lunedì
06 Ottobre 2025

Poche emozioni al “Benelli”: per il Ravenna un pareggio senza reti col Vicenza

Calcio C / Grazie a questo punto i giallorossi si portano in sesta posizione e si portano a una sola lunghezza dal Sudtirol

Ravenna-Vicenza 0-0
RAVENNA (5-3-2): Venturi; Martorelli, Ronchi, Boccaccini, Lelj, Selleri (27’ st Barzaghi); Esposito (43’ st Trovade), Papa, Maleh (1’ st Pellizzari); Galuppini (11’ st Raffini), Nocciolini (27’ st Gudjohnsen). A disp.: Spurio, Bresciani, Scatozza, Siani, Sabba. All.: Foschi.
VICENZA (4-3-1-2): Grandi; Salviato, Pasini (1’ st Mantovani), Bizzotto, Stevanin (11’ st Martin); Zonta, Bovo (11’ st Tronco), Bianchi N.; Curcio (22’ st Arma); Guerra (22’ st Zarpellon), Giacomelli. A disp.: Albertazzi, Bianchi D., Laurenti, Bonetto, Maistrello, Gashi, Pontisso. All.: Colella.
ARBITRO: Gariglio di Pinerolo.
NOTE – Ammoniti: Curcio, Martin, Ronchi, Boccaccini, Venturi, Lelj. Recupero: pt 0’; st 5’.

Venturi Ternana
Il portiere giallorosso Giacomo Venturi

Pareggio senza reti e grandi emozioni al “Benelli” per il Ravenna, che si divide la posta in palio con il Vicenza al termine di un match dove a prevalere sono state le rispettive difese. A osare qualcosa in più sono i biancorossi, che però solo di rado hanno chiamato in causa Venturi, mentre i giallorossi hanno tentato di rispondere in contropiede, cozzando però contro l’attenta retroguardia avversaria. Grazie a questo punto la formazione di Foschi compie un passo in avanti, raggiungendo al sesto posto il Monza e avvicinando a una sola lunghezza il Sudtirol.

Formazioni titolari Il Ravenna si presenta in campo con delle novità sulle fasce, dove a destra opera Martorelli e a sinistra Selleri. Al centro della difesa, squalificato Jidayi, capitan Lelj viene affiancato da Boccaccini e Ronchi, mentre in mediana il regista Papa è supportato dai baby Esposito e Maleh. In attacco viene confermato il tandem composto da Nocciolini e Galuppini. Il tecnico Colella disegna il suo Vicenza con una retroguardia a quattro con Pasini e Bizzotto in mezzo, un centrocampo a tre che innesca il trequartista Curcio e le due punte Guerra e Giacomelli.

Primo tempo Le due squadre si affrontano in modo guardingo, con gli ospiti che provano a premere con maggiore convinzione, ma i giallorossi fanno buona guardia. Sono anzi i padroni di casa ad andare più frequenza alla conclusione, senza però impensierire Grandi. L’unico a provarci è dal limite dell’area Esposito, al 9’ e al 21’, ma il primo tiro va nelle braccia del portiere, mentre il secondo sfila a lato. Le emozioni sono così concentrate negli ultimi minuti: al 40’, infatti, Giacomelli riesce a sfuggire per una volta dalla morsa dei giallorossi con una veloce incursione sulla sinistra e da posizione  defilata vede l’attento Venturi deviare sopra la traversa. Sugli sviluppi del corner spunta dal mucchio Bizzotto, che a colpo sicuro di testa non riesce a centrare il bersaglio, sfiorando il palo alla sinistra del n. 22 bizantino. La risposta del Ravenna non tarda a venire e passa dai piedi di Maleh (44’), ma il tiro va sul fondo.

Secondo tempo A inizio ripresa Foschi inserisce Pellizzari al posto di Maleh, posizionandolo sulla fascia mancina, mentre Selleri avanza a centrocampo. Tra i biancorossi entra Mantovani per Pasini, affiancando al centro della retroguardia Bizzotto. Si prosegue sui ritmi della prima frazione, con le due squadre che non attaccano con grande convinzione, favorendo il compito delle rispettive difese. Un sussulto arriva al 10’, quando Galuppini sulla sinistra lavora un buon pallone e crossa in area, dove Pellizzari, tutto solo, non trova l’impatto aereo per pochi centimetri. Le occasioni arrivano solo da calci da fermo e da uno di questi, su calcio d’angolo, al 23’ Nocciolini colpisce male di testa spedendo alto sulla traversa. Entrambi gli allenatori cambiano molti uomini d’attacco e da uno di questi neoentrati, il biancorosso Zarpellon, al 35’ nasce una pericolosa sortita sulla destra, con Venturi che chiude lo specchio. Due minuti dopo svetta in area su corner Salviato, ma la palla sorvola non di molto la traversa. Nel finale le due squadre preferiscono non farsi male.

