martedì
23 Dicembre 2025

«La mia corsa in Islanda tra ghiacci, cascate e tempeste di sabbia lavica»

L’impresa di Alberto Marchesani all’ultramaratona Fire and Ice: «È stato brutale, ho avuto paura»

Marchesani Medaglia«Per un bel po’ credo che non farò più nulla del genere». È particolarmente provato, Alberto Marchesani, a poche ore dalla conclusione della sua ultima avventura (podistica) estrema, l’ultramaratona “Fire and ice”, tra il ghiaccio e i vulcani dell’Islanda. Sei tappe in sei giorni, 250 chilometri complessivi, da compiere in autosufficienza alimentare, ossia facendosi bastare in pratica quello che si porta addosso, nello zaino, tra cibo liofilizzato e calorie prestabilite.

Una corsa simile a quella che Marchesani – 41enne ravennate d’adozione, noto in città per la sua cooperativa di comunicazione, Tuco, e per essere stato nello staff di Ravenna 2019 ai tempi della candidatura a Capitale europea della Cultura – ha completato nel deserto dell’Oman come “regalo” per i suoi 40 anni. «Ma in Islanda è stata molto più dura, è stato devastante, brutale», ci racconta al telefono poche ore dopo il ritorno in Italia.

Marchesani Islanda
Marchesani durante la corsa in Islanda

Così Marchesani non si è potuto godere i paesaggi mozzafiato per cui la corsa è celebre, essendo spesso alle prese con tempeste di sabbia – «sabbia lavica, che non ti fa vedere nulla» – raffiche di vento, pioggia, nottate trascorse nel sacco a pelo, bagnato, a non più di 4-5 gradi, e soprattutto alcuni problemi fisici. «Al termine della terza tappa ho sentito molto male alla gamba sinistra (prima di partire Marchesani aveva invece problemi alla destra, ndr), era gonfia, sono andato dal dottore nel campo base e forse mi sarei dovuto subito ritirare». Invece Marchesani ha continuato il giorno dopo la corsa, aiutato dal paracetamolo, che arrivava a chiedere urlando a ogni “check” della corsa. «È stata una giornata che non dimenticherò mai, ho concluso la tappa in 12-14 ore, non ricordo, mi sono anche perso, non vedevo più le bandierine che delimitavano il percorso e ho avuto paura. All’arrivo ero talmente fuori di me che non ho pensato né a mangiare, né a cambiarmi, mi sono addormentato…».

E il giorno dopo ha ripreso la maratona, che ha terminato poi verso metà classifica, anche se il risultato in questi casi è l’ultima cosa che conta. «Eravamo 45 all’inizio, poi in 5-6, forse una decina, si sono ritirati. Io invece mi sono reso conto che non ho il senso del limite, ma ho avuto paura, è stato un po’ come sfidare la sorte».

«Il paesaggio – continua – ogni giorno ti ricorda come l’essere umano non conti nulla, tra distese di sabbia lavica che ti brucia la faccia, cascate che ti fanno un continuo casino nella testa… Ho corso sempre in solitudine e non ho mai visto nessun’altra persona, nessun altro essere vivente lungo il percorso a parte noi che correvamo. Tanto che ricordo di aver urlato, impaurito, come se avessi visto un orso, quando alla quarta o quinta tappa ho visto invece alcune persone che facevano trekking, non ero più abituato alla presenza umana». Oltre a quella dei suoi compagni di corsa, con cui si è poi finalmente potuto rilassare, dopo la tappa finale, in una sauna vicino al circolo polare artico. «Ricordo – scherza – di aver sentito l’odore più brutto della mia vita, quello di quando sono salito per ultimo nel pullman con quaranta persone che avevano appena finito l’ultimo chilometro dell’ultima tappa di un’ultramaratona…».

Cambiamenti in sei parrocchie: le nuove nomine nella diocesi di Ravenna-Cervia

Don Lorenzo Rossini
Don Lorenzo Rossini

Settembre, tempo di nomine nella Diocesi di Ravenna-Cervia.

