domenica
27 Luglio 2025

Veronica Graf di Faenza è la segretaria sexy del notaio di Enrico Lucci su Rai2

Sorrisoni e sguardi ammiccanti senza mai parlare accanto al fantomatico controllore della regolarità della gara surreale del programma “Realiti”. La 29enne partecipò al Gf del 2014 e posò nuda per la rivista spagnola Interviù nel 2016

Graf3L’occhiale da vista da tenere per la stanghetta e far roteare c’era, la camicetta bianca aderente pure e la minigonna nera certo che sì: non mancava nulla a Veronica Graf, 29enne originaria di Faenza, per impersonare la figura della segretaria sexy dell’immaginario collettivo a metà fra porno-chic e B-movies all’italiana. E quello è il ruolo che ricopre a “Realiti”, il nuovo programma condotto da Enrico Lucci su Rai2 a partire da ieri sera, 5 giugno (in onda ogni mercoledì alle 21.20).

Graf6Per la precisione la modella, tra i concorrenti al Grande Fratello del 2014, è la segretaria del fantomatico notaio, un personaggio fittizio che condisce il programma condotto dalla ex Iena con il solito sarcasmo sfornando un incrocio tra satira politica, critica agli atteggiamenti distorti del mondo social e ironia sulla televisione. E come vuole lo stereotipo di bella senza favella, la bionda non ha proferito parola: si è limitata a sorridere ammiccante nelle inquadrature a lei dedicate. Nell’ultimo periodo dal suo profilo Instagram (83mila follower) aveva annunciato un imminente lavoro su Rai2, senza dettagli espliciti.

Graf7Quando arrivò alla tredicesima edizione del Gf – dove restò appena 14 giorni – si presentò con un curriculum che citava due puntate a Lucignolo su Italia Uno con le “Lezioni di sesso” del pornoattore Franco Trentalance e un ruolo da “Coniglietta di Playboy”. Nel 2016 fu a un passo dall’ingresso nella versione canadese del Grande Fratello ma è in Spagna che fece il botto posando nuda per la rivista iberica Interviù. Nel 2018 ha lanciato Indomabile, una linea di costumi da mare. Oggi vive di fatto quasi stabilmente a Ibiza come ama raccontare spesso da Instagram e ora ha aggiunto un nuovo tassello alla saga dei ravennati in tv.

Beppe Grillo in spiaggia al Papeete, toccata e fuga per un pranzo con amici

Per il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle un passaggio fugace allo stabilimento balneare di Massimo Casanova, di recente eletto al Parlamento Europeo con la Lega di Salvini

Beppe Grillo al Papeete Beach di Milano Marittima. Il titolare Massimo Casanova è stato eletto al Parlamento Europeo con la Lega

Toccata e fuga stamani, 6 giugno, al bagno Papeete Beach di Milano Marittima per Beppe Grillo. Il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle si è fermato sulla spiaggia del noto stabilimento per un pranzo con amici. O almeno è questo quanto si è potuto apprendere. Il Papeete è già da tempo agli onori delle cronache politiche perché frequentato abitualmente dal vicepremier Matteo Salvini e il titolare, Massimo Casanova, ha appena conquistato l’elezione al Parlamento europeo proprio con la Lega.

La Festa nazionale dell’Unità torna a Ravenna per il secondo anno consecutivo

Al Pala De Andrè dal 23 agosto all’8 settembre. Il segretario provinciale Barattoni: «Siamo orgogliosi di aver dimostrato che la partecipazione è un valore, che la politica si fa insieme e ogni contributo è importante»

Martina
Un momento della festa dell’Unità nazionale a Ravenna

La Festa nazionale dell’Unità organizzata dal Partito democratico torna a Ravenna per il secondo anno consecutivo. Appuntamento nell’area del Pala De Andrè dal 23 agosto all’8 settembre, con la conclusione affidata al segretario Nicola Zingaretti.

Il Pd ha deciso quindi di ripetere la scelta fatta nel 2018 quando la kermesse dei dem per tre settimane propose dibattiti, presentazioni di libri e confronti pubblici con ospiti anche internazionali e grande affluenza di pubblico. Da Ravenna passarono, tra gli altri, la seconda e terza carica dello Stato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, Pepe Mujica, l’ex premier Matteo Renzi, deputati e senatori, sindaci e amministratori locali, intellettuali, giornalisti e opinionisti delle più importanti testate nazionali.

