giovedì
18 Settembre 2025

Rontini, sfumata la candidatura a sindaco: «Mi ripresento con entusiasmo in Regione»

La consigliera uscente del Pd aveva dato la disponibilità a raccogliere il testimone di Malpezzi, ma ci spiega: «Dai circoli mi è stato chiesto di proseguire il buon lavoro a Bologna»

Rontini
La consigliera Manuela Rontini nell’aula dell’Asemblea regionale

Manuela Rontini sta concludendo il primo mandato da consigliera regionale e il suo nome è circolato a lungo come possibile candidata sindaco a Faenza nella corsa del 2020. In realtà, come ci spiega nell’intervista, sembra che correrà invece per la conferma in regione il 26 gennaio mentre voci di corridoio parlano di una conferma praticamente certa del suo collega Gianni Bessi, di una rinuncia di Mirko Bagnari (anche lui al termine del primo mandato) e di una discesa in campo dell’attuale assessore regionale Andrea Corsini. In attesa di conferme ufficiali, abbiamo fatto qualche domanda alla consigliera che più è stata sulle pagine dei giornali nelle ultime settimane.

Consigliera, se ne parla ormai da tempo, ci dica: sarà lei la candidata del centrosinistra a sindaco di Faenza? O tenterà di tornare in Regione per il secondo mandato?
«Come ho sempre detto, non si decide da soli se e a cosa candidarsi. Ho dato la mia disponibilità sia per le regionali che per le amministrative del 2020, ma ho chiesto alla comunità del Partito democratico di decidere insieme cosa fare. Martedì sera si è svolta la riunione dei direttivi dei circoli Pd della Romagna Faentina: le tante persone intervenute, a partire dal coordinatore Anconelli, che ringrazio, mi hanno chiesto di ricandidarmi in Regione per il lavoro fatto in questi 5 anni per il nostro territorio e per la complessità della sfida che abbiamo davanti. E io, anche stavolta, metterò il mio entusiasmo e le mie energie a disposizione di questa sfida».

La lista Insieme per Cambiare si è detta contraria alla sua candidatura a sindaco. La cosa la preoccupa? E che coalizione immagina eventualmente per il centrosinistra?
«Sono certamente dispiaciuta, non tanto per una questione personale: ritengo infatti che la buona politica non si costruisca con i veti, ma provando a scrivere insieme progetti possibili e soluzioni concrete per dare risposte alle esigenze delle nostre comunità. Bisogna ripartire da un ragionamento diverso: come immaginiamo Faenza nel 2030? Come vogliamo che sia la nostra città? E, da lì, coinvolgendo le tante espressioni di associazionismo, politico e civico, che sono da sempre il valore aggiunto di Faenza, costruire una coalizione plurale e inclusiva, capace di coinvolgere tutti coloro che non si rassegnano alla rabbia e al rancore, ma si vogliono impegnare per lasciare ai più giovani un territorio più bello in cui crescere e vivere».

Qual è il risultato più importante che pensa di aver ottenuto in questi cinque anni?
«Innanzitutto mi lasci dire che c’è una cosa di cui vado molto orgogliosa: dall’inizio della Legislatura non ho mai mancato di essere presente a ciascuna delle 269 sedute dell’Aula del Consiglio regionale, dove ho il 100% di presenze. So che questo non è sufficiente per essere un buon rappresentante delle Istituzioni, ma mi hanno insegnato che in politica bisogna “essere, esserci, per fare”. Mi vengono subito in mente due cose, tra le tante. Sono stata relatrice del provvedimento che ha tagliato i vitalizi agli ex Consiglieri e Assessori regionali (gli attuali non ne hanno diritto, ndr): una norma che sicuramente non mi ha attirato simpatie tra gli addetti ai lavori, ma che abbiamo inteso come un gesto di buon senso, per provare a rimettere in sintonia la classe politica con il resto del Paese, affaticato dalla crisi economica. Poi la nuova legge urbanistica, costruita a seguito di un lungo percorso di confronto e partecipazione con i professionisti, le associazioni e gli Enti locali, che mette al centro la rigenerazione urbana per frenare la cementificazione. Il primo bando ha contribuito a finanziare la riqualificazione dell’ex Caserma Alighieri a Ravenna, il Borgo Marina a Cervia, la passeggiata delle Arti a Conselice, il progetto dell’area stazione a Faenza, la realizzazione di alloggi di edilizia sociale a Bagnacavallo e la nuova “cittadella scolastica” a Fusignano. Questo per dire che dà soddisfazione veder cambiare le nostre città, anche a seguito di un lavoro di sinergia e collaborazione con la Regione Emilia-Romagna».

