mercoledì
20 Agosto 2025

Processo Cagnoni al via, Comune e tre associazioni chiedono di essere parte civile

Il medico è accusato di aver ucciso la moglie a bastonate. Udienza preliminare a porte chiuse

Cagnoni
Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

Il processo di Matteo Cagnoni si apre domani mattina, giovedì 22 giugno. Il gup Antonella Guidomei deciderà il destino processuale del medico, accusato della morte della moglie, Giulia Ballestri avvenuta il 16 settembre 2016. Pesanti gli indizi a suo carico ma la difesa, con gli avvocati Giovanni Trombini e Lorenzo Dalaiti, promette battaglia. Il giudice dovrà valutare la costituzione delle parti civili: oltre alla famiglia di Giulia, farà richiesta anche il Comune e tre associazioni (Linea Rosa, Unione Donne Italiane e Dalla Parte dei Minori).

Di fronte a Cagnoni ci sono in sostanza due strade: l’abbreviato, che in caso di colpevolezza fermerebbe la pena a trent’anni (se non dovessero essere riconosciute le aggravanti), o il rito ordinario in Corte d’Assise nel quale rischierebbe però l’ergastolo. Nei casi di omicidio non si patteggia e sembra remota, a fronte del grande numero di indizi, la possibilità di un’archiviazione. Secondo quanto emerso Cagnoni dovrebbe essere in aula. La difesa tenterà di smontare l’impianto probatorio raccolto dal procuratore Alessandro Mancini e dal pm titolare del fascicolo, Cristina D’Aniello. Si opporà con ogni probabilità alla costituzione delle parti civili e presenterà una serie di eccezioni difensive prima di arrivare alla scelta tra abbreviato e Assise.

La decisione del Comune è una novità a Ravenna. «La volontà di procedere in questo senso – spiega l’amministrazione in una nota – si fonda nel rispetto dello Statuto del Comune di Ravenna, atto primario che recita i principi fondamentali e le finalità delle azioni del Comune tra le quali la promozione dei valori sociali di cui la comunità è espressione, con particolare riferimento alla tutela della vita, della persona e della famiglia. Sempre nel rispetto dello Statuto la costituzione di parte civile è diretta applicazione dell’articolo 2, comma e) che persegue l’obiettivo di contrastare fenomeni di violenza alle donne assicurando, per quanto di competenza, il sostegno e la tutela delle vittime, con possibilità di costituirsi parte civile». Secondo l’Udi quello di Giulia Ballestri non è stato «un semplice fatto di cronaca, né di un delitto passionale, bensì di un femminicidio».

Alberto Ancarani, consigliere di FI, non è d’accordo sulla scelta. Parla di «arma di distrazione e di massa dell’amministrazione De Pascale per mascherare un anno di inefficienze» e di «bassissima speculazione politica».Il Comune, ricorda Ancarani, «su un fatto che gli competeva molto di più, ovvero un procedimento nei confronti di dipendenti comunali presuntivamente infedeli, scelse di non costituirsi parte civile. Ci riferiamo alla vicenda relativa alla delibera sulla logistica del porto. L’indagine iniziò con la giunta Matteucci ma la scelta di non costituirsi parte civile nel procedimento avvenne a giunta De Pascale ampiamente insediata».

Il forzista definisce questo attegiamento come un «doppiopesismo peloso finalizzato a prendere qualche applauso visto che arrivano ceffoni da ogni parte serviva un’occasione esterna e questa speculazione politica sulla pelle della povera Giulia Ballestri mascherata da tutela sociale non può che definirsi tale». In ogni caso Ancarani parla anche di una «questione di opportunità» sulla decisione del Comune di costituirsi parte civile su un fatto di cronaca.

L’annuncio del sindaco: «10 milioni per riqualificare gli stradelli dietro i bagni»

Approvato dalla giunta un documento propedeutico a un concorso internazionale di progettazione. «Dovranno diventare luoghi di incontro, di svago e relax»

RAVENNA 20/07/2010. CONFERENZA DI PRESENTAZIONE PROGETTI STRADELLI
Uno dei progetti per gli stradelli retrodunali vincitori del concorso di idee bandito dal Comune nel 2010, finiti nel dimenticatoio

“L’area retrostante gli stabilimenti balneari, gli stradelli di accesso e le fasce retrodunali pensati come percorso turistico-naturalistico, luoghi di incontro, di aggregazione, di svago e di relax accessibili a tutti. Non più il “retro” dei bagni, ma un nuovo ingresso al mare”, si legge in una nota inviata alla stampa dal Comune di Ravenna.

Con questi presupposti la giunta ha approvato un documento propedeutico al concorso internazionale di progettazione, articolato in unica fase, che sarà bandito per individuare la migliore soluzione progettuale per la riqualificazione della fascia retrostante gli stabilimenti balneari.

«È un progetto – ha affermato il sindaco Michele de Pascale – che parla ai tanti cittadini che frequentano i nostri lidi, ai turisti e alla nostra economia. Investiremo più di 10 milioni di euro, realizzeremo un bando di idee internazionale, dallo sguardo ampio, che attiri professionisti in grado di presentare concetti innovativi. Il risultato sarà un progetto che porteremo a tutte le grandi fiere del turismo come una delle più importanti opere di rigenerazione ambientale. Un obiettivo che intendiamo concretizzare in questa legislatura».

