lunedì
15 Settembre 2025

Ancisi su Mar e Classis: «necessitano di sostanziosi versamenti di soldi pubblici»

Nonostante le 50mila presenze in entrambi i siti, il capogruppo di LpRa punta il dito sui bilanci: “quelle risorse potrebbero essere impiegate molto meglio”

Foto1 Esterno Classis Puntuale come sempre, arriva il commento di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna sui dati relativi ai musei ravennati, in particolare Mar e Classis. E si tratta, come sempre, di un commento non particolarmente lusinghiero, nonostante entrambi i musei abbiano contato oltre 50mila presenze e un incasso che, le rispettive direzioni, definiscono positivo. “L’anno nuovo non ancora è arrivato, ma sono già filtrate esaltanti autocelebrazioni dei grandi successi ottenuti nel 2019 dai due musei comunali di Ravenna, d’arte (MAR) e di archeologia (Classis), quest’ultimo nel primo anno di vita. Nei mesi scorsi, pagine e pagine delle cronache cittadine ci hanno raccontato i successi di tappa. Il consiglio comunale non ne sa ancora niente, non avendo ricevuto da alcuno nemmeno i preconsuntivi dei bilanci in corso – attacca Ancisi, facendo riferimento a notizie di stampa che si possono leggere qui e qui. “Apprendiamo dunque informalmente che è stato trionfale il numero dei visitatori, 52.000 per il Classis e 50.000 per il MAR. Dagli incassi risulta tuttavia umiliante il pagamento medio per persona, rispettivamente pari a 3,76 e a 3,40 euro. Vuol dire che, pur di esibire fantastiche capacità di attrazione, i biglietti sono stati venduti a prezzi bassi o scontatissimi, oppure regalati a man bassa (per il Classis il 40%, per il Mar forsanche di più).  Difficile misurare il successo, esso pure magnificato, delle somme incassate dagli ingressi: circa 160 mila euro per il Classis e 170 mila per il MAR. Bisognerà valutarle nel complesso delle entrate, i cui bilanci di previsione comprendono però sostanziosi versamenti di soldi pubblici, in massima parte del Comune: 1 milione e 392 mila euro per il museo archeologico, 600 mila per il museo d’arte. Questi sono i numeri. Altra cosa le opinioni, in base a cui ognuno è libero di esaltarsi per la qualità delle offerte museali e per i valori culturali, sociali, partecipativi, ecc. che promuovono. Oppure di credere che questi considerevoli patrimoni e questi volumi di denaro pubblico cash potrebbero essere impiegati meglio, anche di molto. È democrazia”.

Celebrato il funerale di Elisa Bravi, la 31enne uccisa in casa dal marito

Funerale Elisa BraviÈ stato celebrato a Ravenna, nella chiesa di San Lorenzo in Cesarea, alla presenza di un folto gruppo di parenti e amici, il funerale di Elisa Bravi, la 31enne strangolata nella notte tra il 18 e 19 dicembre dal marito 39enne Riccardo Pondi, nella loro casa di Glorie di Bagnacavallo. Per volontà dei familiari, sono state raccolte offerte da devolvere alle associazioni femminili Linea Rosa e Casa delle Donne.

Per quanto riguarda il marito – l’uomo ha confessato il delitto alla presenza del Pm già nella mattinata dopo la tragedia – il Gip Janos Barlotti, dopo averne convalidato l’arresto per omicidio pluriaggravato eseguito dai Carabinieri, ha deciso la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato per via della sua incapacità di “controllare gli impulsi violenti” (fonte Ansa.it).

Mag chiude e trasloca a Bologna: «La città non è ancora pronta, ma non è un addio»

La galleria d’arte Magazzeno Art Gallery aveva aperto nel 2017 e in questi due anni ha organizzato una quarantina di mostre inedite, eventi performativi e incontri culturali con molti artisti emergenti

MagIl pubblico scarseggia e gli affari non sono sufficienti intorno al mondo dell’arte contemporanea a Ravenna. «Il Magazzeno Art Gallery chiude il 24 dicembre, con l’anno nuovo ci trasferiamo a Bologna». Così, senza tanti preamboli, Alessandra Carini che ha ideato e animato la prima e unica galleria d’arte in Darsena assieme a Marco “Bonobolabo” Miccoli, sancisce la fine dell’esperienza MAG, nata due anni e mezzo fa (era il 6 luglio 2017) con l’ambizione di “sprovincializzare” la città nel campo più innovativo del mercato dell’arte.

