giovedì
21 Agosto 2025

Sbandieratori da tutta italia in piazza domenica al torneo del Pellegrino

Venti gruppi parteciperanno alla manifestazione in piazza Rampi. Tre le specialità previste, in serata festa e premiazioni

Rione Verde

Gli sbandieratori di Faenza e di Lugo partecipano domenica prossima, 30 aprile, ad una delle maggiori competizione italiane. Si tratta del torneo del Pellegrino, in programma  in piazza Rampi, a Faenza. Ci saranno venti gruppi di alfieri provienienti da tutta Italia. Per Faenza partecipano quattro rioni (Durbecco, Giallo, Rosso e Verde) mentre da Lugo gli sbandieratori arrivano dal Rione de’ Brozzi, Contrada del Ghetto, Rione Madonna delle Stuoie. L’inizio della gara è fissato alle 11 di domenica con la gara della Coppia mentre alle 15 si riprenderà con il Singolo e la Piccola squadra. Premiazioni in serata alle 20.30.

Nella corte del Rione Rosso si svolgerà il “Cajun Beer Festival” dalle ore 19.30 fino alle 23.30 con musica dal vivo e assaggi di birra; non mancherà lo stand gastronomico con hot-dog, hamburger, patatine fritte, per arrivare alle 22 quando ci sarà l’happy hour. In caso di maltempo l’intera manifestazione si svolgerà ugualmente: le gare degli sbandieratori verranno spostate nella palestra del Liceo “Torricelli” in via Morini 11.

Il maestro Riccardo Muti (e Mannarino) a Ravenna con il Corriere della Sera

Il roadshow del quotidiano “Bello dell’Italia” tocca sei città italiane e fa tappa anche in Romagna. Incontri, proiezioni, visite guidate e grandi nomi

Muti AcademyPartito da Bari lo scorso 22 aprile, il roadshow del Corriere della Sera, “Bello dell’Italia”, toccherà altre cinque città italiane, facendo tappa anche in Romagna. Il progetto prevede incontri, proiezioni, visite guidate, laboratori, concerti e performance, tutto gratis, fino a esaurimento dei posti di volta in volta disponibili.

L’appuntamento da queste parti è a Ravenna, il 20 maggio. Al momento di andare in stampa il programma non era ancora stato definito nel dettaglio ma già confermati i protagonisti, tra cui il maestro Riccardo Muti per un evento nell’evento con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

Tra gli altri ospiti, il cantautore Alessandro Mannarino, il fisico del Cern Guido Tonelli e Marisa Bruni Tedeschi (attrice e pianista madre dell’ex première dame Carla Bruni e dell’attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi) per una giornata dal titolo “Altri mondi” che sarà tutta incentrata sulle declinazioni dell’energia, da quella economica a quella culturale.  Maggiori informazioni qui.

Rotonda tra Adriatica e Ravegnana da finire: chiesti chiarimenti ad Anas

Rudy Gatta (Pd) e Gianfranco Spadoni (Civici per Ravenna) vorrebbero che l’azienda statale completasse l’opera al più presto. «Situazione pericolosa per chi vi transita»

Un incidente all'incrocio tra Adriatica e Ravegnana
Un incidente all’incrocio tra Adriatica e Ravegnana

La rotonda tra Adriatica e Ravegnana è da ultimare al più presto: sia Rudy Gatta, consigliere comunale del Pd, sia Gianfranco Spadoni, eletto in Provincia in rappresentanza dei Civici per Ravenna, puntano il dito contro il mancato completamendo dell’opera.

L’isola centrale, segnala Spadoni, «è ancora piena di ebacce incolte, zolle, pietre e materiali di scarto che rendono la rotatoria disordinata e sgradevole sotto il profilo estetico». Se non «un’opera decorativa», il consigliere chiede almeno che si realizzi «un sobrio manto erboso omogeneo che, soprattutto per il turista, apparirebbe senza dubbio più gradevole, assieme al completamento funzionale dell’intera rotatoria per quanto attiene l’illuminazione ed una più idonea segnaletica».

