venerdì
12 Settembre 2025

Fallimento Mercatone Uno, tutti assolti gli imputati per bancarotta fraudolenta

La guardia di finanza ipotizzava la distrazione di fondi dalla società ma l’accusa non ha retto al giudizio del tribunale di Bologna

Nessuna distrazione di fondi, né bancarotta fraudolenta: il fallimento del 2017 del Mercatone Uno non è stato causato da comportamenti penalmente rilevanti. Il gup Domenico Truppa, del tribunale di Bologna (l’azienda ha sede a Imola) nel giudizio in rito abbreviato ha assolto tutti perché il fatto non sussiste. Tra le persone a processo c’erano anche le tre figlie del fondatore Romano Cenni, scomparso nel 2017 . Secondo quanto riporta l’Ansa, alcuni imputati commossi hanno abbracciato i difensori alla fine del processo.  La procura aveva chiesto per tutti 4 anni e 4 mesi: secondo l’accusa gli imputati (sei in tutto)avrebbero attuato, dal 2005 al 2013, diverse operazioni societarie per depauperare l’azienda, arrivando a sottrarre nel tempo 300 milioni di euro alla società.

Dopo il fallimento del 2017, la catena di negozi di abbigliamento (che ha un punto vendita anche a Russi e numerosi punti vendita in regione) era stata acquisita da Shernon Holding. Una gestione durata pochissimo: a fine maggio anche questa società è fallita, chiudendo i punti vendita da un giorno all’altro: una tragedia economica per i dipendenti e una beffa anche per i clienti. Molti di loro, infatti, pur avendo già pagato i mobili non si sono mai visti arrivare nulla a casa.

 

Il 2019 del Mar: oltre 52mila ingressi. Ancisi (Lpr): «Ma la metà è entrata gratis»

Ancora polemiche sui dati del Museo d’arte della città: i numeri migliorano rispetto al 2018 ma l’opposizione rimarca il numero di visitatori che non ha pagato

Mar Ravenna Museo ArteTracciato nei giorni scorsi il bilancio del Museo d’arte della città di Ravenna (Mar): i visitatori in totale sono stati 52.337 con la mostra di Chuck Close, Riccardo Zangelmi, Niki de Saint Phalle che contribuisce in modo cospicuo visto che i biglietti staccati negli 85 giorni di esposizione sono stati 26mila. C’è però un dato che viene evidenziato dall’opposizione: i visitatori paganti sono stati il 52,2 per cento. Gli incassi totali del museo sono stati pari a 185.318 euro (143.000 euro biglietteria / 42.000 euro bookshop).

«Le mostre – scrive il Comune – hanno suscitato l’attenzione della stampa locale e nazionale con oltre 180 giornalisti accreditati e articoli pubblicati su varie teste nazionali con trasmissioni su radio e televisioni locali, nazionali e internazionali, e con oltre 200 uscite sul web». A primavera ci sono state invece  tre mostre dedicate alla fotografia.

Anche il 2020 «sarà per il Mar un anno di ricco di novità e di eventi». A primavera si inaugurerà la grande mostra del fotografo ravennate Paolo Roversi, prima firma italiana del calendario Pirelli e noto per le sue collaborazioni con Diór, Armani e Chanel. L’autunno sarà invece caratterizzato dall’avvio delle celebrazioni dantesche con un progetto espositivo intitolato: Dante. Gli occhi e la mente. Due mostre speculari: Le arti al tempo dell’esilio a cura di Massimo Medica e Un’epopea popolare, a cura di Giuseppe Antonelli con una sezione d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno e Davide Caroli. In autunno il Mar proporrà un’importante novità, non solo organizzativa. La riapertura dell’ingresso sul lato dei Giardini pubblici e il riallestimento della collezione dei mosaici contemporanei.

