venerdì
18 Luglio 2025

Bocconi avvelenati per i cani: Comune piazza le fototrappole nei parchi

Investiti 7.200 euro per scovare chi odia gli animali. Pronta la convenzione con la prefettura di Bologna

Cane Che CorreIl Comune di Ravenna mette a disposizione della polizia municipale le fototrappole per monitorare e sorvegliare le aree verdi e le zone in cui negli ultimi anni si sono verificati episodi di avvelenamento. L’investimento, pari a 7.200 euro, dovrebbe essere finanziato con i fondi ministeriali. Ad occuparsene per conto del Governo è la Prefettura di Bologna (il progetto interessa diversi Comuni in regione) che lo scorso 5 agosto ha accolto le richieste e invitato i Comuni a presentare i progetti per il finanziamento. Nei giorni scorsi è stata discussa in giunta la convenzione con la Prefettura bolognese per lo stanziamento di risorse che i vari enti locali si impegnano a utilizzare per l’acquisto di fototrappole.

Negli ultimi anni le segnalazioni in merito a bocconi avvelenati si sono moltiplicati. Ricordiamo ad esempio il caso del quartiere San Giuseppe ma anche la vicenda di Riolo Terme dove, nel 2016, un uomo fu arrestato dai carabinieri per maltrattamenti: oltre ad attentare agli animali con polpette contenenti chiodi uncinati rivendicava le sue azioni e l’odio contro gli animali con tanto di volantini.

Le richieste di mettere le fototrappole, di fronte a questi episodi, si sono moltiplicate nei mesi e sono arrivate in tal senso, lo scorso anno, sollecitazioni dal consiglio comunale e anche da quelli territoriali. Ora si passa dalle parole ai fatti.

A Ravenna un incontro sul tema del dissenso delle donne nel cinema

Oggi, 27 novembre, alla Sala Buzzi di via Berlinguer saranno presenti la regista Wilma Labate, la sceneggiatrice Federica Iacobelli e il film-maker Fabrizio Varesco

Wilma Labate
La regista Wilma Labate alla 75esima mostra del cinema di Venezia nel 2018

Oggi pomeriggio, 27 novembre, alla sala Buzzi di via Berlinguer 11 si terrà una conversazione sul tema “Io no. Il dissenso della donna nel cinema”, a cura dell’associazione Femminile Maschile Plurale e di Ravenna cinema. L’evento, inserito nel programma della rassegna ravennate “Una soscietà per relazioni” contro la violenza sulle donne, ha l’obiettivo di analizzare il tema del dissenso delle donne nel settore audiovisivo, un’industria che ha un’importanza strategica nella formazione e anche nell’eliminazione degli stereotipi di genere.

L’incontro inizierà alle 17.30 con una intervento che vede la partecipazione della regista Wilma Labate, della sceneggiatrice Federica Iacobelli e del film-maker Fabrizio Varesco. Dopo una pausa conviviale, si proseguirà alle 20.30 con approfondimenti per sequenze tratte da alcuni dilm di Wilma Labate. In chiusura, un ricordo di Valentina Cortese.

Wilma Labate è regista e sceneggiatrice italiana. Ha lavorato per la Rai a diversi programmi tv, documentari e fiction. All’inizio degli anni Novanta, realizza il suo primo lungometraggio, Ambrogio (1992). Nel 1996 il film La mia generazione  viene selezionato per entrare nella cinquina degli Oscar per il miglior film in lingua straniera. Nel 2001 gira due documentari incentrati sui fatti e i temi del G8 di Genova, Genova. Per noi  e Un altro mondo è possibile. Nel 2003 e nel 2018, partecipa alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, rispettivamente con i documentari Maledetta mia  e, nella sezione Sconfini, Arrivederci Saigon.

Federica Iacobelli è scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga. Insegna Sceneggiatura all’Isia di Urbino ed è autrice di script per film documentari, serie di animazione, programmi televisivi e audioguide kids, in collaborazione tra gli altri con la Rai (L’Albero Azzurro), Antenna International, Marechiaro film di Antonietta de Lillo e Aranciafilm di Giorgio Diritti. È autrice di testi teatrali rappresentati in Italia e Francia, tra i quali Il était de mai, Novelle fatte al piano e con Marinella Manicardi La Maria dei dadi da brodo e Nelle mani di Anna.