Alessandro.BarattoniComprensibile la soddisfazione di Alessandro Barattoni, segretario provinciale: «L’anno scorso siamo stati insieme per diciotto sere, ci siamo confrontati sulla nostra idea di politica, ci siamo seduti a tavola e ci siamo divertiti. Abbiamo chiuso la festa con un patrimonio ancora più grande di generosità, di sentimenti, di passioni e di valori che appartengono al Partito Democratico e a un’intera comunità. Siamo orgogliosi di aver dimostrato che la partecipazione è un valore, che la politica si fa insieme e ogni contributo è importante perché il partito è di tutti e vive con il sostegno di tutti. Anche quest’anno siamo pronti per accogliervi con grandi concerti, incontri e ottima cucina. Sarà una bellissima esperienza, una grande festa popolare».

Paolo Calvano, segretario del Pd Emilia-Romagna, ringrazia il segretario Zingaretti e tutta l’organizzazione nazionale «per aver posto nuovamente fiducia nelle nostre capacità: per tutto il Pd regionale è motivo di grande orgoglio e felicità». Calvano promette che si faranno trovare pronti «affinché la festa sia un grande momento di incontro e di confronto, democratico e partecipato e di popolo, per rafforzare ulteriormente il Pd e costruire l’alternativa a questo Governo. Ripartiamo da Ravenna, ripartiamo dall’Emilia-Romagna».

Anche il sindaco Michele de Pascale si unisce al coro: «Un’ulteriore conferma che, come dimostrato dalle recenti elezioni amministrative, il centrosinistra del nostro territorio rappresenta un modello nazionale di riferimento per unità, apertura al civismo, partecipazione e accoglienza.
Come hanno comprovato le tante occasioni mediatiche e i numeri di presenze riscontrati lo scorso anno, la Festa a Ravenna rappresenterà anche una positiva occasione di visibilità nazionale e di incoming per tutta la città».

Automedica 118, Lega: «A Ravenna un autista al volante e non un infermiere. Perché?»

Interrogazione in Regione. La replica dell’Ausl: nei codici di massima gravità in cui è necessario un medico viene inviata sempre anche un’ambulanza così da garantire un team di soccorso completo

«Nelle province di Forlì-Cesena e Rimini l’equipaggio dell’automedica è formato da un infermiere e un medico, mentre a Ravenna è costituito da un autista e un medico». A intervenire sulla composizione dell’equipaggio delle automediche del 118 dell’Ausl Romagna, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è la Lega. Nell’atto ispettivo si evidenzia che «la normativa regionale parla, per i requisiti organizzativi del personale, della presenza di un medico e di un infermiere sul luogo dell’intervento dell’automedica». Il Carroccio chiede alla giunta Bonaccini di intervenire per garantire anche ai cittadini del Ravennate le stesse condizioni dei vicini di casa.

La replica arriva a stretto giro di posta dalla direzione aziendale dell’Ausl: «A prescindere dal modello organizzativo adottato, che in questo caso presenta alcune differenze territoriali, il servizio finale offerto agli utenti è il medesimo, rispettando in questo un ovvio principio di equità di trattamento di tutti i cittadini romagnoli. Questo appare chiaro se si pensa a come concretamente si svolge un servizio di soccorso in emergenza sul territorio del Ravennate: nel caso di codice di maggiore gravità, o comunque laddove sia appropriata la presenza del medico, la centrale operativa Romagnasoccorso invia sempre sia un’autoambulanza, il cui equipaggio è composto da autista soccorritore e infermiere, sia un’auto medicalizzata, con autista soccorritore e medico a bordo. Risulta evidente pertanto che in tutti i casi in cui interviene il medico, questi è sempre assistito, nel caso, da un infermiere, in modo che il team assistenziale sia il più appropriato ovunque, indipendentemente dal tipo di organizzazione adottato».

Arena delle Cappuccine, un’estate con 56 film al parco: il programma dal 7 giugno

In totale 86 proiezioni e quattro incontri con registi e attori. Prologo il 6 giugno con una serata dedicata alle colonne sonore

Bagnacavallo Al CinemaPer il 35esimo anno a Bagnacavallo torna l’Arena delle Cappuccine, la rassegna estiva di cinema all’aperto nel parco di via Berti: da venerdì 7 giugno fino al 31 agosto 86 serate consecutive di proiezioni (56 film diversi con il 65 percento della programmazione dedicata a pellicole italiane ed europee) e quattro incontri con registi e attori. Si comincia con La casa dei libri di Isabel Coixet (qui il programma completo).

