La società ravennate ha organizzato incontri in collaborazione con un consulente pedagogico
Incontri per formare allenatori, dirigenti e soprattutto genitori di piccoli calciatori. È il progetto “Il calcio è benessere per tutti” che si è svolto nei mesi scorsi a Lido Adriano, sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e che ha visto protagonista la dottoressa Eva Preto, consulente pedagogico. Un progetto rivolto ai più piccoli (nati tra il 2007 e il 2012) e sviluppato su tre aree tematiche: autonomie (saper fare una serie di cose da soli, senza l’aiuto degli adulti), buone pratiche educative (imparare a rispettare gli altri, ad essere gentili e corretti), autostima personale e di gruppo (imparare il gioco di squadra attraverso la conoscenza e la fiducia dei compagni e capire che si può vincere solo se si pensa di vincere insieme).
Ma una parte del progetto ha riguardato appunto l’atteggiamento e il comportamento dei genitori sempre più spesso sbagliati, come testimoniano anche articoli di cronaca. «Ecco allora – spiega Preto – la necessità di valorizzare sempre più quella che è pur sempre la principale istituzione educativa, cercando di far capire agli adulti e ai genitori la necessità di un approccio sereno, corretto, educato e l’importanza di comprendere quale può essere il modo migliore per aiutare i loro figli a crescere in modo sano ed armonico nel rispetto dei valori dello sport».
La segnalazione di Panizza, consigliere comunale: «Hanno dato a tutti lo stesso orario»
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una segnalazione di Emanuele Panizza, consigliere comunale del gruppo misto: «Mercoledi 30 maggio sono stato convocato all’Inps per una visita a verifica dell’invalidità. Appuntamento fissato alle 11.30 così come a un numero imprecisato di altre persone, minimo tre o quattro. Alle stavano visitando il numero 10 e io avevo il 12. Al di là che non si capisce con quali parametri scelgono gli invalidi da visitare, visto che in fila di possibili finti invalidi ne vedevo pochi, mi chiedo con quale criterio fissino a tutti lo stesso orario. Un’assoluta mancanza di rispetto per il cittadino, che viene trattato con una superficialità disarmante».
Gli allievi hanno cantato anche l’inno di Mameli formando un grande tricolore umano
I 70 anni della Costituzione sono stati festeggiati anche alla scuola primaria Camerani di Ravenna, dell’Istituto Comprensivo del San Biagio, con una grande festa che martedì 29 maggio ha coinvolto gli oltre 400 allievi e tutte le loro famiglie. Uno spettacolo civico a tratti commovente, dove i bambini formavano una grande bandiera dell’Italia con le magliette colorate e insieme hanno cantato l’inno di Mameli per accogliere genitori e famigliari.
Canzoni sui valori della solidarietà e della convivenza (con tanto di un “ballo del rispetto”), interpretazioni dai ragazzi di quinta dei principi fondamentali della Carta hanno fornito una vera e propria “lezione” agli adulti presenti sulle basi su cui si fonda la democrazia italiana.
Allo spettacolo, che ha preceduto una festa nell’ampio giardino, ha partecipato anche il vicesindaco Eugenio Fusignani che si è detto commosso e ha suggerito che quel tipo di lavoro venga esteso anche ad altre scuole del territorio dato il valore che esprime.
La dirigente Carla Solaini ha concluso ricordando come la Costituzione si occupi anche di scuola e di diritto allo studio, quello di cui tutti i bambini presenti possono godere.
Un pomeriggio dunque decisamente sui generis nella scuola di via Bargigia dove il divertimento si è coniugato all’educazione civica.
«Una realtà unica sul piano della ricerca». In corso le selezioni: i 12 vincitori inizieranno il percorso in novembre
La presentazione del progetto
Novità nel mondo universitario ravennate: nasce il Dottorato in Beni Culturali e Ambientali. L’obiettivo è quello quello di coniugare i saperi inerenti il patrimonio culturale e ambientale in una prospettiva trasversale e metadisciplinare, rappresentando dunque una realtà unica sul piano della ricerca. Il dottorato nasce dalla compartecipazione di otto dipartimenti (Dipartimento di Beni Culturali come struttura proponente e 7 concorrenti: Dipartimento di Architettura, Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria).
