sabato
02 Agosto 2025

Tentato scippo, il ladro scappa in auto aiutato da un complice. La Lega: «Ora basta»

La candidata del Carroccio: «Ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte del sindaco Paola Pula, invece nulla»

ScippoNel pomeriggio del 9 gennaio una signora a Conselice è stata vittima di un tentato scippo che l’ha fatta cadere senza troppi danni, se non un grande spavento, ed è riuscita a tenersi stretta la borsa. Lo scippatore è scappato in auto: lo attendeva un complice che lo ha aiutato a dileguarsi. Il tema della sicurezza nel Comune della Bassa finisce così al centro della campagna elettorale.

Eliana Panfiglio, candidata sindaco della Lega Nord, scrive: «Un tentato scippo in pieno giorno, con tanto di palo in auto ad aspettare il complice, è una situazione va che va affrontata subito. Ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte del sindaco uscente Paolo Pula. Non si è nemmeno ancora compreso se il sindaco Paola Pula abbia intenzione, insieme ai sui colleghi sindaci dell’Unione della Bassa Romagna di applicare il decreto sicurezza»

Continua Panfiglio: «Quello di cui sono certa, e come lo è la coalizione che si sta chiudendo in questi giorni e che mi supporterà alle prossime amministrative, che il territorio e cittadini non saranno lasciati soli ad affrontare la situazione di degrado e insicurezza della città. Abbiamo la piena intenzione di chiedere tutti i fondi necessari alla Regione e allo Stato, per le video sorveglianze e i targa System. Inoltre  la Polizia Municipale non sarà più utilizzata come messi notificatori per enti terzi, come Inps, Inail e Agenzia delle Entrate, ma saranno utilizzati per essere un punto di riferimento e sicurezza per i cittadini. Il programma che verrà presentato a breve punta molto sul ripristino della legalità, e nel ridare i servizi ai cittadini».

Al PalaCosta la Conad scalda i motori nell’allenamento congiunto con Montecchio

Volley A2 femminile / Domani, venerdì 11 gennaio (ore 19), le biancorosse affrontano le venete in un test amichevole. Caliendo: «Un match che ci serve per riprendere con il gioco in vista del rush finale»

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Le ragazze della Conad all’inizio di una partita

Per mantenere alta la concentrazione e continuare a lubrificare i meccanismi e l’affiatamento del collettivo in vista dei prossimi importanti impegni di campionato domani, venerdì 11 gennaio, la Conad ospiterà al PalaCosta alle ore 19 la squadra di Montecchio Maggiore per un allenamento congiunto. La squadra veneta allenata da Alessandro Beltrami è uno sparring partner di tutto rispetto. Nella passata stagione le due compagini si sono incontrate due volte e in entrambi i casi prevalsero le romagnole (3-0 a Montecchio e 3-2 a Ravenna), mentre in quella in corso il bilancio è di un netto successo casalingo e di una sconfitta al tiebreak in terra veneta.

«Gli intrecci di calendario – spiega il tecnico Nello Caliendo – ci hanno portato a riposare il 6 gennaio e a godere così di una lunga pausa che, vista la situazione d’infermeria, ci ha dato la possibilità di recuperare un po’ e di lavorare soprattutto dal punto di vista fisico. Questa lunga sosta è stata gestita soprattutto nell’ottica di programmare qualche recupero in più. Avevamo molto tempo da gestire e ovviamente tutto è stato combinato con il lavoro tecnico con la palla. Abbiamo invitato Montecchio per un allenamento congiunto in modo da riprendere confidenza con il gioco in vista del finale della regular season. Tuttavia non guardiamo troppo oltre, facciamo un passo alla volta, gestiamo questi allenamenti, poi la settimana prossima entreremo più in clima campionato».

La situazione di classifica permette alla Conad di sperare di agganciare la zona playoff. Sassuolo è infatti avanti di cinque punti, ma ha una sola partita da giocare a Trento che è in lotta per il vertice della girone. Sperando in un passo falso delle neroverdi capitan Bacchi e compagne ce la metteranno tutta per uscire vittoriose nelle partite che mancano al termine della regular season (Cutrofiano in casa e Marsala, fanalino di coda, in trasferta) e in tal modo conquistare la quinta fatidica posizione che significherebbe accesso ai playoff.