Prologo della rassegna giovedì 6 con “Colonne sonore al bar”, serata conviviale a ingresso gratuito: dalle 21.30 il dj Barnaba proporrà le colonne sonore italiane degli anni Sessanta e Settanta accompagnate dalle immagini dei film, una serata per riascoltare e celebrare la musica che ha reso indimenticabili alcune pellicole del cinema italiano.

La rassegna “Bagnacavallo al cinema” è gestita da Ivan Baiardi e Gianni Gozzoli del Cinecircolo Fuoriquadro per il Comune. Le proiezioni iniziano alle 21.30. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro (fino a 18 anni, soci Libreria Alfabeta); tessera abbonamento 10 ingressi euro 40; ingresso ridotto il martedì per chi il lunedì ha partecipato al Bibliocaffè. Per informazioni: 329 2054014, cinemabagnacavallo@gmail.com.

Università, sopralluogo della commissione per il nuovo corso di laurea in Medicina

Visita a Ravenna a metà giugno per valutare gli spazi disponibili. Il presidente della Fondazione Carira: «Il progetto richiederà un impegno economico consistente da realizzare nei prossimi 15 anni».  La comunicazione all’assemblea dei soci di Fondazione Flaminia. Che auspica un piano di interventi per ottimizzare gli spazi già utilizzati

Università Studenti 2 2A metà giugno verrà a Ravenna una commissione dell’Università di Bologna per visionare gli spazi disponibili per l’attivazione di un corso di laurea in Medicina. Lo ha reso noto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, il 30 maggio in occasione della riunione dei soci della Fondazione Flaminia, l’ente di diritto privato nato 30 anni fa per promuovere il radicamento dell’Università di Bologna a Ravenna. Alfieri ha inoltre fatto presente che quello di Ravenna sarà un corso diverso da quello che nascerà a Forlì.

«Si tratta di una sfida importante – ha detto Alfieri –, che vogliamo realizzare perché significa da una parte avere iscritti garantiti e dall’altra mettere in sinergia le competenze dell’università con quelle della nostra sanità con indubbi vantaggi per entrambi. In una parola, significa portare valore alla città. Il progetto richiederà un impegno economico consistente da realizzare nei prossimi 15 anni».

Nel corso della riunione è stato presentato e approvato il bilancio 2018 della Fondazione: il rendiconto chiude con un avanzo di 510 euro.

Gli obiettivi per il 2019 sono di rafforzare i rapporti con la Uos (unità operativa di sede) di Archeologia del Disci (Dipartimento di Storia culture e civiltà), potenziare la laurea magistrale a ciclo unico in Restauro, e rinnovare la collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche che ha ampliato con successo l’offerta didattica con i due nuovi indirizzi di Giurista di impresa ‘Food, sport e wellness’ e ‘Trasporti, logistica e sistemi portuali’.

Per l’area ingegneristica, dopo la conclusione del percorso che porterà a settembre all’avvio a Ravenna della laurea magistrale in Ingegneria Offshore, il presidente ha confermato l’interesse di Fondazione Flaminia a consolidare la formazione in ambito portuale attraverso l’attivazione a Ravenna di una nuova laurea magistrale a carattere interdisciplinare che riguarderà una molteplicità di ambiti formativi, dalla logistica, al diritto, dalla medicina all’ambiente, ai trasporti, ecc.

Sul tema delle infrastrutture, studentato di viale Farini e Centro ricerche di Marina di Ravenna sono stati gli argomenti al centro del discorso del presidente. In merito allo studentato, il presidente Lanfranco Gualtieri ha espresso soddisfazione per essere riusciti a entrare nella graduatoria dei progetti finanziabili e ha confermato la disponibilità di Flaminia a supportare il finanziamento dell’intervento; quanto al Centro ricerche di Marina di Ravenna, Gualtieri ha sottolineato la volontà di supportare il progetto di ampliamento del Tecnopolo promosso in questa sede da Unibo e Comune di Ravenna e finanziato da Regione Emilia Romagna.

Sulle sedi, Gualtieri ha manifestato qualche preoccupazione ed espresso l’auspicio che con l’Ateneo si possa definire in tempi rapidi un piano di interventi di ottimizzazione degli spazi in centro città che possa rispondere efficacemente alle esigenze nate dalla crescita dell’attività didattica avuta negli ultimi anni.

Gualtieri ha quindi concluso augurandosi che il Centro per l’innovazione di Fondazione Flaminia Cifla venga maggiormente riconosciuto dall’Università come partner per lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione per il territorio.