Alla dimensione innovativa del dottorato concorrono sia le discipline giuridiche e umanistiche sia quelle tecnico-fisiche e diagnostiche per quanto riguarda la tutela e la conservazione dei beni culturali e ambientali, e inoltre le metodologie digitali, nella prospettiva già consolidata sul piano internazionale del digital heritage.
«Questo Dottorato è il segno di quanto la Ravenna universitaria sia maturata negli anni, arrivando a proporre un progetto congiunto tra tutte le strutture che vi fanno ricerca – ha detto la presidente del Campus, Elena Fabbri, in occasione della conferenza stampa di presentazione –. È un progetto fortemente voluto, che mi piace citare come ‘Dottorato di Campus’ perché rappresenta il valore scientifico dell’intero Campus, e anche la nostra volontà di maggiore integrazione con il territorio e vero radicamento della ricerca nella sede».
«Rappresenta un progetto molto ambizioso – aggiunge il prorettore alla Ricerca Antonino Rotolo – che rientra in una strategia di investimento sul dottorato di ricerca portato avanti dall’Ateneo. Manca infatti in Italia la consapevolezza che il dottorato sia un titolo e coincida il terzo livello di formazione, in pratica di coloro che rivestiranno le più alte cariche dirigenziali. Investire sul dottorato significa inoltre investire sul radicamento della ricerca e il rafforzamento del Multicampus».
Suddiviso in due curricula, ovvero Beni Culturali e Ambientali – Memoria, Tutela, Diritti (curriculum 1) e Science and Technologies for Cultural Heritage (curriculum 2, internazionale), e guidato da un Collegio di 24 docenti di alto livello scientifico, il Dottorato mette a disposizione 12 posti con borsa attraverso cui formare ricercatori o esperti qualificati che abbiano appreso e siano in grado di sviluppare teorie e tecniche avanzate di conservazione, tutela e gestione di questo tipo di beni sul piano ambientale, culturale e giuridico, sulla base di una adeguata contestualizzazione storica e con appropriate strategie di comunicazione e valorizzazione, con alto livello di specializzazione ma con una formazione che li renda preparati a collaborazioni in team di ricerca multidisciplinari.
«Il dottorato in Beni Culturali e Ambientali – spiega il Stefano Benazzi, coordinatore del Dottorato – costituisce un unicum in Italia, dove competenze umanistiche, scientifiche e delle scienze sociali confluiscono in un unico ambito fortemente integrato. Il Dottorato – continua Benazzi – presenta forti elementi di internazionalizzazione attraverso lo sfruttamento del network internazionale dei membri del Collegio e delle loro strutture per offrire stage e periodi di soggiorno in centri di ricerca stranieri, la presenza al suo interno di uno specifico curriculum in lingua inglese (‘Science and Technologies for Cultural Heritage’), e accordi con università e istituti stranieri per il cofinanziamento di due borse congiunte di Dottorato, nello specifico l’Università di Copenaghen e la Royal Netherlands Institute for See Research (NIOZ). L’obiettivo è di formare professionisti altamente qualificati, specializzati in ambiti di ricerca diversi, con elevate possibilità di competere sul mercato internazionale».
Il Dottorato rafforza l’identità del Campus di Ravenna – scrivono dall’Università – «ne promuove lo sviluppo e completa il radicamento di attività formative e di ricerca con la partecipazione formale e sostanziale di Strutture che rappresentano la grande maggioranza dei docenti incardinati. Inoltre si collega fortemente alla identità della città: città d’arte, e centro produttivo con una delle maggiori concentrazioni in Italia di reperti di archeologia industriale; città di mare ponte fra oriente e occidente sul piano politico, economico, culturale, e territorio con un patrimonio bioambientale complesso e in continua interazione con l’intervento dell’uomo».