La piccola galleria in zona Almagià ha proposto una quarantina di mostre inedite, eventi performativi, incontri culturali che hanno avuto come protagonisti artisti, per lo più giovani o emergenti, anche locali, orientati alla fine art o legati alla dimensione della street art. Tutte espressioni artistiche comunque di matrice contemporanea. Sul piano del mercato dei collezionisti questo impegno ha fruttato complessivamente 100mila euro, non molto per sostenere tante iniziative e un’apertura continuativa. «Probabilmente i tempi non sono ancora maturi, forse la città non è interessata più di tanto o preparata ad accogliere e frequentare esperienze di questo genere – riflette Carini, e poi commenta con ironia – mentre in giro per il mondo si sta esaurendo il modello delle gallerie d’arte e si ricercano nuovi format espositivi e commerciali, Ravenna non è ancora pronta per uno spazio, peraltro convenzionale, dedicato al mercato dell’arte contemporanea. Noi abbiamo puntato molto sulla Darsena che continuamo a credere sia una dimensione urbana particolarmente sintonizzata ad espressioni artistiche innovative te a un certo nomadismo artistico e commerciale, ma in questi anni non si è sviluppata e animata come speravamo, sia sul piano commerciale che su quello della frequentazione dei ravennati. Resta un luogo affascinate ma ancora troppo isolato».

Da qui lo slancio di trasferire armi e bagagli a Bologna, città dove ci sono diverse gallerie ed eventi espositivi che funzionano con un loro pubblico consolidato, e un giro di artisti di livello nazionale e internazionale. E poi, in autunno, anche un soggiorno operativo ed esplorativo a New York che dell’arte conteporanea è uno degli incubatori globali. «Ma non è un addio – ci tiene a sottolineare Carini – a Ravenna ho ancora dei progetti artistici da portare avanti e una spazio in via Mazzini in cui ospitare opere ed artisti, aperto su prenotazione, magari con qualche evento. Poi chissà, visto che questo spazio in Darsena resta nostro, che fra qualche tempo, non si possa riaprire».

Anche Marco Miccoli, l’altro “socio” del MAG, si riconverte soprattutto con i suoi skateboard d’autore e altri pezzi d’arte e grafica marcati Bonobolabo: «Più che in uno spazio stabile d’esposizione e vendita, oggi conviene essere presenti a expo di settore e festival in giro per l’Italia e all’estero, e naturalmente su internet. Lì c’è effervescenza, scambio culturale e mercato». Ma anche per Marco, Ravenna continua a essere un punto fermo, almeno per due iniziative ben consolidate e di successo: il festival di street art “Subsidenze”, che anche nel 2020 è fissato per maggio-giugno, sempre nella zona di via Tommaso Gulli adiacente al Pala De André, con artisti di livello internazionale, e la rassegna di fine estate “Dante Plus”, che quest’anno dovrebbe ospitare l’artista torinese Enrico Mazzone, autore di un’illustrazione del-

la Divina Commedia lunga quasi cento metri. Peraltro, anticipa Marco, una parte delle opere in rassegna nel 2020 dovrebbero approdare per una mostra al rinomato istituto culturale italiano “Casa Italiana”, proprio a New York.

Intanto, fino per l’appunto al 24 dicembre, il MAG è ancora aperto con un’esposizione antologica di artisti che anno costituito la “scuderia creativa” della galleria in questi anni.

Straordinari per l’ufficio elettorale: ecco gli orari di apertura

Dal 25 al 27 dicembre apertura extra per autenticare le firme per le candidature

Raccolta Firma 360x240Dal 25 al 27 dicembre sono previste aperture straordinarie dell’ufficio elettorale di via Berlinguer 54, solo per il rilascio dei certificati elettorali e l’autenticazione delle firme per la presentazione delle candidature per le elezioni regionali (non per fare la tessera elettorale).