Elena Fabbri, presidente del Campus di Ravenna, anche in qualità di delegata del prorettore vicario Mirko degli Esposti, dando atto di importanti obiettivi raggiunti quali il dottorato di Campus, ha sottolineato numerosi sviluppi positivi del Campus di Ravenna fra cui in particolare una crescita di attrattività dei corsi di laurea ravennati per i fuori sede (su 1.300 studenti delle lauree magistrali l’88 percento viene da fuori provincia e regione) e l’aumento degli studenti internazionali (sui 3.336 iscritti totali, il 12 per cento proviene da un Paese di aree diverse del mondo).

Alla Rekico approda Klyuchnyk, pivot italo-ucraino di grande impatto fisico

Basket B / L’ex giocatore di Ozzano è il primo volto nuovo della squadra faentina in vista del prossimo campionato. «Sono orgoglioso di giocare in un club molto ambizioso che sta crescendo stagione dopo stagione»

Dimitri Klyuchnyk
Il nuovo pivot della Rekico. l’italo-ucraino Dimitri Klyuchnyk

Soffia il vento dell’Est sulla Rekico. Il primo volto nuovo della stagione 2019/20 è Dimitri Klyuchnyk, pivot ucraino ma di formazione italiana, nello scorso campionato alla Sinermatic Ozzano in Serie B. Un giocatore che ha fatto molto male ai Raggisolaris soprattutto nella gara di ritorno vinta 78-75 dagli emiliani, con il centro che ha segnato ben 22 punti. «Faenza è una società seria che ha mostrato grande interesse nei miei confronti anche nella scorsa stagione – sottolinea Klyuchnyk – e sono contento di aver sentito così tanto affetto da parte dei dirigenti. Sono orgoglioso di giocare in un club molto ambizioso che sta crescendo stagione dopo stagione, ottenendo ottimi risultati: il mio obiettivo è di portare la Rekico più in alto possibile. Inoltre potrò giocare davanti a un pubblico caldo e affiatato, che segue sempre la squadra in casa e in trasferta e questo sarà uno stimolo ulteriore. Per caratteristiche tecniche mi ritengo un pivot moderno, che oltre a catturare rimbalzi e a segnare da sotto, tira anche da tre. Mi piace molto giocare il pick&roll e il pick&pop, mettendomi sempre al servizio dei compagni. Devo ancora migliorare tanto e credo che l’esperienza a Faenza possa farmi crescere, grazie anche a un allenatore preparato come Friso».

Giocatore di grande impatto fisico grazie ai suoi 210 cm, Klyuchnyk non è soltanto un ottimo rimbalzista, ma anche un buon tiratore come dimostrano i 10.9 punti di media a partita al suo esordio nel terzo campionato nazionale. Nato a Lviv in Ucraina il 28 agosto 1994, Klyuchnyk inizia la sua carriera cestistica in Italia nell’Aquila Trento a 17 anni, società in cui milita in DNG nel 2012/13 dividendosi grazie al doppio tesseramento con il Basket Pergine in serie C Regionale. Nella stagione successiva si trasferisce all’Europa Bolzano in serie D, dove vince il campionato meritandosi la conferma: nel 2014/15 gioca in C Regionale con il club bolzanino poi passa all’Unione Basket Padova, debuttando in C Gold, torneo che lo consacra nella pallacanestro italiana. Nel 2016/ 17 si trasferisce al Fiorenzuola Basket nella C Gold dell’Emilia Romagna dove rimane due anni, sfiorando la promozione in serie B. Nel 2017/18 perde la finale play off contro Ozzano, club che lo ingaggia per il suo ritorno in serie B, trovando in Klyuchnyk uno dei protagonisti di una annata conclusasi con la salvezza diretta. Dopo tanti anni in Emilia, Dimitri si trasferisce in Romagna ed è pronto alla sua nuova avventura con la Rekico. Klyuchnyk è il secondo ucraino a vestire la canotta dei Raggisolaris dopo Vyacheslav Zytharyuk, a Faenza dal 2012 al 2015.

Molto contento dell’acquisto è anche il general manager Andrea Baccarini, messosi subito al lavoro per costruire il roster della prossima stagione. «Klyuchnyk è un giocatore che avevamo sotto osservazione da tempo – spiega – e riteniamo possa essere la pedina giusta per il gioco di Friso. È un atleta che abbina grande impatto fisico alla velocità di esecuzione, caratteristiche che gli hanno permesso di disputare una stagione più che positiva nonostante fosse al debutto in B. Questo è il nostro primo acquisto e non abbiamo fretta di accelerare il mercato, perché come sempre vogliamo ponderare ogni decisione: la grande soddisfazione è che molti giocatori chiedono di venire a Faenza, a testimonianza dell’ottimo lavoro fatto in questi anni».