La progettazione – scrivono da Palazzo Merlato – dovrà avere come obiettivo principale la riorganizzazione dell’accessibilità alla fascia retrodunale e la valorizzazione «di un territorio complesso, che si estende per 35 chilometri, dalle differenti situazioni paesaggistiche». Dovrà essere orientata alla «riduzione del traffico e della sosta dei veicoli, studiando soluzioni di mobilità sostenibile, integrandosi con gli interventi già realizzati come, ad esempio, quelli di riqualificazione a Lido di Dante, in viale Romagna a Lido di Savio, le piste ciclabili a Marina di Ravenna e Punta Marina, le passerelle sopraelevate a protezione della duna a Marina di Ravenna».

Gli interventi – si legge ancora nella nota di Palazzo Merlato – dovranno prevedere spazi facilmente fruibili dove passeggiare, adatti allo svolgimento delle attività turistiche e della balneazione, nel rispetto della pineta e delle zone naturali. Il rapporto tra ambiente e spiaggia deve essere l’elemento portante del disegno territoriale. «Il concorso di progettazione, quindi – sottolineano dal Comune –, intende dare un volto nuovo alle aree retrostanti gli stabilimenti balneari e quelle fra loro interposte realizzando i necessari interventi di riqualificazione volti a recuperare i punti critici di degrado, parcheggio disordinato, accumulo di materiali e soprattutto perdita di identità. Inoltre, desidera essere una risposta alle esigenze dell’economia turistica e di quelle volte alla tutela delle zone naturali che, se non coerentemente integrate, posso costituire un limite reciproco».

Già nel 2010, va ricordato, erano stati assegnati dal Comune circa 40mila euro di premi per un concorso di idee bandito per ottenere una sorta di base per la progettazione definitiva degli stradelli retrodunali pedonali. Progettazione, poi, mai avviata per mancanza di risorse.

Nel nome del padre: il baby Bovolenta vince a Rovigo con la maglia della Bunge Cmc

Volley giovanile / A cinque anni dalla tragica scomparsa del padre, Alessandro guida da capitano la sua squadra alla vittoria del campionato interregionale Under 13 6×6 svolto domenica scorsa nella terra dove è nato Vigor

Yoga Volley FORLI V Roma
Vigor Bovolenta ai tempi della Yoga Forlì (foto Legavolley)

Nel nome del padre, da Vigor al giovanissimo Alessandro, c’è sempre un Bovolenta che gioca (e vince) nel mondo della pallavolo. Il 13enne figlio del campione azzurro, morto il 24 marzo 2012 a soli 37 anni a Macerata durante una partita di Serie B1 tra la “sua” Forlì e la Lube, domenica scorsa ha vinto l’ennesimo trofeo di una carriera appena agli albori. Dopo essersi aggiudicato i titoli provinciali e regionali sia nella categoria Under 13 3×3 (centrando anche il terzo posto ai campionati nazionali), sia in quella Under 13 6×6, Alessandro Bovolenta domenica scorsa ha alzato la coppa, da capitano della Bunge Cmc Romagna In Volley, del trofeo “Pallavolo Domani”, manifestazione interregionale Under 13 6×6 che si è svolta in provincia di Rovigo, nella terra di papà Vigor (nato a Contarina nel 1974), che ha visto la partecipazione delle migliori formazioni provenienti da Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Alessandro Bovolenta
Il giovane Alessandro Bovolenta con la maglia numero 64

Termina così nel modo migliore la stagione dei campionati giovanili della Bunge Cmc, con la squadra di Minguzzi e Forte che ha vinto la finale in tre set, regolando i baby della Rappresentativa Trentino al termine di un match ben condotto in particolare nel primo set e nel tiebreak decisivo, mentre la seconda frazione è stata persa ai vantaggi (25-16, 24-26 e 15-11 i parziali). In precedenza, nella difficile fase a gironi, i baby ravennati hanno battuto 2-1 Treviso in un match che si è rivelato un’autentica battaglia (26-24, 18-25 e 16-14) e 2-0 la Kioene Padova “B” (25-16, 29-27), classificandosi al primo posto.

«Questa vittoria – sottolinea il tecnico Valerio Minguzzi – è il coronamento di una bellissima stagione, da cui non potevo chiedere di più. Abbiamo affrontato tre squadre blasonate, vincendo tutte le gare, a dimostrazione di quanto sia stato buono il lavoro svolto in questi mesi. Siamo stati inseriti in un girone molto complesso, dove la chiave di volta del nostro percorso è stata rappresentata dal successo su Treviso. Vinto l’esordio, tutto il resto del torneo è andato per il meglio. Sono contento per la prestazione di tutti i ragazzi, in quanto chi è salito in campo a partita in corso ha dato alla squadra una grossa mano. Siamo sulla buona strada in vista del futuro, in quanto abbiamo già posto ottime basi in vista della partecipazione alla prossima Boy League».

Premiazione Under 13 Interregionali
Secondo da sinistra, Alessandro Bovolenta alza la coppa vinta dalla Bunge Cmc nel torneo interregionale Under 13 6×6 di Rovigo

La vittoria dei campionati interregionali Under 13 6×6 è l’ultimo degli ottimi risultati ottenuti in questa stagione, aggiungendosi ai successi a livello regionale della stessa Under 13 6×6 e delle Under 13 3×3, Under 14, Under 16 e al secondo posto dell’Under 18. A livello nazionale brilla in particolare la terza posizione dell’Under 13 3×3, mentre si registrano le positive partecipazioni alle fasi finali dell’Under 16 (sesto posto) e dell’Under 14 (14° Posto). Questo l’organico dell’Under 13 6×6 della Bunge Cmc Romagna In Volley a disposizione dei tecnici Valerio Minguzzi e Fabio Forte: Alessandro Bovolenta, Davide Bonoli, Samuele Candito, Walter Fabbri, Edoardo Nori, Giovanni Pascucci e Lorenzo Tomassini del Porto Robur Costa, Andrea Armellini e Filippo Mancini della Dinamo Bellaria, Noah Calisesi, Luca Falzaresi e Mattia Orioli del Volley Club Cesena.

