I due autori del gesto ora ne dovranno rispondere in tribunale. La vittima fu costretta anche a usare poi carta igienica cosparsa di peperoncino
Durante la festa per il suo diciottesimo compleanno fu legato e costretto a subire un clistere di lassativo da alcuni amici. Dell’episodio, accaduto a maggio 2017 a Faenza, due ragazzi autori del gesto, all’epoca minorenni, ora dovranno rispondere in tribunale. A breve ci sarà il processo e la contestazione dei pm minorili di Bologna è violenza sessuale di gruppo aggravata.
La vittima, come racconta il Resto del Carlino, quando riuscì a liberarsi si sentì male e presentò denuncia contro i coetanei.
Per un terzo giovane, maggiorenne, che prese le distanze dal piano degli altri due, la Procura di Ravenna prima derubricò l’accusa in violenza privata e poi chiese e ottenne l’archiviazione.
Dopo aver subito il clistere il 18enne fu costretto a usare carta igienica cosparsa di peperoncino. Il giovane ha avuto successivamente bisogno delle cure di un psicologo. I due responsabili, dopo un incontro col preside, furono spinti a cambiare classe. (Ansa.it)
Lettera aperta di De Pascale e Paron al governo per chiedere di rivedere il percorso
I presidenti delle Province di Ravenna e Ferrara, Michele de Pascale e Barbara Paron, prendono spunto dal dibattito recentemente riapertosi, anche a seguito dell’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Marcella Zappaterra (Pd), sul processo di fusione delle rispettive Camere di Commercio, per chiedere al Governo di avviare un percorso per consentire il mantenimento dell’autonomia dei due enti. «Stiamo parlando di due enti molto ben gestiti – scrivono in una lettera aperta i due presidenti – che in questi anni hanno distribuito risorse molto rilevanti a sostegno dei progetti di sviluppo del nostro territorio, con la massima attenzione a non gravare eccessivamente sulle imprese non contrarre forti indebitamenti. La fusione nasceva come obbligo, per le disposizioni di legge approvate nella precedente legislatura e, sostanzialmente, legate al processo di abolizione delle Province che, come tutti ben sanno, è stato bocciato dal referendum costituzionale, e ha lasciato i nostri enti in uno stato di grave difficoltà».
Secondo i due amministratori i territori hanno tutto l’interesse a collaborare e a valorizzare i punti di contatto che li legano e che, nell’obbligatorietà avevano legittimamente spinto i gruppi dirigenti delle associazioni ad intraprendere questa scelta: dalla comune appartenenza al Parco Regionale del Delta del Po e a Destinazione Romagna per gli aspetti ambientali, culturali e turistici, ai legami industriali collegati alla Chimica fino ad arrivare a battaglie condivise come quella per il potenziamento della SS16. «Questi progetti, e tanti altri, possono tranquillamente essere perseguiti senza andare ad alterare la dimensione Provinciale delle Camere di Commercio che si sovrappone fisiologicamente a tutte le altre funzioni con cui l’ente è chiamato a collaborare, sia nel sistema degli enti locali, che nelle articolazioni dello Stato».
Alla luce di tutto questo De Pascale e Paron dicono che «non crediamo sia più tempo di procedere per tentativi nella riforma di tutte le istituzioni della Repubblica ma solo dentro ad un quadro organico che metta i territori e le loro identità al centro per dare servizi più efficienti ed efficaci a cittadini ed imprese e in questo senso il mantenimento dell’autonomia nella dimensione provinciale ci sembra la soluzione che al momento dia maggiori garanzie».
Classe ’90, si è aggiudicato il premio di Lettera 22
Iacopo Gardelli in una foto di Pier Giorgio Carloni
Il ravennate Iacopo Gardelli vince il premio nazionale di critica teatrale Lettera 22, dedicato ai critici under 36 e assegnato lo scorso 10 novembre al teatro Verdi di Padova.
Il network si compone di 100 sale in 40 istituzioni teatrali, 7 festival, 4 università, e coinvolge 50 città e 15 regioni italiane. La giuria è composta da alcuni dei più importanti e affermati critici teatrali italiani: Rodolfo di Gianmarco, Giulio Baffi, Caterina Barone, Laura Bevione, Moreno Cerquetelli, Cristina Grazioli, Maria Grazia Gregori, Sergio Lo Gatto, Magda Poli, Andrea Porcheddu e Stefania Rimini.
