Serie D / Lo stadio Bucci è la soluzione ritenuta migliore per l’ordine pubblico. Per l’ok definitivo mancano gli ultimi accordi tra la società di casa e i biancazzurri di Castiglione. Poi dovrà arrivare il sì della Federazione
Un’immagine del campo sportivo “Sbrighi” di Castiglione di Ravenna
Sarà lo stadio Bruno Bucci di Russi il teatro di gioco del derby tra Ribelle e Ravenna in programma domenica 30 aprile alle 15 per la penultima giornata del campionato di calcio di serie D. Campo neutro quindi per la sfida in cui i giallorossi potrebbero conquistare già la matematica promozione in Lega Pro con un turno di anticipo (a seconda del risultato dell’Imolese distante tre punti). La soluzione Russi è ritenuta quella ottimale dopo le trattative fra tutte le parti in causa: è considerata la migliore in particolare sotto il profilo dell’ordine pubblico.
Come noto la questione sul campo di gioco è emersa perché lo Sbrighi di Castiglione di Ravenna ha una capienza massima di mille posti ma vista l’importanza dell’appuntamento è attesa una partecipazione massiccia di tifosi giallorossi, tale da indurre la questura a temere problemi di ordine pubblico anche per la dislocazione dello stadio: nei pressi del fiume Savio perciò non delimitabile. L’ipotesi iniziale prevedeva di giocare lì con 700 biglietti a disposizione degli ospiti: ben presto si è capito che non sarebbero bastati e si sarebbe rischiato l’assembramento attorno al campo. Era quindi arrivato l’ok del Cesena per giocare al Manuzzi ma in quel caso i rischi per l’ordine pubblico sarebbero potuti arrivare dalla rivalità tra tifoseria bianconera e giallorossa. L’ultima svolta della telenovela è Russi.
Anche al Bucci però restano comunque, almeno per il momento, 700 i biglietti a disposizione della tifoseria giallorossa. Al fine di agevolare l’afflusso dei tifosi è già stata attivata a partire da oggi pomeriggio, 27 aprile, la prevendita dei tagliandi. Il prezzo unico è di 12 euro. I biglietti sono acquistabili alla segreteria dello stadio Benelli (ingresso in via Punta Stilo 29) nei seguenti orari: giovedì 27 dalle 16 alle 18; venerdì 28 dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18; sabato 29 dalle 9 alle 12.
Finora caso archiviato come suicidio ma l’ipotesi presenta punti oscuri. Oggi la procura di Castrovillari ha indagato la fidanzata di allora e il camionista che non avrebbe potuto evitare di travolgerlo vicino a Cosenza: l’ipotesi è che il giovane fosse stato ucciso prima e poi investito per un depistaggio
La procura di Castrovillari (Cosenza) ha aperto una nuova inchiesta, la terza dopo le due già archiviate, sulla morte di Denis Bergamini avvenuta il 18 novembre 1989 a Cosenza dove il calciatore ferrarese allora 27enne giocava in serie B dopo l’acquisto dal Russi. Bergamini fu trovato morto steso sulla statale Jonica 106 al chilometro 401, vicino a Cosenza. La ricostruzione emersa basandosi sulle testimonianze della fidanzata di allora, Isabella Internò, e di un camionista, Raffaele Pisano, archiviò il caso come suicidio: al termine di un litigio con la ragazza in auto in una piazzola il giovane sarebbe sceso e si sarebbe gettato sotto un camion in transito. Ma l’ipotesi di suicidio non ha mai convinto del tutto (già l’autopsia del ’90 lasciava perplessità), con la famiglia che per tutti questi anni ha chiesto ad alta voce giustizia. Ora la procura procederà con la riesumazione del cadavere per approfondire con le tecniche di cui oggi si dispone tutti i possibili aspetti. Internò e Pisano sono ora indagati per omicidio, con l’aggravante della premeditazione: a loro sono state notificate due informazioni di garanzia. La riesumazione dei resti di Bergamini verrà effettuata il prossimo 2 maggio, in provincia di Ferrara.
