domenica
03 Agosto 2025

«Scandaloso dare il permesso di installare una telecamera sulla Tomba di Dante»

Interrogazione del movimento civico Cambierà per chiedere lumi sul nuovo dispositivo conta-persone

TELECAMERA TOMBA DI DANTE

«Un orecchino bianco al centro, quasi un moderno piercing inserito al setto nasale tra gli occhi, come fanno i giovani d’oggi». Usa l’arma dell’ironia, la consigliera comunale del movimento civico Cambierà, Samantha Tardi, per descrivere la nuova telecamere conta-visitatori installata sulla tomba di Dante, a Ravenna. Un’installazione decisa dal Comune anche in seguito alle polemiche degli anni scorsi sui numeri dei visitatori a uno dei monumenti più celebri della città, conteggiati fino a due anni fa tramite una stima dei guardiani, “a occhio”. Stima che era arrivata a valutare un afflusso di circa 1.500 visitatori al giorno. Ora la telecamera, che però non pare piacere a quelli del movimento. «Mi chiedo – continua la Tardi – come sia stato possibile, da parte della Soprintendenza, dare un permesso così scandaloso di installare un tale occhio polifemico, con fili a vista e oggettivamente orrendo, quando sarebbe stato più opportuno utilizzare, ad esempio, un muro laterale o altri sistemi non invasivi per i muri storici e di pregio come quelli della Tomba».

 

La consigliera d’opposizione ha quindi depositato un’interrogazione in consiglio comunale per avere chiarimenti su alcuni punti salienti. «In che modo è stata installata la telecamera sulla tomba di Dante? Con rivetti perforanti il muro? Con silicone? O con quale altro materiale? Tale installazione è stata autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica e delle Belle Arti di Ravenna? Se sì, con quale atto? In che modo tale telecamera è in grado di contare le persone senza cadere nel rischio di contare più volte gli stessi individui che magari sono lì per pura passeggiata? In che modo tale telecamera riconosce un turista da un semplice cittadino? Considerando che tale dispositivo sarà senz’altro dotato di software conta persone, è possibile avere già un dato parziale esatto, documentato da atto, del numero dei visitatori che dall’installazione ad oggi ha visitato, guardato, sfiorato la Tomba di Dante?  È possibile, quindi, avere un dato specifico sui visitatori della Tomba di Dante, dalla data di installazione ad oggi, come ad esempio quanti uomini e quante donne, ovviamente presentando un atto certo?».

«Il Comune sa di una scritta antisemita su un suo muro e non la cancella. Perché?»

Ancisi solleva il caso della parete del parcheggio di fronte all’ex macello: «Frase presente da quasi due mesi, polizia municipale e un assessore sono a conoscenza della situazione. Che senso avrà celebrare la giornata della Memoria?»

ParcheggiomacelloUna scritta antisemita da quasi due mesi campeggia in città a Ravenna su un muro di proprietà del Comune e nonostante almeno in due occasioni siano stati informati agenti di polizia municipale in transito e un assessore la scritta non è ancora stata rimossa. La segnalazione della vicenda è di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, che si augura venga rimossa prima del 27 gennaio, giornata della Memoria che commemora le vittime dell’Olocausto.

«Da lungo tempo – spiega Ancisi più nel dettaglio – sul muro esterno del parcheggio di via Renato Serra, di fronte all’ex macello, campeggia la grande scritta “Antifa” al cui interno è stato introdotto, almeno già ai primi giorni del dicembre scorso, l’insulto razzista “Ebrei merda”. Ho testimonianza che già da questa data, in un paio di occasioni, ne erano stati avvisati agenti della polizia municipale in transito. Il 14 dicembre ne è stato inutilmente informato anche l’assessore del Comune che quel giorno ha presenziato, con la fascia tricolore del sindaco, alla riapertura del supermercato vicino».

