mercoledì
02 Luglio 2025

Incidente in aeroporto: paracadutista atterra tra i cespugli, ricoverato in ospedale

Un 45enne di Verona con oltre 2.500 lanci alle spalle era impegnato in un allenamento: probabile un errore di manovra

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Immagine di repertorio

Un paracadutista di 45 anni originario di Verona, impegnato in un allenamento all’aeroporto La Spreta di Ravenna, ha avuto un problema in fase di atterraggio durante un lancio nella tarda mattinata di oggi, 20 luglio, ed è finito tra i cespugli nelle campagne che circondano l’aviosuperficie di via Dismano.

Il 45enne veneto ha toccato terra in maniera scomposta ed è stato soccorso dal personale della scuola di volo: l’uomo è sempre stato vigile ma avvertiva dolori al costato ed è stato trasportato in ospedale a Cesena per accertamenti.

Lo sportivo è un paracadutista esperto con circa 2.500 lanci alle spalle, che spesso viene a Ravenna per allenarsi. Come oggi: l’incidente è avvenuto durante un allenamento per una particolare disciplina detta canopy piloting, con lanci da 1.500 metri di altezza, di cui il 25 luglio si disputeranno i campionati italiani proprio a Ravenna (il 45enne non è tra i partecipanti). Al momento sembra che le cause dell’accaduto siano attribuibili a un errore in manovra: anche se fosse atterrato all’interno della recinzione non è da escludere che l’impatto con il suolo sarebbe stato comunque violento.

«Ho perso la diretta tv dello sbarco sulla Luna ed è nata la passione per lo spazio»

Il 64enne ravennate Stefano Cavina ha scritto sei libri sulle missioni spaziali: «Fare l’astronauta? Avevo problemi di vista…». Il 20 luglio di 50 anni fa l’atterraggio di Apollo 11 sul satellite della Terra: «Resterà l’unico evento del XX secolo nei futuri libri di storia»

Sbarco LunaCon una battuta dice che è stato l’unico al mondo quel giorno a non vedere in diretta tv lo sbarco di Neil Armstrong mezzo secolo fa e forse è questa la ragione da cui è nata la sua passione per la Luna e le esplorazioni spaziali. Il ravennate Stefano Cavina ha 64 anni, ha appena pubblicato il suo sesto libro sul tema (“Men on the moon”) e con il penultimo (“Apollo, sfida alla Luna”) ha vinto il premio Vega a maggio.

Cavina, cominciamo dal 20 luglio 1969. Perché un 14enne non era davanti allo schermo in bianco e nero di un tubo catodico?
«In quel periodo ero in Marocco dove mio pa- dre lavorava per Eni. Mi ricordo che proprio lui mi regalò una rivista in francese che in prima pagina titolava “Quattro passi sulla Luna”, la conservo ancora. Ho seguito l’evento per radio con la voce di Tito Stagno. Essermi perso le im- magini mi ha fatto nascere quella curiosità che poi è diventata passione».

Mai pensato di fare l’astronauta?
«Avevo iniziato gli studi in aeronautica, forse anche spinto da quel sogno. Però non avevo una vista perfetta e allora se non hai i mezzi per giocare in Serie A…».

5cd52b4528608010808914Qual è l’importanza di quella missione?
«Predire il futuro è impossibile e chi lo fa sbaglia ma io credo che lo sbarco sulla Luna resterà l’unico evento di cui parleranno i libri di storia fra cent’anni a proposito del XX secolo».

E se intanto arrivassimo su Marte?
«Sarà epocale, non c’è dubbio. Ma non potrà cancellare l’allunaggio. Non è un caso che Buzz Aldrin sia finito a fare uso di psicofarmaci per accettare il fatto che nessuno si ricordasse di lui: è stato il secondo a scendere sulla Luna e nessuno ricorda i secondi».