«Blocco delle trivellazioni? Sarebbe letale anche in tempi floridi, figuriamoci ora»

Il provvedimento annunciato dal Mise preoccupa gli Industriali: «I costi del non fare sono dannosi per tutta la collettività»

Non poteva che fare discutere a Ravenna, una delle capitali dell’offshore, la prospettiva del blocco delle estrazioni annunciato dal Ministero dello sviluppo economico preoccupa non poco Confindustria Romagna. «In Romagna – ricorda l’associazione – ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, che da decenni contribuisce allo sviluppo sostenibile delle comunità locali in sintonia con gli altri settori produttivi, a partire da quello turistico: ci sono voluti molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico e il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel totale e pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata».

La sospensione di un’attività economica affermata a livello internazionale, con eccellenze ad altissimo tasso di innovazione e tecnologicamente all’avanguardia, «sarebbe letale per l’economia locale e nazionale, una scelleratezza che non ci si potrebbe permettere nemmeno in tempi floridi. Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: non ci stancheremo mai come Confindustria Romagna di ribadire i quanto i costi del non fare siano dannosi per tutta la collettività, soprattutto quando i blocchi arrivano da amministratori della cosa pubblica».

Dello stesso parere il Roca, con il presidente Franco Nanni, organizzatore dell’Omc. Un mix di «preoccupazione e incredulità» accompagna il dibattito , sull’emendamento presentato al decreto semplificazione con il quale si intenderebbe fermare per tre anni ogni attività di ricerca e produzione di gas.

«Il gas è l’unica fonte energetica di transizione verso le rinnovabili per le quali dobbiamo attendere ancora almeno 20 anni prima che siano a regime. Se ancora siamo in un Paese normale, le ‘attività upstream’ sono più che strategiche. A meno che non si ritenga normale che il gas adriatico venga estratto da Croazia, Albania, Montenegro e poi rivenduto all’Italia. Tutto questo sta succedendo quando a Ravenna si stanno chiudendo aziende del settore e si licenziano persone per mancanza di lavoro. Mancando nuovi investimenti non ci può essere crescita e non si creeranno posti di lavoro».

Mercato coperto, Ancarani (FI) preoccupato per le tempistiche: «Quando riapre?»

Il forzista in un question time chiede se l’immobile subirà ritardi a causa del concordato Cmc. «Mancanza di chiarezza sulle tempistiche»

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Il mercato coperto di Ravenna

Il concordato Cmc potrebbe rallentare i lavori al mercato coperto? A chiederlo è il capogruppo di Forza Italia Alberto Ancarani, ricordando che la Cooperativa di via Trieste ha avuto l’appalto per i lavori. «I tempi di restituzione alla città, sebbene con modalità che l’opposizione non ha mai condiviso, del mercato coperto si sono dilatati enormemente nelle ultime due consiliature e che tuttora non vi è chiarezza su quando effettivamente l’immobile di proprietà comunale inizierà a rivivere», dice Alberto Ancarani

La preoccupazione rispetto a cantieri di Cmc «è  mediaticamente elevata a partire da vari appalti pubblici in regione Sicilia che in queste ore vengono messi in discussione sulla stampa anche nazionale. La comunità di Ravenna non può permettersi ulteriori rinvii nei tempi di riapertura del mercato coperto. Ancarani chiede quindi in un question time se  il concordato preventivo di Cmc stia ritardando i lavori di ristrutturazione del mercato coperto e quando i ravennati potranno riaccedere al loro immobile»

La Provincia installa un nuovo autovelox a Villa Pianta nelle vicinanze di Voltana

In particolare si vuole tenere sotto controllo la velocità dei veicoli nei pressi della Provinciale “Nuova Fiumazzo”

velox fissoA fine gennaio 2019 entrerà in funzione il nuovo autovelox fisso installato dalla Provincia di Ravenna sulla Statale Adriatica a Villa Pianta nelle vicinanze di Voltana sul confine tra i Comuni di Lugo e di Alfonsine nell’ambito del progetto di miglioramento della sicurezza della circolazione stradale tramite l’installazione di autovelox fissi sulle strade individuate dal Prefetto.

