mercoledì
10 Settembre 2025

Rolex e 11mila euro in contanti a casa di una coppia di disoccupati senza reddito

E un camper da 55mila euro. Soldi nascosti tra i pannolini dei figli e nella tapparella. I due orologi acquistati in gioielleria

SoldiccDisoccupati e senza reddito ma, nascosti in vari angoli di casa, avevano undicimila euro in contanti in banconote da 50 e 100, due orologi Rolex acquistati regolarmente e viaggiavano su un camper da 55mila euro. Una coppia di rom, 41 anni lui con precedenti e 34 lei che vivono in un condominio di Faenza con i figli, sono stati denunciati dai carabinieri per ricettazione.

Image001I militari della stazione Borgo Urbecco insieme ai colleghi del radiomobile avevano notato che i due coniugi portavano gioielli, anelli, collane d’oro e orologi di marca che sembravano eccessivi per le possibilità di disoccupati senza reddito. Poi pure quel camper. Dopo gli accertamenti svolti dalla guardia di finanza sulle loro condizioni di reddito, i carabinieri hanno perquisito l’appartamento: nell’armadio della camera da letto dei bambini hanno trovato 4.200 euro in contanti nascosti fra i pannolini ed i vestitini e 7.300 euro in contanti in un borsello nascosto nel cassone della tapparella. Non hanno saputo spiegarne la provenienza e nemmeno perché avevano negato l’esistenza di altro denaro dopo il ritrovamento della prima partita di banconote nella camera dei bambini. Nel corso della perquisizione è saltato fuori anche un Rolex del valore di circa cinquemila euro che dopo una serie di accertamenti è risultato regolarmente acquistato e pagato in contanti in una gioielleria della Romagna così come è risultato regolare l’acquisto di un secondo Rolex che il 41enne portava al polso.

I carabinieri li hanno denunciati entrambi per ricettazione e hanno sequestrato l’intera somma di denaro trovata nell’abitazione, ravvisando delle evidenti incongruenze con la loro situazione reddituale accertata dalla guardia di finanza. I militari dell’arma hanno già avviato le indagini per cercare di risalire alla provenienza di quelle banconote.

Il direttore de La Stampa: «Il giornalismo oggi è una conversazione con i lettori»

Maurizio Molinari ospite della della rassegna Dante2021 alla biblioteca Classense il 14 settembre: dialogherà con Antonio Patuelli (presidente della Cassa e dell’Abi) sulla perdita del senso del noi nella società contemporanea e sul valore della comunità, partendo da una citazione del Sommo Poeta

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Maurizio Molinari, 53 anni, direttore de La Stampa

Firma sulle pagine del quotidiano La Stampa da vent’anni, gran parte dei quali vissuti da corrispondente a New York. Nel 2016 si è spostato a Torino diventando il direttore. Maurizio Molinari, 53 anni, sarà ospite della rassegna Dante2021 a Ravenna (il 14 settembre alle 17 alla sala Dantesca della biblioteca Classense, ingresso libero fino esaurimento posti) per un dialogo con Antonio Patuelli, presidente dell’Abi. La conversazione parte da una citazione, e quindi una prospettiva, dantesca: i versi «e sonar nella voce e “io” e “mio” / quand’era nel concetto “noi” e “nostro”» (ParadisoXIX, vv. 11-12).

Direttore, con il presidente della Cassa ragionerete sulla perdita del senso del noi nella società contemporanea e sul valore della comunità. In che modo il giornalismo oggi può contribuire?
«Scrivere oggi significa conversare con i lettori. Bisogna cercare di coinvolgerli per dare loro la possibilità di agire e interagire. Viviamo un’epoca contrassegnata dalla circolazione dell’intelletto che moltiplica il sapere e in molti terreni si crea una conoscenza verticale molto specifica: il giornalista deve partire dall’idea che in certi argomenti si troverà a dialogare con lettori che ne sanno molto più di lui. Per questo serve umiltà e rispetto, della notizia e del lettore».

Assistiamo, anche di recente, a casi in cui i giornali non si pongono lo scrupolo di un dialogo costruttivo con i lettori. I titoli visti ultimamente sulle prime pagine di Libero o Il Tempo sono ancora espressione della libertà di stampa?
«Posso rispondere solo per il giornale che dirigo e non per altri. E per quanto riguarda La Stampa posso dire che la tradizione a cui si ispira da 150 anni è quella che somma un’identità locale molto forte a una proiezione europea, atlantica e internazionale».

La cronaca di certi episodi ha messo in mostra anche gli errori dei giornalisti e le conseguenze che questi possono avere sull’opinione pubblica. Questo costringe in qualche modo i grandi giornali a rivedere il loro ruolo?
«Nel mondo dell’informazione digitale la carta ha un futuro e una ragione di esistere solo se saprà dare informazione di qualità. Andiamo verso una diversificazione delle piattaforme sempre più pronunciata e i giornali sono comunità di intellettuali che producono contenuti su più piattaforme: carta, digitale, video, audio, social network e altre ne arriveranno se pensiamo che è sempre più vicina la realtà aumentata. La sfida di fronte all’informazione su carta è quella di fornire approfondimento specializzato».

