lunedì
29 Settembre 2025

Nasce il gemello digitale del porto: servirà per simulare diverse attività

Il Digital Twin del Porto prepara anche il porto per il futuro avvento delle unità navali a guida autonoma. Prima parte pronta entro settembre

RAVENNA 04/05/2017. FOTO AEREE SAPIR
Una veduta aerea della darsena San Vitale del canale Candiano (foto Sapir)

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale ha avviato con CNT Technologies il progetto Open Digital Twin Port per lo sviluppo di un “gemello digitale” del Porto di Ravenna. Mentre il Progetto Hub Portuale di Ravenna si avvia alla pubblicazione del bando di gara, si lavora in parallelo affinché anche il livello qualitativo dei servizi che il Porto è in grado di offrire sia adeguato ai nuovi, più alti standard sui quali la realizzazione del Progetto consentirà di attestarsi.

L’iniziativa Open Digital Twin Port consentirà di creare, su una ricca base di dati, una replica digitale dello scalo, sul quale poter simulare e pianificare accuratamente molte attività, comprese quelle di dragaggio e manutenzione, e poter valutare le possibili interferenze garantendo che le attività stesse si svolgano in modo più coordinato, sicuro e veloce ed inoltre potrà essere utilizzato per simulare e testare l’efficienza delle attività portuali, misurando, per esempio, le conseguenze che su queste avrebbero condizioni meteorologiche estreme o disastri naturali.
Il Digital Twin del Porto prepara anche il porto per il futuro avvento delle unità navali a guida autonoma, le MASS (Maritime Autonomous Surface Ship) in quanto consentirà a questi mezzi di trovare il percorso di navigazione ottimale, attraccare e manovrare all’interno del porto senza essere costretta a esplorare con i suoi sensori l’ambiente circostante ogni volta.

La prima fase del progetto Open Digital Twin Port ha come obiettivo la realizzazione entro il mese di settembre 2019 della creazione del “gemello” di una prima porzione del porto di Ravenna per poi potersi candidare, insieme a partner privati e ad altri porti europei – Rotterdam sta facendo qualcosa di simile – ad ottenere i finanziamenti necessari alla riproduzione virtuale dell’intera infrastruttura portuale.
Open Digital Twin Port è un progetto che, all’insegna della sicurezza e di un più efficace utilizzo delle risorse, si sperimenta per la prima volta nel Porto di Ravenna e contribuirà a trasformarlo nella più avanzata ed “intelligente” struttura portuale del Mediterraneo.

La Guardia di Finanza sequestra un carico di armi softair illegali da Taiwan

Avevano una baionetta con una punta acuminata, in grado di renderli atti ad offendere come vere e proprie armi

Foto (12)Un carico di armi softair illegali provenienti da Taiwan e destinate alla Repubblica di San Marino è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Ravenna e dall’Agenzia delle Dogane. I militari hanno ispezionato un carico trovando ben 102 fucili che erano  muniti di una baionetta in alluminio dotata di un’acuminata punta a prisma, in grado di renderli atti ad offendere come vere e proprie armi e, quindi, altamente pericolosi. Per queste ragioni i fucili sono stati sequestrati e l’importatore sammarinese è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ravenna per aver introdotto armi nel territorio dello Stato senza la prevista licenza.

Patti Smith in concerto al teatro Alighieri: tappa del suo tour a Ravenna

La “sacerdotessa del rock” sarà in città il prossimo 4 dicembre. Biglietti a breve in prevendita su Ticket One

Patti SmithPatti Smith sarà in concerto a Ravenna il 4 dicembre. Appuntamento al Teatro Alighieri dove farà tappa il tour della sacerdotessa del rock che porterà i suoi grandi successi in città. Ad organizzare il tour la Pulp Concerti. I biglietti saranno in prevendita su Ticket One a breve. Con lei sul palco il musicista Tony Shanahan. Patti Smith, oggi 73enne, ha esordito nel 1975 con l’album Horses. La fama è arrivata tre anni dopo, con Easter, dove è registrata “Beacause the Night” scritta insieme a Bruce Springsteen.