Renziana della prima ora, è rimasta nel Pd. Può rassicurare gli elettori che potrebbero temere che lei abbia intenzione di passare a Italia Viva dopo un’eventuale elezione, come è accaduto con alcuni eletti in Regione Umbria?
«Sabato scorso, l’Assemblea regionale del Partito democratico, all’unanimità, mi ha eletta vicepresidente: se non fossi convinta che il Pd possa ancora essere quella grande forza popolare intorno a cui raccogliere le migliori tradizioni culturali e politiche del Paese, per rimettere l’Italia in cammino, non avrei accettato. Ho scelto di restare nel Partito democratico per questo motivo, lo stesso per cui nacque il Pd 12 anni fa, seppur sia legata, come tutti sanno, da un rapporto di stima e amicizia con Matteo Renzi».

Quanto le fa paura la Lega? In Regione e a Faenza, dove storicamente è sempre stata molto forte? E secondo lei, come la si può battere?
«Tenendo insieme l’orgoglio di essere emiliano romagnoli, di abitare in una regione in cui la disoccupazione è scesa al 5% e in cui le persone scelgono di venire a curarsi per la qualità dei servizi, con le sfide che abbiamo davanti. A partire dalla necessità di una svolta verde, capace di coniugare la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo economico, e dall’impegno che prenderemo sugli asili nido: meno cari e accessibili a tutte le famiglie. Perché anche in questi anni non abbiamo mai smesso di innovare e ripensarci. Bonaccini ha dimostrato di essere un bravo governatore, ma ancor di più un buon sindaco dell’Emilia-Romagna: qui possiamo vincere e ce la metteremo tutta per riuscirci».

E i 5 Stelle? Possono essere alleati del centrosinistra a Faenza? Cosa ne pensa del fatto che potrebbero non presentare il simbolo alle regionali?
«Non credo ad alleanze fittizie, fatte con l’unico obiettivo di battere gli avversari: sarebbero una presa in giro nei confronti dei cittadini. Penso invece che sui programmi si possa verificare la possibilità di un’intesa. Vale per Faenza e vale per la regione Emilia-Romagna dove, anche in questi anni, ci sono stati alcuni provvedimenti che abbiamo votato insieme: il taglio dei costi della politica, il contrasto alle discriminazioni e alle violenze determinate dall’orientamento sessuale, ma anche la legge sulla mobilità ciclabile e le norme per bloccare la diffusione delle slot-machine».

A Russi il primo festival della curiosità, tra spettacoli e una parata in centro

Fino a domenica nei luoghi della cultura, con Vito Mancuso, Chiara Guidi, Matteo Scaioli e il Magnifico Teatrino Errante

Magnifico Teatrino Errante
Lo spettacolo del Magnifico Teatrino Errante

Al via a Russi (dal 15 al 17 novembre) la prima edizione del Festival della curiosità, rassegna culturale “per un pubblico curioso” con spettacoli teatrali, laboratori, concerti, balli e la singolare “parata dei curiosi” per le vie del centro.

«Questa rassegna – spiega il sindaco di Russi Valentina Palli – nasce da un incontro, dalla volontà di cucire rapporti e tessere relazioni, dalla capacità di tante menti diverse di sedersi insieme e di trovare un punto in comune. Una Russi nuova, quella che vogliamo farvi conoscere in questo fine settimana di novembre. Tante iniziative che hanno però un filo rosso e unico che le collega, la curiosità».

Ad aprire il Festival sarà lo spettacolo “Madre notte”, in scena al teatro comunale venerdì 15 alle 21, con il noto teologo Vito Mancuso e le musiche di Federica Maglioni a.k.a. Frida Split.

Sabato 16, alla Biblioteca Comunale, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 15.30, Gianni Zauli condurrà “Stop motion” un set aperto a chiunque voglia partecipare per tuffarsi nel cinema d’animazione attraverso appunto la tecnica della stop motion. A seguire, dalle 15.30 alle 17.30, lo stesso Zauli presenterà il cortometraggio realizzato in stop motion dai bambini del Centro Paradiso.