Sono sei le parrocchie per le quali sono stati annunciati cambiamenti nella guida pastorale delle comunità, e per altre è stato designato un amministratore parrocchiale.

Tra le nomine rese pubbliche nei giorni scorsi, anche quella del direttore e del vicedirettore della Pastorale Giovanile (don Matteo Papetti e il diacono Davide Riminucci) e delle due referenti per il Servizio diocesano Tutela Minori: Annalisa Marinoni, psicoterapeuta, ed Elisabetta Coffari, collaboratrice dell’Ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi.

Nuovo parroco a San Cristoforo a Mezzano è don Andrea Bonazzi, che lascia San Giuseppe Operaio. Nato a Ravenna nel 1968 e ordinato sacerdote nel 1993, don Bonazzi è anche direttore dell’Ufficio Catechistico e della Pastorale Scolastica. Assieme, a lui, a Mezzano presterà servizio don Bartolomeo Okechi Nwabeke, responsabile pastorale della Comunità nigeriana.

Al posto di don Bonazzi, a San Giuseppe operaio arriva don Lorenzo Rossini, classe 1978, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e fino ad oggi vicario parrocchiale a Portomaggiore.

A San Paolo a Ravenna, per avvicendamenti nella famiglia dei giuseppini del Murialdo (che reggono la parrocchia) arriverà ed è stato nominato parroco, don Solideo Poletti.

Don Luigi Spada, è il nuovo direttore della comunità salesiana e parroco di SS. Simone e Giuda.

Fra’ Virgilio Andrucci assume la guida pastorale della parrocchia di Stella Maris a Milano Marittima, al posto di Fra’ Luca Volontè, che lascia la comunità per un incarico pastorale a Torino assieme al confratello, Fra’ Giampaolo Possenti. Al posto loro nel convento dei frati minori sono in arrivo i frati Giuseppe Barigazzi e Bonaventura Pini, nominati parroci coadiutori.

Ancora, don Raffaele Wojciech Szarek (nato a Glogow, in Polonia, nel 1975 e ordinato sacerdote nel 2004) è nominato parroco della parrocchia di S. Lorenzo in Casal Borsetti. Lascia Maiero, Sandolo e Portoverrara, nel ferrarese, dove è stato nominato amministratore parrocchiale don Ugo Berti, già parroco di Santa Maria Assunta a Portomaggiore.

Tra le notizie rese note nei giorni scorsi anche l’arrivo in diocesi delle consacrate della Fraternità “In Cena Domini”: suor M. Silvana Longo, suor Patrizia Cazzaro e suor Luisa Dal Degan che saranno a servizio della pastorale diocesana, risiedendo nell’ex canonica di San Giovanni Battista.

Manuel Agnelli in concerto al teatro Alighieri di Ravenna: partite le prevendite

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Manuel Agnelli in concerto a Forlì, in una foto di Nicola Dalmo

Sono partite le prevendite per il tour autunnale in versione solista di Manuel Agnelli, il leader degli Afterhours divenuto celebre in questi ultimi anni anche grazie alla sua partecipazione come giudice a X Factor.

Agnelli sarà ancora una volta accompagnato da Rodrigo D’Erasmo, suo braccio destro (anche negli After) da anni, con cui si esibisce tra cover e pezzi originali, in vista anche di un album solista di cui si è ventilato.

Il 26 novembre l’unica tappa in Romagna del tour, al teatro Alighieri di Ravenna.

Adottati da Godo 200 alberi da frutto: in Sicilia nasce la “foresta” di Euro Company

L’iniziativa dell’azienda, che assorbirà così circa 10mila chili di Co2

Euro Company Albero Verticale«Piantare un albero è un atto di fede verso il futuro del nostro pianeta e dell’uomo». Questa la premessa che ha spinto Euro Company di Godo di Russi a organizzare l’iniziativa “Adotta il tuo albero, fai crescere una foresta” e a dar vita alla propria “foresta”, piantando in Sicilia 200 alberi da frutto.

