lunedì
21 Luglio 2025

Dai rifiuti della discarica nasce il biometano per i bus del trasporto pubblico

A Ravenna il primo impianto di questo tipo di Hera in regione

Hera BiometanoÈ stato inaugurato il 26 settembre alla discarica Herambiente di Ravenna (strada statale 309 Romea km 2,6), il primo impianto in Emilia-Romagna della multiutility per la produzione di biometano dal biogas della discarica.

Si tratta di un impianto sperimentale che, partendo dal biogas prodotto dalla bio-decomposizione della frazione organica contenuta nei rifiuti di discarica, arriva a produrre biometano, che sarà utilizzato per alimentare alcuni autobus del servizio di trasporto pubblico di Ravenna.

L’impianto ravennate, parte del progetto “Biomether” co-finanziato dal Programma LIFE della Commissione Europea (LIFE 12/ENV/IT/308) e dalla Regione Emilia-Romagna, nasce con l’obiettivo di supportare lo sviluppo della filiera biometano regionale, fornendo indicazioni per la definizione delle politiche energetiche di sostegno al settore.

Il “metano green” contribuisce, infatti, in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e al raggiungimento degli obiettivi Europei al 2030 sulle quote di energie rinnovabili e quella dei biocarburanti per il trasporto. In particolare, il progetto sperimentale di Ravenna si propone di raggiungere a regime una produzione annua di 300.000 m3 di biometano, che eviteranno l’emissione in atmosfera di oltre 650 tonnellate di CO2.

 

A Ravenna torna il raduno nazionale dei cavalli a dondolo. Con la novità finlandese

Un fine settimana insolito al giardino Bucci. In programma anche esibizioni di musica meccanica

Cavalli A Dondolo
Uno scatto dalla passata edizione

A Ravenna questo fine settimana si rinnova al giardino Bucci l’appuntamento con il Raduno nazionale Cavalli a dondolo, giunto alla sua terza edizione.

Il grande maneggio a dondolo sarà sempre al centro dell’attenzione dei piccoli con una novità che arriva da lontano: l’hobby horse finlandese, letteralmente “cavallo a bastone”, di cui sarà indetta una prima gara nazionale di salto a ostacoli.

Come consuetudine dell’evento, un incontro a tema che accompagna il raduno è organizzato nel centro educativo Tante Lune, dopo le mostre delle scorse edizioni (“Cavallo giocattolo” e “Cavallo fischietto”) quest’anno una mostra dedicata a Rodari, maestro della grammatica della fantasia.

Un evento nell’evento sarà la lettura dell’attore Franco Costantini, dal libro “Filastrocche del cavallo parlante” scritto da Rodari nel 1969.

Le due giornate, 28 e 29 settembre, saranno accompagnate musicalmente dagli organetti di Barberia, animati dall’Associazione italiana di musica meccanica di Cesena, che oltre all’intrattenimento al Giardino Bucci in via Traversari, saranno eccezionalmente il sabato mattina per le strade di Ravenna.

Questi gli orari di visita: sabato 28 dalle 15 alle 19 e domenica 29 dalle 10 alle 18.

L’evento inserito nel patto di collaborazione per i beni comuni del Comune di Ravenna ed è promosso dall’associazione culturale Move-Menti, dall’associazione di promozione sociale Pensiero Magico e dall’esploratorio Tante Lune. L’ideazione artistica è a cura di Luigi Berardi.

Ergastolo confermato in appello: Matteo Cagnoni uccise la moglie Giulia Ballestri

Rimangono anche le aggravanti di crudeltà e premeditazione. L’omicidio il 16 settembre del 2016

La corte d’assise d’appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo per il 54enne dermatologo Matteo Cagnoni per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri, 39 anni all’epoca dei fatti accaduti il 16 settembre 2016 in una villa disabitata di proprietà della famiglia dell’uomo in via Padre Genocchi a Ravenna. La sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, 26 settembre, a distanza di 15 mesi da quella di primo grado a Ravenna (qui la cronaca delle 29 udienze). I giudici bolognesi hanno confermato anche le aggravanti di premeditazione e crudeltà. La difesa aveva chiesto l’assoluzione per innocenza e aveva poi chiesto una perizia psichiatrica.