Il serbo Norbert Feher è indagato per tre omicidi tra cui quello della guardia giurata nel 2015 a Savio: il proprietario di un immobile ha segnalato il furto della cassetta
Da un casolare nell’area tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna dove da giorni si cerca Norbert Feher – il 41enne serbo indagato per tre omicidi tra cui quello della guardia giurata nella cava di Savio nel 2015 – è sparito un kit di pronto soccorso con bende, garze e disinfettante. A constatarne la mancanza – secondo quanto riporta il sito dell’agenzia Ansa da cui si apprende la notizia – è stato il proprietario dello stabile che però non ha saputo dire a quando risalga il furto. Gli investigatori sono al lavoro nel tentativo di stabile se il contenuto di quel kit sia quello trovato l’8 aprile nel Fiorino abbandonato a Molinella quando fu visto per l’ultima volta poche ore dopo aver ucci la guardia ecologica Valerio Verri: nel furgoncino erano state repertate garze e cerotti, utilizzate presumibilmente dal ricercato per le ferite rimediate il primo aprile nella colluttazione con il barista di Budrio Davide Fabbri, ucciso con un colpo di pistola.
Le ricerche dei carabinieri proseguono battendo palmo a palmo un’area di circa 40 kmq, ispezionando casolari abbandonati e vecchie costruzioni che potrebbero essere il rifugio del fuggitivo. Sono stati impiegati anche i cani addestrati a fiutare le scie olfattive, sono stati fatti rilievi e materiale sarà inviato al Ris, per le analisi di impronte e Dna. L’obiettivo è sapere se ci siano segni di un passaggio recente di Feher.
Intanto Marco Ravaglia, l’agente di polizia provinciale ferito nel Mezzano (dove fu ucciso Verri), è stato trasferito all’ospedale ferrarese Sant’Anna di Cona. Fino a ieri pomeriggio l’uomo, 53enne di Portomaggiore, era ricoverato al Bufalini di Cesena per le ferite da arma da fuoco subite dall’aggressione di cui Feher è ritenuto il presunto autore.
A Palazzo Rasponi fino al 14 maggio gli scatti raccolti dai ragazzi di #arRAngiati
Perché non tornare turisti per un giorno e guardare Ravenna con un occhio diverso, per ammirarla come fosse la prima volta? È questa la sfida che i ragazzi della maratona fotografica di #arRAngiati (Margherita Bessi, Bianca Venturelli e Davide Marino) hanno lanciato ai propri concittadini – adulti e ragazzi, fotografi e non – negli ultimi due anni attraverso una divertente, a tratti irriverente, corsa fotografica tra le vie del centro storico.
Dopo le prime due edizioni – svoltesi nel 2015 e nel 2016 – inaugura a palazzo Rasponi dalle Teste una mostra dedicata. Dal 29 aprile (inaugurazione alle 18) al 14 maggio una selezione di venti scatti mostrerà una Ravenna inusuale rispetto a quella che turisti e cittadini sono sempre stati abituati a conoscere.
Dal mosaico alla Darsena, dalla street art alla gastronomia le fotografie realizzate – tramite reflex o semplici smartphone – cercheranno di regalare un’interpretazione fresca della città con un taglio visivo lontano dai classici stereotipi.
La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica (lunedì chiuso) dalle 16 alle 19. Ingresso gratuito.
Presentata la nuova edizione di Loose, progetto di Club Adriatico tra Almagià, Planetario e Pop up
Una foto dalla passata edizione
Terza edizione di Loose festival, una due giorni dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali in programma sabato 29 e domenica 30 aprile a Ravenna, come sorta di espansione del progetto di Club Adriatico. La rassegna coinvolgerà diversi spazi della città, quali l’Almagià, il Planetario – in collaborazione con Paradoxes e Presto!? records – e la Darsena Pop Up (con una programmazione a ingresso gratuito) in collaborazione con Akamì.
Ospiti di questa edizione sono circa 20 musicisti provenienti da una molteplicità di paesi, scelti tra gli artisti più rappresentativi della diverse scene musicali contemporanee. Tra questi: Pearson Sound (Uk), Total Freedom (Usa), M.E.S.H. (De), Sam Kidel (Uk), Nkisi (Be, Uk), DJ Pery (It), Klein (Uk), HVAD (Dk), Primitive Art (It), Errorsmith (De), Vipra (It), Palm Wine (It), Herva (It), Petit Singe (It), STILL, Linda Lee & Sarah Miles (De) e i resident dj di Club Adriatico, El Putiferio e Bangutot.
Loose 2017 vede un’importante collaborazione con Berlin Community Radio (BCR), una piattaforma radio online che presenta tutto quello che di più interessante e rappresentativo attraversa o influenza la scena artistica di Berlino e che verrà a Ravenna nelle giornate del festival per trasmettere dall’area container della Darsena Pop Up contenuti condivisi tra musica, interviste e approfondimenti.
