giovedì
17 Luglio 2025

Torna la Mostra del Fungo: due giorni per distinguere i commestibili e le erbe

Alle ex pescherie della Rocca il 26 e 27 ottobre la 37esima edizione dell’iniziativa organizzata dal Gruppo Micologico Lughese (ingresso libero)

Funghi PorciniA Lugo torna l’appuntamento con la Mostra del Fungo, il tradizionale appuntamento autunnale organizzato dal Gruppo Micologico Lughese. L’iniziativa è giunta alla sua 37esima edizione: sabato 26 ottobre l’inaugurazione alle 9 (sarà visitabile fino alle 22 anche la domenica, ingresso libero). I visitatori avranno la possibilità di conoscere i funghi e le erbe del territorio di pianura, collina e appennino imparando a distinguere, quelli commestibili dalle specie pericolose. L’allestimento quest’anno si terrà nelle ex pescherie della Rocca.

L’obiettivo dell’esposizione è diffondere la cultura micologica e botanica, grazie anche agli esperti dell’associazione che saranno a disposizione del pubblico per illustrare gli esemplari esposti. La mostra sarà organizzata in modo tale da costituire, un percorso didattico /scientifico all’insegna della natura , dell’ecologia e della scienza, cercherà  inoltre di far luce sull’importanza dei funghi, per l’ecosistema e la salute dei boschi.

La mostra gode del patrocinio del Comune di Lugo ed è organizzata con il sostegno di Bcc, Confcommercio e Ascom. Per informazioni è possibile contattare il numero 335-6464932 o scrivere all’indirizzo email info@michelepetralia.it.

Arriva la stagione dell’influenza, parte la campagna di vaccinazione

Dal 28 ottobre la somministrazione delle dosi negli ambulatori dei medici di famiglia o nei servizi vaccinali dell’Ausl. Lo scorso inverno in regione si è vaccinato il 17,6 percento della popolazione, in aumento rispetto all’anno prima

Arton80043La campagna per la vaccinazione antinfluenzale in Emilia-Romagna parte dal 28 ottobre. Negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Ausl sono in distribuzione le dosi per la somministrazione alla popolazione che ne farà richiesta.

La maggior parte delle persone colpite guarisce entro una settimana, ma l’influenza può riservare anche complicazioni serie, soprattutto tra gli individui più fragili, le cosiddette “categorie a rischio”: anziani, adulti con patologie croniche, bambini molto piccoli e donne in gravidanza, per le quali quest’anno è prevista la vaccinazione gratuita indipendentemente dall’età gestazionale.

Nella scorsa stagione (2017-2018) in Emilia-Romagna circa 579mila persone si sono ammalate: i casi gravi sono stati 172, nella grande maggioranza persone non vaccinate. Sempre più persone scelgono di vaccinarsi: 785.953 la scorsa stagione (17,6 percento della popolazione complessiva), con un 7 percento in più rispetto all’anno precedente. Migliorano anche in modo significativo le coperture per gli operatori sanitari, passate dal 29,6 percento del 2017-2018 al 39,5 del 2018-2019. «Se poi si utilizza il nuovo denominatore che tiene conto solo degli operatori addetti all’assistenza – fa sapere la Regione – il valore si alza fino al 42,8». Infine, un lieve trend in crescita si è registrato anche nella popolazione dai 65 anni in su (dal 53,1 al 54,6) «ma ancora lontano dall’obiettivo del 75% previsto a livello nazionale».

La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per determinate categorie di persone: donne in tutto il periodo della gravidanza, adulti e bambini con patologie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e socio-sanitari, addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli. Viene somministrata negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Ausl.

La vaccinazione anti pneumococco – batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti e sepsi – rimane gratis per i 65enni ma anche per le persone con patologie croniche di tutte le età. Il vaccino viene effettuato dai medici di famiglia e ogni anno viene proposto gratuitamente a tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna; quest’anno saranno quindi i nati nel 1954 a ricevere una lettera a casa inviata dalle Aziende sanitarie. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura. Nella scorsa stagione le persone vaccinate (quelle nate nel 1953) sono state 18.115, con una copertura del 35,6 percento rispetto alla popolazione interessata, pari a 50.826 cittadini (al 31 dicembre 2018).