Da parte sua Gatta presenta un’interrogazione al sindaco perché il cantiere «risulta in questo periodo abbandonato, con grave pericolo e disagio per chi deve transitarvi, unitamente ad un’insufficiente illuminazione e a una carante segnalazione». Si chiede quindi «qali siano le azioni che il Comune intende intraprendere nei confronti di Anas per superare tale disservizio».

Ai giardini pubblici arrivano i food truck per il festival del cibo di strada

Dal 28 aprile al primo maggio quattro giorni di street food con i colorati camioncini. Specialità gastronomiche da tutta Italia e musica. È la prima volta che l’appuntamento arriva al parco pubblico

Food Truck FestivalAppuntamento ai giardini pubblici di Ravenna con le proposte dei food truck. L’appuntamento è fissato per venerdì 28 aprile: quattro giorni – compreso il primo maggio – con 48122 Ravenna Street Festival, la manifestazione organizzata da Evoluzione Darwin by SGP, in collaborazione con il Comune di Ravenna e Chalet Ravenna e dedicata al cibo da strada. Dopo il festival organizzato in Darsena a settembre (e in cui tornerà quest’anno) per la prima volta i camioncini saranno parcheggiati al parco pubblico, nell’area vicino alla Loggetta.

A presentare l’evento è stato Massimo Cameliani, assessore al Commercio e alle Attività produttive Massimo Cameliani: «Sono certo – ha detto Cameliani – che i giardini pubblici saranno la cornice ideale per un evento, dedicato a cittadini e turisti, che non vuole solo esaltare la cucina, proponendo piatti tipici italiani e stranieri, ma anche la condivisione e la convivialità, che sono a loro volta ingredienti fondamentali di tutte le tradizioni enogastronomiche. E non mancheranno momenti di cultura e spettacolo». Accanto a lui Mascia Ferri, titolare insieme al marito Cristiano Ricciardella dello Chalet dei Giardini: «Ci auguriamo che sia un bel successo, da parte nostra c’è sempre la disponibilità ad appoggiare nuove iniziative».

I food truck saranno in totale 22. A dare le coordinate dell’evento è stato Stefano Pelliciardi, responsabile di Sgp: l’ingresso è gratuito. Venerdì si partirà dalle 18 e si arriverà alle 24; sabato e domenica e lunedì stesso orario di chiusura ma apertura anticipata alle 12. Durante le quattro giornate ci sarà anche musica. Inoltre anche due concerti: venerdì 28, alle ore 21, si esibiranno i Banana Boat, che porteranno ai Giardini Pubblici le loro sonorità dall’animo soul reggae; mentre lunedì 1 maggio, alle ore 16, salirà sul palco Salvo Mauceri, per un tributo al grande Fabrizio De André organizzato da Chalet Ravenna. Un evento in collaborazione con i sindacati.

«I food truck – ha poi spiegato Pelliciardi – sono camioncini che hanno una cucina al loro interno e che si sono diffusi in Italia partendo dal Nord America. Hanno la particolarità di portare in giro la cultura dei prodotti tipici locali, usando prodotti genuini, freschi, biologici e spesso a km 0, con un’attenzione particolare per la qualità e il territorio di provenienza». Oltre ai classici dello street food, si potranno assaggiare straordinari piatti tipici regionali, come le bombette di Martina Franca, i tortelli alla piastra, le tigelle, la polenta fritta, i risotti, i formaggi dell’Alta Murgia, il panino al ragù napoletano, le seadas sarde o specialità straniere come i suvlaki greci e la gustosa cucina balcanica.

Rubano la borsa dalla bici della moglie di un poliziotto: due ventenni in manette

L’agente fuori servizio ha visto l’episodio nell’area condominiale, li ha bloccati e ha chiesto l’intervento di una pattuglia

Sono entrati in un’area condominiale in centro a Ravenna e hanno rubato una borsetta lasciata nel cestino di una bicicletta posteggiata ma prima di riuscire ad allontanarsi sono stati fermati dal marito della proprietaria, un poliziotto fuori servizio che si è accorto di quanto stava accadendo: una 21enne italiana e un 29enne tunisino sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, 25 aprile, in via Rubicone. Il poliziotto ha bloccato i due ladri e ha richiesto l’intervento di una volante. I due sono stati accompagnati in questura e identificati. L’uomo è in regola con le norme sul soggiorno ma ha diversi precedenti per percosse, minacce, ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale, atti contrari alla pubblica decenza e in passato ha subito una condanna per spaccio. La 21enne ha precedenti per percosse, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, guida senza patente e spaccio. Il tribunale di Ravenna ha emesso un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e sono stati concessi i termini a difesa.