Ancisi ricorda che la polizia municipale è tenuta in generale, a prescindere dall’oggetto e dal contenuto degli scritti, ad applicare l’ordinanza del sindaco, cosiddetta “antidegrado”, che impone ai proprietari degli immobili di “curare la buona tenuta, il recupero, la manutenzione e la pulizia delle facciate e delle pareti esterne degli edifici o delle recinzioni prospicienti vie, piazze o altri luoghi aperti al pubblico”. Nei casi di inadempienza, vanno imposte le relative sanzioni amministrative: «Stavolta il proprietario dell’immobile è il sindaco stesso, in quanto legittimo rappresentante del Comune»

Il consigliere comunale presenta un’interrogazione al sindaco per chiedere la ragione della mancata rimozione dal muro esterno del parcheggio di via Renato Serra della scritta Antifa, costituente di per se stessa violazione dell’ordinanza antidegrado, tanto più perché a sua volta deturpata dall’inserimento al suo interno della scritta Ebrei merda, comunque entrambe sanzionabili, a diverso titolo, anche come reati.

Gli strass sul cappellino incastrano la borseggiatrice, 48enne denunciata

Il particolare accessorio di abbigliamento è stato notato dai carabinieri nei filmati del supermercato dove ha rubato un portafoglio e quando è andata allo sportello per i tre prelievi bancomat da 250 euro ognuno

Image005Un cappellino decorato con strass è stato fatale per una borseggiatrice: l’accessorio infatti è stato un elemento decisivo in un’indagine dei carabinieri di Faenza per il furto del portafoglio di una 78enne in un supermercato e l’immediato prelievo di 750 in contanti con la carta bancomat. L’autrice è una 48enne senza fissa dimora (M. M. le iniziali).

La denuncia è dei giorni scorsi ma l’episodio del furto risale allo scorso ottobre. L’anziana andò dai carabinieri della caserma di Borgo Urbecco a raccontare la sua disavventura: alla cassa di un supermercato di via Renaccio di era accorta di non avere più il portafoglio in borsa in cui teneva bancomat e codice. La donna non ha avuto il tempo di bloccare la carta che le sono arrivati alcuni sms del servizio di sicurezza attivato dalla propria banca per avvisarla di ogni prelievo di denaro effettuato con quella carta agli sportelli automatici: tre prelievi da 250 euro ciascuno.

Guidati dal maresciallo Giuseppe Palumbo, i militari hanno raccolto le immagini di videosorveglianza delle telecamere agli sportelli bancomat e si è appurato che il prelievo era stato effettuato da una donna che per non farsi riconoscere si era camuffata con un paio di occhiali da sole, una sciarpa al collo ed un cappellino nero tempestato di piccoli strass luccicanti. I carabinieri hanno riconosciuto un volto già noto: più volte la donna era stata denunciata per furti analoghi commessi non solo nel Faentino ma anche nel Ravennate. Alcuni giorni dopo l’individuazione dei carabinieri, la 48enne è stata arrestata a Ravenna per un altro furto commesso all’interno di un centro commerciale e in quell’occasione aveva indosso lo stesso cappellino.

Il deputato leghista Pini al tifoso del Napoli: «Se non capisci l’ironia, impiccati»

Scambio di sfottò espliciti dopo i complimenti del fusignanese alla squadra azzurra «per la vittoria in trasferta a Bergamo»

MertensScambio di sfottò senza filtro via Twitter tra il fusignanese Gianluca Pini, deputato della Lega Nord, è un presunto tifoso del Napoli non meglio identificabile dal profilo sul social network. Dopo la vittoria della squadra allenata da Maurizio Sarri a Bergamo domenica 21 gennaio, il leghista ha scritto: «Tanto di cappello al Napoli per la vittoria in trasferta estera. Auguri per lo scudetto». E poi una faccina sorridente. Il post non è piaciuto alla tifoseria partenopea e in molti hanno replicato a Pini, non sempre con toni raffinatissimi. E la replica è stata altrettanto esplicita: «Senti, merda, se non capisci l’ironia impiccati».

Spaccio: il fiuto del cane Bac trova 43 grammi di marijuana addosso a un giovane

Oltre alla droga, sequestrati anche 195 euro in contanti. L’uomo era già stato denunciato in passato per possesso, stavolta è scattato l’arresto

CaneNon è sfuggita al fiuto di Bac, il labrador delle unità cinofile della Guardia di Finanza, la marijuana che aveva addosso un ventitreenne. Il cane, già protagonista di molti interventi, ha segnalato alle Fiamme Gialle un giovane di origine gambiana che si aggirava nei giardini Speyer e che è stato subito perquisito. Addosso i militari gli hanno trovato un sacchetto di 43 grammi di “maria” e 195 euro di contanti. l gambiano, in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari, era già stato denunciato in passato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno pertanto arrestato il giovane. Arresto convalidato dal giudice.