“Loose 2K17” è prodotto da E Production in compartecipazione con Comune di Ravenna – Assessorato alle Politiche Giovanili e con il supporto di CARHARTT e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
A questo link il programma completo e dettagliato della due giorni, qui sotto una breve descrizione degli artisti più importanti fornti dagli organizzatori
PEARSON SOUNDDavid Kennedy sta plasmando con carattere la forma contemporanea della musica techno, sia attraverso le sue produzioni come Pearson Sound che con la direzione dell’etichetta Hessle Audio, fianco a fianco di Ben Ufo e Pangaea. Dal 2009 è tra i favoriti di critica e pubblico, grazie a una fortunata serie di EP e singoli ed a un debutto sul lungo formato che è stato conferma delle sue capacità tecniche e creative. Si è dimostrato un artista rotondo, perfetto sia nella dimensione club, come dimostrato da un Fabriclive divenuto di culto, che nei remix di artisti pop quali The XX, Radiohead e M.I.A.. Nel 2016 il suo brano XLB è stato valutato da Resident Advisor come secondo miglior singolo dell’anno.
Total Freedom
TOTAL FREEDOM Originario di Los Angeles, Ashland Mines è tra i padrini di una tra le più intense forme di clubbing contemporaneo, dove la ricerca sonora convive caoticamente con riferimenti pop e attivismo politico, recentemente assunta a copertina per festival e venue europei ad ogni latitudine e budget. La maestria diabolica con cui Total Freedom si esprime, sovrapposizione di cultura queer, istinto sperimentale e naturale ricettività a un panorama musicale in costante trasformazione, ha trovato inizialmente asilo nelle serate newyorkesi di GHE20G0TH1K, sorgente dal decennio scorso di una rivoluzione musicale ancora in atto. Nel 2016 ha diretto come produttore esecutivo la compilation Anthem della nona edizione della Biennale di Berlino, curata da DIS Magazine.
Klein
KLEINCresciuta tra Los Angeles, South London e Lagos, Klein raccoglie nella sua produzione una ricerca personale per il canto Gospel e R&B, immaginato come strumento musicale puro. La sua voce si esprime con naturalezza su un ampio spettro di timbri e frequenze, portando a una profondità unica l’incontro delle parole con la strumentale. Nonostante abbia debuttato recentemente a soli diciotto anni, ha subito riscosso l’interesse del pubblico dell’elettronica contemporanea, spiazzato dall’assoluta intimità della sua musica. La grande fortuna critica del suo primo LP Only, pubblicato in digitale dall’artista, lo ha portato ad una doppia ristampa in vinile per Boomkat.
Nkisi
NKISIMelika Ngombe Kolongo cresce in Belgio e risiede a Londra, dove ha trovato nelle club night di Endless il palco adatto per i suoi djset, amalgame di doomcore, gabber e sonorità dell’Africa centrale e occidentale. Co-fondatrice di Non Records con Chino Amobi e Angel-Ho, collettivo di ricerca sulla diaspora africana che ha rapidamente raccolto l’attenzione del pubblico attraverso compilation e pubblicazioni. Le sue produzioni tengono fede a una visione ipercomplessa della contemporaneità, stratificando riferimenti diversi ed allontanandosi dalle strutture binarie proprie del senso comune.
ERRORSMITHErik Wiegand, artista residente a Berlino, espande da metà anni ‘90 l’orizzonte sonoro della club music sia attraverso la sua ricerca solista che nel progetto “MMM” con Fiedel, resident del Berghain. Grazie alle sue competenze informatiche costruisce da sé i propri sintetizzatori, descrivendo questo processo inventivo come punto di partenza di molte sue tracce. La grande libertà creativa che le contraddistingue è riconoscibile anche nelle performance live: la sintesi sonora viene improvvisata real-time, evitando la staticità di sample a favore di variazioni dinamiche. Nel 2015 si è affiancato a Mark Fell per l’EP Protogravity, rilasciato da PAN e riconosciuto dalla critica come uno dei migliori lavori di sperimentazione elettronica dell’anno.