«L’agricoltura ha bisogno di alternative ai voucher. Poletti mantenga le promesse»

Coldiretti si rivolge al ministro del Lavoro e al Governo che avevano annunciato soluzioni entro Pasqua: «Siamo l’unico settore rimasto incatenato all’originaria disciplina sperimentale con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito»

«L’agricoltura ha bisogno di un’immediata alternativa ai voucher aboliti dal governo – afferma il presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli -. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti aveva garantito soluzioni entro Pasqua, ma ad oggi non si intravede nulla e il tempo stringe. Chiediamo al Governo di fare quello per cui si sono impegnati garantendo uno strumento ad hoc per il settore agricolo».

L’esigenza di una forma di regolamentazione del lavoro saltuario è quanto mai pressante per un settore che «ha aiutato in questi anni ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne».  Secondo i dati forniti dall’associazione di categoria l’impiego dei voucher in agricoltura è stato pari all’1,6 percento del totale praticamente stabile da cinque anni «perché è l’unico settore rimasto praticamente incatenato all’originaria disciplina sperimentale con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito». E Coldiretti lo afferma sulla base dei dati dell’Osservatorio sul lavoro accessorio pubblicato dall’Inps secondo il quale nel 2016 sono stati venduti 134 milioni di buoni per il lavoro accessorio con una crescita del 24 percento sul 2015. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012.

«Occorre, dunque – ribadisce Pederzoli – individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto. Serve, dunque – conclude il Presidente – uno strumento nuovo che, al pari del voucher, semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati in quadro compiuto di garanzie soprattutto assicurative».

Woodpecker, apre il bando per la rinascita: 42mila euro per 15 anni di concessione

Dopo gli esperimenti temporanei, ora il Comune di Cervia prova a fare sul serio con l’ex discoteca: la cupola dell’architetto Monti dovrà diventare un parco della musica e delle arti con eventi, mostre, cene, degustazioni tutto l’anno. Domande entro il 26 giugno

13584871 889677217825281 4122544104782203963 O«Un parco moderno dove si potrà ascoltare musica ma anche vivere la dimensione delle arti in generale, dal cinema alle esposizioni agli spettacoli. Un polo culturale moderno che avrà anche la possibilità di ospitare il pubblico per cene, aperitivi e degustazioni, tutto l’anno». Le parole di Luca Coffari e Rossella Fabbri, sindaco e assessore del Comune di Cervia, illustrano bene i contorni del bando pubblico lanciato dall’amministrazione comunale per riqualificare e rigenerare il Woodpecker, la storica discoteca di Milano Marittima degli anni ’60 caratterizzata dalla struttura avveniristica con la cupola in vetroresina, ideata dall’architetto Filippo Monti.

Dopo anni di abbandono, recentemente lo spazio è stato utilizzato per alcuni eventi culturali: «Abbiamo già iniziato a renderlo fruibile con alcune mostre fotografiche e laboratori di arti visive e iniziative dedicate alla musica sperimentale, curate dal collettivo Magma – spiegano i due amministratori –. Tuttavia il nostro obiettivo è fare in modo che questa straordinaria struttura diventi permanentemente un vero e proprio parco della musica e delle arti».

La rotta per la riqualificazione è tracciata in base alle suggestioni emerse dal laboratorio partecipativo “Qui è ora” che ha  coinvolto i cittadini: è stata sottolineata la necessità e l’opportunità di valorizzare il Woodpecker quale luogo multifunzionale e centro di esperienza dedicato all’espressione musicale, alla pratica artistica, allo svago culturale ed all’incontro informale attraverso un palinsesto annuale di attività, iniziative ed eventi articolati in concerti e spettacoli, mostre ed esposizioni, degustazioni e tipicità, laboratori creativi, percorsi e natura. Queste dunque saranno le linee guida alle quali i partecipanti dovranno attenersi per le loro proposte.