Alvaro Ancisi (LpRA), analizzando i numeri evidenzia d’altra parte alcuni dati: «Posto che gli unici dati tracciabili sono quelli della biglietteria Siae, che comprende la gran massa dei ticket a prezzo zero, dividendo il dichiarato incasso di 143.000 euro per i 45.096 biglietti dichiaratamente staccati, il costo medio per biglietto risultante è un ridicolo 3,1 euro, non 6,5 come certificato». Il problema riguarda soprattutto – secondo l’opposizione – il fatto che quasi la metà degli ingressi sia composto da visitatori non paganti. «Facile raggiungere vette entusiasmanti di visitatori precettando scolaresche  e bambini, come quelli entrati a fiumi al Mar con biglietti d’ingresso a prezzo zero, per il festival dei Lego». Ancisi parla di una «deriva» per il museo che «fino a pochi anni fa era giudicato dal Giornale dell’Arte (la rivista di credito massimo, con un’edizione anche in inglese) il sesto in Italia per efficienza». 

Il Mar illuminato tre giorni con luci giallo-viola in omaggio a Kobe Bryant

Il cestita statunitense è morto alcuni giorni fa in un incidente in elicottero. Forte il suo legame con l’Italia

Kobe BryantDa venerdì 7 a domenica 9 la facciata del Mar, Museo d’arte della città di Ravenna, sarà illuminata da luci gialloviola in ricordo del giocatore di basket Nba Kobe Bryant, recentemente scomparso in un incidente aereo assieme alla figlia Gianna e ad altre persone che li accompagnavano. Le luci si accenderanno all’imbrunire, per tutta la notte. L’iniziativa è realizzata su spunto dell’assessorato allo Sport in collaborazione con il Mar e senza oneri per l’amministrazione, grazie a CPL Concordia, soggetto gestore degli impianti di illuminazione pubblica.

In tutta Italia e in particolare in regione, dove il giocatore ha vissuto alcuni anni, si sono moltiplicate negli ultimi giorni le occasioni per ricordare il campione americano.

Irregolarità nelle case famiglia, i sindacati chiedono un incontro al prefetto

Le organizzazioni dei lavoratori denunciano la presenza diffusa di lavoro nero, di situazioni riconducibili al caporalato, di un uso spregiudicato degli appalti

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoI sindacati chiedono al prefetto un tavolo per confrontarsi sulla situazione dei lavoratori nelle case famiglia del territorio. La richiesta nasce dall’inchiesta che ha fatto emergere fenomeni di lavoro nero in una struttura cervese e che per Cgil, Cisl e Uil dimostrerebbe «il progressivo espandersi del fenomeno a nuovi settori d’attività e quindi la necessità di riprendere urgentemente il tema, con la regia della Prefettura e con una consapevole e convinta partecipazione di tutte le istituzioni e dell’insieme delle associazioni di categoria»

Da tempo le organizzazioni sindacali denunciano la presenza diffusa di lavoro nero, di situazioni riconducibili al caporalato, di un uso spregiudicato degli appalti e delle terziarizzazioni finalizzati a ridurre il costo del lavoro applicando “contratti pirata”, lucrando sulla perdita delle condizioni di miglior favore per i lavoratori a fronte di continui cambi d’appalto, con omessi versamenti contributivi e d’imposta. «Pratiche – sostengono – incompatibili con un tessuto economico improntato alla legalità, al rispetto delle regole, alla leale concorrenza e che danneggiano l’intera collettività. Nel caso oggetto d’inchiesta, è emersa la fornitura di personale da parte di una società di servizi, tramite un contratto d’appalto fittizio finalizzato alla somministrazione irregolare di manodopera ed all’evasione contributiva».