Ultimo giorni a Cotignyork, tra laboratori per bambini e concerti (anche) per grandi

Tanti cosi progetti, Antonio Gramentieri e Comaneci tra i protagonisti della rassegna di Cotignola

Cotignyork 2018 (1)Entrano nel vivo le iniziative di Cotignyork, la grande festa dei bambini di Cotignola, con iniziative artistiche e culturali pensate anche per gli adulti.

Giovedì 6 giugno dalle 15 al parco Bacchettoni e in via Cairoli mercatino delle pulci bambinesco. Sempre al parco, dalle 16.30 alle 18.30 laboratorio di pizza per tutti i bambini. A seguire cottura pubblica e pic-nic sull’erba.
Alle 17 in via Cairoli “Luigi nonno pop”: a centotrent’anni dalla nascita dell’artista Luigi Varoli, Massimiliano Fabbri propone un laboratorio di disegno e pittura in strada.
Alle 18.30 al parco Bacchettoni il gioco-spettacolo “Le vie del tesoro”, una produzione di Atuttotondo; a seguire le “storie da mangiare” con Carla Taglietti e Valentina Turrini.
Alle 21 nel cortile di Casa Varoli teatro disegnato con Gek Tessaro.

Venerdì 7 giugno dalle 16.30 alle 18 a Casa Magnani (via Roma 10) il laboratorio di disegno e collage “Altri Arialdi” nella casa del poeta, pittore e ceramista Arialdo Magnani, a cura di Pamela Casadio e Alice Iaquinta (per bambini da 4 a 12 anni, prenotazione consigliata).
Dalle 16.30 alle 18 nella Scuola arti e mestieri il laboratorio “Essere Fabio Pignatta” con Massimiliano Fabbri (dai 6 anni in su, prenotazione consigliata).
Alle 19 al parco Bacchettoni concerto rap disegnato con Ariodante Piccolomini e i ragazzi del corso di fumetto della Scuola arti e mestieri e incursioni burattinesche.
Alle 20 e alle 22 a casa Varoli teatro d’attore e di figura con Tanti cosi progetti (due repliche da 15 minuti ciascuna per 30 spettatori, prenotazioni sul posto a partire dalle 18).
Alle 20.30 nel cortile di casa Varoli “blues per un vecchio lupo di pianura”, teatro di figura e concerto con Antonio Gramentieri e Danilo Conti.
Alle 21, sempre nel cortile di casa Varoli, lettura e concerto disegnato con storie di animali (quasi sempre fantastici), con Alessia Canducci e Alfonso Cuccurullo, accompagnati alla chitarra da Antonio Gramentieri e dai disegni di Samuele Canestrari.
Alle 22.30 seguirà un altro concerto disegnato, dal titolo “Cinque giorni della vita di B”, con Stefano Ricci (disegno e suoni), Emilio Varrà (pianoforte), Ettore Dicorato (riprese video).

Sabato 8 giugno sarà la giornata più densa di eventi: tutti gli appuntamenti in programma avvengono dentro ai parchi Zanzi e Bacchettoni e dintorni, ossia alla Scuola arti e mestieri, a Casa Varoli, nel suo giardino e nelle vie Roma, Cairoli e Rossini.
Presente anche il fablab di Cotignola “Maker Station” che, dalle 15 alle 18, propone “La chimica divertente”, una mostra laboratorio tra giochi e robottini.
Alle 16 a casa Magnani il laboratorio di fumetto tratto da “Io sono Mare” di Cristina Portolano (4-8 anni, è richiesta la prenotazione).
Sempre alle 16, alla Scuola arti e mestieri il laboratorio di fumetto “Nuno salva la Luna”, a cura di Marino Neri, in occasione del cinquantenario dell’allunaggio (8-14 anni, 15 posti disponibili, è richiesta la prenotazione).
Alle 16 e alle 17 al parco Bacchettoni laboratorio di stampa su magliette con Pamela Casadio (4-14 anni, portare da casa la propria t-shirt, preferibilmente di colore chiaro).
Alle 18.30 a casa Varoli lettura ad alta voce de “La mela mascherata” di Martoz, con Alessia Canducci e Alfonso Cuccurullo.
Alle 20.30 al parco Bacchettoni uno spettacolo dell’artista-artigiano Antonio Catalano fatto di poesie, racconti, divagazioni e pensieri sparsi.
Alle 21.30 seguirà il teatro di figura “Verdi!”, teatro medico ipnotico del burattinaio Patrizio Dall’Argine: Giuseppe Verdi e Richard Wagner durante una passeggiata in città discutono di melodramma e tragedia.
Nel cortile di Casa Varoli alle 22.30 un nuovo concerto disegnato, questa volta con i Comaneci, accompagnati ai disegni da Beatrice Pucci e Marino Neri.

