giovedì
17 Luglio 2025

Domenica di corsa e di festa, in migliaia per la maratona sulle strade di Ravenna

Manifestazione da record con 15mila partecipanti nei vari tracciati competitivi e amatoriali della due giorni podistica. In campo sportivo primato degli africani e per i titoli italiani assoluti vittoria di Terrasi e Gardelli – FOTO

Maratona 2018 CoverÈ stata una domenica tutta di corsa e di festa per migliaia di sportivi e appassionati podisti, che hanno gareggiato o semplicemente sfidato se stessi nella classica lunghezza della maratona, della mezza maratona e altri tracciati, percorsi fin da sabato lungo le strade di Ravenna per la manifestazione intitolata alla città d’arte. Migliaia di partecipanti di ogni età (e anche con gli amici a quattro zampe) spesso accolti e incoraggiati lungo la via da tanti spettatori.

L’edizione 2018 (la ventesima) della Maratona  di Ravenna ha battutto tutti i primati sia per quanto riguarda la partecipazione, con un’adesione di migliaia di runner locali e provenienti da tutto il mondo, sia per i riscontri cronometrici della gara sui 42,195 chilometri del percorso romagnolo, con i top runner che in un solo colpo hanno letteralmente abbattuto i precedenti risultati della corsa.

Record di presenze nella due giorni ravennate e record cronometro alla mano. In campo maschile assoluto, doppietta keniana con Wilfred Kipkosgei Murgor vincitore con il tempo di 2.12.36”, ben 1.29” in meno rispetto al record di 2.14.05” stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007. Secondo posto per Silah Kipkemboi Limo che ha fermato il cronometro a 2.13.05” e terzo gradino del podio per l’etiope Sefe Wendemu in 2.15.14”.
In campo femminile, sempre per il titolo assoluto messo in palio nella XX Maratona di Ravenna Città d’Arte, vittoria per Aberu Ayana Mulisa, atleta etiope capace di polverizzare il record della corsa, stabilito nel 2015 da Catherine Bertone in 2.39.19”, con un roboante 2.36.32”. Secondo posto per la croata Nikolina Stepan in 2.48.07 e terza posizione conquistata da Ruta Simkunaite dalla Lituana con il tempo di 2.58.38”.

La 20esima edizione della Maratona di Ravenna ha assegnato anche i titoli italiani assoluti di specialità. In campo maschile epilogo incredibile con la vittoria finale per il siciliano Alessio Terrasi (2.19.14”), tesserato per il GP Parco Alpi Apuane, che proprio a pochi metri dal traguardo ha prima recuperato poi superato Francesco Bona (2.19.28”), favorito della corsa ed in testa per tutta la gara prima di crollare a pochi passi dall’arrivo. Terzo posto per Luca Parisi in 2.22.51”. Nuova Campionessa Italiana Femminile di Maratona è invece la romagnola Eleonora Gardelli, tesserata per la Corri Forrest ed originaria di Forlì, che con il tempo di 2.59.19” ha strappato lo scettro in volata alla faentina Elisa Zannoni, la quale ha chiuso al secondo posto in 3.00.07”. Terzo gradino del podio italiano femminile per Linda Pojani in 3.04.35.

Nella Mezza Maratona Maschile, vittoria per il keniano Gideon Kiplagat Kurgat in 1.07.31”, stesso tempo del marocchino Yassin El Khalil classificato al secondo posto. Terzo Rachid Benhamdane (Marocco) col crono di 1.07.45”. In campo femminile la gara della Mezza va a Rosaria Console in 1.14.50”, davanti a Primitive Niyirora del Ruanda in 1.18.09” e l’ungherese Tunde Szabo (1.20.47”).

Che si trattasse di un fine settimana molto partecipato lo si era già intuito nelle settimane e nei mesi precedenti grazie alla promozione di Ravenna Runners Club, associazione organizzatrice dell’evento, che aveva fatto registrare dati notevoli nelle iscrizioni. La prima conferma si è avuta nella giornata di sabato quando buona parte della città di Ravenna si è riversata nei Giardini Pubblici per prendere parte alla “Conad Family Run”, la non competitiva da 2,5 Km, ed alla “Dogs & Run”, la maratonina a sei zampe con cani e padroni uniti in un’esperienza unica e divertente. E poi, l’intenso afflusso del pubblico all’interno dell’Expò Marathon Village fra stand, ritiro dei pettorali e dei pacchi gara. Un sabato concluso con più di 3.500 presenze nei due appuntamenti sportivi e decine di migliaia di accessi alla cittadella della manifestazione.