Si tratta di un fenomeno «estremamente preoccupante, già registrato nel nostro territorio, anche se con implicazioni di minore gravità, e sviluppatosi soprattutto nell’ambito dei pubblici esercizi e del turismo, tanto che è stato oggetto di uno specifico protocollo sottoscritto nel 2019 in Prefettura fra i sindacati, le associazioni d’impresa e i sindaci di Ravenna e Cervia. Quella firma è stata l’occasione per una prima riunione in Prefettura, con l’obiettivo di definire tavoli tecnici e di approfondimento con le parti sociali, le istituzioni, tutte le autorità competenti e gli organismi ispettivi per prevenire il diffondersi di questi fenomeni. Dobbiamo registrare che quegli impegni ad oggi non hanno avuto seguito e che non tutte le rappresentanze del mondo produttivo hanno riconosciuto le criticità evidenziate con la medesima convinzione».

Nuovi autobus ecologici: lo Stato li finanzia con un contributo di 36 milioni

Saranno utilizzati per comprare 202 mezzi da impiegare nelle città del territorio. Il Movimento 5 Stelle: «Subito corse gratuite durante i blocchi del traffico»

Autobus RavennaIl ministero dell’Ambiente finanzierà con 36 milioni di euro l’acquisto di 292 autobus ecologici (elettrici, ibridi, a metano o biometano) da mettere in circolazione sul territorio regionale. Altri tre milioni e mezzo saranno invece destinati a migliorare i sistemi di vigilanza di tutte le aree soggette alla limitazione del traffico. Ad annunciarlo è una nota della Regione, con il presidente Stefano Bonaccini che  esprime soddisfazione per l’annuncio, da parte del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, dell’attribuzione delle risorse alle Regioni del Bacino Padano per continuare l’impegno verso la riduzione delle emissioni inquinanti e della concentrazione di polveri nell’aria. In tutto, fino al 2022, sono a disposizione 180 milioni di euro. La quota destinata all’Emilia-Romagna è di 39 milioni e 350 mila euro.

«Questo finanziamento- aggiunge il presidente- garantisce ad oggi la sostituzione di 1.100 autobus: la Regione ha infatti già programmato e sta attuando il rinnovo di 800 veicoli, a cui si aggiungono quelli che saranno acquisiti con i nuovi fondi». L’obiettivo è arrivare alla sostituzione della totalità della flotta di veicoli del trasporto pubblico locale”.

Il Movimento 5 Stelle ricorda le promesse della campagna elettorale, con la consigliera Silvia Piccinini: «“Adesso non si perda più tempo e la Regione passi dalle promesse della campagna elettorale ai fatti  Bonaccini utilizzi queste risorse per rinnovare finalmente la flotta dei veicoli più inquinanti e obsoleti sui quali viaggiano ancora tantissimi pendolari della nostra regione. Inoltre, questo importante contributo messo a disposizione dal ministero dell’Ambiente nei fatti libera risorse che la Regione potrà indirizzare verso una misura che chiediamo da tempo, ovvero rendere gratuiti per tutti gli autobus durante i periodi di smog. Per fronteggiare l’emergenza legata alla qualità della nostra aria servono azioni concrete. È arrivato il momento di metterle in pratica».

Traffico merci: il 2019 è stato un anno negativo per il porto di Ravenna

Calo dell’1,6 per cento, soltanto i container hanno conosciuto un’inversione di tendenza rispetto ad un brutto 2018. Cifre assestate a 26,2 milioni di tonnellate

2118 Navi Al Porto

Il 2019 non è stato un grande anno per il porto di Ravenna. Lo scalo si difende in un contesto economico non semplice e con le note difficoltà strutturali dovute a fondali bassi ma alla fine il bilancio del traffico merci rispetto al 2018 è negativo: -1,6 per cento (-428.093 tonnellate) con l’unica nota positiva rappresentata dai container che tornano a crescere dopo un biennio di sofferenza. Si è comunque a quota 218.138 teu, cifra non certo da capogiro se si pensa che Venezia – porto che fino ad un decennio fa movimentava un numero di contenitori non troppo superiore a quello ravennate – nel 2019 ha segnato 593mila teu (peraltro con una perdita sul 2018 del 6 per cento).  I contenitori a Ravenna sono cresciuti dello 0,8 per cento ma i numeri migliorano se si prendono in considerazione soltanto i “pieni” (i “vuoti” vengono movimentati per questioni logistiche ma non producono ricchezza sul territorio): la crescita in questo caso è del 3,8 per cento (168.911 il totale dei pieni).

