Volley B2 femminile / Altra sconfitta per le gialloblù, che non riescono a conquistare punti nella trasferta contro la forte Clai
Imola-Cervia 3-0 (25-15, 25-23, 25-15)
CLAI CSI IMOLA: Piva 2, Devetag 3, Cavalli 1, Dal Monte (L), Ferracci 12, Folli 4, Melandri 7, Zanotti 9, Collet 1, Tesanovic 4, Gherardi 12. Ne: Bombardi, Ricci Maccarini (L), Caboni. All.: Turrini.
MY MECH CERVIA: Fortunati 3, Bosio 8, Di Fazio 10, Ricci 4, Ceroni 2, Pais Marden 8, Haly 2, Fabbri (L). Ne: Petta, Toppetti, Colombo, Gasperini, Romani. All.: Briganti.
ARBITRI: Vilardo e Roncati di Genova.
Il muro della My Mech nel match contro Imola
La My Mech Cervia esce sconfitta 3-0 (25-15, 25-23, 25-15) dalla trasferta di Imola sul campo dell’imbattuta capolista Clai, ma tiene testa per oltre un set alla prima della classe. Il coach Michele Briganti, che sostituisce Braghiroli assente per motivi personali, parte con Fortunati in regia, Pais opposta, Bosio e Di Fazio schiacciatrici, Haly e Ricci centrali e Fabbri libero. Le padrone di casa guadagnano subito qualche punto di vantaggio (3-0), ma Briganti utilizza il suo primo timeout e la situazione si riequilibra. Imola riprende a macinare punti e allunga il passo (13-9). Briganti ferma di nuovo il gioco, ma la ‘rotazione’ è complicata, e la My Mech incassa un break di 7 punti totali, fino al cambio palla firmato da Di Fazio con una bella parallela. La situazione però non si ribalta e Imola si aggiudica il set (25-15).
Il secondo parziale è molto più equilibrato. Imola comincia di nuovo a testa bassa (8-4), ma la My Mech c’è e si vede. Con Pais in battuta, le cervesi recuperano e superano le padrone di casa. Le due squadre si scavalcano a vicenda. Entra anche Ceroni nel ruolo di opposta. Sul 20-18 il tecnico di casa chiama il suo primo timeout. Le cervesi non mollano, ma nell’arrivo al fotofinish, a prevalere è Imola, che si aggiudica il parziale 25-23. Nel terzo set la My Mech comincia in vantaggio (3-5), costringendo l’allenatore di casa a chiamare un altro timeout. Imola fa entrare Devetag e recupera qualche punto. Le gialloblù conducono fino al 7-9, poi arriva il pareggio di Imola. Cervia subisce il gioco delle padrone di casa e Briganti utilizza il suo secondo timeout (13-8), facendo rientrare in campo Pais. La grinta e l’esperienza della capolista fanno la differenza, e così Imola si aggiudica il set 25-15.
Il coordinatore regionale Galeazzo Bignami sottolinea alcuni aspetti della gestione dell’Ausl unica, a partire dal pronto soccorso congestionato
Le criticità della sanità ravennate, dopo il consiglio comunale di ottobre, arrivano in Regione. A portarcele è l’esponente di FI, Galeazzo Bignami, coordinatore regionale del partito e deputato. L’interrogazione, a firma del gruppo regionale azzurro, sottolinea che «l’Ausl Romagna risulta a oggi una semplice ‘somma’ delle quattro aziende sanitarie, con uno scarso livello di integrazione e con servizi che sarebbero appannaggio delle realtà sanitarie più forti. Si lamenta il fatto che il progetto del grande ospedale Bufalini di Cesena non stia coinvolgendo attivamente i vari territori, con un comprensibile timore di un depotenziamento degli altri presidi ospedalieri».
Per quanto riguarda Ravenna, si sottolinea il tema della scarsità di personale: «Le Case della Salute che non vengono potenziate nelle loro funzioni di primo intervento, con un conseguente congestionamento del pronto soccorso, la mancata nomina di un direttore di Cardiologia (oggi sostituito per alcune giornate dal primario di Rimini) e l’annoso problema della Medicina riabilitativa, ‘provvisoriamente’ spostata nel CMP di via Fiume Abbandonato e che attende una adeguata collocazione».
Tutte questioni «che vanno risolte, chiarite, che meritano tempistiche certe e sulle quali la partecipazione dei territori deve essere reale – prosegue Bignami -. Tra l’altro, nel corso del Consiglio comunale, il direttore generale della Ausl Romagna ha ventilato l’ipotesi di uno sdoppiamento della Medicina Interna. Anche su questo va fatta chiarezza , così come sulle intenzioni della Regione per far fronte al problema di carenza del personale. Chiediamo, in definitiva, che la Regione e l’Ausl Romagna spieghino quali misure si stiano predisponendo per risolvere tutte queste criticità, se siano previste nuove assunzioni, per quali reparti e per quali figure professionali».