Pubblica assistenza, nuova presidenza dopo 36 anni: Gulminelli al posto di Guerra

Passaggio di testimone tra due fondatori dell’associazione. Il presidente lascia per nuovi incarichi nella sanità privata

Angela Gulminelli (Large)Cambio al vertice della Pubblica Assistenza di Ravenna: Dino Guerra lascia l’incarico di presidente dopo 36 anni, cioè dalla fondazione nel 1981, per sopraggiunti impegni professionali derivanti da incarichi di rilievo nella sanità privata e nella seduta del 16 gennaio il consiglio direttivo, seguendo quanto disposto dallo Statuto, ha individuato Angela Gulminelli come nuovo presidente. Anche Gulminelli è tra i fondatori dell’associazione e e ricopriva l’incarico di direttore amministrativo.

L’associazione ringrazia il presidente uscente, che rimarrà all’interno del Direttivo, «per il lavoro svolto in questi anni che ha portato importanti innovazioni nel servizio dell’emergenza territoriale che sono poi diventate parte integrante del soccorso sul nostro territorio, partendo dalla prima felice sperimentazione dell’elisoccorso in Italia per arrivare al servizio di emergenza motociclistica, passando da tanti altri progetti che in questi anni hanno fatto la storia della Pubblica assistenza​. Al nuovo Presidente vanno i migliori auguri per una proficua guida nelle sfide che nel prossimo periodo l’Associazione sarà chiamata ad affrontare nell’ambito dei servizi sociali e sanitari, grazie anche al recente incremento del numero di mezzi presenti sul territorio».

Questa la nuova distribuzione degli incarichi all’interno del consiglio direttivo: presidente Angela Gulminelli, vicepresidente vicario Claudio Fucchi, vicepresidente Enrico Baldassari, segretario Simone Monte, amministratore Massimo Gambi, consiglieri Dino Guerra e Ivan Saragoni.

Nuda in strada davanti alla stazione, i passanti fanno foto poi arriva la polizia

Problemi di alcolismo all’origine del gesto di una 40enne già protagonista di un episodio simile. Trasportata in ospedale in ambulanza

In mezzo alla strada si è tolta il cappotto lasciandolo cadere a terra sull’asfalto e sotto era nuda: nel freddo di una mattina di fine gennaio è rimasta immobile indossando solo un paio di stivali neri fino all’intervento della polizia ferroviaria e di un’ambulanza per soccorrerla e accompagnarla in ospedale mentre alcuni passanti scattavano fotografie che hanno cominciato a circolare sui social network. L’episodio è accaduto stamani, 22 gennaio, in piazzale Farini davanti alla stazione dei treni di Ravenna. Protagonista una quarantenne brasiliana con problemi di alcolismo già noti. In passato la donna aveva compiuto un gesto simile e ha precedenti per danneggiamento, episodi legati alla dipendenza. Non ha opposto resistenza all’intervento dei medici e dei poliziotti.

Morta dopo mesi di agonia la 78enne scippata a settembre. Disposta l’autopsia

Per il giovane rapinatore ora si potrebbe configurare il reato di omicidio preterintenzionale. L’anziana era caduta battendo la testa dopo il fatto

Per togliere ogni dubbio sulla correlazione tra lo scippo che subì il 26 settembre e la morte sopraggiunta nella giornata di domenica 21 gennaio sarà disposta un’autopsia. Poi per il 25enne tunisino che era stato a suo tempo arrestato si potrebbe aggiungere un reato ben più pesante a quello di rapina aggravata e lesioni: quello di omicidio preterintenzionale.

L’anziana – Alma Matulli, originaria di Brisighella ma residente a Lugo – era stata aggredita mentre era a passeggio vicino a casa, in via Dante,  insieme alla badante ucraina. Fu strattonata alle spalle ed è caduta battendo la testa sull’asfalto: da allora non è mai uscita dall’Umberto I.

