffici pubblici di varia natura, gli ospedali, gli ambulatori. Sono chiuse le scuole e le università. Sul fronte scolastico da segnalare quanto accaduto a Faenza: il sindaco Giovanni Malpezzi ha precisato che le scuole saranno chiusure come disposto dalla Regione, una precisazione resasi necessaria dopo il caos scatenato da un falso messaggio del primo cittadino in cui si schierava contro la decisione regionale.

Per aiutare i cittadini il ministero della Salute ha online un portale dedicato e ha attivato un apposito numero gratuito da chiamare per segnalazioni di casi sospetti 1500. Per tutte le emergenze resta valido il numero unico 112.

Coronavirus: 16 casi in regione tra Parma e Piacenza, tutti dal focolaio lombardo

Aggiornamento per l’Emilia-Romagna alle 10 del 24 febbraio: al momento dieci sono ricoverati e sei sono in isolamento a domicilio

Corona VirusSale a 16 il conteggio dei casi di positività al nuovo coronavirus in Emilia-Romagna, tutti concentrati nelle province di Piacenza e Parma e tutti riconducibili al focolaio lombardo. Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore. È l’aggiornamento divulgato alle 10 di stamani, 24 febbraio, dalla Regione.

Il computo è arrivato a 16 dopo che gli accertamenti hanno individuato altri sette ammalati. A Piacenza si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio. Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.

Scossa di terremoto nel pomeriggio a Ravenna, con epicentro vicino a Comacchio

Il fenomeno sismico, di magnitudo 3.1, è stato avvertito poco dopo le 16.30

Terremoto 23 FebbraioUna scossa di terremoto è stata avvertita a Ravenna, poco dopo le 16.30 di oggi domenica 23 febbraio. Fortunatamente si tratta di un evento di lieve entità, con magnitudo 3.1, per cui non si registrano danni a edifici o persone. L’epicentro del fenomeno sismico è stato individuato a 12 chilometri da Comacchio, ad una profondità di 12 chilometri. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV di Roma.

Chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado e sospesi eventi fino all’1 marzo

Provvedimento della Regione-Emilia Romagna in accordo col ministro Speranza. Vietate anche iniziative, manifestazioni e ogni altra forma di aggregazione pubblica

Coronavirus MascherineSospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi.

Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso.
Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Abbiamo decisodi mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini – afferma in una nota ufficiale inviata alla stampa il presidente Bonaccini –. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario».

Bonaccini ha costantemente riunito il Comitato di coordinamento regionale, gli assessori competenti e anche i componenti della nuova Giunta, informati della situazione e delle misure adottate.

In primo luogo,  l’ordinanza impone la «Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico».

Prevista poi la «Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle Scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza».

Inoltre, l’ordinanza prevede la «Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi».

Sospeso anche «ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero».

C’è, inoltre, la «previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva».

Le Direzioni sanitarie ospedaliere «devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno». Anche le Rsa per non autosufficienti «dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti».

L’Ordinanza «raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali».

Per quanto riguarda il Trasporto pubblico, «deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua».

Prevista, infine, la «sospensione delle Procedure concorsuali ad esclusione dei concorsi per personale sanitario».

 

Ausl: nessun caso di Coronavirus in Romagna, operativi tutti i pronto soccorso

L’ente sanitario raccomanda nel caso di contatti sospetti o sintomi di chiamare via telefono il medico di famiglia o il 118

Coronavirus 1La Direzione Aziendale dell’Ausl Romagna – in una nota inviata alla stampa – assicura che al momento non vi sono casi accertati sul territorio romagnolo di pazienti affetti dall’influenza di Coronavirus.
Ma è massima l’attenzione di tutte le articolazioni aziendali, e costante il raccordo con le autorità regionali e ministeriali per tenere monitorata la situazione e le sue evoluzioni.

Nella dichiarazione dell’ente sanitario del territorio romagnolo sono smentite categoricamente le voci relative a servizi di pronto soccorso chiusi e si ribadisce che, al contrario, tutti i Pronto Soccorso e i punti di pronto intervento della Romagna sono al momento completamente operativi.

