Scherma / Bel successo a Modena per lo spadista della Schermistica Lughese, vittorioso in finale sull’esperto Varone. Qualificate per la competizione di Caorle anche Signani, Mancinelli e Battazza
Il lughese Simone Greco sul gradino più alto del podio
Lo schermidore lughese Simone Greco ha conquistato a Modena una splendida vittoria nella seconda prova regionale “open” di spada maschile. Una prestazione sontuosa quella del portacolori della Schermistica Lughese, che ha messo in evidenza ancora una volta le sue straordinarie doti tecniche. Dopo avere concluso il girone eliminatorio senza sconfitte, lo spadista ha superato quotati avversari nei successivi turni di eliminazione diretta, fino a giungere alla combattuta finale in cui si è imposto sull’esperto modenese Francesco Varone. Greco ha così ottenuto la qualificazione alla prova nazionale in programma a fine marzo nella cittadina veneta di Caorle.
Le buone notizie per Lugo non finiscono però qui: anche la gara di spada femminile è stata ricca di soddisfazioni. Sono infatti ben tre le atlete lughesi che hanno conquistato il pass per Caorle grazie agli ottimi risultati ottenuti a Modena. Si tratta di Isabella Signani (classificatasi quinta), Melinda Mancinelli (nona) e Ilaria Battazza (decima), che si aggiungono a Sara Billi, già qualificata di diritto. Buona anche la gara di Sofia Billi, che agli spareggi manca di un soffio la qualificazione. Nel complesso saranno cinque gli schermidori a disputare la prova nazionale: decisamente uno straodinario risultato per la società di Lugo, che si dimostra così una realtà ormai solida e strutturata nel panorama schermistico italiano.
La disciplina si svolge ovviamente sotto il pelo dell’acqua di una piscina, dove i concorrenti sono obbligati a fare sfoggio di fantasia e creatività
I migliori artisti dell’immagine nella dimensione liquida saranno in gara al Meeting internazionale di Fotografia Subacquea indoor organizzato dal Centro Sub Nuoto Club 2000 in programma da venerdì 15 a domenica 17 febbraio nelle piscine del centro sportivo comunale in piazzale Pancrazi a Faenza. Saranno dodici i team in gara per quella che può essere considerata la prova generale dei Campionati Mondiali che andranno in scena a Berlino dal 13 al 17 novembre: la competizione vedrà affrontarsi a colpi di click e di ingegno sette squadre italiane, due spagnole, due bulgare e una tedesca, ciascuna composta dal fotografo, da una modella e da un assistente che ha il compito di preparare i vari set fotografici in acqua e di orchestrare l’operato del gruppo, tenendo conto del tempo a disposizione per ognuna delle due sessioni di gara che hanno la durata di 90 minuti l’una.
Alla vera e propria gara, che è in programma per l’intera giornata di sabato prossimo, il Centro Sub Nuoto Faenza partecipa con un team costituito dal fotosub Marco Bollettinari (pluricampione italiano), dalla modella Giulia Di Domenico e dal maestro federale di fotografia subacquea Andrea Giulianini, il quale fungerà da assistente ma che in virtù della sua grande esperienza internazionale fungerà da “direttore d’orchestra”.
La fotografia subacquea “indoor” si svolge ovviamente sotto il pelo dell’acqua di una piscina, dove i concorrenti sono obbligati a fare sfoggio di fantasia e creatività nel realizzare situazioni, anche con l’ausilio di pannelli realizzati ad arte, da immortalare, quindi da consegnare alla giuria per la valutazione.
Tre sono i temi da sviluppare secondo il regolamento di questa competizione che torna a Faenza dopo 18 anni di totale assenza di gare del genere in tutto il territorio nazionale: foto dinamica in cui le immagini devono rappresentare un’azione dinamica, sport, velocità; foto teatrale in cui vanno mostrati dramma, commedia, aggressività, risate, dolore; foto art model, dove va inclusa una modella che può essere uno o entrambi gli assistenti.