La baby Sara Fontemaggi si aggiudica la tappa del campionato tricolore Under 19

Beach Volley / Assieme alla compagna Mennecozzi la schiacciatrice dell’Olimpia Teodora ha battuto in finale il team laziale nella competizione disputata a Jesolo

Sara Fontemaggi (ph Alfredo Del Monte)
La schiacciatrice classe 2002 dell’Olimpia Teodora Sara Fontemaggi

Grande soddisfazione in tutta la famiglia Olimpia Teodora per Sara Fontemaggi, che nel weekend scorso a Jesolo si è aggiudicata, assieme a Ludovica Mennecozzi, la tappa del Campionato italiano Under 19 di beach volley. Il duo della selezione regionale Emilia-Romagna l’ha spuntata su coppie arrivate da tutta Italia e ha avuto la meglio in finale delle rappresentanti del Veneto, Letizia Camillucci e Ludovica Franzoso, per due set a zero (21-15, 21-18). La giovanissima classe 2002 è cresciuta nelle giovanili della società ravennate e nella scorsa stagione ha disputato con la casacca biancorossa anche il campionato di Serie C nella formazione allenata da Federico Rizzi che si è fermata solo nella semifinale playoff di categoria.

Non paga i pedaggi autostradali ed evade un totale di 1.300 euro: denunciato

A finire nei guai un uomo di 61 anni che a bordo di un’auto non intestata a lui ha utilizzato le corsie autostradali riservate agli utenti telepass, pur essendone sprovvisto

TelepassNon ha pagato il pedaggio dell’autostrada per un importo totale di 1.300 euro. Una furbata che gli è costata una denuncia per truffa e insolvenza fraudolenta. L’indagine è stata effettuata dagli investigatori della polizia stradale di Bologna e Ravenna a cui si è rivolta la società Autostrade. A finire nei guai un  61enne che – a bordo di un’auto non intestata a lui – utilizzava le corsie autostradali riservate agli utenti telepass pur essendone sprovvisto. Avrebbe così passato decine di volte i caselli autostradali dal 2017 al 2018, omettendo del tutto i pagamenti.

Cane lasciato ore in auto sotto il sole: salvato dalla polizia municipale

Denunciata la padrona, una donna di 57 anni, che è tornata solo nel tardo pomeriggio alla vettura. L’abitacolo era rovente

Cane In Auto Sotto Al SoleIl 27 giugno la polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina ha salvato un cane che era stato lasciato in auto dalla sua padrone. Il quattro zampe, un beagle, guaiva sotto al sole chiuso nell’abitacolo e a poco serviva la fessura nei finestrini lasciata aperta dalla proprietaria. L’auto era ormai rovente. Gli agenti della Polizia Municipale sono stati chiamati da alcuni cittadini che hanno visto la situazione e segnalato il caso.

Gli agenti intervenuti immediatamente sul posto, notando il grave stato di sofferenza dell’animale, si sono attivati subito per liberare l’animale, riuscendo ad abbassare il finestrino lasciato leggermente aperto. Il cane non ha atteso neanche un attimo ed è sgusciato in un balzo fuori dalla macchina appena ha potuto. Subito gli è stata data l’acqua fresca per per farlo riprendere, e affidato alle cure di un veterinario. Un impegno corale che ha raggiunto l’obiettivo: mettere al sicuro l’animale, di cui sono state accertate in seguito le ottime condizioni di salute.

Il cane era rimasto chiuso per due ore sotto al sole, oltre tutto nelle ore più calde della giornata visto che la pattuglia della Municipale è intervenuta alle 13.15. Chissà quanto ci sarebbe rimasto visto che la proprietaria è stata rintracciata solo nel tardo pomeriggio, quando è tornata all’auto. La donna – una faentina di 57 anni residente a Bologna – è stata denunciata.