Il culmine è arrivato domenica con lo start da via di Roma sia della Maratona classica, della Mezza Maratona e della “Martini Good Morning Ravenna 10,5 Km”. Quando i giudici hanno dato il via, una enorme marea umana si è riversata sulle strade della città per un’autentica e coinvolgente festa della corsa aperta a tutti, dai più giovani a chi ha visto crescere questa manifestazione nel corso degli anni. Un fiume colorato, composto da più di undicimila persone, con i Top Runner ad aprire la sfida degli atleti pronti ad affrontare i 42,195 Km, seguiti dagli iscritti alla mezza Maratona e dai tanti, tantissimi podisti della 10 chilometri e mezzo, per un numero di partecipanti complessivo nella due gioni che si stima in 15mila iscritti.
Un numero davvero notevole che testimonia ancora una volta la crescita esponenziale della manifestazione che solamente nel 2014 si era chiusa con un totale di 4.638 partecipanti e che lo scorso anno aveva già entusiasmato per la quota raggiunta a 10.454.

A San Francesco letture dall’Inferno fra musica e immagini

Nuovo incontro nella basilica per le letture dantesche della Commedia con Chiara Lagani e Andrea Argentieri. Domenica 11 novembre alle 18.30

Dante Ritratto Bronzino
Dante in un ritratto allegorico del Bronzino

Nella Basilica di San Francesco di Ravenna, domenica 11 novembre, alle ore 18,30 è in programma l’ottavo incontro di “Lettura integrale della Divina Commedia” con parole, immagini e musica.
L’inziativa promossa nell’ambito della rassegna “Ravenna per Dante”, a cura della scrittrice e attrice Chiara Lagani, prevede la lettura da parte della stessa Lagani e di Andrea Argentieri dei canti XXII, XXIII e XXIV dell’Inferno.
Il commento musicale alle letture è affidato alla Cappella Musicale della Basilica San Francesco. Le immagini sono a cura del Centro Dantesco di Ravenna. L’ingresso è a offerta libera.

 

Paglia (SI): «Finita l’esperienza di Leu, la sinistra è in fase di ricomposizione»

Il dirigente nazionale ravennate: «In Italia può rigenerarsi solo contro il Pd, non dentro
Alle Amministrative andremo da soli al primo turno»

Giovanni Paglia SIGià parlamentare di Sel nella scorsa legislatura, poi passato a Sinistra Italiana, Giovanni Paglia ha mancato la rielezione con Leu in Parlamento lo scorso 4 marzo ma è rimasto attivamente in politica come dirigente del partito guidato da Nicola Fratoianni.
Partito che nelle settimane scorse ha di fatto votato al proprio interno l’intenzione di non procedere oltre con l’esperimento  di coalizione “Liberi e uguali” che li vedeva insieme agli ex Pd di Mdp.

Paglia, quindi avete fatto fuori Leu? E perché?
«Abbiamo preso atto che da mesi Leu faticava ad avanzare proposte politiche per divisioni interne. Noi avevamo chiesto che entro settembre si avanzassero idee, si discutessero e si votasse, ma questo non è accaduto per una serie di veti e rallentamenti. Avevamo posto sostanzialmente tre condizioni: che a livello europeo Leu non andasse nella famiglia dello Pse, ma in quella delle sinistre, che si riprendesse il processo per unificare chi si riconosce in una proposta di sinistra radicale, che a livello nazionale si lavorasse per costruire e rafforzare una forza di alternativa al Pd. Sono tre condizioni non condivise da Mdp, che non è chiaro cosa abbia in mente. Quindi Leu come l’abbiamo conosciuta fino a qui non può più esistere. A questo punto ognuno faccia la sua scelta, e noi speriamo ovviamente di continuare con più persone possibili».