Fabrizio Varesco inizia la sua carriera lavorando prevalentemente in ambito teatrale. Dagli anni Ottanta organizza rassegne e incontri dedicati alla cultura cinematografica, si dedica alla regia e produzione di documentari e svolge corsi di linguaggio cinematografico nelle scuole. Nel 2012 fonda l’Associazione Ravenna Cinema. Negli ultimi anni si è dedicato ai problemi legati alla diffusione del gioco d’azzardo, realizzando nel 2015 il documentario Game over. Dirige la Varesco Produzioni, specializzata in documentari a carattere culturale, didattico e artistico.

Sit-in settimanale davanti al carcere per chiedere il trasferimento di Cagnoni

Le associazioni Dalla Parte dei Minori, Linea rosa, Udi e Casa delle Donne chiedono che il medico sia spostato da Port’Aurea: «Dovrebbe essere in un’altra struttura in quanto condannato all’ergastolo»

RAVENNA 20/04/18. PROCESSO CAGNONI Processo Cagnoni Per L’ Omicidio Di Giulia Ballestri
Processo Cagnoni per l’ omicidio di Giulia Ballestri

Un sit-in davanti al carcere di Ravenna per chiedere il trasferimento di Matteo Cagnoni, il dermatologo condannato all’ergastolo (in primo grado e in Appello) per aver ucciso la moglie Giulia Ballestri. A promuoverlo, a cadenza settimanale, sono le associazioni parti civili nel processo: Dalla Parte dei Minori; Linea Rosa; Unione Donne in Italia e Casa delle donne di Ravenna.

Le associazioni ritengono ingiusto che il medico si trovi in carcere a Ravenna nonostante la sua condizione di ergastolano. Era stata la stessa difesa di Cagnoni a chiedere il trasferimento del dermatologo che era detenuto alla Dozza di Bologna ma voleva tornare più vicino a casa. Trasferimento concesso dal Tribunale, con le rimostranze delle associazioni femministe.

Da venerdì 29 novembre, ogni settimana, ci sarà quindi un sit-in (dalle 17.30 alle 18) «per ribadire che la presenza di Matteo Cagnoni nel carcere della città di Ravenna è in imbarazzante contrasto con le disposizioni vigenti prescritte e previste per la gestione dei detenuti e per i loro trasferimenti».

Il rispetto da parte delle istituzioni – scrivono le associazioni – «per Giulia Ballestri e i suoi figli pretende l’applicazione della legge senza alcuna discriminazione».

«Lo so che lei è ebreo. La Shoah è stata inventata da voi per dominare il mondo»

Frasi shock al Sarti di Faenza alla presenza dello scrittore Roberto Matatia, da anni impegnato nella sensibilizzazione al tema della Shoah

Roberto Matatia
Roberto Matatia

È successo ieri sera, 26 novembre, al cinema Sarti di Faenza.
Roberto Matatia, noto scrittore locale di origine ebraica molto attivo nell’opera di testimonianza e sensibilizzazione al dramma della Shoah, è stato coinvolto in un episodio a dir poco spiacevole mentre si trovava in sala assieme alla sua famiglia. Matatia era in attesa dell’inizio della proiezione quando ha colto le parole della conversazione che alcune persone stavano tenendo dietro di lui:«Mi sono rotto i coglioni di questa Shoah etc etc, una memoria pilotata dagli ebrei!», si legge sul post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Al che lo scrittore ha reagito indignato per le parole udite:”Mi giro e gli dico di vergognarsi di quello che sta dicendo: «Ma lo sa che io sono ebreo, e che la mia famiglia è stata massacrata ad Auschwitz?»”. Tuttavia, la risposta che ottiene è tutt’altro che una scusa:«Lo so che lei è ebreo. La Shoah è stata inventata dagli ebrei per dominare il mondo. Si informi meglio».
L’episodio, come lascia intendere lo stesso Matatia, non è il primo ad essergli capitato; ad esso si accompagnano minacce, non troppo velate, ricevute via messanger da persone a lui sconosciute.

