domenica
28 Settembre 2025

Al debutto della Superlega il calendario “regala” alla Consar la corazzata Trento

Volley / Si comincia il 20 ottobre al Pala De Andrè con i campioni del mondo dell’Itas e si chiude il 22 marzo, sempre in casa, contro la Gas Sales Piacenza, prima del turno di riposo. Bonitta: «Dovremo partire subito molto forte, senza tentennamenti»

SALSOMAGGIORE (PR) 18/07/2019. LEGAVOLLEY “SERIE A CREDEM BANCA” PRESENTAZIONE CALENDARI 2019/20
Una immagine della presentazione del calendario di Superlega, stagione 2019-20

Un girone d’andata con quasi tutte le big in casa e tutti gli scontri diretti per la salvezza in trasferta, il riposo all’ultima giornata e quattro gare casalinghe su sei turni infrasettimanali. E’ questo, in sintesi, il calendario disegnato per la Consar nel 75° campionato di Superlega Credem Banca dal software del Laboratorio Gol dell’Università di Firenze, presentato nel corso dell’evento-spettacolo conclusivo della sessione di Volley Mercato a Salsomaggiore Terme, con la conduzione di Alessandro Antinelli e alla presenza dei massimi dirigenti di Legavolley, di Stefano Bellotti per la Federvolley, di Stefano Morellini, vicepresidente di Credem Banca, di Filippo Fritelli, sindaco di Salsomaggiore, dei dirigenti e rappresentanti dei 48 club e di tanti addetti ai lavori.

Saranno i campioni del mondo dell’Itas Trentino, al Pala De Andrè, i primi avversari della rinnovatissima e ringiovanita Consar di Marco Bonitta, mentre sarà già una sfida per la salvezza a Veroli contro Sora la prima trasferta della stagione. Poi arriva una doppia partita casalinga contro Milano (alla terza giornata, come nel 2015/16 ma a campi invertiti) e contro Modena, e una doppia trasferta in casa di Monza e Latina. L’interessante e inedita sfida tra allenatori ravennati in panchina, Bonitta e Gardini (Piacenza), sarà alla penultima giornata il 15 dicembre in terra emiliana.

Per il terzo anno consecutivo, dunque, esordio casalingo per il Porto Robur Costa che aveva già affrontato Trento alla prima in casa (ma all’epoca era la seconda giornata) nel campionato 2013/14. «Il nostro obiettivo in campionato è quello di fare bene possibilmente con tutti ed è chiaro che ci saranno tre o quattro squadre – è il commento del presidente Luca Casadio – che lotteranno per il nostro stesso traguardo, che è la permanenza in SuperLega. Fare una buona prestazione e risultato in queste sfide sarà doppiamente importante; le difficoltà del girone d’andata potrebbero presentarsi come opportunità per concretizzare il nostro obiettivo nel girone d’andata quando avremo le sfide dirette in casa».

«E’ un calendario un po’ diverso da quello del campionato scorso, poi è chiaro che per come è disegnato – aggiunge il coach Marco Bonitta – il girone di ritorno sulla carta sarà quello che ci dovrebbe dare un po’ di certezza in più. La squadra deve cominciare subito forte, senza tentennamenti, con la mentalità vincente, che non vuole dire vincere tutte le partite, ma significa che in qualsiasi campo deve saper giocare la sua pallavolo migliore, con la sfrontatezza di chi è giovane e con la capacità di essere comunque positivi. Il riposo all’ultima giornata non lo ritengo un handicap, ci permetterà di non avere interruzioni e di mantenere una certa continuità e intensità».

Il campionato di SuperLega, che quest’anno vede al via 13 formazioni, inizierà domenica 20 ottobre e si concluderà il 29 marzo. Pausa di fine e inizio per le qualificazioni olimpiche. I turni infrasettimanali sono sei (13, 20 e 27 novembre, 26 dicembre, 16 gennaio e 5 febbraio). Nelle giornate del 31 ottobre e 1° novembre si giocherà a Civitanova la Supercoppa, mentre la Coppa Italia sarà distribuita in due fasi: i quarti si disputeranno il 22-23 gennaio 2020, la final four il 22-23 febbraio 2020.