In linea generale, l’Ausl si raccomanda ai cittadini che abbiano il sospetto di aver avuto contatti con il virus, specie se presentano sintomi, di non recarsi di persona in Pronto soccorso o presso altre strutture sanitarie, bensì a contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o il 118 in modo da ricevere ogni utile indicazione sul da farsi.
Si invita infine la cittadinanza a diffidare da notizie che non giungano da fonti ufficiali.

Il presidente del consiglio Conte annulla la visita in Romagna prevista lunedì

Erano programma incontri a Forlì, Cesena e alla Caviro di Faenza, revocati per l’impegno del premier contro il dilagare del Coronavirus

Italy's Republic Day

Il Coronavirus incombe e richiede un impegno straordinario del Governo, così è annullato stato annullato il viaggio programmato domani 24 febbraio dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a Forlì, Cesena e a Faenza, all’azienda vitivinicola Caviro.

«Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore in Italia sul fronte sanitario – si legge in una nota stampa di Confcooperative –  il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annullato la visita in Romagna prevista lunedì 24 febbraio. Il Premier, dalle 14, era atteso nello stabilimento Caviro di Faenza per una visita istituzionale e, a seguire, avrebbe incontrato diverse centinaia di persone tra autorità locali e cooperatori invitati da Confcooperative Ravenna-Rimini e Confcooperative Forlì-Cesena.
«Siamo certamente dispiaciuti di non poter incontrare il Primo Ministro domani – scrivono i vertici dell’azienda e dell’associazione cooperativa – ma condividiamo e comprendiamo pienamente la necessaria scelta di rigore e prudenza fatta dal Premier in un momento così delicato come quello che sta vivendo il nostro Paese».

Frasi offensive del leghista Rolando a un convegno sulla teoria gender

L’intervento del consigliere comunale ravennate ha suscitato l’indignizione di un genitore e la protesta del Sindaco e dell’assessora Bakkali. Dissenso anche da parte della compagna di partito Samantha Gardin

Rolando Convegno Gender
Proteste al convegno sul gender dopo l’intervento del consigliere leghista Rolando (in alto a sinistra)

Il consigliere comunale della Lega, Gianfilippo Rolando, è intervenuto con frasi offensive nel parlare del caso di una ragazza (genitore presente) e della sua “disforia di genere” –, in occasione di un convegno tenuto venerdì scorso a Ravenna per dibattere sulla teoria gender e le sue ripercussioni nel mondo della scuola.

L’intervento ha indignato il padre di una studentessa (ma anche altre persone presenti in sala) che da anni attraversa una difficile condizione psicofisica di identità sessuale. Del suo coinvolgimento ha scritto su facebook: «…Confesso che mi ero ripromesso di non intervenire [al convegno] ma non ce l’ho fatta e ho chiesto, visto che circa dieci anni di terapia psicologica non erano serviti a niente e mia figlia stava maturando l’idea del suicidio, cosa dovevo fare se non chiedere la terapia con i bloccanti per fermare il suo sviluppo al maschile e dargli tempo per maturare le sue decisioni. E visto la sua situazione a scuola come posso sperare di migliorare le cose se non informando ragazzi e insegnanti di cosa sia la disforia di genere. Onestamente non so dire cosa mi sia stato risposto perché il ricordo è stato cancellato dal consigliere leghista di cui non voglio citare il nome che è intervenuto chiedendo se la sofferenza può essere una giustificazione per un fenomeno che comprende anche confusioni di genere fra persone e animali, ad esempio quelli che si accoppiano con i cani… Non ce l’ho fatta più. Mia figlia come dei depravati chiaramente malati. E non è stato questo a spingermi ad uscire precipitosamente ma lo schifo per le persone come mia figlia che quell’uomo mi trasmetteva, la sua voce tremava di ripugnanza. Pensieri foschi mi hanno avvolto, sono dovuto uscire…».

L’intervento di Rolando è stato videoregistrato e postato sul suo profilo fb dal presidente provinciale di Arcigay, Ciro di Maio, che era presente all’incontro.

https://www.facebook.com/dimaiociro/videos/3312288052131934/

«Sono arrabbiato, deluso e schifato – ha scritto fra l’altro Di Maio –. Ad una persona che si occupa della “cosa pubblica” non dovrebbe essere permesso di usare parole del genere parlando di cittadini e cittadine, non dovrebbe essere permesso offendere senza conseguenze. Questo accade nel 2020 ancora, accade perchè in Italia tutt’ora manca una legge contro l’omofobia e l’assenza di una legge che contrasti questi atti fa si che qualcuno si senta autorizzato a ferire con tale violenza qualcun altro».

