giovedì
21 Agosto 2025

Il Ravenna sbanca Salò grazie a Broso, blinda la salvezza e aggancia la zona playoff

Calcio C / Strepitosa prova agonistica, tecnica e tattica dei giallorossi che fermano la Feralpi, quarta forza del girone. E’ l’attaccante, tornato al gol dopo tre mesi e mezzo, a firmare il quinto successo nelle ultime sei gare, con la squadra di Antonioli che raggiunge al decimo posto la Triestina

Feralpisalò-Ravenna 0-1
FERALPISALO’ (3-5-2): Livieri; Legati (35’ st Emerson), Ranellucci, Bagadur (1’ st Martin); Vitofrancesco, Voltan, Staiti, Dettori (9’ st Raffaello), Parodi (26’ st Ponce); Guerra (9’ st M. Marchi), Ferretti. A disp.: Caglioni, Arrighi, Luche, Magnino, Tufano, Marchetti, Loi. All.: Toscano.
RAVENNA (3-5-2): Venturi; Venturini, Lelj, Rossi; Magrini (40’ st Ronchi), Piccoli, Papa, Maleh, Barzaghi; Maistrello (21’ st Selleri), Broso (40’ st De Sena). A disp.: Gallinetta, E, Ballardini, Costantini, A. Ballardini, Ierardi, Sabba, Marzeglia. All.: Antonioli.
ARBITRO: Rossetti di Ancona.
RETE: 18’ st Broso.
NOTE – Amm. Bagadur, Broso, Ranellucci, Staiti. Spettatori 627 (407 paganti, 220 abbonati). Angoli: 4-4. Recupero; 2’ e 4’.

Ravenna FC Santarcangelo 3 1 [16 Dicembre 2017]
Una esultanza di Antonio Broso, decisivo nella trasferta contro il FeralpiSalò
E’ duello tra leoni, ma quelli del Ravenna sono più affamati e feroci di quelli del Garda. Così, con un’altra prestazione di notevole spessore agonistico e con un vero capolavoro tattico, e con il gol di Broso, tornato a segnare dopo tre mesi e mezzo (l’ultimo centro contro il Santarcangelo nell’ultima di andata), i giallorossi sbancano il “Turina” di Salò, nel recupero della 28ª giornata, si prendono la quinta vittoria in trasferta e la quinta in totale nelle ultime sei partite, e chiudono in pratica ogni discorso salvezza, apparecchiandosi la tavola per un finale di stagione in cui provare a cambiare in corsa il proprio obiettivo. Grazie a questi tre punti, infatti, la squadra di Antonioli raggiunge la Triestina al decimo posto in classifica, ultimo utile per partecipare ai playoff per la promozione in Serie B. Nel mirino in più c’è il Pordenone, distante sì tre lunghezze, ma con ben due gare disputate in più.

Primo tempo Senza Capitanio e Cenci, infortunati, e senza Palermo, colpito da influenza nelle ore precedenti il match, e con un robusto turn over (5 undicesimi cambiati rispetto alle ultime partite) considerando le tre gare in nove giorni, il Ravenna sfoggia una partita sontuosa, scoprendo subito le sue intenzioni, impostando una gara all’attacco e costringendo la Feralpisalò ad un match di contenimento. Rossi, schierato nella difesa a tre, con due tiri dal limite che sorvolano di poco la traversa, ha sul sinistro le prime due possibilità, di Maistrello al 27’ l’altra opportunità ma l’attaccante non arriva per questione di centimetri sul cross basso di Magrini, non intercettato dai difensori di casa. Solo nel finale la Feralpi riesce a spezzare la pressione e l’egemonia ospite presentandosi al tiro prima con Ferretti, che sfiora il palo alla sinistra di Venturi, e poi con Voltan, la cui bordata al 43’ picchia sotto la traversa, con il pallone che rimbalza al di qua della linea, quindi in campo.