Il calendario della Consar
Andata 20/10/19 – Ritorno 26/12/19: Consar Ravenna-Trento
Andata 27/10/19 – Ritorno 16/01/20: Sora-Consar Ravenna
Andata 03/11/19 – Ritorno 19/01/20: Consar Ravenna-Milano
Andata 10/11/19 – Ritorno 26/01/20: Consar Ravenna-Modena
Andata 13/11/19 – Ritorno 02/02/20: Monza-Consar Ravenna
Andata 17/11/19 – Ritorno 05/02/20: Latina-Consar Ravenna
Andata 20/11/19 – Ritorno 09/02/20: Consar Ravenna-Civitanova
Andata 24/11/19 – Ritorno 16/02/20: Perugia-Consar Ravenna
Andata 27/11/19 – Ritorno 01/03/20: Consar Ravenna-Verona
Andata 01/12/19 – Ritorno 08/03/20: Vibo Valentia-Consar Ravenna
Andata 08/12/19 – Ritorno 15/03/20: Consar Ravenna-Padova
Andata 15/12/19 – Ritorno 22/03/20: Piacenza-Consar Ravenna
Andata 22/12/19 – Ritorno 29/03/20: riposo

L’annuncio del cantante ravennate Titta: «Sono guarito dal tumore»

L’ex leader delle Fecce Tricolori ha sconfitto il linfoma di Hodgkin dopo mesi di chemioterapia

TittaA un anno e mezzo dall’annuncio choc che aveva messo in apprensione amici e fan, Giuseppe Tittarelli, in arte Titta, dà – sempre sui social – la notizia più attesa: «Remissione completa, sono guarito».

Celebre cantante ravennate di rock demenziale, noto in particolare per le “sue” Fecce Tricolori negli anni novanta, Titta ha curato con diversi mesi di chemioterapia un tumore. Si trattava del linfoma di Hodgkin,  una neoplasia che interessa i tessuti linfoidi secondari come ilinfonodi.

Su Facebook il cantante, con la sua consueta ironia, ha annunciato a breve novità e c’è già chi lo invita ad esibirsi nuovamente su un palco.

Sangue, Ravenna miglior provincia in regione per donazioni ogni mille abitanti

Nel 2018 raccolte 18mila unità da 10mila donatori. Il presidente nazionale in visita al punto di Lugo: «Le Avis ravennati sono una organizzazione coesa»

SangueRavenna è stata la prima provincia in Regione nel 2018 per per numero di donazioni di sangue ogni mille abitanti (75,8 contro una media regionale di 61,4). Lo rende noto l’Avis. Che fornisce anche alcuni dati sul primo semestre di quest’anno: è cresciuto il numero dei nuovi donatori (685, il 10 percento in più rispetto all’anno precedente) e in totale 9.155 donazioni di sangue e plasma, a conferma di un trend che lo scorso anno ha visto più di 18mila unità raccolte, frutto della generosità di 10.174 donatori.

Le cifre sono state comunicate in occasione della visita del presidente nazionale dell’Avis, Gianpietro Briola, in provincia con una tappa nel punto raccolta di Lugo, riferimento per i donatori della Bassa Romagna gestito direttamente da Avis Ravenna. Accompagnato dal presidente regionale Maurizio Pirazzoli, Briola ha voluto conoscere i ragazzi del Gruppo Giovani che hanno festeggiato il loro secondo compleanno con un Truck-Bus Food Avis ai Mercoledì sotto le Stelle di Lugo.

«L’entusiasmo e la capacità di fare e proporre dei giovani – ha dichiarato Briola – credo debbano essere assolutamente ascoltati e valorizzati in associazione. I giovani sono il presente di Avis e della società, e pur con l’umiltà di ascoltare, prepararsi ed imparare debbono essere riferimento ed esempio per altri giovani: usando lo stesso linguaggio espressivo, gli stessi mezzi comunicativi e dimostrando che esiste spazio d’azione ma, soprattutto, che condividere valori di donazione e solidarietà aiuta a crescere. Le Avis ravennati sono una organizzazione coesa, che sa rispondere con professionalità e metodi gestionali alle esigenze del territorio e della sua sanità, ma che è in grado di rispondere alle nuove esigenze trasfusionali dei malati. Lo dimostra l’aumento delle donazioni di plasma e la flessibilità della raccolta associativa in orari ed accessi. A loro il nostro plauso e l’auspicio di migliori risultati nel nuovo impegno di area vasta».