Dichiarazioni post-gara
Luciano Foschi (allenatore Ravenna): «In questo periodo dell’anno è difficile vedere delle partite belle, questa è stata una partita molto equilibrata e combattuta con un risultato che rispecchia quanto visto sul campo. Nello spogliatoio ho fermato la squadra e ho fatto i complimenti a tutti per quanto fatto in queste 36 partite, ma soprattutto per quello che andremo a fare. Vogliamo andare ai playoff da protagonisti credendo in quello che stiamo facendo. Adesso ci presenteremo a Terni senza pressioni, ma con la volontà di volere provare a migliorare in modo ulteriore la nostra classifica».

Una mostra per la carriera di Tinin Mantegazza, l’uomo che inventò Dodo (e non solo)

Al Museo Civico dal 27 aprile le sette vite di un creativo irriverente curata da Flaminio  Balestra e Diego Galizzi

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Il Museo Civico delle Cappuccine a Bagnacavallo promuove dal 27 aprile al 7 luglio un nuovo importante progetto espositivo, dedicato questa volta alla straordinaria carriera artistica di un personaggio che con le sue invenzioni creative ha segnato la cultura italiana dal secondo dopoguerra ad oggi: Tinin Mantegazza.

La mostra Tinin Mantegazza. Le sette vite di un creativo irriverente, organizzata in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra Onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri, si aprirà sabato 27 aprile alle 17.30 con un intervento dell’artista e dei curatori Flaminio Balestra e Diego Galizzi. Sarà inoltre animata dalle incursioni di numerosi amici di Mantegazza provenienti dal mondo dello spettacolo e dell’arte. A seguire sarà offerto un aperitivo a base di prodotti e di vini del territorio.

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Gino Bramieri con uno dei pupazzi di Mantegazza

L’artista Illustratore, pittore, scenografo e scrittore, Mantegazza è un’instancabile mente creativa che nel corso degli anni ha saputo spaziare con vivacità e disinvoltura nel campo del giornalismo, della regia, della televisione, dell’animazione culturale e dell’organizzazione teatrale.  All’alba del suo ottantottesimo compleanno Mantegazza continua, oggi come ieri, a regalarci lampi della sua sorniona genialità, per questo la mostra del Museo delle Cappuccine non si limita a guardare al passato e alle innumerevoli tracce che Tinin ci ha lasciato della sua inventiva, ma si sforza di stare al passo con i suoi più recenti lavori di disegnatore e di scrittore, che licenzia incessantemente dalla sua casa-studio con vista sul porto di Cesenatico.

L’esposizione La mostra bagnacavallese, prima grande rassegna antologica dedicata all’artista ligure da un museo pubblico, ripercorrerà le principali tappe del percorso artistico di Mantegazza, offrendo una vasta selezione di opere e documenti in grado di ricostruirne gli svariati volti. Nel percorso espositivo, composto da più di 250 disegni originali, dipinti, pupazzi, fotografie, filmati e documenti, non mancheranno le testimonianze della sua graffiante critica sociale e politica, del suo ruolo di animatore dei primi anni del cabaret milanese, nonché delle sue realizzazioni più note al grande pubblico, come il celebre signor Toto delle schede di approfondimento di Enzo Biagi o il pupazzo Dodò, protagonista del programma Rai per bambini L’Albero Azzurro.

Attachment 2019 04 20T170605.553Durante il periodo di apertura della mostra, nel chiostro del museo si svolgeranno diversi eventi speciali, che porteranno a Bagnacavallo personaggi del mondo del teatro per ragazzi e della televisione che hanno accompagnato Mantegazza nel corso della sua carriera, come Claudio Madia e Claudio Cavalli della trasmissione L’Albero Azzurro. Inoltre uno spettacolo del noto comico di Zelig Flavio Oreglio racconterà l’incredibile storia del cabaret, di cui Tinin Mantegazza fu uno degli animatori nella Milano degli anni Sessanta.

La mostra Tinin Mantegazza. Le sette vite di un creativo irriverente sarà visitabile fino a domenica 7 luglio nei seguenti orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19.