È una sfida che può essere vinta e quindi ha senso tentare?
«Il mercato dice che è possibile perché in più Paesi vediamo che chi compra prodotti di carta è disposto a cifre più alte per meno pagine ma più qualità».

Prodotti di questo tipo sono l’antidoto contro la diffusione delle fake news?
«L’aspetto più interessante delle fake news è che ora anche i grandi portali digitali come Facebook e Google hanno interesse a garantire informazione qualificata attribuendola ai giornali perché è la risposta migliore contro chi avvelena il clima con notizie false».

Ma se Google e Facebook scendono in campo per stabilire cosa è buon giornalismo e cosa è bufala, dobbiamo avere paura o possiamo stare tranquilli?
«Viviamo in una fase di accelerazione della Storia anche sul fronte della rivoluzione dell’informazione e come è normale si creano nuovi equilibri, ci sono fughe in avanti e poi bilanciamenti. È interessante vedere che l’informazione digitale non uccide la carta ma la spinge a ridefinirsi. La moltiplicazione delle piattaforme aumenta il bacino di utenza: in questo secolo la sfida per i grandi giornali è essere presenti in ogni segmento del bacino di utenza».

Ma ogni segmento sarà capace di raggiungere la sostenibilità economica?
«La domanda è corretta, pone una questione di fondo, strategica. Andiamo verso una stagione nella quale ogni singolo settore si dovrà autosostenere. Non c’è dubbio che solo con i conti in ordine una testata può garantire la libertà di stampa».

A proposito di multimedialità, cinque anni fa La Stampa ha inaugurato una nuova sede a Torino pensata proprio per la produzione di contenuti su più piattaforme. Come procede il nuovo approccio?
«La particolarità del nuovo spazio è data dal fatto che tutti vedono tutti, pur garantendo la necessaria privacy che deve avere ogni redattore. Questo perché la conversazione non deve essere solo con i lettori ma anche fra giornalisti».

Dopo molti anni da corrispondente è diventato direttore. Come valuta i due anni al vertice?
«Chi fa il corrispondente impara a essere per strada e cercare notizie fra la gente e poi portarle dentro al giornale restituendo alla redazione quello che ha raccolto. Cerco di mantenere questo approccio nella conduzione del giornale».

Stiamo entrando in campagna elettorale. Come se l’aspetta?
«Credo ci siano tre argomenti che attirano l’interesse di tutte le famiglie italiane: la necessità di ridurre le diseguaglianze economiche per proteggere il ceto medio, la sfida dei flussi migratori che cambiano l’identità del nostro Paese, il bisogno di sicurezza di fronte al terrorismo dilagante. La classe politica che saprà dare risposte chiare su questi temi si guadagnerà il diritto a governare».

È fiducioso che qualcuno saprà farlo?
«Le stagioni di crisi sono un momento di selezione della classe dirigente e non ho dubbi che in Italia emergeranno leader capaci di dare risposte a queste sfide».

Torna a Ravenna dopo esserci stato nel 2011 per ricevere il premio Guidarello. Ma Ravenna vista attraverso la lente di un grande giornale nazionale cos’è? È una anonima città di provincia o ha qualche peso in qualche contesto?
«Ho iniziato a fare il giornalista ne La Voce Repubblicana. Non c’è dubbio che un angolo d’Italia in cui Mazzini è ancora cittadino a tutti gli effetti sia Ravenna che quindi è culla di valori in cui l’intero Paese si rispecchia. Se aggiungiamo una realtà economica vivace e capace di innovare con iniziative culturali come quella a cui parteciperò, allora questo ci dice quanto e come Ravenna sia, e resti, una frontiera importante per interpretare sfide e trasformazioni del nostro Paese».

Coppa Italia, Cervia e Sanpaimola festeggiano la qualificazione grazie ai pareggi

Calcio / In Eccellenza le due formazioni riescono a bloccare sull’1-1 l’Alfonsine e il Faenza, eliminandoli dalla competizione. Cadono Massa e San Pietro in Vincoli. In Promozione avanzano Lavezzola e Reno

Alfonsine Preparazione
Alcuni giocatori dell’Alfonsine durante il periodo di preparazione

Al termine della terza e ultima giornata dei gironi preliminari di Coppa Italia hanno esultato un po’ a sorpresa, in Eccellenza, il Cervia e Sanpaimola, che passano il turno grazie ai pareggi esterni. Nel pomeriggio il San Pietro in Vincoli (girone M) è stato sconfitto in trasferta 2-0 dal Castrocaro, mancando così la qualificazione a beneficio dei biancorossi forlivesi, mentre in serata il Massa Lombarda (girone H) a Granarolo Felsineo si è inchinato in modo netto alla Granamica (3-0). I due derby in programma sono terminati entrambi con pareggi con il risultato di 1-1: ad Alfonsine (girone I) i biancoblù sono stati bloccati dal Cervia, a Faenza i manfredi dal Sanpaimola. Grazie a questi risultati, in virtù del maggior numero di reti segnate (in entrambi i gruppi tutte le squadre si sono piazzate a pari merito con due punti) si qualificano alla fase successiva il Cervia e il Sanpaimola.