Marco Bellenghi, presidente provinciale ha fatto il punto sulla gestione della raccolta: «L’andamento mensile si dimostra sempre molto altalenante. L’importante è che, come testimonia il nostro monitoraggio settimanale “meteo sangue” consultabile sui nostri canali online, non si sono mai registrate importanti carenze su determinati gruppi sanguigni, a conferma di un sistema totalmente autosufficiente. Mi auguro che i nuovi donatori, in continuo aumento, si impegnino a donare con più regolarità, ovviamente nell’ambito della programmazione che promuoviamo: il periodo che precede la partenza per le ferie, ad esempio, è per noi fondamentale, visto che l’estate sul nostro territorio è storicamente uno dei momenti più critici dell’anno».

Avis a Ravenna ha origine nel 1960 su impulso del senatore Aldo Spallicci. Oggi comprende 23 sezioni comunali e in 11 di queste sono presenti punti di raccolta gestiti direttamente dall’associazione. Alla guida da giugno 2016 c’è Marco Bellenghi, donatore di sangue dall’età di 22 anni e da quasi 25 dirigente Avis, prima in ambito comunale, quindi provinciale. Per ulteriori info www.ravenna.avisemiliaromagna.it oppure tel. 0544/421180 (dal lunedì al venerdì 8-13; sabato 8-12), Facebook Avis Provinciale Ravenna facebook.com/avisravenna.

Giorgio Guberti di Confcommercio è il nuovo presidente della Camera di Commercio

Dal 16 settembre era vicepresidente. Sostituisce Natalino Gigante. Dal 1987 lavora nell’associazione di categoria

Giorgio GubertiGiorgio Guberti, vicepresidente della Camera di commercio di Ravenna dal 16 settembre del 2013, è il nuovo presidente dell’ente camerale ravennate.

È stato nominato all’unanimità dal consiglio camerale nella seduta del 18 luglio, dopo che Natalino Gigante aveva lasciato l’incarico lo scorso 19 giugno, con il compito di portare a termine l’attuale mandato guidando l’ente nel percorso, ancora non chiaro, della riforma del sistema camerale.

Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, lavora in Confcommercio Ravenna dal 1987 ricoprendo dal 1996 il ruolo di direttore Confcommercio Ravenna e dal 2002 di Confcommercio provincia di Ravenna.

«Nell’impegno, più generale, a portare a termine gli obiettivi e le linee strategiche che questo Consiglio ha delineato come programma di mandato e che riguardano tutti i settori economici, dall’agricoltura all’artigianato, dal commercio all’industria, dai servizi alla cooperazione, il mio intento sarà quello di porre in primo piano l’economia reale, le imprese, confermando il ruolo della Camera quale centro propulsivo di sviluppo economico e sociale – sottolinea Guberti nel suo discorso di insediamento -.  La Camera deve essere il luogo naturale di confronto e interazione tra le istituzioni sui temi economici e sulle strategie di sviluppo, dando massimo rilievo al patrimonio di dati e informazioni economiche che possiede, fondamentali per una programmazione delle politiche pubbliche coerente con le esigenze del territorio e per operare a tutela della legalità».

Tra gli asset strategici citati dal neo presidente in primis il tema delle infrastrutture e dei collegamenti, l’internazionalizzazione delle imprese e il turismo.

«Le mie più sincere congratulazioni a Giorgio Guberti per la sua nomina a presidente alla Camera di commercio di Ravenna – è la dichiarazione del sindaco Michele de Pascale –. Sono certo che il dottor Guberti saprà guidare con competenza, professionalità e impegno l’Ente camerale ravennate, punto di riferimento importante e propulsivo del sistema economico e sociale della nostra provincia, da sempre al fianco delle imprese e delle amministrazioni per il bene e lo sviluppo del territorio. A Giorgio vanno i miei migliori auguri per un proficuo e positivo lavoro a servizio della nostra comunità».