La “foresta” Euro Company, costituita da alberi di arancio e di melograno, dislocati fra le province di Catania e Messina, assorbirà circa 10.000 kg di CO2: “l’equivalente delle emissioni di anidride carbonica che si producono per tenere una lampadina accesa ininterrottamente per ben 23 anni”, sottolineano dall’azienda. «Alberi che rispettano la biodiversità del luogo, al fine di preservare gli habitat e gli equilibri dell’eco-sistema».

A occuparsi della crescita degli aranci e dei melograni saranno due cooperative sociali locali coinvolte da Treedom, che sosterrà il loro lavoro nei primi anni di crescita dell’albero, offrendo know-how e supporto tecnico per la piantumazione e la gestione degli alberi. Treedom è l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online.

Chi ha adottato un arancio o un melograno grazie all’iniziativa seguirà la sua crescita sulla pagina web dedicata alla “foresta” Euro Company (https://www.treedom.net/it/organization/euro-company/event/eurocompany).

«Questo progetto è parte indissolubile dell’impegno e delle energie che l’azienda dedica ogni giorno a proteggere e custodire il nostro pianeta, attraverso azioni e progetti concreti e condivisi con la comunità – spiega Mario Zani, Direttore Generale di Euro Company -. Si tratta di una delle tante iniziative e dei progetti che mettiamo in atto per assolvere a uno degli obiettivi della nostra mission aziendale, anche come Società Benefit, quale noi siamo da fine 2018: portare un beneficio comune tangibile e concreto alla nostra società e all’ambiente».

A Ravenna si gira il video di una nuova canzone di Renato Zero: si cercano comparse

Casting il 9 e 10 settembre nella sede della Daimon Film di via Gardini

Renato ZeroContinuano le riprese di videoclip musicali in provincia di Ravenna. Il 9 e il 10 settembre sono in programma i casting per partecipare a Ravenna al nuovo video di Renato Zero.

Sarà Daimon Film a realizzare il videoclip ufficiale di un brano contenuto nel prossimo album di inediti dell’artista, “Zero il folle”, in uscita il 4 ottobre.

Per l’occasione, si cercano comparse e attori/attrici che dovranno presentarsi i giorni 9 e 10 settembre dalle ore 10.30 alle 19 nella sede della Daimon a Ravenna (via Gardini, 20 – campanello Daimon Film, 1° piano).

Non sono previste remunerazioni economiche.

Per informazioni è possibile contattare il sig Niccolò Torresani al 329.2388501.

Il videoclip, diretto da Stefano Salvati, verrà presentato alla terza edizione di “imaginaction”, il festival internazionale del videoclip, che si terrà a Ravenna l’11, il 12 e 13 ottobre. Per l’occasione sarà presentata anche una performance della scuola di danza Passi di Danza di Ravenna, come tributo al grande Zero.

Arrivano i vigili per un robot di cartone in piazza Caduti: smontato e “sequestrato”

Era opera dell’artista di fama internazionale Labadanzky, tra gli ospiti della mostra collettiva alla biblioteca Oriani

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Il robot smontato e caricato in un furgone dai vigili

È stato rimosso nella prima mattinata di oggi, venerdì 6 settembre, il robot (in cartone) che lo street artist genovese Labadanzky aveva realizzato nella notte in piazza Caduti, in centro a Ravenna. Si tratta di un artista di fama internazionale che partecipa alla mostra collettiva Dante Plus, la cui inaugurazione è in programma questa sera (6 settembre) alla biblioteca Oriani.

Quella in piazza Caduti era però un’installazione “spontanea”, non collegata alla mostra – e per questo non autorizzata –, che l’artista aveva deciso di “regalare” a Ravenna e praticamente già annunciato anche in una nostra intervista (a questo link).

Labadanzky Piazza CadutiMa l’installazione non è riuscita a “resistere” neppure mezza giornata, con agenti della polizia municipale che poco prima delle 10 sono intervenuti in piazza Caduti smontando il robot e caricandone i vari pezzi in  un furgone, ponendoli di fatto sotto “sequestro”. Tra lo stupore dei tanti che avevano avuto modo di apprezzare l’installazione artistica.