«Queste strade vengono individuate prioritariamente in base agli incidenti stradali e alle condizioni strutturali e di traffico per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione o all’incolumità degli agenti operanti e delle persone controllate. Il nuovo strumento di rilevazione a distanza della velocità sarà installato in direzione di marcia da Ferrara verso Alfonsine» scrive la Provincia in una Nota

Lo strumento la cui installazione inizierà questa settimana, al termine di un periodo di prova che sarà comunicato sempre a mezzo stampa inizierà a scattare le prime foto con la finalità principale di far diminuire la velocità dei veicoli prima dell’incrocio con la strada provinciale “Nuova Fiumazzo – Rotaccio – Margotta” in particolar modo per tutelare la sicurezza degli automobilisti che impegnano l’incrocio nelle varie direzioni. In questo tratto di strada è presente il limite di velocità di 70 km/h e sono in corso di installazione i cartelli di segnalazione della postazione di rilievo della velocità allo scopo di informare preventivamente dell’installazione anche se non ancora attivata.

L’apparecchio è gestito direttamente dalla Polizia Provinciale e quindi funzionerà da remoto senza l’obbligo di contestazione immediata e anche le sanzioni saranno elevate direttamente dallo stesso organo di polizia. Come altri strumenti di rilievo della velocità già installati dalla Provincia sulla rete stradale, l’apparecchiatura consente di verificare se i veicoli che transitano siano assicurati e revisionati.

Il piano urbanistico partecipato ottiene 15mila euro di contributo dalla Regione

L’obiettivo è di coinvolgere la comunità  appieno nell’elaborazione del principale atto di pianificazione del Comune

FOTO AEREE 2009.

Con il progetto “Ravenna Partecipa l’Urbanistica Generale” il Comune si è classificato decimo al bando “Partecipa” della Regione Emilia Romagna, ottenendo il cento per cento del contributo richiesto per la sua realizzazione, vale a dire 15mila euro.

Il progetto si concretizzerà in un percorso partecipativo aperto alla comunità, con l’obiettivo di coinvolgerla appieno nell’elaborazione del principale atto di pianificazione del Comune, cioè il Piano urbanistico generale (nuovo strumento individuato dalla legge regionale 24 del 2017 per la programmazione e le pianificazioni di tutti i territori comunali, in sostituzione dei Piani strutturali, dei Piani operativi e del Regolamento urbanistico edilizio).

Con “Ravenna Partecipa l’Urbanistica Generale” prende dunque avvio la fase di consultazione preliminare che ha per oggetto la definizione degli obiettivi e degli indirizzi strategici del Pug. Tecnici, portatori di interessi e cittadini avranno occasioni di confronto e di progettazione congiunta. Attraverso l’organizzazione di eventi e la facilitazione di mediatori esperti, si promuoverà un confronto trasparente e alla pari fra la cittadinanza, gli amministratori, i tecnici comunali e i progettisti del piano, al fine di unire diverse competenze e conoscenze.

La prima fase sarà dedicata all’analisi del contesto, che sarà poi affiancata da una prima condivisione rispetto agli obiettivi principali del Pug. Terminata questa prima fase di consultazione, i tecnici e i progettisti del Piano elaboreranno i contenuti raccolti per definire le linee strategiche del Pug. Con un evento intermedio del percorso verranno presentati alla cittadinanza i risultati raggiunti fino a quel momento.

La seconda fase partecipativa si concentrerà sul tema della rigenerazione urbana: verranno organizzati dei laboratori che avranno per oggetto alcune aree di intervento diffuse sul territorio comunale, emerse dalle indagini precedenti e selezionate in modo condiviso dagli attori del Tavolo di Negoziazione, composto da una selezione rappresentativa di tutti coloro che faranno parte del percorso di partecipazione. Durante i laboratori si elaboreranno idee e azioni per il miglioramento della qualità urbana ed edilizia, della vivibilità e della sostenibilità ambientale dei quartieri.