Farmacista in pensione fa una donazione al Comune per aiutare famiglie in difficoltà

Il bel gesto di Andrea Frontali, su input della moglie Anna Brusi, insegnante scomparsa un anno fa

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Frontali con l’assessora Morigi

Una donazione che sarà utilizzata per aiutare le famiglie che stanno vivendo una situazione di difficoltà economica. È quella che il signor Andrea Frontali, farmacista in pensione, ha voluto fare al Comune di Ravenna che impiegherà la somma per i bisogni alimentari delle persone che sono in carico ai servizi sociali.

Non è la prima volta che Frontali fa una donazione per sostenere interventi a beneficio della comunità e lo fa seguendo il desiderio della moglie Anna Brusi, insegnante nelle scuole medie della città, scomparsa un anno fa. È stato il primo privato cittadino ad aderire all’iniziativa ideata dall’Amministrazione comunale “Adotta un progetto sociale, diventa un’azienda solidale” attraverso la quale aziende e associazioni finanziano la realizzazione di progetti solidaristici del territorio negli ambiti sanità, sociale, diritti degli animali/riqualificazione urbana e culturale/ricreativo.

«Rimasi colpito da quella opportunità di aiutare gli altri in una forma nuova e interessante – afferma Frontali – e ho capito che basta prestare un po’ più di attenzione alla propria comunità per soddisfare semplici bisogni e necessità. Lo dico perché mi piacerebbe che anche altri cittadini seguissero il mio modesto esempio. Una città solidale è una città più coesa ed accogliente».

«Desidero esprimere la mia più viva gratitudine al signor Frontali – ha detto l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi – per la sua grande sensibilità nei confronti delle fasce sociali più deboli e bisognose. Lo ringrazio anche per aver scelto come interlocutore il Comune e i nostri servizi con i quali sono stati individuati i soggetti e le modalità di aiuto. Una fiducia di cui siamo davvero grati».

L’accademia di Muti con studenti da tutto il mondo. E porte aperte per il pubblico

Torna la scuola di opera del maestro. Il 20 luglio la presentazione al pianoforte al teatro Alighieri, poi le lezioni e due concerti finali

IOA2017 ©Silvia Lelli 020917 8734ok«Oggi il mondo corre, ma per fare l’opera ci vuole tempo. Il tempo di studiare e di analizzare con rigore la partitura; il tempo di comprendere e di trasmettere a orchestra e cantanti il carattere e l’evoluzione dei personaggi, quindi le intenzioni del compositore; il tempo di provare e riprovare l’insieme vocale e strumentale, calibrandone con cura gli equilibri drammaturgico-musicali». Il tempo e lo studio: per Riccardo Muti sono nodi cruciali nell’approccio del direttore d’orchestra all’opera in musica, sono il fondamento di una prassi oggi sempre più rara ma indispensabile a garantire la salvaguardia e l’efficacia di quello straordinario patrimonio che è l’opera italiana. Ed è proprio attorno a tali principi che ruota l’Italian Opera Academy, che da sabato 20 luglio fino al 2 agosto apre le porte del Teatro Alighieri di Ravenna al pubblico di appassionati, studenti, musicisti per un intenso periodo di studio – dalla presentazione al piano del 20 luglio, alle 18, alle prove con orchestra e cantanti fino ai concerti finali del 31 luglio e 2 agosto alle 20.30 – dedicato a uno dei più straordinari titoli di tutta la letteratura musicale, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart. E sul podio e al pianoforte, sempre sotto l’ala di Muti, si avvicenderanno i giovani direttori e maestri collaboratori selezionati fra le centinaia di richieste arrivate dalle scuole più prestigiose.