Quindi non ha dubbi che l’uomo sia andato davvero sul nostro satellite naturale? Come la mettiamo con tutte le teorie della recita cinematografica?
«Rispondo come ha fatto Armstrong: le teorie dei complotti sono affascinanti ma lassù c’è ancora la mia macchina fotografica e chi tornerà potrà prenderla. Ma so già che se dovesse capitare i complottisti diranno che è stata portata apposta».

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Tito Stagno, il giornalista Rai che raccontò in diretta lo sbarco sulla Luna nel 1969

Dopo Armstrong e Aldrin, nei tre anni successivi al 1969, altri dieci uomini hanno camminato sulla regolite lunare. Da allora nessun altro. Come mai?
«Principalmente perché mancava la motiva- zione politica. Forse ci torneremo se un giorno avremo bisogno di fare rifornimento di Elio 3 che sulla Luna abbonda ed è il carburante per la fissione nucleare. Anche per questo la Nasa vuole tutelare i sei punti di atterraggio: chi ci dice che un giorno non avremo il turismo pri- vato lassù? Andare sulla Luna non è costato poi così tanto per la Nasa nemmeno 50 anni fa: circa 300 miliardi di dollari per l’intero proget- to Apollo. La guerra in Vietnam ne è costata il triplo».

Facciamo un gioco: se non fossimo mai sbarcati sul mare della Tranquillità, oggi chi saremmo?
«Avremmo vent’anni di ritardo su tutti i fronti del progresso umano. Apollo è stato l’unico progetto con un investimento così in- gente in tempo di pace. Ha mostrato al mon- do di cosa era capace il sistema capitalista».

E se fossero arrivati prima i russi?
«Gli americani si sarebbero buttati su Marte. A Kennedy interessava poco dello spazio ma dopo Gagarin doveva dare un se- gnale e gli dissero che l’arrivo sulla Luna era possibile».

Un film e un libro che meritano su questa avventura?
«Il film direi “Uomini veri” del 1979. Il libro direi “Imparare dalla Luna” di Stefano Catucci del 2013».

Giro di vite antidegrado in via Gulli: alcol, vetro e lattine vietati per tre mesi

Un tratto della strada nel quartiere Darsena avrà le stesse limitazioni previste per il quartiere Farini. Sanzioni fino a 200 euro

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Uno scorcio di via Gulli

Anche per via Tommaso Gulli arriva la stretta antidegrado voluta dal vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani (Pri), titolare delle deleghe Sicurezza e Polizia municipale. Dal 22 luglio al 31 ottobre nel tratto compreso tra via Aquileia e via Nicolodi sarà vietato consumare bevande alcoliche in qualsiasi contenitore, ad eccezione delle aree di pertinenza degli “esercizi pubblici di somministrazione bevande”, “esercizi commerciali” e “attività artigianali del settore alimentare”; sarà inoltre vietato consumare qualsiasi cibo o bevanda in bottiglie di vetro e lattine. Potranno essere ammesse deroghe in concomitanza con particolari eventi di interesse per la cittadinanza (feste di quartiere, ricorrenze) previa autorizzazione del sindaco. La sanzione in caso di violazioni ammonta a 200 euro.

«Come avevo anticipato nei giorni scorsi – dichiara il vicesindaco Eugenio Fusignani – la situazione, seppure non ritenuta emergenziale, era alla nostra attenzione. A seguito di un incontro con una delegazione di cittadini e dopo un approfondito confronto con il presidente del consiglio territoriale Darsena Nicola Grandi, abbiamo valutato di estendere anche a questa zona la stessa ordinanza già in vigore da qualche giorno, e sempre fino al 31 ottobre, nella zona della stazione e dei giardini Speyer».

Provvedimenti come questo hanno carattere di contingenza e di urgenza e «sono dettati in particolare dal fatto che durante l’estate può accadere più spesso che la zona sia frequentata da persone i cui comportamenti possono pregiudicare la serenità e la sicurezza dei cittadini». L’obiettivo è quindi quello di «favorire il decoro urbano e ambientale rafforzando azioni che impediscano il consumo di bevande alcoliche in aree non attrezzate per la somministrazione, per evitare i comportamenti incivili che possono derivarne».