Sul caso è intervenuto anche il Sindaco di Ravenna sempre con un post su fb, firmato assieme all’assessora Ouidad Bakkali che fra le sue deleghe ha anche la cultura di genere. Scrive De Pascale: «Apprendiamo da piu fonti, presenti ieri sera ad un incontro tenutosi a Ravenna, delle vergognose e offensive parole pronunciate dal consigliere leghista Rolando, alla presenza del papà di una giovane ragazza che insieme alla sua famiglia sta affrontando un lungo e difficile percorso di transizione. Ebbene il consigliere avrebbe paragonato la disforia di genere alla confusione tra persone ed animali o addirittura all’accoppiamento tra persone e animali. Questo linguaggio è violento e intollerabile, preludio di condotte discriminatorie che dobbiamo combattere. Chiediamo al consigliere Rolando di rivolgere doverose scuse per quanto detto, non solo alla ragazza e alla sua famiglia, ma per le centinaia di esperienze come le sue per le quali urge, non creare disinformazione e pregiudizio come da lui fatto ieri, ma adeguate norme e supporto».

D’altra parte a breve giro di post il consigliere leghista Rolando ha risposto alle proteste difendendo il suo intervento come fosse, in effetti, una domanda: «Non volevo offendere nessuno e mi spiace che una semplice domanda  sia stata fraintesa. La teoria del gender, attualità e risvolti culturali, il tema trattato nella serata, ha fatto emergere vari interrogativi e ritenevo giusto, senza allusioni, chiedere delucidazioni in genere. La disforia di genere, che ha diversi risvolti, è un malessere grave. La mia domanda, che era rivolta agli esperti e, lo ripeto, non voleva offendere i presenti, era per chiarire se poteva esserci un’eventuale disforia di specie o di età. Chi sentenzia, senza informarsi o fraintendendo le mie parole, sarebbe meglio che non strumentalizzasse tale questione, ma imparasse la parola silenzio».

Non è sembrata dello stesso avviso la compagna di partito Samantha Gardin che ha scritto «Prendendo atto di quello che ho letto, condanno ogni forma di discriminazione verso ogni persona. Ogni individuo ha diritto ad essere chi si sente di essere. Nessuno ha il potere di giudicare le scelte altrui. La crescita e il supporto della famiglia nel periodo dell’adolescenza è il dono più grande per un figlio, perché è momento di maggior fragilità. Un plauso a questi genitori coraggiosi».

Infine, in una nota stampa, firmata oltreché dalla Gardini anche dai capigruppo in consiglio comunale Massimiliano Alberghini (Gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), si legge «i capigruppo delle liste di opposizione si dissociano dalle espressioni usate dal consigliere comunale Gianfilippo Rolando intervenendo al convegno: “La teoria del Gender. Attualità e risvolti culturali”, tenutosi a Ravenna venerdì scorso, all’ostello Galletti Abbiosi».

Manifestazione Anpi al monumento partigiano del Ponte dei Martiri

Appuntamento per un “presidio democratico e antifascista” il 25 febbraio alle 18. Invitati, partiti, associazioni e cittadini

Lapide Partigiani Ponte Dei Martiri
La lapide del Ponte dei Martiri ripulita dalle scritte ingiuriose

L’Associazione nazionale partigiani di Ravenna organizza per martedì 25 febbraio, con inizio alle ore 18, un presidio democratico-antifascista, al Ponte dei Martiri a Ravenna, per dare una risposta colletiva e popolare ai ripetuti gravi gesti di offesa ai simboli della Resistenza, e di intimidazione, accaduti in questi giorni a Ravenna, al Sacrario di Camerlona e a Savarna.

Alla manifestazione hanno già aderito Cgil-Cisl-Uil, Arci, Sardine di Ravenna, Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della Provincia di Ravenna

L’Anpi invita a condividere la mobilitazione e a partecipare i partiti democratici, le associazioni e i movimenti antifascisti e tutta la cittadinanza ravennate, anche portando un fiore al monumento.

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