Cricca ricomincia dalla C, 4 anni dopo il ritiro: «Nel ricordo di Pietro Pezzi»

Il 38enne ravennate giocò l’ultima stagione nel 2015 in A1 con la Cmc. Si ritirò per fare l’imprenditore e ora che ha cambiato lavoro è pronto per assaggiare la categoria amatoriale con la squadra intitolata al poliziotto morto in servizio

Spinto dall’amore per la pallavolo, rimasta sempre nel suo cuore, Manuele Cricca ha deciso di rimettersi le ginocchiere dopo quattro anni di inattività. Gli scenari per il centrale che ha vestito le maglie di Ravenna, Padova, Latina e, agli albori della carriera, Valleverde Mirabilandia, non sono più quelli della A1, dove ha disputato 78 partite (che diventano ben 346 se si aggiunge l’A2), ma quelli più contenuti della C regionale, dove difenderà i colori della Pietro Pezzi. Per il 38enne ravennate si tratta di una scelta di cuore, con il ricordo ben impresso dell’agente di polizia scomparso in un incidente stradale due anni fa a cui è intitolata la società, e di amicizia, per il legame che lo unisce ai dirigenti, ai tecnici e a numerosi compagni di squadra.

Manuele, dove eravamo rimasti?
«La mia vita dal 2015 è stata rivoluzionata. Ho iniziato l’attività di imprenditore, aprendo una frutteria in centro a Ravenna (Sukko, ndr) e allargando la mia famiglia con l’arrivo di Bianca, che adesso ha quattro anni, e Olivia, due. A causa dell’impegno da libero professionista non c’era tempo da dedicare alla pallavolo e ho deciso di smettere. In quel momento non avrei mai pensato di tornare in campo».

Cosa le ha fatto cambiare idea?
«Prima di tutto la proposta di molti miei vecchi amici, che hanno messo in piedi questa bella realtà nel ricordo di una grande persona come Pietro, e la voglia di tornare a stare in gruppo. In secondo luogo il cambiamento di lavoro. Ho chiuso l’attività di imprenditore, che comunque mi è servita tantissimo dal punto di vista personale e professionale, e sono tornato a fare il dipendente, entrando tramite un concorso nell’organismo amministrativo dell’Unione della Bassa Romagna».

Bari Tillie Klapwijk CriccaCome sono andati i primi allenamenti?
«Abbastanza bene. Io ci sto mettendo tutto il mio, adesso vediamo come risponde anche il fisico dopo questa lunga inattività. In questi quattro anni in pratica non ho più toccato il pallone, ma la passione per il volley è rimasta sempre intatta. Appena sapevo che c’era una partita in televisione, cambiavo canale e la guardavo. Se un giorno ci giocheranno anche le mie figlie, sarò davvero contento, perché la pallavolo è uno sport pulito che trasmette grandi valori».

Quanto cambia la musica passando dal divano alla palestra Montanari?
«Parecchio, anche perché la Serie C richiede tempo, impegno e cura di se stessi. Lo spirito che muove tutti noi è quello amatoriale, ma quando si scende in campo si vuole sempre dare il massimo».

Chi ritrova alla Pietro Pezzi?
«Tanti ragazzi della Volley View, l’ultima squadra in cui ho giocato, dal dirigente Saporetti, al coach Guerra e il vice Ranieri, fino ad arrivare ai vari Cardia, Cerquetti e Bendandi. Riabbraccio anche mio cugino Andrea Belloni, con cui ho conquistato la promozione in A2 ai tempi del Porto Donati di Bonitta».

Squadra Pietro Pezzi Cricca Quarto Da SxUna bella squadra, quindi.
«Sì, costruita per tuffarsi in questa nuova avventura con il massimo entusiasmo, puntando a toglierci più soddisfazioni possibili. In più con una nuova scommessa per me».

Quale?
«Non giocherò centrale, ma opposto. Prima, però, vediamo come risponde il mio fisico… ».

Il tutto ricordando Pietro Pezzi…
«Quando giocavo nella Volley View c’era anche lui in rosa. Veniva quando poteva, in quanto aveva poco tempo libero a causa del lavoro, che in quel periodo lo aveva portato fuori dalla Romagna. È giusto tenere vivo il ricordo e faccio i miei complimenti a chi ha costruito questa società. Sono onorato di farne parte».

Si ricorda l’ultima volta che l’ha incontrato?
«Sì, accadde nel mio negozio una settimana prima dell’incidente. Era in pausa con un collega. Veniva spesso a trovarmi».