Nel dettaglio, l’ufficio elettorale sarà aperto nei seguenti giorni e orari: mercoledì 25 dicembre dalle 9 alle 12, giovedì 26 dalle 9 alle 12, venerdì 27 dalle 8 alle 20.

Per ulteriori informazioni: ufficio elettorale, viale Berlinguer 54, telefono, 0544.482283, fax 0544.482543.

Per andare invece incontro alle esigenze dei cittadini che devono rinnovare la tessera elettorale, l’ufficio elettorale di via Berlinguer 54 amplia gli orari di apertura: il sabato dalle 8.30 alle 12.30; dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13; il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 (tranne nei pomeriggi di martedì 24 e 31 dicembre, le cui aperture sono anticipate alla giornata precedente, quindi a lunedì 23 e mercoledì 30 dicembre sempre dalle 14.30 alle 17.30).

Si coglie l’occasione per ricordare ai cittadini di controllare fin d’ora gli spazi nella propria tessera elettorale: se tutti i 18 spazi sono coperti da un timbro è necessario richiedere una nuova tessera all’ufficio elettorale o in tutti gli uffici decentrati delle ex Circoscrizioni.
Il rilascio del duplicato della tessera avviene immediatamente e rifare già da oggi la tessera elettorale consentirà di evitare code agli sportelli nelle giornate a ridosso del 26 gennaio.

 

Mercati, aziende, piazze: la giornata del candidato Bonaccini in provincia

Il presidente uscente, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, sarà nel Ravennate il 28 dicembre

Stefano BonacciniIl presidente uscente e ricandidato Stefano Bonaccini dedicherà la giornata del 28 dicembre alla provincia di Ravenna. La notizia arriva dal comitato provinciale in suo sostegno che comprende esponenti di una vasta coalizione. Bonaccini, uomo del Pd, è infatti a capo di una coalizione che oltre ai dem include la lista di sinistra Coraggiosa, i Verdi, +Europa con Psi e Pri, Volt e la lista Bonaccini stessa dove per la provincia di Ravenna corrono per certo l’ex grillino ora con Pizzarotti Pietro Vandini e Domizio Piroddi, ex assessore a Faenza della lista Ixc uscito dalla giunta in polemica con il sindaco Malpezzi.
Ecco il programma dell’intensa giornata del candidato di centrosinistra. La mattinata si aprirà con la visita a due mercati: alle ore 9 a Faenza e alle ore 10.30 a Ravenna. Alle12 il presidente uscente e ricandidato alla guida della Regione Emilia-Romagna sarà alla Pneus Car per una visita e un incontro con i dipendenti dell’azienda che si occupa di pneumatici, revisioni e piccola meccanica. Alle 14.30 sarà a Russi per un incontro con la sindaca Valentina Palli alla Sala Ravaglia del Centro culturale polivalente in via Cavour 21. Alle 16 Bonaccini visiterà la Eurocompany di Godo, azienda di riferimento in Italia nel settore della frutta secca e dei frutti disidratati. Alle 18 parlerà in piazza Vittorio Emanuele II a Cotignola. Poi alle 21 sarà a cena al Club ’91 di Massa Lombarda dove saluterà i presenti.

Si chiamano elezioni regionali, ma quante sfide diverse sulla scheda

La gara per la presidenza, la competizione tra liste della stessa coalizione e tra candidati di una stessa lista, la rincorsa al 3 percento, l’incognita grillina: una mappa verso il voto del 26 gennaio

 

Elezioni VotoComplice il sistema elettorale e il clima di grande attenzione nazionale, il voto del 26 gennaio per le Regionali in Emilia-Romagna contiene in sé più di una sfida.

La sfida campale: Bonaccini vs Borgonzoni

La prima e campale, naturalmente, è quella tra Bonaccini e la Borgonzoni, quel #bastaunvoto usato da alcuni candidati del centrodestra è letterale (chi prende un voto in più dell’altro vince e conquista il premio di maggioranza, senza ballottaggio) e, dicono molti sondaggi, anche la fotografia di una situazione reale: i due potrebbero effettivamente essere molto vicini.

Le coalizioni: come si sposteranno i voti dentro il centrodestra e nel centrosinistra?

