Regionali: si presenta Coraggiosa, lista a sinistra del Pd ma che sostiene Bonaccini

Coordinata dall’ex europarlamentare Elly Schlein, unisce alcune realtà politiche e civiche. Tra i partiti coinvolti Mdp-Articolo 1, Sinistra Italiana, È Viva

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Gianluca Dradi con Elly Schlein

Ancora non c’è un programma nero su bianco e ancora non ci sono i candidati, ma ci sono nome, simbolo e, anche in provincia di Ravenna, un comitato elettorale in vista della Regionali del 26 gennaio.

La lista si chiama Coraggiosa e ha nel simbolo un cuore. L’ennesimo nuovo nome per l’ennesimo tentativo di riunire forze a sinistra del Pd, nel caso specifico in appoggio al candidato Stefano Bonaccini.

EllyAlla presentazione a Ravenna c’erano quindi esponenti locali di Mdp-Art. 1, Sinistra Italiana e altre realtà più o meno piccole come per esempio Sinistra per Ravenna e È viva, nella coalizione di centrosinistra a Palazzo Merlato.

A fare da testimonial Gianluca Dradi, preside del liceo scientifico, ex amministratore locale con i Ds, uomo di sinistra che nel suo prologo incentrato sul tema della crisi ambientale intrecciata con quella sociale non ha mancato di citare Papa Francesco. Ma Dradi ha anche colto l’occasione per fugare ogni dubbio rispetto alla sua presenza: «Credo nel progetto, credo nella persona che lo sta coordinando, Elly Schlein, e lo faccio senza alcun possibile ritorno personale visto che non ho intenzione di candidarmi».

La parola è quindi passata a colei che verosimilmente dovrebbe essere la capolista, appunto la Schlein, ex europarlamentare, alle ultime Europee rinunciò a più offerte di candidature (anche dal Pd, che lei aveva lasciato per entrare in Possibile con Pippo Civati) per una rielezione praticamente certa. L’obiettivo allora annunciato e oggi almeno in parte praticato era proprio quello di “federare” la sinistra, unire le forze in una forza ecologista, di sinistra, unitaria. Ed Elly Schlein ha tracciato i temi principali che si troveranno nel programma: transizione ecologica, distribuzione, attenzione alle zone più sofferenti, come quelle montane.

E il rapporto con il Pd? Non facile, ammette Schlein, ma noi saremo lì a parlare in modo chiaro per ottenere ciò che è possibile ottenere. E i punti di disaccordo non mancano, come noto. Dalla legge sull’urbanistica al grande tema delle infrastrutture, dalle energie rinnovabili ai temi della sanità. Eppure, nonostante questi distinguo, il nemico da battere è comune. E non si tratta di un semplice partito, ma di un’idea. Dice Schlein. Quella per cui in questi giorni la nuova giunta di centrodestra a Forlì ha bloccato i progetti nelle scuole per prevenire omofobia e violenza di genere in nome di una “difesa della famiglia tradizionale”.

Insomma, se non è un appello al voto utile poco ci manca: questa volta – è il messaggio a chi fosse tentato da altre liste di sinistra che sicuramente si presenteranno come Potere al Popolo – non si può non appoggiare il Pd perché in ballo ci sono i valori e le fondamenta che hanno reso grande questa regione. Non tutto va bene, ma si può, insieme, fare meglio.

«Questo è un progetto politico e civico insieme» dice Schlein chiedendo la mobilitazione di ogni presente (qualche decina) «la nostra speranza è quella di essere decisivi». Ed è vero che, secondo i sondaggi, anche pochi punti percentuali potrebbero fare la differenza per le due coalizioni.

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