Ma di fronte a questo scenario politico, la soluzione per una forza che ha preso il 3,4 percento può davvero essere dividersi ancora e restare credibile?
«Fin dagli esordi di Leu noi pensavamo che si dovesse unire tutti senza escludere nessuno, nello spirito del Brancaccio. Nonostante le apparenze, sono fiducioso: è vero che si stiano spaccando esperienze fragili (anche Potere al Popolo si è diviso al suo interno, ndr), ma sono convinto che in realtà da qui a poco si vedrà una fase di ricomposizione della sinistra. Vogliamo unire intelligenze e sensibilità come la nostra e quella di altri partiti, ma ci interessano soprattutto esperienze civiche e movimenti come Diem25, e molte biografie importanti con cui stiamo lavorando, a partire da De Magistris».

Intanto però conquistano potere i cosiddetti “populisti”. Non è preoccupato che alle prossime Europee possa vincere l’asse antieuropeista Salvini-Orban?
«Il modo migliore per assicurare la vittoria dei neonazionalisti è fare la “sacra unione di tutti gli altri”. Peraltro a perderci più di tutti sarebbe proprio l’Italia, perché le uniche politiche di destra che riguardano l’Europa sono politiche antisolidali. Per l’Italia è una proposta masoschistica».

Non sarebbe una ragione di più per cercare di fare argine e magari dar vita a quel “listone” unico proposto anche da Laura Boldrini di Leu qui a Ravenna?
«Il punto è che non abbiamo la stessa idea di Europa e di Italia del Pd. Siamo arrivati dove siamo per le politiche scelte dai Socialdemocratici; il Pd non è un’eccezione rispetto ai neoliberali dei tedeschi, ai socialisti francesi di Hollande o a quelli spagnoli prima di Sanchez. Ci dividono il giudizio sulle politiche di austerità, la concezione dei diritti del lavoro, la centralità della questione ecologica. Inoltre, è un’ipotesi semplicemente mai stata davvero in campo».

Nel 2019 ci saranno anche le Regionali. Anche in quel caso avrete un atteggiamento di “mai con il Pd”?
«Sinistra Italiana sostiene che allo stato attuale non ci siano le condizioni».

Ma quindi per voi che vinca la Lega o il Pd è la stessa cosa?
«Il Pd non è come la Lega. Noi la Lega la vogliamo battere, ma proprio il Pd con la sua linea fa vincere la destra. E non ci interessa allearci per perdere insieme. Noi avanzeremo una proposta sull’Emilia Romagna a breve e dialoghiamo con tutti. Ma se devo allearmi con chi, come la giunta Bonaccini, ha chiuso alla ripubblicizzazione dell’acqua, e continuato con la cementificazione e la chiusura dei piccoli ospedali allora dico no, grazie».

Preferisce insomma perdere da solo, perché senza il Pd mi pare non ci siano speranze per la sinistra.
«Vale anche il discorso contrario: nemmeno ci sono speranze per il Pd senza la sinistra e senza una vera proposta di sinistra, radicale».

E alle amministrative?
«Abbiamo già deciso che al primo turno si va da soli e si valuta poi per il ballottaggio».

In 11 dei 14 comuni del ravennate dove si vota però c’è un turno unico, come in Regione.
«Nei comuni sotto i 15mila abitanti i partiti tendono quasi a scomparire, contano molto le persone, e quindi si può dire che ogni comune faccia storia a sé».

Tornando al nazionale, ma nemmeno se dovesse vincere il congresso del Pd Zingaretti, il candidato ritenuto più a sinistra, potrebbe cambiare il vostro atteggiamento verso i dem?
«Ma se perfino Orlando dice che Zingaretti è anche meno a sinistra di Minniti! Noi abbiamo in mente una sinistra alternativa di sistema, più innovativa, e che ha in mente più proposta radicale, adeguata al XXI secolo e che si ponga fino in fondo la questione degli squilibri generati dal capitalismo. Nel Pd non c’è una leadership che riesca a interpretare la rottura vera né a livello nazionale, né a livello locale. Purtroppo, a differenza di ciò che è accaduto con i socialisti in Spagna o con i Labour di Corbyn nel Regno Unito, qui il Pd è un ostacolo alla rinascita della sinistra, come hanno dimostrato anni di governo».