Secondo tempo La ripresa si apre ancora con i tentativi di Voltan che al 4’ indirizza sotto la traversa (Venturi è strepitoso nella deviazione in angolo) e al 13’ ci prova con un rasoterra dal limite, sventato coi piedi dal portierone giallorosso. Ma al 17’ il Ravenna colpisce con Broso che raccoglie un suggerimento di Maistrello e calcia in porta ingannando Livieri. Venturi sfoggia una paratona su Parodi nell’immediata replica dei salodiani. Entra Selleri per Maistrello e proprio il neo entrato, che agisce da esterno alto, quasi da seconda punta, al 25’ raccoglie un pallone vagante in area e centra il palo basso alla sinistra di Livieri. Non succede altro, per merito dei giallorossi che tengono lontani dall’area gli avversari. Il Ravenna vince e convince, confermando la sua crescita sontuosa, la Feralpisalò resta a secco dopo 21 partite di fila in cui andava a bersaglio.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Mauro Antonioli (allenatore Ravenna FC): «E’ un successo dal sapore dolce – commenta mister Antonioli – perché ottenuto contro una grandissima squadra e dopo una partita strepitosa da parte nostra. Era importante per noi fare risultato, i ragazzi stanno facendo grandi cose e hanno dato un’altra dimostrazione di crescita esponenziale. Oggi ho fatto turn over, cambiando 5 giocatori, che non avevano giocato sabato e ho ottenuto risposte stupende: credo che mai come oggi questa sia la vittoria del gruppo. Credo che con questa vittoria il discorso salvezza sia ormai in archivio: dovremmo suicidarci per non raggiungerla. Adesso possiamo giocare queste ultime cinque partite senza pressioni, con la mente più libera, godendoci la crescita di questi ragazzi e di questo gruppo».

Risultati (recuperi 28ª giornata): FeralpiSalò-Ravenna 0-1, Vicenza-Fermana 1-1, Fano-Gubbio 0-1; mercoledì 11 aprile (ore 18.30) Reggiana-Mestre; giovedì 12 aprile (ore 14.30) Santarcangelo-Sudtirol.

Classifica: Padova (29 gare disputate) 57 punti; Sambenedettese (29) 49; Reggiana (28) 47; Feralpisalò  (30) 45; Bassano (30) e Sudtirol (29) 43; Mestre (29) 42; Pordenone (31) 41; Renate (29) 39; Triestina (29) e Ravenna (29) 38; Albinoleffe (29) 36; Fermana (30) 34; Gubbio (30) e Teramo (30) 32; Santarcangelo* (29) 29; Vicenza° (29) 28; Fano (29) 28 (*un punto di penalizzazione; °4 punti di penalizzazione).

Al Pr2 di Ravenna un viaggio nell’Italia ferita da terremoti, frane e alluvioni

Nuova mostra nell’ambito della rassegna Camera Work con gli scatti di Pio De rose

18 04 05 Foto DE ROSENuovo appuntamento per la rassegna Camera Work con l’apertura della mostra dedicata all’artista genovese Pio De Rose, classificato al secondo posto nella public call per giovani fotografi dal tema “Quaderni di viaggio”.

“Con un lavoro di altissimo valore tecnico composto da una trentina di scatti in bianco e nero”, commenta in una nota il Comune, Pio De Rose si presenta a Ravenna con la personale intitolata “Dei Paesi”, in mostra nello spazio espositivo PR2 (Palazzo Rasponi 2) da venerdì 6 a domenica 22 aprile, visitabile dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13.

L’artista ha voluto documentare in un accuratissimo lavoro fotogiornalistico alcuni luoghi abbandonati dopo il danno della calamità naturale. In un lungo viaggio da nord a sud De Rose visita l’Italia ferita da terremoti, frane, alluvioni, documenta luoghi dimenticati e offesi che, in alcuni casi, hanno saputo trovare una nuova vita e una rinnovata interpretazione di loro stessi e dell’abbandono subito.

«Dei Paesi – afferma l’autore – è un viaggio attraverso alcune di quelle terre che in passato sono state o evacuate per prevenire una catastrofe naturale ormai imminente o abbandonate in seguito al verificarsi di simili disastri. Invece di registrare le convulsioni degli elementi nel loro accadere, ho cercato di creare una serie evocativa per mostrare le conseguenze a lungo termine di analoghi eventi passati».