La spettacolarità all’evento sarà garantita dalle riprese di una telecamera subacquea le cui immagini saranno proiettate su un grande schermo in tribuna per permettere al pubblico di seguire quanto accade sott’acqua. Enzo Cicognani sarà il direttore artistico di tutte le attività di fotovideoripresa, compresa la produzione di un video di 5 minuti di back stage che verrà proiettato durante la cerimonia conclusiva dell’evento, comprendente le premiazioni, che si terrà domenica 17 febbraio alle 12.15 nella sala Compendiario dell’Hotel Cavallino in Via Forlivese 185 a Faenza.
Aveva 98 anni, nel 1943 fu tra i reduci del fronte russo. Tra i fondatori dell’Acmar, della Uil e dell’Agci, è morto il 9 febbraio, anniversario della Repubblica romana
Enrico Bartoletti
Il mondo dei repubblicani è in lutto per la morte di Enrico Bartoletti, 98 anni, fondatore di tante cooperative in area Pri, a lungo presidente dell’Associazione ravennate del Fante. Bartoletti era un reduce dal fronte russo nel 1943, di fede mazziniana e iscritto al PRI fin dal 1945. Tra i fondatori dell’Acmar, della Uil e dell’Agci.
Lo ricorda Giannantonio Mingozzi, ex vicesindaco che in Comune gli consegnò la medaglia d’onore del 150 dell’unità d’Italia per il suo impegno civico ed il suo spirito patriottico. “Ci ha lasciato proprio il 9 febbraio, anniversario di quella Repubblica Romana, tra i primi a celebrarla ogni anno; Bartoletti è stato protagonista della cooperazione laica e repubblicana a Ravenna ed in Italia, apprezzato come galantuomo della Repubblica, come lo abbiamo sempre chiamato, coraggioso interprete anche delle novità che ha costruito nella cooperazione; un repubblicano appassionato, conclude Mingozzi, che per tutta la sua vita ha difeso doveri e diritti come pochi altri”. Il funerale oggi, lunedì, alle 13.30, presso la Camera mortuaria dell’ospedale civile di Ravenna, con partenza poi per il cimitero di Cannuzzo di Cervia, sua frazione di origine.
Una sfida fisica e psicologica con temperature che passavano dai 4 gradi notturni ai 40 del giorno. Appuntamento nell’ambito della rassegna curata da Ivano Mazzani
Sport e avventura sono il fulcro del nuovo appuntamento de I Sabati del Moog, in programma il 16 febbraio alle ore 18.00. La rassegna curata da Ivano Mazzani, nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna, fa posto alla grande sfida di Alberto Marchesani che racconta la sua gara nella Oman Desert Marathon.
“Correre sei giorni nel deserto in autosufficienza, ovvero una cosa divertente (che vorrei rifare)” è il titolo dell’incontro che vede protagonista Alberto Marchesani e il suo incredibile racconto. Una sfida di sei giorni, in mezzo al deserto dell’Oman. Una corsa a piedi con tappe tra i 20 e i 42 chilometri in un paesaggio meraviglioso e pericoloso allo tempo stesso.
Una sfida fisica e psicologica che Marchesani è riuscito a concludere mettendosi a confronto con temperature che oscillavano tra gli oltre 40 gradi del giorno e i 4 gradi notturni. Le disavventure non sono mancate allo sportivo ravennate che durante la corsa ha potuto contare solo su sé stesso e sulle poche attrezzature che portava nello zaino. Una battaglia contro le forze della natura e contro le avversità che gli hanno fatto apprezzare i beni essenziali della vita.
Alberto Marchesani nasce ad Adria nel 1977. Laureato al Dams di Bologna, fino al 2012 lavora a Ravenna Teatro dove si occupa della stagione di teatro contemporaneo Nobodaddy. In seguito diventa libero professionista e inizia a gestire la comunicazione per imprese culturali e corporate. Corre poco, anche se dice che vorrebbe farlo di più e meglio.