E però anche i suoi ex compagni di Leu di Mdp, tra cui il senatore ravennate Vasco Errani sono critici verso il Pd e parlano di redistribuzione…
«Sì, magari sarebbe anche ora di capire che le cose non basta dirle, ma bisogna anche farle. Bersani pensa che bisogna aspettare che il Pd dia il calcio d’inizio e poi vedere se ci sono le condizioni. Per me è vero l’opposto. La rigenerazione della sinistra in Italia può avvenire solo contro e non dentro o a fianco del principale partito».

Storia di un’amicizia, fra bambole, nuovi cognomi e bambine perdute

Fanny&Alexander portano in scena frammenti dal capolavoro letterario L’amica geniale di Elena Ferrante. Il 15 e 16 febbraio 2019 sipario al teatro Rasi


All’inizio della tetralogia L’amica geniale, due bambine gettano per reciproca sfida le loro bambole nelle profondità di uno scantinato buio. Quando vanno a cercarle, non le trovano più. In questi tre atti scenici si rievoca quello spazio di mistero e quel doppio femminile: le due si tengono per mano e, attraverso le vibrazioni dei corpi e l’ardore di un passato sempre presente – dove risuona la coralità di una Napoli dilaniata dalle contraddizioni – rivelano una duplice ibrida identità, che porta su di sé l’impronta della bambina, della donna e della bambola al contempo. Due amiche-attrici montano e smontano un collage di emozioni a specchio che racconta la crescita individuale di Elena e Lila, il loro modo di influenzarsi reciprocamente, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Il racconto procede per squarci subitanei ed epifanie improvvise, innervando lo scorrere delle due biografie nella Storia di un paese travagliato dalle metamorfosi.
Ideato e diretto da Chiara Lagani e Luigi De Angelis, con Chiara Lagani e Fiorenza Menni in scena – venerdì 15 e sabato 16 febbraio 2019 – in due parti: Le due bambole (il 15 alle 21 e il 16 alle 19.30); Il nuovo cognome e La bambina perduta (il 16 alle 21), per la Stagione dei Teatri di Ravenna.

Biglietti dispopnibili in prevendita. Info www.ravennateatro.com

Metti una domenica a Cervia con 250 etichette di vini e specialità regionali

Domenica 11 novembre, dalle ore 17, serata all’insegna dell’enogastronomia dell’Emilia Romagna. Ingresso a 18 euro, assaggi liberi

Tramonto DiVinoOltre 250 etichette di vini dell’Emilia-Romagna in degustazione, raccontati dai sommelier Ais e abbinati ai prodotti della gastronomia regionale: “Tramonto DiVino” sbarca a Cervia concludendo il tour che quest’estate ha toccato le piazze della riviera e delle città d’arte in regione. L’appuntamento è per domenica 11 novembre, a partire dalle 17, alle Officine del Sale in via Evangelisti 2. In cucina e dietro i banconi lo staff del locale coadiuvato da una rappresentanza dei ragazzi dell’alberghiero Artusi di Forlimpopoli. Gli assaggi gastronomici verranno spettacolarizzati e raccontati in una girandola di show cooking.
È previsto un ticket d’ingresso di 18 euro: la Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare”, un marsupio con calice in vetro per le degustazioni libere dei vini e un carnet di assaggi per i prodotti della gastronomia.

Sinistra per Ravenna: «Che fine ha fatto il laser per i trattamenti oculistici?»

Il gruppo consigliare segnala che da qualche tempo il macchinario non è più a disposizione a Ravenna. L’azienda: «A seguito dei riscontri emersi nel periodo di utilizzo, è in atto, come di consueto in questi casi, un’accurata valutazione da parte dei tavoli clinico-tecnici, rispetto all’efficacia»

ospedale, ausl generica«L’ospedale di Ravenna ha utilizzato il laser giallo micropulsato per curare pazienti affetti da maculopatia retinosa grazie ad un contratto con un fornitore privato ma, da quello che ci è stato segnalato, l’utilizzo di questo trattamento è improvvisamente cessato.  Vogliamo conoscere le ragioni». Il gruppo consiliare Sinistra per Ravenna, forza di maggioranza, presenta una interrogazione al sindaco a cui chiede di intervenire nei confronti dell’Ausl «affinché compia un investimento importante per il nostro territorio e per i nostri cittadini, acquistando direttamente il macchinario, per riprendere al più presto i trattamenti con il laser giallo».