Il 21 aprile, in occasione della Notto d’Oro Primavera, alle 21 si svolgerà un’apertura straordinaria con un incontro con l’autore, aperitivo e musica.
A conclusione della mostra, Camera Work si sposterà a Reggio Emilia per partecipare per il secondo anno consecutivo a Fotografia Europea.

«Con grande soddisfazione abbiamo nuovamente accolto l’invito del più prestigioso festival di fotografia internazionale – dichiara l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – per proporre una selezione dei lavori dei tre giovani talenti vincitori della nostra rassegna, certi della qualità artistica e interpretativa comune a tutti i progetti premiati. La partecipazione a Fotografia Europea attesta e riconosce inoltre l’impegno del Comune di Ravenna rivolto alla valorizzazione della giovane fotografia autoriale e più in generale alla promozione di uno dei mezzi tecnici di espressione artistica più amati dalle giovani generazioni, quale è appunto la fotografia».

Al PR2 proseguono gli appuntamenti di formazione con il laboratorio di fotografia di Jessica Morelli per gli studenti delle scuole secondarie iniziato in questi giorni e il workshop di Stefano De Luigi in programma il 7 e 8 aprile. Entrambi i corsi sono gratuiti con iscrizione obbligatoria.

Per info http://www.palazzorasponi2.com/

Fa tappa a Ravenna il tour alla ricerca di idee imprenditoriali innovative

Sono aperte le iscrizioni alla Start Cup Emilia-Romagna 2018. Appuntamento in piazza Kennedy

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Sono aperte le iscrizioni allo scounting tour della Start Cup Emilia-Romagna 2018, competizione organizzata da Aster, società consortile tra la Regione Emilia-Romagna, le università emiliano-romagnole, il Cnr e l’Enea, le associazioni di categoria e Unioncamere per promuovere l’innovazione del sistema produttivo, lo sviluppo di strutture e servizi per la ricerca industriale e strategica, la collaborazione tra ricerca e impresa e la valorizzazione del capitale umano impegnato in questi ambiti. È partner della Start Cup anche il Comune di Ravenna.

Il percorso della Start Cup Emilia-Romagna 2018 è preceduto dallo scouting tour, dedicato alla ricerca d’idee imprenditoriali, con una serie di giornate dedicate a colloqui individuali su appuntamento con i singoli proponenti in cui “tutor” esperti di creazione d’impresa potranno offrire indicazioni e suggerimenti su come compilare al meglio la propria candidatura.

Lo scouting tour per la ricerca delle idee farà tappa a Ravenna giovedì 12 aprile in Piazza Kennedy. Per prenotare un appuntamento http://bit.ly/2q2XblJ

I progetti vincitori della gara regionale riceveranno un premio in denaro e avranno la possibilità di partecipare alla selezione per il PNI Premio Nazionale per l’Innovazione promosso dal PNICube, la rete nazionale degli incubatori d’impresa universitari.

A livello locale, il Comune di Ravenna, a seguito di un colloquio tra i primi 15 classificati della graduatoria regionale che avranno selezionato il Premio di Ravenna, premierà tre progetti.

Sono inoltre a disposizione di ciascun vincitore servizi di consulenza e assistenza, per un valore di 500 euro, destinati ad un percorso di affiancamento per l’avvio dell’attività imprenditoriale, messi a disposizione da Confesercenti, Ascom, Confcommercio, Cna e Confartigianato.

Ex giardiniere aveva in casa quasi mezzo chilo di “fumo”. Ora è ai domiciliari…

Arrestato 54enne già sorpreso a spacciare nel 2009. Nel giro era noto con il soprannome di  Angiolino

Carabinieri FaenzaDa qualche tempo i carabinieri a Faenza si erano messi sulle tracce di uno spacciatore molto attivo in città, noto tra i consumatori con il soprannome di Angiolino. Dopo una serie di controlli e appostamenti,  anche in borghese, i militari lo hanno individuato e hanno fatto irruzione nella sua abitazione, trovando complessivamente quasi mezzo chilo tra hashish e marijuana, confezionati in buste di cellophane, oltre a un coltello per tagliare la droga e il bilancino di precisione per pesare le dosi.

Si tratta di una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, già fermato per spaccio nel 2009, un ex giardiniere faentino, oggi di 54 anni.