Dalle 15 di sabato 8 alle 12 di domenica 9 giugno grande festa e campeggio di Cotignyork, nel cortile della scuola media di Cotignola. Il campeggio è aperto a tutti, con prenotazione e registrazione obbligatoria; montaggio delle tende dalle 10 di sabato.

Ultimi appuntamenti domenica 9 giugno alle 10 in via Cairoli, con un laboratorio di assemblaggio e decorazione per realizzare grandi farfalle a cura di Alice Iaquinta. Contestualmente, al parco Bacchettoni, torneo di “pallonefutbolclub”, squadre miste fatte da bambini e adulti quale appuntamento conclusivo della festa.

Nelle serate di giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 giugno è possibile cenare allo stand allestito presso il parco Bacchettoni a cura del motoclub “I Leoni” e l’associazione “Il Coyote”; e in tutte e tre le giornate, dalle 16, si trasferisce qui anche “La casa del giovane Muzio” per gli aperitivi.

Tutti i laboratori e gli spettacoli di Cotignyork sono a partecipazione gratuita. In caso di maltempo gli spettacoli saranno annullati o spostati, dove possibile, al coperto: le eventuali variazioni di programma saranno comunque segnalate nelle pagine e profili in rete del museo e scuola.

Per le attività in cui è richiesta la prenotazione, scrivere a fabbrim@comune.cotignola.ra.it, oppure chiamare il 320 4364316, o 0545 908879.

Il faentino Ristori si è esibito a Monaco al matrimonio di Charlotte Casiraghi

Il cantante, ammirato dal Principe Alberto, ha animato le nozze della figlia della principessa Carolina insieme alla sua band, i Portofinos

Charlotte Ristori
Alessandro Ristori con Charlotte Casiraghi

C’era anche il 40enne faentino Alessandro Ristori, con la sua band The Portofinos, a suonare a Monaco al matrimonio di Charlotte Casiraghi, la figlia 32enne della principessa Carolina di Monaco che si è sposata nei giorni scorsi con Dimitri Rassam, figlio dell’attrice francese Carole Bouquet.

Ristori e i Portofinos – fautori di una sorta di revival della musica beat e rock’n’roll degli anni cinquanta, sessanta e settanta – sono ormai di casa a Montecarlo, dove sono stati protagonisti recentemente del mondano “Bal de la Rose” e anche voluti dal Principe Alberto per la festa del suo compleanno. A dare una svolta alla carriera di Ristori – sul palco una sorta di mix tra Elvis e Adriano Celentano, come dice lui –, ora molto ricercato nel mondo vip, è stato in particolare Flavio Briatore, che l’aveva notato a Montecarlo e l’ha voluto con sé nei suoi locali e per le sue feste esclusive.

Summer Cup, a Cervia un weekend nel pallone con il torneo targato Adriasport

Calcio giovanile / Da oggi, venerdì 7, a domenica 9 giugno, su alcuni campi di gioco della Romagna si svolge la quinta edizione del torneo organizzato dall’agenzia cervese, che vedrà in campo 128 squadre da tutta Italia e circa 10mila presenze nelle strutture alberghiere e ricettive del territorio

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L’inaugurazione dell’Adriasport Summer Cup è in programma venerdì 7 giugno a Cesenatico