Nella nota divulgata alla stampa da Sinistra per Ravenna si legge che «il laser giallo micropulsato cura diversi tipi di maculopatia, una malattia che colpisce la retina provocando gravi problemi alla vista. Questo trattamento economicamente più conveniente rispetto alla terapia farmacologica, si effettua in pochi secondi senza alcun dolore per il paziente ed è possibile ripeterlo in caso di recidiva. Diversi cittadini ravennati hanno beneficiato di questa terapia».

La direzione aziendale dell’Ausl si dice a disposizione per rispondere al quesito per le vie formali e nel frattempo precisa quanto segue: «Il trattamento della maculopatia è attualmente effettuato in maniera efficace attraverso l’utilizzo di farmaci e il laser giallo non è un tipo di trattamento esclusivo o indispensabile per tale patologia. L’apparecchiatura in oggetto, non presente in altri ospedali pubblici della Regione, è stata utilizzata per sondarne l’efficacia, sempre in condizioni di massima sicurezza per i pazienti, al fine di valutarne l’acquisizione secondo le normali procedure di appalto pubblico. E a seguito dei riscontri emersi nel periodo di utilizzo, è in atto, come di consueto in questi casi, un’accurata valutazione da parte dei tavoli clinico-tecnici, rispetto all’efficacia dei relativi trattamenti e all’opportunità dell’acquisizione».

Il sindaco incontra i 13 rifugiati del corso Engim per operatore agroalimentare

Visita sui campi dell’ex azienda agricola Marani dove i ragazzi tra 18 e 24 anni, seguiti da docenti del settore, hanno messo a dimora circa 30 cultivar. De Pascale: «Le aziende degli stage hanno già espresso il loro interesse a proseguire il rapporto con tirocini formativi»

Marani1Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha fatto visita al corso per operatore agroalimentare organizzato dall’ente di formazione Engim Emilia-Romagna e ha incontrato gli allievi del progetto denominato “Just in Time” mentre stavano svolgendo lezioni pratiche di cura delle colture messe a dimora. Tredici ragazzi, tra i 18 e i 24 anni, provenienti da Nigeria, Guinea, Gambia e Senegal, principalmente seguiti da un programma di protezione internazionale per motivi umanitari. Le lezioni teoriche e pratiche si svolgono nei locali dell’Engim, in via Punta Stilo a Ravenna, e nell’ex azienda agricola Marani, in via Romea, di cui nel corso del 2018 l’ente di formazione ha completato l’acquisizione.

Marani3«Ho trovato tanto entusiasmo fra questi giovani – afferma il sindaco – che stanno acquisendo competenze molto apprezzate dalle aziende che li ospitano per gli stage. Aziende che hanno già espresso il loro interesse a proseguire il rapporto con tirocini formativi, nella prospettiva di un inserimento lavorativo. Questo a testimonianza della forte richiesta di personale, preferibilmente formato, del settore agroalimentare. Settore nel quale, fra l’altro, una recente indagine di Coldiretti Ravenna ci ha detto che proprio il nostro territorio è ai primi posti in regione per la presenza di stranieri impegnati in agricoltura. Formazione, rispetto delle condizioni di lavoro e legalità sono aspetti fondamentali per contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in genere e questo corso, insieme ad altri già attivi da tempo nel nostro territorio, è un valido strumento, per lo sviluppo e per l’integrazione».

Marani2Il corso ha una durata di 600 ore, di cui 240 svolte in stage presso aziende del settore agroalimentare, mentre 360 ore sono suddivise tra teoria e pratica, in aula, nei campi e in cucina per la trasformazione dei prodotti in conserve in vetro che, con il marchio “Linea a scarto zero”, sono poste in vendita all’Engim in via Punta Stilo e in occasione di eventi come Madra. Il corso vede coinvolti nel corpo docente professionisti del settore che hanno apportato, oltre alle competenze del settore, anche la loro esperienza professionale. La parte produttiva ha seguito la stagionalità dei mesi nei quali si è svolta la formazione in campo. Sono state messe a dimora le orticole classiche del territorio (melanzana, pomodoro, peperoni, insalate, mais, melone, cocomero) per un totale di circa 30 cultivar differenti.