 

Lasciato morire in auto a 19 anni in overdose, 50 anni di condanna per i 4 amici

Il decesso di Matteo Ballardini nell’aprile del 2017 in un parcheggio. Fatale una dose di metadone portato da un’amica. Mentre lo studente era privo di sensi gli altri sniffavano cocaina e bevevano birra

13932869 915890965205992 2247626675160604088 NLasciarono l’amico 19enne privo di sensi in overdose nella sua auto in un parcheggio appartato e dopo ore di agonia il giovane morì: per la morte di Matteo Ballardini, a Lugo nell’aprile del 2017, sono stati condannati i quattro ragazzi che con lui trascorsero la notte di sballo senza chiamare i soccorsi per timore di ripercussioni. I quattro affrontavano una accusa di omicidio volontario, in totale quasi 50 anni di carcere. È l’epilogo giudiziario arrivato stamani in tribunale a Ravenna per una vicenda che ha scosso la comunità lughese. La notizia è riportata da Il Corriere Romagna.

Pena di 15 anni e 4 mesi (ridotta per il rito scelto) per Beatrice Marani, la 22enne di Lavezzola che secondo le indagini ebbe un ruolo chiave nei fatti portandogli il metadone da cui iniziò la serata. Condanna altrettanto pesante (14 anni e 20 giorni) per Leonardo Morara: il 28enne sposto la vettura di Ballardini e fu l’ultimo a vederlo in vita quando tornò a fare un sopralluogo da solo a distanza di ore ma ancora non chiamò i soccorsi. Nove anni e quattro mesi sia per il 23enne Simone Giovanni Palombo e il 25enne Ayoub Kobabi.

Start rinnova il parco autobus: presentati cinque mezzi meno inquinanti

L’azienda: «La sostituzioni di vecchi pullman Euro II permetterà la riduzione di emissioni dell’80 per cento»

Nuovo parco mezzi
Nuovo parco mezzi

Start Romagna si è dotata di cinque nuovi bus a metano che faranno scendere l’età media della flotta a 8,6 anni entro il 31 dicembre 2019. Lo comunica in una nota la stessa azienda. Si tratta di bus di ultima generazione che andranno a sostituire dei mezzi a metano Euro II con una riduzione di emissioni inquinanti pari a circa l’80 per cento .

Nel dettaglio il bacino di Ravenna conta su circa 94 autobus, tutti con motorizzazione a metano per quanto riguarda il servizio urbano ed a gasolio per quanto riguarda l’extraurbano. Nel conteggio è escluso il Faentino che dipende dal deposito forlivese ma che ha comunque mezzi Euro VI.  I mezzi extraurbani sono 31 per un’età media al 31 dicembre  di 11 anni, di cui 22 euro III e 9 euro VI. I mezzi urbani sono 63 per un’età media al 31 dicembre 2018 di 10,5 anni e che scenderà a circa 8,6 anni entro il 31/12/2019, di cui: sei euro II (rottamazione entro il 2019 come da piano regionale e sostituiti dai bus presentati oggi); 11 Euro III; sei Euro IV; 33 Euro V e sette Euro VI.  Per il 2021 è in previsione la sostituzione di  17 bus da circa 8 m che servono le linee del centro di Ravenna.