In Promozione nel girone P il Conselice non riesce ad andare oltre al pareggio nella trasferta con il Medicina Fossatone (passano gli emiliani), nel girone Q il Lavezzola espugna ad Argenta il campo dello Sporting e prosegue la sua avventura, nel girone S la Reno spazza via il Savarna e avanza anch’essa, nel girone U il Savio cade in casa del Sampierana e saluta la competizione. Nei gironi O e T lo Sparta e il Reda erano di riposo e non sono arrivate buone notizie dai match Valsanterno-Borgo Panigale (vittoria degli ospiti 3-1) e Cava-Ronco (successo dei padroni di casa): entrambi escono di scena.

Il quadro completo dei risultati e delle classifiche

Eccellenza (in neretto le squadre qualificate)

Girone H: Granamica-Massa Lombarda 3-0. Classifica: Granamica 6 punti, Argentana 3, Massa Lombarda 0.

Girone I: Alfonsine-Cervia 1-1. Classifica: Cervia (3 gol fatti – 3 subiti), Classe (2-2) e Alfonsine (1-1) 2 punti.

Girone L: Faenza-Sanpaimola 1-1. Classifica: Sanpaimola (2 gol fatti – 2 subiti), Faenza (1-1) e Russi (1-1) 2 punti.

Girone M: Castrocaro-San Pietro in Vincoli 2-0. Classifica: Castrocaro 4 punti, San Pietro in Vincoli 3, Diegaro 1.

Promozione (in neretto le squadre qualificate)

Girone O: Valsanterno-Borgo Panigale 1-3. Classifica: Borgo Panigale 6 punti, Sparta Castel Bolognese 3, Valsanterno 0.

Girone P: Medicina Fossatone-Conselice 0-0. Classifica: Medicina Fossatone (5 gol fatti – 4 subiti) e Conselice (1-0) 4  punti, Sesto Imolese 0.

Girone Q: Sporting Argenta-Lavezzola 2-3. Classifica: Lavezzola 6 punti, Molinella Codifiume 3, Sporting Argenta 0.

Girone S: Reno-Savarna 5-0. Classifica: Reno 6 punti, Cotignola 3, Savarna 0.

Girone T: Cava-Ronco Edelweiss 4-1. Classifica: Cava (6 gol fatti – 3 subiti) e Reda (3-2) 4 punti, Ronco Edelweiss 0.

Girone U: Sampierana-Savio 3-0. Classifica: Sampierana 6 punti, Savio 3, Del Duca Ribelle 0.

Nel test l’OraSì si inchina alla forte Fortitudo, ma alla fine sorride lo stesso

Basket A2 / Al PalaCosta prestazione incoraggiante dei giallorossi contro un avversario di ottimo valore come la squadra bolognese. Martino: «Finalmente eravamo quasi al completo, ho visto miglioramenti nell’atteggiamento»

Ravenna-Fortitudo Bologna 58-68
(10 -20,  24-36, 41-56)
ORASI’ RAVENNA:  Montano 8, Scaccabarozzi ne, Sgorbati, Giachetti 10, Chiumenti 9, Raschi 3, Masciadri 2, Rice 8, Grant 18. All.: Martino.
FORTITUDO BOLOGNA: Mc Camey 14, Legion 8, Cinciarini 17, Mancinelli 10, Pini 6, Chillo 6, Italiano, Montanari 7, Murabito. All.: Boniciolli.

Grant Contro Fortitudo
Jerai Grant in azionae nel test con la Fortitudo

Incoraggiante prestazione dell’OraSì, nonostante la sconfitta finale, nell’amichevole disputata al PalaCosta con la Fortitudo, prossima avversaria nel campionato di Serie A2. Alla fine prevalgono i bolognesi grazie al vantaggio accumulato nel primo quarto (10-20), mentre dal secondo parziale fino alla fine Ravenna si è mostrata all’altezza dell’importante avversaria, mantenendo in pratica invariato il gap. Subito in evidenza l’ultimo arrivato Grant, autore di 18 punti.

Soddisfatto a fine test il coach Antimo Martino: «Finalmente abbiamo giocato una amichevole quasi al completo, visto che Chiumenti e Grant sono scesi in campo, mentre Vitale non ha potuto esserci per un infortunio alla caviglia capitatogli nell’allenamento di ieri sera. Ho visto miglioramenti sotto il profilo dell’atteggiamento, mentre dovremo lavorare bene sul fronte delle palle perse. Grant ovviamente è ancora indietro con i lavori ma ha già fatto vedere buone cose».