Il processo di selezione dei finalisti ha visto due fasi principali. Nella prima fase i giurati hanno selezionato i 18 articoli migliori dell’ottantina circa pervenuta da partecipanti di tutta Italia. Questi 18 finalisti sono stati quindi chiamati a partecipare a festival teatrali estivi, raccontando giorno per giorno la loro esperienza attraverso articoli quotidiani. Fra gli scritti così prodotti, la giuria ha premiato i tre più meritevoli.
Iacopo Gardelli, classe ’90, giornalista ravennate collaboratore di Ravenna&Dintorni e del mensile R&D Cult, si è aggiudicato il primo posto fra i partecipanti under 30, corrispondente ad un premio in denaro di mille euro.
Da più di tre anni Iacopo Gardelli racconta con le sue recensioni le stagioni teatrali ravennati. Il primo incarico fu per Ravennanotizie.it, network per il quale ha curato la rubrica culturale “Moderato Cantabile” per circa due anni. Per il Corriere di Romagna ha seguito la pagina culturale di Ravenna e provincia per circa un anno. Attualmente collabora con Ravenna&dintorni, continuando la sua attività critica con la rubrica “Le nuvole”. Su R&D CULT scrive mensilmente il “Baedeker”, una guida teatrale per “spettatori nomadi”.
L’ottimismo di Morrone (Lega Nord): «Forse voli già ad aprile». Nei prossimi giorni inizieranno gli interventi necessari al ripristino dell’operatività
La società che ha preso in gestione l’aeroporto di Forlì, la FA Srl guidata dall’imprenditore ravennate Ettore Sansavini, ha firmato questa mattina la convenzione con Enac. Il “Ridolfi” potrà quindi essere operativo a breve. «Non è impossibile che ci siano voli già ad aprile», dice Jacopo Morrone, parlamentare leghista e guida del partito in Romagna. Tra qualche giorno, infatti, inizieranno gli interventi necessari al ripristino dell’operatività dell’infrastruttura.
Una notizia che avrà riscontri positivi anche a Ravenna, dove la riapertura dell’aeroporto è molto attesa dagli operatori economici. Più volte, ad esempio, la Confcommercio di Ravenna ha parlato positivamente della possibile sinergia con la città forlivese. Il tutto, Ravegnana permettendo.
Oltre ad un ufficio attrezzato, avranno a disposizione anche servizi ad alto valore aggiunto, con opportunità di networking verso soggetti finanziari, imprenditoriali e istituzionali finalizzati allo sviluppo dell’impresa
Nuova chiamata dell’Unione Comuni della Bassa Romagna per la presentazione di progetti imprenditoriali innovativi da inserire nel progetto Nic-Net e collocare all’interno dell’incubatore U-Start di Lugo (via di GIù,8) . La struttura è accreditata dalla Regione come centro per l’innovazione e laboratorio di ricerca industriale nell’ambito della Rete alta tecnologia. L’incubatore è gestito da Romagna Tech ed è nato nel 2003. Gli startupper del territorio hanno tempo fino al 31 dicembre 2018per presentare la loro domanda di ammissione.
I neo imprenditori potranno disporre di un ufficio attrezzato (6 uffici, di 15 metri quadrati circa ciascuno) e usufruire di servizi comuni (una sala riunioni e un open space di oltre 100 metri quadrati). Avranno a disposizione anche servizi ad alto valore aggiunto, con opportunità di networking verso soggetti finanziari, imprenditoriali e istituzionali finalizzati allo sviluppo dell’impresa. Previste anche facilitazioni per la nuova imprenditorialità, consulenze e progetti mirati, forniti da Romagna Tech e dalle associazioni di categoria. Al progetto giudicato più meritevole dalla Commissione tecnica di Valutazione designata dal Comune di Lugo, che stilerà una graduatoria delle domande, andrà anche un premio di 1.500 euro, offerto dal Rotary Club Lugo.