Il bando è formulato col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base degli elementi di valutazione delle offerte che dovranno essere presentate entro il 26 giugno 2017. Il sopralluogo è obbligatorio e dovrà avvenire entro il 12 giugno, mentre i quesiti dovranno pervenire entro il 15 giugno. Potranno partecipare alla gara gli operatori economici con un’esperienza di almeno tre anni anche non continuativi, nel quinquennio antecedente la pubblicazione del bando di gara, con riferimento alle attività che si intendono esercitare all’interno dell’immobile ed essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’esercizio di dette attività. La concessione avrà una durata di nove anni e potrà essere rinnovata per ulteriori sei anni. Il concessionario dovrà corrispondere un canone annuo non soggetto ad Iva (al quale andrà aggiunto l’adeguamento Istat a decorrere dalla seconda annualità contrattuale) come di seguito indicato: mille euro per la prima annualità; duemila per la seconda; tremila per la terza e successive. Sarà cura dell’aggiudicatario provvedere ad allestire l’immobile con arredi, attrezzature e quant’altro occorra per renderlo idoneo all’utilizzo e dovrà iniziare agli interventi previsti entro tre mesi dal rilascio delle  autorizzazioni,  concludendoli entro 12 mesi dalla data di avvio. Le informazioni di carattere tecnico potranno essere richieste al Servizio Patrimonio del Comune di Cervia.

Visioni rock da Nick Cave ai Rolling Stones

Quattro film il 26 e 27 aprile al Centro Congressi di Largo Firenze

Nick Cave
Nick Cave sul set di “One more time with feeling”

Rolling Stones, Nick Cave, Ethan Hawke nei panni del jazzista Chet Baker e l’horror punk Green Room sono al centro della mini rassegna di quattro film dove protagonista è la musica, in programma al Palazzo dei Congressi di Largo Firenze, mercoledì 26 e giovedì 27 aprile, per la serie “Controcinema” e in continuità con il festival “Soundscreen”, dedicato per l’appunto al cinema musicale, fra fiction e documentario.
Il 26, con inizio alle 30.30, si parte con la proiezione del docu-film One more time with feeling, che racconta La genesi del nuovo album Skeleton Tree di Nick Cave e la sua band The bad seeds, il primo lavoro dopo la drammatica morte del figlio quindicenne. Girato in un “crudo“ bianco e nero è la testimonianza di un artista che tenta di ritrovare una strada attraverso l’oscurità di un lutto straziate, fra performance live, improvvisazioni e le riflessioni di Cave.
A seguire, alle 22.30, vien riproposto a Ravenna, Green Room del regista Jeremy Saulnier – vincitore come miglior film del concorso del festival “Soundscreen” 2017 – storia di una mediocre band punk americana alle prese con una desolante tournée tra i peggiori club degli Usa, che si imbatte in pubblico di skinheads durante un concerto in un locale gestito da un oscuro proprietario e viene coinvolta in un omicidio, precipitandola in una spirale di orrore.
La seconda serata, il 27 aprile, si apre (alle 20.30) con Olè Olé Olè dei Rolling Stones, road movie del 2016 sulla tournée della mitica rock band in dieci paesi dell’America Latina, fra storiche hit dal vivo, retroscena del tour e adoranti fan sudamericani. Alle 22.30, la rassegna si chiude con il film Born to be blu, del canadese Robert Budreau con Ethan Hawke protagonista di una tormentata interpretazione del grande trombettista e cantante Chet Baker, poeta maledetto del jazz anni Sessanta fra lirismo e autodistruzione.
Ingresso 5 euro (ridotti 4) con biglietto per l’intera serata a 7 euro.

Pd, parla l’assessore: «Renzi rappresenta il vero spirito riformista di sinistra»

Roberto Fagnani è tra i pochi renziani “della primissima ora” e punta alla conferma in assemblea nazionale

Fagnanijpg01Già membro dell’Assemblea nazionale del Pd, Roberto Fagnani punta senza grossi patemi alla riconferma, candidato alle primarie del 30 aprile nella lista collegata alla mozione Martina-Renzi (capeggiata dall’assessore regionale Andrea Corsini). Fagnani è uno dei pochissimi che può davvero vantare di essere “renziano della primissima ora”, quando qui erano tutti bersaniani e poi, nel partito almeno, quasi tutti cuperliani.