Oltre alla fascia dai 65 anni in su, chi rischia maggiormente di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini più piccoli. Per questo, in Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bimbi nel primo anno di vita, e ciò ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4: da una media di 5 casi all’anno prima della vaccinazione si è passati a 2 all’anno negli anni successivi.

Per la seconda stagione consecutiva la Regione ha reso disponibile un’altra offerta, sempre gratuita per i 65enni e per alcune categorie a rischio: quella contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”. L’invito è stato rivolto agli interessati già dai mesi estivi. La vaccinazione, che dà una protezione duratura e pertanto viene eseguita una sola volta nella vita, si effettua solo negli ambulatori di igiene e sanità pubblica.

La scuola mette al bando i telefonini: tenuti in custodia dall’entrata all’uscita

Non si potranno utilizzare nemmeno negli intervalli. Dopo un mese di sperimentazione, l’istituto tecnico Oriani ha modificato il regolamento interno. Il dirigente: «Per il benessere e la salute degli studenti»

Una scuola superiore di Faenza, l’istituto tecnico statale Oriani, ha deciso di mettere al bando in maniera totale i telefonini: per tutto il tempo trascorso dentro all’edificio, gli studenti non potranno maneggiare i tanti amati smartphone. Cellulari vietati durante l’attività didattica, gli intervalli, i laboratori e anche la palestra. Ogni mattina all’entrata gli apparecchi vengono depositati in apposite custodie, sorvegliate da docenti e alunni fino al termine della giornata, per essere ripresi solo all’uscita.

Lo si apprende dal sito dell’agenzia di stampa Ansa. L’Oriani ha anche aggiornato il regolamento di istituto dopo un mese di test in classe. Il dirigente scolastico, Fabio Gramellini, definisce le nuove norme come «una scelta fondamentale per il benessere e la salute degli studenti, che rientra a pieno titolo nel regolamento della scuola nel contesto dell’autonomia didattica».

È morto Baldazzi, segretario provinciale Prc. Funerale al circolo del partito

Originario di Cagliari, aveva 75 anni, era malato da tempo. Entrò tra le fila dei comunisti dopo la svolta della Bolognina

Gianfranco Baldazzi
Gianfranco Baldazzi

È morto il segretario provinciale di Rifondazione comunista a Ravenna, Gianfranco Baldazzi. Originario di Villa Massargia, in provincia di Cagliari, Baldazzi si è spento dopo una lunga malattia: aveva 75 anni. I compagni di partito lo ricordano come «un uomo dotato di grande sensibilità e guidato da una profonda rettitudine morale, fin da ragazzo si è impegnato per la causa dell’emancipazione del lavoro dividendo il suo impegno tra la direzione provinciale del sindacato di categoria della Cgil e il Partito Comunista dove scelse di iscriversi fin da giovane».

Membro del comitato provinciale dell’Anpi, dopo la scissione della Bolognina entrò in Prc di cui fu eletto segretario provinciale nel 2011 e riconfermato nel 2015. «Il suo impegno non si è fermato neanche di fronte alla malattia ma è continuato fino all’ultimo giorno spronando i compagni di Ravenna, all’impegno per la difesa della Costituzione e contro i rigurgiti di totalitarismo nella nuova versione del sovranismo nostrano e internazionale».

La salma sarà esposta nella camera ardente di Conselice dal 24 ottobre dalle 12. Gli iscritti e i dirigenti del partito regionale si uniscono al cordoglio della moglie Giannina, della figlia Marilena e dei nipoti e invitano i militanti e chi vorrà rendere l’ultimo omaggio a Gianfranco ai funerali che si svolgeranno il prossimo 26 ottobre alle 10 con un corteo che dalla camera mortuaria di Conselice arriverà fino alla sede del circolo del Prc dove saranno svolte le orazioni funebri.

Tra i numerosi messaggi giunti alla famiglia e alla federazione ravennate, quelli del segretario generale nazionale del Prc, Maurizio Acerbo, del segretario regionale, Stefano Lugli e dei dirigenti delle altre organizzazioni politiche cittadine.