A dare la notizia della morte della donna, dopo mesi di agonia in ospedale, è il Resto del Carlino di Ravenna. Il rapinatore era stato arrestato poco dopo dalla Mobile e si trova in carcere per il pericolo di reiterazione del reato. Ad incastrarlo è stata proprio la testimonianza della badante ucraina.

Richemont vuole Ynap: 2,7 miliardi per la metà del gruppo del ravennate Marchetti

Il colosso svizzero del lusso ha già il 50 percento della società leader nel commercio online di moda. Il fondatore: «La sede rimarrà in Italia»

20597027 1837408986273395 4525565172280541517 NLa svizzera Richemont, colosso svizzero del lusso che controlla marchi come Cartier e Montblanc e attuale azionista di maggioranza di Yoox Net a Porter (Ynap) con il 50 percento delle azioni e il 24 percento dei diritti di voto, ha annunciato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria a 38 euro per azione (30,26 euro il riferimento di venerdì scorso) sulla società di moda online fondata dal ravennate Federico Marchetti. Il premio, rispetto a quanto offerto, è del 25,6 percento sulla chiusura di venerdì e del 27 percento sul prezzo medio ponderato degli ultimi tre mesi. L’esborso totale per Richemont sarà pari a 2,7 miliardi di euro. In apertura di Borsa il titolo Ynap è scattato subito in avanti avvicinandosi ai livelli del prezzo offerto da Richemont. L’Opa svizzera valorizza il gruppo Ynap circa 5,3 miliardi di euro.

«Oggi è un momento memorabile per Yoox Net a Porter group – scrive Marchetti in una nota –. Richemont, già il nostro più grande azionista, ha deciso di fare un’offerta per acquisire tutte le azioni di Ynap, valorizzandola circa 5,3 miliardi! Richemont ha espresso grande stima per la qualità delle nostre persone in Italia, nel Regno Unito e in tutto il mondo ed è quindi pronta ad investire ancora più risorse per accelerare la crescita e rafforzare la posizione di leadership di Ynap nel lungo termine nel settore del lusso online. La sede rimarrà in Italia». Richemont specifica nel suo comunicato che «Federico Marchetti ha assunto l’impegno irrevocabile di apportare all’offerta tutte le proprie azioni».

Il fondatore conclude la sua nota con alcune riflessioni più personali: «Da imprenditore, ricordo il duro lavoro e l’emozione per la quotazione di Yoox nel 2009, quando i nostri ricavi erano di circa 150 milioni. Era un mio grande sogno quello di creare qualcosa di ancora più grande. Questo si è concretizzato con l’unione di Yoox e Net-a-porter nel 2015. Della fusione hanno beneficiato entrambe le aziende, creando il leader nel mondo del lusso online. Questa collaborazione tutta anglo-italiana ha portato il gruppo a fatturare oltre 2 miliardi in un paio d’anni. Sono profondamente grato a tutte le persone che hanno reso possibile questa impresa senza precedenti. Quasi 20 anni dopo aver inventato Yoox, sono sempre più affascinato dalla magia di Ynap. La prospettiva di non possedere più il mio 4 percento non cambia assolutamente il mio impegno imprenditoriale in Ynap. La mia motivazione è stata e sarà sempre sognare ed innovare per i nostri clienti. Essere io il mio primo cliente che aspetta a casa l’ordine con la gioia di un bambino».

Movimento 5 Stelle: tra i candidati c’è solo una faentina. Ravenna bocciata

Francesca Savelli è l’unica esponente della provincia nelle liste uscite dalle Parlamentarie. Fuori gli storici esponenti locali del capoluogo

Francesca Savelli
Francesca Savelli in una foto del suo profilo Facebook

Né Pietro Vandini, né Fabrizio Martelli. Ma nemmeno Cinzia Pasi e Roberta Babini. Il Movimento 5 Stelle ravennate non sarà presente con nessun esponente alle elezioni Politiche 2018. Unica in lista è Francesca Savelli, esponente faentina del Movimento, inserita nel collegio plurinominale Emilia-Romagna 01 al terzo posto. Lo stesso collegio di Giulia Sarti, parlamentare uscente e prima in lista.