Incidente a Sant’Antonio: il motociclista morto è Borghetti, il re delle saune

Il noto imprenditore di Cesena aveva 62 anni, fondatore della Effegibi che realizza centri benessere a livello internazionale. Fatale lo scontro con un’auto all’incrocio tra via Guiccioli e via Sant’Alberto

Maurizio Borghetti, fondatore della Effegibi a Cesena

Nell’incidente stradale accaduto a Sant’Antonio di Ravenna nella notte tra il 19 e il 20 luglio è morto un noto imprenditore di Cesena: Maurizio Borghetti di 62 anni, fondatore della Effegibi di Mercato Saraceno che oggi è tra le più importanti realtà internazionali per la produzione di saune e centri benessere. Tra i clienti della Effegibi, nella quale lavora anche il fratello Marco, figurano società ai massimi livelli del calcio e personalità dello spettacolo.

Dopo il diploma in Elettronica Industriale, Borghetti aveva cominciato a lavorare con incarichi commerciali nel settore elettrico e poi si era spostaro nel mondo dell’estetica. L’idea imprenditoriale che lo ha portato a creare la Effegibi nacque da una passione personale per la sauna finlandese maturata nei viaggi nel nord Europa. Borghetti era nel consiglio direttivo di Assobagno, l’associazione nazionale delle aziende produttrici di arredobagno.

RAVENNA 20/07/2019. INCIDENTE A S. ANTONIO. AUTO MOTO
I resti della motocicletta su cui viaggiaba Maurizio Borghetti

Di Borghetti era nota la sua passione per il calcio, in particolare per i colori del Cesena. Come riporta Il Resto del Carlino, era stato tra i sostenitori della nuova società bianconera che ha fatto ripartire il pallone al Manuzzi dopo il fallimento di un anno fa.

Il 62enne viaggiava in sella a una motocicletta Bmw e si è scontrato con una Opel Corsa guidata da un ventenne che non ha riportato ferite. Per Borghetti invece l’urto è stato fatale: il decesso è arrivato in ambulanza nel tragitto dal luogo dell’incidente, l’incrocio tra via Guiccioli e via Sant’Alberto, all’ospedale Santa Maria delle Croci. Sull’esatta dinamica ancora non ci sono elementi: la polizia locale sta lavorando per ricostruire i fatti sulla base degli elementi dalla scena. Verranno analizzate anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza privata nella zona alla ricerca di qualche fotogramma utile. L’automobilista è stato sottoposto ai test tossicologici che sono risultati negativi.

Scontro auto-moto nella notte, un 62enne muore sull’ambulanza verso l’ospedale

L’incidente a Sant’Antonio, all’incrocio tra via Guiccioli e via Sant’Alberto

Immagine di repertorio

Un uomo di 62 anni è morto per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto poco dopo la mezzanotte tra il 19 e il 20 luglio a Ravenna all’incrocio tra via Guiccioli e via Sant’Alberto, nella frazione di Sant’Antonio. Al momento si sa che nello scontro sono stati coinvolti una moto e una vettura e il 62enne è deceduto in ambulanza durante il trasporto in ospedale. Il bilancio dell’incidente conta anche un ferito lieve, un ventenne.

Qui ulteriori aggiornamenti.

Dall’Inter arriva in prestito al Ravenna il promettente esterno destro Grassini

Calcio C / Continua l’opera di rafforzamento della rosa con l’ingaggio del laterale. «So di arrivare in una società strutturata e organizzata, che farà il massimo per farmi crescere». Dall’Empoli proviene l’esterno sinistro Ricchi

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Il giocatore classe 2000 ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile dell’Inter

Nuovo arrivo nella rosa del Ravenna Fc per la prossima stagione sportiva: è stato infatti definito il passaggio a titolo temporaneo dall’Inter del terzino destro Davide Grassini. Il giocatore classe 2000 ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile della società nerazzurra, entrandone a fare parte a soli dieci anni e diventando un punto fisso sulla fascia destra della squadra indossando anche spesso la fascia da capitano. La Romagna sicuramente susciterà in lui bei ricordi, in quanto due anni fa ha conquistato lo scudetto Under 17 nelle fasi finali dei campionati giovanili qui disputatisi. In quella squadra giocava anche una recente conoscenza giallorossa, quel Salvatore Esposito che proprio qui a Ravenna ha conquistato le chance di giocare il mondiale Under 20.