L’arresto è stato convolidato dal giudice e ora l’uomo si trova ai domiciliari in attesa del processo, rinviato per la richiesta dell’avvocato dei termini a difesa.

A Lugo i templari con i loro mantelli bianchi per l’investitura di nuovi postulanti

In arrivo da tutta Italia e anche dall’estero, sabato 7 aprile

Templari In Rocca A LugoSabato 7 aprile templari provenienti da tutta Italia e anche dall’estero della “Nova Militia Christi Equites Hierosolymitani Templi – Ordine dei Cavalieri Tremplari, Guardiani di pace, volontari di protezione civile onlus” si danno appuntamento a Lugo.

Il centro storico sarà così invaso da mantelli bianchi che sfileranno dietro a simboli che riportano alla carità cristiana di cavalieri e dame del Tempio di Gerusalemme. Occasione – si legge in un loro manifesto – sarà il solenne Capitolo d’investitura di una mezza dozzina di postulanti nonché una lectio magistralis sulla storia moderna.

Abusi nella casa-famiglia, Bagnari (Pd): «Devono esserci autorizzazioni e controlli»

I gestori della struttura privata “Oscar Patrizia” di Sant’Alberto sono stati arrestati per maltrattamenti agli anziani, il consigliere regionale interroga la giunta e propone di rivolgersi al Governo per valutare una modifica della normativa di un settore «sottoposto a una eccessiva liberalizzazione»

Img02«Ripensare non solo la modalità di vigilanza ma anche di selezione, formazione e aggiornamento degli operatori». È l’esortazione di Mirco Bagnari, ex sindaco di Fusignano e consigliere regionale del Pd, a proposito delle case-famiglia dopo il recente caso dell’arresto dei gestori della struttura “Oscar Patrizia” di Sant’Alberto per maltrattamenti alle anziane ospiti. «Un nuovo episodio riporta all’attenzione delle istituzioni l’assoluta necessità di mettere in campo azioni di prevenzione, contrasto e repressione delle violenze perpetrate ai danni di soggetti fragili e indifesi quali bambini, anziani e portatori di handicap». Bagnari ha interrogato la giunta per capire quali siano le modalità e le competenze di vigilanza.

La normativa regionale prevede che le casa-residenza per anziani non autosufficienti (diverse dalle case-famiglia dove possono alloggiare al massimo sei persone autosufficienti) siano soggette ad accreditamento. «Si è evidenziato come l’apertura di queste case-famiglia non necessiti di alcuna autorizzazione al funzionamento, cosa che complica enormemente la possibilità di svolgere adeguati e regolari controlli sull’attività di queste strutture. Il Comune di Ravenna si era dotato di un regolamento riguardante questa tipologia di strutture, sottoposto però a critiche per eccessiva restrittività ma che, in realtà, rappresentava un tentativo di mettere ordine in un ambito sottoposto ad una eccessiva liberalizzazione».

Il consigliere Bagnari ha ritenuto opportuno interrogare la giunta anche sull’opportunità di costituirsi parte civile «laddove le condotte emerse ledano non solo l’immagine della Regione, ma ancora prima i principi di dignità e rispetto della persona che sono alla base della nostra comunità regionale e nazionale. Inoltre mi chiedo se non ritenga opportuno interpellare il Governo per una modifica della normativa, che consenta lo sviluppo di strutture private di assistenza per anziani ma le sottoponga ad adeguate autorizzazioni e controlli, che garantiscano sicurezza e assistenza adeguate agli ospiti e condizioni di lavoro e formazione adeguate per i lavoratori di dette strutture. Ritengo infatti che sia giusto favorire lo sviluppo di una imprenditoria sociale in questo settore, ma al primo posto devono essere garantiti la sicurezza e il benessere delle persone assistite».

