I pompieri pronti a scioperare per stipendi, carriera e sistema previdenziale

Sit-in dei vigili del fuoco della Cisl in piazza davanti alla prefettura di Ravenna

I pompieri incrociano le braccia. La Fns Cisl dei vigili del fuoco – sezioni nazionale e Romagna – ha indetto infatti quattro giornate di sciopero (nel corso delle quali sarà comunque assicurato “il soccorso tecnico urgente alla popolazione”): il 21 novembre (dalle 16 alle 20), il 2 dicembre (dalle 10 alle 14), il 12 dicembre (dalle 16 alle 20) e il 21 dicembre (dalle 10 alle 14).

Domani, 15 novembre, la protesta arriva invece in piazza del Popolo, con un sit-in in programma dalle 9.30 alle 11.30 davanti alla prefettura di Ravenna, mentre in contemporanea si terrà la manifestazione nazionale a Roma.

«Pretendiamo – scrive in una nota la Fns Cisl – che le promesse diventino fatti concreti e tangibili». I vigili del fuoco, in particolare, protestano perché «le somme finora stanziate nella previsione della Legge di bilancio 2020 sono decisamente insufficienti a garantire un percorso di valorizzazione stipendiale che riconosca il ruolo e la specificità del Corpo Nazionale» e per le difficoltà «nell’applicazione delle disposizioni relative agli inquadramenti e alle progressioni di carriera del personale», chiedendo «una nuova legge delega di riordino a tale riguardo, che non è stata ancora prevista dal Governo, nonostante le molteplici e reiterate sollecitazioni sindacali».

Ad aggravare la situazione «è la mancanza di un sistema previdenziale più adeguato che consenta ai vigili del fuoco di vedersi riconosciuta una pensione proporzionata al fattore evidentemente usurante e di rischio che contraddistinguono questo lavoro, così come è inaccettabile che in caso di malattie e infortuni professionali il personale operativo non possa beneficiare della copertura assicurativa dell’Inail, perché ne è sprovvisto in quanto escluso dalle Leggi dello Stato. In questo contesto – continua la nota dei sindacati –, si aggiungono gli interventi relativi alle assunzioni nelle scorse Leggi di Bilancio, che pur essendo apprezzabili, non sono sufficienti a fornire un adeguato servizio ai cittadini e in questo senso il Corpo necessita di un ulteriore potenziamento straordinario di organico se si vuole veramente garantire sicurezza al paese. In questo quadro critico l’Amministrazione non ha ancora predisposto quanto necessario per bandire nuovi concorsi, così come giace nei cassetti del Ministero dell’Interno la proposta di un nuovo regolamento per il reclutamento del personale volontario del Corpo».

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