Queste le prime impressioni all’arrivo al Benelli per la firma del contratto: «Scegliere Ravenna è stato semplice, avevo varie proposte, ma questa era sicuramente la più interessante e sono molto contento e motivato per affrontare questa nuova avventura. E’ la prima volta che vado via di casa, ma so di arrivare in una società strutturata e organizzata, che farà il massimo per farmi crescere. Ho sentito Salvatore Esposito e anche lui, come anche altri addetti ai lavori, ha confermato quanto di positivo si dica di questa piazza. Non vedo l’ora di conoscere i nuovi compagni e partire con gli allenamenti».

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Il laterale destro Nicolò Ricchi arriva dall’Empoli

Arriva anche Ricchi In prestito arriva in giallorosso dall’Empoli anche Niccolò Ricchi, sotto contratto fino al 30 giugno 2020. L’esterno mancino classe 2000 arriva da un campionato da titolare nella formazione di Primavera 1 toscana; una stagione positiva che lo ha visto titolare in 32 occasioni impreziosendo il suo bottino personale con sei assist e un gol. Per lui anche una convocazione in A in trasferta a Cagliari.

Il direttore sportivo Matteo Sabbadini lo descrive in questo modo: «Niccolò è un terzino sinistro con una grande gamba e un piede educato. Lo abbiamo seguito a lungo e lo reputiamo nel suo ruolo tra i primi tre profili dell’ultimo campionato primavera. E’ stato allenato da Lamberto Zauli, che tutti conosciamo, e anche lui ci ha confermato che fosse arrivato il momento per fare il salto nel calcio dei grandi. E’ un classe 2000, quindi dobbiamo dargli il tempo di lavorare intensamente e crescere per potere dare il meglio di se in questa nuova esperienza, ma sia io sia il mister siamo convinti delle sue grandi potenzialità. Con lui e Purro completiamo la coppia di esterni sinistri».

Treier si presenta: “L’OraSì ha un bellissimo tifo, sono contento di essere qui”

Basket A2 / Le prime parole in giallorosso del giovane estone classe ’99. «Conoscendo Trovato penso che questa sia una buona possibilità per me». Nel frattempo Jurkatamm sempre più vicino alla conferma

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L’ala grande classe ’99 Kaspar Treier tra Trovato e Vianello

È stato presentato ufficialmente nella sede del Basket Ravenna Kaspar Treier, ala grande classe 1999, rinforzo importante per la nuova OraSì. Il presidente Roberto Vianello si è detto soddisfatto di come sta nascendo la squadra: «Mi sembra molto tosta, fisica e veloce. Poi sarà il campo a parlare ma per ora sono davvero contento».

A introdurre il giovane e talentuoso estone è stato il general manager Julio Trovato, che conosce Treier dai tempi della sua prima esperienza italiana. «Kaspar è un ragazzo che i miei collaboratori avevano reclutato anni fa a Moncalieri, dove ancora oggi ho delle quote di proprietà della società. In Piemonte ha fatto il suo percorso di formazione nel settore giovanile fino alla conquista del titolo Under 20, vinto contro la Virtus Bologna, dove allora lavoravo. È un ottima presa per noi e insieme a Thomas forma un’ottima accoppiata nel reparto ali, dove sono sicuro che potranno fare molto bene».