Il periodo di incubazione sarà al massimo tre anni: l’utilizzo delle strutture e dei servizi è gratuito per il primo anno; dal secondo anno il corrispettivo a carico delle imprese ospitate sarà pari a 200 euro mensili e dal terzo anno di 300 euro mensili più Iva. Possono presentare domanda imprese di nuova costituzione, fondate non prima di 3 anni rispetto alla data di presentazione della domanda, che non siano la continuazione di imprese già esistenti e team composti da due o più persone che intendano sviluppare un progetto d’impresa a contenuto innovativo e/o tecnologico. I progetti ammessi dovranno costituirsi in impresa entro 6 mesi dalla data di ammissione all’Incubatore. Per informazioni: vespignanif@unione.labassaromagna.it o0546 670311.
I tempi di percorrenza si sono allungati non poco. Decisione presa per evitare ritardi a studenti e a lavoratori
Si allungano i tempi di percorrenza della linea 156 che collega Ravenna a Forlì. La causa è la chiusura della Ravegnana che costringe gli autisti di Start Romagna a viaggiare lungo le strade provinciali. Ora per evitare ritardi al mattino per lavoratori e studenti e e per evitare il rientro a casa in ritardo, Start ha deciso di anticipare gli orari delle corse della linea 156. Tutte le informazioni sono state pubblicate sul sito dell’azienda, sui social Facebook e Instagram, presso le fermate e a bordo degli autobus.
L’intento è quello di approfondire il tema scelto narrando l’operatività e gli interventi di chi è chiamato a gestire e salvaguardare il territorio quotidianamente
Anche per il nuovo anno scolastico 2018/2019 Anbi Emilia Romagna e il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale (con sede a Lugo) indicono l’undicesima edizione del concorso “Acqua & Territorio”, dal titolo “Reporter d’Acque”. Il concorso, che si avvale del patrocinio dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Ufficio Scolastico Regionale, è rivolto a tutte le scuole elementari e medie comprese nel territorio gestito dal Consorzio. Il territorio consorziale comprende zone del Lughese, del Faentino e dell’Imolese.
L’iniziativa ha l’obiettivo di far conoscere le opere e le attività del Consorzio di bonifica a favore di irrigazione, difesa idrogeologica e tutela dell’ambiente. Con la finalità di aumentare la consapevolezza nei ragazzi su questi temi è stato scelto il titolo “Reporter d’Acque”. Studenti e docenti, con il supporto dei tutor del Consorzio di bonifica, potranno organizzarsi come una vera e propria redazione giornalistica per raccontare della gestione idrologica del territorio. Gli studenti nei panni di corrispondenti, inviati speciali, cronisti potranno realizzare servizi video o prodotti editoriali.
Al centro del lavoro ci dovrà essere un episodio di cronaca che abbia l’acqua e le attività del Consorzio come protagonisti. L’intento è quello di approfondire il tema scelto narrando l’operatività e gli interventi di chi è chiamato a gestire e salvaguardare il territorio quotidianamente in un’ottica eco-sostenibile delle risorse idriche, energetiche e ambientali. I miglior elaborati selezionati dai Consorzi a livello regionale parteciperanno alla selezione finale per aggiudicarsi i Premi: due da 400 euro cadauno per le elementari e altrettanti per le medie. Inoltre, i vincitori prenderanno parte a un evento formativo e ricreativo che si terrà durante la cerimonia di premiazione, prevista nel mese di maggio 2019, in occasione della Fiera Internazionale MacFrut a Rimini (8-10 maggio).
Appuntamento il 14 novembre alle 20.30 all’istituto Sacro Cuore
Quanto è difficile scegliere la scuola superiore? Per aiutare gli studenti e le loro famiglie delle medie della Bassa Romagna c’è un’iniziativa in programma mercoledì 14 novembre alle 20.30 al “Sacro Cuore” di Lugo. All’auditorium dell’istituto lughese, in via Emaldi 82, è in programma il “Question time”, un momento di informazione e confronto nel quale le scuole superiori di Lugo avranno la possibilità di presentarsi e rispondere direttamente ai quesiti proposti dai ragazzi delle medie. L’iniziativa è organizzata dal Centro di formazione professionale “Sacro cuore”, con il contributo della Bcc Credito cooperativo ravennate forlivese e imolese e il contributo e il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Per ulteriori informazioni, contattare il Cfp Sacro cuore al numero 0545 22147, email sacrocuore@cfplugo.it.