La seconda è quella interna alle forze politiche dei vari schieramenti. Davvero Forza Italia rischia di ridursi a forza residuale? Anche qui la Meloni con la sua voglia un po’ nostalgica di patria e famiglia potrebbe raggiungere una percentuale a due cifre? La Lega, dopo essersi confermata primo partito in tantissime provincie alle ultime Europee, sarà definitivamente incoronata primo partito ovunque?

Nel centrosinistra, neanche a dirlo, la situazione è ancora più complicata. Come andrà la lista Bonaccini che raccoglie un po’ i candidati delle forze che non hanno voluto o potuto presentare il simbolo? Quanto aiuterà la campagna impostata su di lui come salvatore di ciò che resta di un’idea di centrosinistra senza simboli di partito? Peraltro, dovesse vincere, chissà dove potrà arrivare. Tra i meriti riconosciuti all’attuale segretario del Pd, per dire, c’è quello di aver vinto e di governare il Lazio mentre la destra vinceva ovunque….

Quanto prenderà questo nuovo Pd senza più Renzi a destra e Bersani a sinistra? E le liste in appoggio? Coraggiosa saprà davvero attrarre il voto a sinistra del Pd che rischia di finire in ben tre liste che non sostengono Bonaccini? E i Verdi? E questa fusione elettorale tra la lista Bonino, il Psi e il Pri? Nell’analisi del voto ravennate bisognerà soprattutto attribuire i voti al Pri (che però potrebbe allontanare quelli magari in cerca di qualcosa di un po’ più nuovo e fresco, che sì, insomma, la Bonino la voterebbero ma il Pri, che peraltro esprime gran parte dei candidati con nomi storici del partito, anche no, grazie). Forse meglio Volt? Perché sì, diciamo che i nuovi simboli non mancano. Chi un po’ più giovane, chi un po’ più europeista, chi un po’ più progressista.

Chi corre da solo: la gara in salita dei 5Stelle e la soglia del 3 percento per tutti gli altri

Poi naturalmente c’è la sfida dei 5 Stelle tutta interna: c’era chi nel movimento non voleva nemmeno presentarsi per evitare la debacle. Sono in ritardo sulla campagna elettorale, in grave difficoltà nazionale e qui potrebbero raccogliere un risultato deludente. Rischiando di dar ragione a chi diceva, meglio saltare un giro.

Poi ci sono le liste, ne abbiamo parlato nel numero scorso, che non andranno in coalizione e hanno davanti lo sbarramento del 3 percento da superare: L’Altra Emilia Romagna, Pap, 3V e chissà se ci saranno anche il Partito Comunista (quello di Rizzo) e il Fronte Sovranista Nazionale, impegni a raccogliere le firme nelle ultime settimane.

Dentro le liste, la complicata sfida a quattro del Pd

Infine, dentro ad alcune liste c’è la grande sfida interna tra i candidati. Per Lega e Pd si tratta di giocarsi il posto a Bologna. E che non sia cosa da poco conto lo si capisce dal fatto che la Lega ancora non ha reso noti i propri candidati a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Certo si capisce che non mancherà Andrea Liverani, consigliere uscente, fedelissimo di Salvini dal primo minuto, faentino in quella Faenza che andrà al voto a maggio. E dovrebbe esserci anche Samantha Gardin, segretaria provinciale da anni, già candidata (ma solo all’uninominale) al Parlamento.