La mostra, conclusasi mercoledì 6 febbraio, nello spazio espositivo PR2 ha riscosso grande successo di pubblico
L’artista Toni Zanussi dona una sua opera all’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna che, grazie alla collaborazione con l’associazione “MITart – Incontri Creativi”, ha realizzato la mostra “Lumina nelle città invisibili” dedicata al pittore friulano. La mostra, conclusasi mercoledì 6 febbraio, presso lo spazio espositivo PR2 di via D’Azeglio, ha riscosso grande successo di pubblico – gruppi, turisti, studenti e ravennati – e i commenti positivi lasciati sul quaderno firme hanno evidenziato il vivo interesse verso le opere di Toni Zanussi, La mostra è stata occasione per ospitare, negli spazi del PR2, diversi eventi tra i quali la conversazione tra l’artista e il giornalista Toni Capuozzo che si sono distinti nei rispettivi campi per l’impegno civile e di testimonianza delle atrocità delle guerre.
Saranno circa 200 i ballerini che raggiungeranno Ravenna provenienti dall’ Europa, ma anche dalla Russia e dall’Oriente
La romantica festa di San Valentino potrà essere festeggiata a ritmo di tango. Dopo il successo della maratona di Tango di agosto nelle Artificerie Almagià, l’appuntamento, denominato Teodora Love, è ora per giovedì 14 febbraio, alle 21, nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, sempre a cura di Teodora Tango Art Pavilion, promossa dall’associazione sportiva Artemusica Tango, in collaborazione con l’assessorato al Turismo.
La formula è sempre la stessa: la “maratona di tango” è un evento in cui persone che spesso non si conoscono si ritrovano per ballare, intendendo non una gara, ma semplicemente un tempo lungo per ballare. Saranno circa 200 i ballerini che raggiungeranno Ravenna provenienti dall’ Europa, ma anche dalla Russia e dall’ oriente. Ogni edizione di Teodora è dedicata all’introduzione della scena di tango di una nazione europea.
Il Belgio è stata la nazione gemellata della prima edizione mentre la Bulgaria, e la città di Sofia, saranno la nazione a la città gemellate per l’edizione 2019, con circa venti persone tra dj, organizzatori e ballerini. La serata a Palazzo Rasponi prevede il pagamento di una quota di 10 euro per chi partecipa alle danze, mentre è gratuita per chi vuole limitarsi ad assistere.
Sono in programma anche delle lezioni di tango gratuite ed esibizioni di scuole di ballo offerte alla cittadinanza: mercoledì 13 alle 19.30 all’Osteria Mariani-Passatelli e giovedì 14 a Palazzo Rasponi dalle Teste prima della serata di ballo. “Si tratta di un evento – dichiara l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – il cui successo è già stato confermato nelle edizioni precedenti e il momento migliore per dedicarsi al tango è durante la festa degli innamorati, dove professionisti e appassionati potranno ballare nell’ atmosfera delle sale di Palazzo Rasponi delle Teste”.
La manifestazione svoltasi nello scorso mese di agosto aveva richiamato a Ravenna ballerini provenienti da tutta Europa, oltre trecento iscritti, che si erano cimentati per tre giorni nel ballo più languido conosciuto, ma avevano anche saputo cogliere l’occasione, orientati e guidati, per visitare la città, le sue bellezze artistiche e architettoniche, gustare la sua gastronomia.
Basket A2 / A Forlì pesantissima sconfitta per i giallorossi al termine di un match che non ha avuto mai storia. Migliore in campo l’ex della partita
Forlì-Ravenna 93-73
(29-21, 49-39, 73-57)
UNIEURO FORLI’: Giachetti 19, Marini 17, Johnson 14, Donzelli 10, Lawson 17, Bonacini 1, Oxilia 5, Divas, Signori, Tremolada. All.: Valli.
ORASI’ RAVENNA: Laganà 7, Smith 28, Cardillo 5, Masciadri, Hairston 16, Montano 12, Jurkatamm 2, Gandini 3. Ne: Rubbini, Seck, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
NOTE – Spettatori 3500, dei quali 300 tifosi ravennati. Unieuro: tiri da due 30/47, da tre 6/19, liberi 15/27, rimbalzi 46. OraSì: tiri da due 17/40, da tre 9/31, liberi 12/19, rimbalzi 34.