Il Faventia si inchina alla capolista Lucrezia negli ultimi minuti del match

Calcio a 5 B / Sconfitta casalinga beffarda per i manfredi, piegati nel finale da una rete su palla inattiva

Faventia-Buldog Lucrezia 1-2
(p.t. 1-1)
FAVENTIA: Conti, Barbieri, Piallini, Cavina, Catalano, Karaja, Caria, Garbin, Hassane, Pagliai, Gatti, Pozzovivo. All.: Placuzzi.
BULDOG LUCREZIA: Corvatta, Severi, Napoletano, Cianni, Aiuti, Polidori, Vitale, Rossi, Burcul, Da Silva, Traiani, Fabbri. All.: Osimani.
ARBITRI: Dalla Costa di Schio e Mezzarobba di Padova.
RETI: 4’ pt Severi, 20’ pt (rig.) Catalano, 17’ st Napoletano.
NOTE: Amm. Cavina, Garbin, Corvatta, Da Silva.

La Squadra Del Faventia
Foto di gruppo per i biancazzurri del Faventia

Finisce in maniera beffarda il big match del PalaCattani. Il Faventia perde 2-1 contro la capolista Buldog Lucrezia, recriminando per aver subito gol da palla inattiva negli ultimi minuti, ma soprattutto per non aver concretizzato le tante occasioni create. Una lacuna su cui mister Placuzzi avrà tempo per lavorare, visto che il campionato si fermerà nel prossimo week end, e riprenderà sabato 26 con la trasferta dei faentini a Campobasso, nella tana dello Chaminade (ore 16).

Nonostante la buona cornice di pubblico, il Faventia parte contratto subendo il gioco del Lucrezia, che al 4’ passa in vantaggio. Burcul calcia una potente punizione direttamente in porta, Conti la respinge e sulla ribattuta Severi è lesto a insaccare. Il gol incassato sveglia il Faventia, che si prende l’inerzia del match, costruendo molte azioni pericolose. L’ottimo gioco di squadra consente di colpire in contropiede con Cavina che al 14’ e al 17’ non riesce a trovare lo specchio della porta. Anche Hassane e Catalano provano a centrare il bersaglio, sbattendo però su Corvatta, autentica saracinesca: il portiere mostra tutte le proprie qualità con un doppio intervento da applausi su Piallini e Caria nella stessa azione. L’unico suo errore è il fallo da rigore per una spinta su Cavina al 20’. Dal dischetto si presenta Catalano che segna la rete del meritato pareggio.

Nel secondo tempo il Lucrezia prova a colpire con Da Silva, Burcul e Vitale, ma a sfiorare la rete è ancora il Faventia, bravissimo a costruire il gioco, non riuscendo però a concretizzarlo. Al 14’ Vitale colpisce la traversa, poi Cavina ha due grandi chance: una vanificata da Corvatta e l’altra dal palo. Per il Faventia sembra proprio non essere giornata. La beffa arriva al 17’, quando dagli sviluppi di una rimessa laterale nata da una decisione contestata dai giocatori di casa, Da Silva serve Napoletano che a pochi passa dalla porta fredda Conti per il 2-1. Placuzzi ricorre allora a Garbin come portiere di movimento, trovando però nella difesa del Lucrezia un muro invalicabile. Finisce 2-1 per gli ospiti.

Spinta da due vittorie di fila la Consar a Verona cerca un difficile tris da sogno

Volley Superlega / Domani, domenica 11 novembre (ore 18), Saitta e compagni affrontano la Calzedonia, al momento dietro di un punto. Graziosi: «Alla terza trasferta di campionato è ora di provare a racimolare, se possibile, qualcosa»

VOLLEY PALLAVOLO. Consar Ravenna Tonno Callipo Vibo Valentia
La gioia dei giocatori della Consar

Si conclude domani, domenica 11 novembre, il ciclo di fuoco delle squadre della Superlega, chiamate al quinto impegno di campionato in due settimane. E per la settima giornata d’andata la Consar, reduce da due vittorie casalinghe consecutive, sogna e cerca il tris di successi e il primo colpo esterno di questo inizio di stagione sul parquet dell’AGSM Forum (si gioca alla e 18, dirigono Sobrero di Savona e Florian di Treviso, diretta su Lega Volley Channel), ospite della Calzedonia Verona, anch’essa reduce da due successi di fila, che insegue i ravennati a un punto ma con una partita in meno.