Nel Pd invece i quattro sono schierati e attivi sul territorio da tempo. Se cinque anni fa era stato raggiunto un equilibrio geometrico: donna faentina (e renziana), uomo della Bassa molto noto e forte di provenienza Ds, uomo + donna da ticket a Ravenna con donna molto a sinistra e uomo rappresentante dell’area cattolica, di provenienza dalla Margherita, quest’anno le carte in tavola sono molto cambiate. Poiché infatti Mirko Bagnari (il candidato della Bassa che cinque anni fa prese il maggior numero di preferenze) non si ricandida, a rappresentare l’area lughese c’è Mirella Dalfiume, sconosciuta ai più, ma che potrebbe appunto contare su un bacino di voti interessanti per ragioni meramente geografiche e campanilistiche. Bacino di voti che interessa naturalmente anche i due candidati uomini, entrambi ravennati. Uno è Andrea Corsini, l’uomo veramente forte di questa tornata elettorale. Assessore regionale in carica, lunga esperienza politica alle spalle già dai Ds, rappresenta la continuità del partito, se non addirittura della “Ditta”, nella buona e nella cattiva sorte e per lui si stanno attivando testimonial importanti anche nella Bassa, come il sindaco di Lugo Davide Ranalli. E ovviamente, essendo cervese d’origine, può contare anche su quel bacino di voti oltre a quelli del ravennate dove vive e dove è stato a lungo assessore. Una figura che rischia di oscurare l’altro ravennate, consigliere uscente Gianni Bessi, che ha lavorato soprattutto sui temi dell’economia. Bessi al momento non ha sindaci che abbiamo fatto endorsement per lui e viene, come si diceva, dall’altra anima del Pd, quella cattolica. Quanto conteranno queste dinamiche nell’urna? A fronte anche di un partito comunale, a Ravenna, che non può far una campagna elettorale come fece cinque anni fa per i suoi due candidati perché si trova con due candidati uomini e nella scheda sono ammesse due preferenze ma solo se di genere diverso. L’altra donna in lizza è infatti Manuela Rontini, da Faenza, che per certi versi fa una gara a parte: non potrà verosimilmente più contare sul voto renziano, ma ha comunque un ampio territorio di riferimento e in questi anni non si è risparmiata, battendo l’area faentina e oltre palmo a palmo.

Al netto di tutto questo, resta una considerazione amara da fare, ancora una volta, a prescindere dalle considerazioni di appartenenze politiche. Quando si è trattato di sostiuire Bagnari, indisponibile alla ricandidatura, si è trovato un altro uomo forte, individuato in Corsini. E solo dopo, si è pensato a Mirella Delfiume, per far tornare i conti della parità. E tutto questo perché evidentemente di donne abbastanza “forti” non ce n’erano. E non ce ne sono, perché il problema viene da lontano, dalla mancanza cronica di donne di autentico peso nel Pd, e la soluzione non sembra affatto vicina. Per trovare una ravennate in lizza bisognerà rivolgersi altrove…

Torna all’Alighieri il reading Parole Note live, a ingresso libero

Lunedì 30 dicembre in scena Maurizio Rossato e Giancarlo Cattaneo

ParolenoteLunedì 30 dicembre alle 21 torna sul palco dell’Alighieri “Parole note live”, il progetto che unisce musica, poesia e prosa. La serata, a ingresso libero, si aprirà con il reading di Giancarlo Cattaneo, accompagnato da un tappeto di suoni e di immagini e impreziosito dal dj set di Maurizio Rossato. A latere sarà possibile acquistare nel foyer del teatro il libro Tana liberi tutti, il cui ricavato andrà all’associazione Piccoli grandi cuori che da oltre venti anni si occupa di sostenere le unità operative di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’Età evolutiva del policlinico Sant’ Orsola di Bologna.
La versione dal vivo  di “Parole note” scaturisce dall’ omonimo progetto di Maurizio Rossato che include il libro Parole dritte al cuore edito da Mondadori e diventato “best seller Oscar” e l’album volume 1, 2 e 3 con le voci di prestigiosi protagonisti del panorama cinematografico, teatrale e musicale contemporaneo (da attori come Alessandro Gassmann, Claudio Santamaria, Filippo Timi, Valerio Mastandrea a cantanti come Marco Mengoni, Renzo Arbore, Giuliano Sangiorgi, solo per citarne alcuni).

«Gesù si è fatto povero perché non disprezzassimo nessuno dei nostri simili»

Come ogni anno riceviamo e volentieri pubblichiamo gli auguri di buone feste dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni.