Un argento che luccica per Alexandra Kushnir ai tricolori Under 23 e Ragazzi

Canottaggio / Ottimo risultato per la portacolori della Canottieri Ravenna nella competizione giovanile disputata alla Standiana. Giungono in finale anche il quattro di coppia, il doppio Pesi Leggeri, Cziraki nel singolo e i tandem Under 23 e Ragazzi

Alexandra Kushnir
La premiazione di Alexandra Kushnir, seconda ai tricolori nel singolo Under 23

Alexandra Kushnir concede il bis. Ai Campionati Italiani Ragazzi e Under 23 svoltisi sabato 29 e domenica 30 giugno alla Standiana, la giovane atleta ravennate ripete il secondo posto dell’anno scorso nel singolo Under 23 femminile. Due bellissime giornate di gare quelle disputate nel bacino di casa della Canottieri Ravenna, che hanno visto più di mille atleti sfidarsi per il tricolore. Ottime anche le prestazioni degli atleti ravennati: su sei equipaggi in gara, cinque sono infatti approdati in finale.

Alexandra Kushnir fa la parte del leone conquistando l’argento nella categoria superiore alla sua: è infatti al secondo anno della categoria Junior. Se l’anno scorso era stata Alessandra Montesano a precederla, poi bronzo ai MondialI Under 23, quest’anno è il turno di Clara Guerra delle Fiamme Gialle, titolare in singolo della nazionale Senior. Kushnir giunge seconda in batteria dietro a Rossi e vince poi con autorevolezza il recupero, presentandosi in finale in acqua tre. La finale è avvincente, mentre l’esperta Guerra fa gara a sè, la singolista del Canottieri Ravenna ingaggia una lotta punta a punta con l’atleta della Flora che l’aveva preceduta nelle eliminatorie, la stacca sul finale di gara e la precede sul traguardo. 7’50”83 il tempo per Alexandra, un secondo e mezzo davanti al bronzo di Rossi. È la seconda medaglia pesante della stagione per la giovane ravenate, dopo l’argento conquistato agli Europei Juniores un mese fa ad Essen, in Germania.

Prestiovanni Dari Cziraki Dionis
Il quattro di coppia Under 23 composto da Valerio Prestigiovanni, Mattia Dari, Gergo Cziraki e Gabriele Dionis

Il quattro di coppia Under 23 della Canottieri Ravenna, composto da Valerio Prestigiovanni, Mattia Dari, Gergo Cziraki e Gabriele Dionis, giunge invece quarto in finale. Sfuma per pochi secondi il podio per il quartetto ravennate che si posiziona dietro Cerea, Fiamme Gialle e Saturnia dopo avere vinto la batteria. Prestigiovanni e Dionis ottengono anche un bellissimo settimo posto nel doppio Under 23 Pesi Leggeri. I due, ancora categoria Junior, dopo esser giunti quarti in batteria e quarti in semifinali, disputano una finale tutta all’attacco e chiudono col tempo di 06’43”50. Settimo posto in finale anche per il doppio Ragazzi maschile di Victor Kushnir e Marco Prati. Dopo essersi piazzati al terzo posto in batteria, la coppia della Canottieri Ravenna ha prima vinto il recupere per poi arrivare secondo in semifinale. In finale, però, i due ravennati non riescono ad avvicinarsi al podio. Gergo Cziraki, invece, giunge ottavo nel singolo Under 23 maschile, dopo il quarto posto in batteria e il quarto in semifinale. Nel singolo Ragazzi, infine, Valerio Ghetti giunge terzo in batteria ed è costretto a passare per i recuperi, dove il quinto posto non è sufficiente per passare il turno.

Continua l’estate del canottaggio ravennate: sabato e domenica i giovanissimi gareggeranno al Festival dei Giovani di Milano, mentre per i più esperti l’appuntamento alla Standiana tra due settimane per i Campionati Italiani Master del 13 e 14 luglio.

È morta la ravennate di 56 anni colpita da un masso durante un’escursione in Abruzzo

Il decesso di Sandra Zanchini è avvenuto in ospedale a Pescara dopo numerosi interventi chirurgici in dieci giorni di ricovero. La donna partecipava a un’uscita organizzata dall’associazione Trail Romagna con altre venti persone: sospesa l’attività in programma

Sandra Zanchini

Dopo dieci giorni di ricovero e diversi interventi chirurgici, in ospedale a Pescara è morta Sandra Zanchini, la donna di 56 anni di Ravenna colpita alla testa da un masso staccatosi dalla parete di una montagna il 22 giugno scorso mentre con una ventina di persone partecipava a una escursione organizzata in Abruzzo dall’associazione ravennate Trail Romagna. I medici hanno dichiarato il decesso nella mattinata di oggi, 2 luglio, e sono partite le procedure per l’espianto degli organi. La donna era sposata con due figlie.