Con le mareggiate e le piene dei fiumi è arrivata a riva una notevole quantità di materiale. Normalmente non si potrebbe prelevare
legno sulla spiaggia
Il maltempo ha portato sulla riviera romagnola una notevole quantità di legno sulla spiaggia. In gran parte sono tronchi o rami di alberature provenienti dai fiumi in piena. Normalmente questo materiale non potrebbe essere prelevato liberamente e viene smaltito a carico della collettività. Il Comune di Cervia ha però da poco emanato un’ordinanza che autorizza alla raccolta e prelievo del materiale ligneo – separato da tutto il resto – derivante dalle mareggiate e depositato sulle spiagge libere ed in concessione del territorio comunale. Si tratta in materiale legnoso molto bello grazie all’azione levigatrice del mare.
Queste le condizioni da rispettare: la raccolta deve essere limitata al solo materiale ligneo naturale già divelto e presente sulla spiaggia; la raccolta deve essere ad uso personale e non dovrà avere scopo di lucro; non è consentito l’utilizzo di attrezzi e mezzi meccanici motorizzati per il prelievo del materiale; non è consentito l’accesso sulla spiaggia con mezzi di trasporto di alcun tipo; la responsabilità della raccolta e del trasporto del legname, anche verso terzi, resta a totale carico di chi la effettua, tenendo indenne l’Amministrazione Comunale da eventuali richieste risarcitorie; gli interventi di raccolta del materiale ligneo saranno consentiti a partire dal 27 novembre al 15 marzo, dalle 8.30 alle 16.
«E’ una piccola azione regolamentare di buon senso – dichiara il Sindaco Luca Coffari – il nostro obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini e i turisti per ridare nuova vita ai materiali legnosi depositati dalle mareggiate che possono diventare piccoli oggetti di arredo, artistici, o un ricordo di una passeggiata nel fascino del mare d’inverno. Questa operazione tra l’altro ci aiuterà a mantenere più pulita anche la nostra spiaggia. Molti materiali lignei assumono forme davvero belle ed affascinanti e possono diventare anche un piccolo ricordo ecologico del mare d’inverno. Ovviamente questa possibilità di cittadinanza attiva e riuso non sostituisce la normale pulizia dell’arenile che terminate le mareggiate viene e verrà sempre fatta per preparare al meglio la spiaggia per la stagione primaverile ed estiva».
Secondo i Dem il governo fa «ostruzionismo» così come i coordinamento locali di M5S e Lega si oppongono al nuovo tratto di Statale
Incidente sulla Reale
Il Pd della Bassa Romagna, a fronte dei tanti incidenti sul tratto della Statale 16 che attraversa le frazioni a nord di Ravenna e del Lughese chiede che sia ripreso in mano il progetto della variante della strada che in quel tratto assume il nome di “Reale”. Il problema della sicurezza – dice il Pd – «si è accentuato negli anni e ciò ha portato la politica a costruire una risposta, che si chiama nuova Ss 16. Ma c’è chi preferisce continuare a vedere altrove, e si tratta del Movimento 5 Stelle e della Lega di Argenta. Due partiti che, in Romagna come a Roma, si schierano contro l’ammodernamento del Paese, richiedendo il blocco cantieri e investimenti».
Il Partito Democratico parla di «ostruzionismo dell’attuale governo»rispetto a «a tematiche già dibattute e per le quali la maggioranza della popolazione si è già espressa. Ricordiamo gli impegni assunti dalle istituzioni, che prevedono due lotti di lavori: il primo, la realizzazione del circondario di Argenta fino al ponte Bastia è già nella progettazione esecutiva di Anas e doveva partire entro il 2020; il secondo da Bastia alla rotonda di Taglio Corelli (la Regione Emilia-Romagna è impegnata a finanziare la progettazione entro il 2019). Poi, a seguire, gli altri lotti in direzione di Ravenna-Fosso Ghiaia».
Per i Dem, l’opposizione «ai lavori di adeguamento della ss16 che non rispetta le comunità e l’esigenza di sicurezza stradale e adeguamento infrastrutturale. Il Coordinamento del Partito Democratico della Bassa Romagna sosterrà con forza le ragioni di cittadini, associazioni e imprese che giustamente vogliono che non si torni indietro rispetto a decisioni su infrastrutture fondamentali per le comunità».