Mons Lorenzo Ghizzoni Web
Mons Lorenzo Ghizzoni

“L’abbassamento di Dio, che nasce tra gente umile, che assume la nostra carne segnata da tanti limiti, che lavora per anni e abita in un piccolo paese quasi sconosciuto dai sui consanguinei ebrei, ci chiede di ripensare la nostra vita. Come viviamo noi la povertà e la ricchezza, l’umiltà e la gloria? È vero che gran parte della nostra ricchezza è un suo dono: lo è la vita e tutta la creazione. Ma anche le opere d’arte o le realizzazioni ingegnose e potenti della scienza e della tecnica, sono frutto dei talenti che Lui ci ha dato. Anche il denaro, come mezzo di scambio, è prodotto dell’intelligenza, creata da Dio. Dio non ama l’impoverimento o la miseria, ama il creato, la vita buona dei suoi figli e ciò che essi costruiscono con le loro mani e la loro intelligenza. Eppure si è fatto povero e piccolo, dalla nascita fino alla morte. E poi, come hanno capito bene per esempio san Francesco o il beato Charles de Foucauld, propone anche a noi la povertà e la piccolezza come stile di vita. Penso che il primo motivo di questa provocazione sia che egli vuole liberare i nostri cuori dall’attaccamento alle cose create, alle opere delle nostre mani e alle ricchezze. Per liberare il nostro rapporto con Lui da ogni ostacolo, da ogni idolo.

Ma c’è un altro motivo. Il non accumulare per sé e il condividere i beni con quelli che ci sono messi vicini, ci apre alla fratellanza. Dio vuole che i suoi figli si trattino da fratelli (Luca 15), si amino, si perdonino, custodiscano la vita l’uno dell’altro, soprattutto di chi è più debole: siamo al centro del Vangelo.

Il Signore, scrive S. Paolo, “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9). E perché imparassimo che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. Questa è la nostra lotta ed è anche la sfida che lancia il Natale alla nostra società ricca, annegata nei consumi, ossessionata dalla ricerca della sicurezza e del benessere individuale, superba e aggressiva verso gli svantaggiati e i poveri della terra. La fratellanza ha bisogno di compassione e di umiltà, di pazienza e di cura per l’altro. Ha bisogno che ci si faccia piccoli con i piccoli.

Per questo il Figlio di Dio si è fatto povero e piccolo e ci ha mostrato la via perché non disprezzassimo nessuno dei nostri simili e nella condivisione, nel dare e ricevere, scoprissimo che tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami e che ci sostenga nei passaggi difficili della vita.

L’augurio di questo Natale è che tutti, contemplando nel presepe il più povero e il più piccolo di tutti, possiamo sperimentare la gioia di chi sa amare e lasciarsi amare e riconoscere in Gesù il nostro “fratello universale” (C. de Foucauld, 1903).

Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo

 

Come ormai da tradizione, l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni celebrerà la Messa della notte di Natale il 24 dicembre alle ore 23 in Cattedrale, mentre il 25 festeggerà il Natale con i detenuti della casa circondariale di via Port’Aurea con una Messa alle ore 10. Alle 18, infine, celebrerà anche nella Concattedrale di Santa Maria Assunta a Cervia.

Il 25 dicembre, in Cattedrale le Messe seguono l’orario festivo e saranno celebrate alle 9, alle 11 e alle 18.30.

Potenziata la guardia medica per le festività e in previsione dell’influenza

Nelle sede di Ravenna in via Missiroli saranno attivi due ambulatori invece di uno nei giorni di festa e nei fine settimana fino a febbraio

Il servizio di Guardia Medica sarà potenziato in pvista delle festività natalizie e poi nei fine settimana di gennaio e febbraio, in previsione del picco influenzale. Più nel dettaglio, nelle giornate del 24, 25 e 26 dicembre (vigilia, Natale e Santo Stefano), di sabato 28 e domenica 29 dicembre, di martedì 31 dicembre e mercoledì primo gennaio (San Silvestro e Capodanno), di sabato 4 e domenica 5 gennaio e di lunedì 6 gennaio (Epifania), nella sede di sede di Ravenna (via Missiroli, 10) saranno aperti due ambulatori anziché uno, dalle 8 alle 20; a Faenza e Lugo (via Golfieri, 9 a Faenza e viale Dante 10 a Lugo) gli ambulatori saranno aperti anche in orario mattutino (dalle ore 9 alle ore 13).

Nel medesimo periodo vari servizi subiranno invece modifiche nell’orario di erogazione: sede CMP di via Fiume Montone Abbandonato – Ravenna: nelle giornate del 24 e 31 dicembre (vigilia di Natale e Santo Stefano) la sede chiuderà alle ore 14; sede Sert di Lugo: nelle giornate del 24 e 31 dicembre (vigilia di Natale e Santo Stefano) la sede resterà chiusa al pomeriggio.