Come detto, però, è l’andamento degli ultimi anni ad essere stagnante. I dati del 2019 sono “in rosso” dopo un 2018 che era aveva migliorato di poco la buona performance del 2017, quando il traffico era cresciuto del 2,1 per cento nell’arco dei 12 mesi. Il traffico del porto ravennate sembra essersi arenato attorno alle 26 milioni di tonnellate di merce movimentata, senza picchi particolari. Durante il consiglio comunale sul tema che si è tenuto  a fine gennaio, è emerso in sostanza che – date le condizioni strutturali dei fondali – finché non partirà l’approfondimento del canale, e in presenza di una congiuntura economica non florida, mantenere l’esistente è già un buon risultato.

Date le premesse, facile intuire come gli scostamenti sulle singole categorie merceologiche siano poco significative: le rinfuse solide calano dell’1,2 per cento (133.477 tonnellate), con una flessione da imputare soprattutto ai cereali (-189.698 tonnellate, pari all’8,9 per cento del traffico) e ai minerali (-250.387 tonnellate, -4,8 per cento). Bene invece derrate alimentari e mangimi, che crescono del 9,4 per cento. Sostanzialmente confermati i numeri 2018 sulle rinfuse liquide (crescita dello 0,4 per cento) dove si segnala la buona performance dei prodotti chimici (+4,3 per cento). Infine i passeggeri delle crociere: sono stati 16.674, 1.394 in meno rispetto ad un 2018 già di per sé deludente.

 

Temperature miti e in collina germogliano gli albicocchi. Ora si temono le gelate

Coldiretti: «Le compagnia assicurative devono aprire la campagna assicurativa contro gelate tardive»

Attachment 2020 02 04T161133.616Venti gradi in collina e albicocchi in fiore: nonostante sia febbraio la primavera anticipata, come ormai capitato spesso negli ultimi inverni, ha fatto germogliare gli alberi da frutto in anticipo. Non una buona notizia per gli agricoltori, preoccupati per le future gelate che danneggeranno le piante e il raccolto.

«Queste temperature alte rispetto alla media stagionale stanno mettendo in difficoltà la natura – afferma Nicola Grementieri, frutticoltore di Casola Valsenio e Presidente Coldiretti per il Comprensorio dell’Alto Faentino – con gli albicocchi già fioriti e il rischio di una brusca inversione termica da qui a pochi giorni – prosegue l’imprenditore agricolo – temiamo seriamente per la salute delle piante e quindi anche per ciò che sarà dei nostri raccolti e del nostro reddito». Il preventivato arrivo di un flusso di aria fredda ed instabile, associato ai venti forti che già in queste ore stanno interessando le zone collinari – sottolinea Coldiretti – potrebbe infatti innescare gelate notturne con un inevitabile choc termico per le piante tale da provocare ingenti danni.

Il clima pazzo è in grado di azzerare in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori con perdita della produzione e costi supplementari da sostenere per riseminare e ripiantare. «Riteniamo quindi necessario sollecitare ancora una volta le compagnia assicurative affinché aprano la campagna assicurativa contro gelate tardive, brina, pioggia e vento forte. Questi tentennamenti, tanto più che è previsto che debbano trascorrere 13 giorni tra la firma dell’assicurazione e l’effettiva copertura assicurativa delle colture, conclude Coldiretti, non sono più tollerabili».

Polizia di frontiera, gli uffici intitolati a Nicoletta Missiroli e Pietro Pezzi

I due agenti sono morti nel 2017 in un incidente stradale. Il ricordo di parenti e colleghi durante la giornata

INAUGURAZIONE UFFICI POLIZIA DI FRONTIERA
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Al porto di Ravenna si è svolta la cerimonia di intitolazione degli uffici della sezione polizia di frontiera della Questura di Ravenna ai poliziotti Nicoletta Missiroli e Pietro Pezzi, medaglie d’oro al valor civile, che sono deceduti nel settembre del 2017 in un incidente stradale mentre intervenivano per sedare una rissa che era scoppiata davanti ad un campeggio nella zona dei lidi.

Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine, il direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere Massimo Bontempi, le associazioni, le rappresentanze sindacali ed i parenti delle vittime, che hanno ricordato la figura dei due poliziotti e la loro dedizione agli interessi della sicurezza della collettività.

Nel ricordo di questi uomini e donne, e del loro sacrificio e amore per il lavoro, è stata scoperta una targa, donata dall’Asamar, Associazione Agenti e Raccomandatari Marittimi, che hanno voluto esprimere la loro stima e considerazione nei confronti di Nicoletta Missiroli e Pietro Pezzi.

 

Emergenza coronavirus: la Sanità Marittima del porto pronto ad ampliare gli orari

C’è però un problema di carenza di organico dell’ufficio. Decisa anche una maggiore informazione sulla diffusione del virus

2120 Navi Al Porto

Il direttore dell’ufficio di Sanità Marittima del porto di Ravenna valuterà un ampliamento delle fasce orarie per far fronte ai controlli necessari e richiesti dal Ministero riguardo al coronavirus. Questo è emerso dall’incontro che nel pomeriggio di ieri nell’incontro il prefettura tra i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco e il vicesindaco e le autorità sanitarie del territorio. La  situazione al porto è molto delicata: al momento non sono stati rilevati fattori di rischio ma alla luce di quanto previsto dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria e dalle recenti disposizioni emanate al riguardo dal Ministero della Salute è stata valutata l’opportunità di un potenziamento dei controlli.

In tale ottica, il direttore della Sanità Marittima ha sottolineato le difficoltà connesse alla carenza di organico; ha, comunque, assicurato che adotterà ogni misura organizzativa volta a fornire un più alto livello di controlli, valutando, in particolare, la possibilità di ampliare ulteriormente le fasce orarie di operatività dell’ufficio, in modo da consentire accertamenti più accurati e il rilascio in tempi brevi della certificazione di “Libera pratica sanitaria”. Questa certificazione, che attesta l’assenza di problematiche sanitarie, è prevista per ciascuna nave che comunichi l’accesso nel porto e autorizza la nave stessa ad iniziare tutte le operazioni di tipo commerciale e lo sbarco ed imbarco di passeggeri.

Il problema della carenza di organico dell’ufficio non è nuova ed in passato era già stata fatta notare anche in assenza di emergenze sanitarie. Ora il problema sarà sottoposto nuovamente al  ministero della Salute e al commissario delegato all’emergenza, per richiedere una soluzione in tempi brevi, visto che – come sostenuto da tutti i presenti – tale criticità risulta non più sostenibile in un contesto portuale ove la sussistenza di consistenti scambi commerciali a livello internazionale impone un costante e notevole impegno nelle attività di controllo e di monitoraggio.

Si è inoltre  convenuto sulla necessità di avviare ogni iniziativa volta ad assicurare, in ambito portuale, una corretta informazione sul virus, sulle modalità e potenzialità di diffusione, nonché sulle procedure che vengono adottate per le navi in ingresso e i rispettivi equipaggi onde attestarne l’integrità sanitaria. Per l’attività informativa gli enti portuali potranno avvalersi dell’apporto professionale degli operatori sanitari della Ausl; in tal senso è stata fornita ampia disponibilità da parte dei dirigenti, i quali si sono impegnati anche a verificare la possibilità di porre in essere ulteriori misure, che possano agevolare l’attuazione degli adempimenti di controllo sanitario previsti in ambito portuale, nell’ottica di garantire la massima tutela della salute pubblica e di tutti coloro che a diverso titolo operano in quell’area. La situazione del porto sarà costantemente seguita e monitorata, così come sarà garantito un continuo scambio informativo tra tutti gli enti interessati onde consentire una tempestiva e congiunta trattazione di ogni eventuale anomalia sanitaria.