Mare mosso agitato al largo, altezza dell’onda stimata attorno ai 2,5 metri sul settore centro-meridionale
Dalla mezzanotte di oggi lunedì 26 novembre alla mezzanotte di domani martedì 27 novembre sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 118, per stato del mare, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. “Per la giornata di martedì – si legge nel bollettino – si prevedono condizioni di variabilità con precipitazioni irregolari. Nel corso del pomeriggio/sera intensificazione della ventilazione da nord-est su mare e lungo la costa, con mare mosso sotto costa (altezza dell’onda stimata intorno ai 2 metri) e molto mosso o agitato al largo (con altezza dell’onda stimata intorno ai 2,5 metri sul settore centro-meridionale)”. L’allerta è gialla.
Sarà martedì sera e verrà illustrato il pacchetto di misure che sono costate all’ex deputato l’arrivo della lettera anonima. Presente anche Giuseppe Civati
Andrea Maestri
Possibile organizza per martedì 27 novembre una serata di solidarietà verso Andrea Maestri, l’ex deputato verso cui a metà mese è stata indirizzata una lettera anonima di minacce. A causarle il pacchetto di misure antifasciste presentato da Maestri. Possibile ha organizzato così la serata “Maestri di antifascismo”, a cui parteciperanno tutti i principali esponenti nazionali del partito, come la segretaria Beatrice Brignone, il fondatore Giuseppe Civati e, in collegamento, l’europarlamentare Elly Schlein.1
Sarà la dimostrazione ulteriore che siamo al fianco di Andrea. Anzi saremo a Ravenna per alzare ancora di più la voce contro il ritorno di ogni tipo di fascista. Una serata #Antifa ricca di contenuti: sarà illustrato il ‘pacchetto Maestri’ che prevede misure contro il ritorno del fascismo, proprio quelle proposte che sono costate le minacce a Maestri», ha commentato la segretaria di Possibile Brignone.
L’incontro sarà anche l’occasione per ricordare Umberto Lorenzoni, il partigiano Eros, scomparso in queste ore, a cui tutta la comunità di Possibile è grata per la lezione di antifascismo e di difesa dei valori costituzionali che ci ha trasmesso e che ci impegniamo a portare avanti. L’appuntamento è fissato alle 20.30 alla sala Buzzi di via Berlinguer.
Da giovedì 22 novembre i fischietti hanno passato tre giorni al Palace Hotel. Il designatore Nicola Rizzoli ha incontrato l’assessore Gianni Grandu
Nel fine settimana sono stati in ritiro tre giorni al Palace hotel di Milano Marittima gli arbitri di calcio e guardalinee della Can di serie A e B. E’ la prima volta che i fischietti arrivano in città per il loro ritiro,- Accolti il primo giorno giovedì 22 novembre allo stadio Todoli a Milano Marittima, poi venerdì e sabato al nuovo impianto appena realizzato del campo di calcio in sintetico di nuova generazione dove si svolge l’attività giovanile dello Junior Cervia a Pinarella.
L’assessore allo sport Gianni Grandu li ha incontrati al Palace Hotel insieme ad direttore Alessandro Ortez e portato il saluto della città di Cervia evidenziando l’importanza e il valore della loro funzione e professionalità nel calcio e nello sport. Poi ha consegnato come da tradizione il benaugurante sale dolce di Cervia.
Il designatore Nazionale degli arbitri, Nicola Rizzoli, ha ricambiato con grande cordialità con la maglia autografata da tutti gli arbitri di serie A e B. E’ stata anche l’occasione per ringraziarlo pubblicamente per essersi messo a disposizione per la realizzazione di uno spot televisivo per Linea rosa Ravenna contro la violenza alle donne. Anche questo un gesto che non poteva passare inosservato in una città amica delle donne.
Calcio C / Giallorossi corsari sul campo dei bergamaschi grazie a una zampata del loro attaccante. A tre punti dalla vetta, consolidata la zona playoff
Albinoleffe-Ravenna 0-1 ALBINOLEFFE: Coser, Gusu, Gonzi (28′ st Sbaffo), Agnello, Gelli (37′ st Nichetti), Kouko (28′ st Colombi), Mondonico, Stefanelli, Romizi, Sibilli (37′ st Ravasio), Sabotic (1′ st Giorgione). A disp.: Cortinovis, Mandelli, Spampatti, Coppola. All.: Alvini.
RAVENNA FC: Venturi, Eleuteri, Boccaccini, Maleh (38′ st Sabba), Galuppini (15′ st Raffini), Martorelli (15′ st Jidayi), Nocciolini (38′ st Siani), Selleri, Lelj, Bresciani (27′ st Barzaghi), Ronchi. A disp.: Spurio, Pellizzari, Scatozza, Trovade. All.: Foschi.
RETE: 30′ pt Nocciolini.
NOTE – Ammoniti Romizi, Bresciani, Stefanelli.