Reddito di cittadinanza: accolto il 54 percento delle seimila domande in provincia

Sulle 3.245 ammesse ne sono decadute 207. L’importo medio mensile è di 434 euro

Redditodic 66556443Sono 5.930 le domande per il reddito di cittadinanza (Rdc) presentate in provincia di Ravenna. Il 54 percento (3.245) sono state accolte (207 poi decadute) mentre 2.204 sono state respinte e 481 sono in lavorazione. L’importo medio mensile è di 434 euro (che scendono a 183 per le pensioni di cittadinanza, denominazione assunta dal beneficio se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni). Sono dati divulgati dalla direzione provinciale dell’Inps.

Mare e terra, arte e industria, tradizione e innovazione: Ravenna e i suoi contrasti

Il Corriere della Sera e Eni alla Classense per la seconda tappa del tour lungo la penisola: interventi di manager, registi, scrittori e filosofi per raccontare la città dei mosaici

Mosaico

Città di mare e di terra, città viva che ospita le spoglie del Sommo Poeta, città dove innovazione e tradizione si combinano a formare un mosaico di esperienze differenti e allo stesso tempo legate fra loro. È una Ravenna dei contrasti quella che è emersa ieri sera, 22 ottobre, nel corso di “Ravenna città di luce”, evento organizzato dal Corriere della Sera in collaborazione con Eni.

CavezzaliL’appuntamento era la seconda tappa dell’edizione 2019 di “Il Bello dell’Italia”, un viaggio che il Corriere compie ogni anno in autunno per raccontare il patrimonio culturale della nostra penisola. Il quotidiano milanese ha scelto quel polmone culturale che è la Biblioteca Classense come luogo per raccontare la città. Nella sala Muratori si sono radunati un filosofo, un regista, un ingegnere, una musicista, un fotografo, un’artista e un geografo… e già questo sembrerebbe comprovare quanto detto: Ravenna è cangiante come i mosaici che la simboleggiano.

La serata è stata scandita dalla voce della giornalista Roberta Scorranese e puntellata dalle esibizioni di Jenny Burnazzi, giovane musicista che cattura i suoni del suo violoncello elettrico per produrre melodie dotate di grande impatto emotivo.

Rompono il ghiaccio gli scrittori Stefano Bon e Matteo Cavezzali, raccontando la felice esperienza di ScrittuRa Festival e facendo luce su alcune glorie cittadine troppo spesso dimenticate, come la Biblioteca Oriani, che conserva il patrimonio di Storia contemporanea più ricco d’Italia e tra i più grandi del mondo. È anche l’occasione per presentare il nuovo libro di Cavezzali, Nero d’inferno, un romanzo che prende le mosse dal territorio romagnolo – come il precedente Icarus, sull’imprenditore Raul Gardini – per  trattare una tema più ampio e spinoso, spesso taciuto, ossia il razzismo subito dagli italiani emigrati negli Stati Uniti all’inizio del Novecento.

Studiomapp Team Angela Corbari E Leonardo Alberto Dal ZovoCon Egidio Ivetic, storico e geografo, si passa poi a parlare della natura anfibia di Ravenna, città sorta nel punto di contatto tra terra e mare e tutt’oggi sospesa sull’acqua, come ci testimonia la cripta della Basilica di San Francesco. Uno dei due porti più importanti dell’Impero romano d’Occidente, dominatrice dell’Adriatico fino all’anno Mille per poi essere schiacciata dall’ascesa della Serenissima; allo stesso tempo terra fertile e ricca di cereali che nutre, assieme al Veneto, la sponda orientale del mare su cui si affaccia.

Spazio alla scienza e alle risorse energetiche del territorio con Alberto Manzati, responsabile del distretto centro-settentrionale di Eni, e Michele Troni, direttore di Waste & Water Management di Syndial. Incalzati dal caporedattore del Corriere, Stefano Agnoli, i due dirigenti hanno relazionato sui risultati raggiunti da Eni nel campo delle energie rinnovabili e della bonifica di impianti industriali. Grande entusiasmo per la nuovissima tecnologia Iswec, la cosiddetta “culla dell’energia” che sfrutta il moto ondoso per produrre elettricità. Per la riqualificazione del sito di Ponticelle il progetto Noi (Nuove opportunità d’innovazione) intende installare un impianto fotovoltaico, un centro tecnologico per le bonifiche e una piattaforma ambientale dedicata al trattamento dei rifiuti provenienti dal sito con l’obiettivo di massimizzarne il recupero.