Nella prima gara di allenamento la Bunge regola in rimonta Spoleto in quattro set

Volley Superlega / Persa la prima frazione, i ravennati raggiungono e superano l’esperta squadra umbra degli ex Bari, Corvetta e Zamagni. A parte l’ultimo arrivato Poglajen, arrivato da due giorni, il tecnico Soli ha ruotato tutti i giocatori a sua disposizione

AMICHEVOLE DI VOLLEY. BUNGE RAVENNA MONINI SPOLETO.
Il centrale Enrico Diamantini in azione nella gara di allenamento contro Spoleto

Positiva gara di allenamento per la Bunge, che al PalaCosta realizza le prime schiacciate e i primi ace nella sfida informale e amichevole con la Monini Spoleto, esperta squadra di Serie A2 costruita per effettuare un campionato di alta classifica. Il punteggio, per onore di cronaca, vede i ravennati battere in rimonta gli umbri in quattro set (3-1), ma l’aspetto più importante è rappresentato dal buon livello di condizione dei giocatori, ancora alla ricerca della migliore brillantezza fisica dopo i duri carichi di lavoro della fase di preparazione, e soprattutto dalla crescente intesa tra i reparti, in attesa di inserire a pieno ritmo anche l’ultimo arrivato, l’argentino Poglajen.

Il tecnico Soli schiera il sestetto iniziale con Orduna al palleggio, l’austriaco Buchegger opposto, il francese Marechal e Raffaelli schiacciatori, Vitelli e Diamantini centrali e Goi libero. In panchina si siedono il martello Poglajen, a Ravenna da due giorni, e lo sloveno Jan Klobucar, posto 4 classe ‘92 che si allena nel gruppo in sostituzione dell’infortunato Mazzone. Assente ovviamente giustificato l’opposto cubano Gutierrez, che resterà dall’altra parte dell’Atlantico fino a inizio ottobre per partecipare con la sua nazionale alle qualificazioni mondiali. Dall’altra parte della rete Provvedi manda in campo in regia l’ex Marcegaglia, e ravennate doc, Antonio Corvetta, in diagonale con Giannotti, Bertoli e Galliani di banda, Cubito e Zamagni (anche lui ex) al centro e un ‘vecchio’ della Cmc, Andrea Bari, in seconda linea.

La partita è utile a Soli per testare lo stato di forma un po’ di tutti i suoi giocatori a disposizione, a parte Poglajen, a corto di allenamenti nel gruppo. È Spoleto a vincere il primo periodo ai vantaggi (28-30), mentre la seconda frazione non registra cambiamenti nella formazione titolare, con l’unica eccezione dell’ingresso in corsa del bulgaro Georgiev al posto di Diamantini: la Bunge pareggia il conto in maniera agevole: 25-19. Nel terzo set c’è invece spazio per Marchini e Klobucar, che si alternano tra seconda e prima linea, con Ravenna che mette la freccia, effettuando il sorpasso: 25-17. Nel quarto e ultimo parziale si riposa Vitelli, con Diamantini che torna al centro, mentre Marchini e Klobucar continuano ad alternarsi: è lo sloveno a mettere la parola fine all’allenamento congiunto (25-20). Si disputa infine un tiebreak, con Pistolesi al palleggio e il resto della squadra immutato rispetto al set precedente (10-15 per Spoleto).

La denuncia di Ancisi (Lpr): «Pochi pannoloni per gli anziani e di scarsa qualità»

Il consigliere comunale: pochi ausili e di scarsa qualità inviati alle famiglie che ne hanno diritto. Interrogazione al sindaco

Letto OspedaleI pannoloni per gli anziani e la loro qualità finiscono sul banco del consiglio comunale. A sollevare il tema è Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) riprendendo un’interrogazione presentata alcuni mesi fa in Regione da un consigliere di maggioranza. Si chiedevano chiarimenti sui pannoloni – o gli “ausili ad assorbenza” – forniti a 23.700 pazienti allettati in Romagna (in ospedali, nel proprio domicilio o in case di cura) da una sola ditta che ha vinto un appalto da 23,4 milioni di euro.

I pannoloni sono forniti gratuitamente dall’Ausl ai pazienti allettati con gravi problemi ma, secondo quell’interrogazione, quelli che arrivavano erano largamente insufficienti – ricorda Ancisi – per «numero e per capacità di assorbimento, nonché per scarsa qualità e per formati scomodi ad essere indossati». I familiari rimediavano, naturalmente, comprando pannolloni a proprie spese. Il caso era già stato discusso in Comune. Il 24 gennaio l’amministrazione si era impegnato a controllare presso l’Ausl. Nulla è più trapelato.