«Siamo felici di contribuire finanziando in parte il progetto – sottolinea il presidente di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri – perché da sempre Fondazione Flaminia è stata favorevole alla multidisciplinarietà e ha sostenuto la sfida di far dialogare i docenti del Campus di Ravenna. Il nostro ruolo in questo caso non si limita a quello di ente di sostegno, ma anche di centro per l’innovazione Cifla che opera da collettore tra ricerca e territorio, affinché si concretizzi il vantaggio che la presenza dell’università rappresenta per un territorio».
Al momento sono in corso le prove di selezione dei candidati, che si concluderanno il 18 giugno con la pubblicazione degli esiti finali del concorso, e i 12 vincitori inizieranno le attività di dottorato il 1 novembre.
Sabato 9 giugno con la pellicola “Metti la nonna in freezer”. Presenti in sala anche i registi
Sabato 9 giugno inaugura la stagione cinematografica estiva tanto attesa dai ravennati della Rocca Brancaleone. E a battezzare l’arena di Ravenna sarà un volto noto come Fabio De Luigi, l’attore di Santarcangelo protagonista della pellicola “Metti la nonna in freezer” che verrà proiettata dalle 21.30.
Oltre a De Luigi saranno alla Rocca anche i registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi.
Premiate le scuole più virtuose nel progetto Riciclandino di Hera che mette in palio premi
La settima edizione di “Riciclandino”, iniziativa di Hera che promuove l’utilizzo delle stazioni ecologiche da parte di studenti e famiglie, ha fatto sì che sono stati conferiti alle stazioni ecologiche del ravennate circa 682mila kg di rifiuti differenziati. Il progetto è a cura del Comune di Ravenna e Gruppo Hera, in collaborazione anche con i Comuni di Faenza, della Bassa Romagna, Cervia, Russi, Atersir e Legambiente.
Questa mattina, 30 maggio, alla Sala D’Attorre si sono svolte le premiazioni degli studenti di Ravenna, alla presenza dell’Assessore all’ambiente Gianandrea Baroncini e di rappresentanti del Gruppo Hera che hanno consegnato i premi alle scuole vincitrici. Le scuole del Comune di Ravenna hanno conferito oltre 431.387 Kg. Tra esse i migliori risultati sono stati raggiunti dai piccoli allievi della scuola d’infanzia Piccolo principe che, grazie al lodevole impegno di bambini e famiglie che hanno conferito in stazione ecologica circa 64.000 Kg. di rifiuti differenziati, si sono aggiudicati 3.000 euro e si sono confermati miglior scuola della provincia per i risultati ottenuti, per il terzo anno consecutivo. A seguire: la scuola primaria Camerani con 1.381 euro (circa 25.000 Kg. di rifiuti differenziati conferiti), la primaria Morelli con 1.342 euro (oltre Kg. 18.400 di rifiuti differenziati conferiti) e la primaria Torre con 1.240 euro (circa 25.000 Kg. di rifiuti differenziati conferiti).
Si è svolta anche la premiazione del progetto che riguarda la raccolta delle vecchie scarpe da ginnastica, per ricavare dalla suola, la gomma necessaria a creare il pavimento di un parco giochi nelle zone terremotate. i migliori risultati sono stati segnati dall’Infanzia Polo Lama Sud che ha raccolto circa 94 scarpe e ha vinto 400 euro, dalla materna Le Ali con 90 scarpe e ha vinto 400 euro e dalla primaria Camerani con 70 scarpe e ha vinto 386 euro.
Ad ogni scuola che aderisce al progetto, viene assegnato un apposito codice a barre, riprodotto su tessere distribuite a ciascun alunno. I ragazzi che con i propri genitori si recano alle stazioni ecologiche per conferire i rifiuti ed esibiscono il codice a barre identificativo dell’utente (es. il codice a barre della vecchia bolletta di igiene ambientale) per i conferimenti in stazione ecologica assieme alla Tessera Riciclandino e usufruisce dello sconto di 0,15 euro/kg per i conferimenti dei seguenti rifiuti scontabili: carta/cartone, vetro/lattine, plastica, olio minerale, olio vegetale e batterie. In più ulteriori 4 euro per i conferimenti di ingombranti e RAEE voluminosi.