Ciro Costa, presidente del Trail Romagna, è in viaggio verso Pescara: «La notizia è dolorosa, Sandra era una delle nostre più fedeli associate, partecipava da anni alle nostre uscite e ultimamente si era avvicinato anche il marito. Per questo si era creato un rapporto di conoscenza e amicizia che rende tutto ancora più doloroso. Dai primi momenti siamo stati vicini alla famiglia e continueremo ad esserlo secondo i modi e i tempi che i suoi familiari decideranno».

L’incidente è avvenuto lungo il sentiero verso le gole di Fara San Martino, in provincia di Chieti. La mattina del 22 giugno il gruppo era partito da Fossacesia, dove alloggiava, per l’escursione al mostero di San Martino. Era la prima volta che il Trail organizzava quella gita: «Avevamo organizzato tutto come sempre in termini di gestione e programmazione: con noi c’era una guida competente ed eravamo su un sentiero aperto e accessibile al pubblico». Sin dai primi momenti dell’incidente i carabinieri del posto hanno avviato le indagini e ascoltato più persone per ricostruire la dinamica: «Abbiamo fornito tutta la collaborazione possibile e continueremo a farlo».

L’associazione Trail Romagna comunica da Facebook che ogni attività associativa è annullata e l’Urban Trail del 7 luglio che per motivi organizzativi non potrà essere sospeso, vestirà i colori del lutto rinunciando ad ogni forma di animazione a favore del silenzio: «Il nostro sconforto è immenso perché insieme a lei se ne va un pezzo di noi, quella parte che abbiamo da sempre condiviso con lei: i sorrisi, la solarità, l’amore per lo sport. La sua generosità e il suo altruismo permetteranno a qualcuno di vivere meglio e questo ci farà pensare di averla ancora con noi».

Per le 21 di questa sera nella parrocchia di San Remigio di Fara San Martino era prevista una veglia di preghiera voluta dai familiari. La pagina Facebook della parrocchia fa sapere che al posto della veglia si celebrerà una messa esequiale. Ancora da fissare la data dei funerali a Ravenna.

Marcegaglia: «I ritardi nei dragaggi ci costano circa 5 milioni di euro all’anno»

La stima del presidente del colosso dell’acciaio riguarda le maggiori spese di logistica da sostenere perché la banchina sulla sponda nord del Candiano ha un pescaggio di 10,3 metri e le navi più grandi non possono attraccare rendendo necessario più viaggi con navi più piccole

Il ritardo nei lavori di approfondimento dei fondali del porto di Ravenna, di cui si parla con insistenza da almeno una decina di anni e che nella migliore delle ipotesi non saranno ultimati prima del 2025, stanno causando un danno di circa 5 milioni di euro all’anno per Marcegaglia che ha il suo stabilimento in via Baiona con 630 metri di banchina in concessione sul Candiano. La stima viene dal presidente e amministratore delegato del gruppo, Antonio Marcegaglia, a margine della conferenza per la presentazione del piano investimenti per Ravenna. E proprio prendendo il piano quinquennale da 250 milioni come metro di paragone si può avere un ordine di grandezza di quanto il ritardo dei dragaggi stia pesando sull’industria ravennate: 5 milioni di euro all’anno equivalgono al 10 percento degli investimenti programmati dal colosso dell’acciaio.