VIPRADuo romano composto dall’artista visivo Federico Proietti e dal co-fondatore di NERO Magazine Valerio Mannucci, attivo dal 2013 attraverso dj set, live e collaborazioni editoriali. Nelle loro produzioni il ritmo lento violento, tipicamente italiano, si ibrida con sonorità afro e latine, trasportando Roma nel presente globalizzato del suono. In occasione di Loose rilasceranno il loro esordio “Musica Jao” su Presto!? Records, presentandolo attraverso una performance esclusiva immaginata per il palco dell’Almagià.
Hvad
HVAD Cresce ad Albertslund, sobborgo a ovest di Copenhagen. Influenzato dai dischi del padre, di origine Punjabi, si interessa giovanissimo alla musica e nel 2006 fonda la label Syg Nok. Elementi di musica indiana accompagnano ritmi footwork e breakcore fin dai suoi primi progetti, sotto i nomi Albertslund Terror Korps e Kid Kishore. Ha pubblicato recentemente un brano esclusivo sulla compilation Conspiraciòn PROGRESSO, e una collaborazione con Pan Daijing per Mono No Aware, release ambient rilasciata da PAN a Marzo 2017.
La camerunese Njamy Sitson utilizzerà il sistema delle “circle song” dei Pigmei
Classica Orchestra Afrobeat
In occasione dell’uscita, pochi giorni fa, del nuovo disco, “Polyphonie”, di Classica Orchestra Afrobeat, venerdì 28 aprile al Cisim di Lido Adriano è in programma il “Polyphonie Party” che prevede un doppio appuntamento.
Dalle 17 alle 20 ci sarà il workshop di canto a cura di Njamy Sitson (cantante camerunese della formazione): durante il workshop, dal titolo “Polifonie vocali centrafricane”, affronterà alcune polifonie tradizionali e altre di sua composizione, utilizzando il sistema delle circle song dei Pigmei e delle altre popolazioni della foresta centrafricana che da millenni cantano in maniera corale e la loro musica diventa un tutt’uno con il “canto” della fauna e della flora che li circonda. L’elemento ritmico, anzi poliritmico, è ovviamente fondamentale, e durante il corso alcuni musicisti della Classica Orchestra Afrobeat prenderanno parte alle improvvisazioni. Aperto a tutti.
Dalle 21,30 è invece annunciato il vero e proprio concerto di Classica Orchestra Afrobeat, la formazione del ravennate Francesco Giampaoli (basso e chitarra), affiancato da Njamy Sitson (voce solista), Marco Zanotti (kamalen’goni – percussioni), Anna Palumbo (balafon, fisarmonica, percussioni), Tim Trevor-Briscoe (clarinetti), Manuela Trombini (viola), Nicoletta Bassetti (violino), Valeria Montanari (clavicembalo, percussioni e cori) e Valeria Nasci (percussioni e cori).
La Classica Orchestra Afrobeat, nella sua terza produzione artistica dopo la rilettura di Fela Kuti e l’opera epica Regard sur le Passé, si dedica alla contemplazione catartica delle voci della natura e crea un proprio habitat immaginifico alla ricerca di una primitiva armonia tra l’umano e il divino.
Con il suo organico misto di strumenti antichi europei ed africani, l’ensemble emiliano-romagnolo intaglia storie che mantengono una ritualità dilatata, in simbiosi con la smisurata grandezza della natura. Nell’utilizzo delle voci e del contrappunto vi è la duplice valenza della tradizione musicale colta europea e del ricco patrimonio ritmico africano. Il concept-album è costituito esclusivamente di composizioni originali, nate dal silenzio mobile di un lago o dal respiro degli alberi, frutto di un estensivo lavoro di gruppo.
Contributo soci a partire da 5 euro. Info: cisim.lidoadriano@gmail.com / tel. 3896697082
Venti gruppi parteciperanno alla manifestazione in piazza Rampi. Tre le specialità previste, in serata festa e premiazioni
Gli sbandieratori di Faenza e di Lugo partecipano domenica prossima, 30 aprile, ad una delle maggiori competizione italiane. Si tratta del torneo del Pellegrino, in programma in piazza Rampi, a Faenza. Ci saranno venti gruppi di alfieri provienienti da tutta Italia. Per Faenza partecipano quattro rioni (Durbecco, Giallo, Rosso e Verde) mentre da Lugo gli sbandieratori arrivano dal Rione de’ Brozzi, Contrada del Ghetto, Rione Madonna delle Stuoie. L’inizio della gara è fissato alle 11 di domenica con la gara della Coppia mentre alle 15 si riprenderà con il Singolo e la Piccola squadra. Premiazioni in serata alle 20.30.