Un anno da sindaco a Palazzo Merlato, luci e ombre del governo De Pascale

Sono passati 365 giorni da quando il 31enne Michele de Pascale firmò l’atto del suo insediamento ufficiale a Palazzo Merlato come sindaco di Ravenna al termine di una campagna elettorale che avevo visto la città confrontarsi con un ballottaggio per la prima volta dopo ventitrè anni. Un anno di governo è solo l’inizio di un mandato quinquennale ma già un parentesi più che sufficiente per valutare l’operato del primo cittadino e della sua giunta

Cultura: nuovi equilibri in vista della città dei musei

18622197 1450200281669299 6914368279162640963 NLa cultura è stata, fin da subito, uno dei capisaldi del progetto politico amministrativo del sindaco De Pascale, messi a punto con la scelta di Elsa Signorino quale assessore alla Cultura e l’attribuirsi della delega alla “riorganizzazione delle istituzioni e fondazioni culturali”. La nuova visione della politica culturale ravennate ha segnato una netta soluzione di continuità col passato. È stata definitivamente archiviata, senza cogliere alcuna eredità, la lunga esperienza della candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 e quella delle “grandi mostre” al Mar, per cui sono letteralmente scomparsi dalla scena i protagonisti di quella stagione culturale: Alberto Cassani e Claudio Spadoni. L’indirizzo che ha caratterizzato il primo anno di consiliatura verso un futuro di cambiamenti è una sorta di recupero, o meglio, rinnovata attenzione alla tradizione culturale locale: monumenti e archeologia, mosaici, Dante… Un “ritorno all’antico“ che rivela scelte di tutela e conservazione ma di cui si intravede solo vagamente l’innovazione e la rianimazione in chiave contemporanea. Fra i punti a favore della strategia di De Pascale e Signorino, il protocollo di intesa firmato con lo Stato per la gestione dei “servizi aggiuntivi” di monumenti e musei affidati alla fondazione RavennAntica. Un passo che nel disegno del Comune potrebbe vedere in futuro l’ingresso dello Stato in una rinnovata fondazione per governare un segmento importante dei beni culturali locali. Punta di diamante di questo organismo pubblico-privato il parco archeologico, la basilica e il museo di Classe, la cui apertura è prevista nel 2018. Fra le incognite, questa è la più consistente e rischiosa, dati gli ingenti costi di gestione e il consistente apprezzamento in termini di visitatori indispensabile per reggere l’impresa. A quanto pare, le fondazioni bancarie (Cassa Risparmi e Del Monte) faranno convergere gran parte dei finanziamenti disponibili proprio in campo museale, comparto di Classe in testa. È ancora presto per valutare come muteranno gli equilibri, sia per i destini del Mar – che dovrebbe intraprendere percorsi espositivi incentrati sul mosaico e la fotografia – sia per quelli delle convenzioni comunali di sostegno alle arti performative (dal Ravenna Festival agli altri soggetti che organizzano e producono musica, teatro, danza…) che rappresentano una notevole ricchezza per il tessuto culturale cittadino. Per quanto riguarda Dante e le iniziative in previsione del centenario del 2021, da Roma non arrivano notizie confortanti sui finanziamenti per le celebrazioni, visto che sta per essere approvato un disegno di legge che prevede un budget complessivo di appena 1 milione e 150mila euro, a livello nazionale. Troppo poco e molto meno di quanto speravano gli amministratori ravennati.
Fausto Piazza

Per il turismo servono progetti strutturali

13227129 1097567333599264 7392167442019678730 NEx bagnino e già assessore alle politiche turistiche nella sua Cervia, Michele de Pascale aveva puntato forte sul turismo in campagna elettorale, un anno fa, con tanto di alcuni annunci a effetto su beach stadium e hotel nel palazzo della Provincia. Quest’ultima suggestione già pare sia stata scartata (o meglio, “riciclata” per l’ex caserma), lo stadio in spiaggia, invece, ci dicono ancora che si farà, pur senza fretta. In campagna elettorale si voleva poi stravolgere Ravenna durante le feste natalizie, per farne una meta turisica anche di fama internazionale. Le intenzioni (budget e idee messe in campo) sono state buone, il risultato invece piuttosto deludente (tranne lo spettacolo di Capodanno, che potrebbe essere una buona cartolina da spendere per il futuro) agli occhi dei cittadini e senza riscontri dal punto di vista dei dati turistici di dicembre, nonostante il 2016 sia stato comunque l’anno del record di arrivi, per il comune di Ravenna. L’estate alle porte – come raccontiamo anche in questo numero – sembra invece quella della possibile mini-svolta, trainata da ottimi ponti primaverili, da un calendario di iniziative importante e da un’ordinanza balneare che pare essere più che altro un invito a fare festa al mare. L’ottimismo degli operatori del mare è quindi giustificato, mentre c’è da ricrearlo tra quelli del centro storico, dopo il primo anno con il museo senza una grande mostra in grado di attirare visitatori da fuori e soprattutto dopo l’estenuante vicenda di piazza Kennedy, in questi primi mesi ormai utilizzata per cercare di renderla il più digeribile possibile ai ravennati. La speranza è che, così come per palazzo Rasponi, possa essere al centro di una strategia più ampia dell’Amministrazione. E se da una parte è da apprezzare il tentativo di questa nuova giunta di coinvolgere per quanto possibile gli operatori e di analizzare pubblicamente i dati per poi prendere le decisioni conseguenti – così come è da registrare di certo un impegno più forte rispetto al passato per quanto riguarda il calendario degli eventi e sul fronte della promocommercializzazione (anche se aspettiamo novità sul fronte della Dmo) – quello che è lecito chiedere al sindaco in questa legislatura sono progetti di rilancio vero, progetti strutturali come potrebbe essere quello di riqualificazione del bacino Pescherecci a Marina di Ravenna, o la nuova Darsena (dove è però riuscito già a rispettare la promessa di smantellamento del bitumificio e a ottenere 13 milioni dallo Stato), o un maggiore sfruttamento delle aree naturali a fini turistici. Perché gli eventi vanno bene, ma non possono bastare.
Luca Manservisi