 

 

Maurizio Rustignoli confermato presidente della cooperativa dei “bagnini” di Ravenna

Resterà alla guida di Spiagge anche per il prossimo triennio. Il 19 e 20 febbraio la fiera al Pala De André

Rustignoli
Maurizio Rustignoli

Maurizio Rustignoli, titolare di stabilimenti balneari a Punta Marina Terme, è stato confermato presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna anche per il prossimo triennio.

È stato eletto all’unanimità dal nuovo Consiglio di Amministrazione convocato per i primi adempimenti statutari successivi all’assemblea di rinnovo.

Insieme al presidente è stata nominata vice presidente vicario Bruna Montroni, unitamente agli altri due vice presidenti Ricky De Zordo e Ivan Turci.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Spiagge Ravenna, che associa tutti gli oltre 200 stabilimenti balneari del comune di Ravenna, è composto di 15 operatori balneari in rappresentanza dei diversi lidi, di cui 4 operatrici.

Nelle prossime riunioni di Consiglio verranno nominati gli operatori componenti degli importanti gruppi di lavoro attraverso i quali è articolata la Cooperativa: Commissione Salvataggio e Commissione Acquisti, oltre ai gruppi che, tra gli altri, si occuperanno di erosione e Parco Marittimo.

Il Consiglio e le Commissioni si avvalgono del direttore Riccardo Santoni.

Numerosi e di stringente attualità i temi sul tappeto per la categoria – si legge in una nota inviata alla stampa – «la vicenda del riordino legislativo del settore balneare, la revisione di parti del piano comunale dell’arenile, la lotta all’erosione, l’analisi delle soluzioni legate all’imminente progetto del Parco Marittimo, il confronto e le iniziative in vista della prossima stagione».

Il primo appuntamento in agenda è la tradizionale Fiera delle imprese balneari programmata per il 19 e 20 febbraio prossimi al Pala De Andrè.

Volley, Bonitta che mima il taglio della gola fa il giro del web. «Chiediamo scusa»

Il gesto del coach della Consar Ravenna denunciato dagli avversari del Vero Monza: «C’è modo e modo di vincere…»

BonittaSta facendo il giro del web, oltre che discutere il mondo del volley, il gesto che il coach della Consar Ravenna, Marco Bonitta, ha rivolto a un giocatore avversario al termine della partita di sabato sera del Pala De André contro il Vero Volley Monza (vinta 3-1 dai padroni di casa).

Bonitta ha infatti mimato il taglio della gola, andando decisamente oltre l’ambito della tensione sportiva.

Un gesto che è stato denunciato in primis da Monza, che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato il video e scritto un post: «C’è sempre modo e modo di vincere o di perdere una partita: quello che Bonitta mostra in questo video non può mai essere un modo accettato. Vero Volley, come sempre, denuncia e condanna ogni forma di provocazione e violenza dentro o fuori il campo di gioco».

Pronta era arrivata nella notte la replica di Ravenna. «Marco Bonitta e la società Porto Robur Costa – si legge nel comunicato del club – si scusano sinceramente e pubblicamente per lo spiacevole gesto compiuto nel dopo match di ieri; un gesto dettato dalla trance agonistica di una partita molto combattuta, che però non giustifica certamente l’accaduto».

Tra i parrucchieri dietro le quinte di Sanremo anche il lughese Anthony Papa

Si occuperò del look dei cantanti in gara al Festival

Anthony Papa
Anthony Papa

Il parrucchiere e hair stylist lughese Anthony Papa (con un salone in via Mentana, nella città di Baracca) curerà il look dei cantanti in gara da questa sera (4 febbraio) al Festival di Sanremo.

Papa, con il suo staff, è già da alcuni giorni a Sanremo e tiene una sorta di diario virtuale sulla pagina Facebook della propria attività.

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