Match deciso da un gol dell’attaccante Manuel Nocciolini
All’Atleti Azzurri di Bergamo il Ravenna centra la sua seconda vittoria esterna del campionato con una prestazione di grande cuore ed attenzione, riuscendo come richiesto da Foschi a concretizzare le occasioni che l’Albinoleffe ha concesso nel corso dei 90 minuti. La classifica vede i giallorossi in piena zona playoff a sole tre lunghezze dalla vetta. Lo stadio dell’Atalanta sorride ai colori giallorossi che bissano con il medesimo punteggio il risultato della scorsa stagione.
Primo tempo Squadre schierate a specchio con il 352, con l’Albinoleffe che cerca di mantenere il pallino del gioco e il Ravenna pronto a colpire non appena ne ha l’occasione. Il primo tiro in porta della partita arriva dal piede di Nocciolini che si gira dal limite dell’area, ma conclude di poco alto. La risposta dei padroni di casa arriva al 28′ con il tiro di Kouko che respinto finisce sui piedi di Stefanelli ma la sua conclusione defilata termina fuori dallo specchio dei pali. Passano due minuti e si sblocca il match, punizione di Selleri dalla tre quarti ribattuta, la riprende lo stesso 10 giallorosso che con un traversone imbecca Nocciolini sul secondo piano che incrociando trova la rete. L’Albinoleffe si spinge in avanti alla ricerca del pareggio e al 38′ sugli sviluppi di un corner ci vuole il miglior Venturi per deviare sopra la traversa l’incornata di Mondonico. In chiusura del primo tempo il Ravenna ha sui piedi di Eleuteri il colpo del ko, ma il tiro sull’inserimento dell’esterno viene ribattuto in angolo.
Secondo tempo Alla ripresa l’Albinoleffe inserisce Giorgione e passa al 343, e riparte nel macinare il gioco. Al 6′ una grande occasione per il Ravenna sempre sull’asse Selleri-Nocciolini, ma il tiro al volo da posizione defilata termina di poco oltre l’incrocio dei pali. Al 14′ Kouko trova Stefanelli che per poco non arriva ad impattare in prossimità dell’area piccola. L’Albinoleffe continua a spingere ed è Gelli a cercare la conclusione sull’uscita di Venturi, ma il tiro è ampiamente a lato. La più grossa occasione per i padroni di casa arriva al 26′ su Kouko che riceve palla all’interno dell’area e Venturi è prodigioso a deviare in angolo. A questo punto il Ravenna stringe i denti e non concede più occasioni agli avversari e porta al termine la partita sfiorando il raddoppio in contropiede sull’asse Siani-Sabba subentrati nella ripresa.
Dichiarazioni dopo-gara
Luciano Foschi (allenatore Ravenna): «Siamo partiti bene, soprattutto nel primo tempo creando buone trame. Nella ripresa siamo un po’ calati anche fisicamente, sapevamo che l’avversario è di qualità e propone calcio e ci poteva creare delle difficoltà. Nonostante questo siamo stati molto compatti concedendo pochissimo. Ci sono gare in campionato che devono essere interpretate nella giusta maniera, oggi i miei ragazzi sono stati bravissimi in questo aspetto».
Una OraSì coraggiosa e mai doma, sicuramente sulla strada giusta per ottenere una maggiore continuità, fa soffrire fino a 4’ dalla fine l’imbattuta capolista Fortitudo. Poi, dal 61-62, nella bagarre del Pala Dozza sono emerse inevitabilmente la qualità di Bologna e l’incredibile profondità del suo roster, che ha supplito senza battere ciglio all’infortunio di Hasbrouck poco dopo metà gara con un break di 18-5 che ha chiuso il match, pur se con un vantaggio non consono perchè troppo severo rispetto all’andamento del match. Non è bastato per completare il colpaccio uno straordinario Montano, che ha ripetuto qui le sue migliori partite in maglia Fortutudo, ma i meriti di un’OraSì che ha fatto soffrire la migliore squadra dell’A2 sono parsi comunque evidenti.
La Fossa dei Leoni riserva come del resto era prevedibile un’accoglienza trionfale a Luca Gandini, ex tra i più amati degli ultimi anni da queste parti. La Fortitudo trova buone soluzioni sotto canestro, con Pini in evidenza (12-4) . Buon impatto di Montano, che con quattro punti consecutivi al suo ingresso riduce lo svantaggio (13-10), poi la tripla di Masciadri costringe coach Martino al primo time-out (16-15). Prova ad allungare ancora Bologna con Benevelli e Hasbrouck ma Montano è in gas e con due triple ravvicinate porta l’OraSì al minimo distacco (23-21) al primo intervallo. Si riparte e Ravenna sorpassa con Laganà e poi Montano con un’azione da tre replica a Venuto. L’Aquila si aggrappa alle triple (Rosselli e due volte Benevelli) per tornare avanti 35-31 su un’OraSì che invece costruisce con pazienza e ruota sette giocatori. Ravenna perde qualcosa comunque a livello di precisione al tiro e così la Fortitudo può andare al riposo con un margine più ampio rispetto all’andamento del match (48-40).