Assessore, questa volta Renzi ha stravinto anche nei circoli. Contento? Come se lo spiega?
«Sono risultati che danno soddisfazione e il cui merito va a Renzi e del lavoro che si è fatto in questi anni anche nei territori. Credo che moltissimi anche ex Pci abbiano capito che rappresenta il riformismo di cui abbiamo bisogno. E sono molti i provvedimenti presi dal governo che rappresentano battaglie di sinistra di cui da tempo si parlava e che non si era riuscito a portare a termine, penso per esempio alle unioni civili, alla legge del “dopo di noi”, al tema del caporalato, all’ingresso nello Pse».
E poi c’è il Jobs act, però. Sui voucher è stata fatta retromarcia…
«Va detto che i voucher non sono propriamente un provvedimento preso da Renzi. Sicuramente c’era stato un abuso su cui era necessario intervenire, ma ora resta aperto il tema di come far emergere tante forme di lavoro nero».
A proposito di Jobs act. Lei è anche assessore allo Sport. Il lavoro l’ha trovato giocando a calcetto?
«No, proprio no e credo che la battuta del ministro Poletti a cui sta facendo riferimento sia stata particolarmente infelice. Credo che dobbiamo puntare moltissimo sui talenti e le eccellenze del nostro paese per ricominciare a crescere, e credo che nel complesso il jobs act vada difeso. Oggi hanno tutele persone che prima non le avevano, l’articolo 18 per tanti giovani era già da tempo solo un numero senza significato…».
E però l’abolizione non sembra aver portato i benefici sperati in termini di occupazione…
«Le valutazioni vanno fatte con calma, alcuni dati sono incoraggianti, il problema è che non c’è ancora stata la ripresa che si sperava. Su questo tema, tuttavia, personalmente non sono d’accordo con i toni di scontro che a volte si sono avuti con i sindacati. Il Pd deve discutere e dal confronto può uscirne arricchito. Sta però al governo fare proposte e prendere decisioni».
È sembrato spesso che ad applaudire il governo Renzi sia stata più Confindustria che la Cgil…
«Se parliamo di lavoro, non vedo una contrapposizione, se non mettiamo le imprese in condizione di competere, non possiamo pensare a posti di lavoro da tutelare e creare. Certo, da questo punto di vista il risultato del 4 dicembre non ha aiutato a velocizzare i processi decisionali».
Una sconfitta per Renzi. I vostri avversarsi interni sottolineano quel risultato e quello delle amministrative, non lusinghiero.
«Non credo sia stata una sconfitta per Renzi o il Pd, ma per il paese. È evidente che il Renzi di oggi non è quello del 2012 e che chiunque governi paga uno scotto in termini di consenso…»
Ad appannare l’ex premier c’è anche un’indagine in cui, al netto di tutto, risultano indagate persone a lui molto vicino come Luca Lotti…
«Su questo non posso che dire: massima fiducia nella magistratura. Se qualcuno ha sbagliato, pagherà».
Tornando alle elezioni. Orlando vuole unire il centrosinistra, voi renziani invece?
«Credo che Martina sia una garanzia in questo senso, della volontà di ragionare in termini di centrosinistra. E in generale, mi sento di dire che non vedo poi tutte queste distanze. Orlando è stato un ministro del governo Renzi e in questi anni non mi ricordo, a differenza di altri, che abbia mai preso posizioni così diverse».
In tema di centrosinistra: a Ravenna ci sono state defezioni importanti verso Articolo 1 e però siete in maggioranza insieme.
«Sì, e mi dispiace, sono persone con cui ci siamo sempre confrontati. Mi ha stupito vedere dirigenti andarsene dal partito senza che mai prima avessero manifestato un dissenso. Siamo al governo della città insieme perché, come sempre, qui conta più il progetto per la città di qualsiasi divisione. Non da ora parlo di “modello Ravenna” per la capacità di dialogo e confronto. Certo, a livello nazionale le cose stanno un po’ diversamente, almeno a sentire le uniche dichiarazioni di Bersani».
Un’ultima domanda: se Renzi perde le prossime elezioni, cosa dovrebbe fare?
«Non credo che si possa rimproverare a lui di non essere coerente. Si è dimesso dopo il 4 dicembre pur avendo i numeri per governare e si è dimesso anche da segretario. Ora l’importante è andare a votare il 30 aprile, sono convinto che saranno in tanti a partecipare, per scegliere il nuovo segretario e appunto il leader del centrosinistra alle prossime elezioni».