Sabato sera, alle 18, sempre in biblioteca Chiara Guidi svolgerà una lettura drammatica tratta dal libro “La voce in una foresta di immagini invisibili”, mentre alle 21.15 al Comunale prenderà vita lo spettacolo teatrale “Dance on the tree” del Magnifico Teatrino Errante, liberamente tratto dalla storia vera di Julia Butterfly Hill, che visse per due anni sopra una sequoia alta 60 metri, con musiche dal vivo di Fabio Mina e Marco Zanotti, le scene di Domenico Demattia, per la regia di Valeria Nasci.

Domenica 17 alle 11.30 dalla Biblioteca partirà la “Parata dei curiosi” che si svilupperà per le strade del centro fino ad arrivare in piazza Dante con un gruppo di curiosi costituito dai ragazzi del Centro Paradiso ai quali lungo il percorso si aggiungeranno anche i musicisti della scuola Contarini, la Corale San Pier Damiani, la Banda Città di Russi e i Canterini Romagnoli. All’arrivo in piazza Dante sarà suonato il brano “A sò curios” composto da Antonio Baruzzi, con Marco Zanotti e Francesco Cimatti.

Nel pomeriggio di domenica, alle 16, la biblioteca sarà animata dallo spettacolo “Non lo sapevo” di Antonio Baruzzi, Giulia Torelli e Andrea Scardovi, che avvicina tra dialogo e performance musica e scienza, apparentemente lontani fra loro.

A chiudere la tre giorni di eventi, alle 18 sempre in Biblioteca si terrà il concerto di Matteo Scaioli con le sue “Macchine di Harmograph”.

In piazza a Cervia è già arrivato l’albero di Natale, un abete donato da Pinzolo

Verrà acceso il 7 dicembre con i cori delle scuole. Illuminazione a led

Albero Natale 2Mentre a Milano Marittima si apre il villaggio luminoso, in Piazza Garibaldi è già arrivato il grande albero di Natale donato a Cervia in segno di amicizia dal Comune di Pinzolo-Madonna di Campiglio.

L’albero è un abete rosso e proviene da una zona boschiva del comprensorio di Pinzolo-Madonna di Campiglio-Sant’Antonio di Mavignola soggetta a un piano di taglio programmato per la rinaturalizzazione dell’area. Nella normale pratica selvicolturale attraverso un piano di assestamento forestale vengono programmati annualmente tagli a raso di intere zone per procedere alla rinnovazione naturale e artificiale e fare in questo modo ringiovanire il bosco.

La gestione dei boschi del Comune di Pinzolo è certificata con protocollo internazionale Pefc che rappresenta un sistema di coltivazioni di boschi con criteri ecosostenibili. Nella gestione di queste tipologie di boschi si presta particolare attenzione al rafforzamento della struttura forestale effettuando tagli selettivi senza intaccare il capitale arboreo.

L’allestimento dell’albero natalizio è a cura del Servizio Verde e da anni il Comune di Cervia, certificato Emas, ha scelto di risparmiare energia elettrica, per illuminare il principale albero natalizio della città con un impianto a led. «Questo infatti – si legge nella nota inviata alla stampa – permetterà di ottenere un’elevata luminosità (quattro volte maggiore delle lampade tradizionali), con un’elevata efficienza, una riduzione di consumi elettrici del 40-50 percento ed un’alta affidabilità, a fronte comunque di una rilevante spesa di acquisto, ammortizzata in molti anni futuri di utilizzo».

Un incontro mare e montagna che vede peraltro il Comune di Pinzolo-Madonna di Campiglio partecipare da anni alla manifestazione “Cervia Città Giardino”, proponendo un allestimento floreale molto apprezzato da cittadini  e dai turisti.

Inoltre grazie alle collaborazioni e all’amicizia instaurate negli anni col Comune di Pinzolo-Madonna di Campiglio, insieme al grande abete rosso, sono arrivati in dono due alberi di 7 metri per la Casa del Volontariato e per il Circolo Pescatori La Pantofla,  insieme a 15 abeti per il Consorzio Cervia Centro, che lo scorso anno si era attivato a raccogliere dei fondi per la ricostruzione e dei boschi del Trentino danneggiati nel 2018.

L’accensione dell’abete avverrà sabato 7 dicembre con i Cori delle scuole del territorio.

Ravenna, scoperto giro di fatture false per un milione di euro. Maxi sequestro

Al centro dell’indagine una società del settore della riparazione e manutenzione di apparecchiature elettriche

Foto FinanzaNei giorni scorsi i finanzieri hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Ravenna, su richiesta della locale procura della Repubblica, con la quale è stato disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie, per un valore di circa 800 mila euro, nei confronti di una società di Ravenna operante nel settore della riparazione e manutenzione di apparecchiature elettriche.