Alla scoperta dei murales: escursione in 9 tappe tra i lavori realizzati in 5 anni

Il 7 aprile dalle 14 iniziativa organizzata dall’associazione Primola, partecipazione gratuita con rinfresco al parco

Il Murale Di Mina Hamada E Zosen Bandido A CotignolaUna vera e propria visita guidata alla scoperta dei murales di Cotignola. Sabato 7 aprile un’escursione urbana alla scoperta di quella che di fatto è una mostra a cielo aperto per conoscere la storia di un paese, dei suoi abitanti, e ovviamente degli artisti che hanno contribuito al progetto “Dal museo al paesaggio”. I murales sono una decina, realizzati negli ultimi cinque anni dagli artisti Gola Hundun, Reve Più, Gonzalo Borondo, Signora K, James Kalinda, Collettivo Fx, Mina Hamada, Zosen Bandido, Martoz, Irene Lasivita, Marina Girardi e Rocco Lombardi.

Il ritrovo è per le 14 al parcheggio del campo sportivo di via Cenacchio, da cui partirà la passeggiata fatta di nove tappe; all’arrivo al Parco Bacchettoni ci sarà un piccolo rinfresco a cura dell’associazione Primola che promuove l’iniziativa, prima di tornare al punto di partenza. L’escursione, della durata di circa tre ore, è adatta a tutte le età; il percorso è di circa 5,5 km; i minorenni sono ammessi se accompagnati. Si consiglia di indossare scarpe comode (da ginnastica o scarponcini) e sono previsti tratti su percorsi non asfaltati. Cani ammessi purché di buona indole e condotti al guinzaglio. In caso di maltempo l’escursione sarà rimandata a data da destinarsi. Conduce Matteo Mingazzini, guida ambientale escursionistica. La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria al 349-3523188 entro le 18 di venerdì 6 aprile; posti limitati (info pagina Facebook Romagna Sentieri).

Attrattività, sostenibilità e innovazione: i tre assi del patto per lo sviluppo

Alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, firmato a Lugo dai nove sindaci dell’Unione e dalle organizzazioni un accordo che fissa impegni e obiettivi in molti settori

La firma del presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Luca Piovaccari

La Bassa Romagna ha il suo patto strategico per lo sviluppo economico e sociale, articolato su tre assi: attrattività, sostenibilità e innovazione. Il documento firmato nel salone estense della Rocca di Lugo stamani 4 aprile, alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, definisce azioni prioritarie e obiettivi territoriali con impegni su diversi temi, come il welfare, il lavoro, lo sviluppo economico, la scuola, la cultura, l’ambiente, la sicurezza, la trasparenza nella pubblica amministrazione, l’agenda digitale.

Il Patto strategico definisce gli obiettivi da mettere in atto a breve, medio e lungo termine, coniugando il ruolo dell’Unione con l’esigenza di valorizzare le singole identità locali e coinvolgendo gli organi di rappresentanza istituzionale, i cittadini, le parti sociali ed economiche attraverso nuovi meccanismi di governance. Obiettivo del Patto è far sì che la Bassa Romagna diventi un territorio socialmente responsabile, in grado cioè di coniugare lo sviluppo economico con la coesione sociale.

Il patto si divide in tre parti: nella prima vengono delineate le principali direzioni su cui si vuole orientare lo sviluppo dei prossimi anni; nella seconda vengono invece presentate una serie di azioni con fattibilità e ricaduta immediata sul territorio nel biennio 2018/2019, con l’indicazione precisa degli impegni assunti da ogni soggetto. Infine, nell’ultima parte sono contenuti dati ed elementi di analisi del contesto socio-economico territoriale.

LFirma Del Patto Strategico Per Lo Sviluppo, Lugo, 4 Aprile 2018’accordo è stato sottoscritto dai sindaci dei nove Comuni dell’Unione, dai rappresentanti del Tavolo dell’imprenditoria e delle organizzazioni sindacali della Bassa Romagna, dagli ordini e collegi professionali della provincia di Ravenna e dagli istituti scolastici superiori del territorio.

«È una grande emozione presentare questo Patto strategico, frutto del lavoro fatto insieme negli ultimi mesi negli oltre venti incontri organizzati – ha dichiarato Luca Piovaccari, sindaco di Cotignola e presidente dell’Unione -. Si tratta solo della prima parte del percorso che ci siamo prefissati. All’interno del documento abbiamo tentato di costruire un’idea di Bassa Romagna come un territorio che sviluppi una responsabilità diffusa, in grado di rappresentare le proprie eccellenze in modo compatto anche fuori dai propri confini. Il nostro è un luogo in grado di attrarre investimenti, ma anche capitale umano, un territorio che porta avanti un’idea di sviluppo compatibile con l’ambiente, senza dimenticare l’importanza della coesione sociale e l’innovazione. È un percorso di vera concertazione, che non è mai stata formale».