Renziano e di sinistra: l’abile politico dietro all’amministratore

03–06 2016 Ravenna , Renzi A Ravenna E Protesta

Che Michele de Pascale fosse innanzitutto un politico lo si sapeva dal suo curriculum, e in caso di dubbi lo si è capito benissimo in questo anno dove è stato anche amministratore mentre il suo partito è stato in balia di divisioni e tensioni a livello nazionale. Il profilo che ha tenuto è quello, non semplice di questi tempi, del “renziano di sinistra”, ed è riuscito nell’impresa non banale di governare una maggioranza che è riuscita a tener dentro almeno un pezzo di sinistra fin dalle elezioni e adesso sta tenendo dentro anche Mdp, gli ex Pd. Per sua fortuna due delle liste civiche che lo sostenevano (quelle decisamente meno di sinistra) non hanno eletto nessuno e questo certo facilita le cose. Resta il nodo Pri, ora in subbuglio, ma con il Pri un accordo si è poi sempre trovato… Come riesce in questo? Innanzitutto, evitando di invischiarsi in botta e risposta contando, presumibilmente, sulla memoria corta di tanti elettori, vedi la diatriba sulle nomine dirigenziali che hanno visto soprattutto riconferme. Poi fa cose effettivamente “di sinistra” sul fronte del sociale e dell’immigrazione (deleghe non a caso affidate a Valentina Morigi):  reinternalizzare i servizi e prendere la gestione dei Cas sono atti importanti le cui conseguenze effettive tuttavia non sono ancora misurabili. Intanto però, ottiene un’astensione sulla convenzione alle scuole cattoliche dagli alleati che avevano sempre votato contro. Usa inoltre la sua immagine con parsimonia: taglia nastri, ma si fa vedere in foto soprattutto tra i cittadini (con il tour nel forese) oppure con i big di Eni. Per il resto parla poco, usa poco i social media, ma interviene a gamba tesa per dirsi a favore dell’abolizione dei voucher dopo aver partecipato piuttosto attivamente alla campagna congressuale di Renzi sul territorio. Anzi, in quel frangente, l’impressione per i più è stata che fosse tornato a fare il segretario provinciale del partito. Un partito dove ora i suoi “padri” ideali locali non ci sono più, perché ormai confluiti in Mdp. E dove un giovane amministratore ambizioso e capace di tenere insieme maggioranze altrove impossibili potrebbe, chissà, un giorno non troppo lontano tornare utile.
Federica Angelini

Niente stella da sceriffo e sulla sicurezza attento a evitare polveroni e polemiche

RAVENNA 11/10/2013. PD RAVENNA, DE PASCALE PRESENTA LA SUA CANDIDATURA A SEGRETARIO PROVINCIALE

La stella da sceriffo è ancora chiusa nel cassetto. Michele De Pascale ha deciso di non appuntarsela a differenza del suo predecessore, Fabrizio Matteucci. Allo stesso modo, anche la politica delle ordinanze è stata pensionata e – anzi – la più importante firmata per ora da De Pascale, quella “balneare”, segna un’inversione di tendenza molto netta rispetto al giro di vite che operò Matteucci in nome della sicurezza. Del resto, se c’è un tema sul quale si nota una differenza di stile è proprio questo. Ma lo stile, nella percezione della sicurezza, è tutto. De Pascale ha scelto una strada che mira a non prendere i problemi di petto, evitando di sollevare polveroni. Alla voce “cose fatte” va ricordata la nuova organizzazione di piazza Baracca, la task force anti abusivi in spiaggia, le assunzioni dei vigili con aumento delle pattuglie in centro storico. Tutte azioni che non piacciono all’opposizione di sinistra, tanto che Raffaella Sutter parla di «impronta securitaria» che «colpisce i poveri, migranti e non». Nel programma elettorale di De Pascale c’è la realizzazione di un sistema per collegare la videosorveglianza privata a quella pubblica per coprire meglio la città. Finora la questione non è stata messa in agenda. Per quanto riguarda la polizia locale per capire come si muoverà l’amministrazione bisognerà attendere che il comandante dei vigili Andrea Giacomini – bloccato finora da un contenzioso al Tar – entri in servizio.  Non si parla più di sicurezza ai Giardini Speyer o in altre zone della città, come la Rocca, ma è difficile che i problemi di quelle zone, anche ammettendo che fossero stati esagerati prima, siano spariti con le elezioni del 2016. Nel caso fosse così, superata l’ “emergenza”, De Pascale potrebbe rimettere almeno le panchine tolte da Matteucci in via Pallavicini e in tutta la zona stazione…
Alessandro Montanari