Per alcuni periodi tratti chiusi al traffico: i residenti che non potranno accedere alle aree private di sosta avranno un permesso temporaneo per posteggiare gratuitamente in zone limitrofe
Dall’11 giugno partono i lavori per riqualificare via Oriani a Ravenna, un intervento che segue quello della vicina via Pascoli, realizzato l’anno scorso, per un investimento complessivo di 550mila euro. Si interverrà, alternativamente, nel tratto da via Cerchio a via Tombesi dall’Ova e in quello da via Tombesi dall’Ova a via Guaccimanni. La fine dei lavori è prevista per il 31 dicembre: in questi sei mesi la viabilità e la sosta subiranno delle modifiche.
I lavori comporteranno il divieto di transito e di sosta per tutti i veicoli, mentre sarà sempre garantita l’accessibilità pedonale (in caso di particolari necessità di accesso, i residenti e domiciliati, nonché le attività commerciali e artigianali, potranno coordinarsi direttamente con l’impresa esecutrice, compatibilmente con le esigenze del cantiere). Una volta emessa l’ordinanza specifica, il Comune provvederà a darne comunicazione, in quanto da quel momento residenti e domiciliati in via Oriani che non sono già muniti di contrassegno di tipo “SR”, in quanto attualmente i loro veicoli sostano in area privata, potranno rivolgersi all’ufficio permessi della Polizia municipale per richiedere un contrassegno temporaneo di tipo “P”, corrispondendone i relativi costi, che consenta per la durata dei lavori la sosta gratuita nelle aree limitrofe regolamentate a parcometro e in piazzale Segurini (parcheggio antistante al Mar in angolo fra via di Roma e viale S. Baldini).
Saranno rifatti la pavimentazione stradale e i marciapiedi, mediante la realizzazione di due fasce laterali a raso protette di larghezza variabile da un metro a un metro e mezzo. Sarà mantenuta l’unica corsia di marcia a senso unico, come allo stato attuale. Si interverrà anche sulla rete fognaria, demolendo una delle due fognature esistenti, oramai non più efficiente, al fine di poter allacciare gli scarichi esistenti all’altra fognatura, idonea alla raccolta e smaltimento; saranno realizzati inoltre interventi di rifacimento puntuali sulla rete acquedotto e gas. Per l’impianto di pubblica illuminazione è prevista la predisposizione della tubazione con pozzetti per l’eventuale futuro interramento dell’esistente linea aerea. A completamento dell’intervento, sarà totalmente rifatta la segnaletica orizzontale e verticale.
È partito il cantiere di un intervento che la località costiera attende da quasi vent’anni. De Pascale: «Vogliamo portare anche una Casa della Salute in paese»
L’attesa di Lido Adriano che dura da quasi vent’anni è finita: è partito il cantiere per la costruzione di un nuovo polo scolastico che ospiterà elementari e anche le medie che oggi non sono presenti nella località costiera. La capienza sarà di circa 250 studenti. Questa mattina, 30 maggio, alla presenza delle autorità e di una rappresentanza di studenti c’è stata la “posa della prima pietra” con il sindaco Michele de Pascale che ha definito questo intervento come quello che rimarrà il più rilevante dei suoi cinque anni di mandato.
L’investimento per le casse del Comune sarà di circa 3,5 milioni (qui abbiamo ricostruito il percorso tortuoso di questo progetto nel corso degli anni): «È stato il primo atto della mia nuova amministrazione – dice De Pascale – e difficilmente il primo è anche il più rilevante. Ma in questo caso sarà così». Il primo cittadino ha poi affermato che con l’Ausl sono in corso le trattative perché venga realizzata nello stesso lido anche una Casa della Salute. Con De Pascale, a imbracciare simbolicamente picconi e badili in cantiere, c’erano il dirigente dell’Istituto comprensivo del Mare Giancarlo Frassineti e gli assessori Ouida Bakkali (Istruzione) e Roberto Fagnani (Lavori pubblici).