Pezzi
Pietro Pezzi

Tornando alla squadra, che campionato si aspetta?
«Di sicuro più difficile di quello che si può pensare. Andremo a giocare in palazzetti caldi e “strani”, dove non sarà semplice adattarsi. La nostra squadra è stata allestita bene e può contare su tanti giocatori interessanti, sia giovani, sia veterani come Triossi e lo stesso Belloni, la scorsa stagione in B. Dovremo essere bravi a trovare il prima possibile i giusti equilibri».

Come è passare dai palcoscenici del massimo campionato a quelli della C?
«Ho vissuto tante belle emozioni in A1, che però comporta rischi e sacrifici personali. Quando ho scelto di tornare a Ravenna, l’ho fatto sia per continuare a giocare su alti livelli, sia per mettere radici a casa. Siccome non c’era più la possibilità di continuare la carriera da professionista nella mia città, ho deciso di cambiare strada. Sono contento di tornare in campo, in quanto dentro di me c’è ancora tanta passione per il volley che proverò a vivere il più a lungo possibile».

Qual è la sua più grande gioia in carriera?
«Tutte le promozioni in A1, ma in particolare quella a Loreto, conquistata all’ultima giornata».

L’ORGANICO DELLA PIETRO PEZZI 19-20
Alzatori: Andrea Cerquetti e Filippo Brunelli; opposti: Manuele Cricca e Lorenzo Anconelli; centrali: Andrea Belloni, Marco Triossi, Christian Mazzavillani; schiacciatori: Alessandro Cardia, Gianluca Battara, Andrea Giugni, Marco Sternini; liberi: Francesco Bendandi e Federico Rambaldi. Allenatori Matteo Guerra e Claudio Velastri, assistente Jacopo Ranieri

Lavori sulla linea ferroviaria Faenza-Firenze, variazioni dei tempi di viaggio

Cantieri nelle ore notturne fino al 20 ottobre per il rinnovo di un chilometro di binario. Aumentato il numero degli autobus sostitutivi da Faenza verso Brisighella e Marradi

Binari FerroviaProseguono i lavori di manutenzione infrastrutturale sulla linea ferroviaria Firenze-Borgo San Lorenzo-Faenza. Fino al 20 ottobre saranno attivi i cantieri in orario notturno per il rinnovo di circa un chilometro di binario tra Ronta verso Borgo San Lorenzo e da Crespino verso Marradi. I tempi di viaggio dei treni potranno variare di alcuni minuti. Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs italiane) impegnerà quotidianamente circa 50 persone e due due treni cantiere delle ditte appaltatrici.

Questa attività si aggiunge al cantiere estivo partito il 9 giugno che ha rinnovato 13 chilometri di binario fra Ronta e Crespino. Continua la programmazione iniziata nel mese di giugno che salvaguarda le fasce orarie pendolari in arrivo a Firenze il mattino ed in partenza da Firenze il pomeriggio. Per agevolare il flusso degli studenti è stato aumentato il numero degli autobus sostitutivi da Faenza verso Brisighella e Marradi. L’offerta di trasporto, in vigore per tutta la durata dei lavori, è consultabile sul sito internet e i sistemi di vendita dell’impresa ferroviaria.

Per grandi e piccini c’è la Notte dei ricercatori. Tutti all’università per una sera

Il 27 settembre tra la piazzetta di Palazzo Corradini e il dipartimento di Beni Culturali

28 Ð02 2018 Ravenna Universitˆ Fond Flaminia , Beni Culturali Dipartimento Di Archeologia Nuovi LaboratoriTorna la Notte Europea dei Ricercatori, l’evento promosso dalla Commissione Europea in programma venerdì 27 settembre in contemporanea in più di 370 città in tutta Europa, di cui 116 solo in Italia. Ogni anno prendono parte all’iniziativa migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca, con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

Le attività della Notte a Ravenna si svolgeranno nella Piazzetta universitaria di via Mariani 5 (ingresso da palazzo Corradini) e al Dipartimento di Beni culturali, via degli Ariani 1.

Si parte alle 17 in piazzetta on il gioco per i piccoli ricercatori, Reaserchers: Experimentgame; 8 laboratori interattivi per diventare Ricercatore per un giorno.