Un’immagine del derby perso a Forlì dall’OraSì (foto Pallacanestro Forlì 2.015)
L’Unieuro pone fine al suo momento difficile, torna a mostrare il suo potenziale nel derby di Forlì e trascinata dall’ex Giachetti, migliore in campo, si impone nettamente (93-73) a un’OraSì che paga un brutto primo quarto (in parte anche per le percentuali altissime dei padroni di casa) ma strada facendo deve fare i conti con la giornata negativa di troppi uomini. Parte meglio l’Unieuro, con un break di 10-1 dopo il primo canestro di Cardillo. Reazione targata Smith con due bombe, ma Giachetti è motivatissimo (9 punti nel 20-11 al 5’) e Ravenna perde troppe palle (24-11) ma poi Smith e la tripla di Montano riducono lo scarto prima della sirena, che vede comunque l’Unieuro vicino al 70% al tiro e con 13 rimbalzi a 7.
Nel secondo quarto l’OraSì viene subito sanzionata in modo abbastanza eccessivo (quattro falli in 2’50”), ne approfitta Forlì per allungare (37-24) ma Ravenna replica con tre di Smith e cinque di Montano (break di 8-0). Lo sprint finale, però, è di Forlì, e negli spogliatoi si va con lo stesso divario del primo quarto. Si riparte con tanti errori da entrambe le parti, sbaglia meno l’Unieuro che torna al massimo scarto sul 60-46, nell’OraSì in questo frangente segna solo Smith ma rimedia un discutibilissimo quarto fallo dopo 28’ e così il vantaggio interno è decisivo. Ultimo quarto con l’Unieuro in controllo, molto garbage time e un tempo chiesto dal coach Valli in maniera abbastanza strana sul +19 a 3’ dalla fine, mentre gli arbitri si sbizzarriscono in fischiate originali da una parte e dall’altra. L’OraSì archivia una netta sconfitta e pensa già al prossimo derby, contro Imola.
Nella gara di debutto della Pool Promozione, la seconda fase a cui partecipano le migliori cinque squadre dei due gironi della regular season, la Conad batte al tiebreak la Zambelli Orvieto al termine di una sfida durata quasi due ore gioco. Al PalaCosta la formazione ravennate riesce a recuperare un set di svantaggio e andare in corsia di sorpasso, spinta dal trio formato da Mendaro (27 punti per la cubana), Bacchi e Gioli, per infine spuntarla nella frazione decisiva, una volta raggiunta sul 2-2. Grazie a questo successo le biancorosse strappano il nono posto a Martignacco, ma la distanza dalla settima (occupata da Caserta e Trento) è sempre lontana cinque lunghezze.
Sestetti titolari Al fischio d’inizio Nello Caliendo schiera lo starting six composto da Agrifoglio al palleggio, Gioli e Torcolacci centrali, capitan Bacchi e Lotti sulle bande, Mendaro opposto, Rocchi libero. Dall’altra parte della rete Matteo Solforati fa scendere in campo capitan Prandi al palleggio, Montani e Ciarrocchi al centro, la ex D’odorico e Stavnetchei attaccanti di posto 4, Decortes in diagonale, Cecchetto libero.
Primo set Avvio di partita non facile per le padrone di casa che si trovano subito sotto 0-3 e incassano due ace di Ciarrocchi per l’1-6. I muri di Bacchi e Gioli riportano la Conad a contatto sul 6-7, ma Orvieto scappa di nuovo sul 10-15 e con l’attacco dell’ex D’Odorico si porta sul 13-19. La reazione dell’Olimpia Teodora è veemente e il parziale di 6-0 lanciato dai muri di Torcolacci e chiuso da quello di Mendaro vale la parità a quota 19. Ravenna si spegne però sul più bello e le ospiti sul 20-20 piazzano la zampata decisiva, con cinque punti consecutivi per chiudere 20-25.
Secondo set E’ ancora Orvieto a partire meglio, allungando fino al 5-8. La reazione ravennate non tarda ad arrivare e Gioli firma l’aggancio a quota 10 e il primo vantaggio della Conad sull’11-10. Il parziale è combattuto, con le ospiti che tornano avanti sul 12-14, ma vengono riprese sul 15-15 dal muro di Torcolacci. L’ace di Mendaro vale il nuovo sorpasso sul 19-18 e la Conad allunga anche sul 22-19. Orvieto cerca il colpo di coda e pareggia a quota 22, ma due attacchi consecutivi di Mendaro decidono il set per il definitivo 25-23.