Treier, che dopo le visite mediche di rito sta facendo del lavoro individualizzato insieme al coach Cancellieri in vista della preparazione, è a Ravenna già da qualche giorno. «Sono molto contento di essere qui – queste le sue prime parole in giallorosso -. Dopo tutto quello che è successo ad Avellino non sapevo dove sarei andato a finire, ma conoscendo Julio ho pensato che questa sarebbe stata una buona possibilità. Ho fatto una scelta importante e ho molte aspettative. Ho giocato due volte a Ravenna, un ambiente molto caldo, un palazzetto pieno che fa rumore, non è stato facile giocare qui. A Montegranaro sia Rivali che Ceccarelli mi hanno parlato bene della società e l’anno scorso ho incrociato sul campo Mikk, che conosco da quando sono piccolo e che in questo periodo ho sentito parecchie volte».

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Il giocatore estone nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Montegranaro

Alle domande della stampa se il nuovo acquisto farà coppia il prossimo anno con il suo connazionale Jurkatamm, ha risposto Trovato: «Abbiamo raggiunto e formalizzato l’accordo con il giocatore, con Virtus Segafredo Bologna abbiamo raggiunto un accordo verbale a cui manca solo la formalizzazione». Sul ruolo in campo, Treier può essere intercambiabile con Sergio, mentre giocando insieme a Jurkatamm ricoprirebbe il ruolo di ‘quattro’ e Mikk di ‘tre’. «Nel programma tecnico di Kaspar, anche in previsione di un salto di categoria – ha aggiunto Trovato – c’è l’obiettivo di allontanarsi sempre più da canestro e giocare sempre più da ala piccola. Il nostro allenatore vuole giocatori molto versatili e anche in questo Treier fa decisamente al caso nostro». Sollecitato sul mercato, il general manager ha ribadito che, appena formalizzato il prestito di Jurkatamm, mancherà una guardia americana e andrà definita la posizione di un eventuale lungo italiano da affiancare a Seck. «In definizione – ha specificato – anche il discorso legato a Cardillo, dal cui esito potremmo valutare le altre opportunità e i vari incastri possibili».

Supercoppa Sono stati resi noti i gruppi del turno preliminare di Supercoppa e Ravenna dovrebbe giocare la prima partita in casa, domenica 8 settembre contro Forlì. «Un modo molto interessante per iniziare la stagione, stiamo prendendo informazioni su dove disputare la gara, vi terremo aggiornati», ha concluso il presidente Vianello, ricordando che la campagna abbonamenti inizierà nella seconda metà di agosto, quando la squadra sarà completata e inizierà a lavorare.

Scarsa sicurezza e condizioni di lavoro sotto gli standard: fermate 3 navi in porto

Provvedimenti amministrativi per mercantili stranieri: nell’ultimo biennio Ravenna è stata il scalo in Italia per controlli a imbarcazioni non italiane

Guardia Costiera 1Il mercantile “Rafaelo I”, battente bandiera albanese con a bordo un equipaggio di otto persone, è in stato di fermo amministrativo in porto a Ravenna a seguito di alcune irregolarità emerse durante un’ispezione della guardia costiera. Numerose le carenze riscontrate: mancato funzionamento di alcuni sistemi di allarme, scarsa manutenzione dei dispositivi di protezione contro gli incendi e dei sistemi di emergenza, condizioni di vita e di lavoro a bordo sotto gli standard previsti dalle convenzioni internazionali. Si attende l’intervento dell’Amministrazione Marittima albanese e del Registro di classifica della nave per l’immediato e definitivo ripristino delle condizioni di sicurezza.