Si riparte con gli stessi quintetti che avevano iniziato il match e la speranza giallorossa che il terzo quarto rappresenti ancora il tallone di Achille dell’imbattuta capolista. E così va: le triple di Laganà e Cardillo riaprono subito i giochi (48-46). La Fortitudo perde un paio di palloni con Fantinelli ma l’OraSì non ne approfitta del tutto pur se Hairston pareggia a quota 50 e poco dopo Gandini stoppa Mancinelli. Torna Montano per Laganà al terzo fallo, si ferma dolorante Hasbrouck e ora è bagarre su ogni palla, ma a differenza dei primi due quarti Bologna non riesce a lavorare sotto canestro in modo produttivo. Un tecnico discutibile a coach Mazzon e due su tre di Rosselli dalla lunetta rimandano avanti i padroni di casa (55-52) ma la solita tripla da casa sua di Montano ristabilisce la parità. Altro tecnico, questa volta a Cardillo, poi tripla di Leunen, uno su due per Laganà dalla lunetta e si va all’ultimo e decisivo quarto. Che si apre con Rubbini e Jurkatamm in campo e con il tecnico a Martino, poi Montano pareggia a quota 59. Torna Hasbrouck ma non al meglio e presto torna in panchina, c’è un faccia a faccia tra Montano e Cinciarini, l’ex in maglia rossa fa tre su tre dalla lunetta ed è sorpasso (61-62), controsorpasso con Rosselli e poi Cinciarini in contropiede nella solita bolgia in cui si trasforma il Pala Dozza quando sente puzza di bruciato. Allungano Pini dalla lunetta e Fantinelli (70-64), che poi con un’azione da tre chiude in pratica i conti (73-64). Finisce con i 200 tifosi al seguito che riservano i meritati applausi ad un’OraSì che ha messo in grande difficoltà l’imbattuta Fortitudo.
Dichiarazioni dopo-gara Andrea Mazzon (allenatore OraSì Ravenna): «Complimenti alla Fortitudo che ha giocato una gara molto fisica, abbiamo retto per tanto tempo ma alla fine non siamo riusciti a tenere fino in fondo. Come avevo detto prima della gara questa è una partita dalla quale c’era molto da imparare e così è stato. Credo che quando sei in trasferta su campi come questi per competere sempre devi fare canestro ma non sempre ci siamo riusciti, le disattenzioni a rimbalzo sono contate meno rispetto ai tiri sbagliati».
Volley Superlega / Con un’altra prestazione di grande livello Saitta e compagni sbancano Veroli e conquistano la prima vittoria fuori casa. E Rychlicki, ancora Mvp, stravince il duello con Petkovic
Sora-Ravenna 0-3
(22-25, 15-25, 19-25)
GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Kedzierski, Petkovic 8, Di Martino 4, Caneschi 5, Joao Rafael 15, Fey 3, Bonami (L), Marrazzo, Nielsen, Bermudez 1, Mauti (L). Ne: Farina, Esposito, Rawiak. All.: Barbiero.
CONSAR RAVENNA: Saitta 4, Rychlicki 20, Verhees 10, Russo 3, Raffaelli 7, Poglajen 11, Goi (L), Lavia 2. Ne: Di Tommaso, Argenta, Elia, Marchini. All.: Graziosi.
ARBITRI: Puecher di Padova e Brancati di Città di Castello.
NOTE: Durata set: 27’, 27’, 26’ (tot. 80′). Sora: 2 bv, 9 bs, 3 muri, 9 errori; Ravenna: 5 bv, 15 bs, 6 muri, 5 errori. Spettatori: 1310 (incasso di 4565 euro). Mvp: Rychlicki.
L’opposto lussemburghese Kamil Rychlicki mvp anche nella trasferta contro Sora
In terra laziale la Consar batte 3-0 Sora in un’ora e 20’, centrando il primo successo fuori casa di questa stagione e soprattutto la quarta vittoria in altrettanti scontri diretti per la salvezza. Con un Rychlicki che stravince il duello tra bomber con Petkovic, un attacco che viaggia oltre il 50% e un cambio palla efficace, Ravenna apparecchia la tavola per il meritato blitz a Veroli, in provincia di Frosonine, che sancisce anche il 10 su 10 nei precedenti con Sora, costretto a una gara di sofferenza e di difficoltà.
I sestetti Graziosi conferma il sestetto che ha travolto Latina (Saitta-Rychlicki, Poglajen-Raffaelli, Russo-Verhees), mentre rispetto al sestetto che ha vinto a Monza Barbiero si affida a Fey al posto di Nielsen: Goi e Bonami sono i due liberi.