PievaniNon solo grandi aziende multinazionali, ma anche piccole realtà in via di sviluppo arricchiscono il territorio ravennate di idee sostenibili. Lo dimostrano i ragazzi di Cestha, il centro ricerche che si occupa della tutela di specie marine e di educazione a una pesca sostenibile, o Leonardo Dal Zovo e Angela Corbari, ideatori di Studiomapp, una startup che si occupa di studio del territorio tramite l’intelligenza artificiale di un algoritmo.

Ma Ravenna è anche e soprattutto arte, e ce lo ricordano i tanti giovani che arrivano nella nostra città per studiare mosaico all’Accademia di Belle Arti. Da qui escono artisti, come Silvia Naddeo e i ragazzi del collettivo Caco3, che reinterpretano la tecnica musiva in chiave contemporanea. Tradizione e innovazione, dicevamo. Le stesse parole chiave guidano il fotografo Maurizio Galimberti nella realizzazione di mosaici di polaroid, in cui il soggetto è frantumato e riassemblato in modo da produrre un’idea di dinamismo: questo orientamento artistico è ben visibile nella rivisitazione del Cenacolo di Leonardo da Vinci, prossimamente in mostra alle Gallerie d’Italia di Milano.

Infine Dante, l’ultima tessera del mosaico ravennate, forse la più fulgida. Marco Martinelli del Teatro delle Albe ci accompagna attraverso la lettura del XXXIIIesimo canto del Paradiso, ed è un viaggio tanto emozionante quanto difficile da spiegare a parole, le stesse che Dante, il Sommo Poeta, non riesce a trovare al cospetto di Dio.

Galimberti Cenacolo WEB OkLa chiusura è affidata al filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che ci riporta alle responsabilità terrene dell’uomo, abituato a plasmare tutto ciò che lo circonda in base alle proprie esigenze: «Non possiamo chiamarci homo sapiens e meritarci questo participio di specie se consentiamo che entro il 2050 il mare sia più carico di plastica che di pesci». Pievani ricorda che Charles Darwin invitava a osservare gli elementi imperfetti del mondo per scoprire i segreti dell’evoluzione: l’imperfezione è cambiamento, possibilità, creatività. Come le tessere dei mosaici, così diverse tra loro, uniche nella loro particolarità. E tali da rendere Ravenna essa stessa unica.

Ecco il video della canzone di Francesco Guccini girato a Cervia

Tre giorni di riprese tra lungomare, rotonda Primo Maggio e l’ex discoteca Woodpecker

Sul canale Youtube del cantautore Francesco Guccini è visibile il video della canzone “L’Avvelenata” girato a Cervia di recente. Lunedì 30 settembre il set è stato montato al mattino al Centro Visite Saline e nel pomeriggio nell’area del lungomare di Cervia dall’angolo di Via Gessi fino a viale Volturno. Il tratto di borgo dei pescatori interessato dalle scene è stato chiuso al traffico. Il giorno seguente sono stati protagonisti il nuovo lungomare e il centro di Milano Marittima nella zona della rotonda 1 maggio, viale Ravenna fino alla pineta. Il 2 ottobre il set si è spostato invece al Woodpecker, l’affascinante ex discoteca degli anni ‘60 abbracciata dalla pineta, oggi in via di recupero e ristrutturazione. Il videoclip è stato presentato in anteprima mondiale al Festival Imaginacgtion il 12 ottobre al teatro “Alighieri” di Ravenna alla presenza di Francesco Guccini.