Qui subentra Ancisi che dice di essere in possesso di due ricevute. « La prima – spiega – registra una fornitura di 100 pannoloni “dignity maxi” per la notte e di 120 pannoloni “dignity total” per il giorno, prevedendone in 119 giorni la consegna, avvenuta invece dopo 123. Dimostra una media di 0,8 pannoloni per la notte e di 0,97 per il giorno. Facendo gli stessi conti con la seconda fornitura – sperando che stavolta arrivi nel tempo previsto, non affatto garantito – si ricavano 0,9 pannoloni per la notte e 1,39 per il giorno. Una scheda dell’Ausl datata agosto 2017, che riassume la posizione di un paziente centenario, documenta la fornitura di 90 pannoloni per il giorno e 90 per la notte ogni tre mesi, cioè meno di uno ogni 12 ore».

Alla luce di tali dati, «queste forniture paiono largamente insufficienti a garantire non solo il benessere, ma la “dignity” stessa – definita addirittura “maxi” o “total” – delle persone incontinenti, a cui servono almeno un pannolone la mattina, uno per il pomeriggio e uno/due per la notte». Inoltre «stando alle evidenze manifestatemi, i pannoloni che vengono forniti non hanno la stessa capacità contenitiva del precedente appalto».

Ci sono anche alcune questioni di burocrazia: «Per richiedere l’attivazione di un nuova fornitura – dice il capigruppo – prima servivano la domanda di invalidità e un certificato del medico curante che attestava l’incontinenza del paziente. Ora servono il verbale di invalidità definitivo (passano anche 3/4 mesi dalla visita, durante i quali le famiglie pagano di tasca propria i pannoloni, a prezzi del mercato al dettaglio) e la consulenza di un urologo o di un geriatra. Al paziente centenario di cui sopra, che il medico di base aveva certificato incontinente, la fornitura è stata negata perché gli mancava la consulenza specialistica. Il medico di base che conosce il suo assistito non basta? Occorre proprio uno specialista, il cui costo è pagato dall’Ausl, ma con aggravio di oneri anche per la famiglia (ad esempio per il trasporto con ambulanza) e conseguente aumento delle liste d’attesa?». Ancisi torna a chiedere al sindaco risposte sul tema.

Aperte fino al 30 settembre le iscrizioni all’Accademia di Belle Arti di Ravenna

Offerta formativa incentrata sul mosaico. L’offerta formativa prevede percorsi triennali e un biennio specialistico in Mosaico

AccademiaSono aperte fino al 30 settembre prossimo le iscrizioni per l’anno accademico 2017/2018 all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, istituzione di livello universitario appartenente al sistema nazionale dell’Alta formazione artistica. L’offerta formativa incentrata sul mosaico, tra tradizione e contemporaneità, rilascia titoli di primo livello con il triennio di Arti visive-Mosaico e di secondo livello con il biennio specialistico di Mosaico.

Gli studenti, in possesso di un diploma di scuola superiore, nel triennio di Arti visive-Mosaico frequentano numerosi laboratori oltre a quelli di mosaico: fotografia, new media, pittura, disegno, anatomia, scultura, decorazione, plastica ornamentale, incisione, oreficeria. Corsi di storia dell’arte contemporanea, storia del mosaico, comunicazione e didattica dell’arte, inglese, informatica, completano il percorso di studi.

Il biennio specialistico di Mosaico, offerto a chi è in possesso di un diploma accademico di primo livello o di laurea triennale, si basa sui laboratori di mosaico e restauro con competenze multimediali (in particolare per la simulazione 3D), corsi di urban design, elementi di architettura e urbanistica, marketing.

Presentato Sport in Darsena: cinque giorni di attività con un occhio alle scuole

Torna per il quarto anno la festa. Si parte il 20 settembre dalla piscina comunale. Il 30 Ravenna ospiterà l’evento regionale della settimana europea dello Sport

Sport In DarsenaTorna Sport In Darsena, la  festa di tutte le società sportive della città di Ravenna, organizzata dal Circolo Velico Ravennate in collaborazione con il Coni e il Comune di Ravenna, che dal 20 al 24 settembre si svolge in Darsena.

Domenica 24 arriverà in banchina Navigare per Ravenna, navigazione lungo il Candiano aperta a tutti i cittadini che vuole creare un punto di congiunzione tra la Ravenna di mare e la città. La finalità di Sport in Darsena è quella di rendere la città di Ravenna una città di cultura sportiva, dove i bambini e gli adolescenti scoprono le mille facce dello sport. Obiettivo parallelo del percorso è fare dello sport un ambasciatore di vitalità sul territorio, per diventare consapevoli del patrimonio che è la Darsena di città e costruire un solido rapporto simbolico con il mare.
Sport in Darsena si svolgerà all’interno di Darsena PopUp, prima iniziativa del percorso di rigenerazione sportiva della Darsena.