Primo set Poglajen subito incisivo al servizio ed è 0-2 Consar. L’errore al servizio di Poglajen è solo una parentesi perché poi lo stesso argentino, Raffaelli e Rychlicki confezionano altre tre punti che spediscono il Globo a rapporto dal suo coach (1-5). Sora si scuote ma Ravenna non cede e si viaggia punto a punto fino al 6-10, quando con Verhees e un errore dei padroni di casa Ravenna vola sul +6 (6-12) e costringe Barbiero ad un nuovo time out. Al rientro in campo Sora sfoggia più grinta e determinazione e sull’asse Fey-Petkovic rosicchia 4 punti (12-14 e time out Ravenna): è cambiata l’inerzia del match adesso e il Globo agguanta la parità a quota 16 con un attacco vincente di Petkovic. E’ Rychlicki con quattro attacchi consecutivi a piazzare l’allungo che ricaccia indietro Sora ed è Lavia, subentrato a Raffaelli, siglare il punto che vale il primo set.
Secondo set Ravenna cresce in tutti i fondamentali e vola sul 4-8. Sora sfrutta due errori avversari per riavvicinarsi ma poi la Consar piazza un nuovo allungo (8-14) con Raffaelli e Verhees. E’ una Consar ora in pieno controllo del match con il Globo che non riesce a trovare le contromisure, nonostante gli ingressi di Nielsen e Bermudez. La squadra di Graziosi chiude il parziale sul 15-25 con due punti finali di Verhees, che termina il secondo set con 5 punti e un ace e un 75% in attacco.
Terzo set Punto a punto fino all’8 pari, poi con Verhees al servizio la Consar piazza il break (8-11), che il Globo è però bravo a neutralizzare piazzando un controbreak di 4 punti (è Joao Rafael il finalizzatore) che lo riporta in vantaggio, inducendo Graziosi a chiamare il time-out e a inserire di nuovo Lavia. Altro punto di Sora poi è proprio Lavia a fermare il treno di casa e Saitta a stampare il muro del nuovo sorpasso (14-15). E’ ancora punto a punto, prima che Petkovic strappi ancora con un ace infiammando il Pala Coccia. Lo stesso serbo sbaglia però al servizio e in attacco (errore confermato al video check) consegnando il pareggio alla Consar a quota 18. Qui Sora si sgonfia del tutto, la Consar con un Verhees e un Rychlicki (ancora MVP per la terza volta e uscito vincitore dal duello diretto con Petkovic) dilaganti, va a prendersi il quarto
scontro diretto su quattro e il primo meritato successo fuori casa, consolidando un sontuoso quinto posto. Il modo migliore per affrontare
in serenità e a mente sgombra le due prossime sfide a Perugia e con Trento.
Dichiarazioni dopo-gara Gianluca Graziosi (allenatore Consar Ravenna): «Gran partita, quella che abbiamo studiato e provato in allenamento in settimana. Devo dare merito ai ragazzi che è un pezzettino che ci danno dentro e cominciano a vedere il frutto del loro lavoro. Oggi per esempio il cambio palla ha funzionato pressochè in maniera perfetta; siamo un attimino andati in difficoltà all’inizio del terzo set perché non spingevamo al servizio come nei due precedenti parziali. Per il resto, penso che abbiamo fatto una grande partita; abbiamo vinto un altro scontro salvezza e questa vittoria, a mio avviso, vale più di tre punti, ma non facciamoci distrarre da pensieri strani: continuiamo a pensare che la salvezza sia l’unico obiettivo adesso a cui dobbiamo guardare».
Volley A2 femminile / Le ravennati tornano alla vittoria al PalaCosta contro le siciliane e si rilanciano nella corsa per qualificarsi alla Poule promozione
Esordio da protagonista per l’opposta cubana Yaremis Mendaro
In una sola partita la Conad ritrova la vittoria e quella che dovrebbe essere la sua miglior marcatrice, la opposta cubana Mendaro. Contro Marsala, le ravennati disputano un ottimo match al PalaCosta, aggiudicandoselo con autorità in soli tre set. Grazie a questi tre punti le biancorosse chiudono il girone di andata a una sola lunghezza di distanza dal qunto posto che vale la qualificazione alla Poule promozione, per cui hanno ancora tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo prefissato.
Sestetti iniziali Al fischio d’inizio il tecnico Caliendo schiera lo starting six composto da capitan Bacchi e Aluigi sulle bande, Zamora opposto, Agrifoglio al palleggio, Torcolacci e Gioli centrali, con Rocchi libero. Dall’altra parte del taraflex rosa il coach Barbieri fa scendere in campo Avenia al palleggio, Taborelli in diagonale, Gabrieli e Cosi al centro, Brzezinska e Angeloni attaccanti di posto 4, con libero Ameri.