Il sequestro è stato eseguito all’esito di una complessa attività di polizia economico-finanziaria condotta dalle Fiamme Gialle, al termine della quale è emerso che l’impresa ravennate, tra il 2012 ed il 2015, aveva utilizzato fatture relative a operazioni inesistenti emesse da società delle province di Milano, Udine e Vicenza rivelatesi essere delle vere e proprie “cartiere”, cioè scatole vuote prive di reale consistenza economica, riuscendo così a ottenere un illecito risparmio fiscale di circa mezzo milione di euro.

Inoltre, subito dopo l’avvio delle attività ispettive da parte della Guardia di Finanza, l’amministratore della società sottoposta a verifica fiscale ha costituito una nuova compagine societaria, poi intestata al fratello, a beneficio della quale trasferiva due immobili di proprietà della vecchia società. Così facendo i due immobili sono stati temporaneamente sottratti alle azioni creditorie del Fisco, proprio nella fase in cui gli accertamenti della Guardia di Finanza iniziavano a fare luce sulle frodi fiscali compiute dalla società.

Per queste ragioni il rappresentante legale dell’impresa è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti e, in concorso con il fratello, anche per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sulla base degli accertamenti delle Fiamme Gialle, l’Autorità Giudiziaria inquirente ha pertanto richiesto ed ottenuto dal Tribunale l’emissione del provvedimento di sequestro a tutela del credito erariale.

In esecuzione di tale decreto, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro le disponibilità finanziarie della società utilizzatrice le false fatture e del suo amministratore, un appartamento di proprietà di quest’ultimo nonché gli immobili che il medesimo aveva fraudolentemente cercato di sottrarre al Fisco.

Sa di avere l’Hiv ma continua ad avere rapporti sessuali non protetti con le amanti

Arrestato un 39enne residente tra Rimini e il Ravennate. Aveva contagiato la sua ex convivente

HivUn uomo di 39 anni (residente tra Rimini e il Ravennate – come riporta il Corriere Romagna in edicola oggi, 15 novembre) è stato arrestato dai carabinieri di Rimini per aver contagiato una delle sue amanti con l’Hiv e per averne esposto volontariamente al virus altre tre.

L’uomo, di origini brasiliane, si trova agli arresti domiciliari e deve rispondere del reato di lesioni gravi. Stando alle indagini scattate ad agosto su segnalazione della convivente, l’uomo avrebbe intrattenuto diverse relazioni sessuali anche durature con diverse donne, contagiando una di queste con l’Hiv (si tratta di una donna ravennate, con cui ha convissuto per quasi dieci anni).

Le indagini dei carabinieri hanno appurato come il 39enne, positivo all’Hiv da alcuni anni, dal 2017 aveva sospeso volontariamente la terapia farmacologica, l’aveva ripresa poi solo sporadicamente nel 2018, per poi interromperla totalmente aumentando esponenzialmente il rischio di contagio in caso di rapporti sessuali non protetti.

Oltre alla convivente, gli accertamenti dei militari hanno permesso di risalire ad altre tre donne (di cui una ravennate), conosciute tramite alcuni social, le quali, ignare dello stato di salute dell’uomo, hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con l’indagato.

Droga a scuola: due studenti segnalati alla procura e uno spacciatore denunciato

La polizia locale di Faenza impegnata con unità cinofila. Deferito anche un 24enne che cercava di rivendere computer e smartphone

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La droga sequestrata dalla polizia locale di Faenza

Hashish e marijuana tra libri e quaderni, nello zaino di scuola. Per cercare di mettere un freno a questo fenomeno la polizia locale di Faenza è stata impegnata questa settimana in una serie di controlli, anche con l’ausilio di cani antidroga.

Il bilancio è di due nuove segnalazioni al Prefetto di Ravenna per studenti indicati come consumatori di droga,  un pusher tunisino di 18 anni denunciato, così come è stato deferito un nigeriano perché trovato in possesso di computer e iphone di ultima generazione ancora incellofanati, di cui non ha saputo giustificare il possesso.

Nel dettaglio, gli agenti hanno proceduto al controllo di due classi di una scuola secondaria. Il controllo all’interno dell’istituto, era stato naturalmente concordato direttamente con il responsabile della scuola che aveva chiesto un segnale forte per i propri studenti.