Raggiunto telefonicamente, lo scrittore faentino ha espresso i suoi sentimenti sul pensiero antisemita che purtroppo, a più di ottant’anni dall’emanazione delle leggi razziali in Italia, è ben lungi dall’essere stradicato:«È raggelante il disprezzo con cui la persona ne parlava – rivela Matatia – Quello che posso dire è che sono molto amareggiato, perchè mi chiedo allora che senso abbia tutto l’impegno che metto nel parlare della Shoah e della storia della mia famiglia. C’è tanta amarezza e tanta rabbia».

Pioggia nera alle Bassette colpisce le auto. Benzoni (LpRa): «Subito accertamenti»

Alle otto di mattina un rovescio ha colpito la zona industriale. Il consigliere territoriale testimone dell’accaduto

Attachment 2019 11 27T102253.844Una pioggia nera si è abbattuta alle Bassette di Ravenna. A segnalarlo è il consigliere territoriale di Lista per Ravenna Gianluca Benzoni, testimone dell’accaduto e autore delle foto che pubblichiamo: «Erano circa le otto del mattino quando sulle Bassette di Ravenna – scrive Benzoni – una nube nera si è abbattuta al suolo. Molte le vetture ricoperte da residui simili al carbone, diversi i cittadini colpiti. Non sappiamo cosa stia succedendo, né dove tutto questo sia partito, ma di certo auspichiamo l’immediato approfondimento da parte delle autorità competenti per scongiurare qualsiasi fenomeno di tossicità».

Preleva usando il conto del cliente, arrestato un direttore di banca

In manette un 43enne che aveva tenuto per sé il secondo bancomat di un pensionato e arrotondava così lo stipendio

BancomatAveva fatto indebiti prelievi per poco meno di 30mila euro ad un cliente, usando il secondo bancomat mai ritirato. Un 43enne è stato arrestato dai carabinieri di Ravenna all’esito di un’indagine che ha portato l’uomo ad essere considerato responsabile delle sottrazioni. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino di Ravenna e dal Corriere di Romagna oggi in edicola, l’uomo – con un passato da direttore in una filiale in centro storico – avrebbe utilizzato per ingenti prelievi il conto di un pensionato. Il tutto è stato innescato dalla denuncia dello stesso pensionato. Inizialmente si pensava ad un uomo che aveva sottratto la tessera all’anziano, poi dalle indagini svolte in collaborazione con l’istituto di credito è emersa un’altra verità. Il direttore di banca nei mesi scorsi era stato assunto, per cause indipendenti da questa vicenda, da un’altra banca.

Addio a dj Gianni Maselli, ha fatto ballare generazioni in discoteca

Aveva 61 anni. Fece il suo esordio in consolle nel 1978, all’Eva 2000 a Lido Adriano e da allora non ha più mollato le cuffie e i dischi

Gianni MaselliDalla fine degli anni Settanta ad oggi in consolle: dj Gianni Maselli era un’icona del mondo della notte ravennate e romagnolo. E’ morto oggi, 26 novembre,  a 61 anni, vittima di un malore che lo ha colpito a casa sua. Maselli aveva attraversato le epoche musicali, dai dischi in vinile alle tracce digitali, ma continuava ad animare le feste. Non c’è – in pratica – discoteca in Romagna in cui non abbia suonato.

Tra le più note citiamo il Cocoricò di Riccione ma nel Ravennate è impossibile non menzionare lo Xenos oltre alle tante feste in spiaggia di cui è stato protagonista. Il suo esordio all’Eva 2000 di Lido Adriano. Da allora ha suonato anche al Baccara, al Cap Creus di Imola. All’inizio degli anni Duemila si lega in particolare al Kojak, di cui è resident fino al 2004. Maselli fa parte di una generazione di dj che ha fatto la storia del mondo della notte romagnola. Tra i tanti che lo ricordano, Dj Ebreo, con un messaggio su Facebook: «Ciao Gianni, spero tu sia felice ovunque tu sia».