Inaugurata a Ravenna cinque anni fa – secondo un modello che Muti ha poi sperimentato anche in Corea e Giappone – la sua “scuola d’opera” è da una parte l’opportunità per giovani direttori e maestri collaboratori – questi ultimi figura pressoché sconosciuta al grande pubblico ma fondamentale nella preparazione dello spettacolo lirico – di poter raccogliere direttamente quelle indicazioni e quei consigli preziosi che possono sgorgare solo da una straordinaria esperienza; dall’altra un’occasione unica per il pubblico di assistere in teatro al processo di costruzione di un’opera, dalla presentazione del soggetto e dei temi portanti alla preparazione al pianoforte delle singole voci, fino al lavoro in orchestra e all’esecuzione in forma di concerto di brani selezionati, affidato mercoledì 31 luglio alla direzione dello stesso Muti e venerdì 2 agosto invece agli allievi.

E non deve stupire che, dopo aver lavorato nelle scorse edizioni su opere di Giuseppe Verdi (Falstaff, Traviata, Aida e Macbeth), la scelta sia ora andata a Le nozze di Figaro, che – come tutta la trilogia dapontiana che si completa con Così fan tutte e Don Giovanni in cui la musica di Mozart si innesta appunto sui libretti di Lorenzo Da Ponte – è a tutti gli effetti un’opera italiana. Anzi, come spiega lo stesso Muti, «si tratta di uno straordinario regalo che Mozart fa al repertorio italiano, perché non c’è dubbio che si tratti di un capolavoro italiano. Non solo perché composto su un libretto poetico nella nostra lingua, ma perché testimonia di quanto Mozart non solo parlasse e conoscesse l’italiano, ma avesse capito fino in fondo l’incedere tipico della nostra pronuncia, la melodia e il ritmo delle parole, il filo espressivo che attraversa le frasi, sia nei recitativi – che poi saranno l’esempio per la perfezione di quelli verdiani – sia nelle arie».

Dunque, le vicende del giovane Figaro e della sua amata e futura sposa Susanna saranno il banco di prova per entrare nei meccanismi interpretativi dell’opera italiana, attraverso la lezione di chi, come Riccardo Muti, ha avuto a sua volta la fortuna di apprenderne i segreti da un maestro quale Antonino Votto, a lungo collaboratore di Arturo Toscanini, diretto depositario del lascito verdiano. «Mi sento in dovere di trasmettere ai giovani – ha spiegato più di una volta Muti – il metodo e gli strumenti che hanno permesso a me di arrivare fin qui, in particolare credo si debba recuperare la capacità, troppo spesso dimenticata, di concertare, ovvero di costruire la regia musicale di un titolo lavorando a fondo con i cantanti al pianoforte, o ragionando con l’orchestra sulle caratteristiche e sui dettagli anche della partitura».

Del resto, quello della formazione e della trasmissione del sapere ai giovani è un punto fermo nell’attività di Riccardo Muti: lo testimonia l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nata per suo volere ben tre lustri fa. Un’orchestra da cui sono passati finora oltre 700 giovani musicisti, in molti casi poi approdati alla professione presso alcune delle più importanti compagini europee, e che anche in questa occasione sarà lo strumento su cui i giovani direttori potranno esercitarsi; potendo contare, inoltre, su un organico arricchito della presenza di Li-Kuo Chang, prima viola della Chicago Symphony Orchestra.

L’edizione 2019 dell’Accademia è realizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Comune di Ravenna e grazie al contributo di sponsor che sostengono questo progetto formativo: Fondazione Raul Gardini, Barilla, Allianz Bank, Rosetti Superyachts, Gruppo Maggioli, Coop Alleanza 3.0 e The Shilmann Foundation; media partner QN. Si ringraziano inoltre la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Il concerto conclusivo dei giovani direttori selezionati – in programma il 2 agosto al Teatro Alighieri – sarà inoltre dedicato allo IOR (Istituto Oncologico Romagnolo) di cui ricorre quest’anno il quarantennale dalla fondazione.

Corona inoltre le intense giornate dell’Accademia il concerto in programma sabato 3 agosto nel Teatro Amintore Galli di Rimini, raffinatissimo spazio restituito alla città e alla musica; sarà la prima volta di Muti sul podio del teatro ritrovato, anche in questo caso alla testa della sua Orchestra Cherubini per una selezione di brani tratti da Le nozze di Figaro.