Il Presidente Della RER Stefano Bonaccini Insieme A Luca Piovaccari
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini e Piovaccari

«La sottoscrizione del Patto che fa la Bassa Romagna segue il modello del Patto del lavoro che la Regione ha firmato nel 2015 – ha commentato Stefano Bonaccini in conclusione dei lavori -. La scelta di costruire un Patto cercando di ascoltare tutti merita apprezzamento e indica la strategia della Bassa Romagna, che è un’Unione che da tempo è abituata a lavorare insieme. Questo lavoro collettivo è importante perché in una più ampia competizione la dimensione fa la differenza. Credere di competere in un mondo globalizzato, chiudendosi nei propri confini, è da irresponsabili. Dobbiamo avere la consapevolezza che se lavoriamo insieme, da Piacenza a Rimini, abbiamo le potenzialità per competere con i territori più avanzati del mondo. Se mettiamo insieme le eccellenze della nostra regione, dai prodotti dell’enogastronomia alla Motor Valley, passando per la Wellness Valley e il turismo, e collaboriamo possiamo davvero essere molto più forti e competitivi».

In provincia di Ravenna 47.570 stranieri. Producono il 12 percento del Pil

I dati della Regione. Nel 2016 non era italiano un bambino su quattro tra i nuovi nati

Folla1In Emilia-Romagna abitano 531mila cittadini stranieri, pari all’11,9% della popolazione e producono il 12% del pil regionale. Sono i dati emersi in commissione politiche per la salute del consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, illustrati dalla vicepresidente Elisabetta Gualmini. A Ravenna gli stranieri sono 47.570, il 12,1 percento del totale dei residenti, quinta provincia come incidenza davanti alle altre due romagnole, Forlì-Cesena (dove sono il 10,5 percento) e Rimini (10,8).

Nel corso degli anni Duemila complessivamente la popolazione residente in Emilia-Romagna è aumentata di circa 560 mila persone (+ 14,3%).Quella italiana è salita di circa 121 mila abitanti (+3,2%) e quella straniera di circa 437.500 (+468%). Nel 2016, in Emilia-Romagna sono nati 8.357 bambini stranieri, quasi un quarto (24,2 per cento) del totale dei bambini nati nell’anno.

Per quanto riguarda la condizione giuridica degli stranieri, secondo i dati Istat, all’1 gennaio 2017, in Emilia-Romagna il totale dei permessi (soggiornanti di lun go periodo e con scadenza) era pari a 427.609, i quali rappresentano l’11,5 per cento degli oltre 3 milioni e 700 mila presenti in Italia.

Al porto traffico merci stabile, continua il calo della movimentazione di container

Diminuzione di mezzo punto rispetto al 2017. Buona performance dell’agroalimentare, in flessione i materiali da costruzione. Contenitori: – 1,7%

2118 Navi Al PortoIl traffico del porto di Ravenna è in linea con lo scorso anno (che però non è stato uno dei più entusiasmanti). La movimentazione dei primi due mesi del 2018, diffusa da Autorità portuale, è in calo di mezzo punto percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale, 4,065 milioni di tonnellate.  Le merci secche segnano un aumento dello 0,6% (quasi 18 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide segnano un calo pari allo 0,4%, mentre le merci in container risultano in aumento dello 0,9%, mentre quelle su rotabili segnano un -13,2%.

In particolare – fa sapere Autorità portuale – , «un risultato positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 676 mila tonnellate di merce e un incremento del 46,9% rispetto a gennaio-febbraio dello scorso anno. In aumento i prodotti agricoli, in particolare frumento proveniente dall’Ucraina, dalla Lettonia e dagli USA e granoturco importato dall’Ucraina, ma anche le derrate alimentari, soprattutto semi oleosi provenienti da Ucraina, Romania e Canada»

I materiali da costruzione, con 664.880 tonnellate movimentate, hanno registrato un calo del 6,5%, dovuto alla diminuzione, pari al 7,8%, delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, che sono state 565.865 tonnellate. I prodotti metallurgici, con 971.991 tonnellate, risultano in calo del 3,2%; le provenienze sono per il 26,2% Taranto, per il 15,4% Turchia e per il 12,2% Germania. In calo i concimi, pari a 344.487 (-23,2%), provenienti in buona parte da Egitto, Grecia e Finlandia.

Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari liquide (+34,3%), in particolare per gli oli vegetali, provenienti da Indonesia, mentre risultano in calo le altre rinfuse liquide, ovvero i prodotti petroliferi (-13,4%) e i prodotti chimici (-7,9%).

Per i container il risultato è stato di 33.124 teus, 576 in meno rispetto allo scorso anno (-1,7%), in calo del 2,9% i pieni e del 17,8% i vuoti.

 

Continua la scia di incidenti: investito un ciclista, nel pomeriggio scontro in A14

Ottantaduenne travolto da un’auto mentre attraversa l’incrocio. Autostrada ferma un’ora e mezza per un tamponamento

RAVENNA 3/04/18. INCIDENTE IN VIA MANGAGNINA, CICLISTA INVESTITOAncora incidenti sulle strade ravennati. Nella prima mattinata di oggi un uomo di 82 anni, C.M., è stato investito all’incrocio tra le vie Fusconi e Mangagnina. L’uomo è stato travolto da un’auto mentre attraversava l’incrocio, attorno alle otto, ed è stato portato al Bufalini di Cesena in codice di massima gravità. Per la dinamica indaga la polizia municipale.

Nel pomeriggio, in autostrada, un incidente tra un’auto e un furgone ha causato lunghe file. Il tratto di autostrada è rimasto bloccato per quasi un’ora e mezza a causa del tamponamento. La donna alla guida dell’auto è rimasta incastrata ed è stata portata a Cesena.

Elsa Signorino: «Siedo nel cda di RavennAntica come tutti i miei predecessori»

L’assessore alla Cultura replica alle critiche de La Pigna. «Sono delegata del sindaco da febbraio del 2017. I contributi? Commisurati all’attività della fondazione»

Elsa SignorinoL’assessore alla Cultura Elsa Signorino replica a La Pigna che aveva criticato a largo raggio il rapporto tra RavennAntinca e il Comune. «Siedo nel cda come delegata del sindaco, con atto in data 14 febbraio 2017, nella mia qualità di assessora alla Cultura, esattamente come tutti i miei predecessori prima di me».  In precedenza «avevo ricoperto la carica di presidente e consigliere della Fondazione, dalla quale mi sono dimessa in data 30 giugno 2016, all’atto della mia nomina ad assessora comunale».

Lo stato della Fondazione – aggiunge Signorino -«prevede che siedano nel Consiglio di amministrazione i legali rappresentanti degli enti fondatori: il sindaco, il presidente della Provincia, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio, l’arcivescovo, il rettore dell’Università di Bologna o loro delegati. Esattamente come accade in altre fondazioni (Ravenna Manifestazioni) nelle quali lo statuto prevede il sindaco nel ruolo di presidente».

Secondo l’assessore alla Cultura, «non esiste alcun conflitto di interessi, bensì il rispetto di una norma statutaria che vuole i ruoli istituzionali rappresentati nel Consiglio di amministrazione. Un consigliere comunale dovrebbe conoscere ciò di cui parla. Per quanto riguarda il contributo erogato alla Fondazione RavennAntica, esso è commisurato, come ribadito ripetutamente, alla mole delle attività sviluppate, di cui i cittadini di Ravenna hanno modo di valutare e apprezzare quotidianamente i risultati».

Signorino ricorda «i cinque siti restituiti alla fruizione pubblica con un circuito annuo di 150.000 visitatori. La Domus dei Tappeti di Pietra e l’Antico porto sono fra i siti archeologici più visitati della Regione. Introiti da biglietteria e bookshop pari al 30% del bilancio . Ed ora le nuove sfide: l’attuazione dell’accordo di valorizzazione con il Mibact che contempla la gestione in un’ottica integrata dei servizi per l’accesso ai monumenti statali e comunali e a breve l’inaugurazione del Museo di Classe».

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