Alle 19 si prosegue con l’inaugurazione della mostra; I vermi colorati del Mare Adriatico. 20 macro-fotografie del fotografo subacqueo Marinko Babić sull’affascinante mondo di queste coloratissime creature marine.

Alle 20 inaugurazione della Notte a cui seguiranno eventi, incontri e appuntamenti nella piazzetta universitaria con  I ricercatori in piazza: “Una tavola periodica…fuori dal comune!”. Per festeggiare i 150 anni della Tavola Periodica, i giovani ricercatori del Campus di Ravenna ne presenteranno una originale. Un viaggio alla scoperta dei materiali che apparecchiavano la mensa degli antichi per riflettere assieme sul loro impatto sull’ambiente.

Il pubblico potrà visitare anche l’angolo Plastic Free dove ricercatori di Scienze ambientali racconteranno, attraverso video, poster e la medusa Polimera, la sfida alla plastica per contrastare i cambiamenti climatici.

La serata prosegue con diversi incontri ed eventi. Alle 19 Il paradosso del digitale: cosa rimarrà dei nostri ricordi personali? I nostri ricordi personali digitali rischiano di scomparire: come possiamo assicurare la loro trasmissione ai posteri? Al Moog Slow Bar, vicolo Padenna 5.

Al Dipartimento di Beni culturali si svolgeranno interessanti incontri sui temi del patrimonio culturale e dei diritti umani. Alle 18.30 L’altro, il barbaro, il nemico…nemici sì, ma... Dialogo su conflitti e incontri nel Mediterraneo antico e moderno.
Alle 19.30 Mu.Ra. – mura e porte urbiche della città di Ravenna Rilievi e studi per la documentazione di mura e porte urbiche della città di Ravenna. A cura della Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio.
Alle 20.30 L’antica Grecia nella Periegesi di Pausania Un atlante multimediale del mondo greco nel II secolo d.C.
Alle 21.30 Gaming Classics L’antica Grecia in Assassin’s Creed: Odyssey. I docenti universitari di storia e digitalizzazione del patrimonio culturale testeranno l’accuratezza della rappresentazione giocando il game.

In piazzetta universitaria di via Mariani la serata proseguirà alle 21.30 con la performance visiva e musicale Beni musicali dell’Antichità e del Rinascimento. La presentazione della ricostruzione virtuale e sonora di strumenti e immagini musicali dell’Antichità e del Rinascimento sarà accompagnata da brevi esecuzioni ispirate a temi e miti musicali antichi. In collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi musicali “G. Verdi” di Ravenna.
Sempre alle 21.30 L’infinitamente piccolo per un sogno infinitamente grande: nanotecnologie per la lotta contro il cancro. Cosa sono e quali possono essere le loro enormi potenzialità in medicina delle nanoparticelle all’interno del corpo.

Anche l’edizione di quest’anno si concentra sui piccoli e futuri ricercatori, si darà spazio e tempo ai bambini di scoprire la ricerca e di appassionarsi ai molteplici e affascinanti impieghi che la ricerca universitaria offre.

«La notte europea a Ravenna è una realtà sempre più consolidata che offre alla cittadinanza un momento di incontro e confronto con la ricerca universitaria – afferma Elena Fabbri, Presidente del Campus di Ravenna – per avvicinare e mostrare al pubblico l’importanza della Ricerca».

Regionali, ecco i candidati del movimento che vuole abolire l’obbligo vaccinale

Nel collegio di Ravenna sono Elena Fabbri, Fabio Servidei, Ugo D’Alberto e Maria Luisa Biolcati Rinaldi

Vaccini ObbligatoriIl Movimento 3V Vaccini Vogliamo Verità è la prima forza politica ad avere già tutti i candidati alle prossime elezioni dell’Emilia Romagna: 25 donne di cui 5 capilista provinciali e 26 uomini di cui 4 capilista.

Nel collegio di Ravenna i candidati sono la consigliera nazionale del movimento, Elena Fabbri, il lughese Fabio Servidei, il faentino Ugo D’Alberto e la ravennate Maria Luisa Biolcati Rinaldi.

La lista si potrà sottoscrivere a partire da martedì 8 ottobre in tutti i comuni al di sopra dei 5mila abitanti.