Grandi opere al porto ancora ferme, le piccole non bastano

17458443 10209695925461630 1316568185549627651 NNei quindici giorni di campagna elettorale tra il primo turno e il ballottaggio, esattamente un anno fa di questi giorni, il candidato Michele de Pascale mise nero su bianco una lista di cose che si impegnava a fare entro determinate scadenze. In cima alla lista scrisse: «Entro la fine dell’anno approveremo un progetto per scavare i fondali a 12,5 metri per tutta l’asta del porto». A oggi non risultano progetti approvati. È vero che poco prima della fine del 2016 il neo nominato presidente dell’Autorità portuale alla prima uscita pubblica mise in chiaro che l’approfondimento non sarebbe andato oltre i 12,5 dimostrando sintonia con il neo eletto sindaco. Ma tra le dichiarazioni che mostrano sintonia e le approvazioni che mettono in moto le draghe c’è una certa distanza. In generale le attese sul fronte del porto, in base a quanto sentito nella fase finale dell’era Matteucci e in tutta la campagna elettorale, erano piuttosto alte. La sensazione era quella che una nuova presidenza al porto e una nuova giunta a Palazzo Merlato avrebbero impartito l’accellerazione attesa e pretesa da molti da molto tempo. Non è successo. È la grande opera del territorio che si attende da anni (lasciando stare per un attimo il celebre bypass sul Candiano e la tangenziale che pure rientrano in quella lista depascaliana) per i duecento milioni da spendere in fase di cantiere con cui dare ossigeno alle imprese e per le potenzialità di sviluppo una volta realizzata. Perché nel frattempo i lavori pubblici si sono mossi – interventi di edilizia scolastica, negli impianti sportivi, per migliorare la viabilità – ma per quanto siano opere di interesse collettivo non possono certo essere la benzina per dare impulso all’economia.
Andrea Alberizia

 

 

 

Tir contromano, l’autista è ubriaco. Arriva il sostituto ma è ubriaco pure lui

Il bisonte fermato dalla Stradale sull’Adriatica in territorio cervese. Il proprietario del camion ha portato sul posto un altro conducente ma ha dovuto parcheggiare l’auto e prendere il mezzo pesante

Foto TIR ContromanoSulla statale 16 Adriatica, in territorio cervese dove l’arteria si apre a quattro corsie di marcia, stamani un tir che viaggiava in direzione di Ravenna ha imboccato contromano la carreggiata opposta: a fermarlo prima che fosse troppo tardi è stata una pattuglia della polizia stradale che se l’è trovato di fronte e ha messo l’auto di traverso accendendo lampeggianti e sirene. Al volante un autista straniero risultato ubriaco (1,50). Ritiro immediato della patente e sul posto è stato convocato il proprietario del mezzo con un altro autista per proseguire il viaggio. Ma nemmeno il secondo conducente era sobrio (il codice della strada prescrive infatti che i guidatori professionali debbano avere un tasso alcolico pari allo zero assoluto). E così al proprietario del camion, titolare di una ditta di trasporti, non è rimasto altro che parcheggiare l’autovettura e mettersi alla guida dell’autotreno.

Sliding doors OraSì: Tambone si accasa a Varese, Masciadri resta in giallorosso

Basket Serie A2 / Entra nel vivo il mercato dei ravennati, con il playmaker che firma un contratto di due anni con il club lombardo, mentre l’ala classe ’89 viene confermata dopo Chiumenti e Sgorbati. Possibili rinnovi anche per Raschi e Crusca

Tambone Virtus
Matteo Tambone ha disputato in giallorosso tre delle ultime quattro stagioni

Nell’aria già da qualche giorno, è arrivata l’ufficializzazione del trasferimento di Matteo Tambone alla Openjobmetis Varese, squadra che partecipa al massimo campionato. A Ravenna dal 2013, a eccezione della stagione 2015-2016 (durante la quale ha giocato a Treviglio), il playmaker rappresenta un piccolo pezzo della (recente) storia dell’OraSì, in quanto tra i protagonisti del brillante torneo appena concluso, con i giallorossi capaci di arrivare fino alle semifinali playoff, battuti solo dalla Virtus Bologna, poi promossa in Serie A. I numeri parlano infatti a suo favore: dopo aver chiuso la regular season con 10,8 punti, 3,2 rimbalzi e 2,1 assist in quasi 30 minuti di impiego, ha dimostrato tutta la sua maturità e affidabilità proprio nella post season, con 12,7 punti (41% da 2, 33% da 3), 4,1 rimbalzi e 2,4 assist in 31 minuti.

Nato a Graz il 14 maggio 1994 e cestisticamente cresciuto nella Virtus Roma (esordio in A nel 2012-13) il playmaker firma un contratto che lo legherà al club biancorosso per le prossime due stagioni sportive. «Sono davvero felicissimo di aver firmato per la Pallacanestro Varese – dichiara Tambone – un club leggendario con una storia incredibile che può contare su un pubblico sempre molto caldo. Ringrazio la società e il coach per avermi dato questa grande opportunità. La Serie A è di sicuro un campionato duro, ma penso di essere pronto al salto di categoria. Da parte mia non mancherà mai l’impegno quando scenderò in campo con la maglia di Varese. Non vedo l’ora di arrivare in città, di ritrovare coach Caja, che ho già avuto in Nazionale, e di iniziare ad allenarmi con i miei nuovi compagni».

Nel frattempo l’OraSì comunica di aver rinnovato il proprio rapporto con Stefano Masciadri, che vestirà i colori giallorossi per altre due stagioni. L’ala classe 1989, che già da due anni è un punto fermo della squadra guidata dal tecnico Martino, va ad aggiungersi a Chiumenti e Sgorbati tra i giocatori confermati dopo la grande stagione appena conclusa. Con Sabatini e gli americani sul piede di partenza (c’è però ancora qualche possibilità di far restare Marks in giallorosso), nei prossimi giorni i dirigenti si incontreranno con Raschi e Crusca per discutere di una eventuale riconferma.

