«La Romagna perde un grande uomo». Il cordoglio per la morte di Dino Amadori

Oncologo di fama internazionale, ha fondato lo Ior. Il sindaco di Ravenna: «Ti prometto che farò il possibile per portare avanti il progetto che avevamo condiviso»

Amadori Dino

Dino Amadori

Cordoglio anche nel Ravennate per la morte di Dino Amadori, stroncato da un improvviso malore mentre si trovava all’estero. Originario di Santa Sofia, 83 anni, presidente dello Ior (che lui stesso fondò nel 1979) e direttore scientifico emerito dell’Irst di Meldola, Dino Amadori, era un oncologo fra i più noti e stimati in Italia e all’estero.

«Con la scomparsa del Professor Dino Amadori la Romagna, ma non solo, perde un pioniere della lotta contro il cancro e un uomo di grande valore», commenta in una nota l’Ausl Romagna.

«Il suo impegno è andato ben al di là della professione, interpretata nel segno dell’ascolto e di una rara capacità di alimentare sempre la speranza, sconfinando nel contesto sociale, attraverso un impegno costante e prezioso che ha trovato la massima espressione nella straordinaria “invenzione” dell’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), per non citare le iniziative umanitarie nei Paesi Africani. Dino Amadori ha assicurato, nel corso di tutti questi anni, un contributo fondamentale allo sviluppo della sanità di questo territorio, che ha avuto coronamento nella realizzazione dell’IRST di Meldola, e sempre attraverso un confronto leale e cotruttivo. Con un sentimento di sgomento e dolore ci uniamo alle preghiere dei famigliari».

Anche il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ricorda Amadori con una nota inviata alla stampa. «La Romagna perde una persona eccezionale, un grande uomo, di rara sensibilità e generosità, appassionato, sempre proiettato verso il futuro, che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca scientifica, portando la lotta contro il cancro a fare importantissimi passi avanti. Fino all’ultimo giorno ha combattuto per unificare i percorsi oncoematologici della Romagna, per fare della nostra terra un’eccellenza mondiale. In questi tre anni ne abbiamo discusso tanto e, dopo molto lavoro, avevamo condiviso un progetto innovativo. Prof ti prometto che farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per attuarlo», scrive De Pascale.

Ecco invece il messaggio del sindaco di Cervia, Massimo Medri. «Dino Amadori è stato un luminare e un uomo di grande volontà, grazie a lui abbiamo un luogo di cura che è un eccellenza nazionale, come l’Istituto di Meldola. Luogo in cui si sono curati anche molti cervesi e per questo a nome della Città di Cervia ringrazio Dino Amadori per quello che ha fatto e per aver permesso a tanti nostri concittadini di trovare una cura. Porto il più sentito cordoglio ai familiari».

 

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