«Non mi sembra che fosse necessario un intervento così urgente – commenta Marco Miccoli, che ha invitato Labadanzky a Ravenna per partecipare alla mostra dell’Oriani – è un peccato perché l’opera stava già ricevendo molti apprezzamenti e stavano già arrivando appassionati per fare foto in piazza. Tra l’altro, essendo di cartone, probabilmente si sarebbe “autodistrutta” in poche ore, vista anche la pioggia…».

Dante diventa anche un robot: «Un movimento per la città»

Parla lo street artist Labadanzky, autore dell’opera che verrà allestita nel giardino dell’Oriani

Labadanzky FotoAd accogliere i visitatori della mostra Dante Plus nel giardino della biblioteca Oriani di Ravenna sarà un enorme Dante-robot di quattro metri e mezzo per oltre 300 chili di peso. A realizzarlo è stato Labadanzky, street artist genovese di fama internazionale, ottenuta soprattutto per i suoi giganti meccanici, simili a dei Transformers. Lo abbiamo intervistato.

Dante come è diventato un robot?
«Innanzitutto va detto che parte fondamentale della mia cifra stilistica è la produzione di installazioni monumentali, tutte con caratteristiche morfologiche riconducibili a quelle di pantagruelici e assurdi macchinari in disuso, più o meno antropomorfi, tutti creati a partire da materiale riciclato. Per quanto riguarda Dante, sono stato coinvolto in questa iniziativa dal curatore Marco Miccoli già per la scorsa edizione, quando sperimentammo un’opera analoga ma di piccole dimensioni. Quest’anno abbiamo deciso di fare le cose in grande con un’installazione monumentale prodotta ad hoc per l’evento».

Cosa hai utilizzato per costruirla e quanto ci hai messo?
«Qualche settimana, utilizzando al 90 percento plastica riciclata e per il resto acciaio al carbonio».

Si muove?
«Nel progetto originale era prevista una certa interattività dell’opera, Ma esigenze di natura pragmatica ci hanno spinto a riconsiderare questa opportunità».

Che fine farà al termine della mostra?
«Fortunatamente, talvolta, le mie opere di un certo tipo vengono acquistate. Mi rendo conto però che questo pezzo in particolare sia di difficile contestualizzazione all’interno di una collezione privata o simili. Quindi, nel frattempo, mi piacerebbe avere l’onore e l’opportunità di lasciare questo monumento alla città di Ravenna il più a lungo possibile».

Conosci Ravenna?
«È la mia prima volta qui».

Da street artist, hai in programma interventi in città?
«Non posso ovviamente esprimermi apertamente al riguardo. Posso però dire che non mi piace affatto stare con le mani in mano, e ho ben 48 ore disponibili nella vostra bella città…».

Qual è il tuo rapporto con Dante? E conoscevi quello tra Dante e Ravenna?
«Mi piace considerarmi un intellettuale, probabilmente non il più brillante né il più erudito, ma comunque tale, e come tale apprezzo sicuramente i grandi classici e autori della letteratura mondiale. Cionondimeno ammetto di aver avuto una conoscenza superficiale a proposito del rapporto tra Dante e la città di Ravenna. Lieto di aver avuto l’opportunità di approfondire».

Perché i robot?
«Sono un pretesto, un oggetto finale che utilizzo per interfacciare l’osservatore con una serie di tematiche riconducibili direttamente all’arte relazionale e alla street art. I controsensi, il dispotismo e le idiosincrasie della realtà sociale urbana contemporanea sono quello su cui si indugia a ragionare dialogando con i miei mostri».

Da dove viene il tuo nome?
«Non so se ho voglia di rispondere a questa domanda (ride, ndr). Ma non vi è nessun aneddoto particolarmente interessante legato al mio nome. D’altra parte “Il titolo è la parte meno interessante di ogni buon libro”…».

Tornano i corsi per dare un lavoro a giovani disoccupati che fanno sport

La prima edizione ha visto l’assunzione di 9 ragazzi su 10. I partecipanti sono “reclutati” tra le palestre del territorio

Il successo del primo corso che ha visto l’assunzione di 9 ragazzi su 10, con la qualifica di saldatore, in diverse aziende ravennati ha consentito l’avvio di un secondo percorso formativo che si svolgerà in novembre, sempre gratuito sia per i partecipanti che per le aziende.