Il coach della Consar, Gianluca Graziosi, tralascia gli aspetti statistici e punta dritto l’attenzione sugli aspetti tecnici e agonistici del match. «In Superlega non esistono gare facili – è il suo ammonimento – e quindi mi auguro che sia di nuovo battaglia perché se ci sarà stata battaglia vuole dire che Ravenna ci sarà stata e se la sarà giocata ad armi pari. Come le ultime due gare casalinghe credo che anche in questa di Verona la battuta possa fare la differenza; aggiungo che dovremo essere un pò più lucidi e cattivi, ognuno nel proprio fondamentale, nei momenti cruciali dei set».

Guidata dal dicembre 2016 da Nikola Grbic, attuale CT della Serbia, che da palleggiatore ha vinto tutto il possibile, Verona è una squadra costruita per i piani alti della Superlega, con la grande esperienza e qualità offerta dai vari Birarelli, Savani e Alletti e una batteria di stranieri di assoluto valore, tutti reduci dall’ultimo mondiale: l’opposto francese Boyer, gli schiacciatori iraniani Sharifi e Manavinezhad e il centrale argentino Solè che troverà come avversario il compagno di nazionale Poglajen. Altri amarcord saranno garantiti dall’alzatore Pinelli che ritroverà Graziosi suo coach a Potenza Picena in A2 nel 2013/14, dall’altro alzatore Spirito, a Ravenna nel 2016-2017, e da una vecchia conoscenza del pubblico romagnolo, il libero De Pandis che ha disputato due annate a Forlì. Il bottino della Calzedonia finora parla di tre successi (in casa con Sora e in trasferta con Monza e Siena) e di due sconfitte in casa con Perugia e Civitanova.

Le ultime due vittorie, in altrettanti scontri diretti, permettono a Saitta e compagni di giocarsi questa partita senza troppi assilli, forti di una classifica che premia il cammino fin qui compiuto. «Onestamente, noi ancora non abbiamo inquadrato bene il nostro vero valore – è la valutazione di Graziosi – ma sicuramente abbiamo fatto molto bene in queste due partite interne perché, oltre a giocare credo una buona pallavolo, forse non la nostra migliore, ma una buona pallavolo, abbiamo ottenuto due risultati importantissimi per la nostra classifica, adesso alla terza trasferta è ora di provare a racimolare, se possibile, qualcosa».

Il Ravenna va a caccia di punti a Fano per continuare a muovere la classifica

Calcio C / I giallorossi impegnati domani (domenica 11 novembre, ore 14.30) allo stadio Mancini contro i marchigiani cercano continuità e punti pesanti

Bresciani
L’esterno giallorosso Nicolas Bresciani

Il Ravenna scende domani, domenica 11 novembre, di nuovo in terra marchigiana per una trasferta che si preannuncia insidiosa (ore 14.30, arbitro Collu di Cagliari). I granata di Fano infatti sono reduci da tre sconfitte consecutive, ultima delle quali il match casalingo contro la corazzata Ternana, nel quale comunque hanno ben figurato, subendo la marcatura ospite solo nei minuti finali. I padroni di casa si trovano in questo momento al sedicesimo posto in classifica, una posizione figlia di risultati altalenanti con la vittoria che manca da ben cinque giornate. I marchigiani che sicuramente saranno affamati di punti, si presentano in questo campionato con la formazione notevolmente variata rispetto alla passata stagione. Numerosi gli innesti provenienti dal settore giovanile del Pescara, tra i quali spicca il bomber Ferrante, chiamato a riprendere la pesante eredità di Germinale, che dopo avere trascinato a suon di gol i suoi verso la salvezza in estate si è trasferito al Pordenone in lotta per la promozione. Centrocampo completamente rinnovato con gli innesti di Acquadro dalla Triestina, Lulli ex Pordenone e Selasi anch’egli proveniente dal Pescara.