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Il pastore tedesco utilizzato nei controlli

Il giovane pusher tunisino è stato invece fermato mentre stava vendendo una dose di marijuana a uno studente 18enne faentino nei pressi della stazione ferroviaria. Durante la perquisizione sono state ritrovate nascoste nei vestiti altre 5 dosi già confezionate in bustine singole pronte per essere vendute. Il giovane è stato solo denunciato, considerando la maggiore età anche dell’acquirente e il fatto che il tunisino fosse incensurato, regolare sul territorio italiano e regolarmente residente in città,.

Sempre seguendo le tracce dello spaccio di stupefacenti, gli agenti della polizia locale hanno poi fermato al Parco Mita, luogo indicato dagli studenti come ritrovo abituale di spacciatori, un nigeriano del 1995, residente a Faenza, che cercava di vendere, ai frequentatori del parco, questa volta non droga, ma materiali tecnologici di ultima generazione, smartphone e computer, ancora imballati di  cui non ha saputo giustificare il possesso. L’uomo è stato, pertanto, denunciato per ricettazione e il materiale tecnologico immediatamente sequestrato.

Il secolo operaio nei “Fatti” di Gigio Dadina, al Cisim con il musicista Giampaoli

Dadina GiampaoliDa venerdì 15 a domenica 17 novembre (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 17) al Cisim di Lido Adriano va in scena lo spettacolo “I fatti – l’aria infiammabile delle paludi”.

Due sgabelli, un narratore, Luigi Dadina del Teatro delle Albe, e un bassista, Francesco Giampaoli (di Sacri Cuori e svariati altri progetti): voce e musica per tessere una storia, fuori e dentro la biografia del protagonista.

Dadina attraversa il Novecento, il secolo operaio. La narrazione si apre il 30 giugno 1916, quando nel cuore dell’estate, sul Monte Colombara, muore Dadina Vincenzo Antonio, colono. È il secondo anno della prima guerra mondiale. Dopo millenni non erano più i buoi a tirare l’aratro, comparivano le prime macchine agricole. Il successivo trasferimento della famiglia a Ravenna è legato all’enorme sviluppo industriale della pianura padana, all’estrazione del metano, l’aria infiammabile delle paludi che alimenta il boom economico, che permette la rinascita del porto di Ravenna. La narrazione si chiude il 13 marzo 1987 con la tragedia della nave gasiera Mecnavi dove tredici persone persero la vita in uno dei peggiori incidenti sul lavoro in Italia.

Domenica, dopo lo spettacolo, incontro “Arte e Periferia” con Luigi Dadina e il fumettista Davide Reviati.

Saranno in mostra, per tutti e tre i giorni di replica le serigrafie dello stesso Reviati e le fotografie di Marco Parollo “Acquaterracielo”.

Contributo soci a partire da 6 euro – Ingresso riservato ai soci Aics 2019/20. Info: 389 6697082.

Da Morgan a Capossela sul palco di Piangipane per i cent’anni del teatro Socjale

Da gennaio al via i festeggiamenti con grandi ospiti, convegni, spettacoli e anche un concerto lungo nove ore…

Teatro Socjale

Nel 2020 il Teatro Socjale di Piangipane compirà cent’anni, e trenta ne saranno passato dall’inizio del suo secondo tempo, quando negli anni Ottanta un gruppo di ragazzi decise di fondare il circolo Arci per salvare l’edificio dal declino.

Il Socjale, la cui caratteristica “j” sembra essere stata introdotta sin dall’inizio dal decoratore dell’edificio al fine di conferire una maggior armonia alla scritta, è sopravvissuto a un secolo di storia e ha visto cambiare il suo pubblico e la sua struttura senza però modificare la sua originaria vocazione di luogo d’intrattenimento e condivisione culturale.

Proprio alle origini del teatro, fondato nel 1920 dalla Cooperativa Agricola Braccianti, sono dedicati due convegni previsti nel mese di aprile: uno riguarda la storia della cooperativa, l’altro è una ricostruzione della storia del teatro, basata sulle ricerche compiute dallo storico Alessandro Luparini da cui sarà realizzata anche una pubblicazione dedicata. Inoltre, in un Cd verranno riunite le migliori interpretazioni che il palco del Socjale ha conosciuto in 30anni di attività.

Sempre legati al passato, due spettacoli teatrali: I braccianti e la nascita del teatro Socjale, a cura del Teatro delle Albe, e Il teatro racconta…, che raccoglie fatti e fatterelli, leggende metropolitane appartenenti al folklore e inerenti alla storia del luogo.