Gianfranco Spadoni (LpRa) spiega come l’ente sia diventato in sostanza inutile dopo la riforma: «Si ha la sensazione di non poter incidere più di tanto. Però qualcosa si poteva fare anche con risorse limitate»
«La Provincia prima non era un ente inutile. Lo è diventato, o quasi, dopo la riforma». Il pensiero di Gianfranco Spadoni, consigliere uscente della Provincia, può essere riassunto più o meno così. Lui, democristiano di lungo corso e ora vicepresidente di Lista per Ravenna, nell’ente di piazza Caduti è stato anche candidato presidente nel 2001. Dopo la parentesi all’opposizione in consiglio comunale nel decennio 2006-16 (i due mandati di Matteucci), è tornato in Provincia «per dare spazio alla voce delle liste civiche». È quindi l’uomo più adatto per fare un bilancio sulla Provincia prima e dopo la “cura Graziano Delrio”, dal nome del ministro che le ha riformate a metà nel 2014.
Spadoni, partiamo dalle ultime elezioni. Come mai non si è ricandidato in consiglio provinciale?
«Non ero più candidabile. Nel 2016 alle prime elezioni provinciali post riforma poteva essere eletto anche chi non aveva incarichi istituzionali per questo io, che da pochi mesi non ero più in consiglio comunale, mi sono potuto candidare. Ora è eleggibile solo chi è consigliere o sindaco in un Comune».
Che giudizio dà del biennio da consigliere?
«C’era un po’ un clima di rassegnazione in aula, anche tra noi consiglieri. Si ha la sensazione di non poter incidere più di tanto e ciò si riverbera sia sull’attività istituzionale sia sulle presenze dei delegati stessi. Qualcosa di più, anche in assenza di finanziamenti e a costo zero, si poteva però fare».
Ad esempio?
«Una maggiore integrazione tra le tre province della Romagna che in fondo era anche nel disegno di legge iniziale. Una strada per migliorare le politiche interprovinciali e anche per dialogare di più con le Unioni dei Comuni che si sono formate negli ultimi anni».
Lei ha vissuto come consigliere la provincia prima della riforma Delrio. Un confronto?
«Non c’è paragone. Era un ente che aveva risorse, distribuiva fondi, aveva iniziative proprie. Nei consigli provinciali c’erano ordini del giorno con 15 punti, i consiglieri facevano interpellanze e interrogazioni. Oggi non succede nulla di tutto questo».
Era meglio l’abolizione totale?
«Se si deve tenere in piedi un “carrozzone” di questo tipo soltanto per amministrare scuole e viabilità, peraltro in condizioni finanziarie limitate, credo di sì. Queste due competenze potrebbero essere ripartite tra Comuni e Regioni senza particolari problemi».
Per quanto riguarda l’avventura dello Spadoni politico, è giunta al termine?
«Per ora sono vicepresidente di Lista per Ravenna e continuerò a fare politica attiva. Per quanto riguarda gli incarichi istituzionali, diciamo che sono per il ricambio generazionale».
Esclude di ricandidarsi?
«Devo essere sincero, qualche proposta mi è già arrivata. Nel 2016 mi sono candidato per la Provincia in appoggio a De Pascale ma lo avevo fatto in rappresentanza delle liste civiche del territorio che mi hanno ringraziato nelle ultime settimane per l’attività portata avanti. Per ora alle proposte ho detto no, preferirei ci fossero volti nuovi».
Come vede la situazione politica?
«A livello nazionale il nuovo governo mi preoccupa molto. Per quanto riguarda il locale, credo che il Pd che ha sempre governato possa perdere importanti territori. Bisognerà però vedere se chi verrà al loro posto sarà in grado di fare meglio. Diciamo che per un moderato come me la destra che governa oggi in Italia è un po’ troppo… di destra».