Primo set In avvio sono le ospiti a presentarsi più pronte e a portarsi avanti 3-6 grazie all’ace di Taborelli. Ravenna torna subito sotto e, pur continuando a inseguire, pareggia prima sull’8-8, poi sul 10-10 con il muro di capitan Bacchi. L’ace di Gioli per il 13-12 vale il primo vantaggio per la Conad che si porta 14-12, ma viene raggiunta e superata. Caliendo getta nella mischia la rientrante Mendaro e scuote le sue ragazze, che tornano avanti sul 18-16 con Aluigi e non si guardano più indietro. La stessa Aluigi con due punti consecutivi lancia la fuga e Mendaro, prima firma il 24-19, poi chiude il set sul 25-21.
Secondo set Bacchi porta subito avanti 2-0 le padrone di casa, ma Marsala sorpassa sul 4-5 grazie a un fortunoso ace di nastro di Gabrieli. Per le ospiti il vantaggio resta però l’unico della frazione, perché Mendaro è implacabile e guida l’Olimpia Teodora al contro-sorpasso (7-5) e alla fuga. Quando la cubana mette a terra il 14-10, le siciliane riescono a tornare sotto fino a 15-14, ma è Gioli a ristabilire il +4 sul 19-15. Lombardi, subentrata a Torcolacci, firma il 22-17 e il set scivola via in favore della Conad, con Mendaro che chiude i conti con attacco e muro per il definitivo 25-20.
Terzo set Marsala prova il colpo di coda in apertura di terza frazione e vola sul 2-6, ma ancora Mendaro con due punti consecutivi e un ace di Lombardi riportano immediatamente le padrone di casa sul 6-7. Bacchi firma l’aggancio sull’11-11 e l’inerzia del parziale resta favorevole a Ravenna, che sorpassa sul 13-12 e con Gioli allunga sul 15-13. Le biancorosse si portano 17-14, ma hanno un piccolo blackout e, causa i troppi errori, si ritrovano in un amen sotto 17-18. Ci pensa la capitana Bacchi a rimettere in carreggiata la Conad, segnando l’attacco e il muro per il 23-20, prima che Mendaro, sempre a muro, chiuda il match per 25-21.
Dichiarazioni dopo-gara Nello Caliendo (allenatore Conad Ravenna): «Per noi era molto importante fare risultato e ci siamo riusciti. Ora che inizia il girone di ritorno bisogna dare continuità. Sappiamo bene cosa dobbiamo fare, dobbiamo solo guardare avanti a quello che sarà ed essere consapevoli che dipenderà tutto da noi. Saremo noi a scrivere il nostro destino». Yaremis Mendaro (opposto Conad Ravenna): «Ho aspettato questo momento a lungo. Sono stata ferma per infortunio sei settimane e avevo una gran fame di campo e di gioco. Oggi per me è stata in pratica la prima di campionato e sono molto contenta di aver fatto una buona prestazione. Ho dato tutto per recuperare al meglio e per questo sono molto soddisfatta per me e per la squadra».
Le ragazze della Conad espongono lo striscione sulla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne
Celebrazioni per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne Per dimostrare la sensibilità della società di via Trieste nei confronti di un dramma sociale che in tempi recenti ha colpito duramente anche la città di Ravenna, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne l’Olimpia Teodora ha offerto a tutte la possibilità di assistere gratuitamente alla partita Conad-Sigel. Un PalaCosta gremitissimo ha così seguito con grande trasporto, alle 16.35, la piccola cerimonia di scambio doni simbolici tra Paolo Delorenzi, presidente dell’Olimpia Teodora, e Alessandra Bagnara, presidentessa di Linea Rosa, alla quale hanno presenziato Ouidad Bakkali, assessore alle politiche e cultura di genere del Comune di Ravenna (che è intervenuta per sottolineare la vicinanza dell’amministrazione comunale), Roberto Fagnani, assessore allo Sport del Comune di Ravenna, Cristina D’Aniello (sostituto procuratore della Repubblica), Guido Ballestri, Silvia Gordini, in rappresentanza del Liceo Artistico “Nervi Severini” di Ravenna e altri volontari ed esponenti del mondo associativo che opera per dare assistenza e aiuto alle donne colpite da questo dramma sociale e personale. Rossana Giacalone Caleca, dirigente della Sigel, ha donato un simbolico e graditissimo mazzo di fiori rossi.
Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa (www.linearosa.it) ha offerto un’artistica mattonella realizzata dagli studenti del Liceo Artistico “Nervi Severini”, recante l’iscrizione “Ravenna città amica delle donne”, mentre Paolo Delorenzi, presidente della Conad Olimpia Teodora, ha consegnato a Linea Rosa una maglia della squadra con sopra apposto il logo dell’associazione ravennate. La giornata di sport e impegno sociale è proseguita poi con l’esposizione da parte delle atlete delle due squadre di uno striscione.