Il Movimento 3 V si autodefinisce un «partito di popolo costituito da cittadini con spirito civico»,  nonché movimento politico «che vuole abolire l’obbligo vaccinale, assicurare la libertà di parola dei medici, proteggere la potestà genitoriale, promuovere la ricerca indipendente sui vaccini e le cure sui danni da vaccino e tutelare la salute pubblica svincolandola da sistemi di guadagno economico».

“Ti scavo la fossa”: anni di minacce contro moglie e figlia, 51enne arrestato

Ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri dopo la denuncia delle due donne che non potevano più continuare a sopportare le aggressione dell’uomo spesso sotto l’uso di stupefacenti. Le violenze davanti anche a un figlio più piccolo

Frasi come “ti taglio la testa”, “ti scavo la fossa”, “io e te moriremo assieme” e altre dello stesso tenore erano all’ordine del giorno in casa da anni e la separazione non è servita a interrompere la furia dell’uomo contro moglie e figlia. Un 51enne è stato arrestato dai carabinieri di Faenza con una ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti.

L’indagine è iniziata quando all’inizio di settembre le due donne hanno fatto denuncia in caserma. La più giovane ha raccontato che gli episodi si verificano da circa otto anni. La ragazza sospetta che il padre faccia uso di stupefacenti. Alla figlia ha urlato “ti affogo” perché ha cercato di difendere la madre da un’aggressione. Le violenze, secondo la testimonianza delle due vittime, sono avvenute in presenza anche del figlio più piccolo. Di recente il marito ha telefonato alla donna chiedendole di uscire, ma all’ennesimo rifiuto ha iniziato a insultarla e a minacciarla con frasi ingiuriose. La donna ha staccato e lui ha iniziato a tempestarla di chiamate e di messaggi del tipo “mi hai rovinato la vita e adesso io rovino la tua e di quelli che si sono messi in mezzo”.

Partono i lavori per ampliare il centro sociale Le Rose: 400mila euro per 210 mq

Verra realizzata una sala polivalente. Apertura del cantiere entro inizio novembre, 150mila euro finanziati dal centro e il resto a carico del Comune

18 12 14 Centro Sociale Le Rose 1 2Entro l’inizio di novembre è attesa la partenza dei lavori per l’ampliamento del centro sociale Le Rose di Ravenna, in via Sant’Alberto: il progetto approvato a dicembre 2018 dalla giunta comunale prevede una spesa complessiva di 400mila euro di cui 150mila a carico del centro. Il cantiere sarà tema in discussione domani, venerdì 27 settembre, quando il sindaco Michele de Pascale parteciperà all’assemblea degli associati.

È prevista la realizzazione di una sala polivalente, di un blocco di servizi igienici. L’edificio di progetto avrà un solo piano fuori terra con una superficie utile pari a 210 metri quadri. La sala polivalente, di 142 metri quadri di superficie, è stata concepita come locale di trattenimento con una capienza non superiore alle 100 persone. Nella sala sarà presente un impianto di video proiezione e plafoniere a Led, un impianto di riscaldamento/raffrescamento in pompa di calore ed un impianto di ricambio aria con recuperatore di calore che verrà posizionato nel controsoffitto. Si coglierà l’occasione per sostituire il vecchio generatore di calore ormai obsoleto e installare un nuovo generatore di calore a condensazione che riscalderà la parte esistente del centro sociale ed il nuovo blocco di servizi igienici. Verranno realizzate le predisposizioni di un impianto fotovoltaico da 5 kW di picco con superficie captante pari a 24 metri quadri e di un impianto solare termico con superficie cantante pari 10 metri quadri. Gli infissi esterni saranno realizzati in alluminio a taglio termico e vetri di sicurezza con adeguate prestazioni termoisolanti, inoltre le pareti perimetrali verranno coibentate con isolamento a cappotto. Durante gli interventi i fabbricati che si trovano nel lotto continueranno ad essere utilizzati, cioè il Lazzaretto, in cui si trovano una sala musica e una sala polifunzionale, l’ Anffas in cui si svolgono attività per i giovani diversamente abili e lo stesso centro Le Rose.

Il centro sociale Le Rose è una Aps (Associazione di promozione sociale) autogestita, costituitasi il l’1 dicembre 1996, con lo scopo di svolgere attività di utilità sociale in favore di associati e di terzi. Si tratta di un punto di aggregazione nel territorio per andare incontro alle persone anziane o disagiate, per contrastare solitudine ed emarginazione e favorire relazioni sociali e amichevoli. Possono essere soci tutti coloro che, mossi da spirito di solidarietà, ne condividano gli scopi e si impegnino a realizzarli. Il centro sociale Le Rose è affiliato all’associazione nazionale Ancescao.