Info e prevendite: 0544 249244 www.teatroalighieri.org

Tornano aperitivi e musica dal vivo al mercato coperto agricolo di Ravenna

Concerti Mercato ContadinoSecondo appuntamento, venerdì 19 luglio, al Mercato Coperto agricolo di Ravenna (piazza dei Carabinieri, via Bovini-angolo via Canalazzo) col cibo contadino e la musica live di qualità.

Durante la giornata il mercato resterà aperto ininterrottamente dalle 16 alle 23.

Dalle 18.30 la piazzetta antistante diventerà un piccolo salotto dove sorseggiare agri-aperitivi a base di frutta di stagione a KM0, vini autoctoni e birre agricole accompagnati da assaggi di formaggi, salumi contadini e gelato artigianale. La selezione musicale sarà curata dal dj Lucah P. Conti.

Dalle ore 21 spazio alla musica live con il concerto del cantautore e chitarrista ravennate Giacomo Scudellari che presenterà brani dal suo ultimo album “Lo Stretto Necessario”. Con lui sul palco Francesco Giampaoli (basso) e Diego Sapignoli (batteria).

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Durante le serata sarà possibile anche aderire alla petizione #Stopciboanonimo, “EatORIGINal – Unmask your food”, avviata per ottenere dal Parlamento e dalla Commissione Europea l’etichettatura obbligatoria dell’origine di tutti i prodotti agroalimentari al fine di tutelare da contraffazioni e adulterazioni le nostre produzioni di qualità, quindi il lavoro dei nostri agricoltori e la salute dei consumatori.

Il mercato coperto di Campagna Amica è aperto abitualmente il martedì e sabato dalle 8.30 alle 13 e il venerdì dalle 16 alle 20.

Fermato per un controllo, sotto il sedile aveva una pistola

Un 25enne denunciato e una riproduzione di una semiautomatica, con il tappo rosso parzialmente rimosso, sequestrata

Pistola RapinaR375 2dic08Durante un normale controllo stradale, la polizia ha fermato qualche giorno fa a Ravenna un 25enne albanese.

Durante l’ispezione del mezzo, gli agenti hanno ritrovato sotto il sedile dell’autista una riproduzione di una pistola semiautomatica, di colore nero e con il tappo rosso parzialmente rimosso.

L’arma è stata sequestrata e il giovane denunciato per detenzione abusiva.

Al Mar una mostra con opere di Lego realizzate dall’unico italiano “certificato”

Una trentina di creazioni di Riccardo Zangelmi con oltre 600mila mattoncini

Riccardo Zangelmi Lego
Riccardo Zangelmi con una delle sue più celebri opere fatte con i mattoncini Lego

Nell’ambito della biennale Ravenna Mosaico, i cui eventi principali saranno presentati nei prossimi giorni, al Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna si terrà una mostra particolare, a cura di Davide Caroli. Inaugura il 4 ottobre infatti “Forever young” con una trentina di opere d’arte realizzate con oltre 600mila mattoncini Lego.

Il creatore è il reggiano Riccardo Zangelmi, unico artista italiano certificato dall’azienda danese, in un gruppo ristrettissimo di sole sedici persone in tutto il mondo.

Al Mar propone un’immersione in un percorso creativo fatto di oggetti, ricordi e fantasie legate al mondo dell’infanzia.

L’OraSì piazza il colpo in formato Usa: da Legnano arriva lo statuario Thomas

Basket A2 / La società ravennate ha tesserato l’ala grande/centro classe 1986 che ha giocato l’ultima parte di campionato in terra lombarda

Thomas
Charles Thomas in azione con la maglia di Legnano (foto LNP)

Primo squillo da oltreoceano per la nuova OraSì. Nella mattinata di oggi, giovedì 18 luglio, la società ravennate ha tesserato Charles Thomas, ala grande/centro classe 1986 che ha giocato l’ultima parte di campionato in Serie A2 OldWildWest a Legnano. E’ stato quindi aggiunto al roster quel giocatore descritto dal general manager Julio Trovato: un atleta forte e versatile, che sappia giocare sia fronte, sia spalle a canestro. Le cifre di Thomas dell’ultima stagione – è arrivato a Legnano a gennaio – sono eccellenti: in 22 partite giocate (12 di regular season, 10 di playout), ha collezionato 517 punti totali (media di 23,5 a gara), 173 rimbalzi (quasi 8 a partita) e 43 assist (due a game) in quasi 30 minuti di utilizzo.

