I dettagli delle operazioni ritenute irregolari dagli investigatori che hanno eseguito un sequestro preventivo su fabbricati e terreni del valore di 20 milioni di euro per evitare che la liquidazione della società danneggiasse i creditori
La modifica al rialzo del valore con cui la partecipazione in una società controllata era iscritta a bilancio e una serie di consulenze affidate a società esterne riconducibili a uno dei membri del consiglio di amministrazione sono le circostanze che portano la procura di Ravenna a muovere le accuse di falso in bilancio e infedeltà patrimoniale per tre ex amministratori della Lugo Immobiliare in liquidazione volontaria dal 2017. La società conta numerosi soci, ma la maggioranza delle quote è in mano a due importanti realtà del territorio come una banca e una fondazione, e si occupa di operazioni immobiliari di ampio respiro con giri d’affari da milioni di euro.
La guardia di finanza, che ha condotto le indagini partendo da una segnalazione dall’interno della società, ha di recente eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla procura, poi convalidato dal gip: assett patrimoniali (67 fabbricati e 29 terreni) per un valore complessivo stimato in circa 20 milioni di euro. Gli immobili si trovano per la maggior parte a Lugo, il resto sono nella Bassa Romagna e qualcuno in provincia di Ferrara. Il sequestro preventivo è stato richiesto nel timore che il patrimonio della Lugo Immobiliare venisse ulteriormente impoverito a discapito dei creditori.
La prima operazione sotto la lente degli investigatori della polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle è riferita al bilancio dell’esercizio 2014. La partecipazione in una società viene iscritta per un valore di 5 milioni di euro mentre l’anno prima era decisamente inferiore ma, secondo l’ipotesi accusatoria, nel frattempo nulla è accaduto per giustificare quell’incremento. La seconda prassi sotto indagine è invece riferita al periodo 2015-16 durante il quale diverse società ottengono incarico di consulenza o prestazioni di servizi da Lugo Immobiliare già in difficoltà economiche. Le verifiche dei Finanzieri avrebbero accertato che le diverse società erano in realtà riconducibili a uno dei consiglieri del cda e quindi il sospetto è che si sia trattato di una via per svuotare le risorse dell’azienda. Nel 2017 infine la decisione di liquidare e andare verso chiusura.
«La nostra esperienza con Più Europa ci impone ora di lavorare per riunire le ipotesi in campo, cercando di favorire un confronto Renzi, Calenda e Bonino per proseguire nella costruzione di un’area di agibilità politica laica, liberaldemocratica, civica e riformatrice». Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna e vicesegretario nazionale vicario del Pri, sogna la nascita di un’alleanza con i due fuoriusciti dal Pd: «Sarebbe l’unica strada possibile per garantire equilibrio al sistema politico nazionale oltre garantire la presenza dei valori dell’Edera nel panorama politico, ricostruendo una presenza repubblicana nel Paese».
I carabinieri della compagnia di Cervia-Milano Marittima, durante i servizi svolti per il controllo del territorio lo scorso fine settimana, hanno arrestato quattro persone in quattro circostanze distinte.
Torna anche a Ravenna dal 21 al 22 settembre la nuova edizione di “Puliamo il mondo”, versione italiana di “Clean up the world”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale. Nel territorio ravennate si svolgeranno diverse iniziative per sensibilizzare alla cura e alla salvaguardia del nostro ambiente, supportate dal Comune e dal circolo Matelda Legambiente, in collaborazione con associazioni, comitati, scuole e cittadini che volontariamente si attivano per contribuire all’importante messaggio lanciato dall’iniziativa.
Confcooperative di Ravenna-Rimini convoca l’assemblea annuale a Milano Marittima (il 20 settembre alle 15.45 al centro congressi di viale Gora) e invita delegati e ospiti a raggiungere l’appuntamento « scegliendo una modalità di trasporto sostenibile e attenta all’ambiente». L’associazione di categoria specifica: «Va bene anche la condivisione dell’auto fra più persone, l’importante è non recarsi all’evento con l’auto a uso singolo».
Torna la
Torna a Cervia la grande festa dell’Ironman, il più partecipato in termini di iscritti tra i quaranta che si svolgono al mondo. Si tratta come ormai noto di una sorta di triathlon estremo, caratterizzato da 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km (la distanza della maratona) di corsa. Circa tremila gli atleti che parteciperanno alla gara in programma domenica 22 settembre, valida per l’accesso alle finali del mondiale di Kona nel 2020, circa 300 in più rispetto allo scorso anno. Sono oltre 6.200 gli atleti partecipanti alle varie gare del weekend, provenienti da oltre 90 paesi del mondo, il 60 percento dall’estero, con maggioranza da Regno Unito, Germania e Francia e un incremento degno di nota di atleti russi. Da citare la provenienza di atleti da Australia, Finlandia, Brasile, Messico, Giappone, Islanda, Israele e le isole Bermuda.
Le organizzazioni agricole e cooperative della provincia di Ravenna – Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Ugc-cisl, Agci, Confcooperative Ravenna-Rimini, Legacoop Romagna – hanno presentato al prefetto Enrico Caterino un documento programmatico del Tavolo Verde provinciale per affrontare l’emergenza cimice asiatica che mette sotto pressione un settore con 19mila occupati in provincia. L’incontro si è tenuto stamani, 18 settembre.
Il ristorante seguirà la filosofia del “gemello” di via Ponte Marino, puntando tutto sulla qualità delle materie prime e sul «fatto tutto in casa», in questo caso proponendo quasi esclusivamente un menù di pescato del giorno (a cura dello chef Massimo Paoloni), sempre diverso, in cui la farà da padrone il pesce povero dell’Adriatico.