Prosegue a suon di grandi e partecipati tornei il giugno organizzativo di Adriasport: appena mandata in archivio un’edizione record della Romagna Cup, ecco pronta la quinta edizione dell’Adriasport Summer Cup, una bella e divertente opportunità per i giovani calciatori partecipanti di festeggiare nel modo migliore, ovvero divertendosi, la fine dell’anno scolastico e l’inizio delle vacanze estive. Il livello e la crescita che questa manifestazione, in appena quattro anni, ha saputo raggiungere ha pochi eguali con altri tornei simili. Questa edizione, che prenderà il via oggi, venerdì 7 giugno, alle 20.30 con la cerimonia di inaugurazione con sfilata di tutte le squadre partecipanti allo Stadio Moretti di Cesenatico, alla presenza del neo-sindaco di Cervia Massimo Medri e dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, è pronta a battere ogni record. Alla segreteria dell’organizzazione sono infatti arrivate le adesioni di 128 squadre (l’anno scorso erano 90), in rappresentanza di una cinquantina di club, che coprono in pratica l’intero territorio italiano, da Nord a Sud, dal Trentino alla Puglia, pronte a dare vita nelle varie categorie previste – Allievi 20002 e 2003, Giovanissimi 2004 e 2005, Esordienti 2006 e 2007, Pulcini 2008 e 2009, Primi Calci 2010 e 2011, Piccoli Amici e Femminile U17 – alle 326 partite complessive nei campi allestiti a Cesenatico, Cervia e Gatteo.

Un “esercito” di giovani calciatori, con dirigenti accompagnatori e famiglie al seguito che impatta sensibilmente sul territorio dal punto di vista turistico. Si stimano, infatti, per l’occasione circa 5000 persone tra calciatori e dirigenti e circa diecimila presenze sul territorio, alloggiate in oltre 50 hotel convenzionati con Adriasport.
Grazie all’esclusivo accordo che l’agenzia cervese ha stipulato con Mirabilandia, oltre alle partite di pallone, i piccoli e giovani atleti impegnati nella Summer Cup potranno visitare il grande Parco Divertimenti con un biglietto, già inserito nella quota di partecipazione, da utilizzare anche in due giornate. Il programma della manifestazione prevede, dopo la cerimonia di inaugurazione, il sabato 8 interamente dedicato alle partite mentre domenica 9 si disputeranno le fasi finali del torneo nelle varie categorie.

E se di colpo sparissero gli immigrati? La provocazione del Festival delle culture

Dal 7 al 9 giugno in Darsena a Ravenna la 15esima edizione della manifestazione interculturale promossa dal Comune: spettacoli tipici, gastronomia dal mondo e dibattiti organizzati con l’Università per ragionare attorno all’ipotesi “Immigrazione zero”. Tra gli ospiti Gad Lerner, Eraldo Affinati, Vito Mancuso

“Immigrazione zero” potrebbe sembrare il programma dell’attuale ministro dell’Interno, l’obiettivo da raggiungere. A leggere alcuni numeri potrebbe essere un grave problema, invece. Pochi giorni fa l’ex presidente dell’Inps Tito Boeri spiegava come il saldo positivo degli stranieri è pari a 7 miliardi per l’ente previdenziale. E i dati parlano anche di un 9 percento di Pil realizzato grazie agli immigrati. Ecco allora che suona già meno provocatorio questo “Immigrazione zero” scelto come titolo per la XV edizione del Festival delle culture di Ravenna (7-9 giugno), promosso dal Comune, organizzato attraverso un complesso percorso partecipato e da quest’anno in ancora più stretta e diretta collaborazione con il Campus dell’Università locale.

La direzione scientifica dei dibattiti che affronteranno questo tema sotto il profilo economico, culturale e sociale è affidata a Francesca Curi, del Dipartimento di Scienze giuridiche. «Confesso che all’inizio il tema suggerito dall’assessora Valentina Morigi mi aveva lasciata perplessa, ma in realtà alcuni interessanti studi recenti si sono concentrati proprio su questi aspetti e quindi mi sono dovuta ricredere». Ne dibatteranno personalità di spicco note anche al grande pubblico come Gad Lerner, di recente bersaglio degli attacchi di Matteo Salvini e da poco tornato con un nuovo programma in tv, o Vito Mancuso ed Eraldo Affinati, insieme a docenti universitari ed esperti del tema, tra cui un rappresentante della Fondazione Moressa a cui si devono studi e analisi recenti proprio sull’argomento “Immigrazione Zero” (il dettaglio dei dibattiti in fondo all’articolo).

Tutte le sere alle 21 in una tensostruttura in Darsena, nell’area dell’Almagià, si svolgeranno gli incontri moderati da giornalisti del panorama nazionale. «Per noi si tratta di partecipare alla vita del territorio – ha spiegato Elena Fabbri, presidente del Campus ravennate – e dare il nostro apporto perché qualsiasi argomento possa essere conosciuto e dibattuto anche da un punto di vista scientifico e culturale». Anche l’assessora Morigi ha insistito su come il festival voglia sempre più essere non solo un’importante occasione di aggregazione sociale, ma anche uno strumento per «indagare il contemporaneo». Un punto di arrivo, quello di quest’anno, frutto di una collaborazione tra Amministrazione e Università, partita tre anni fa e che ha portato a dibattiti su temi come lo ius soli, la civil card, la cittadinanza. E che oggi ci porta a indagare le estreme conseguenze di ciò che vorrebbe chi appunto sogna un Paese “puro” senza stranieri».