Dal videomapping all’albero umano, dalle fontane “danzanti” ai concerti

I principali eventi di Ravenna, dove torna all’Alighieri anche il reading di Radio Capital
A Cervia spettacoli itineranti e la tradizionale tombola della vigilia in piazza

Festa Di NataleA Ravenna l’atmosfera natalizia si scalda con la rassegna di video-mapping che anche quest’anno vedrà protagonisti (fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 22), la basilica di San Vitale e il battistero degli Ariani. Si tratta del progetto dedicato alla valorizzazione in chiave contemporanea degli otto monumenti Unesco sotto la direzione artistica di Andrea Bernabini, Neo Visual Project. Da mercoledì 18 dicembre – sempre tutti i giorni dalle 17 alle 22 – è poi visibile “Light a Dream” (fino al 12 gennaio), sulla facciata del Mar – Museo d’arte della città di Ravenna, con un omaggio alla mostra Lego di Riccardo Zangelmi e alle opere del museo. Il progetto e la direzione artistica sono in questo caso a cura di Samuele Huynh Hong Sun.

Parte in centro a Ravenna anche la rassegna di concerti di Christmas Soul, tutti gratuiti. Si parte sabato 28 dicembre alle 17.30 in piazza del Popolo con Spiagge Soul Holy Fellas, una produzione originale targata Spiagge Soul che riunisce alcuni fra i più affezionati amici musicisti del festival, per un repertorio preparato appositamente per l’occasione che combina gospel e spiritual. Domenica 29 dicembre tocca invece alla prima formazione statunitense della rassegna, il Virginia Gospel Ensemble capitanato dal produttore Earl Bynum (sempre in Piazza del Popolo alle 17.30). Si proseguirà poi con i concerti in occasione del Capodanno mentre è stato allestito anche un cartellone “off” sui lidi.

A Ravenna da segnalare anche gli eventi natalizi per bambini in piazza del Popolo, dove il 24, il 25 e il 26 dicembre si terrà lo spettacolo di circo comico con Clow Billo (il giorno di Natale alle 16.30;  gli altri in tre repliche alle 11.30, 15.30 e 17.30). In piazza San Francesco, al villaggio Advs, tornano le “fontane danzanti”, il 29 dicembre alle 18.30, mentre il 6 gennaio si terrà la tradizionale lotteria della Befana (ore 16.30). Da segnalare anche una novità: il 20 dicembre in piazza Kennedy dalle 16.30 i bambini della scuola elementare Mordani formeranno un albero di Natale umano.

Tra gli altri eventi in programma a Ravenna da segnalare l’ormai tradizionale concerto natalizio a tutto swing dei Good Fellas all’Almagià la sera di Natale e il ritorno di Parole Note, il programma cult di Radio Capital, tra reading, musica e immagini (lunedì 30 al teatro Alighieri a ingresso libero). E tra i concerti di Natale, infine, al teatro Alighieri di Ravenna il 23 si terrà quello al pianoforte a quattro mani dedicato a Beethoven, e quello del coro Ludus Vocalis il 26 dicembre alle 21, nella Basilica di San Francesco, dove eseguirà la Missa solemnis in do minore K 139 (Waisenhausmesse) di Mozart.

Guardando al resto della provincia, da segnalare gli eventi di Cervia con le animazioni nei villaggi a tema del centro storico e di Milano Marittima, dove quest’anno a farla da padrone sono le sculture di luce e il nuovo percorso a tema, in rotonda I Maggio (a pagamento), vicino al mercatino gourmet e alla piccola pista del ghiaccio.

In centro a Cervia, oltre al tradizionale villaggio di piazza Garibaldi e dintorni, novità di quest’anno sono gli spettacoli itineranti di viale Roma, mentre il 24 dicembre alle 21 in piazza torna la tombola di Natale mentre le feste verranno salutate il 6 gennaio con l’evento di chiusura, sempre in piazza, dalle 17 alle 22.