Nella corte del Rione Rosso si svolgerà il “Cajun Beer Festival” dalle ore 19.30 fino alle 23.30 con musica dal vivo e assaggi di birra; non mancherà lo stand gastronomico con hot-dog, hamburger, patatine fritte, per arrivare alle 22 quando ci sarà l’happy hour. In caso di maltempo l’intera manifestazione si svolgerà ugualmente: le gare degli sbandieratori verranno spostate nella palestra del Liceo “Torricelli” in via Morini 11.
Il roadshow del quotidiano “Bello dell’Italia” tocca sei città italiane e fa tappa anche in Romagna. Incontri, proiezioni, visite guidate e grandi nomi
Partito da Bari lo scorso 22 aprile, il roadshow del Corriere della Sera, “Bello dell’Italia”, toccherà altre cinque città italiane, facendo tappa anche in Romagna. Il progetto prevede incontri, proiezioni, visite guidate, laboratori, concerti e performance, tutto gratis, fino a esaurimento dei posti di volta in volta disponibili.
L’appuntamento da queste parti è a Ravenna, il 20 maggio. Al momento di andare in stampa il programma non era ancora stato definito nel dettaglio ma già confermati i protagonisti, tra cui il maestro Riccardo Muti per un evento nell’evento con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.
Tra gli altri ospiti, il cantautore Alessandro Mannarino, il fisico del Cern Guido Tonelli e Marisa Bruni Tedeschi (attrice e pianista madre dell’ex première dame Carla Bruni e dell’attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi) per una giornata dal titolo “Altri mondi” che sarà tutta incentrata sulle declinazioni dell’energia, da quella economica a quella culturale. Maggiori informazioni qui.
Rudy Gatta (Pd) e Gianfranco Spadoni (Civici per Ravenna) vorrebbero che l’azienda statale completasse l’opera al più presto. «Situazione pericolosa per chi vi transita»
Un incidente all’incrocio tra Adriatica e Ravegnana
La rotonda tra Adriatica e Ravegnana è da ultimare al più presto: sia Rudy Gatta, consigliere comunale del Pd, sia Gianfranco Spadoni, eletto in Provincia in rappresentanza dei Civici per Ravenna, puntano il dito contro il mancato completamendo dell’opera.
L’isola centrale, segnala Spadoni, «è ancora piena di ebacce incolte, zolle, pietre e materiali di scarto che rendono la rotatoria disordinata e sgradevole sotto il profilo estetico». Se non «un’opera decorativa», il consigliere chiede almeno che si realizzi «un sobrio manto erboso omogeneo che, soprattutto per il turista, apparirebbe senza dubbio più gradevole, assieme al completamento funzionale dell’intera rotatoria per quanto attiene l’illuminazione ed una più idonea segnaletica».
Da parte sua Gatta presenta un’interrogazione al sindaco perché il cantiere «risulta in questo periodo abbandonato, con grave pericolo e disagio per chi deve transitarvi, unitamente ad un’insufficiente illuminazione e a una carante segnalazione». Si chiede quindi «qali siano le azioni che il Comune intende intraprendere nei confronti di Anas per superare tale disservizio».
Dal 28 aprile al primo maggio quattro giorni di street food con i colorati camioncini. Specialità gastronomiche da tutta Italia e musica. È la prima volta che l’appuntamento arriva al parco pubblico
Appuntamento ai giardini pubblici di Ravenna con le proposte dei food truck. L’appuntamento è fissato per venerdì 28 aprile: quattro giorni – compreso il primo maggio – con 48122 Ravenna Street Festival, la manifestazione organizzata da Evoluzione Darwin by SGP, in collaborazione con il Comune di Ravenna e Chalet Ravenna e dedicata al cibo da strada. Dopo il festival organizzato in Darsena a settembre (e in cui tornerà quest’anno) per la prima volta i camioncini saranno parcheggiati al parco pubblico, nell’area vicino alla Loggetta.
A presentare l’evento è stato Massimo Cameliani, assessore al Commercio e alle Attività produttive Massimo Cameliani: «Sono certo – ha detto Cameliani – che i giardini pubblici saranno la cornice ideale per un evento, dedicato a cittadini e turisti, che non vuole solo esaltare la cucina, proponendo piatti tipici italiani e stranieri, ma anche la condivisione e la convivialità, che sono a loro volta ingredienti fondamentali di tutte le tradizioni enogastronomiche. E non mancheranno momenti di cultura e spettacolo». Accanto a lui Mascia Ferri, titolare insieme al marito Cristiano Ricciardella dello Chalet dei Giardini: «Ci auguriamo che sia un bel successo, da parte nostra c’è sempre la disponibilità ad appoggiare nuove iniziative».