In una foto su Instagram, la giovane attivista posta una foto del gruppo che l’ha sostenuta e commenta:  «Grazie a chi ha creduto in me. Comunque vada sarà un successo. Sarà una bellissima campagna elettorale».

Coltellate in strada, ferito un 57enne. Indagano i carabinieri

Il ferimento in viale dei Navigatori nella serata di domenica 21 gennaio

Un uomo di 57 anni, di cui al momento non sono note le generalità, è stato ferito da una coltellata a Punta Marina poco dopo le 19 di domenica 21 gennaio. L’intervento del 118 è avvenuto in viale dei Navigatori all’altezza del civico 84. I carabinieri stanno indagando sull’episodio.

Una Bunge un po’ sprecona si rimette in carreggiata nella dura trasferta di Padova

Volley Superlega / Al termine di una emozionante partita i ravennati piegano al tiebreak la Kioene e si rilanciano nella lotta per i playoff. Lasciano un po’ d’amaro in bocca i sei match point non sfruttati nel quarto set

Padova-Ravenna 2-3
(24-26, 25-19, 22-25, 32-30, 13-15)
KIOENE PADOVA: Nelli 11, Randazzo 30, Volpato 12, Travica 1, Cirovic 16, Polo 13, Balaso (L); Gozzo, Premovic 4, Koprivica. Ne: Peslac, Sperandio, Scanferla. All.: Baldovin.
BUNGE RAVENNA: Marechal 15, Diamantini 3, Buchegger 28, Poglajen 20, Georgiev 2, Orduna 2, Goi (L); Vitelli 5, Raffaelli, Pistolesi, Gutierrez 1. Ne: Mazzone, Marchini. All.: Soli.
ARBITRI: Bartolini di Firenze e Braico di Torino.
NOTE – Padova: bs 22, bv 8, errori 17, muri 5; Ravenna: bs 20, bv 5, errori 9, muri 5. Spettatori: 2.809 (incasso 9.867 euro). Durata set: 30’, 28’, 29’, 41’, 21’ (tot. 149’). Mvp: Buchegger.

Muro Ravenna Su Cirovic Rid
Il muro ravennate ferma Cirovic della Kioene

Una infinita Bunge sbanca al tiebreak il campo della Kioene Padova al termine di un match dai grandi contenuti agonistici, durato quasi due e mezzo di gioco. Avanti due volte di un set (1-0 e 2-1), i ravennati vengono raggiunti in entrambi i casi dagli indomabili padroni di casa, mancando anche qualche opportunità per chiudere la sfida nella quarta frazione. Quando le cose sembrano mettersi male nel parziale decisivo (8-4 per i veneti), la squadra di Soli tira fuori gli artigli realizzando una stupenda rimonta, trascinata in particolare da Buchegger, mvp con 28 punti. Grazie a questi due punti Orduna e compagni restano vicini alla zona playoff, sempre distante due lunghezze, e quindi in piena lotta per l’ottavo posto. Nel prossimo weekend la Superlega sarà ferma per la Final Four di Coppa Italia, per ripartire il 4 febbraio con la gara al Pala De André contro la Calzedonia Verona, primo capitolo di un mese che solo nella regular season vedrà la Bunge scendere in campo ben sei volte.

Sestetti iniziali Il coach Baldovin disegna la sua Kioene con Travica in regia, Nelli opposto, Cirovic e Randazzo in posto 4, l’ex Polo e Volpato al centro, Balaso libero. La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli è composta invece dal palleggiatore Orduna in diagonale con Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, da Diamantini e Georgiev al centro e da Goi in seconda linea.