La formula vincente è la stessa: far incontrare domanda e offerta di lavoro passando dallo sport. È un progetto originale, patrocinato dal Comune di Ravenna, che vede insieme l’agenzia per il lavoro Job Just on Business Spa, Ravenna Boxe, il Coni e molte aziende del territorio.

Il progetto “Formazione sport lavoro” nasce in risposta alla necessità di tante aziende di far fronte all’esigenza di personale specializzato, attualmente oggi non disponibile sul mercato. Come nella precedente edizione i candidati saranno segnalati dal Coni e da Ravenna Boxe fra i giovani frequentatori delle palestre. Tra i requisiti, infatti, c’è l’obbligo di essere tesserati presso una società sportiva. Per iscriversi ai corsi occorrerà avere meno di 35 anni, essere residenti nella provincia di Ravenna, essere disoccupati, possedere la patente di guida B e automuniti.

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 ottobre e il corso si svolgerà dal 4 al 26 novembre per la durata di 132 ore di cui 80 di pratica e 52 di teoria. Le esercitazioni pratiche si svolgeranno sempre nei laboratori della scuola Pescarini e la ditta Lokermann, azienda leader nel settore dei prodotti per saldatura, fornirà tutto l’occorrente e le attrezzature necessarie allo svolgimento del corso.

«L’originalità di questo progetto che unisce sport e lavoro – dichiara l’assessore allo Sport Roberto Fagnani – ha fatto centro perché unisce l’opportunità per giovani sportivi di ampliare le proprie competenze e la propria professionalità in funzione di una attività lavorativa alla richiesta del mercato di figure specializzate. Lo sport da elemento educativo assume anche un aspetto insolito di avvio alla formazione grazie al coinvolgimento del Coni e della società pugilistica che rappresenta un ulteriore aspetto qualificante di questo progetto».

Il primo step del progetto è stato attivato nel luglio scorso con 10 partecipati, di cui 9 hanno dato disponibilità a proseguire con un rapporto di lavoro con la Job spa e sono stati assunti quasi nell’immediato e inviati in somministrazione con un primo contratto di 6 mesi. Tre persone alla Rosetti Marino spa, una alla Fiorini Industries srl, una alla F.lli Montanari snc, due alla De Angelis spa, una alla OF.RA srl e una alla Come srl.

«La soddisfazione delle aziende che hanno assunto i ragazzi – commenta Franco Greco responsabile divisioni specializzate JOB spa – ci stimola a proseguire in questo innovativo progetto che ha colto l’interesse del mondo sportivo e di quello imprenditoriale. L’idea di attivare corsi di formazione di saldatura nasce proprio dall’esigenza delle aziende di avere personale giovane e preparato. Il saldatore, infatti, è una figura molto richiesta e di difficile reperimento sul mercato. Al progetto possono aderire le imprese che hanno necessità di trovare personale specializzato evidenziando le proprie esigenze».

Per informazioni e adesioni: f.greco@jobspa.it. JOB spa, viale Randi 43 scala B, Ravenna, tel 0544.1950893.

Street art, sorpresa in centro a Ravenna: spunta un robot in piazza Caduti

È a firma dell’artista genovese Labadanzky, tra gli ospiti della mostra sul volto di Dante che inaugura (con Lilly Meraviglia) alla biblioteca Oriani

Labadanzky Piazza Caduti

Come ci aveva in qualche modo anticipato nella nostra intervista, il “misterioso” street artist genovese Labadanzky ha lasciato il suo segno a Ravenna. Con un robot nella centrale piazza Caduti, realizzato nei pressi di un cartello stradale (che ne rappresenta la testa).

L’opera è comparsa nella mattinata di oggi, 6 settembre, la giornata in cui è in programma (alle 18) l’inaugurazione della mostra Dante Plus a cui partecipa anche lo stesso Labadanzky, con un Dante-robot alto più di quattro metri che verrà installato nel giardino della biblioteca Oriani (dove pare indicare, a questo punto, la freccia del cartello stradale-robot).