Ravenna reduce dalla sofferta ma meritata vittoria contro il Renate cerca quella continuità che possa permettere di avvicinare sempre più l’agognato obiettivo della salvezza anticipata. L’infermeria che nell’ultimo match vedeva fermi ai box Jidayi e Boccaccini si è svuotata e i giallorossi si presenteranno con la rosa al completo. Il tecnico Luciano Foschi vuole vedere ulteriori segni di crescita nella propria squadra: «A inizio stagione ci eravamo prefissati come obiettivo quello di potere giocare alla pari contro qualsiasi avversario, e mi sento di dire che fino a questo momento così è stato. Domani l’avversario sarà da non sottovalutare, la partita persa contro la Ternana non deve far trarre facili conclusioni, in quanto fino al momento del gol avevano dimostrato di meritare il pareggio contro la squadra che a detta di tutti è la più forte del girone. In questo equilibrio generale dobbiamo essere bravi noi a spostare dalla nostra parte gli episodi che possono determinare la partita».

Secondo derby in otto giorni per l’OraSì, a Imola all’assalto della Naturelle

Basket A2 / Domani (domenica 11 novembre, ore 18) i ravennati al PalaRuggi fanno visita all’ostico avversario in un match da tutto esaurito

Adam Smith
Il giallorosso Adam Smith

Secondo derby in otto giorni, terzo in poco più di due settimane, per l’OraSì che domani pomeriggio, domenica 11 novembre (ore 18), sarà di scena a Imola contro i padroni di casa delle Naturelle.  Particolarmente temibile sul proprio parquet, dove ha già sconfitto in questo campionato Udine e Ferrara, cedendo di strettissima misura solo a Verona, Imola rappresenterà un altro esame importante per la crescita della squadra ravennate. L’OraSì sarà al completo, come del resto i padroni di casa in un match che dovrebbe far registrare il ‘tutto esaurito’ nel piccolo impianto imolese.

Ecco come coach Andrea Mazzon presenta il match del Pala Ruggi: «A Imola ci aspetta un altro derby dove l’intensità e la cura dei dettagli farà la differenza, sono convinto che lo farà domenica prossima più che mai. La squadra sta lavorando bene e sta con il lavoro migliorando nelle piccole cose, stiamo ovviamente cercando di eliminare i soliti errori che ancora indubbiamente commettiamo. Le palle vaganti i rimbalzi e l’attacco alla loro zona io ritengo che saranno alla fine la chiave della gara, ma certamente la voglia di non farsi battere nei duelli individuali che affronteremo sarà alla resa dei conti la cosa più importante di tutte».

Prevendita Sarà attiva fino a domani mattina (domenica 11 novembre) alle 12.30, presso il negozio ‘Timida’ di via della Lirica, la prevendita per il settore ospiti del Pala Ruggi. Gli eventuali biglietti residui saranno messi in vendita domani pomeriggio direttamente all’impianto imolese. Alla fine dovrebbero essere oltre 200 i sostenitori ravennati al seguito dell’OraSì.

Carabinieri: 245 militari in più in regione, rinforzi per venti stazioni ravennati

Dal 12 novembre in Emilia-Romagna la dislocazione di militari provenienti dalle scuole dell’Arma

RAVENNA 05/06/17. FESTA DEI CARABINIERI
FESTA DEI CARABINIERI

Saranno venti le stazioni dei carabinieri in provincia di Ravenna, circa la metà del totale dei presidi, che dal 12 novembre potranno contare sull’assegnazione di nuovi rinforzi in pianta stabile nell’ambito del piano di dislocazione di 245 militari disposto dalla Legione Emilia-Romagna (30 saranno specializzati nella tutela forestale, ambientale e agroalimentare).

Il comando provinciale di Ravenna ha scelto di non rendere noto quanti carabinieri saranno effettivamente dislocati sul territorio provinciale ma solamente il numero di presidi che riceveranno almeno un militare.

I nuovi arrivi hanno seguito un percorso formativo comune di base, iniziato nel mese di dicembre, per poi specializzarsi a seconda dell’organizzazione di successiva destinazione. Tutti sono stati formati nelle scuole dell’Arma di Torino, Velletri, Campobasso, Iglesias e Reggio Calabria. Il personale impiegato nei reparti della forestale ha frequentato lo specifico corso alla scuola dell’ex Corpo forestale di Cittaducale.

In regione sono presenti 340 stazioni e 5 tenenze dipendenti da nove comandi provinciali. I reparti che hanno ottenuto le nuove risorse sono stati scelti dal comando Legione, privilegiando soprattutto le aree dove l’Arma è l’unico presidio di polizia.

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