La Canottieri Ravenna si specchia nel brillante argento tricolore della baby Kushnir

Canottaggio / Ai campionati italiani giovanili di Varese la promettente portacolori ravennate si piazza seconda nel singolo femminile Ragazzi. Sfiora il podio Cziraki, giunto quarto nel singolo Under 23

Alexandra Kushnir
Alexandra Kushnir è giunta seconda ai tricolori Ragazzi di Varese

Un argento rosa è il risultato più brillante della Canottieri Ravenna ai campionati italiani Ragazzi e Under 23 che si sono svolti nello scorso weekend sul lago di Varese, con più di mille atleti in gara provenienti da tutta la penisola. A vincerlo è stata Alexandra Kushnir, giunta seconda nella specialità del singolo femminile Ragazzi al termine di bella prova di tecnica, forza e maturità. Dopo essere arrivata seconda in batteria (dietro a Pagnoncelli della Tritium, che poi vincerà il titolo), la giovane portacolore biancazzurra ha vinto la semifinale e si è presentata ai pontili di partenza della finale in acqua 4. Il vento contro non ha fermato Alexandra, che ha dosato le sue energie in partenza, transitando quarta ai mille metri. Nella seconda metà di gara è iniziata la sua risalita, recuperando il distacco colpo su colpo, superando prima Ausonia e poi Milano, attaccando ancora e infliggendo altri cinque secondi alle avversarie. Il primo posto era però troppo lontano, con Kushnir che ha conquistato l’argento chiudendo in 08’48”00.

Gergo Cziraki
Quarto posto nel singolo Under 23 per Gergo Cziraki

Per un secondo è sfuggita la medaglia di bronzo a Gergo Cziraki nel singolo Under 23. La partenza non è stata brillantissima (sesto ai mille metri, a cinque secondi dalla zona medaglie), mentre la seconda parte di gara si è rivelata una cavalcata spettacolare, che però si è infranta sul traguardo di un soffio: 7.21.03 il tempo dell’Ilva Bagnoli, 7.22.09 quello di Gergo. Quinto posto finale, invece, per la giovane ravennate Noemi Pavone, tesserata per la Murcarolo di Genova, nel quattro di coppia Under 23 Pesi Leggeri.

Gli altri due equipaggi in gara per la Canottieri Ravenna non sono riusciti ad accedere alle semifinali ma hanno lottato fino alla fine: quinto sia in batteria, sia nei recuperi, il doppio Under 23 Pesi Leggeri di Federico Vannini e Mirko Masacci; settimo in batteria e quinto ai recuperi, invece, il due senza Ragazzi di Valerio Prestigiovanni e Lavr Shtepa. La stagione continua sabato e domenica prossima con due appuntamenti importanti: a Piediluco si terrà la selezione per i Mondiali Junior, la Coupe de la Jeunesse e i Mondiali Under 23; a Sabaudia, invece, sarà il turno dei veterani con il Campionato Italiano Master.

Un cadavere incastrato tra gli scogli, indagini della capitaneria di porto

Potrebbe trattarsi di un 59enne di cui era stata denunciata la scomparsa nei giorni precedenti

Il cadavere di un uomo è stato trovato nella tarda mattinata di oggi, 20 giugno, incastrato tra gli scogli a Lido di Savio nel tratto di litorale tra via Verghereto e la 27esima traversa. Dai primi accertamenti sembra che si tratti del corpo di un 59enne operaio di Forlì di cui i familiari avevano denunciato l’allontanamento volontario da casa venerdì scorso. Il medico legale ha escluso la presenza di traumi esterni riconducibili a terzi. Sul posto la capitaneria di porto, i carabinieri ed i vigili del fuoco.

Concerti, film e incontri letterari: l’estate di eventi dell’Antico Porto di Classe

In programma anche degustazioni e laboratori per i più piccoli. Collaborazioni con Socjale, Moog, Ravenna Festival, università e istituto Verdi

Foto.1Panoramica Al Tramonto
L’antico porto di Classe

Musica, cinema, visite guidate, laboratori, letture e degustazioni: la nuova edizione della rassegna estiva L’Antico Porto al chiaro di Luna dal 3 luglio al 3 settembre animerà le serate del sito archeologico dell’Antico Porto di Classe,  a cura della fondazione Ravennantica.

Ad aprire la kermesse, lunedì 3 luglio alle ore 20.30, saranno i grandi successi di Rino Gaetano con il concerto dei Capofortuna che introducono la prima delle grandi novità di quest’anno, ossia la collaborazione con il Teatro Socjale di Piangipane. Si prosegue lunedì 17 luglio con le musiche di Battisti e Mogol insieme al concerto de La Compagnia.
Lunedì 24 e lunedì 31 luglio prende avvio anche la nuova collaborazione con il Moog Slow Bar che vede protagonista un cantature di culto in ambito alternativo come Amerigo Verardi, a fianco di giovani musicisti locali di rilievo nazionale, i cui riferimenti spaziano dal post-punk al trip-hop, fino all’elettronica: In Between di Luca Maria Baldini, Cacao e The Doormen.
Chiude le serate dedicate alla musica, lunedì 7 agosto, un appuntamento dedicato al ricco repertorio dei Creedence Clearwater Revival.

Sono in programma, inoltre, tre spettacoli del Ravenna Festival che vedranno la partecipazione dell’inedito duo Fabio Mina e Geir Sundstøl in un concerto in bilico fra jazz e folk (4 luglio), una nuova produzione de Il Ciclope di Euripide che arriva dai teatri della Sicilia (7 e 8 luglio), il coro canadese di Saskatoon.