Il primo stralcio prevede la costruzione di due corpi di fabbrica a pianta rettangolare con dieci aule di lezione più due aule speciali con annessa palestra (al momento inesistente nella località) per l’attività psicomotoria degli allievi e attività sportive extrascolastiche regolate dal Coni e/o da Federazioni Sportive Nazionali riconosciute dal Coni stesso, uniti da un corpo di collegamento anch’esso rettangolare che congiunge le strutture nei percorsi e le separa per l’utilizzo in orari differenziati. Gli edifici sono a pianta rettangolare, posti in linea con via Tono Zancanaro e a ridosso del parcheggio per quaranta vetture circa. La palestra non sarà strutturata come una semplice aula di attività motoria, ma avrà dimensioni sufficienti per essere utilizzata anche per allenamenti di squadre locali in orario extrascolastico con una piccola tribuna da cento posti.
Marcis, Durante e Fusillo, da anni in servizio in viale Berlinguer, hanno superato l’esame al termine del corso e sono stati riassegnati a Ravenna con nuovi incarichi
Sono in servizio da anni alla questura di Ravenna e continueranno a farlo ma da oggi sulla divisa hanno i galloni di commissario: Caterina Durante, Marco Fusillo e Massimo Marcis hanno concluso il corso di formazione e superato gli esami finali ottenendo la nuova qualifica e il capo della polizia Franco Gabrielli li ha assegnati agli uffici di viale Berlinguer con nuovi incarichi connessi alla qualifica rivestita. Stamani, 30 maggio, il questore Rosario Eugenio Russo ha incontrato i tre neo commissari augurando loro buon lavoro in vista dei nuovi impegni.
L’operazione straordinaria disposta dalla questura ha riguardato anche nove esercizi commerciali e siti produttivi. Denunciati due stranieri
Le zone dei Giardini Speyer, della stazione ferroviaria, di alcuni insediamenti produttivi e dei lidi ravennati sono state passate al setaccio dalla polizia ieri, 29 maggio, nell’ambito di un controllo straordinario del territorio disposto dal questore Rosario Eugenio Russo nella consueta attività istituzionale. Il servizio della polizia ha portato all’identificazione e al controllo di 167 persone e di 22 veicoli. L’attività di controllo ha interessato anche 9 esercizi commerciali/produttivi e gli scali ferroviari nell’area del porto San Vitale e del polo chimico
Sono stati rintracciati due cittadini extracomunitari, un 40enne e un 33enne tunisini senza fissa dimora e non in regola con le norme sul soggiorno: dopo la denuncia per la violazione delle norme del testo unico dell’immigrazione al primo è stata data una intimazione lasciare il territorio nazionale entro sette giorni, il secondo è stato trasferito al Cie di Torino per la successiva espulsione dal territorio nazionale.
Fino al 17 giugno al museo Mar gli scatti del fotografo ravennate che si è improvvisato fattorino. Il 31 maggio sarà nelle sale della Loggetta Lombardesca per firmare volumi e magliette
Il catalogo della mostra “Andante”, che espone gli scatti del ravennate Alex Majoli al Mar di Ravenna fino al 17 giugno, è andato esaurito per la seconda volta e oggi, 30 maggio, al bookshop della Loggetta Lombardesca ne sono state consegnate altre cento copie da un corriere eccezionale: lo stesso fotografo in persona. Majoli con il suo staff è arrivato al Mar con galleristi e operatori del settore e si tratterà a Ravenna fino a domani quando dalle 10 alle 11.30 sarà proprio negli spazi della mostra per firmare le copie del catalogo e le magliette realizzate per l’occasione.
Per il decimo anno le celebrazioni nella località costiera. Il clou degli eventi il 2 giugno ma già dal 31 maggio le prime iniziative
Il Cisim di Lido Adriano
Decima edizione della Festa della Repubblica di Lido Adriano. A organizzare come abitudine è il Cisim che in questi anni ha visto crescere la partecipazione attiva degli abitanti del paese, in particolare delle famiglie, dei bambini di Lido Adriano, «che sempre più numerosi collaborano attivamente alla sua realizzazione», si legge nel comunicato inviato alla stampa.