Certo, dal Festival delle culture è facile immaginare che arriveranno risposte piuttosto univoche in questo senso. Il festival stesso è un fenomeno che da quindici anni anima la Darsena (una delle prime realtà ad animare una zona di Ravenna che sta finalmente acquistando una vita autonoma) e che senza immigrati non potrebbe esistere, basti dire che delle 54 associazioni che partecipano ben 31 sono di stranieri. Ma a essere coinvolti sono anche singoli invdidui e ben 49 classi delle scuole medie ravennati grazie al lavoro della Casa delle culture. Un percorso, ha spiegato la responsabile Antonella Rosetti, che ha portato alla realizzazione di una serie di “opere” che faranno parte di un allestimento artistico dal titolo “Il varco nel muro”, con riferimento anche ai 6mila km di muri che sono stati costruiti nel mondo negli ultimi anni. Ma arte e bellezza e spettacolo (all’interno dell’Almagià) saranno come sempre protagonisti di un evento unico nel suo genere che non trascura – e come potrebbe? – anche l’aspetto dell’enogastronomia con i cibi da tanti Paesi dal mondo lungo il canale, i laboratori per i bambini e non, le danze, la musica, le mostre (al Dock 61).

Si parte, come ormai tradizione, dal centro della città, venerdì 7 alle 17 con la fiumana di danze e spettacoli che attraversa il centro cittadino in un colorato e vivacissimo corteo fino in Darsena. Il programma dei tre giorni nel dettaglio: venerdì 7, sabato 8, domenica 9.

Il calendario dei dibattiti organizzati dal festival in collaborazione con l’Università prevede:

  • 7 giugno alle 21: “Immigrazione zero: Economia” con Gad Lerner (giornalista), Stefano Palombarini (professore di macroeconomia, Università di Parigi 8), Chiara Tronchin (ricercatrice Fondazione Leone Moressa), Chris Richmond Nzi (fondatore della startup Mygrants), modera Eva Giovannini.
  • 8 giugno alle 10.30 “Le prospettive di una società “sicura” che non accoglie” con Luca di Sciullo (direttore Idos), Paolo Fasano (Comune di Ravenna), Antonio Luordo (del sindacato SGB di Ravenna). Modera Barbara Gnisci.
  • 8 giugno alle 21: “Immigrazione zero: cultura” con Eraldo Affinati (scrittore e insegnante), Vito Mancuso (teologo), Francesca Mannocchi (reporter), modera Rosa Polacco.
  • 9 giugno alle 21: “Immigrazione zero: Società” con Gianumberto Accinelli (etnomologo), Stefano Allievi (professore di sociologia all’Università di Padova), modera Pietro Del Soldà.

Manuel Agnelli in concerto a Cervia al nuovo festival dedicato alla musica indie

Tra i protagonisti anche la band La Rua e la cantautrice Margherita Vicario

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Manuel Agnelli in una foto di Nicola Dalmo durante il recente concerto al teatro Fabbri di Forlì

Il Comune di Cervia annuncia la prima edizione di un festival di musica “indie”, sempre che questa definizione (che dovrebbe comprendere la cosiddetta musica indipendente italiana, oggi in parte divenuta mainstream) abbia ancora un senso. Si tratta del Cervia Loves Indie, tappa cervese del tour estivo organizzato da Rai Radio2, in programma il 14 e 15 giugno nella Città del sale.

Il 14 giugno il festival inizia con La Rua, giovane gruppo pop-folk arrivato al cuore del pubblico dopo il grande consenso raccolto grazie alla partecipazione alla trasmissione Amici di Maria De Filippi nel 2016 e a Sanremo Giovani nel 2018. A seguire la giovane cantautrice (e anche attrice) Margherita Vicario.

Il 15 giugno è invece la volta dell’artista di spicco di questa due giorni, leader di una delle band più longeve del panorama rock italiano: Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours e giudice delle ultime edizioni di X Factor.

Oltre alla musica, il festival propone un villaggio con “street food biologico e di alta qualità, aree benessere a cielo aperto, insieme ad iniziative di book crossing e visite naturalistiche e culturali”, si legge sul sito del Comune.

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