Censimento della popolazione, l’Istat “interroga” 4.400 famiglie ravennati

Nuovo modello di rilevazione, tra interviste porta a porta e questionari on line

CENSIS 680x387Ravenna è uno dei comuni individuati dall’Istat per effettuare il cosiddetto “Censimento Permanente della popolazione e delle abitazioni”, che interesserà due campioni di famiglie nell’ultimo trimestre del 2019.

Già dallo scorso anno Istat ha deciso di fare riferimento ad un nuovo modello di rilevazione, che sostituisce i censimenti generali effettuati su tutta la popolazione e che avevano cadenza decennale (l’ultimo si è svolto nel 2011).

La metodologia statistica, prevista a partire dal 2018, è caratterizza dall’esecuzione di due indagini campionarie annuali, che si svolgeranno da ottobre a dicembre, coinvolgendo complessivamente circa 4.400 famiglie ravennati, distribuite in diverse zone del territorio comunale e selezionate dall’Istat.

La Rilevazione per area ha prevalentemente lo scopo di verificare la popolazione dimorante abitualmente nelle aree campionate da Istat e di rilevare nelle medesime zone gli indirizzi, gli edifici e le abitazioni non occupate.

A questo scopo, dall’1 al 9 ottobre i rilevatori incaricati, muniti di tesserino di riconoscimento, provvederanno ad effettuare sopralluoghi all’esterno degli edifici delle zone assegnate e a lasciare un avviso agli interessati per fissare un appuntamento.

Dal 10 ottobre al 13 novembre si passerà alla fase di intervista in cui verranno coinvolte circa 1.000 famiglie ravennati, residenti nelle zone già perlustrate dai rilevatori.

L’intervista verrà effettuata dal rilevatore mediante la modalità classica del contatto “porta-a-porta”, nell’abitazione delle famiglie campionate, con l’ausilio di un computer portatile, senza questionario cartaceo.

La Rilevazione da lista inizierà a partire dal 7 ottobre e ha l’obiettivo di verificare le informazioni riguardanti la composizione delle famiglie, titoli di studio, occupazione, mobilità, e punta prevalentemente sull’auto-compilazione di un questionario on line da parte delle famiglie.

A Ravenna l’indagine da lista coinvolgerà 3.428 famiglie che proprio in questi giorni stanno ricevendo le lettere con cui Istat le invita a compilare il questionario via web e fornisce le relative istruzioni.

Si tratta di una breve serie di domande – tempo stimato per le risposte circa 10 minuti – a cui le famiglie campione devono però obbligatoriamente rispondere: per questo, a partire da una certa data scatterà una fase di sollecito con l’invio di lettere, da parte dell’Istat, a quanti non avranno ancora risposto.

Infine, dall’8 novembre, le famiglie che ancora non avranno risposto autonomamente, riceveranno la visita dei rilevatori incaricati dal Comune di Ravenna.

Le famiglie interessate potranno chiedere informazioni contattando il Numero Verde ISTAT 800-188-802  oppure  l’Ufficio Comunale di Censimento  costituito  presso   l’ufficio Studi e Statistica  (tel. 0544-482805-482809-482803)   mail: statistica@comune.ra.it).

Coopstartup premia 6 progetti: 60 mila euro per la nascita di nuove imprese

Seconda edizione della selezione per incentivare l’imprenditoria cooperativa

IMG 0691Lavorazione e commercio di luppoli, un supermercato autogestito, un centro per bambini autistici, un servizio di tracciabilità per la filiera agricola: sono i progetti vincitori della seconda edizione di Coopstartup Romagna, il bando per la nascita di nuove cooperative promosso da Legacoop, Coopfond e Coop Alleanza 3.0 nel territorio di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Nel complesso hanno partecipato più di 100 persone e 30 gruppi di progetto.