Basket / Hairston è stato il protagonista principale del successo che fa tornare a sorridere i ravennati in trasferta
Un’esultanza dei giallorossi
Imola-Ravenna 84-87 (20-24, 44-39, 70-69)
LE NATURELLE IMOLA: Fultz 22, Magrini 14, Bowers 6, Simioni 7, Raymond 22, Montanari, Crow 13, Ndaw. Ne: Rossi, Wilshire. All.: Di Paolantonio.
ORASI’ RAVENNA: Laganà 17, Smith 17, Cardillo 8, Masciadri 5, Hairston 26, Montano 10, Jurkatamm 2, Gandini 2, Rubbini. Ne: Seck, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
NOTE – Imola: tiri da due 21/45, da tre 8/23, liberi 18/21, rimbalzi 36. Ravenna: tiri da due 27/43, da tre 6/22, liberi 15/21, rimbalzi 34.
L’OraSì si conferma regina assoluta dei derby e otto giorni dopo il successo su Forlì espugna Imola (84-87 il finale) con una prova coraggiosa ed una rimonta di spessore nel finale. Josh Hairston è stato il protagonista principale del successo ma anche Laganà, con la freddezza ai liberi finali, la ‘garra’ ma anche i canestri di Cardillo, le bombe di Montano, l’abnegazione di Gandini, l’intelligenza di Smith che pur non essendo in serata straordinaria al tiro ha dispensato assist e saggezza, poi ancora l’apporto di capitan Masciadri e Jurkatamm per completare una grande impresa, che vale anche il ritorno al successo esterno di Ravenna.
Inizio appannato dell’OraSì (6-0 Imola) anche a causa di due palle perse, ma Ravenna si rimette subito in carreggiata e restituisce pan per focaccia (6-7) ai padroni di casa, con Raymond già con due falli a carico. Arriva presto a due anche Masciadri, che lascia posto a Montano mentre Raymond resta in campo e colpisce da tre. Buon impatto di Cardillo e Hairston c osì come di Raymond e Simioni, si viaggia punto a punto con gli attacchi che prevalgono sulle difese. La tripla di Montano dà il massimo vantaggio a Ravenna (20-24), poi Smith sbaglia da sotto e l’ultimo tiro del quarto è delle Naturelle, che sbagliano con Raymond sotto pressione. Secondo quarto con Imola che parte meglio e sorpassa in breve (30-26) ma pareggia Hairston. Molto nervosismo, soprattutto sugli spalti, dopo la tripla di Masciadri arriva un tecnico (32-36) ma le bombe di Fultz e un’azione da tre punti di Crow ribaltano la scena (43-37).
Dopo l’intervallo Fultz segna tre volte da fuori e Ravenna risponde sempre da sotto (52-51 con Cardillo e Hairston in evidenza). E’ Fultz contro OraSì, sempre sul filo, alla fine del terzo quarto anche Smith sale di tono e a 10’ dal termine prosegue il massimo equilibrio (70-69). Sorpasso con Laganà da tre a 7’30”. Ora è bagarre e gli arbitri ci capiscono poco, con due decisioni ribaltate, così come ribalta Imola dalla lunetta (76-75 a meno 4’), poi tripla di Montano, Hairston mantiene dalla lunetta ma Ravenna perde palla a -20 secondi, Fultz sbaglia, fallo e dalla lunetta a 5” dalla fine un freddissimo Laganà fa 2/2 (82-86). Simioni da sotto all’ultimo secondo, sulla rimessa finale fallo su Laganà, uno su due e Ravenna ha vinto per il tripudio dei 200 tifosi al seguito.
Dichiarazioni del post-partita Andrea Mazzon (tecnico OraSì Ravenna): «Bella serata per la gente di Ravenna, siamo coscienti che siamo una squadra che sbaglia ancora ma sta lavorando e solo limando le piccole cose può fare il salto di qualità. Abbiamo trovato un avversario ben allenato che gioca bene, ci ha messo in difficoltà su alcune occasioni di difesa pick and roll, a parte le cose tecniche sono orgoglioso della squadra che ha vinto su un campo molto difficile».