Terzo set Le padrone di casa si portano prima 2-0 e poi 4-1 grazie a Mendaro, Orvieto trova il 5-5 e sorpassa sul 10-12, ma, dopo il 13-16 firmato con un ace da Prandi, la Conad trova il break del pareggio a quota 16, messo a terra da Gioli. Le ospiti provano un nuovo allungo, ma Ravenna reagisce ancora e sorpassa con il muro di Torcolacci per il 21-20. Il parziale si allunga grazie a Mendaro, che segna due volte per il 24-20 a cavallo di un ace di Bacchi, e Ravenna chiude al primo tentativo sfruttando un errore avversario per il definitivo 20-25.
Quarto set Orvieto allunga subito sul 3-8 grazie a uno 0-5 di parziale, ma le padrone di casa trovano la pronta reazione con un 4-0: 7-8. Gioli firma il sorpasso sul 10-9 e due ace di Mendaro valgono il 13-10, ma la Conad non riesce a scappare e viene raggiunta sul 16-16. L’ace di Stavnetchei vale il sorpasso sul 16-17 e un blackout delle ragazze di Caliendo permette alla Zambelli di volare fino al 17-24, chiudendo poi il set per 18-25.
Tiebreak I muri di Bacchi e Gioli regalano a Ravenna il primo allungo sul 4-2. La Conad tocca il 6-3, cambia campo sull’8-6 e con Gioli vola sul 10-7. Orvieto tenta un’ultima rimonta tornando fino all’11-10, ma una strepitosa Mendaro firma tre cambi palla consecutivi chiudendo i conti sul 15-13 per la definitiva vittoria per 3-2.
Dichiarazioni post-gara
Giulia Rocchi: «È stato davvero emozionante incontrare le mie ex compagne. Questa partita la sentivo moltissimo, anche perché ho passato i miei ultimi tre anni a Orvieto e ho dei bellissimi ricordi. Aver vinto 3-2 è stata però anche una bellissima soddisfazione. Essere partiti con il piede giusto nella Pool Promozione rappresenta un buon segnale. Significa che, nonostante la strada sia ancora lunga, la squadra c’è». Nello Caliendo (tecnico Conad Ravenna): «È stata una partita ricca di risvolti positivi. Onestamente non è stata una bellissima gara, con molti errori da una parte e dall’altra. C’è però da sottolineare che noi siamo in crescita. Altre volte, infatti, in situazioni simili, abbiamo perso la testa e abbiamo fatto molti più errori. Stavolta siamo riusciti a restare incollati all’agonismo della partita e il tiebreak ci ha dato ragione».
L’artista ha realizzato con la sua macchina da cucire i ritratti di Dylan, Lennon ed Hemingway
C’era anche un po’ di Ravenna a Sanremo. Oltre alla già segnalata presenza dietro le quinte del foniatra Franco Fussi, infatti, i Negrita hanno portato al Festival della Canzone Italiana appena andato in archivio alcune opere dell’artista ravennate Lucia “Bubilda” Nanni.
Si tratta di tre magliette impreziosite dai disegni realizzati da Nanni (esponente della cosiddetta “textile art”) con fili in cotone realizzati con la sua macchina da cucire, una Bernina meccanica modello 1008 (qui sotto un video esplicativo del suo lavoro, realizzato da Miriam Dessì).
«Mi ha contattato Monia Mosconi – ci racconta Lucia –, che si occupa di management per diversi artisti italiani, dicendomi di aprezzare molto il mio lavoro e di volerlo fare conoscere ai Negrita, che si stavano preparando per Sanremo. A Drigo (il chitarrista della storica band toscana, Enrico Salvi, ndr) è piaciuto subito e mi ha chiesto di fare tre volti a cui è molto legato: Dylan, Lennon, Hemingway».
Sono così nate le tre magliette che Drigo ha indossato in più occasioni durante la settimana del Festival, portando anche sul palco quella rossa con Lennon durante la serata dei duetti (nel caso dei Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci, vedi video qui sotto).