I quattro progetti vincitori – Cooperativa Luppoli Italiani (Ravenna), Stadera (Ravenna), Circo Fiaba (Rimini) e Cooperativa di servizi tracciabilità decentralizzata per agricoltura (Forlì-Cesena) – si aggiudicano l’accompagnamento alla costituzione in cooperativa da parte di Legacoop Romagna e un contributo a fondo perduto di 12mila euro. Per la qualità delle idee presentate la giuria ha assegnato altri due premi speciali da seimila euro cadauno a Centro Mousikè, una cooperativa artistico-terapeutica già operativa a Ravenna, e a Cooperativa 49 a.C., che si occupa di marketing territoriale nell’area del Rubicone. In totale 60mila euro di fondi. I vincitori sono stati premiati giovedì 26 settembre nel corso di una cerimonia di fronte alla direzione associativa di Legacoop Romagna.

Oltre ai premi in denaro (assegnati una volta perfezionata l’adesione a Legacoop Romagna) per tutti c’è la possibilità di attivare altri prodotti finanziari di Coopfond a sostegno delle startup cooperative, in seguito a istruttoria e valutazione autonoma del fondo. Tutti i progetti per 36 mesi saranno accompagnati nel periodo post-startup dagli esperti di Legacoop Romagna. Potranno inoltre usufruire dei servizi forniti da FedercoopRomagna a condizioni agevolate per i primi due anni di attività.

Si è conclusa così la seconda edizione di Coopstartup, iniziata nell’autunno dello scorso anno con alcune importanti novità per incentivare la partecipazione, mantenendo però il focus su idee imprenditoriali che comportino l’introduzione di innovazioni tecnologiche, organizzative o sociali, con particolare riferimento agli ambiti considerati prioritari dalla Ue per incoraggiare percorsi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Accoglienza e integrazione dei rifugiati: a Ravenna l’evento finale del progetto Wir

Palazzo RasponiIl Comune di Ravenna è entrato a far parte di una rete di partner europei, composta da sette Paesi, sei enti pubblici, due associazioni e un’università, che aderiscono al progetto Wir, “Welcome and integration for refugees in Europe”.

Il progetto Wir, cofinanziato dalla Commissione europea nel quadro del programma Europe for Citizens, affronta temi importanti che attualmente sta trattando l’Unione europea, riguardo al fenomeno migratorio, all’accoglienza e all’integrazione dei rifugiati.

Attraverso la partecipazione a questa rete, vasta ed internazionale, «si avranno maggiori opportunità di adottare e adattare soluzioni transnazionali innovative a livello locale, per combattere gli stereotipi e per migliorare i processi di accoglienza e integrazione dei migranti a livello locale».

Per fare ciò, il progetto si pone come obiettivo «l’accrescimento della conoscenza dei processi di accoglienza e integrazione dei migranti elaborati dall’Ue e dagli stati membri; lo scambio di buone pratiche e il confronto tra diverse esperienze e prassi europee in materia di istruzione, inserimento lavorativo, educazione, minori stranieri non accompagnati e sui rapporti di scambio tra migranti e la società civile».

Fino a domani, venerdì 27 settembre, il Comune di Ravenna ospita l’evento finale del progetto, a cui partecipano coordinatori e decisori politici provenienti dai Paesi partner: “un’occasione di confronto e scambio, in giornate che stanno dando l’opportunità a tutti di conoscere in modo più approfondito il sistema di accoglienza e le pratiche di inclusione attuate nel territorio di Ravenna, con anche l’intervento di esperti dell’Università di Bologna – i professori Pierluigi Musarò e Marco Borraccetti – e del Servizio Centrale del sistema di accoglienza Sipromi, dottoressa Virginia Costa”.

Visite sul campo per conoscere i progetti per minori stranieri non accompagnati al Villaggio del Fanciullo e gli interventi di mediazione culturale con la cooperativa Terra Mia alla scuola primaria Pasini sono stati l’occasione per toccare con mano la realtà di Ravenna.

«Siamo orgogliosi – dichiara l’assessora alle Politiche Migratorie del Comune di Ravenna Valentina Morigi – di ospitare questa delegazione: fin dal primo evento organizzato in Svezia questo progetto è stato occasione di arricchimento e conoscenza per tutti noi, che siamo impegnati nel costante miglioramento delle pratiche di inclusione. Volgere lo sguardo oltre i nostri confini e le nostre politiche ci ha reso consapevoli su differenze e affinità con un sistema eterogeneo come quello europeo, che presenta eccellenze e modalità innovative di rispondere alle esigenze del fenomeno migratorio».

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