Il percorso partecipativo durerà un anno e si concluderà con un momento di disseminazione dei risultati, per presentare pubblicamente il Documento di proposta partecipativa, con tutte le indicazioni raccolte per il quadro conoscitivo e le linee strategiche del Pug, la cui formazione procederà seguendo l’iter previsto dalla legge regionale 24 del 2017, assicurando la continuità della partecipazione.

Nasce Società aperta, “gruppo civico informale” lontano dalle ideologie

I due promotori sono Nevio Salimbeni e Adriana Castellano: “Dobbiamo ripartire dal fare attività per le strade e nei mercati”

Nasce a Ravenna il “gruppo civico informale” voluto da Adriana Castellano e Nevio Salimbeni dal nome “Società aperta”.

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Nevio Salimbeni

“Il gruppo nasce per pensare (e fare) attività sul territorio partendo dal basso, ben lontano dalle ideologie – afferma Nevio Salimbeni, oggi in Cna con un passato da amministratore nel Pd – non si tratta quindi di una delle tante iniziative che nascono con scopi elettorali o congressuali e partitici. Vorremmo provare a essere un primo nucleo di pensiero e azione per organizzare energie libere che vogliono parlare di cosa potrebbe essere oggi l’Europa, della mobilità sociale dei giovani, della transizione ambientale necessaria nei fatti, dei diritti civili e dei temi etici del “fine vita”, del rapporto tra formazione/innovazione e lavoro, della responsabilità individuale e collettiva nella gestione delle comunità locali, delle opportunità d’integrazione per le fasce meno protette della popolazione”.

“La politica come l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni ha stancato noi e la gran parte della gente – aggiunge Adriana Castellano – se vogliamo provare a salvare e rinnovare forme di partecipazione, dobbiamo ripartire dal fare attività per le strade e nei mercati, prendere contatti con le persone reali, scommettere sulla voglia di cambiamento positivo che ancora esiste e offrire occasioni di approfondimento su quei temi che, se agitati e non risolti, possono alimentare chiusure, paure ed egoismo collettivo”.

Il gruppo si troverà in luoghi fisici e pubblici – spazi, banchetti, iniziative – ma chi vuole aderire sin d’ora può farlo scrivendo a questi indirizzi: salimbenin@gmail.com o adrianacastellano@icloud.com.

E’ possibile anche seguire, e interloquire, con la pagina facebook già esistente al seguente link: www.facebook.com/societaperta/.”. dal quale si evince la fronte impronta europeista e progressista del gruppo.

Polveri sottili fuori controllo: nuovo stop agli Euro 4 e riscaldamento a 19 gradi

Ulteriori limitazioni da venerdì 11 a lunedì 14 gennaio

Smog Blocco AutoSulla base dei risultati odierni del bollettino Liberiamolaria, che mettono in evidenza un nuovo superamento dei limiti massimi di polveri sottili in molti comuni dell’Emilia-Romagna con popolazione superiore ai trentamila abitanti (nei tre giorni consecutivi da lunedì 7 a mercoledì 9 gennaio), da domani, venerdì 11 gennaio, anche a Ravenna, Faenza e Lugo oltre alle misure di limitazione della circolazione già in vigore dal lunedì al venerdì, scatteranno ulteriori limitazioni.

Tali misure saranno in vigore tutti i giorni fino a lunedì 14 gennaio compreso. Lo stesso lunedì 14 sarà emesso il nuovo bollettino della qualità dell’aria, che darà indicazioni per i giorni successivi.

Le ulteriori limitazioni sono:
– estensione del divieto di transito anche ai veicoli diesel euro 4 dalle 8.30 alle 18.30 (oltre a quelli precedenti l’euro 4, ai veicoli a benzina precedenti l’euro 2 e ai ciclomotori e motocicli precedenti l’euro1, per i quali vige già il divieto, sempre dalle 8.30 alle 18.30);
– il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli;
– il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti in base alle limitazioni della circolazione in vigore;
· il divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione emissiva inferiore alle 4 stelle;
· l’abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C (+ 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nelle attività ricreative, di culto, commerciali e sportive e 17°C (+ 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali (sono esclusi ospedali ed edifici assimilabili, scuole e edifici assimilabili)
– il divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc…);
· il divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