Ora è ufficiale: il presidente del Consiglio in visita al sito Eni il 28 ottobre

Giuseppe Conte parteciperà alla presentazione del progetto per la produzione di energia dal moto ondoso

De Pascale Conte
De Pascale con il premier Conte

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà a Ravenna il 28 ottobre. Dopo alcune anticipazioni di stampa circolate nei giorni scorsi, ora arriva l’ufficialità da parte di Eni: il premier visiterà la sede del distretto centro-settentrionale del Cane a Sei zampe in via del Marchesato a Marina per la presentazione del progetto per la produzione di energia dal moto ondoso. In occasione dell’evento sarà anche firmato un accordo con Terna, Cassa Depositi Prestiti e Fincantieri.

Il pomeriggio prevede l’apertura dei lavori alle 16.30 con il saluto del sindaco Michele de Pascale. A seguire l’intervento dell’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi e dell’Ad di Cdp Fabrizio Palermo.

Venticinque anni per ricostruire un bosco di pianura: il 26 ottobre si può visitare

Nelle campagne del forese sud un micologo e appassionato di natura ha lasciato spazio a querce, frassini, pioppi, olmi e decine di altre specie arboree e arbustive

Il Bosco Di AdlerNelle campagne di Carraie, piccola frazione del forese sud di Ravenna c’è uno dei pochi esempi di bosco planiziale, ossia un bosco di pianura: ci sono voluti venticinque anni per riportare quell’area a quello che sarebbe stato il suo aspetto primordiale. Il proprietario dei campi, Adler Zuccherelli, apre le porte per una visita guidata: sabato 26 ottobre, nel massimo splendore autunnale, una passeggiata dedicata alla storia di Zuccherelli e del suo bosco, di come lo ha fatto (ri)nascere e di come, giorno per giorno, lo sta crescendo. Zuccherelli è micologo, autore di vari libri sui funghi e membro della Società degli studi naturalistici della Romagna.

In quella porzione di campagna non più colture intensive, ma querce, frassini, pioppi, olmi e decine di altre specie arboree e arbustive che caratterizzano la vegetazione spontanea della pianura romagnola. Con gli alberi sono tornati anche i fiori, tra tutti le delicate orchidee, indicatori biologici importanti per la qualità dell’ambiente e del terreno.

Il ritrovo è alle 10 in via Formella Superiore, all’ingresso del bosco. La visita dura circa due ore ed è condotta da Zuccherelli e Matteo Mingazzini. Pranzo conclusivo al sacco, in autogestione. Per partecipare è necessaria la prenotazione (fino a esaurimento posti) chiamando il numero 349-3523188; per ulteriori informazioni consultare la pagina Facebook “Romagna Sentieri”.

Intervento terminato, Ponte Assi riaprirà prima del previsto

Secondo l’amministrazione la circolazione potrà essere ripristinata entro il 4 novembre, una settimana prima di quanto scritto nel contratto di appalto

Ponte AssiÈ pressoché terminato l’intervento di ripristino tecnologico e risanamento strutturale del ponte Assi, iniziato il 4 marzo e che ha richiesto un investimento di 700mila euro, ed è programmata per domani, giovedì 24 ottobre, a partire dalle 10, l’esecuzione delle prove di carico finalizzate al rilascio del certificato di transitabilità del ponte. Si tratta di un passo importante per la viabilità cittadina, visto che il ponte è nevralgico per la circolazione nella zona di via Ravegnana tra Ravenna e Madonna dell’Albero.

Dopo l’elaborazione dei risultati della prova di carico e il rilascio del certificato di transitabilità, a firma del collaudatore statico, potrà avvenire la riapertura del ponte, presumibilmente secondo l’amministrazione entro il 4 novembre, nel pieno rispetto del limite contrattuale del 12 novembre. «Si è trattato – scrive il Comune –  di un intervento necessario per la messa in sicurezza del manufatto e quindi per l’incolumità pubblica, inserito in una programmata e già avviata attività di monitoraggio di tutti i ponti, che comprende prove di carico, manutenzioni e adeguamenti Il progetto ha comportato la realizzazione di interventi di ripristino tecnologico e risanamento strutturale dell’impalcato per ristabilire la funzionalità dello stesso e togliere le limitazioni di portata a 40 tonnellate. Si è proceduto poi al taglio dei cordoli continui che sorreggevano il guard-rail al fine di sostituire gli appoggi delle travi. A completamento dell’opera sono stati rifatti il sistema di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, la ripavimentazione stradale e sono stati sostituiti i guard-rail».