«Ci sono cose che faccio con molta resistenza, attrito, perchè non previste o lontane dal mio modo di essere – continua Lucia –. Lennon ad asempio non lo avrei mai fatto, poi però studiando i lineamenti ho scoperto un ghigno che se giri la maglietta si rivela nell’immediato e lascia sorpresi. E le sorprese mi piacciono sempre. E così è stato per Dylan: Drigo ha voluto un giovane Dylan, occhi luminosi pieni di speranza e sapienza. Era la prima volta che vedevo anche Hemingway così da vicino, sono stata una sua lettrice, fossi stata sua amica, invece, mai mi sarei fidata di lui guardandolo negli occhi».
E i Negrita citano proprio Hemingway nel loro commiato su Facebook al Festival, con tanto di foto della maglietta di “Bubilda” ispirata al grande scrittore. «”La mattina era finito tutto. La fiesta si era conclusa. Mi svegliai verso le nove, feci il bagno, mi vestii e scesi. La piazza era deserta e non c’era nessuno per le strade. Solo qualche bambino che raccoglieva aste di razzi nella piazza”. Citiamo Hemingway non solo perché lo amiamo, ma perché rappresenta appieno quello che viviamo oggi. Il furgone è pronto. Siamo felici, siamo stati noi stessi e non abbiamo rimpianti».
Sul sito Foto Aeree, a cura di Giorgio Benelli dell’associazione Ravenna Viva
Nuovo video dell’associazione Ravenna Viva e in particolare dell’attivista Giorgio Benelli, pubblicato sul suo sito Foto Aeree.
Al centro c’è la diga San Bartolo, parzialmente crollata lo scorso ottobre provocando la morte del tecnico Danilo Zavatta. Da allora la statale Ravegnana, che collega Ravenna con Forlì, è come noto interrotta, con la previsione di riapertura entro la prossima estate.
Dal 13 al 16 febbraio anche artisti di strada e concerti con il “Baciarello”
Una delle foto scattate in centro a Ravenna per promuovere il festival
Dal 13 al 16 febbraio a Ravenna arriva “Baciarello”, il primo festival del bacio e dell’amore romantico ispirato alla statua del Guidarello conservata al Mar (che non parteciperà però all’iniziativa), celebre per la leggenda popolare che vuole che “le donne nubili che baceranno Guidarello, potranno sposarsi entro l’anno”.
“Baciarello” è il prodotto turistico creato dalla Fondazione Romagna Welcome DMC. L’obiettivo è quello di ricreare l’atmosfera romantica che caratterizza le città in cui l’amore è protagonista.
Gli eventi principali (così come comunicati alla stampa)
Happy Lovers Emotional Tour – Visita guidata con performances e aperitivo. Il tour trasporta nei luoghi che hanno fatto da sfondo ad alcune delle storie d’amore più famose al mondo e nei luoghi segreti dove i ravennati di ogni secolo hanno dato e ricevuto amore. Le storie di Mattia Santandrea-guida turistica in Romagna e le atmosfere ricreate dalla Compagnia DNA di danza contemporanea e la cantante Fulvia Di Pasquale con il gruppo di visual art Capta Lux Studio vi faranno vivere un’esperienza memorabile. 14/02 -15/02 dalle 17.30 alle 19.30 – 16/02 dalle 15 alle 17
Love is in the air – Dalle 17 alle 19.30 performance di artisti di strada selezionati per rendere il Baciarello Festival 2019 un’esperienza per tutti. Musica, voce, bolle e fuochi animeranno le vie del centro di Ravenna nel periodo più romantico dell’anno. Con Alessandro Querzoli – hang drum e campane tibetane Atmosfire – coppia di fuochisti Duo Matarkco – duo hang drum Ear Trio – gruppo jazz Eli & Chia – duo chitarre e voce India Kiz – hulahoop dancer e juggler IRIS Quartet – gruppo archi Giuseppe Lavermicocca (Jeb) – cantautore compositore con tastiera Lorenzo BasK – chitarra e voce (cantautore) Marta Celli – arpa Rock’n’pummaroll – polistrumentista (cantautore) Sax On The Beach – fiati e marching band Strudel – bolle di sapone We & the Devil– duo blues Les Puces Circus.
Open mic “Amor a suon di rima” – Sarà possibile recitare poesie in alcune delle postazioni di busking del centro, con poeti o semplici lettori ispirati dal romanticismo dell’atmosfera.
Aperitivo di San Valentino al Mariani – Con Alessandro Querzoli (atmosfere soft e lounge).Cena con Menù Baciarello all’Osteria Passatelli con concerto di ‘Sax on the Beach’ quintetto di giovanissimi con quattro fiati e una batteria. Riarrangeranno tanti brani romantici per festeggiare San Valentino.
Movie Concert – Il 15 febbraio Ear Trio in ‘L’Atalante’ sonorizzazione libera del trio Jazz romagnolo, del capolavoro di Jean Vigo, esaltato dalla nouvelle vauge e mitizzato dalla celebre sigla di fuori orario. Sempre il 15 febbraio aperitivo con a seguire Dj set meet e sessione di live bodypainting ‘Electro Love’ con l’artista Stefano Pelloni. Ognuno potrà chiedere una maschera disegnata da Stefano ed essere parte integrante dell’opera.in maschera al Salone dei Mosaici. La serata inizia con maschere indossate all’ingresso per accedere ad un aperitivo esclusivo con diffusioni musicali del Meet Compact Club. Gruppo di DJs cesenate di nascita si affacciano alla realtà ravennate per la prima volta con colpi di beats d’avanguardia accompagnandovi lungo la notte tra i mosaici eterni del Salone. L’artista Stefano Pelloni “Tribal Trouble Painter” presenterà la sessione di live bodypainting ‘Electro Love’ assieme alla modella e performer Gio Argetta. Ognuno potrà chiedere una maschera disegnata da Stefano ed essere parte integrante dell’opera.
Concerto “Che coss’è l’amor” – Il 16 febbraio, di Andy Maggio. Un live looping set di brani celebri che cercano di definire l’amore attraverso le canzoni.
Basket B / In terra lombarda, contro una delle squadre più in forma del girone, i faentini sono protagonisti di un’ottima prestazione del collettivo dove brilla il nuovo arrivato Sgobba
La Rekico ritrova la difesa e la vittoria, sbancando a Olginate, in terra lombarda, il campo di una delle squadre più in forma del girone. Ottima la prestazione del collettivo, dove ognuno ha dato il proprio contributo, mettendo nelle migliori condizioni il nuovo arrivato Sgobba, già decisivo al suo esordio con la nuova maglia. Altro dato importante è il ritrovato gioco nell’area pitturata che ha sopperito agli errori da tre, con la prima tripla che è arrivata soltanto nell’ultimo quarto. Tanti segnali positivi che dovranno essere confermati nelle prossime giornate a cominciare dalla trasferta a Desio di domenica 17 febbraio.
E pensare che la Rekico aveva avuto un approccio troppo contratto al match, subendo il gioco di Olginate, portatasi avanti 9-4 dopo pochi minuti, ma la difesa e un Chiappelli perfetto in attacco permettono di ricucire ben presto il gap e di piazzare il sorpasso a fine periodo con Sgobba: 15-17. Il nuovo arrivato piazza un break personale nel secondo periodo e la Rekico si porta sul 22-15, commettendo poi l’errore di non piazzare il colpo del ko, pur mantenendo l’inerzia. La Gordon ne approfitta e con Caversazio trova il 30-29, ma non può nulla quando i faentini piazzano con un break di 4-0 arrivando all’intervallo avanti 34-29.
Anche nel momento più difficile della gara la Rekico non perde lucidità: nel terzo quarto segna soltanto sette punti complessivi, non permettendo però a Olginate di andare oltre il 42-42 di fine periodo. Poi all’improvviso sale in cattedra capitan Venucci, facendo saltare il banco. Tre triple consecutive e due tiri liberi fanno schizzare i Raggisolaris sul 53-46, allungo decisivo che mette ko Olginate. I lombardi provano ad attaccare, ma la difesa della Rekico non concede nulla e soprattutto la voglia di vincere non permette di riaprire i giochi. Quando infatti la Gordon si porta sotto 50-55, Chiappelli con una tripla e Petrucci rispondono per le rime, regalando il 60-50 e chiudendo definitivamente i conti.