Dedicate ai più piccoli le serate del mercoledì declinate nell’Antico Porto for Kids e rivolte ai bambini dai 6 ai 12 anni: nove appuntamenti, dai laboratori ludico-didattici alle letture, senza dimenticare l’attesissima caccia al tesoro con le torce di Ferragosto.

Giovedì 6 luglio spazio all’Università degli Studi di Bologna con Aspettando la Notte dei Ricercatori, che propone una conversazione, a cura di Giuseppe Lepore, sulle feste e i rituali antichi, arricchita da un “archeoaperitivo” a tema. L’incontro è preceduto dalla prima delle inedite visite guidate con incursioni musicali, che si ripeteranno per altri cinque giovedì, frutto della collaborazione con l’Istituto Musicale G. Verdi protagonista, inoltre, di una serata dedicata – giovedì 13 luglio – che culminerà nel concerto degli studenti.

Dal 18 al 20 luglio viene proposta la seconda edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Ravenna – Premio Olivo Fioravanti in collaborazione con Archeologia Viva. La rassegna dei documentari, selezionati da Dario Di Blasi, uno dei massimi esperti del settore, presenta una serie di film che, attraversando i secoli, indaga le molte civiltà di cui il Mediterraneo è stato culla e bacino di diffusione. Nelle tre serate del festival intervengono altrettanti personaggi legati al mondo dell’archeologia e dell’arte: Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali, l’archeologa e scrittrice Marisa Ranieri Panetta e il giornalista Fabio Isman, grande esperto del commercio illegale dei nostri beni culturali.

Venerdì 21 e 28 luglio e giovedì 24 agosto nuovo salto nel passato insieme A tavola con gli antichi: conversazioni e degustazioni di pietanze dell’antica Roma (tra cui garum, vino alle rose e dolci romani) a cura di Claudio Cavallotti, cuoco ed esperto di cucina antica.

Nelle serate del martedì e del giovedì di luglio e agosto approderà al Porto di Classe Un bastimento di libri, incontri letterari in collaborazione con le librerie di Ravenna. Tra gli ospiti: Danila Comastri Montanari, Romano De Marco, Gianluca Morozzi, Alessandro Vanoli, Cristiano Cavina.

Per gli appassionati di miti legati al mare, giovedì 3 agosto l’attore ravennate Franco Costantini aprirà una vera e propria maratona di lettura de L’Odissea che vedrà alternarsi sul palco personalità ed artisti della città.

Per tutta la durata della rassegna, sia durante la settimana che nei weekend, alle 19 verranno effettuate visite guidate alla scoperta del sito archeologico, in alcuni casi abbinate anche ad aperitivi.

Da segnalare, infine, l’ultima delle novità di questa stagione che vede, nelle serate del venerdì, anche un nuovo percorso di Mosaico di Notte, aggiuntivo a quello tradizionale del centro storico e alternativo per il turista. Un servizio di bus navetta dedicato abbina l’ingresso e la visita all’Antico Porto e alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe in un suggestivo percorso guidato serale che permetterà di cogliere atmosfere inedite di questi due importanti luoghi della città.

«I presupposti di questa rassegna sono gli stessi degli scorsi anni, ma le novità sono molte – ha spiegato Giuseppe Sassatelli, presidente di RavennAntica –. L’obiettivo è legare un’area archeologica di grande rilievo a iniziative e spettacoli che la rendano più interessante e appetibile. La nostra sfida è fare cultura, anche perchè il filo rosso di questa iniziativa sono le visite guidate, ma vogliamo anche essere attrattivi per aumentare i nostri visitatori, i nostri amici ed essere competitivi con l’offerta turistica della città».

«Per realizzare questo programma ci siamo ispirati a due linee guida – ha sottolineato Sergio Fioravanti, direttore di Ravennantica –. La prima è la democrazia della cultura, che in questi 15 anni ci ha fatto perseverare nel proporre i nostri quattro siti (la Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Tamo, la Cripta Rasponi e Giardini pensili e l’Antico Porto di Classe) rendendoli fruibili al grande pubblico e che, pur non essendo siti Unesco, da 15 anni a questa parte registrano oltre 150.000 presenze all’anno. La seconda, in risposta a quanto ci hanno chiesto il sindaco Michele de Pascale e l’assessora Elsa
Signorino, è stata la collaborazione e il fare rete con le altre istituzioni culturali della nostra città».

Molte delle iniziative in programma sono a pagamento e alcune con prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: tel. 0544.478100 oppure anticoportoravenna.it

Sul web 8 turisti su 10 parlano bene dei lidi ravennati. «Ora la valorizzazione»

Presentata l’analisi reputazionale commissionata dal Comune. L’assessore: «Da queste indicazioni partirà un percorso di collaborazione con gli operatori»

LidiUn’analisi online che restituisce la reputazione dei 9 lidi di Ravenna. È stata presentata in anteprima a operatori turistici, Pro loco, associazioni di categoria. «Si tratta del primo passo del lavoro che abbiamo avviato per l’analisi reputazionale dei 9 lidi – dichiara l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – che dovrà concludersi con un piano di marketing per il riposizionamento del nostro prodotto balneare, importantissimo per il turismo della città».

I risultati dell’analisi, valutati secondo l’indicatore di “reputazione e sentiment” Gri (certificato dalla Cornelle University degli Stati Uniti), hanno evidenziato che turisti e viaggiatori negli ultimi 12 mesi hanno espresso su internet un’opinione mediamente positiva per l’84,7 percento (Gri) rispetto all’insieme dell’offerta turistica dei 38 km di costa.