Ruba abiti in un negozio di via Diaz. Arrestato dai carabinieri

Si tratta di un 24enne di origine albanese

Nel pomeriggio del 24 aprile, in un noto e affollato negozio di abbigliamento di via Diaz a Ravenna, dopo averne rimosso i dispositivi antitaccheggio, un giovane si è nascosto addosso alcuni capi di vestiario in esposizione. Nonostante la destrezza è stato notato dai commessi che avvisavano tempestivamente i Carabinieri. Una volta scoperto l’uomo – un 24enne di origine albanese, in Italia da diversi anni ed in regola coi documenti ma senza fissa dimora – ha cercato di scappare ma è stato bloccato da una pattuglia del 122 della caserma di via Alberoni.
Il ladro, colto con la refurtiva in flagrante, è stato arrestato e denunciato dai militari all’autorità giudiziaria per furto aggravato, mentre gli abiti sono stati subito restituiti al responsabile dell’attività commerciale.

Protezione civile, allerta meteo dalle 12 a mezzanotte di mercoledì 26 aprile

Dalle 12 alla mezzanotte di  mercoledì 26 aprile, si segnalata per il territorio ravennate l’allerta numero 27 dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, per lo stato del mare (fase di attenzione di livello 1). Nella segnalazione si specifica che «a partire dalla seconda parte della giornata di mercoledì 26 aprile si prevede un’intensificazione dei venti da Sud-Est sul mare che diverrà molto mosso al largo, con altezza dell’onda superiore a 1,80 metri. In seguito si prevede «attenuazione del moto ondoso nelle ore comprese tra la fine giornata e le prime ore della notte». In conseguenza di questi fenomeni meteorologici «possono essere localmente sommersi i moli, le banchine portuali e le dighe foranee e risultare difficoltose le attività che si svolgono in mare ed il funzionamento delle infrastrutture portuali» .Si raccomanda pertanto di non accedere a moli e dighe foranee e di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione.
Per eventuali aggiornamenti si possono consultare le “Allerte di protezione civile” al link http://bit.ly/1LBoAO0 e il sito del Comune http://www.comune.ra.it.

Festa della Liberazione, cerimonia in piazza col sindaco De Pascale e l’Anpi

Intanto Pri e Fi rendono omaggio alla Brigata Ebraica al cimitero degli alleati a Piangipane

Cerimonia per la Festa della Liberazione a Ravenna (foto Zani)Piazza del Popolo affollata, nella mattinata del 25 aprile, per le celebrazioni del 72° anniversario della Liberazione, alla presenza delle autorità civili e militari, del picchetto d’onore, della banda cittadina, dei gonfaloni e delle associazioni combattentistiche e partigiane.
La cerimonia – iniziata con la deposizione delle corone d’alloro al monumento dei partigiani caduti nella lotta contro il nazifascismo – è proseguita con l’intervento ufficiale del sindaco Michele de Pascale che ha ricordato «tutte quelle donne e quegli uomini che hanno lottato per la giustizia e per la libertà, pagando per questo anche con la vita. Ravenna nella storia della Resistenza ha avuto un ruolo centrale e la Medaglia d’oro di cui è insignita ne è testimonianza. Quel patrimonio di valori come equità, libertà, solidarietà, tolleranza e pluralismo, conquistati attraverso la lotta di Liberazione – ha sottolineato il Sindaco – rappresenta un riferimento per l’identità dell’Europa intera. Per questo motivo nell’Europa di oggi questi valori non devono essere solo storia e ricordo, ma un monito per il futuro e tutti i giorni dobbiamo impegnarci perché restino vividi anche nelle generazioni future; la democrazia non è mai una conquista definitiva, ma va rinnovata ogni giorno tenendo alti quei valori e rispettando sempre i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. In questo difficile momento storico caratterizzato da forti tensioni, divisioni internazionali e barbari episodi di violenza – ha commentato De Pascale – dobbiamo restare uniti proprio intorno ai valori che ci accomunano, in difesa della democrazia e della libertà. I principi dell’antifascismo, della legalità dell’integrazione fra culture, del rispetto delle regole, della parità di diritti, della solidarietà e del lavoro dovranno essere sempre più i principi fondanti il nostro futuro».