Volley Superlega / In vantaggio di sette punti nel primo set e nel finale del secondo, i ragazzi di Graziosi subiscono la rimonta dei gialloblù che poi si impongono in modo netto
Non c’è una controprova ma resta il dubbio di come sarebbe potuta finire la partita se la Consar nel primo set non avesse dilapidato un vantaggio di sette punti (21-14). E nemmeno come sarebbe andata se, nel finale punto a punto del secondo set, fosse stata Ravenna e non Verona a vincere. Di certo, la Consar torna a casa sconfitta, arrabbiata e con la consapevolezza di avere fallito una grande opportunità di fare risultato contro una Calzedonia che ha confermato il suo alto livello tecnico. Saitta e compagni lottano alla pari con la Calzedonia, mostrano a lungo scorci di buona pallavolo, quel carattere indomito e quella tenacia che hanno messo in evidenza in questo primo scorcio di stagione, ma mancano di quella lucidità e freddezza nei momenti fondamentali dei set che coach Graziosi aveva chiesto alla vigilia. Il 3-0 è risultato anche troppo severo per la Consar che chiude questo tour de force iniziale di Superlega con 9 punti e la consapevolezza di essere una squadra con margini di crescita importanti.
I sestetti Grbic schiera l’ex Ravenna Spirito in diagonale con Boyer, gli schiacciatori Manavi-Sharifi e i centrali Alletti e Solè. De Pandis è il libero. Graziosi conferma il sestetto di questo inizio stagione affidando a Raffaelli il ruolo di schiacciatore in coppia con Poglajen e Goi libero.
Primo set L’avvio porta la firma di Boyer, che firma due attacchi vincenti cui segue il muro di Manavi (10-7). La reazione della Consar è immediata: due punti di Raffaelli sanciscono la nuova parità (10-10). Rychlicki firma il primo vantaggio ravennate (12-13), che dà il via ad un break importante, con il quale la Consar arriva fino al 13-18 e poi addirittura al 14-21, con un contributo in attacco un po’ di tutti i suoi giocatori. Ma qui la Consar si blocca: Savani, nel frattempo entrato al posto di Sharifi, infila un buon turno al servizio e la Calzedonia si riporta sotto (19-21). E’ Poglajen a fermare la rimonta col mani fuori di Manavi. Ma Boyer con tre micidiali ace riscrive il finale del set, fissando il sorpasso sul 24-23. Al terzo set ball Verona si aggiudica il parziale, completando un’incredibile rimonta.
Secondo set Accusato il colpo, la Consar lascia scappare via Verona, che arriva al +5 come massimo vantaggio (13-8). Saitta e compagni provano a cambiare l’inerzia del set: con Russo (3 punti) e Rychlicki (2) e un errore di Manavi si portano a -1 (17-16). Un errore di Boyer fissa la parità a quota 19, Rychlicki porta avanti i suoi sul 21-22 aprendo l’appassionante finale punto a punto, deciso a favore di Verona da due attacchi di Boyer.
Terzo set Ravenna inizia bene con un muro di Verhees e un attacco di Rychlicki ma poi c’è il break di Verona che si porta sul 4-2. Si procede punto a punto fino al 7-7, quando Verona dà una nuova accelerata. E’ l’ace di Russo a fissare la nuova parità sul 16-16 e il muro di Poglajen a dare il nuovo vantaggio a Ravenna. Boyer con tre attacchi vincenti di fila, e Savani, premiato alla fine come MVP, piazzano i punti dell’ultimo allungo, quello decisivo, perché Saitta e compagni non riescono più ad annullare lo svantaggio. Il muro di Spirito su Lavia decreta il 3-0 finale che vale la terza vittoria di fila per Verona e la terza sconfitta in trasferta per Ravenna.
Calcio C / Il neoentrato Siani raggiunge i marchigiani in pieno recupero dopo il fortunoso gol di Ferrante
Fano-Ravenna 1-1 FANO: Sarr, Vitturini, Magli, Filippini, Ferrante, Celli, Sosa, Lazzari (21′ st Morselli, 40′ st Diallo), Selasi (31′ st Scimia), Acquadro (21′ st Tascone), Lulli (1′ st Ndiaye). A disp.: Valtolini, Maloku, Konatè, Fioretti, Mancini, Cernaz, Setola. All.: Epifani.