Tentata rapina in zona stazione, arrestato un uomo di 24 anni

Raggiunto e bloccato, è stato trovato in possesso di un coltello di cinque centimetri. Aveva provato a rubare una bicicletta ad un uomo

Coltello 6 2La polizia ha arrestato un ventiquattrenne per tentata rapina aggravata. La Volante è stata fermata da un uomo che ha segnalato che, poco prima, un giovane lo aveva minacciato con il coltello. L’aggressore ha poi imboccato il sottopasso ferroviario nel tentativo di fuggire. Raggiunto e bloccato, è stato trovato in possesso di un coltello di cinque centimetri.

Secondo quanto raccontato dalla parte offesa, poco prima il 24enne – di origine ghanese – l’aveva disarcionato dalla propria bicicletta e alle sue rimostranze lo aveva minacciato con una bottiglia di vetro per poi desistere dal suo intento solo grazie all’intervento di una terza persona che gli aveva prestato aiuto. L’uomo, privo di documenti di identificazione, è stato sottoposto a fotosegnalamento ed è risultato colpito da provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Ravenna per il periodo di tre anni. E’ stato portato in carcere.

 

Il 29 novembre Fridays for Future torna in piazza per il clima

Il programma delle manifestazioni di Ravenna, Cervia e Brisighella, tra petizioni, dibattiti e la proiezione di un film

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In seguito ai recenti disastri causati dal maltempo, Fridays For Future ha deciso di scendere nuovamente in piazza per far sentire la propria voce rispetto all’emergenza climatica. L’obiettivo è quello di continuare a fare pressione sull’economia e sulla politica affinchè si realizzi una rapida riconversione ecologica e si ponga finalmente la salvaguardia del pianeta al di sopra degli interessi economici.

A Ravenna, Fridays for Future organizzerà dalle 9 alle 12 un presidio in Piazza Anita Garibaldi    invitando studenti, cittadini ed insegnanti a partecipare portando una mascherina, un boccaglio e dei braccioli allo scopo di sottolineare l’importanza delle politiche di adattamento e mitigazione agli effetti dell’emergenza climatica, senza le quali finiremo “con l’acqua alla gola”. L’iniziativa sarà oltretutto momento di informazione sulla Cop25, la conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, che si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre 2019.

Durante la mattinata si alterneranno degli interventi di approfondimento e di dibattito tra i partecipanti. Ci sarà poi un momento di sensibilizzazione finalizzato a riflettere su un pensiero alternativo a quello promosso dal consumismo estremo del Black Friday, per il quale seguiranno attività nel pomeriggio.

A Cervia, sempre il 29 novembre, il ritrovo sarà in viale Roma dalle 10 alle 12, dove avrà luogo anche una raccolta firme per Eci (European Citizens Initiative), lo strumento di partecipazione diretta alle politiche dell’Unione Europea, e per la petizione “Voglio Cervia a Impatto Zero”.
Dalle 21 invece, si terrà
al cinema Sarti la proiezione del film Il suolo minacciato, cui seguirà un dibattito con la partecipazione del sindaco Massimo Medri.

Infine, Fridays for Future di Faenza ha spostato la manifestazione sul clima a Brisighella. Il ritrovo è al parco Ugonia dalle 16.30 alle 19.30.

Due arresti per evasione dai domiciliari a Russi e a Faenza

Una 25enne e un 34enne erano agli arresti ma sono scappati senza permesso. Rintracciati dai carabinieri

25I carabinieri hanno arrestato, in due differenti episodi, una donna e un uomo per evasione. A Russi una 25enne è stata intercettata dall’Arma nonostante fosse sottoposta al regime della detenzione domiciliare da qualche mese a Rimini. Nonostante la giovane età,  aveva già collezionato numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Proprio per uno dei suoi trascorsi si trovava a scontare una pena ai domiciliari: la giovane però aveva alcuni permessi per allontanarsi da casa allo scopo di favorirne il recupero e trovarsi un lavoro.

Lunedì  pomeriggio una pattuglia dei Carabinieri di Russi ha notato un’autovettura aggirarsi, con fare decisamente sospetto, nel centro cittadino: l’hanno fermata e iniziato a controllare i due uomini e la donna a bordo, tutti di etnia rom. I militari dall’atteggiamento irrequieto dei fermati hanno subito intuito che nascondessero qualcosa così, dopo la verifica delle identità, hanno appurato che la donna era sottoposta alla detenzione domiciliare in Rimini e si trovava a Russi in violazione dei permessi. E’ stata così dichiarata in stato di arresto per il reato di evasione. Le sono poi stati confermati i domiciliari.