Si tratta della terza nave straniera in fermo amministrativo in porto nel mese di luglio. Era già successo l’1 luglio con il mercantile battente bandiera panamense denominato “Mia”, con a bordo 19 persone di equipaggio, a seguito di segnalazione relativa ad un presunto sversamento di idrocarburi al largo delle coste pugliesi, rilevata da un satellite dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa), mentre era in navigazione verso il porto di Ravenna. Gli Ispettori della sicurezza della navigazione della Capitaneria di Porto di Ravenna avevano disposto il trasferimento – in assenza di carico a bordo – in un idoneo cantiere di riparazione, con la finalità di sostituire totalmente gli impianti parzialmente danneggiati, al fine di evitare ogni rischio nel sicuro dell’esercizio della nave anche per il futuro. Il 9 luglio è stata invece sottoposta a fermo la nave ro/ro cargo (termine utilizzato per indicare una nave adibita al trasporto di camion, autoarticolati, rimorchi e veicoli eccezionali) denominata “Otto”, battente bandiera camerunese e con a bordo 13 persone di equipaggio. La nave, giunta a Ravenna con il motore principale sinistro in avaria, presentava anche altre irregolarità accertate nel corso dell’ispezione da parte della Capitaneria.

Guardia Costiera 3Nell’ultimo biennio, fa sapere la capitaneria, Ravenna è stata il primo porto italiano per numero di ispezioni eseguite su navi straniere. «La detenzione di una nave mercantile, nella realtà globale, è un importante deterrente contro le navi che falsano le regole della concorrenza traendo un ingiusto vantaggio economico dalla mancata applicazione delle norme internazionali. L’attività di controllo descritta proseguirà comunque per tutto l’arco dell’anno al fine di assicurare un’azione continuativa di ‘vigilanza mirata’, soprattutto nei confronti di quelle unità navali battenti Bandiere di comodo, che navigano in condizioni di sicurezza ‘sub-standard’ che potrebbero rivelarsi critiche per la salvaguardia della vita umana degli equipaggi e per la tutela dell’ambientale marino».

Romagna Faentina, l’Unione dei sei Comuni assume 35 persone a tempo indeterminato

Domande entro il 29 luglio tramite il sito internet

Adult Business Computer 374720L’Unione dei Comuni della Romagna Faentina (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme, Solarolo) ha avviato le procedure per la selezione di 35 figure professionali da assumere a tempo pieno e indeterminato nei vari servizi dell’Unione. Si tratta di 16 posti da istruttore direttivo amministrativo contabile (categoria giuridica D), due dei quali all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna con sede a Riolo Terme, e 19 posti da istruttore amministrativo contabile (categoria giuridica C).

Per quanto riguarda il concorso da istruttore direttivo amministrativo contabile (categoria D), quattro posti sono riservati a favore dei volontari delle forze armate e tre posti al personale interno dell’Unione, mentre per quello da istruttore amministrativo contabile (categoria C), sei posti sono riservati sempre a favore dei volontari delle forze armate e quattro al personale interno all’Unione. Per i posti della categoria D, oltre ai requisiti generali per la partecipazione ai concorsi, è richiesto il diploma di laurea, mentre per la categoria C il diploma di scuola media superiore.

Le domande di partecipazione vanno presentate entro il 29 luglio 2019, esclusivamente on-line a questo link. Tramite il sito dell’Unione della Romagna Faentina (www.romagnafaentina.it) è anche possibile accedere alla guida per la compilazione della domanda, entrando nella sezione “Servizi online/Selezioni di personale”.

Omicidio Minguzzi, dopo 32 anni la procura vuole processare tre persone

Chiuse le nuove indagini sulla morte del 21enne carabiniere di leva di Alfonsine: in arrivo la richiesta di rinvio a giudizio per due ex militari e un idraulico condannati nel 1988 per un’estorsione con analogie. Restano altri 16 delitti irrisolti in provincia dal 1970

A distanza di 32 anni dalla morte del 21enne Pier Paolo Minguzzi di Alfonsine, studente di Agraria e carabiniere di leva a Mesola (Ferrara), la procura di Ravenna è convinta di aver individuato i responsabili del sequestro e omicidio del rampollo di una facoltosa famiglia di imprenditori ortofrutticoli. Nella mattinata odierna, 19 luglio, sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagini a tre uomini: all’epoca dei fatti due erano carabinieri in servizio ad Alfonsine e l’altro l’idraulico del paese. Il procuratore capo Alessandro Mancini ha anticipato l’intenzione di chiedere il rinvio a giudizio: «Un delitto con una tale efferatezza merita un processo».