L’ingresso è gratuito.

Conducenti ubriachi: tasso alcolemico quattro volte superiore al consentito

Uno in auto, l’altro in scooter. E in centro un pedone che aveva alzato il gomito infastidiva i passanti e ha insultato i poliziotti

PM Bassa RomagnaCompletamente ubriaco alla guida, tanto da non riuscire a camminare quando la polizia lo ha fermato e fatto uscire dall’auto. Un 48enne è stato sorpreso dalla polizia municipale alla guida: aveva un tasso alcolemico pari a 2,22. Gli agenti erano stati insospettiti dalle brusche manovre che questo stava compiendo, a bordo della sua Alfa Romeo, in una piazzola di sosta. In centro storico, nella notte tra sabato e domenica, il conducente di un motociclo è stato fermato perché percorreva via Guaccimanni contromano e senza casco. Aveva un tasso alcolemico di 2,16. Il veicolo, di sua proprietà, è stato sequestrato ai fini di confisca. Il trasgressore, denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e veniva immediatamente ritirata la patente e sanzionato per gli illeciti amministrativi al codice della strada.

Sempre nel pomeriggio di venerdì questa volta in città, e, più precisamente in Via Diaz  gli agenti sono intervenuti per un altro ubriaco. Questa volta non era in auto ma a piedi: un 54enne infastidiva i passanti e si è rifiutato di declinare le proprie generalità e ha offeso la Municipale con frasi del tipo”siete dei buffoni”, “sbirri di m…”.  Il cittadino è stato denunciato per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, oltraggio a pubblico ufficiale r  sanzionato per ubriachezza.

 

Sicurezza e carenza di personale: proclamato lo stato di agitazione in Start Romagna

Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna): «La situazione del trasporto pubblico è tragica». Contestata anche la mancata presentazione del progetto di produttività del reparto traghetto

Autobus RavennaLa Filt Cgil ha proclamato lo stato di agitazione per Start Romagna del bacino di Ravenna. Il sindacato contesta alcune richieste inevase, in particolare riguardo alla sicurezza del viaggio e delle fermate e alla “cronica carenza di personale in diversi settori aziendali”. Il sindacato contesta poi le ricadute della situazione sull’applicazione “dell’accordo ferie/riposi” a causa della mancanza di personale. Infine si sottolinea la “mancata presentazione del progetto di produttività del reparto traghetto”.

Alvaro Ancisi (LpRa) sottolinea «la tragica radicata condizione del servizio pubblico di trasporto su autobus» che diverse volte è stata portata all’attenzione della giunta da parte della lista civica “Per Ravenna”.  Lo stato di agitazione «è stato notificato anche al sindaco di Ravenna. Non a caso, in quanto il sindaco Michele de Pascale è maggiore azionista, tramite le partecipazioni del Comune di Ravenna, di Start Romagna, nel cui consiglio siede Federica Moschini, presidente del suo partito nel consiglio territoriale di Roncalceci; mentre in Amr è politicamente rappresentato dai due vertici di governo, nelle persone del presidente dell’assemblea Roberto Fagnani, suo assessore, e dell’amministratore delegato Guido Guerrieri, assessore di Ravenna fino al 2016».

Conclude Ancisi: «Considerando che de Pascale è anche presidente della Provincia di Ravenna e deducendosene dunque che ricadono su di lui le responsabilità politiche sul servizio pubblico di trasporto bus dell’intero bacino provinciale ravennate, si giustifica che lo interroghi con urgenza su come intende affrontare, con obiettivi e modalità risolutivi, lo stato di agitazione di tutto il personale di Start Romagna addetto a tale bacino».

Giovane arrestato con mezzo chilo di eroina, cerca di fuggire mordendo gli agenti

In tasca aveva 335 euro. Alla vista della polizia ha tentato subito la fuga ma è stato preso dopo poche centinaia di metri

Droga SequestrataUn 26enne è stato arrestato dalla polizia che lo ha trovato in possesso di mezzo chilogrammo di eroina. Il giovane è stato intercettato in via Atalarico e quando ha visto la polizia ha gettato un giubbotto di colore scuro all’interno del vano sotto  la sella del motociclo ed è fuggito nel cortile della vicina casa di Cura San Francesco. A quel punto è scattato l’inseguimento e il 26enne è stato raggiunto in via Amalasunta. Ne è scaturita una colluttazione nel corso della quale il giovane ha dato persino morsi ai poliziotti nel tentativo di divincolarsi. A dare manforte i colleghi è arrivata una seconda volante.