Thomas è un giocatore di una fisicità strabordante, 201 cm per 100 kg rendono solo in modo parziale l’idea della sua enorme mole e potenza, che farà sicuramente valere nel pitturato. Nativo del Mississipi e soprannominato “l’arciere nudo”, ha una storia da film alle spalle: ha potuto giocare a Basket grazie a una borsa di studio per Arkansas dopo un’infanzia complicata, ha girato il mondo inizialmente senza un agente, giocando in Uruguay, Finlandia, Bosnia, Ucraina, Bulgaria e Francia, ma anche Libano, Giordania e Israele, arrivando in Italia nel 2017, dove ha fatto innamorare i tifosi di Cantù. Poi lo scorso anno la mezza stagione a Legnano, in cui è stato determinante per la salvezza sul campo della squadra lombarda.

Dal vivaio alla prima squadra in B: la Rekico cala una cinquina di giovani promesse

Basket B / Promossi dal settore giovanile, entrano nel giro della formazione allenata da Friso i “millennials” Luca Samorì, Matteo Petrini, Nicola Marabini, Mattia Mazzotti e Qi Wang

Luca Samorì
La guardia faentina classe 2001 Luca Samorì

Saranno cinque i ragazzi del settore giovanile che faranno parte del gruppo della prima squadra della Rekico, giovani scelti dagli allenatori del Basket 95 che da anni conoscono le loro qualità. Tra volti noti come quelli di Luca Samorì e Matteo Petrini e le new entry Nicola Marabini, Mattia Mazzotti e Qi Wang non mancheranno di certo la qualità e l’entusiasmo al servizio della Rekico. Come accaduto nella scorsa stagione, il coach Friso porterà in panchina dodici giocatori nelle gare casalinghe e dunque due di loro a turno saranno sempre convocati. Un legame importante tra prima squadra e settore giovanile che non si limiterà soltanto agli allenamenti settimanali.

Luca Samorì Per la guardia faentina classe 2001 sarà il terzo campionato consecutivo con la maglia della Rekico: nello scorso ha totalizzato due presenze in campionato. Anche nella prossima stagione si dividerà tra prima squadra e settore giovanile del Basket 95 dove militerà nell’Under 20.

Matteo Petrini Cresciuto nel settore giovanile del One Team Forlì, il playmaker del 2000 ha compiuto lo stesso percorso cestistico di Samorì e anche per lui sarà la terza stagione nel giro della prima squadra, dove nel 2018/19 ha raccolto sei presenze. Nel Basket 95 giocherà nell’Under 20.

Nicola Marabini Le sue annate positive nel Basket 95 gli hanno permesso la promozione in B, gruppo con cui si allenerà per la prima volta, giocando anche nell’Under 18 Gold. Il playmaker nato nel 2002 è figlio di Francesco Marabini, preparatore fisico della Rekico.

Mattia Mazzotti Da Russi alla Rekico in soli due anni. La guardia del 2003 è cresciuto nel settore giovanile del Basket Club Russi passando poi in prestito al Basket 95 nel 2017. Quest’anno avrà la chance di misurarsi con la B, mentre a livello giovanile sarà nell’Under 18 Gold.

Qi Wang Primo ragazzo di origine cinese a vestire la canotta dei Raggisolaris, Wang (classe 2002) gioca a pallacanestro da soli quattro anni. L’ala sarà anche un punto fermo dell’Under 18 Gold del Basket 95.