A conclusione della stagione 2017/18, la Festa della Repubblica raccoglie e mostra attività realizzate nel corso dell’anno e prevede eventi, ognuno dei quali è realizzato in collaborazione con una rete di sostenitori e collaboratori: realtà musicali e artistiche della città, scuola elementare di Lido Adriano e media di Marina di Ravenna, cittadini e famiglie di Lido Adriano, associazioni.
Giovedì 31 maggio alle 18 verrà inaugurata la mostra fotografica di Adriano Zanni, La terra dei sogni a buon mercato ,che ripercorre negli scatti realizzati nel corso degli anni a Lido Adriano, “i sogni architettonici e urbanistici mai del tutto realizzati degli albori, l’effimero sogno di meta della riviera estiva, il declino e il successivo tentativo di rinascita, il sogno di integrazione e riscatto per persone di oltre cinquanta etnie che vi si sono trasferite ripopolandolo”. Alle 20.30 dello stesso giorno avrà luogo l’incontro Lido Adriano tra passato e futuro, condotto da Laura Gambi del Cisim, che assieme al sindaco Michele de Pascale e al presidente della Pro loco Gianni De Lorenzo ripercorrerà i cinquant’anni di storia del paese, la sua evoluzione, “la ricerca ancora in atto di un’identità urbana definita, pur rappresentando Lido Adriano uno dei più interessanti melting pot italiani, il rapporto con la città e la politica, le prospettive e i progetti futuri”. La riflessione si avvierà dalla presentazione del libro L’ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano, dialogo e proiezione di immagini con gli autori Saturno Carnoli, Cesare Albertano, Domenico Mollura e con l’editore Ivan Simonini.
Venerdì 1 giugno dalle 10 allo Spazio Polivalente Agorà si terrà infine la Fiera del baratto e riuso.
Il 2 giugno dalle 16 la parata per le strade di Lido Adriano in collaborazione con le scuole (ritrovo davanti alla Cassa di Risparmio di viale Virgilio) mentre alle 18 al Cisim “poetry slam” dedicata a Alberto Dubito, poeta, musicista, fotografo, street artist scomparso a soli 20 anni. Alle 22 (dopo la grigliata in giardino, su prenotazione) è invece in programma il concerto della Classica Orchestra Afrobeat, band che ispira la propria produzione artistica “alla contemplazione catartica delle voci della natura e crea un proprio habitat immaginifico alla ricerca di una primitiva armonia tra l’umano e il divino, con sonorità afrobeat”.
Anche quest’anno verranno inoltre presentati gli esiti dei laboratori svolti durante l’anno. Giovedì 31 maggio alle 19 verrà presentato il 5° Quaderno del Cisim, “L.A. Stories”, realizzato con i ragazzi e le ragazze dello Spazio Sociale Polivalente Agorà di Lido Adriano. Il Quaderno è frutto del laboratorio fotografico condotto da Alessandra Dragoni per Osservatorio Fotografico e ricostruisce, attraverso le immagini di persone e di luoghi, i mondi degli affetti e dei legami dei ragazzi, raccolti nella quotidianità e nella ricchezze delle loro molteplici appartenenze culturali. Venerdì 1 giugno alle 19 è la volta della non-scuola del Teatro delle Albe, realizzata in collaborazione con Cisim e Spazio Polivalente Agorà, che vede in scena 30 bambini e bambine di Lido Adriano, Punta Marina e Ravenna, con Il Piccolo Principe di L.A. Sabato 2 giugno alle 16.30 avrà luogo invece l’esibizione del laboratorio di danza hip hop – progetto dancER 2018, che si è svolto con cadenza settimanale nel corso degli ultimi mesi, rivolto a bambini e ragazzi di Lido Adriano e che è stato ospitato, promosso e sostenuto dal Cisim.