Il ragazzo, dopo essere stato ammanettato, è stato perquisito dai poliziotti che hanno rinvenuto la somma di 335 euro, le chiavi dello scooter e un telefono cellulare che squillava insistentemente; il controllo del veicolo ha poco dopo permesso di rinvenire, all’interno del giubbotto – che si trovava nel vano sottosella – una busta in plastica di colore bianco contenente un involucro voluminoso, con all’interno della sostanza solida dalle caratteristiche dell’eroina. Identificato tramite le impronte digitali, è risultato essere un tunisino  clandestino e in Italia senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio, gli stupefacenti e la pubblica amministrazione.  Nello scooter c’erano 515 grammi di eroina. L’arresto è scattato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza  e immigrazione clandestina e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto. Dovrà rispondere anche di lesioni personali.

Incidente a Pinarella, muore una ragazza di 29 anni. Arrestato conducente ubriaco

Il ragazzo  è risultato positivo all’alcol test. Non avrebbe rispettato lo stop provocando lo schianto mortale. La vittima è l’aretina Giovanna Santorelli

RAVENNA 20/04/2019. INCIDENTE MORTALE A PINARELLA

Una ragazza di 29 anni, Giovanna Santorelli, di Arezzo, è morta in un incidente stradale avvenuto poco prima delle 6 a Pinarella di Cervia. La giovane era a bordo di un’auto insieme ad altre due persone che si è scontrata con un altro mezzo, guidato da un ragazzo che non si sarebbe fermato allo stop,  all’incrocio tra le vie del Tritone e Pinarella. La 29enne – che era sul sedile posteriore – è stata sbalzata fuori dall’auto ed è morta sul colpo. Il ragazzo che guidava l’altra auto è risultato positivo all’alcol test ed è stato arrestato dai carabinieri. Portati all’ospedale la donna che era nell’auto con una giovane, una cinquantenne, e l’altro occupante dell’auto, anch’esso 29enne. Le ferite più serie sono state riportate dalla cinquantenne.

 

 

 

 

Il Ravenna sfida al “Benelli” il Vicenza con l’obiettivo di andare più in alto

Calcio C / Oggi, sabato 20 aprile, i giallorossi alle 18.30 ospitano i biancorossi veneti in un match molto importante in chiave playoff. Foschi: «Dobbiamo provare a fare il massimo per conquistare la miglior posizione possibile»

Galuppini Pordenone
L’attaccante giallorosso Francesco Galuppini

Obiettivo migliorare il settimo posto: è questo il nuovo traguardo che si dà il Ravenna nelle ultime tre giornate di stagione regolare, a iniziare da oggi, sabato 20 aprile, quando al “Benelli” (inizio ore 18.30, arbitro Gariglio di Pinerolo) si presenterà il Vicenza. Il brillante cammino della squadra di Foschi è infatti caratterizzato dal costante cambio di obiettivo: se prima si cercava la salvezza anticipata, poi i playoff, ora che anche la matematica garantisce la post season si cerca di conquistare la miglior posizione finale possibile. Settimi a quota 53 punti, i giallorossi sono a sole due lunghezze dalla quinta posizione occupata dal Sudtirol e a quattro dall’Imolese, avversario sempre al “Benelli” nell’ultimo turno di campionato: più si piazzerà in alto al termine del torneo, migliore sarà il posizionamento nella griglia playoff.

Tra questo obiettivo e il Ravenna il primo ostacolo da superare è rappresentato dal Lanerossi di Renzo Rosso: la squadra vicentina, legata ai colori giallorossi da una storica amicizia tra le due tifoserie, dopo la scorsa stagione conclusa con il fallimento è ripartita grazie all’intervento di “mister Diesel”, ex patron del Bassano, che ha rilevato la proprietà e fuso le due società. Una fusione che si rispecchia nell’organico che vede, infatti, un’ossatura formata da giocatori ex Virtus e rinforzato in estate dagli inserimenti di alcuni elementi di lusso per la categoria come, per esempio, Giacomelli, Curcio e Mantovani. Una rosa dal nobilissimo DNA costruita per un campionato di vertice, con ambizioni di promozione, risultati che però hanno stentato ad arrivare. Questo andamento altalenante ha causato da un lato il subentro temporaneo in panchina di Michele Serena, il cui impatto non è stato sufficiente a rialzare le sorti della squadra e ha riportato in sella Colella, dall’altro l’inserimento di ulteriori rinforzi nel mercato di gennaio come Guerra, capocannoniere della passata stagione, o Cinelli, con più di 140 presenze in B. In questo momento la squadra veneta occupa la nona posizione con vista playoff, ma deve guardarsi alle spalle dal trittico a quota 40 che vorrebbero negargli questa gioia: Giana Erminio, Vis Pesaro e Gubbio.

La partita è di sicuro particolare per Tommy Maistrello, al Ravenna nella scorsa stagione, e soprattutto per il capitano giallorosso Tommaso Lelj, vicentino doc e tifoso del “Lane”, che tra l’altro ha deciso il match di andata con un gol spettacolare. L’approccio alla gara vede il tecnico Luciano Foschi dover rinunciare a Eleuteri e Jidayi, fermi per squalifica, mentre Bresciani e Barzaghi sono in dubbio. Dal canto suo il tecnico biancorosso Colella farà conto con le assenze di Cinelli per squalifica e Zarpellon. «Il Vicenza è una squadra che non è stata costruita per avere nove punti in meno del Ravenna, ma per ben altri obiettivi. Ora il campionato dice questo, ma ci vuole rispetto per il blasone e anche per una formazione che sicuramente ai playoff darà filo da torcere a qualsiasi avversario. A Verona abbiamo fatto un brutto secondo tempo, abbiamo concesso occasioni su palle perse da noi e a livello mentale siamo andati male per mezzora, poi siamo rientrati in partita e abbiamo fatto bene negli ultimi minuti. Ci sta che i ragazzi possano pensare alla partita dei playoff che ci siamo guadagnati, ma il nostro obiettivo, al di là delle motivazioni che in una gara come questa non possono mancare, deve essere quello di mantenere la nostra posizione, che ci garantirà di disputare in casa il primo match. Non so se riusciremo a scavalcare chi ci precede, ma dobbiamo provare a fare il massimo per arrivare più in alto possibile».

Riaprono le terme di Cervia: «Valgono il 10 percento dei pernottamenti del comune»

L’acqua arriva direttamente dalle saline. Il direttore: «La novità è una piscina più salata del Mar Morto»

Terme CerviaDopo la pausa invernale riaprono il 20 aprile le Terme di Cervia, stabilimento con oltre sessant’anni di storia, tra piscine, idromassaggi, terrazze, massaggi e trattamenti sanitari ma anche estetici.

ALDO F (1)
Aldo Ferruzzi

Ne abbiamo parlato con il vicepresidente di Federterme, Aldo Ferruzzi, che ne è direttore dal lontano 1991. «Il nostro obiettivo è quello di caratterizzare questa destinazione turistica sempre più con il suo territorio. E quindi lavorare sul sale, non solo dal punto di vista alimentare, ma anche per la salute e il benessere». La caratteristica che identifica infatti lo stabilimento cervese è l’utilizzo di acque “madri”, ossia quelle che hanno generato il sale nelle vicine saline, trasportate grazie a un sistema di pompaggio alle terme, dove vengono utilizzate per cure inalatorie e bagni.

La principale novità di questo 2019 è legata proprio alla salinità dell’acqua: la piscina termale coperta è stata infatti completamente rinnovata creando tre ambienti, con profondità diverse, tra cui una vasca in cui la concentrazione di sali disciolti «è superiore a quella del Mar Morto, fino a circa dieci volte più del mare». Qui non ci si immerge ma si galleggia in sospensione, «condizione eccellente per la postura e le patologie reumatiche e ortopediche», dicono dalle Terme.

Altra novità è il “reparto” di dermatologia, con cure riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale per problemi dermatologici come psoriasi e dermatite atopica, anche attraverso l’utilizzo dell’altro ingrediente caratterizzante, i fanghi (il limo nero), provenienti sempre dalle saline, prelevati solo dopo che sono rimasti un anno coperti da acque salatissime. «Questo fango – spiega il direttore – si può applicare in strati sottili sulla pelle e può essere poi esposto al sole, nelle nostre terrazze, dove poi sono presenti altre vasche di acqua salata per un percorso che fa molto bene per le patologie reumatiche, post-operatorie, della pelle, le infiammazioni…».

Piscina Termale 1 Terme Di Cervia

Le Terme di Cervia registrano – ci dice Ferruzzi – circa 30mila utenti ogni anno, un numero sostanzialmente stabile da tempo, che non ha subìto gli effetti della crisi, anche se lontano dai numeri degli anni settanta, quando ancora era previsto dallo Stato un congedo straordinario per usufruire delle cure termali. «Complessivamente, considerando gli accompagnatori e una permanenza media piuttosto lunga – assicura Ferruzzi – le terme garantiscono circa il 10 percento delle presenze turistiche di Cervia, oltretutto molte in periodi di bassa stagione, visto che lavoriamo tanto soprattutto in giugno e dopo Ferragosto». Circa l’80 percento degli utenti pernotta in zona mentre il 70 percento si avvicina alle terme di Cervia per motivi curativi – ci rivela ancora il direttore, sottolineando anche come l’età media si stia abbassando –, in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale oppure in autonomia, e poi scopre la parte benessere o viceversa: «Sono tanti infatti anche quelli che vengono alle terme per svago e poi tornano per fare pure i trattamenti. Anche perché – chiosa Ferruzzi – è difficile forse dire “cosa fanno” le terme, ma in tanti ci lasciano testimonianze su quello che succede se non le fai: non fanno ammalare d’inverno, per esempio, ci raccontano molte famiglie, come una sorta di vaccino naturale…».

A pieno regime lavorano alle terme di Cervia (che fatturano grossomodo 5 milioni di euro l’anno) circa 120 persone, compresi i contratti stagionali e i medici da liberi professionisti. «In alcune giornate girano all’interno della struttura anche 2.500 utenti, senza contare gli accompagnatori», sottolinea Ferruzzi. «Continuiamo a investire per offrire sempre più servizi – conclude il direttore –: negli ultimi anni abbiamo la riabilitazione, nuovi cicli, la terrazza del sale dove è possibile stendersi al sole, ricoperti di sale, con effetto detossinante, drenante e antidolorifico… In generale poi la struttura ha bisogno di continui interventi di “micro-chirurgia” per mantenerne intatto il fascino».

La gestione della piscina comunale passa alla coop che cura l’accoglienza profughi

Accordo di sub-concessione tra la Gym Tonic che aveva comunicato la risoluzione anticipata e la N.A. cooperativa sociale

PiscinaA meno di due mesi dall’apertura stagionale cambia il gestore della piscina comunale di Casola Valsenio. La N. A. coop sociale, che a Casola gestisce da anni l’accoglienza dei richiedenti asilo e protezione internazionale nell’albergo Corona, ha definito un accordo di sub-concessione con la Gym Tonic. Il Comune di Casola Valsenio, attraverso il servizio Sport dell’Unione dei Comuni, dopo aver fatto le necessarie verifiche, ha concesso il nulla osta visto anche l’avvicinarsi della stagione estiva. Il nuovo gestore, appena sarà nelle facoltà, potrà aprire l’impianto sportivo e il locale commerciale annesso fino al termine della concessione del 31 dicembre 2019 ossia fino all’individuazione del nuovo gestore tramite bando pubblico.

L’amministrazione comunale con una nota inviata alla stampa esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto: «Sono stati mesi intesi di contatti e trattative, da dicembre scorso, quando ricevemmo la richiesta di risoluzione anticipata del contratto da parte di Gymn Tonic. Abbiamo attivato tutti i canali possibili per non perdere l’apertura estiva della piscina. Ringrazio la N. A. per aver creduto in questo progetto che intende portare avanti sia come servizio ricreativo alla cittadinanza sia come ampliamento dell’offerta formativa per i richiedenti asilo. Si tratta di una grande opportunità per Casola Valsenio perché possiamo mantenere i nostri servizi e, allo stesso tempo, fare la nostra parte per migliorare ancora l’integrazione e il nostro senso civico cittadino. Sono contento di poter lasciare alla nuova amministrazione tutti i servizi in funzione così da potersi concentrare fin da giugno nel nuovo bando per l’assegnazione futura dell’impianto».

Tardi (Cambierà): «Pizzarotti troppo vicino al Pd, non è più il mio riferimento»

La consigliera comunale della lista civica che nel 2016 riunì i grillini rimasti senza simbolo, replica al nostro Bombolone prendendo le distanze dal sindaco di Parma: «Alle Europee non voterò Più Europa»

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Un post di Samantha Tardi su Facebook a settembre 2018

«Che io abbia sempre stimato “Pizza” è noto ma è anche un dato che io mi sia chiusa nel silenzio dopo le sue scivolate sempre più marcate verso il Pd e compagnia cantante. Con Italia in Comune e Federico Pizzarotti non c’entro volontariamente nulla». Samantha Tardi, consigliera comunale a Ravenna per la lista civica Cambierà che alle amministrative 2016 raccolse una parte dei grillini ravennati a cui il Movimento non aveva concesso il simbolo, replica al nostro Bombolone di oggi prendendo le distanze dal sindaco di Parma. L’emiliano vinse nel 2011 con l’M5s, nel 2016 fece il bis con una lista civica e ora è in corsa per il Parlamento europeo nelle liste di Più Europa che riuniscono esponenenti da varie formazioni politiche, tra cui anche il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani del Pri.

Il nostro Bombolone – rubrica tra il serio e il faceto che dal nostro sito web propone riflessioni, più o meno indigeste, sui fatti del momento – si interrogava proprio sul presunto dilemma di Tardi alle urne il 26 maggio ipotizzando la sua difficoltà nel voler votare per Pizzarotti, per cui era pubblicamente nota la vicinanza della ravennate come lei stessa ha riconosciuto, e trovarselo nella stessa lista del repubblicano Fusignani con cui invece ha avuto più di un dissidio in questi anni.

Tardi incassa con stile – «Ringrazio per il Bombolone sganciato, mi ha fatto molto ridere» – ed esprime tutto il suo disorientamento: «Mi chiedete per chi voterò alle Europee? Giuro che sono seriamente in palla e non rappresentata. Di sicuro non voterò Più Europa, non mi sentirei rappresentata da loro anche se non ci fosse Fusignani».

A giudicare dalla lettura dei commenti sulla nostra pagina Facebook sotto al post del Bombolone, non pare passarsela meglio però nemmeno Pietro Vandini, capogruppo M5s a Ravenna dal 2011 al 2016 e oggi rappresentante ufficiale di Italia in Comune in provincia di Ravenna: «Le coalizioni per le Europee hanno qualcosa di strano, non sono abituato». E si prende la bacchettata del forzista Alberto Ancarani: «Liste, non coalizioni…».

Ravenna Women, al “Soprani” passi falsi vietati contro il pericoloso Mozzecane

Calcio femminile B / Domani, sabato 20 aprile (ore 15), le giallorosse ospitano le veronesi con l’obiettivo di conquistare tre punti d’oro nella corsa al secondo posto. Piras: «Vogliamo mantenere viva la possibilità di giocarci tutto all’ultima giornata»

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La ventenne centrocampista giallorossa Francesca Barbaresi

La penultima partita interna del Ravenna Women della stagione coincide con un big match d’alta classifica: al “Soprani” di San Zaccaria domani, sabato 20 aprile (inizio alle 15), la squadra di Piras ospita le venete della Fortitudo Mozzecane per uno scontro che vedrà sfidarsi nell’ordine la terza e la quarta in classifica. L’adrenalina è a mille in casa giallorossa, visto il momento euforico e decisivo della stagione. Per Cimatti e compagne è fondamentale fare bottino pieno per continuare la lotta per il secondo posto che vale la promozione, anche in vista degli ultimi due appuntamenti di calendario che prevedono per le leonesse la trasferta milanese in casa dell’Inter, vincitrice del campionato, e il match a domicilio con l’Empoli. Anche le toscane questo sabato sono attese da una sfida tutt’altro che facile, la trasferta in casa della Roma Calcio Femminile, che sta dimostrando di non voler mollare la presa e due domeniche fa ha sconfitto proprio il Mozzecane, portandosi a una sola lunghezza in classifica dalle gialloblù.

La gara di andata tra Ravenna e Mozzecane terminò con un pareggio in rimonta per 1-1 da parte delle romagnole, che in pieno recupero fallirono il rigore che avrebbe potuto risolvere la gara a loro favore. Al momento le giallorosse mantengono la terza posizione in classifica a quota 40 punti, mentre le venete, con le ultime due sconfitte subite dal Milan e dalla Roma e il pareggio a reti bianche con la Lazio, sono scivolate a cinque punti di distanza.

Il tecnico Roberto Piras è soddisfatto dell’operato della sua squadra e ricorda che fino al 5 maggio è vietato perdere la concentrazione: «La gara con il Mozzecane è un altro viatico verso la speranza di salire in A. Ci mancano tre incontri decisivi prima di chiudere la stagione e ci piacerebbe arrivare a giocarcela all’ultima giornata in casa contro l’Empoli. Ora però si deve pensare a una partita per volta, senza ragionare su possibili passi falsi delle nostre avversarie. Comunque vada, sono orgoglioso di aver allenato questo fantastico gruppo. È stata un campionato bellissimo, avvincente dalla prima giornata fino a ora e lo sarà fino alla fine».

Le partite (20ª giornata): Milan Ladies-Lady Granata Cittadella 0-1 (disputata il 7 aprile), Roma Calcio Femminile-Empoli Ladies, Ravenna Women FC-Fortitudo Mozzecane, Lazio Women-FC Internazionale Milano, Arezzo-Genoa Women, Castelvecchio-Roma XIV.

Classifica: Inter 57 punti, Empoli 43, Ravenna 40, Fortitudo Mozzecane 35, Roma CF 34, Cittadella 30*, Lazio 23, Milan 21*, Castelvecchio 20, Genoa 14, Arezzo 11, Roma XIV 0 (* una partita in più).

Volata finale per l’OraSì, che chiede strada a Ferrara per partecipare ai playoff

Basket A2 / Domani, sabato 20 aprile (ore 20.30), i giallorossi sfidano in trasferta una Bondi senza obiettivi ma comunque pericolosa. In caso di ko di Imola, i ravennati staccherebbero comunque il pass. Mazzon: «Noi tutti vogliamo proseguire questa stagione»

RAVENNA 23/08/2018. ORA SI’ BASKET RAVENNA. Allenamento A Porte Aperte
Il tecnico dell’OraSì Andrea Mazzon con i suoi assistenti

Alla vigilia di Pasqua l’OraSì andrà a caccia del regalo più bello, ovvero dell’accesso ai playoff. Lo farà domani, sabato 20 aprile (ore 20.30) a Ferrara, sul parquet di una Bondi che ha ottenuto due turni fa la salvezza e, pur non avendo più obiettivi stagionali da raggiungere, rappresenta per tradizione un avversario scomodo per i giallorossi. L’OraSì raggiungerebbe i playoff in ogni caso vincendo a Ferrara, mentre uscendo sconfitta dovrebbe beneficiare dell’identico risultato di Imola a Forlì. Niente playoff, invece, con una sconfitta contro la Bondi e contemporanea vittoria dell’Andrea Costa sull’Unieuro. La squadra di Mazzon, però, dopo una settimana di lavoro è decisa a conquistare la vittoria, pur se l’assenza di Gandini risulterà senza dubbio penalizzante, in particolare in difesa e sotto i tabelloni. Nell’occasione tornerà nel roster Fadilou Seck, rimesso in piedi a tempo di record dallo staff del Basket Ravenna dopo l’operazione a un ginocchio. Naturalmente il giovane centro ha pochi minuti nelle gambe, ma sarà comunque importante rivederlo nella mischia.

Ecco la presentazione del match di Andrea Mazzon, che nell’occasione traccia anche un bilancio della stagione regolare: «La bellezza dello sport è che c’è sempre una rivincita e una possibilità di cancellare una sconfitta, perché una delusione di oggi è una gioia di domani. I ragazzi vogliono continuare a lottare per ottenere un traguardo meraviglioso e allungare la stagione il più possibile. Sebbene abbiamo perso Gandini (stagione finita a causa della frattura del quarto metacarpo della mano destra, ndr), possiamo però dire che sia Hairston che Marino sono finalmente recuperati perché nelle ultime tre gare davvero non so come siano riusciti a scendere in campo nelle condizioni in cui si trovavano. Per fortuna il nostro staff medico, fisioterapico e atletico, ci ha dato una mano pazzesca per recuperarli e sta facendo anche un mezzo miracolo per Fadilou Seck, che tornerà con noi a Ferrara».

Il tecnico giallorosso continua dicendo che «prima dell’ultima partita della stagione regolare vorrei ringraziare tutte le persone che gravitano attorno alla squadra e che hanno dato tanto (anche in termini economici, come gli sponsor), la proprietà e chi ha dedicato il proprio tempo in maniera totalmente volontaria al Basket Ravenna. Il nostro è uno sport talvolta crudele che onestamente ci ha dato meno gioie di quello che pensavo a inizio stagione, ma a Ferrara ci serve un’ultima sforzo perché dalla prossima settimana inizierà un campionato nuovo, e noi tutti vogliamo esserci».

Tifosi A Ferrara l’OraSì sarà seguìta da tantissimi tifosi, un centinaio dei quali si muoveranno con l’organizzazione dei Leoni Bizantini e sui due pullman offerti dall’Associazione Ravenna nel Cuore. Alla fine dovrebbero essere oltre 150, quindi, i sostenitori giallorossi al seguito della squadra.

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