Si passa poi ai festeggiamenti veri e propri con il cartellone degli spettacoli, selezionati secondo i principi della qualità, della varietà e, quanto più possibile, del made in Italy. Il programma copre al momento solo il periodo da gennaio ad aprile, mentre la seconda fase dei festeggiamenti del centenario è in corso di lavorazione.

Vincenzo Mollica Ansa 2Il giornalista televisivo Vicenzo Mollica aprirà le danze il 10 gennaio con “Prima che mi dimentico tutto…”, un racconto delle esperienze vissute con alcuni personaggi che hanno calcato il palcoscenico del Teatro Socjale e da lui intervistati.  Mollica, affiancato dal compositore Fabo Frizzi, fratello di Fabrizio, porterà avanti una conversazione integrata da filmati particolarmente significativi della sua storia personale e dall’interpretazione di brani musicali che hanno segnato i decenni dagli anni ’50-’60 in poi.

Venerdì 17 gennaio è in programma Il barbiere di Siviglia, dramma comico di Gioachino Rossini in versione ridotta con accompagnamento dell’orchestra Corelli di Ravenna diretta da Jacopo Rivani, mentre il 24 gennaio il Socjale ospiterà il concerto “Piano solo” di Morgan, il cui repertorio omaggia i grandi della musica come Modugno, Tenco, De Andrè, Bowie e i Pink Floyd.

GeneGnocchi
Gene Gnocchi

La programmazione di gennaio si chiude venerdì 31 con San Marino Concert Band & Mauro Coruzzi, in arte “Platinette”, e lo show musicale “Donne che cantano e incantano…”, una serata all’insegna delle musica al femminile che spazia nel tempo e nei generi.

Il 1 febbraio Gene Gnocchi terrà al Socjale un monologo dal titolo “Sconcerto Rock”, rivestendoi  panni di un’anziana rockstar tornata sul palco dopo anni di silenzio e problemi economici; il venerdì 7 sarà poi la volta di Katia Ricciarelli & Trio Iftode e il loro repertorio fatto di opera, grandi classici e musiche da film.

Nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio, il Crazy Stompin’ Club proporrà una serata anni Venti a ritmo di swing, mentre il venerdì 21 il pubblico potrà assistere a una versione adattata in dialetto romagnolo della celebre fiaba in musica Pierino e il Lupo di Sergej Prokof’ev. L’accomagnamento sarà eseguito dall’Orchestra Issm dell’Istituto Giuseppe Verdi di Ravenna diretta da Federico Ferri, mentre le voci narranti apparterranno a due attori d’eccezione: il sindaco di Ravenna de Pascale e il Consigliere comunale Rudy Gatta. Nella stessa serata del 21 febbraio l’Orchestra del Verdi eseguirà anche la sinfonia numero 1 di Beethoven, a 250anni dalla nascita del compositore, cui seguirà l’omaggio a Federico Fellini e Tonino Guerra di e con Nevio Spadoni.

Inserito nella rassegna “In Fest Arci”, l’evento di venerdì 28 febbraio vede come protagonista Giovanni Truppi, candidato al Nastro d’argento 2018 per la miglior canzone originale con Amori che non sanno stare al mondo, composta per l’omonimo film di Francesca Comencini.

Vinicio Capossela
Vinicio Capossela

In programma per venerdì 6 marzo, l’unica serata internazionale del cartellone porta i nomi di Charlie Hunter& Lucy Woodward: i due artisti presenteranno il loro album “Music!Music! Music!” in cui reinterpretano in maniera originale e personale i repertori classici e pop di artisti quali Blind Willie Johnson, Terence Trent D’Arby e Nina Simone. Spazio al jazz di Paolo Fresu & Bebo Ferra nella serara del 13 marzo, mentre il giorno dopo, sabato 14, andrà in scena lo spettacolo teatrale da Shakespeare “La più strana delle meraviglie”, con Roberto Mercadini.

Il 20 Marzo il Socjale sarà investito da un’ondata di energia portata dal Canzoniere Grecanico, il primo e più importante gruppo interprete della musica popolare salentina e della vera pizzica,  giusto in tempo per festeggiare con Vinicio Capossela, la sera di venedì 27, i trent’anni dal suo primo album.

Un’esperienza fuori dal comune attende il pubblico del Socjale il 28 marzo: “Un sogno lungo cent’anni…” sarà un concerto lungo nove ore, dalle stelle alle luci dell’alba, che accompagnerà gli spettatatori nelle varie fasi della notte. I tavoli e le sedie saranno sostituiti da materassi e ci saranno postazioni dedicate alla lettura e alle tisane. Lo scopo è quello di rendere sociale un momento solitamente intimo come la notte.