[AGGIORNAMENTO: l’opera è stata smontata e sequestrata dai vigili urbani]

Si tratta della collettiva curata da Marco Miccoli con in mostra un gruppo di circa 30 artisti diversi tra loro  – dalla street art all’illustrazione e al fumetto – che rendono omaggio a Dante proponendo ognuno la propria versione del volto del Poeta.

Novità sarà l’utilizzo delle nuove tecnologie, come la realtà aumentata, attraverso l’applicazione gratuita per smartphone “Aria – the AR platform” che animerà alcune tra le opere esposte (compresa la prima pagina del nostro settimanale in distribuzione dal 5 settembre).

All’inaugurazione di questa sera sarà presente la street artist e youtuber, molto amata dai giovanissimi, Lilly Meraviglia.

Dall’1 ottobre tornano le misure per ridurre lo smog

Limitazioni alla circolazione dei veicoli, lezioni a scuola, campagna comunicativa

Smog Blocco AutoDall’1 ottobre tornano in Emilia-Romagna le misure per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti. Obiettivo dei provvedimenti, che coinvolgeranno 30 Comuni dell’Emilia-Romagna, è migliorare la qualità dell’aria. Saranno affiancati da azioni di sensibilizzazione e informazione: una nuova campagna di comunicazione sui social, accanto alla tradizionale campagna “Liberiamo l’aria”, informerà i cittadini sulle regole da seguire per dare un taglio alle emissioni; nelle scuole si terranno “lezioni antismog”, per sensibilizzare gli studenti. E poi incontri formativi sulle biomasse per uso domestico – organizzati con il ministero dell’Ambiente – e sulla mobilità ciclabile saranno dedicati ad amministratori e funzionari dei Comuni. E continua la possibilità di richiedere gli ecobonus per la sostituzione dei veicoli più inquinanti: c’è tempo fino al 30 settembre per le domande dei privati; fino al 15 ottobre per quelle delle imprese. Il 31 dicembre scade il termine per beneficiare del bollo auto gratis per i veicoli ibridi.

In particolare, per quanto riguarda le misure di limitazione alla circolazione, dal primo ottobre, stop ai diesel fino all’euro 3, benzina fino all’euro 1 e ai ciclomotori pre-euro. I limiti, in via ordinaria, varranno dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 1830, e nelle domeniche ecologiche (che saranno almeno 10 nell’arco di 6 mesi).

Qui un pdf con tutto il dettaglio delle regole in vigore dall’1 ottobre.

Il centro di educazione ambientale Kirecò verso l’asta. Intanto l’attività prosegue

In via Don Carlo Sala a Ravenna su 15mila mq concessi dal Comune, con un diritto di superficie per 50 anni, dal 2015 il parco realizzato dalla coop Impronte che ora è in liquidazione coatta. Il gestore si difende dalle accuse della politica: «L’interesse pubblico delle iniziative è evidente»

KirecoIl centro di educazione ambientale Kirecò di Ravenna andrà all’asta. La struttura in via don Carlo Sala è pienamente funzionante e ospita, tra le altre cose, anche uno spazio di coworking con una decina di postazioni: è operativa dal 2015 e da allora è gestita dall’omonima cooperativa che conta una quarantina di soci ma la proprietà è di un’altra coop, Impronte, che la costruì e dal 2018 è in liquidazione coatta amministrativa.

La futura vendita, di cui al momento non si conoscono ancora le tempistiche e le modalità nel dettaglio, è di fatto la conseguenza di una delibera adottata dalla giunta comunale a fine giugno. Palazzo Merlato ha deciso di non interrompere la convenzione firmata nel 2013 con Impronte per la concessione cinquantennale del diritto di superfice su un terreno comunale di 15mila mq e così – come si legge nel testo della delibera – “il commissario liquidatore procederà a indire asta pubblica al prezzo risultate dalla redigenda perizia, inclusa la convenzione in scadenza nel 2063”. L’amministrazione pubblica ha deciso di non interrompere l’accordo principalmente per due ragioni: evitare oneri rilevanti dovuti alla risoluzione anticipata e dare continuità all’iniziativa.

L’idea progettuale risale al 2008 ma solo una decina di anni dopo ha visto la luce. Oggi Kirecò –di cui molti in transito nella zona avranno notato le cupole – propone laboratori, corsi e formazione per sensibilizzare la cittadinanza, a partire dai più piccoli, sui temi a sfondo green. Impronte ha realizzato l’intervento con le modalità del project financing, come ricorda Antonio Lazzari che è stato l’ultimo presidente della coop prima del decreto ministeriale di liquidazione per insolvenza: «Impronte si occupava di progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici e riqualificazione energetica di immobili. Il parco Kirecò è nato come una sorta di vetrina delle nostre capacità: voleva essere uno spazio in cui proporre attività e iniziativa per famiglie e cittadini che poteva vedere con i propri occhi cosa significa un impianto di raffrescamento a pavimento». Le cose parevano andare bene poi la sorpresa che non ti aspetti: «Sulle sorti dell’azienda hanno pesato soprattutto due problemi esterni: l’improvvisa cancellazione degli incentivi statali per il fotovoltaico e i problemi con un fornitore che è sotto indagine per una presunta truffa a una trentina di aziende in Italia. Siamo passati da cinque milioni di fatturato all’anno a un milione, nel momento di massima esposizione per il cantiere di via don Sala. Ma bisogna anche dire che una decina di anni di pratiche burocratiche a livello loclae ci hanno fatto arrivare sul mercato con molto ritardo rispetto al boom del settore. La compagine societaria si è sfilacciata e non abbiamo retto…».

La presidente della coop Kirecò è Sara Lunghi. «La nostra attività continua da un lato sui temi ambientali rivolgendoci alle famiglie e agli studenti con rapporti con le scuole e con le associazione, dall’altro lato invece c’è il coworking per coinvolgere imprese e professionisti del territorio». A marzo il consigliere comunale di opposizione Alberto Ancarani (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione per lamentare la mancanza di interesse pubblico nelle iniziative del centro convenzionato con il Comune: «Dispiace quando arrivano critiche perché ci mettiamo impegno e volontà. Non credo che manchi l’interesse pubblico in quello che facciamo: gli incontri con le scuole e con le associazioni per promuovere la conoscenza dei temi ambientali rientrano in questo campo». Anche l’assessore Massimo Cameliani, rispondendo in consiglio comunale ad Ancarani, era sulla stessa linea. Sul futuro pesa l’incertezza legata alla vendita dell’immobile: «Proseguiamo con la nostra attività ma non sappiamo cosa succederà e quando. Per il momento ci importa continuare a dare un’offerta interessante».

Temporali e vento, allerta meteo gialla in tutta la provincia di Ravenna

PoggiaDalla mezzanotte di oggi, giovedì 5, alla mezzanotte di domani, venerdì 6 settembre, sarà attiva nel territorio di tutta la provincia di Ravenna l’ allerta meteo numero 80, per temporali e vento, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è gialla.

Le istituzioni raccomandano di mettere in atto «le opportune misure di auto-protezione, fra le quali, in questo caso fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento, della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati».

«Nella giornata di venerdì 6 settembre – si legge nell’allerta – l’arrivo di una perturbazione proveniente dal nord Europa caratterizzata da avvezione fredda apporterà condizioni di marcata instabilità sul nostro territorio regionale. Le precipitazioni risulteranno a carattere di rovescio localmente anche temporalesco di tipo organizzato, che dal settore emiliano tenderanno rapidamente ad interessare il restante territorio regionale. Sono previsti quantitativi medi areali compresi tra 20 e 40 millimetri giornalieri, più probabili sulle aree di pianura. Associati ai fenomeni temporaleschi sono previste precipitazioni superiori a 70 mm. I venti risulteranno forti da nord-est sul settore costiero con raffiche superiori a 60 Km/h».

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