Ma la situazione in cui si trova Marcegaglia potrebbe riguardare anche altre attività portuali. Perché la cifra di 5 milioni di euro, in buona sostanza, rappresenta i maggiori costi di logistica che l’azienda si vede costretta a sostenere per quelle spedizioni che per quantità e rotta, si in arrivo che in uscita, potrebbero viaggiare con navi di maggiori dimensioni e invece devono utilizzare più navi più piccole. Oggi la banchina di Marcegaglia ha un pescaggio di 10,3 metri.

Non è allora un caso che lo stesso presidente poi, senza toni polemici, si dica convinto che la realizzazione dei nuovi investimenti arriverà prima del completamento del progetto hub portuale: «Il nostro piano è indipendente dall’escavo. Anche se i dragaggi non si dovessero mai fare noi non torniamo indietro. Però voglio essere chiaro: ovviamente auspichiamo che l’opera si faccia e si faccia prima possibile, non c’è dubbio che sarebbe un passo avanti per tutti». Insomma come dire che se le infrastrutture frenano la competitività, allora bisognerà puntare su altri aspetti per stare sul mercato. Se le opere pubbliche tardano, il privato può solo investire su macchinari, tecnologie, digitalizzazione, sicurezza.

Centro Sub Faenza: tre medaglie per le nuotatrici Master ai campionati italiani

Nuoto / Vincono l’argento Laura Margotti nei 50 farfalla M35 e Laura Rava nei 50 stile libero M75, mentre Nadia Cerchierini sale sul terzo gradino del podio nei 50 rana M25

Cerchierini E Margotti (Master Nuoto Faenza)
Da sinistra Nadia Cerchierini e Laura Margotti del Centro Sub Nuoto Faenza

La ricca stagione sportiva dei nuotatori Master del Centro Sub Nuoto Club 2000 si è chiusa con gli esaltanti risultati conseguiti ai Campionati italiani Master della F.I.N. che si sono svolti allo “Stadio del Nuoto” di Riccione dal 25 al 30 giugno. A rappresentare la società di Faenza sono stati in 19, bravi a sfidare oltre 3.400 nuotatori provenienti da tutta Italia, tra i quali molti campioni con titoli europei e mondiali in bacheca. La poderosa concorrenza ha motivato ancor più i portacolori del Centro Sub Nuoto, in particolare le atlete: infatti i podi faentini si sono tutti colorati di rosa.

A brillare con la medaglia d’argento nei 50 metri farfalla è stata in particolare Laura Margotti (categoria M35) che ha anche ottenuto il quinto posto nei 100 dorso e nei 50 stile libero, dove in quattro decimi di secondo si sono trovate quattro nuotatrici comprese tra la seconda e la quinta piazza. Luccica ugualmente la medaglia d’argento conquistata nei 50 metri stile libero dalla veterana Laura Rava (M75, classe 1942), formidabile pure a classificarsi quarta nei 100 stile libero e nei 50 dorso. Si è messa al collo la medaglia di bronzo per la bella prestazione nei 50 rana Nadia Cerchierini (M25) giunta poi quarta nei 100 rana.

Sono da considerare notevoli il sesto posto di Stefano Schiumarini (M55) nei 200 dorso, il sesto di Annamaria Chillemi (M40) nei 200 stile libero, il nono di Cristina Porisini (M60) negli 800 stile libero, il decimo di Paola Minardi (M55) nei 200 dorso, il nono di Nicola Messina (M30) nei 200 rana il quale si è migliorato nel personale di ben 7 secondi, il nono nei 200 stile libero e il decimo nei 100 farfalla di Dylan Tozzi (M25). Inoltre le tre staffette iscritte si sono piazzate dal decimo al quindicesimo posto in qualifica.

A questo punto i nuotatori Master del Centro Sub Nuoto Club 2000 si danno appuntamento tra la fine d’agosto e l’inizio di settembre per la ripresa dell’attività con i primi allenamenti nelle piscine della Co.G.I.Sport. di piazzale Pancrazi a Faenza.

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