Per dare alle scuole la possibilità di conoscere tutto il panorama degli sport esistenti, quest’anno il progetto si è arricchito della collaborazione, in via sperimentale, delle società sportive che insegnano gli sport natatori, con la possibilità per le scuole di andare alla piscina comunale la mattina del 20 settembre e provare nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto, nuoto pinnato e immersioni.

Il Circolo Velico Ravennate, in stretta collaborazione con Marinai d’Italia, Ravenna Yacht Club, Marinando, Marinara, Sub Delphinus e Lega Navale, sta organizzando per il quarto anno consecutivo Navigare per Ravenna, un’ escursione nautica lungo il porto di Ravenna per riportare il mare alla città e per scoprire la bellezza del porto commerciale di Ravenna aperta a tutta la cittadinanza. Tutti possono partecipare.

Il 24 settembre sarà possibile percorrere con barche a vela e a motore il canale Candiano tra gru, navi, container e silos fino al cuore della Darsena di città, l’area in trasformazione per eccellenza della città futura.

Appena Navigare per Ravenna arriverà in banchina si darà il via a due eventi di grande importanza simbolica perché costituiranno un palcoscenico per le realtà che muovono il porto e la marineria ravennate: il primo Trofeo del Porto di Ravenna, dove le principali aziende e associazioni di categoria del porto si sfideranno in un match ad altissimo valore di spettacolo nella Darsena di città.

Il primo Trofeo dei Sodalizi, dove le società veliche del porto di Marina di Ravenna si sfideranno sulle barche delle sfide per eccellenza nella stupenda coreografia della Darsena. Il Circolo velico ravennate si impegna da anni nella promozione di uno sport giovanile diffuso coniugato ad alto livello, consapevole dell’importanza che questo ha per la crescita del tessuto della nostra società civile. Per questo Sport in Darsena promuove una visione della società sana e attenta alle relazioni tra le famiglie e le società sportive. Nel 2014 Sport in Darsena alla sua prima edizione ha coinvolto almeno un migliaio di persone, oggi il progetto è maturo.

Quest’anno parteciperanno circa 35 società sportive, per un numero di persone giornaliero stimato di circa 1500 presenze con punte di sabato e domenica di circa 2000/3000 presenze al giorno.

Nel corso del suo intervento l’assessore ha fatto anche un annuncio a sorpresa.: «Il ministro per lo Sport Luca Lotti – ha riferito Roberto Fagnani – ha chiesto al Coni e al suo presidente Malagò di organizzare, in occasione della Settimana europea dello sport, una giornata di promozione dello sport; siamo felici di annunciare che sarà Ravenna, quale unica città della regione Emilia-Romagna, ad ospitare l’evento, fissato per il 30 settembre proprio in Darsena».

Programma:
Sport in Darsena si svolgerà dal 20 al 24 settembre tra la Darsena di Città e la Piscina Comunale

20 settembre mercoledì piscina comunale

o 8.30-12-30 Promozione con le scuole in piscina

21 settembre giovedì Darsena

o 8.30-12-30 Promozione con le scuole

o 17.30-19.30 Esibizione squadre giovanili a cura delle società sportive

22 settembre venerdì Darsena

o 8.30-12-30 Promozione con le scuole

o 16.00 gara di nascondino aperta a tutti e alle squadre sportive

o 17.30-19.30 Esibizione squadre giovanili a cura delle società sportive

o 21-23 Sport Spettacolo in definizione

23 settembre sabato Darsena

o 8.30-12-30 Promozione con le scuole

o 9.00-13.00 Convegno organizzato dal Coni “Prevenzione dell’abbandono sportivo giovanile: ricadute applicative per allenatori ed educatori sportivi” in Autorità Portuale

o 17.30-19.30 Esibizione squadre giovanili a cura delle società sportive

o 21-23 Esibizione Ginnastica Acrobatica a cura di Edera Ravenna

24 settembre domenica DARSENA

o 9-11 Navigare per Ravenna, risalita del Candiano in barca (le società sportive sono invitate a partecipare)

o 10-17 Promozione libera attività sportive a cura delle società sportive

o 11.30-12.30 Regata Trofeo Porto di Ravenna e Trofeo dei sodalizi

o 12.00 Gara di Orienteering in darsena per le squadre sportive

o 15.30 Ritorno a Marina di Navigare per Ravenna

Si ricorda che la presenza è obbligatoria dal primo all’ultimo giorno nella postazione che verrà assegnata.