I food truck saranno in totale 22. A dare le coordinate dell’evento è stato Stefano Pelliciardi, responsabile di Sgp: l’ingresso è gratuito. Venerdì si partirà dalle 18 e si arriverà alle 24; sabato e domenica e lunedì stesso orario di chiusura ma apertura anticipata alle 12. Durante le quattro giornate ci sarà anche musica. Inoltre anche due concerti: venerdì 28, alle ore 21, si esibiranno i Banana Boat, che porteranno ai Giardini Pubblici le loro sonorità dall’animo soul reggae; mentre lunedì 1 maggio, alle ore 16, salirà sul palco Salvo Mauceri, per un tributo al grande Fabrizio De André organizzato da Chalet Ravenna. Un evento in collaborazione con i sindacati.
«I food truck – ha poi spiegato Pelliciardi – sono camioncini che hanno una cucina al loro interno e che si sono diffusi in Italia partendo dal Nord America. Hanno la particolarità di portare in giro la cultura dei prodotti tipici locali, usando prodotti genuini, freschi, biologici e spesso a km 0, con un’attenzione particolare per la qualità e il territorio di provenienza». Oltre ai classici dello street food, si potranno assaggiare straordinari piatti tipici regionali, come le bombette di Martina Franca, i tortelli alla piastra, le tigelle, la polenta fritta, i risotti, i formaggi dell’Alta Murgia, il panino al ragù napoletano, le seadas sarde o specialità straniere come i suvlaki greci e la gustosa cucina balcanica.
L’agente fuori servizio ha visto l’episodio nell’area condominiale, li ha bloccati e ha chiesto l’intervento di una pattuglia
Sono entrati in un’area condominiale in centro a Ravenna e hanno rubato una borsetta lasciata nel cestino di una bicicletta posteggiata ma prima di riuscire ad allontanarsi sono stati fermati dal marito della proprietaria, un poliziotto fuori servizio che si è accorto di quanto stava accadendo: una 21enne italiana e un 29enne tunisino sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, 25 aprile, in via Rubicone. Il poliziotto ha bloccato i due ladri e ha richiesto l’intervento di una volante. I due sono stati accompagnati in questura e identificati. L’uomo è in regola con le norme sul soggiorno ma ha diversi precedenti per percosse, minacce, ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale, atti contrari alla pubblica decenza e in passato ha subito una condanna per spaccio. La 21enne ha precedenti per percosse, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, guida senza patente e spaccio. Il tribunale di Ravenna ha emesso un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e sono stati concessi i termini a difesa.
Coldiretti si rivolge al ministro del Lavoro e al Governo che avevano annunciato soluzioni entro Pasqua: «Siamo l’unico settore rimasto incatenato all’originaria disciplina sperimentale con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito»
«L’agricoltura ha bisogno di un’immediata alternativa ai voucher aboliti dal governo – afferma il presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli -. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti aveva garantito soluzioni entro Pasqua, ma ad oggi non si intravede nulla e il tempo stringe. Chiediamo al Governo di fare quello per cui si sono impegnati garantendo uno strumento ad hoc per il settore agricolo».
L’esigenza di una forma di regolamentazione del lavoro saltuario è quanto mai pressante per un settore che «ha aiutato in questi anni ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne». Secondo i dati forniti dall’associazione di categoria l’impiego dei voucher in agricoltura è stato pari all’1,6 percento del totale praticamente stabile da cinque anni «perché è l’unico settore rimasto praticamente incatenato all’originaria disciplina sperimentale con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito». E Coldiretti lo afferma sulla base dei dati dell’Osservatorio sul lavoro accessorio pubblicato dall’Inps secondo il quale nel 2016 sono stati venduti 134 milioni di buoni per il lavoro accessorio con una crescita del 24 percento sul 2015. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012.
«Occorre, dunque – ribadisce Pederzoli – individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto. Serve, dunque – conclude il Presidente – uno strumento nuovo che, al pari del voucher, semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati in quadro compiuto di garanzie soprattutto assicurative».