Infine, gli appuntamenti coi presepi viventi. Per gli appassionati del genere, quello più suggestivo è a Brisighella , grazie alla scenografia naturale, in programma il 26 dicembre. Ma riscuote sempre grande successo anche quello alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, il 24 dicembre a partire dalle 19 (con un corteo alle 23.45 prima della messa); il 29 dicembre e il 6 gennaio (dalle 15). A  Castel Bolognese l’allestimento è il 27 dicembre, alle 18, al Molino Scodellino.

Corso di medicina dell’Universita di Ferrara a Cotignola con 60-80 allievi

L’ateneo è in trattativa con il Comune e la clinica privata Villa Maria Cecilia (Gvm)
La decisione arriverà a giugno dal Consiglio Universitario Nazionale

Maria Cecilia Hospital Cotognola
La clinica privata Maria Cecilia Hospital a Cotignola

L’Università di Ferrara è interessata ad avviare un corso di laurea in Medicina a Cotignola, nella struttura della clinica privata convenzionata Villa Maria Cecilia (gruppo Gvm). Al momento si è ancora in fase di trattativa con le istituzioni locali e regionali ma c’è un obiettivo: partire nell’autunno 2020 con 60-80 matricole. Una decisione potrà arrivare a giugno con il parere del Consiglio Universitario Nazionale. Al momento si attende l’espressione del Comitato Regionale di Controllo (Coreco). È stato il rettore stesso, Giorgio Zauli, a confermare l’avviamento dell’iter burocratico.

Al momento gli incontri preliminari tra Università e Regione sono serviti principalmente per approntare una strategia di pianificazione. Va infatti ricordato che la Romagna è stata scelta dall’Università di Bologna per avviare due corsi di Medicina, uno a Ravenna in una nuova palazzina da costruire nelle vicinanze del Cmp, e uno a Forlì. Per questi due le procedure sono in stato più avanzato, come annunciato dal rettore di Bologna, Francesco Ubertini, intervenuto a Ravenna in occasione delle celebrazioni per il trentennale dell’insediamento dell’ateneo in Romagna.
Tra Unife e Villa Maria Cecilia va avanti una partnership da anni. Gvm sta portando investendo per accreditarsi in maniera sempre più vasta come istituto di ricerca, ricovero e cura a carattere scientifico. Se le cose proseguiranno, nei primi mesi del 2020 dovrebbero svolgersi i sopralluoghi negli spazi di Cotignola.

Maria Cecilia Hospital è un ospedale privato di alta specialità, accreditato con il sistema sanitario nazionale, che fa parte del gruppo Gvm fondato e presieduto da Ettore Sansavini. Gvm opera nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e delle cure termali con una rete integrata di di 27 ospedali, molti dei quali di alta specialità, 4 poliambulatori e 4 residenze assistenziali presenti in 10 regioni italiane.

Fanno esplodere bancomat a Bagnacavallo ma scappano senza bottino

Banda di malviventi provoca ingenti danni all’Unicredit. Sorpresa dai Carabinieri ha fatto perdere le proprie tracce su un’auto lanciata a forte velocità

Furto Bancomat Bagnacavallo

Tentativo di furto ad un bancomat della filiale Unicredit di Bagnacavallo, verso le 3.30, in via Mazzini, in pieno centro.
Una banda composta da più malviventi con un auto di grossa cilindrata ha cercato di scassinare il bancomat con l’eplosivo, utilizzando la cosiddetta tecnica della “marmotta”. La forte deflagrazione ha creato ingenti danni anche all’interno della banca. Si parla di alcune decine di migliaia di euro.

L’allarme è scattato immediatamente, allertando una pattuglia dei Carabinieri che era nella vicinanze ed è intervenuta sul posto in pochi minuti, costringendo i malviventi a fuggire senza bottino a forte velocità. È iniziato un breve inseguimento che però non ha consentito ai militari di intercettare subito l’auto dei malviventi. Altre pattuglie si sono mobilitate per individuare la banda di scassinatori che però hanno fatto perdere definitivamente le proprie tracce.

Sul posto per i rilievi del caso è intervenuto il nucleo operativo dei Carabinieri della Compagnia di Lugo. Intanto, già da stamattina, si sta lavorando per cercare di riparare i danni interni alla banca e mettere in sicurezza il bancomat per una possibile riapertura dell’istituto di credito già nella giornata di domani.

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