A seguire è intervenuta Erika Tondo, rappresentante del Comitato provinciale dell’Anpi, in memoria di «tutti quegli italiani che seppero scegliere di stare con la propria Patria. Furono quei giovani, soldati e civili, che dissero di no ai benefici e ai compensi fascisti, offerti della Repubblica Sociale Italiana a chi si faceva repubblichino. Giovani che preferirono la prigione, la deportazione, la lotta per il loro Paese. Anche la morte, come testimonia la meticolosa raccolta su “Resistenza Libertà” delle “Lettere dei condannati a morte”. Qui, nella provincia di Ravenna, – ha ricordato Tondo – la Resistenza fu lotta di donne e uomini diversi tra di loro per classe sociale, cultura, persino per tradizione familiare e per appartenenza a partiti politici. Donne e uomini che condividevano un sentimento unitario, disposti ad uno sforzo comune, ben consapevoli che dal nazifascismo non poteva esserci una vita futura né per loro né per i loro figli».
Prima della cerimonia in piazza del Popolo, si è tenuta anche la tradizionale “Pedalata della Liberazione”. Lungo l’itinerario sono stati deposti simbolici omaggi a Classe, nel parco pubblico intitolato al soldato inglese Reginald Barton Stratton, caduto in combattimento durante la liberazione dell’abitato di Classe il 19 novembre 1944 e al cippo in memoria di Vito Salvigni e Umberto Fussi, due giovani del distaccamento Garavini caduti nella lotta di resistenza partigiana.

In riferimento alle polemiche emerse nell’occasione di questo 25 aprile che hanno coinvolto l’Associazione Nazionale Partigiani e la Brigata Ebraica e gli orientamenti di vari partiti politici il Partito Repubblicano di Ravenna in un comunicato stampa ha evidenziato che «una sua delegazione, guidata dal Segretario Eugenio Fusignani, si è recata al cimitero alleato di Piangipane, dove ha reso omaggio alla Brigata Ebraica e dove riposano i soldati protagonisti  della battaglia che ha portato alla liberazione dell’intera Provincia di Ravenna, nella primavera del 1945. La delegazione – continua la nota del Pri – ha visitato anche il recinto dove riposano i soldati musulmani, che hanno combattuto nei corpi militari alleati. Successivamente, al cimitero di Ravenna, ha reso omaggio  alla tomba del partigiano repubblicano Jules Minguzzi, Comandante della 14ma Compagnia Mazzini della 28ma Brigata Garibaldi»

Senza mezzi termini la dichiarazione della compagine giovanile ravennate di Forza Italia che parla di «…falsi unici salvatori della Patria» e di uno speciale ricordo per la Brigata Ebraica. «Se i partigiani comunisti sono stati un fenomeno forte nella nostra regione, ma non in tutta Italia, in quanto i partigiani nel nostro paese erano di diverse estrazioni politiche e culturali – si legge in una nota dei Giovani FI – non capiamo perché venga ricordata solo la parte rossa. Per noi resta una verità innegabile: che il merito della liberazione non se lo possono attribuire esclusivamente quelli che combattevano per sostituire una dittatura con un’altra dittatura, nemmeno nella nostra zona. La nostra visita al cimitero degli Alleati di Piangipane assume un significato ancora più importante e sentita, in particolare alla luce delle ultime vicende, davanti alla lapide della Brigata Ebraica che proprio in questi giorni è stata vilipesa dall’Anpi, un’inutile associazione  nel momento stesso in cui facendo politica perde il suo originario scopo».

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