RAVENNA FC: Venturi, Eleuteri, Boccaccini, Maleh (29′ st Siani), Nocciolini, Selleri (1′ st Galuppini), Magrassi (29′ st Raffini), Lelj, Bresciani (9′ pt Barzaghi), Jidayi (30′ pt Martorelli), Papa. A disp.: Spurio, Pellizzari, Ronchi, Scatozza, Sabba, Trovade. All.: Foschi.
RETI: 6′ pt Ferrante, 51′ st Siani.
NOTE: ammoniti Celli, Maleh, Magli, Scimia, Siani.
A destra Giorgio Siani, autore del gol del pareggio
Sull’ostico campo di Fano è il colpo di testa di Siani all’ultimo secondo a fare gioire i circa 120 tifosi giallorossi in terra marchigiana. Partita ostica per il Ravenna che perde durante il primo tempo sia Bresciani che Jidayi per infortuno, ma senza mai perdersi d’animo, conquista un pareggio più che meritato. Si tratta di un buon punto per mantenersi a soli quattro punti dalla vetta della classifica, in attesa della partita del monday night Pordenone-Triestina, e, soprattutto, in vista del derby di domenica contro il Rimini.
La cronaca della partita si apre con una Ravenna che prova a controllare il gioco e si rende pericoloso subito al 5′ quando una bella combinazione scaturita da un calcio piazzato permettono a Magrassi di mettere un pallone pericoloso in mezzo che viene ribattuto in prossimità della linea da Celli, prima che un giallorosso possa ribadire in rete. Due minuti dopo la doccia fredda, contropiede del Fano con Ferrante che scatta sulla fascia sinistra e prova a mettere in mezzo, il suo cross viene deviato sfortunatamente in porta da Venturi, in quella che sarà l’unico pallone che andrà verso la porta giallorossa nell’arco dei 90 minuti. Ravenna che prova a spingere alla ricerca del pari e Fano attento in fase difensiva e pronto a ripartire velenosamente in contropiede. Ravenna sfortunato anche dal punto di vista dei cambi, perdendo nell’arco del primo tempo prima Bresciani, poi Jidayi entrambi per infortunio muscolare, sostituiti rispettivamente da Barzaghi e Martorelli, per una squadra che si ridisegna con un 442 con un inedito rombo a centrocampo.
Nella ripresa la terza sostituzione giallorossa, con Galuppini a prendere il posto di Selleri alle spalle delle due punte. Ed è proprio dalla combinazione Galuppini-Nocciolini che nasce al quinto della ripresa l’azione goal più clamorosa dell’incontro, 1-2 tra le punte ravennati, velo di Magrassi e Galuppini che conclude a botta sicura all’interno dell’area piccola, solo un riflesso prodigioso di Sarr toglie la gioia del goal del pareggio al neoentrato. Tre minuti dopo è sempre Galuppini a riprovarci su calcio piazzato, ma il suo tiro-cross viene deviato in angolo. Foschi pesca altre due carte dalla panchina, inserendo Raffini e Siani per Magrassi e Maleh, ma il motivo della partita non cambia, con i giallorossi propositivi ma sempre con qualche imprecisione che impedisce il pareggio ed il Fano che con determinazione blocca le iniziative e cerca di ripartire con velocità. L’acuto del meritato pareggio degli ospiti arriva all’ultimo respiro: Galuppini viene steso sulla trequarti, lo stesso 7 giallorosso batte la punizione verso il secondo palo dove irrompe Siani con l’incornata decisiva. Pareggio più che meritato per il Ravenna ed
Dichiarazioni del dopo-gara Luciano Foschi (allenatore Ravena): «Nell’economia della gara almeno il pari l’avremmo meritato. Come dicevo prima della partita, questo è un campionato talmente equilibrato dove saranno gli episodi a determinare molti risultati. La prestazione della mia squadra è stata più che sufficiente, anzi, c’è un po’ di rammarico perché con un po’ di attenzione e convinzione in più questa era una partita che avresti potuto vincere. Faccio i complimenti ai giocatori, perché non hanno mai mollato, anche soprattutto i ragazzi che sono entrati che ci danno linfa importante. Dobbiamo assolutamente continuare con questo spirito».