I tre indagati sono gli ex militari Angelo Del Dotto (56 anni, di Ascoli) e Orazio Tasca (55, di Gela) e l’idraulico Alfredo Tarroni (63). Il nome di una quarta persona era stata iscritta nel registro degli indagati un anno fa, al momento della riapertura del fascicolo, ma la sua posizione è apparsa di scarsa rilevanza e non fu coinvolto nel prelevamento dei campioni di Dna da confrontare con eventuali tracce che gli inquirenti auspicavano di trovare sui resti mortali di Minguzzi riesumati la scorsa estate. Quel confronto non portò a corrispondenze utili, secondo i consulenti, ma la procura ritiene di aver raccolto altri elementi indiziari e probatori sufficienti a reggere in aula. L’accusa è di concorso in sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere.

Come già noto quando si diffuse la notizia della riapertura del “cold case”, i tre indagati sono gli stessi che furono condannati nel 1988 per un episodio accaduto un paio di mesi dopo nella stessa Alfonsine con molte analogie. L’imprenditore Roberto Contarini, attivo nello stesso settore dei Minguzzi, fu vittima di un tentativo di estorsione per 300 milioni di lire, stessa somma chiesta in precedenza per Minguzzi. Il caso Contarini finì in tragedia: i malviventi che andarono all’appuntamento concordato per avere i soldi trovarono invece i carabinieri, cioè colleghi ma dalla parte giusta, e nella sparatoria che nacque morì il 23enne Sebastiano Vetrano. Tre arresti in flagranza. «In alcune telefonate fatte ai familiari del giovane – ricorda Mancini – il sequestratore si sbagliò e usò il nome di Contarini, un segnale che la banda avesse pianificato una serie di sequestri a scopo estorsivo». I tre furono condannati per il caso Contarini ma non venne portata avanti la pista per attribuire loro la responsabilità dell’omicidio Minguzzi.

Il militare di leva fu rapito la notte del 21 aprile 1987, lunedì di Pasqua, mentre rientrava a casa dopo aver accompagnato la fidanzata con cui aveva passato la giornata in occasione di una licenza. A casa non arrivò mai e l’indomani la sua Golf rossa fu trovata parcheggiata in via dei Mille ad Alfonsine: le chiavi nel quadro, il sedile di guida molto avanti, posizione incompatibile con l’altezza di Minguzzi. L’1 maggio nel Po di Volano venne trovato il cadavere del giovane legato a una grata di ferro pesante circa 16 kg. Le indagini ricostruirono che quella grata proveniva da una stalla di Vaccolino dove lo studente era stato portato dopo il rapimento. L’omicidio avvenne poco dopo il sequestro e i rapinatori continuarono a chiedere il riscatto per giorni. Per la sera dell’1 maggio era in programma una telefonata dei rapitori, al mattino venne trovato il corpo ma la notizia non fu diffusa proprio nella speranza che i sequestratori facessero una mossa falsa e utilizzassero una delle cabine sotto osservazione e invece nessuno telefonò.

Le nuove indagini, effettuate dalla squadra mobile di Ravenna con la collaborazione del Servizio centrale operativo (Sco) di Roma, sono state riaperte sul finire del 2017 su richiesta della famiglia della vittima e sono consistite principalmente in una minuziosa analisi di quanto già in atti e nella raccolta di varie testimonianze di persone infornate sui fatti. L’attività svolta avrebbe evidenziato significativi elementi comuni tra i due gravi fatti delittuosi e la sussistenza di un importante quadro indiziario nei confronti dei tre indagati. Cosa mancò allora per fare i collegamenti fatti ora? Su questo la procura al momento preferisce non fare commenti.

Alcune circostanze però Mancini, titolare del fascicolo con il sostituto procuratore Marilù Gattelli, le fornisce: «Impensabile che in una cittadina rigogliosa come Alfonsine operassero due gruppi criminali dediti al racket dei sequstri di persona. I pregiudicati o sorvegliati speciali che gravitavano su quella zona erano risultati del tutto estranei alla vicenda. Le tre persone indagate oggi e condannate per l’altra vicenda avevano contatti frequenti o quasi quotidiani».

