Scarsa sicurezza e condizioni di lavoro sotto gli standard: fermate 3 navi in porto

Provvedimenti amministrativi per mercantili stranieri: nell’ultimo biennio Ravenna è stata il scalo in Italia per controlli a imbarcazioni non italiane

Guardia Costiera 1Il mercantile “Rafaelo I”, battente bandiera albanese con a bordo un equipaggio di otto persone, è in stato di fermo amministrativo in porto a Ravenna a seguito di alcune irregolarità emerse durante un’ispezione della guardia costiera. Numerose le carenze riscontrate: mancato funzionamento di alcuni sistemi di allarme, scarsa manutenzione dei dispositivi di protezione contro gli incendi e dei sistemi di emergenza, condizioni di vita e di lavoro a bordo sotto gli standard previsti dalle convenzioni internazionali. Si attende l’intervento dell’Amministrazione Marittima albanese e del Registro di classifica della nave per l’immediato e definitivo ripristino delle condizioni di sicurezza.

Si tratta della terza nave straniera in fermo amministrativo in porto nel mese di luglio. Era già successo l’1 luglio con il mercantile battente bandiera panamense denominato “Mia”, con a bordo 19 persone di equipaggio, a seguito di segnalazione relativa ad un presunto sversamento di idrocarburi al largo delle coste pugliesi, rilevata da un satellite dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa), mentre era in navigazione verso il porto di Ravenna. Gli Ispettori della sicurezza della navigazione della Capitaneria di Porto di Ravenna avevano disposto il trasferimento – in assenza di carico a bordo – in un idoneo cantiere di riparazione, con la finalità di sostituire totalmente gli impianti parzialmente danneggiati, al fine di evitare ogni rischio nel sicuro dell’esercizio della nave anche per il futuro. Il 9 luglio è stata invece sottoposta a fermo la nave ro/ro cargo (termine utilizzato per indicare una nave adibita al trasporto di camion, autoarticolati, rimorchi e veicoli eccezionali) denominata “Otto”, battente bandiera camerunese e con a bordo 13 persone di equipaggio. La nave, giunta a Ravenna con il motore principale sinistro in avaria, presentava anche altre irregolarità accertate nel corso dell’ispezione da parte della Capitaneria.

Guardia Costiera 3Nell’ultimo biennio, fa sapere la capitaneria, Ravenna è stata il primo porto italiano per numero di ispezioni eseguite su navi straniere. «La detenzione di una nave mercantile, nella realtà globale, è un importante deterrente contro le navi che falsano le regole della concorrenza traendo un ingiusto vantaggio economico dalla mancata applicazione delle norme internazionali. L’attività di controllo descritta proseguirà comunque per tutto l’arco dell’anno al fine di assicurare un’azione continuativa di ‘vigilanza mirata’, soprattutto nei confronti di quelle unità navali battenti Bandiere di comodo, che navigano in condizioni di sicurezza ‘sub-standard’ che potrebbero rivelarsi critiche per la salvaguardia della vita umana degli equipaggi e per la tutela dell’ambientale marino».

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