Il circolo culturale di via Ghibuzza lamenta una limitazione delle attività, ma il caso non è chiaro. Interrogazione a Sindaco e Giunta di CambieRa
Il giardino del circolo “Abajur” di via Ghibuzza
Da qualche giorno, il club privato “Abajour” che ha sede nello storico spazio dell’Aurora di tradizione socialista, in via Ghibuzza a Ravenna, è al centro di un nuovo caso di “conflitto di vicinato” fra movida e quieto vivere, al punto – si lamentano i soci/gestori – da essere costretti ad annullare iniziative di notevole interesse e restringere l’attività aggregativa.
Per “Abajur” (circolo affiliato Aics) non si tratta solo di servire da mangiare e bere ma soprattutto di organizzare proiezioni cinematografiche, concerti, incontri e curiose serate a tema, frequentate soprattutto dai più giovani. Insomma, uno spazio di aggregazione sociale e culturale, non istituzionale, ma molto attivo, creativo e apprezzato.
A quanto pare, per questioni di “schiamazzi” e di fumo (di sigarette o cucina, boh, non si capisce bene dalle dichiarazioni su Facebook dei gestori, ndr), i vicini di casa del circolo – un “vecchietto” sembra, dai vulgata dei social network – avrebbero protestato fino ad averla vinta, costringendo il circolo a limitare le proprie attività, a partire dall’utilizzo del giardino, spazio per molte iniziative di Abajur che confina all’aperto con altre proprietà private.
Su Facebook e simili si è scatenata una comprensibile levata di scudi a favore del circolo preso di mira da vicini insofferenti, ma in effetti servirebbero meno emoticon un po’ più di trasparenza sul caso.
Nel senso che non è il primo caso a Ravenna di “repressione” – per ora a quanto pare solo parziale e senza chiare motivazioni – di una attività di animazione rivolta ad un pubblico, tendenzialmente giovanile, che turba la “quiete pubblica”. Negli ultimi anni ha riguardato diversi locali a Ravenna e dintorni (pensiamo solo alla movida in spiaggia) sollevando polemiche sul provincialismo e il perbenismo di una città, che vorrebbe essere al passo coi tempi, aperta alle nuove generazioni e al turismo, ma che in effetti è solo un “paese per vecchi”.
Però sed lex dura lex. E pertanto, va sottolineato, che i pubblici esercizi e ancor piùi i circoli privati-associativi hanno delle regole molto precise, alle quali si aggiungono le ordinanze municipali, che devono essere rispettate. Sono leggi troppo rigide? Sono anacronistiche? Forse. Intanto, se anche uno solo s’impunta – su una tragressione delle norme – è certo che la spunta e te la fanno pagare. E non ci puoi fare niente…
Allora la solidarietà ci sta tutta nei confronti di chi ha la passione e il coraggio, anche imprenditoriale, di animare un locale o un circolo, che rischia di essere inibito da una presa di posizione intollerrante. Ma i diritti sono tali e virtuosi se non sopravanzano quelli di altri, secondo regole condivise. Su questo aspetto serve sempre fare chiarezza. E per trovare una soluzione serve il confronto e la politica capace di mediare, l’idealismo non basta.
Ed è quello che chiede, sul caso Abajur, un question time avanzato da Samantha Tardi del gruppo consiliare CambieRa al Sindaco e alla Giunta di Ravenna che recita così: «Premesso che di questi giorni l’ennesima polemica scaturita dall’eterna diatriba tra locali che promuovono vita sociale, divertimento e congregazione più o meno giovanile e relativo diritto al riposo del vicinato circostante, in particolar modo, stavolta, è stato il turno del Circolo Abajur di via Ghibuzza: una piccola stradina stretta e priva di parcheggio, completamente composta da vecchie case residenziali ai margini della Via Fiume Abbandonato.
Considerato che polemiche simili non sono rare nella nostra città, infatti abbiamo assistito, negli anni, a diversi tentativi di apertura locali per accontentare la giovane cittadinanza – costretta altrimenti ad uscire da Ravenna per trovare luoghi interessanti – colpiti poi dal difficile connubio tra movida e vicinato, il quale pretende, anche giustamente, di aver diritto al riposo notturno.
Si domanda al Sindaco e alla Giunta: che cosa si intende fare per conciliare le esigenze di entrambe le utenze? Quale posizione assume questa Amministrazione di fronte, in questo caso, alla vicenda Abajur? Esistono intenzioni politiche per poter creare quartieri interamente a vocazione “movida”, mantenendo i residenziali scevri da rumori fastidiosi sotto casa»?
Vedremo se questa interrogazione “ufficiale” e la mobilitazione mediatica a sostegno del circolo riuscirà, una volta tanto, ad attivare una ponderata mediazione fra evidenti esigenze di socialità e la paciosa privacy di certi cittadini. Ma lì dov’è, non altrove.