«Pazienti ammassati su barelle per ore: situazione indecorosa al Pronto Soccorso»

La denuncia di Articolo 1- Mdp che parla di «assenza organizzativa facilmente prevedibile» a Ravenna

10 05 2012 Operativitˆ Nuovo Pronto Soccorso RavennaNuova denuncia sul tema della sanità di Articolo 1 – Mdp, che parla di “Pronto soccorso di Ravenna al collasso” in una breve nota stampa in cui si legge che «anche quest’anno, nello stesso periodo tra l’altro annunciato, ci ritroviamo a Ravenna con un pronto soccorso in emergenza».

La denuncia parla di un ambiente «stracolmo di pazienti ammassati su barelle per 10-11 ore in attesa di un ricovero; senza pasti e con scarsa assistenza alberghiera». La causa? «Un’ assenza organizzativa facilmente prevedibile», dicono dalla forza politica di sinistra, alleata al Pd nel comune di Ravenna.

«È inaccettabile che si vengano a verificare situazioni cosi indecorose. È necessario che la direzione sanitaria e la politica prendano provvedimenti immediati.  Sarebbe d’obbligo ragionare in maniera preventiva nel rispetto dignitoso dei pazienti e degli operatori».

Sequestri per oltre 50 milioni dell’Antimafia ai danni del “re del vino”

Sigilli a 185 immobili e anche a quattro auto d’epoca di Vincenzo Secondo Melandri, ancora in carcere per riciclaggio

Vincenzo Melandri
Vincenzo Secondo Melandri in una foto di qualche anno fa

La Direzione Investigativa Antimafia di Bologna – coordinata dal Procuratore della Repubblica di Ravenna Alessandro Mancini e dal sostituto Lucrezia Ciriello, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip di Ravenna Andrea Galanti – ha sequestrato il patrimonio dell’imprenditore vitivinicolo faentino Vincenzo Secondo Melandri, stimato in oltre 50 milioni di euro.

Noto come “Il re del vino”, Melandri venne coinvolto, nel 2012, nell’operazione “Baccus” della Dda di Bari, a seguito della quale la Corte d’Appello emise nei suoi confronti una condanna a 4 anni di reclusione per reati associativi finalizzati alla truffa aggravata e ai reati fiscali.

Nel dicembre del 2017 è stato invece arrestato dalla Dia di Bologna nell’ambito dell’operazione “Malavigna”, poiché ritenuto referente di un gruppo criminale specializzato nel riciclaggio di ingenti capitali di provenienza illecita e nelle frodi fiscali, perpetrate mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Tra i soggetti coinvolti in questa indagine, oltre a Melandri (che risulta tuttora detenuto), figurano anche i cerignolani Gerardo Terlizzi, fratello del più noto Giuseppe, reggente dell’ex-clan Piarrulli-Ferraro, e i fratelli Pietro e Giuseppe Errico, anch’essi pregiudicati vicini allo stesso clan (operante nella provincia di Foggia), nonché Roberta Bassi, compagna e socia in affari di Melandri; Rosa D’Apolito di Monte Sant’Angelo e Ruggiero Dipalo di Cerignola, stabilmente al servizio dell’associazione e delle sue esigenze operative.

Le recenti indagini patrimoniali svolte dalla Dia, sulla copiosa documentazione societaria e bancaria rinvenuta, hanno permesso di ricostruire, nella sua interezza, l’ingente patrimonio di Melandri e della compagna, risultato nettamente sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale. Ciò ha consentito di sequestrare compendi aziendali e partecipazioni societarie, 185 beni immobili (ubicati nelle provincie di Ravenna, Forlì e Brescia) costituiti da fabbricati e terreni, beni mobili registrati (tra cui 4 auto d’epoca), diponibilità finanziarie depositate in Italia e nella Repubblica di San Marino per un valore complessivo stimato prudenzialmente in oltre 50 milioni di euro.