A Faenza un 35enne che era ricoverato in una comunità per tossicodipendenti si è allontanato dalla struttura. . Erano ormai passate 24 ore da quando si era allontanato e la responsabile della comunità ha dato l’allarme al numero di emergenza 112. Doveva ancora espiare una pena residua di 9 mesi, 2 mesi e 8 giorni di reclusione. E’ stato sorpreso dai carabinieri mentre vagava senza una meta per Piazza del Popolo e aveva ancora le braccia con evidenti ferite da taglio: a quel punto i militari si sono fermati e hanno identificato il soggetto.

E’ stato portato in caserma ed è stato medicato da personale del 118  sopraggiunto in caserma. Successivamente è stato chiamato il pm di turno e accompagnato al reparto del servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dell’ospedale di Ravenna in attesa del rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato ed è stato sottoposto nuovamente ai domiciliari nella struttura.

Sconti sulle tasse alle imprese che hanno subito la chiusura della Ravegnana

Dieci mesi di strada non transitabile ha danneggiato gli affari: i tributi comunali saranno sgravati

IMG 7012Sarà presentata in Consiglio comunale la proposta di deliberazione approvata oggi in Giunta sullo sgravio dal pagamento di alcuni tributi comunali per l’anno 2019 rivolto agli esercizi commerciali, artigianali, pubblici esercizi, turistici e ricettivi ubicati nel tratto di via Ravegnana, compreso tra ponte Assi di Ravenna e la frazione di Coccolia. Una porzione di territorio più grande rispetto al tratto direttamente interessato dalla chiusura della strada, che era tra l’incrocio con la provinciale 45 Godo-San Marco e la rotatoria con la statale 16, per il franamento di una porzione di argine del fiume Ronco verificatosi in corrispondenza della chiusa di San Bartolo. La Ravegnana era stata riaperta al traffico il 24 agosto dopo circa 10 mesi di chiusura necessaria per l’esecuzione dei lavori.

I tributi riguardano in particolare la Tari (tassa rifiuti), la Tosap (tassa occupazione spazi) permanente e temporanea e l’Icp (imposta sulla pubblicità) permanente e temporanea. Per tali imposte la società Ravenna Entrate Spa è autorizzata a dare esecuzione allo sgravio, previa verifica della posizione dei contribuenti interessati. In relazione a queste misure agevolative si stima un onere a carico del bilancio comunale di circa 13mila euro.

“Il provvedimento – spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Cameliani – riguarda un territorio più ampio rispetto al tratto di strada completamente interdetto al transito dei veicoli. Questo perché è stato verificato che la riduzione di volume di traffico e il conseguente danno economico ha interessato anche attività limitrofe. Con questa delibera diamo, quindi, una risposta concreta alle imprese che hanno dovuto affrontare momenti di difficoltà e disagio”.

A Ravenna un corso per imparare la Lingua italiana dei segni (Lis)

L’iniziativa, promossa dall’associazione Il Quadrifoglio, partirà a marzo e prevede 130 ore di lezione tra pratica, teoria e tirocinio

Corso Lingua Dei SegniAnche quest’anno l’associazione culturale il Quadrifoglio organizza un corso di istruzione di primo livello della Lis, la lingua italiana dei segni.

Le lezioni, che inizieranno a marzo, prevedono una frequenza di 130 ore suddivise in 100 ore di pratica, comprensione e produzione lis, 20 ore di teoria, con approfondimento sugli aspetti linguistici e storico- socio-culturali, e 10 ore di tirocinio. Gli incontri si terranno alla Casa del Volontariato di via Sansovino 57 due fine settimana al mese: venerdì dalle 17.30 alle 20, sabato dalle 9 alle 13 e domenica dalle 14.30 alle 18.30. Il corso ha una capienza massima di 25 partecipanti e per prenotare un posto è necessario versare un acconto.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 347 8844618 (Carla).

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