Come si può notare, tra i numerosi eventi ce ne sono alcuni pensati per dare alle società sportive un’occasione di promozione sul territorio e un’occasione per giochi semicompetitivi dedicati ai propri atleti:

venerdì ore 16 “gara di nascondino”

domenica: ore 9 Navigare per Ravenna con possibilità di fare un’imbarcazione della società sportiva (tipo carro di carnevale) che sfili fino alla darsena di città

Ore 12 circa “gara” di orienteering (durata circa 30 minuti)

Inizia l’anno scolastico: visita degli amministratori alle scuole del territorio

Controlli ai plessi scolastici in vista delle aperture. Sul piatto il Comune ha messo investimenti per 2,5 milioni di euro

Visite Alla Scuola Media Gherardi E Alla Scuola Dell'infanzia Capucci, 31 Agosto 2017 (1)Venerdì 15 settembre riaprono le scuole e intanto continua la ricognizione negli edifici di Lugo. A fine agosto il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha visitato i plessi scolastici della scuola media Gherardi e della scuola dell’infanzia Capucci al fine di valutarne lo stato manutentivo e programmare gli investimenti per il 2018. Insieme al sindaco erano presenti l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Casamento, l’assessore alla Scuola Fabrizio Lolli e il tecnico dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Lugo Barbara Boninsegna.

Martedì 5 settembre è stata la volta delle frazioni: l’amministrazione ha visitato la scuola dell’infanzia “Giovanna Righini Ricci”, le elementari “Guglielmo Marconi” di San Bernardino e il plesso di Voltana, che accoglie la scuola dell’infanzia “Arcobaleno”, l’elementare “Enrico Fermi” e le medie “Silvio Pellico”. Oggi, 13 settembre, l’attenzione è andata sugli asili nido con la visita all’ “Europa” e al “Corelli” di Lugo e alla scuola dell’infanzia di San Potito

L’amministrazione comunale ha lanciato nel 2015 un piano triennale di interventi per efficientare e valorizzare il proprio patrimonio scolastico, per un totale di oltre 2 milioni e 500mila euro di investimenti.

La Regione boccia la proposta leghista sul referendum per l’autonomia della Romagna

Passa invece la risoluzione del Pd su una maggiore autonomia dallo Stato. Il Carroccio apre al tema ma ha dubbi sulle coperture finanziarie

Romagna2Se ne è parlato molto (qui il nostro approfondimento) ma alla fine, come prevedibile, il referendum sulla regione Romagna non si farà. La proposta della Lega si è infranta in commissione bilancio in Regione contro una maggioranza granitica. Così al progetto di legge ha votato sì solo la minoranza. Bocciati anche due emendamenti presentati dai grillini.

Per la precisione la Lega Nord proponeva di introdurre un nuovo strumento nello statuto regionale che permettesse ai consiglieri di proporre il referendum consultivo. Al momento infatti tali referendum sono possibili solo ai cittadini (servono ottantamila firme), alle Province (serve l’ok di almeno quattro consigli provinciali) e ai Comuni (devono chiederlo dieci consigli comunali che rappresentino almeno un quinto degli abitanti della Regione). Strumenti più che sufficienti, secondo il Pd e la maggioranza, per colmare la sete di referendum. Il Movimento 5 Stelle ha fatto notare come altre Regioni prevedano la possibilità di indire consultazioni referendarie anche ad una maggioranza qualificata in Consiglio Regionale. Da qui è nato il suo emendamento, respinto.

Contestualmente è partito l’iter per la proposta di una maggiore autonomia della Regione Emilia-Romagna dallo Stato, in questo caso lanciata dal governatore Stefano Bonaccini. Secondo la giunta, applicando una possibilità offerta dalla Costituzione, la Regione potrebbe avere maggiori competenze per la gestione diretta e con risorse certe di materie fondamentali per crescita e sviluppo nell’ambito di quattro materie: lavoro e formazione; imprese, ricerca e sviluppo; sanità; governo del territorio e ambiente.

Alan Fabbri (Lega Nord) pur apprezzando lo sforzo del presidente Bonaccini di tentare la via di una maggiore autonomia regionale, ha messo in luce rilevanti differenze con i dispositivi legislativi messi a punto da Veneto e Lombardia, chiedendo chiarimenti circa le coperture finanziarie. In conclusione, ha manifestato la disponibilità al confronto da parte della Lega Nord purché il percorso istituzionale intrapreso non si riveli una mossa finalizzata a depotenziare mediaticamente i referendum consultivi di Lombardia e Veneto.

Manca il piano industriale per gli esuberi della Ferrari, lavoratori in presidio

L’azienda operava in subbappalto dentro a Marcegaglia ma non ha rinnovato. Il sindacato Sgb attende gli impegni de La Cisa

RAVENNA 27/08/17. GLI OPERAI DELLA LOGISTICA FERRARI BLOCCANO LÕ INGRESSO ALLA MARCEGAGLIASi riaccende di nuovo, a distanza di due settimane dall’annuncio della sottoscrizione di un accordo tra le parti, la protesta dei lavoratori della Ferrari Logistica coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo a seguito del mancato rinnovo del contratto di subappalto con la società La Cisa per stoccaggio e movimentazione dei coils nello stabilimento di Marcegaglia a Ravenna. Dal 13 settembre, fa sapere il sindacato generale di base (Sgb), i lavoratori saranno di nuovo in presidio davanti ai cancelli di via Baiona.