Dario Ballantini
Dario Ballantini

Venerdì 3 aprile farà visita al Teatro di Piangipane Dario Ballantini –  il Valentino di Striscia la Notizia – che proporrà uno spettacolo in memoria di Lucio Dalla, suo grande amico. Infine, il 17 aprile si esibirà Enrico Rava, il trombettista italiano più noto a livello internazionale, assieme a Roberto Taufic.

La prima fase delle celebrazioni del centenario si chiuderà all’insegna della solidarietà con una serata di beneficienza programmata per il 24 aprile, il cui ricavato sarà devoluto a diverse associazioni benefiche.

 

Anche un giovane faentino ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica

Massimo Resta è tra gli atleti paralimpici celebrati da Mattarella: «Siete una magnifica rappresentazione dell’Italia»

Massimo Resta Faenza
Massimo Resta con il Presidente della Repubblica

«Avete dato un grande contributo con questi risultati, avete fatto risuonare tante volte l’inno nazionale ma il contributo che date alla vita quotidiana è altrettanto importante: il nostro paese cresce insieme a voi. Trasmettete un grande messaggio a tutta l’Italia, grazie per le vostre attività e per il vostro impegno: siete una magnifica rappresentazione dell’Italia».

È il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto alla Nazionale italiana di nuoto paralimpico che ha vinto il medagliere agli ultimi Mondiali di Londra conquistando 50 medaglie e i giovani atleti che ai Giochi europei paralimpici giovanili hanno conquistato 44 medaglie. La delegazione azzurra è stata ricevuta al Quirinale dal Capo dello stato.

Tra gli atleti presenti anche un giovane faentino, Massimo Resta, classe 2004, in grado di conquistare ben quattro medaglie d’artento (nei 50, 100 e 400 stile libero e nei 100 dorso) agli Europei in Finlandia.

I pompieri pronti a scioperare per stipendi, carriera e sistema previdenziale

Sit-in dei vigili del fuoco della Cisl in piazza davanti alla prefettura di Ravenna

I pompieri incrociano le braccia. La Fns Cisl dei vigili del fuoco – sezioni nazionale e Romagna – ha indetto infatti quattro giornate di sciopero (nel corso delle quali sarà comunque assicurato “il soccorso tecnico urgente alla popolazione”): il 21 novembre (dalle 16 alle 20), il 2 dicembre (dalle 10 alle 14), il 12 dicembre (dalle 16 alle 20) e il 21 dicembre (dalle 10 alle 14).

Domani, 15 novembre, la protesta arriva invece in piazza del Popolo, con un sit-in in programma dalle 9.30 alle 11.30 davanti alla prefettura di Ravenna, mentre in contemporanea si terrà la manifestazione nazionale a Roma.

«Pretendiamo – scrive in una nota la Fns Cisl – che le promesse diventino fatti concreti e tangibili». I vigili del fuoco, in particolare, protestano perché «le somme finora stanziate nella previsione della Legge di bilancio 2020 sono decisamente insufficienti a garantire un percorso di valorizzazione stipendiale che riconosca il ruolo e la specificità del Corpo Nazionale» e per le difficoltà «nell’applicazione delle disposizioni relative agli inquadramenti e alle progressioni di carriera del personale», chiedendo «una nuova legge delega di riordino a tale riguardo, che non è stata ancora prevista dal Governo, nonostante le molteplici e reiterate sollecitazioni sindacali».

Ad aggravare la situazione «è la mancanza di un sistema previdenziale più adeguato che consenta ai vigili del fuoco di vedersi riconosciuta una pensione proporzionata al fattore evidentemente usurante e di rischio che contraddistinguono questo lavoro, così come è inaccettabile che in caso di malattie e infortuni professionali il personale operativo non possa beneficiare della copertura assicurativa dell’Inail, perché ne è sprovvisto in quanto escluso dalle Leggi dello Stato. In questo contesto – continua la nota dei sindacati –, si aggiungono gli interventi relativi alle assunzioni nelle scorse Leggi di Bilancio, che pur essendo apprezzabili, non sono sufficienti a fornire un adeguato servizio ai cittadini e in questo senso il Corpo necessita di un ulteriore potenziamento straordinario di organico se si vuole veramente garantire sicurezza al paese. In questo quadro critico l’Amministrazione non ha ancora predisposto quanto necessario per bandire nuovi concorsi, così come giace nei cassetti del Ministero dell’Interno la proposta di un nuovo regolamento per il reclutamento del personale volontario del Corpo».