Primo set Le squadre vanno di pari passo fino all’8-8, quando sul turno al servizio di Randazzo la Kioene tenta la fuga con due ace dello schiacciatore: 11-8 e time out Soli. Dopo un paio di occasioni non sfruttate, ci pensa Poglajen e riportare sotto i ravennati (15-14), che pareggiano il conto con Buchegger: 17-17. Si va avanti con un’altra fase di grande equilibrio, spezzata di nuovo dal break di Randazzo (23-21), ma la Bunge acciuffa ancora gli avversari grazie alla schiacciata fuori dal campo di Nelli: 23-23. Padova spreca il primo set ball con Randazzo (servizio in rete), mentre Buchegger realizza l’ace del sorpasso: 24-25 e Baldovin ferma il match. Al rientro l’opposto austriaco colpisce ancora in battuta, regalando al primo colpo la frazione alla Bunge: 24-26.

Secondo set La Kioene tenta alcuni strappi, il primo (4-2) viene neutralizzato da Buchegger (6-6), mentre sul secondo si allontana di tre lunghezze grazie a Randazzo e Volpato: 9-6 e Soli chiama i suoi giocatori in panchina. Il centrale veneto è ancora protagonista con l’ace del 12-8, un’invasione di Travica dimezza il divario (13-11), ma i padroni di casa accelerano di nuovo con Polo e Randazzo: 17-11. Il muro di Volpato vale il 20-13 dei padovani, che prendono il largo con Nelli e Randazzo (ace): 23-14. La Bunge annulla quattro set point, ma sul quinto è Travica a pareggiare il conto delle frazioni: 25-19.

Terzo set Sono ancora i veneti a partire meglio (3-1 e 6-3), ma i ravennati restano attaccati agli avversari con Poglajen (7-6) e Marechal, che tira fuori da cilindro l’ace del 13-13. Buchegger e un errore di Nelli valgono il sorpasso della Bunge (14-16), che aumenta a tre le lunghezze di vantaggio con l’austriaco: 16-19 e time out Baldovin. Cirovic porta a -1 la Kioene (19-20), ma lo stesso schiacciatore fa il “doppio” del 20-23 dei ravennati, che si aggiudicano la frazione al secondo set ball grazie al servizio in rete di Nelli: 22-25.

Quarto set I servizi vincenti di Polo (4-2) e Randazzo (7-4) allontanano subito la Kioene, che viene ripresa da Marechal e Vitelli: 10-10 e Baldovin ferma il match. Al ritorno in campo Poglajen realizza un ace, poi è Buchegger ad allungare il break: 10-12 e il tecnico di casa chiama un altro time out. L’austriaco scava un solco ulteriore tra le formazioni (15-18), ma il neoentrato Premovic (al posto di Nelli) piazza il muro del -1 padovano: 18-19 e Soli utilizza la pausa. L’opposto di scorta della Kioene è ancora protagonista con un servizio vincente che rimette in equilibrio il punteggio (20-20) e si va di pari passo sul 23-23. Randazzo spara fuori per il 23-24 della Bunge, Cirovic annulla il primo match ball, mentre i due successivi sono vanificati dagli errori in battuta di Buchegger e Poglajen: 26-26. Padova mette la freccia con Randazzo, ma non sfrutta il primo set ball, e lo stesso schiacciatore tira fuori per il 27-28. Nel nervoso finale vengono annullate alla Bunge altre tre occasioni per chiudere la sfida, viene espulso Randazzo e al suo secondo set ball la Kioene pareggia ancora il conto delle frazioni: 32-30.

Tiebreak Padova realizza un break di 4-0 (due punti di fila di Polo) per l’8-4, ma Ravenna reagisce prima con Vitelli a muro (8-6) e poi sfrutta una schiacciata sull’asta di Randazzo per andare a -1: 9-8. La banda avversaria spara lungo per il pareggio della Bunge (10-10) e non ci sono scossoni fino a quando Diamantini non pesca l’ace del 13-14. Questa volta però i giallorossi chiudono subito il conto, con un muro di Vitelli su Cirovic che fa esultare i tanti sostenitori bizantini presenti alla Kioene Arena: 13-15.

Le dichiarazioni del dopo gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): «Sono felicissimo di aver vinto questa partita. Oggi le due squadre hanno dimostrato di avere caratteristiche tecniche del tutto differenti ma identiche sotto l’aspetto emotivo. Ne è nato un match molto intenso, forse l’ostacolo più grosso che abbiamo affrontato negli ultimi mesi. Una dedica? A tutti i giocatori in campo e a Marco Bonitta».

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