Al momento ci sono altri 16 delitti irrisolti in provincia di Ravenna dal 1970. Quattordici trovano spazio con dovizia di particolari nel libro Delitti imperfetti (Pagine edizioni) dei cronisti Nevio Galeati e Carlo Raggi pubblicato nel 2015, gli ultimi due sono successivi all’uscita del libro: il vigilante Salvatore Chianese alla cava Manzona di Savio il 30 dicembre 2015 e l’ambulante Mor Seye a Casal Borsetti il 12 settembre 2015.

E Laura Pausini grida di rabbia per i bimbi di Bibbiano: «Dovremmo parlarne tutti»

La cantante di Solarolo invita i suoi fan a informarsi e poi a fare qualcosa. «Non parlo di politica, parlo di umanità»

Laura PausiniAnche Laura Pausini entra nel dibattito sulla vicenda dei bimbi di Bibbiano, sempre più caldo (e pure strumentalizzato) sui social in queste ore.

«Ho appena letto un articolo sulla storia dei bimbi di Bibbiano – scrive la cantante di Solarolo su Facebook –. Sono senza parole, senza fiato, piena di rabbia nei miei pugni, mi sento incazzata fragile impotente».

Pausini rivela di aver cercato questa storia su invito di una sua fan. «Non ne sapevo nulla – ammette la Pausini –. Non posso credere che abbia dovuto cercare questa vicenda, perché sì, quando sono in tour sono spesso distratta dall’attualità e dalla cronaca ma questa notizia è uno scandalo per il nostro Paese e dovrebbe essere la notizia vera di cui tutti parlano schifati. Tutta Italia. Cosa si può fare? Come possiamo aiutare?  Per chi non sa ancora di cosa parlo scrivete BIBBIANO su Google e leggete. E poi scrivete su questi maledetti social che usiamo solo per le cavolate, cosa pensate di queste persone che strappano i figli alle loro famiglie.
Non parlo di politica, parlo di umanità, di rispetto, di diritto alla Vita…».

«Ecco – continua il post della cantante –, se avete letto, ditemi sinceramente… Voi non sentite di avere nelle mani degli schiaffi non dati? Non sentite la voglia di urlare? Non sentite la voglia di punire queste persone in maniera molto dura? Scusate lo sfogo ma a me manca il fiato pensando a questi bambini e alle loro famiglie che sono stati torturati psicologicamente per sempre. Se avete un figlio pensate che improvvisamente una persona della quale per altro potreste anche fidarvi, fa un lavoro psicologico tanto grave da portarveli via e affidarli ad altre persone. Come si rimedia adesso nella testa e nei cuori e nell’anima di queste persone? Ma vogliamo fare qualcosa?».

A Marina di Ravenna arriva Elettra Lamborghini, l’ereditiera con 4,5milioni di “fan”

Elettra Lamborghini Twerking Queen
La Lamborghini nella foto di copertina del suo primo album

L’ereditiera Elettra Lamborghini, nuovo volto italiano del latin pop mondiale, sarà domani sera (sabato 20 luglio) al Touché Sante Fè di Marina di Ravenna.

Con il suo singolo di debutto “Pem Pem”, presentato in anteprima globale allo Staples Center di Los Angeles durante l’halftime show Nba, Elettra ha collezionato risultati in tutto il mondo, tanto che il videoclip su Youtube sfiora quota 115 milioni di visualizzazioni.

Grazie alla partecipazione a vari programmi televisivi è diventata molto popolare sui social, in tutto il mondo, contando circa 4,5 milioni di follower su Instagram.

Da poche settimane ha pubblicato il suo primo album, “Twerking Queen”, titolo che è un’allusione all’ormai nota abilità della Lamborghini nel ballare il twerking.

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