Migranti, alla bottega Altromercato raccolta firme “per un’Europa dell’accoglienza”

Si tratta della prima Iniziativa italiana dei Cittadini Europei. Giornata di mobilitazione il 12 gennaio

Altromercato
La bottega di via Corrado Ricci 2

Mentre il tema dei migranti e della “fortezza Europa” continua a essere al centro del dibattito politico, e all’indomani della complessa soluzione trovata per la cinquantina di persone salvate in mare da due navi di Ong che per diciannove giorni non hanno trovato un porto in cui far sbarcare gli ospiti, Altromercato – la maggiore organizzazione del commercio equo e solidale attiva in Italia – aderisce alla campagna “Welcoming Europe per un’Europa che accoglie ”, con una giornata di mobilitazione in bottega che riguarderà anche Ravenna.

Sabato 12 gennaio infatti tutti i cittadini sono invitati a partecipare recandosi in via Corrado Ricci 2, per sottoscrivere una proposta legislativa che si rivolgerà direttamente alle istituzioni europee. Dopo 11 mesi di intensa attività, con l’adesione di oltre 130 associazioni e organizzazioni, la campagna italiana per la prima Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) in tema di immigrazione “Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie” si avvia verso la conclusione della raccolta firme, che terminerà ufficialmente il 15 febbraio.

Tre le richieste avanzate dai promotori di Welcoming Europe: fermare la criminalizzazione dell’aiuto umanitario, creare un sistema di canali d’ingresso sicuri e legali per i rifugiati e garantire la tutela legale a tutti i migranti vittime di abusi, a prescindere dal loro status.

«Sabato 12 gennaio sarà una giornata davvero importante. In oltre 120 Botteghe Altromercato in tutta Italia sarà possibile sostenere la campagna “Welcoming Europe», con una semplice firma.
«Le Botteghe Altromercato sono da sempre luoghi di partecipazione civile e di trasformazione sociale, dove le persone e i diritti hanno asilo e ciascuno può essere protagonista del cambiamento: il posto giusto per ospitare un’azione di democrazia popolare che sottolinei come tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti, come recita l’art.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – ha commentato Cristiano Calvi, presidente di Altromercato –. Da 30 anni  sosteniamo un commercio equo che permetta a piccoli produttori del Sud del Mondo di mantenersi dignitosamente prevenendo la necessità di abbandonare la propria terra. Ci opponiamo adun’economia globale ingiusta che obbliga a migrare e per questo sosteniamo un’accoglienza solidale. Vi aspettiamo in Bottega!».

Per ulteriori informazioni: https://www.altromercato.it/welcomingeurope

Il 14 gennaio si accende un altro “Sirio” a Ravenna, al semaforo di via Berlinguer

La sanzione prevista per le infrazioni ammonterà a 167 euro

SemaforoUn nuovo “occhio elettronico” in città. Da lunedì 14 gennaio (ore 00.00) sarà attivo a Ravenna il nuovo impianto per la rilevazione delle infrazioni semaforiche “Sirio Red”, all’incrocio tra le vie Berlinguer, Pascoli e via Marconi; il sistema controllerà il traffico in transito sulle direttrici Berlinguer e Pascoli, nelle direzioni viale Randi e Rotonda Irlanda. L’impianto è analogo a quelli, già attivi, nell’intersezione SS16 / via Dismano e SS 309dir / via Canalazzo.

Per chi non rispetterà il codice stradale, la sanzione pecuniaria prevista dal codice della strada ammonterà (visti gli aumenti che entreranno in vigore dall’1 gennaio 2019) a 167 euro; la sanzione è aumentata di un terzo, quando la violazione è commessa dopo le 22 e prima delle 7. Alla sanzione pecuniaria consegue la decurtazione di 6 punti sulla patente. Allegato al verbale viene inviato il modulo per la comunicazione dei dati del conducente.

La mancata comunicazione dei dati del conducente comporta l’invio di un ulteriore verbale, a carico del proprietario del veicolo, pari a 293 euro, ai sensi dell’articolo 126 bis del codice della strada.

Chi riceve il verbale può consultare il rilevamento fotografico, online, su: http://www.poliziamunicipale.it/ravenna selezionando “INFO POINT informazioni rilievi fotografici pagamenti”, inserendo il codice identificativo riportato sullo stesso verbale, a pagina 2.

 

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