L’apprezzamento più alto è stato per gli “eventi” con il 95 percento, a seguire gli “stabilimenti balneari” e altri luoghi di interesse con l’88,4 percento, i “ristoranti” con l’87,6 percento e infine per le “strutture ricettive” (hotel, B&B, case vacanze, camping) con l’82,2 percento. I fattori valutati più positivamente sono “ubicazione” (95 percento), “staff e personale” (94) e “divertimento” (91).

Sono state analizzate 10.162 recensioni pertinenti con l’offerta turistica dei 9 lidi avendo come fonti 175 siti di “conversazione turistica” nel mondo, tra i quali motori di ricerca come Google, Online Travel Agency (OTA) come Booking.com o Tripadvisor, social network come Facebook.

È la prima volta che questa indagine online viene realizzata sulle spiagge ravennati – assegnata tramite bando pubblico, anche contestato dall’opposizione – ottenendo indicazioni dirette, recenti e tracciabili dalle diverse tipologie di consumatori finali (49 percento famiglie, 33,6 coppie, 8,1 individuali, 7,6 gruppi e 1,7 business). «Molto utili – scrivono dal Comune – per il lavoro degli operatori privati e per quello del Servizio turismo del Comune di Ravenna».

Sullo sfondo – dicono dal Comune – «l’idea di tendere a organizzare una destinazione-piattaforma “open air” che esalti le vocazioni dei 9 lidi, strutturi in prodotti turistici “ambiente”, “sport” e “benessere”, sia attiva tutto l’anno e accessibile online e offline, e per questo capace di aumentare soprattutto l’arrivo di turisti internazionali».

«Da questo importante patrimonio di indicazioni – ha affermato l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – prende ora avvio un percorso di collaborazione che da luglio a ottobre coinvolgerà turisti, operatori e cittadini. Tra le azioni più significative, la messa online a breve dello strumento partecipativo “Ravenna il Turismo che vorrei”, che permetterà a chiunque di confrontarsi sul futuro dei lidi ravennati, e da settembre a ottobre 9 incontri in ogni località (i cosiddetti focus group), per far emergere e mappare esigenze e proposte per arrivare così a un progetto condiviso di valorizzazione».

Rinasce l’arrampicata: montati i primi pannelli della torre al campo d’atletica

Incerte però le tempistiche d’inaugurazione. Intanto Corrado Riva, istruttore dell’Istrice, è stato nominato preparatore atletico della nazionale che punta al 2020, quando la disciplina farà il suo debutto a Tokyo tra gli sport olimpionici

Nuovipannelli
I nuovi pannelli dell’arrampicata

Sono stati rimontati i primi nuovi panelli della storica torre di arrampicata dell’associazione Istrice Ravenna, spostata a maggio dalla taverna Bukowski al campo d’atletica di via del Marchesato. . Terminatla manutenzione alla struttura portante, con la quale è stata ottenuta la nuova certificazione di idoneità statica, è ora la volta della posa dei nuovi pannelli che andranno via via a ricoprire integralmeNuovipannelli2nte lo “scheletro” e sui quali verranno subito dopo “tracciate”, tramite apposite prese, le nuove vie di arrampicata. A queste buone notizie se ne aggiungono altre di tipo sportivo: dal 2020 infatti l’arrampicata sportiva sarà infatti disciplina olimpica e Corrado Riva, istruttore e consigliere dell’Istrice, è stato nominato preparatore atletico della nazionale italiana nell’ambito del progetto Tokyo 2020.

Incerte le tempistiche: non è ancora chiaro infatti se la struttura potrà essere di nuovo fruibile a tutti già a partire da settembre oppure se per l’inaugurazione si dovrà attendere la prossima primavera. «I fondi – spiega l’associazione – , le donazioni e i contributi degli sponsor ad oggi raccolti  hanno infatti consentito per il momento di coprire integralmente le spese di trasporto e della manutenzione finora realizzata ma solamente di una parte della nuova pannellatura».

Nel frattempo i climbers ravennati continuano a raccogliere buoni risultati nelle competizioni nazionali ed internazionali. Il sodalizio giallorosso è infatti tornato dai campionati nazionali giovanili con una medaglia d’oro ed una di bronzo mentre l’atleta di spicco della squadra, Francesca Vasi, ha centrato prima un terzo posto nella gara di Coppa Italia di Mezzolombardo del 10 giugno e poi sfiorato il podio con la maglia della nazionale italiana, centrando il quarto posto, nell’ultima gara di coppa Europa svoltasi a Bologna sabato 17 giugno e creando in questo modo concrete premesse per una convocazione ai prossimi campionati Europei che si svolgeranno a fine mese a Campitello di Fassa.

Al cinema a Ravenna in diretta streaming il concerto di Vasco Rossi del 1° luglio

A Modena attese 220mila persone, il City offre un’alternativa per chi non ha trovato il biglietto

1485862023147.jpg Vasco Rossi
Vasco Rossi

Vasco Rossi festeggia i 40 anni di carriera in quel di Modena: il mega concerto del 1° luglio è soldout da tempo, con ben 220mila biglietti venduti. Il maxi evento del Modena Park 2017 verrà proiettato in live streaming anche al CinemaCity di Ravenna.

Alle 20 ci sarà il pre-show con tanti contenuti speciali e la diretta dal parco e dal backstage; alle 21 è previsto l’inizio del concerto. Sul palco tra gli altri Vince Pastano alla chitarra, Alberto Rocchetti alle tastiere, Claudio Golinelli al basso, Andrea Innesto al sax e cori, Frank Nemola alla tromba e computer, Clara Moroni ai cori, Stef Burns alla chitarra e Matt Laug alla batteria. Il regista live è Pepsy Romanoff che già si occupò, per Vasco Rossi, del LiveKom015.

Ingresso 15 euro (info e prevendite http://www.cinemacityravenna.it/10030).

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi