venerdì
26 Settembre 2025

Tragedia Corinaldo, l’imputato a Ravenna nega di aver usato lo spray al peperoncino

Un ventunenne è stato arrestato a Cervia e si trova ora a Port’Aurea, come i compagni nega il proprio coinvolgimento

Lanterna Azzurra CorinaldoSono in corso gli interrogatori ai membri della banda del Modenese arrestati perché sospettati di essere tra i colpevoli della strage di Corinaldo, dove in un locale hanno perso la vita sei persone dopo che gli imputati avrebbero spruzzato spray al peperoncino per derubare i presenti di gioielli e preziosi.

Come noto, uno di loro, il 21enne Souhaib Haddada, è stato arrestato mentre era in vacanza a Cervia e si trova nel carcere di Ravenna. Il giovane, si legge sulla stampa nazionale, avrebbe assunto la linea difensiva dell’altro accusato Moez Akari, dichiarando che a spruzzare lo spray sarebbero stati membri di un’altra banda.

Nelle carte dell’inchiesta si fa riferimento a diversi locali in cui la banda avrebbe agito con le stesse modalità compresi diversi locali romagnoli, i loro spostamenti li hanno visti in questi mesi a Milano Marittina, Marina di Ravenna e a Porto Fuori.

Uccide la moglie colpendola con un martello

Alle porte di Faenza un uomo di 87 anni ha ferito a morte la moglie di 79. Ad avvisare i soccorsi la figlia della coppia

25Tragedia questa mattina, lunedì 5 agosto, alle porte di Faenza. Un uomo di 87 anni ha infatti colpito la moglie, 79 anni, presumibilmente a martellate.

La donna è stata portata con codice di massima urgenza al Bufalini di Cesena, ma è deceduta per le ferite riportate. Ad avvertire i soccorsi la figlia della coppia allertata da un messaggio del padre in cui esprimeva l’intenzione di togliersi la vita.

L’uomo adesso è nella caserma dei Carabinieri di Faenza dove sarà ascoltato per capire le ragioni del gesto criminali ed è accusato di omicidio.

Il Concerto dell’Amicizia del Maestro Muti arriva sullo schermo di Rai 1

Appuntamento oggi 5 agosto alle 23.25. Nel video anche filmati e servizi da Atene che ha accolto il concerto in Grecia

Concerto Amicizia 2019 AtenePer chi se lo fosse perso dal vivo al Pala De André, anche quest’anno arriva sugli schermi di Rai 1 Le vie dell’Amicizia, il progetto curato da Ravenna Festival che il 9 luglio ha raggiunto l’Acropoli di Atene prima di riunire nuovamente artisti italiani e greci sotto la guida di Riccardo Muti al Pala De André di Ravenna l’11 luglio per l’esecuzione della Nona di Beethoven.

Lunedì 5 agosto, alle 23.35, il concerto di Ravenna sarà trasmesso in esclusiva, arricchito da filmati e immagini da Atene e dall’Odeon di Erode Attico che ha accolto il concerto in Grecia.
Si rinnova così la collaborazione con Rai, che da sempre percorre Le vie dell’Amicizia al fianco del Festival, sin da quell’ormai storico evento a Sarajevo nel 1997, prima tappa di un percorso che anno dopo anno ha visitato luoghi simbolo della storia antica e contemporanea con concerti diretti da Riccardo Muti e orchestre e cori italiani che accolgono fra le proprie fila musicisti delle città meta del viaggio.
La XXX edizione del Festival ha scelto Atene per meta, nella consapevolezza che Grecia e Italia sono “Paesi fondamentali – ha sottolineato Muti – per il mondo occidentale, per il contributo inestimabile con cui nei secoli ne hanno determinato il pensiero, l’arte, la filosofia”.

Tre serate al Lavatoio per un piccolo festival di narrazione

Appuntamenti nei mercoledì di agosto. Tra gli ospiti Alfonso Cuccurullo, Quartetto K, Nevio Galeati e Carlo Raggi

14 09 2015 Presentazione Giallo Luna Galeati Raggi
Nevio Galeati e Carlo Raggi

Nei primi tre mercoledì di agosto torna a Massa Lombarda il “Piccolo festival della narrazione” con in programma altrettante serate di parole, immagini e musica nella suggestiva cornice del vecchio lavatoio di via Imola. La rassegna è in programma il 7, 14 e 21 agosto a partire dalle 21.

Si comincia mercoledì 7 agosto con “La strada sotto le scarpe. Le tragicomiche avventure di Giufà, lo sciocco che si salva sempre”. Per l’occasione verranno proposti racconti in musica seguendo la rotta delle fiabe popolari della tradizione siciliana di Giuseppe Pitrè e riviste dalla penna di Ascanio Celestini. La serata è adatta a un pubblico di tutte le età e vedrà la partecipazione di Alfonso Cuccurullo, che si occuperà della narrazione, e di Federico Squassabia per quanto riguarda la musica

Mercoledì 14 agosto si continua con il Quartetto K e lo spettacolo “Gitani e Magiari” che proporrà un repertorio dall’area mitteleuropea, russa e balcanica. I paesi dell’Europa centrale, quell’area che un tempo costituiva il grande Impero austro-ungarico, hanno nella loro tradizione popolare un patrimonio musicale di grande fascino e bellezza a cui si sono ispirati da sempre i più grandi compositori del passato tra cui Brahms, Dvorak, Kodaly e Bartok. Il Quartetto K è composto da Stefano Martini (violino), Matteo Salerno (flauto), Egidio Collini (chitarra) e Nicola Domeniconi (contrabbasso).

Mercoledì 21 agosto ultimo appuntamento del festival con “Delitti (im)perfetti”, storie di veri delitti imperfetti nelle cronache dei giornalisti Carlo Raggi e Nevio Galeati, il racconto a due voci di vicende nere narrate dai giornalisti che seguirono le indagini. La serata vedrà una conversazione dei due giornalisti che prende le mosse dal loro libro Delitti (im)perfetti (Pa.Gi.Ne. Edizioni). Il volume ripercorre 33 anni di cronache ravennati, riassumendo 25 casi esemplari, 23 dei quali senza una vera soluzione. Entrambi i giornalisti hanno curato per L’Unità e Il Resto del Carlino le pagine di cronaca giudiziaria e cronaca nera per più di trent’anni.

Gli appuntamenti iniziano tutti alle 21, sono a ingresso gratuito e rientrano nella programmazione di “Massa Lombarda Città che Legge”. Il Festival è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Massa Lombarda, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e della Provincia di Ravenna e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e di Bcc Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese.

Lavorava in casa da anni senza licenza: trovato tatuatore abusivo

L’uomo pubblicizzava i propri lavori su Facebook. Guardia di Finanza e Ausl hanno trovato il materiale necessario all’attività e due clienti da fuori provincia

TatuaggiMilitari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno individuato un tatuatore completamente abusivo, che promuoveva la propria attività tramite il profilo Facebook, pubblicando le foto dei propri lavori.
I finanzieri della 1ª Compagnia di Ravenna e personale dell’Ausl Romagna hanno pertanto effettuato un accesso domiciliare presso l’abitazione del tatuatore, nel corso del quale hanno rinvenuto materiale per l’esercizio dell’attività senza i previsti requisiti di legge.
È stato individuato un vero e proprio laboratorio, al cui interno sono stati rinvenuti strumenti e materiali necessari all’attività quali pistole, lettino e inchiostri privi di tracciabilità, insomma tutto il materiale necessario per realizzare tatuaggi, tranne uno: la licenza.
Durante l’intervento il soggetto è stato sorpreso proprio mentre era intento a praticare tatuaggi nei confronti di due clienti provenienti da fuori provincia.
La successiva attività di polizia economico-finanziaria ha permesso alle Fiamme Gialle di Ravenna di accertare, mediante l’acquisizione di documentazione detenuta presso il domicilio, che il tatuatore esercitava la propria attività da alcuni anni, pur essendo completamente sconosciuto al Fisco.
Gli Ispettori dell’Ausl, accertato che il soggetto è risultato privo sia della Segnalazione Certificata Inizio Attività nonché dei requisiti igienico sanitari previsti dalla legge, hanno sottoposto a sequestro amministrativo il laboratorio ed effettuato gli opportuni rilievi tesi a quantificare ed elevare le conseguenti sanzioni.

Quaderni, astucci e zaini per tutti: torna l’iniziativa di solidarietà per la scuola

Lo scorso anno ne hanno beneficiato 145 famiglie e 324 bambini. Le modalità di adesione al progetto

Scuola Bambini ZainoTorna per il settimo anno l’iniziativa di solidarietà “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola!”, promossa dal Tavolo delle Solidarietà con il coordinamento dell’assessorato ai Servizi sociali, per permettere alle famiglie in difficoltà di mandare a scuola i propri figli con un corredo scolastico completo e adeguato.

La modalità è simile a quella della colletta alimentare: nelle giornate di sabato 24 e sabato 31 agosto, dalle 10 alle 18, davanti ad alcuni supermercati della città (sabato 31 anche in alcune località del forese), e poi ancora sabato 14 settembre all’ Extracoop, Coop Teodora e Coop Faentina, i volontari impegnati nell’iniziativa inviteranno i clienti ad acquistare e donare articoli di cancelleria.

Hanno aderito al progetto anche alcune cartolerie.

“Nel 2018 – commenta l’assessora ai Servizi Sociali Valentina Morigi – grazie alla generosità dei ravennati sono stati raccolti migliaia di articoli di cancelleria, diverse centinaia di grembiuli e zaini e sono stati  145 i nuclei familiari aiutati per un totale di 324 bambini. Dietro questi numeri c’è una delle tante storie di solidarietà che i nostri cittadini e cittadine scrivono ogni giorno. C’è un gesto semplice, come quello di donare un quaderno e una penna, che, se moltiplicato per diecimila, si trasforma in un aiuto concreto, accompagnato dalla disponibilità degli esercenti e delle tante associazioni di volontariato che a diverso titolo seguono la raccolta dei materiali e rendono poi possibile la loro distribuzione. Anche quest’anno, grazie alla disponibilità dei volontari, la rete di solidarietà si estende a diverse località del forese: sarà infatti possibile donare il materiale scolastico anche a Sant’Alberto, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Piangipane, Porto Fuori e Punta Marina”.

I supermercati, all’esterno dei quali saranno presenti i volontari, sono: Conad La Fontana , Galilei e Bassette, Famila Argirocastro e Faentina, a cui si aggiungeranno sabato 31 agosto anche i punti vendita Conad di Sant’Alberto, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Piangipane, Porto Fuori e Punta Marina.

Sabato 14 settembre nell’ambito del progetto di Coop Alleanza 3.0 “Una mano per la scuola” la raccolta verrà effettuata all’ Extra coop Centro ESP, Coop Teodora, e Coop Faentina.

Hanno inoltre aderito all’ iniziativa le cartolerie Politecnica Fratelli Bagnoli (via Corrado Ricci 13), Tecnodesign (via Guidone 26), Giro-Girotondo (viale Alberti 96), Cartoleria Salbaroli (via Gamba 16).

Altre cartolerie che avessero intenzione di partecipare possono contattare l’ufficio Volontariato del Comune di Ravenna al numero 0544 482348 e ritirare la locandina da esporre.

I volontari impegnati fanno capo alle associazioni Arci Associazione genitori, Auser Volontariato Ravenna, Avvocato di strada, Casa delle donne, Centro di Ascolto Caritas, Comitato Cittadino Antidroga, Comitato Rompere il Silenzio, Croce Rossa Italiana, Progetto Uomo, Punto d’ incontro Francescano, Rc Mistral.

Nel dettaglio gli articoli che si richiede di donare sono: maxi quaderni con e senza margini, copertine per quadernoni (rosse, blu, verdi e gialle), raccoglitori ad anelli e buste con occhielli, ricambi fogli, cartelline con elastico, pastelli (scatole da 12), pennarelli a punta fine, matite, gomme, temperini, penne (blu, nere e rosse), colla stick, evidenziatori, album da disegno, diari, compassi, goniometri, righe, righelli e squadre, forbici con la punta arrotondata.

Il progetto è iniziato alla fine dell’anno scolastico negli Istituti comprensivi con la donazione di zaini e grembiuli usati, rimessi poi a nuovo dalle sarte volontarie di Auser. La raccolta di zaini e grembiuli prosegue: chi lo desidera può portarli al Centro di ascolto diocesano della Caritas (piazza Duomo 13) dal lunedì al sabato (giovedì escluso) dalle 8.30 alle 12.

Il materiale raccolto verrà distribuito alle famiglie su indicazione dei servizi sociali nei locali messi a disposizione dall’Opera di Santa Teresa in via Don Angelo Lolli 9.

 

Dall’energia pulita alla sharing economy: ecco le start-up che entrano in CoLaboRa

Quattro le nuove realtà che dal 2 settembre entrano nell’incubatore in Darsena per un anno

19 08 02 StartupcoLABoRA 1DpA Nautical Wind Turbine, Touripp, Togovan e Airitage sono i quattro progetti d’impresa selezionati tra quelli pervenuti da tutta Italia e che dal 2 settembre avranno accesso agli spazi e ai servizi dell’ incubatore coLABoRa.
I quattro progetti che, dopo l’anno di incubazione, potranno diventare vere e proprie imprese, hanno partecipato al bando startup coLABoRA 2019 del Comune di Ravenna e sono stati selezionati da un Comitato scientifico a seguito della Startup School organizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem). L’iniziativa è resa possibile anche grazie ai contribuiti messi a disposizione da Eni nel quadro degli accordi di collaborazione con il Comune di Ravenna.

All’ evento finale, che si è tenuto a fine luglio e che ha selezionato le idee progettuali ritenute migliori, hanno partecipato tra gli altri Massimo Cameliani, assessore allo Sviluppo economico del Comune, Barbara Naldini della Camera di Commercio, Cecilia Mezzano della Feem.

Le idee d’impresa sono state valutate sulla base del lavoro svolto durante la StartUp School e secondo diversi criteri coerenti con il bando: dalla motivazione alla capacità espositiva, dalle potenzialità di successo dell’idea alle capacità del team di lavoro.

“E’ sempre una bella soddisfazione – ha affermato l’assessore Cameliani – conoscere e sostenere i progetti di giovani che grazie al nostro bando hanno l’opportunità di diventare imprenditori e realizzare le proprie idee, sempre originali e innovative, in grado di competere con le innumerevoli sfide che il mondo economico e produttivo pone oggi a chi vuole fare impresa. Auguriamo alle idee selezionate, tutte molto interessanti, di diventare imprese di successo utili alla crescita del territorio”.

Le prime quattro idee d’impresa classificate sono impegnate in diversi settori all’avanguardia: dpA Nautical Wind Turbine, propone un nuovo strumento capace di generare energia pulita quando non è possibile collegarsi a una rete; Touripp, prevede un portale di comparazione per la scelta del miglior viaggio organizzato; Togovan, predispone un progetto di sharing economy e marketing territoriale che mette in relazione gli appassionati di van e gli amanti del viaggiare slow;  Airitage, mette in campo un insieme di servizi rapidi e personalizzabili per la conservazione dei beni artistici privati.

Il Comitato scientifico era composto da Barbara Naldini, responsabile del Servizio Affari generali e promozione della Camera di Commercio, da Luca Mazzara, docente di economia aziendale e presidente del Campus di Forlì, da Alessandro Martinini, Capo Area Sviluppo Economico, Turismo e Sport del Comune di Ravenna.

Aggredisce e minaccia due ausiliarie del traffico per una multa

A Milano Marittima un uomo ha brandito anche un tubo di ferro contro le due donne e un ragazzo andato in loro soccorso. Denunciato

MultaUn 61enne originario di Reggio Calabria e residente a Cesena è stato denunciato per i reati di minacce aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere. Nella serata di venerdì una Volante del Posto di Polizia di Cervia è intervenuta nel parcheggio di viale II Giugno, su richiesta al Numero Unico di Emergenza pervenuta da due ausiliare del traffico, dipendenti della ditta Azimut, che riferivano di essere vittime di un’aggressione.

Le due donne, subito dopo aver staccato una multa per un’autovettura parcheggiata negli stalli e priva di qualsiasi autorizzazione al parcheggio, erano state avvicinate da un uomo che, dopo essersi qualificato per il titolare di un ristorante della zona, ha strappato loro dalle mani la multa appena stampata e le ha spintonate, mettendo loro le mani sul petto e rivolgendo loro delle frasi offensive. In loro difesa è intervenuto un ragazzo a cui l’aggressore ha sferrato un pungo al volto. Dopodiché si è avvicinato all’auto e dal bagagliaio ha prelevato un tubo in ferro che ha brandito contro le due ausiliarie e il ragazzo.

Alla polizia giunta sul posto le due donne hanno indicato l’uomo, presente all’interno di un vicino ristorante, che è stato identificato e condotto negli uffici del Posto di Polizia di Cervia. Qui è stato denunciato, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di minacce aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

Il sindaco: «Le ossa di Dante restano a Ravenna, troppe divisioni e difficoltà»

De Pascale chiude all’idea lanciata da Cristina Muti e recentemente ripresa da un articolo di La Repubblica che aveva dato origine anche a una raccolta firme

Dante Chioschi RavennaEra già iniziata una raccolta firme, dopo un articolo de La Repubblica, per evitare che le spoglie di Dante lasciassero Ravenna. Ora l’intervento del sindaco Michele de Pascale sembra mettere fino all’idea originariamente lanciata da Cristina Muti in occasione del 2021: riportare per un periodo le spoglie del Sommo Poeta nella sua amata Firenze che però lo aveva ingiustamente accusato ed esiliato.

“L’esilio di Dante dalla patria, la privazione dei beni, degli affetti, della incolumità e della dignità di intellettuale a servizio della città, è un fatto storico, una vergogna grandissima, ma non è compito nostro revocare il bando, perché l’esilio è già finito da tempo. Finito da quasi 160 anni, nel momento in cui nel 1860, sotto la bandiera tricolore del costituendo Regno d’Italia, la patria non fu più Firenze, ma divenne l’Italia e quindi anche Ravenna” scrive de Pascale. “Quell’Italia che trova la sua prima unità nella straordinaria lingua creata da Dante e donata a noi tutti che ancora oggi la parliamo, portando nella nostra quotidianità tantissima parte dell’elaborazione dantesca. L’esilio è finito nella straordinaria fortuna della sua opera e nel tributo delle edizioni, delle traduzioni e dei commenti e soprattutto nell’immenso patrimonio di arte e di pensiero che è stato generato nei secoli. Il bel paese ha l’onore e il dovere di fare memoria di Dante, ancor più in questi anni vicini all’anniversario del settimo centenario della morte nel 2021 e chi ha responsabilità politiche ha il dovere di ascoltare con rispetto il dibattito della società civile e i contributi degli studiosi e degli artisti, cogliendo da ogni proposta ciò che di positivo possa esserci. La suggestione della signora Cristina Mazzavillani Muti, che reca in sé la potenza di un forte gesto d’amore simbolico, l’emozione della creazione artistica, e un forte invito alla generosità, incontra peró problematiche etiche e giuridiche molto complesse e mi sembra crei forti divisioni. Con il triste e povero dibattito scaturito in questi giorni, rischiano infatti di apparire strumentali sia l’assunzione di una missione riparatrice, che le vicende storiche hanno già reso vana, sia, ancora peggio, la costruzione di spettacolarizzazioni mediatiche. Credo tuttavia che se ne possa e debba comunque ascoltare il senso profondo mettendosi in dialogo e cercando insieme altre occasioni di progettazione comune con una città meravigliosa come Firenze, per mettere in valore il patrimonio di ciascuno e farne bene comune per Dante”.

Insomma, le ossa di Dante, anche per questa volta, non lasceranno Ravenna e con Firenze si cercheranno altre sinergie e strategia per cerebrare il settecentenario della morte nel 2021.

Giammai spostare le spoglie di Dante Alighieri da Ravenna a Firenze

Lista per Ravenna ha lanciato una petizione online contro questa eventualità svelata da un articolo di “Repubblica”. Oltre 500 le firme raccolte per ora

Tomba Di Dante Ravenna

Riportare le spoglie mortali di Dante a Firenze? Non se ne parla nemmeno!
La contarietà a questa ipotesi, anche se si tratterebbe solo di un gesto simbolico, di una “esposizione” temporanea, in occasione delle celebrazioni del 700ensesimo centenario della morte nel 2021, ha addirittura suscitato a Ravenna una petizione online.

Primo firmatario di una fazione di contrari a questa eventualità Nicola Grandi, segretario del gruppo politico di opposizione Lista per Ravenna, che lancia un appello ai ravennati dopo la recente uscita di un articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica” che racconta di una trattativa “riservata” fra il sindaco De Pascale e quello di Firenze Nardella per accordarsi sull’evento.
Dell’idea di una “ostesione” delle ossa del Poeta, che sono conservate nella tomba ravennate, ne aveva già abbozzato lo studioso ed editore Ivan Simoni, e recentemente ne aveva parlato la presidente del Ravenna Festival, Cristina Mazzavillani Muti, immaginandola per l’appunto come un gesto di riconciliazione fra le città di Firenze e Ravenna. Si potrebbe dire anche un’azione di marketing culturale e turistico dall’indubbia eco nazionale e internazionale.

Un gesto che in qualche modo era stato valutato positivamente anche dal sindaco di Ravenna, ma che sui media locali aveva già suscitato non poche perplessità se non vere e proprie contrarietà fra personalità culturali e cittadini. Insomma, un tema divisivo, ancora capace, settecento anni dopo la diatriba su chi debba custodire i resti mortali del padre della lingua italiana, di far discutere animatamente e spaccare la citta.

Dante Chioschi RavennaIl testo della petizione di Lista per Ravenna – che recita “Le ossa di Dante non si muovano da Ravenna dove Fiorenza l’ha gittato” e chiede formalmente “al sindaco di Ravenna di chiudere subito negativamente questa trattativa” – prende spunto da un servizio giornalistico di “Repubblica” che svelerebbe di «Trattative in corso per spostare i resti del sommo poeta da Ravenna… È un desiderio antico, che Firenze insegue da secoli: riportare i resti di Dante nella sua città, quella stessa che in vita lo aveva cacciato e condannato all’esilio. Pare che adesso ci stia riprovando. Sottotraccia, muovendo le “diplomazie” in vista del 2021… La notizia filtra da Palazzo Vecchio».

Sempre la petizione condivide, per suffragare la contrarietà alla presunta trattativa, anche un testo polemico del critico d’arte Tomaso Montanari: «“Quello ingrato popolo maligno/ che discese di Fiesole ab antico,/ e tiene ancor del monte e del macigno,/ ti si farà, per tuo ben far, nemico”: la profezia dell’esilio che l’ombra di Brunetto Latini fa calare su Dante nel XV canto dell’Inferno torna oggi vera, parola per parola. L’idea di riportare a Firenze, per un “evento” del 2021 (settecentesimo anniversario della morte del massimo poeta italiano), le spoglie dantesche che riposano a Ravenna qualifica i fiorentini di oggi per quello che sono: duri di cuore e di comprendonio come i sassi fiesolani da cui scesero a valle i nostri padri etruschi…».

Per chi volesse firmare la petizione, che mentre scriviamo ha raccolto 503 adesioni, si puo collegare online a questa pagina.

Alla Fattoria Guiccioli di Madriole si commemora la morte di Anita Garibaldi

Domenica 4 agosto la cerimonia in ricordo della trafila garibaldina, con incontri, video e uno spettacolo sulla vicenda

Anita Garibaldi
Anita Garibaldi

Domenica 4 agosto, alla Fattoria Guiccioli di Mandriole, si svolgonoo le tradizionali celebrazioni in ricordo della morte di Anita Garibaldi, occasione anche per commemorare il 170° anniversario della trafila garibaldina nel 1849.
L’evento, che avrà inizio alle 18, sarà introdotto dal vicesindaco Eugenio Fusignani e da Lorenzo Cottignoli, presidente della Federazione delle cooperative della provincia di Ravenna, che presenteranno un breve documentario di fotografie storiche legate alla lunga fuga da Roma verso Ravenna nell’estate del 1849. Il video è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Roma.
Le celebrazioni proseguiranno, alle 18.30, con la presentazione di Fulvia Missiroli del libro Storia e mito di Anita Garibaldi, alla presenza dell’autrice Silvia Cavicchioli. Al tramonto, alle 19.30, sarà allestita una sobria cerimonia in ricordo della morte di Anita Garibaldi che vedrà coinvolti il gruppo storico dei garibaldini, coordinati da Pietro Compagni e la banda musicale Città di Ravenna.
In particolare quest’anno, che segna la dodicesima rassegna della Festa della Trafila Garibaldina, alle 21 sarà possibile assistere allo spettacolo Anita Donna dei Due Mondi interpretato da Lucia Vasini, accompagnata dalla fisarmonica di Luciano Titi. Dalle 20 verrà allestito uno stand gastronomico.

Apre il terzo supermarket Famila in città, 1.500 mq dove c’era una Coop

Investimento della società Arca di Cesena. Entro fine anno il taglio del nastro in via Aquileia a Ravenna con trenta occupati

Sacaffale SupermercatoNel panorama della grande distribuzione organizzata a Ravenna una delle prossime novità sarà l’apertura di un nuovo Famila. Dopo quelli già presenti nel capoluogo in via Faentina e in via Argirocastro, ne aprirà uno in via Aquileia negli spazi che fino a qualche mese fa erano marchiati Coop . L’investimento è portato avanti dalla società Arca di Cesena, realtà attiva nel settore da oltre 45 anni: l’azienda di Pievesestina oggi conta più di mille dipendenti, con un centinaio di supermercati tra Romagna e Marche, ed è presente dal 2005 nel Ravennate con i due Famila già ricordati e un Cash and Carry alle Bassette.

«Con Famila siamo presenti nella parte nord della città – ragiona Marcello Amaduzzi, responsabile marketing di Arca – e la chiusura di quel punto vendita Coop ci ha offerto la possibilità di ampliare la nostra rete in un punto della città non ancora presidiato. La dimensione di circa 1.500 mq era perfetta per il nuovo format di punti vendita che stiamo realizzando nell’ultimo periodo e abbiamo ritenuto conveniente prendere la posizione». L’obiettivo è arrivare all’apertura entro il 2019, dopo aver completato l’allestimento: «Sarà un intervento massiccio, anche all’esterno ci sarà un po’ di riqualificazione». Tra corsie e magazzino saranno impiegate circa trenta persone.

Senza entrare nel dettaglio dei numeri specifici, Amaduzzi ci spiega cosa c’è a monte di una decisione aziendale come l’apertura di nuovo punto vendita: «Ci appoggiamo a società di consulenza, facciamo analisi di geomarketing, si analizza il territorio partendo dai dati Istat per capire la popolazione e quanto fatturato si può sviluppare anche in base alla concorrenza già presente. Ravenna finora ci ha dato grandi soddisfazioni, siamo in crescita continua da quando abbiamo aperto».

Alla notizia di nuove aperture di supermercati consegue spesso la lamentela di chi ritiene che siano troppi. Amaduzzi non ha dubbi: «Mi rendo conto che sono di parte ma penso che sia un buon segno se in una fase di crisi ci sono aziende italiane del territorio che vanno bene. In più c’è un altro aspetto: più insegne e più supermercati vogliono dire più concorrenza quindi maggiori vantaggi per il consumatore. A Ravenna si sta prospettando una bella battaglia con nuovi ingressi: nei prossimi anni ci sarà una gara per misurarsi nel confronto e il consumatore non può che beneficiarne».

Ma cosa contraddistingue il nuovo format Famila? «Storicamente per noi ha grande importanza il reparto dei freschi e sarà così in maniera ancora più significativa. L’ortrofrutta è all’entrata, con prodotti da fornitori locali che proprio per le caratteristiche possono fornire solo due o tre punti vendita. E poi non mancherà la cucina interna per il banco gastronomia con cibi preparati e pronti solo da riscaldare».
Perché dall’osservatorio Arca è questa la tendenza sempre più marcata del consumatore: «Il cliente cerca sconti e prezzi vantaggiosi ma è disposto a spendere qualcosa in più per il prodotto pronto, sia per la qualità che per la comodità di chi sicuramente a fine giornata ha poco tempo per cucinare ai fornelli».

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