Due ravennati sono i portabandiera del gelato italiano in un festival in Sud Corea

Nella città di Gohueng un evento dedicato al frutto locale noto come Yuzu che sarà utilizzato per diverse pietanze

IMG 20191018 170924 262Due gelatieri ravennati rappresenteranno il gelato artigianale italiano in Sud Corea. A fine ottobre si terrà a Gohueng un festival dedicato alla promozione di un particolare frutto locale: lo Yuzu. Durante il festival diversi esponenti provenienti da tutta Europa utilizzeranno questo frutto per realizzare diverse pietanze e non poteva mancare uno dei prodotti per cui l’Italia è famosa nel mondo: il gelato. A rappresentare il gelato artigianale italiano sono stati chiamati, di ritorno dallo Sherbeth Festival di Catania, Giorgio Urso Calè e Diletta Renna titolari della gelateria Divino di via Mazzini che dovranno cimentarsi in questa nuova avventura.

Acquedotto, risanamento della vasca da 2 milioni di litri: Hera spende 215mila euro

Con questo intervento sale a 700mila euro il totale degli investimenti sostenuto dalla multiutility per la centrale idrica di via Fusconi che serve il centro cittadino dal 1929

Fusconi Torre Panoramica EstCon un investimento di circa 215mila euro, Hera ha concluso l’ultimo importante intervento di manutenzione alla centrale dell’acquedotto di via Fusconi a Ravenna: si tratta del risanamento della seconda vasca di accumulo a terra, con una capacità di due milioni di litri. L’intervento consiste nel ripristino del cemento deteriorato e nell’inserimento di un nuovo strato impermeabile; inoltre è stato risanato anche il tetto delle vasche, compresi i caratteristici sfiati.

Fusconi Torre Nuova VascaLa centrale idrica che dal 1929 alimenta la rete del centro città è caratterizzata dal caratteristico edificio a torre, costruito nel secondo decennio del ‘900. L’impianto ha potenzialità rilevanti: contiene serbatoi in grado di accumulare fino a 5 milioni di litri di acqua, di cui 2 milioni nella vasca di stoccaggio a terra oggetto di quest’ultimo intervento. Anche se l’aspetto esteriore è rimasto sempre uguale nel corso degli anni, sono stati vari gli interventi di miglioramento che Hera ha eseguito nel tempo. All’interno della struttura batte un cuore tecnologico: tutto è automatizzato e controllato a distanza 24 ore su 24 dalla centrale operativa di Telecontrollo della multiutility, mentre un tempo per farla funzionare era necessaria la presenza di un operatore sul posto.

Fusconi Torre Nuova Vasca Durante I LavoriCon quest’ultimo intervento alla vasca dell’acquedotto sale a oltre 700mila euro l’investimento effettuato da Hera negli ultimi cinque anni per potenziare la centrale di via Fusconi. I lavori, nello specifico, hanno riguardato: nel 2014 il risanamento della sala e del sistema di pompaggio con un investimento di 80mila euro; nel 2015 il rifacimento delle condotte di alimentazione delle vasche di stoccaggio a terra per 130mila euro; nel 2017 il risanamento della sezione interna dei sei serbatoi di accumulo situati nella parte alta della struttura, la manutenzione delle tubazioni che collegano i serbatoi alla rete idrica e l’aggiornamento della parte tecnologica che regola l’uscita dell’acqua in funzione ai consumi degli utenti per un totale di 100mila euro e nel 2018 il risanamento della prima vasca di accumulo a terra per oltre 170mila euro.

Hera è il secondo operatore in Italia per volumi di acqua erogata (303 milioni di metri cubi all’anno). L’azienda dispone da tempo di strutture impiantistiche, laboratori di analisi e sistemi di monitoraggio che operano quotidianamente per consentire a oltre 3,6 milioni di cittadini serviti di poter bere con assoluta tranquillità l’acqua del rubinetto di casa.

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