Ravenna, apre il 23 novembre la pista di ghiaccio di piazza Kennedy

Fino al 13 gennaio, con la musica di Radio Studio Delta e un’area ristoro

Pista Piazza KennedyApre sabato 23 novembre la pista di pattinaggio su ghiaccio di piazza Kennedy, in centro a Ravenna.

Grande 600 metri quadrati (20×30 metri), resterà aperta fino al 13 gennaio con tanto di area ristoro, una baita con dolciumi e l’animazione a cura di Radio Studio Delta.

La radio trasmetterà in diretta dalla pista il 23 novembre, il 7 e il 21 dicembre e il 6 gennaio.

De Bortoli e Polito, ma anche il comico Paolo Cevoli tra i premiati del Guidarello

La cerimonia di consegna il 23 novembre all’Alighieri con Bruno Vespa. Tutti i riconoscimenti della manifestazione dedicata al giornalismo d’autore

FerruccioSarà assegnato al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli, presidente della casa editrice Longanesi e già direttore del Corriere della Sera e del Sole24Ore, il Guidarello ad honorem della XLVIII edizione del premio per il giornalismo d’autore organizzato da Confindustria Romagna. «Abbiamo voluto attribuire il nostro riconoscimento a un testimone privilegiato ed estremamente qualificato dei profondi cambiamenti che caratterizzano la comunicazione pubblica nei nostri tempi», spiega il presidente degli industriali romagnoli, Paolo Maggioli.

La cerimonia di consegna dei premi si terrà al Teatro Alighieri di Ravenna sabato 23 novembre alle 17.30, sarà condotta da Bruno Vespa, che presiede la giuria (per il premio nazionale), e presentata da Margherita Ghinassi.

Per il giornalismo nazionale, la sezione Società premia la cronista Agnese Pini, che da agosto guida La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano.

Nella sezione cultura il riconoscimento è attribuito ad Antonio Polito, vicedirettore del Corriere della Sera, “per la raffinatezza delle sue analisi che cercano di scuotere il mondo politico dalla confusione in cui è spesso impigliato”.

Infine per la sezione radio/televisione il premio va a Franco Di Mare, vicedirettore del Tg1, che è stato corrispondente di guerra nelle aree più calde del mondo intervistando personalità della politica e della cultura da Blair a Peres, da Chirac ad Arafat, fino ad Amos Oz e Jorge Amado.

Per il giornalismo Romagna questi i riconoscimenti della giuria presieduta da Roberto Balzani.

Nella sezione Società premiati Roberto Gagnor (oggetto e sceneggiatura) e Giampaolo Soldati (disegni) per l’episodio Pico di Bisanzio e il mosaico barbaro in “Topolino” n. 3301, “che valorizza Ravenna presso un pubblico di giovani e appassionati desueto rispetto ai canali di comunicazione abituali, ma efficace e intrigante proprio per la capacità di saldare la memoria urbana a una dimensione favolistica ed ironica, tipica di un genere e di una generazione di norma disancorate dalle immagini più paludate della pubblicistica storico-artistica e accademica”.

Nella sezione cultura Fiorenzo Landi per il saggio Paolo Fabbri storico sul numero XXV di “Ravenna studi e ricerche” che tratteggia la figura e l’opera del geografo recentemente scomparso.

Nella sezione audiovisivi Francesca Fialdini e Angela Rafanelli per il programma “In viaggio con lei: Rimini” trasmesso su Rai3, “che guida con leggerezza attraverso luoghi, personaggi, miti, che hanno contribuito a creare, modificare, rinnovare l’immagine della Riviera romagnola nelle sue diverse anime e stagioni”.

Paolo Cevoli Romagnoli DOP B (2) (2)Infine il premio Guidarello Turismo è attribuito dalla giuria guidata dal presidente di Federturismo, Gianfranco Battisti, al comico Paolo Cevoli la web serie “Romagnoli dop”, progetto realizzato con la Regione Emilia-Romagna e Visit Romagna per valorizzare non solo il territorio, ma tutta la sua gente e il suo spirito di accoglienza e ospitalità. In 13 puntate e 200 testimonianze, viene raccontata in modo autoironico e scanzonato la romagnolità in tutte le sue sfaccettature.

Come ogni anno, salirà sul palco anche la classe vincitrice del XIII Guidarello Giovani, la cui premiazione si terrà martedì 19 novembre alle ore 10 al Palazzo dei Congressi di Ravenna.

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