Matteo Petrini
Il playmaker del 2000 Matteo Petrini

Grazie a questi cinque innesti, ecco il roster della Rekico per la prossima stagione.
Playmaker: Giovanni Bruni (1981, 1,85 m, dall’HSC Roma, Serie B); Michele Rubbini (1999, 1,85 m, dall’OraSì Ravenna, A2); Matteo Petrini (2000, confermato); Nicola Marabini (2002, dal settore giovanile).
Guardie: Francesco Oboe (2000, 1,85 m, dalla Tezenis Verona, A2); Mattia Zampa (1999, 1,95 m, conf.); Luca Samorì (2001, conf.); Mattia Mazzotti (2003, dal settore giovanile).
Ali: Matteo Santucci (1999, 1,93 m, dalla Tiber Roma, B), Amedeo Tiberti (2000, 1,96 m, da Moncalieri, C Gold Piemonte), Nicola Calabrese (2001, 1,93 m, dall’Andrea Costa Imola, A2); Qi Wang (2002, dal settore giovanile).
Ali grandi: Giorgio Sgobba (1,98 , 1992, conf.).
Centri: Edoardo Tiberti (1997, 2.05 m, da Treviglio, A2), Dimitri Klyuchnyk (1994, 2,10 m, dalla Sinermatic Ozzano, B)

Una nuova casa per gli anziani grazie a un’eredità: è la prima “comunità” pubblica

La struttura ha una disponibilità di 17 posti. Ristrutturato l’edificio ricevuto dal Comune di Ravenna in eredità dalla signora Maria Fabbri

Edificio completamente nuovo, ampi spazi dedicati alla convivenza comune, operatori socio sanitari presenti giornalmente: è la nuova comunità alloggio “Villa Maria Fabbri e Adolfo Fantini” di via Circonvallazione dei Goti n.18 che è stata inaugurata a Ravenna mercoledì 17 luglio.

La struttura, già operativa, ha una disponibilità di 17 posti, di cui due riservati al sollievo delle famiglie che assistono anziani non autosufficienti o in caso di emergenza. È il risultato della ristrutturazione di un edificio che il Comune di Ravenna ha ricevuto in eredità dalla signora Maria Fabbri con l’indicazione di destinarlo a persone anziane, preferibilmente insegnanti e artisti.

Si tratta di un servizio residenziale per persone con un grado lieve di non autosufficienza. È garantita l’assistenza giornaliera di operatori socio sanitari e la sorveglianza, anche notturna, dei custodi che vivono in un appartamento all’interno dell’edificio. Quotidianamente è assicurata l’assistenza infermieristica, fisioterapica e la presenza di animatori. Le stanze sono singole o doppie e gli ospiti possono personalizzarle. Grandi gli spazi comuni, come la sala per le attività di animazione e socializzazione. Ci sono anche un giardino, una veranda e una lavanderia dove gli ospiti hanno la possibilità di lavare la propria biancheria.

La gestione è in capo all’Asp e la retta base è personalizzata a seconda dei servizi. Per fare richiesta di accesso bisogna rivolgersi alle sedi dei servizi sociali (per informazioni 0544 482550). Le assistenti sociali esaminano la situazione di chi fa richiesta e successivamente l’Unità di valutazione geriatrica stabilisce l’idoneità all’ingresso nella comunità alloggio.

«Il tema dell’assistenza agli anziani – dichiara il sindaco Michele de Pascale – è centrale per la nostra comunità. In quest’ambito abbiamo affrontato alcuni aspetti molto seri, sostenendo investimenti importanti per creare nuove strutture anche di natura privata in convenzione con il pubblico, aumentando sensibilmente il fondo per la non autosufficienza nel prossimo stanziamento di bilancio e facendo tantissimi controlli che garantissero la qualità dei servizi. Ora inauguriamo una struttura pubblica (la prima comunità alloggio a gestione pubblica del territorio, ndr) che darà nuove risposte, e che è stato possibile mettere a disposizione della collettività grazie alla generosità di una privata cittadina. Il gesto della signora Fabbri costituisce l’ennesima prova della grande forza di Ravenna: il contributo fondamentale dei cittadini a fianco dell’amministrazione per progetti importanti».

Va ricordato come in passato la Villa sia stata però anche al centro di alcune polemiche, con il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi che ha sottolineato come il Comune ci abbia messo 11 anni a portare a termine il progetto e come non sia stata del tutto rispettata la volontà della donatrice, trattandosi di una “comunità alloggio” e non di una “casa di riposo” come indicato nell’eredità. Secondo Ancisi sarebbe stato quindi preferibile optare per l’alternativa indicata dallo stesso testamento, ossia vendere tutto e con il ricavato acquistare attrezzature per il reparto centro tumori dell’ospedale di Ravenna.

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