La vertenza riguarda 44 lavoratori a tempo indeterminato: le cooperative Cofari e Lb prenderanno il posto della Ferrari ma si erano dette disponibili ad assumere solo una minima parte dei 44 e a tempo determinato. L’accordo raggiunge prevede che una dozzina di lavoratori vengano assunti da Lb e Cofari, un paio restino con Ferrari in altri lavori e la trentina di operai a tempo indeterminato verranno assunti quasi totalmente da La Cisa, titolare dell’appalto diretto da Marcegaglia.

Sgb lamenta che dopo tredici giorni dall’accordo sottoscritto nella sede di Confindustria, La Cisa non ha ancora presentato il piano industriale che si era impegnata a elaborare: «Abbiamo conosciuto le loro competenze tecniche ed amministrative e sappiamo per certo che questa società è in grado di elaborare un piano industriale e ridefinire i rapporti contrattuale nel giro di pochi giorni. Eppure non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla nostra richiesta di chiarimenti ed incontri interlocutori». Il sindacato teme che gli impegni non vengano rispettati.

«Non possiamo però non rilevare – continua la nota di Sgb – che in questi tredici giorni dalle aziende La Cisa e Lb abbiamo ricevuto solo comunicazioni informali, in contraddizione le une dalle altre. Non possiamo che rilevare la mancata concretizzazione degli impegni presi dai rappresentanti di queste aziende, mentre all’interno dello stabilimento si sta procedendo a sospette assunzioni di nuovo personale, alla sua formazione e proprio per i lavori oggetto dell’ex contratto con la Ferrari Logistica».

La preoccupazione di Sgb coinvolge anche la lista Ravenna in Comune: «Mancano due giorni al termine delle due settimane previste dall’accordo sottoscritto nella sede di Confindustria e la trentina di lavoratori coinvolti ancora non conoscono con precisione il loro futuro. L’accordo prevedeva la presentazione di un piano industriale da parte della ditta La Cisa e il riassorbimento dei lavoratori ex dipendenti Logistica Ferrari con conseguente ridimensionamento del sub-appalto di Cofari. Ad oggi non risultano ancora piani concreti per l’assunzione di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza nel rispetto delle condizioni lavorative che avevano fino a pochi mesi fa. Questo significa che i lavoratori sono ancora fuori da quello che legittimamente è il loro posto di lavoro. Per questo motivo esprimiamo forte preoccupazione per questa situazione che si sta creando e invitiamo tutte le forze coinvolte a lavorare in tempi rapidi e con senso di responsabilità con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno di questi lavoratori».

Rekico, dalla “rivoluzione” nasce un match di prestigio: arriva la Fortitudo

Basket B / La formazione di Regazzi mercoledì 20 settembre sfiderà in un’amichevole al PalaCattani la blasonata squadra bolognese. Il gm Baccarini: «Onorati e orgogliosi». Il nuovo programma dei test

Jacopo Silimbani
Il pivot della Rekico Jacopo Silimbani

La rivoluzione nel calendario della preseason della Rekico porta un’amichevole di assoluto prestigio a Faenza. Mercoledì 20 settembre alle 19.30 la squadra di coach Regazzi ospiterà al PalaCattani la Fortitudo Bologna, una delle formazioni di punta del campionato di Serie A2 arrivata in semifinale nell’ultima stagione. «Siamo onorati e orgogliosi di poter disputare un’amichevole con un avversario come la Fortitudo – spiega il general manager Andrea Baccarini – e sarà un’ottima occasione per testare la nostra condizione a poche settimane dall’inizio del campionato contro una squadra costruita per essere protagonista in A2. Già nel novembre del 2015 abbiamo giocato questa gara in casa nostra e molte persone sono venute a vederla: sono convinto che anche quest’anno ci sarà un pubblico numeroso».

Il prossimo impegno della Rekico è in programma sabato alle 16.30 alla Palestra Alutto di Bologna contro la Salus, formazione di serie C Gold dove milita Emanuele Pini, visto per due stagioni in maglia faentina. Questo il nuovo calendario delle amichevoli della Rekico: sabato 16 settembre (ore 16.30) al PalaAlutto Salus Bologna (C Gold)-Rekico; mercoledì 20 settembre (ore 19.30) al PalaCattani Rekico-Fortitudo Bologna (A2); venerdì 22 settembre 11° Torneo “Memorial Mirco Pellegrini” a Cecina (ore 19) Cecina-Rekico; sabato 23 settembre “Memorial Mirco Pellegrini” a Cecina (finale terzo posto ore 19 o finale ore 21 contro San Miniato o Libertas Livorno); mercoledì 27 settembre (ore 19.30) Rekico-New Flying Balls Ozzano (C Gold).

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