martedì
26 Agosto 2025

Lavori alla Rocca, sognando un ponte pedonale fino alla stazione

Mezzo milione di euro all’anno dal Comune per valorizzare il monumento. E il sindaco scrive al ministro Franceschini

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La Rocca Brancaleone

La Rocca Brancaleone di Ravenna e la relativa “cittadella” costituiscono una parte rilevante della memoria storica della città e un importante punto di aggregazione come parco urbano, che si rischia di perdere a causa del suo preoccupante stato di conservazione. Per arginarne il continuo deterioramento e riportarla al suo antico splendore, l’Amministrazione comunale ha deciso di stanziare 500mila euro annui per il prossimo triennio, dal 2017 al 2019, destinati al progetto di ristrutturazione già avviato da tempo.

«Ravenna è una città che offre già molto in fatto di offerta culturale  – è il commento del Sindaco Michele De Pascale – e al di là del valore dei suoi monumenti Unesco, la giunta ha deciso di intervenire sulla Rocca Brancaleone perché è uno dei nostri contenitori culturali più importanti, che è giusto valorizzare e rigenerare, al fine di offrire in futuro dei servizi di qualità ai fruitori del parco e non».

«Da settembre a dicembre circa si effettueranno i primi interventi preliminari del valore di 90mila euro – ha precisato Roberto Fagnani, assessore ai Lavori pubblici – che riguardano il ponticello di accesso vicino ai servizi igienici e la riqualificazione dei percorsi pedonali». I successivi lavori di manutenzione del costo di 410mila euro, presenti all’interno del progetto definitivo-esecutivo che la giunta si appresta a licenziare, proseguiranno nel 2018, e interesseranno in particolare la rimozione delle erbe e degli arbusti infestanti, da effettuarsi con appositi strumenti a bassa emissione di vibrazioni, il consolidamento dei parametri murari e la ricostruzione di tratti di muratura crollati o pericolanti.

«Con 2milioni di euro circa riusciremo a recuperare la cinta muraria del parco e della Cittadella – ha proseguito De Pascale – se invece al contributo del Comune si aggiungessero anche finanziamenti statali ed eventuali donazioni private fino a raggiungere un massimo di 5milioni di euro, il costo totale stimato per l’intera riqualificazione della Rocca, si potrebbe pensare a molti altri interventi migliorativi che ne completerebbero la valorizzazione, predisponendola ad assolvere anche una funzione culturale». Affinché si possa realizzare tutto questo, il sindaco ha scritto scritto una lettera al ministro Dario Franceschini, chiedendogli un finanziamento governativo per un intervento ad hoc: «La risposta è stata positiva, ma per il momento non abbiamo un’indicazione precisa dell’importo», ha svelato il primo cittadino.

Il direttore della Soprintendenza Archeologica Giorgio Cozzolino sottolinea «l’importanza di questo primo stanziamento del Comune atto a fermare, almeno parzialmente, una situazione di degrado che in futuro comporterebbe una spesa molto più elevata. Ricordo che fino agli anni ’90 alcuni ambienti interni della Rocca erano visitabili: mi auguro che in futuro si possa tornare alla sua completa fruizione».

Tra le idee dell’Amministrazione Comunale vi è anche l’intervento per spostare tutto il traffico delle merci su ferrovia fuori dal centro di Ravenna: in questo modo si amplierebbe l’area verde prospiciente la Rocca e si potrebbe realizzare un ponte pedonale che dalla stazione arrivi direttamente al parco.

Congresso Pd: calano i votanti nei circoli ravennati, il 66,9 percento per Renzi

 Al voto riservato ai tesserati si sono presentati in 2.552 (su 5.700): nel 2013 furono 2.733 (su ottomila). Il 30 aprile le primarie aperte ai sostenitori

Sono 2.552 i tesserati del Pd in provincia di Ravenna che hanno votato al congresso Pd (nel 2013 andarano al voto in 2.733) e il risultato vede l’affermazione di Matteo Renzi con il 66,9 percento delle preferenze. La votazione riservata agli iscritti ai circoli si è conclusa il 2 aprile: l’affluenza provinciale è stata il 44,3 percento mentre quattro anni fa fu del 34 percento ma a cambiare nel frattempo è stato il numero degli aventi diritto, i tesserati infatti sono scesi da 8.047 a 5.758. Il risultato finale nel dettaglio, nella provincia di Ravenna, è stato di 30 voti per Michele Emiliano (1,18 percento) 812 voti per Andrea Orlando (31,95) e 1.699 voti per Matteo Renzi (66,9).

«Molte riunioni – si legge nel comunicato diffuso dalla segreteria provinciale – hanno visto una quantità più alta di partecipanti anche in numeri assoluti, raggiungendo anche il 30 percento in più rispetto al congresso del 2013: sono i circoli di Porto Corsini, Ponte Nuovo, Giovecca, Faenza centro, Casola Valsenio, Fruges, Solarolo, Cotignola, Barbiano, Longastrino, San Bernardino e il “Casadei Monti”. In generale il comune con più partecipazione è stato quello di Cotignola. L’assemblea con più affluenza è stata quella del circolo “Pier Paolo D’Attorre”, alla sala Strocchi di Ravenna, alla quale ha partecipato il 58,4 percento degli iscritti, cioè il 16,6 percento in più rispetto al 2013». Sono stati registrati gli interventi nel dibattito di 521 persone su un totale di 2.800 persone che hanno assistito alle assemblee (oltre agli iscritti ci sono stati elettori e simpatizzanti che hanno preso parte alle riunioni).

Ora l’appuntamento è per le primarie nazionali, che si terranno il 30 aprile dalle ore 8 alle ore 20. Potranno votare quanti si dichiareranno elettori del Pd e potranno esercitare il diritto di voto versando 2 euro.

Congresso Pd, de Pascale: «Renzi? È cambiato, è il miglior candidato premier»

Il sindaco di Ravenna, coordinatore della campagna per Bersani nel 2013 e vicino alle posizioni del ministro Martina, è tra i sostenitori della mozione del segretario uscente

Sindaco di Ravenna dal 2016, Michele de Pascale è stato segretario provinciale del Pd dopo Alberto Pagani (che sosteneva la sua candidatura) e anche coordinatore della campagna per Bersani per le primarie del 2013. Molto vicino alle posizioni del ministro Maurizio Martina, è tra i sostenitori della mozione Matteo Renzi.

Sindaco, non siamo abituati a vedere il gruppo dirigente così diviso. Perché non sostiene Orlando come tanti suoi colleghi della Bassa lughese con un percorso politico simile al suo?
«Prima di scegliere ho valutato la proposta di Orlando e Renzi, e ho trovato tantissimi punti di sintonia, il che non può stupire visto che hanno condiviso 1.000 giorni di governo. E anche per questo il congresso si sta svolgendo in un clima di grande serenità. La mia valutazione è che qui non scegliamo solo il segretario del Pd, ma il leader del centrosinistra e credo che Renzi possa essere la persona migliore in questo momento da mettere in campo, anche perché ho visto una disponibilità a cambiare alcuni atteggiamenti e a correggere il tiro su alcuni temi».

Per esempio i voucher. Lei ha plaudito all’abolizione senza se e senza ma attirandosi anche molte critiche, per far capire bene che è di sinistra anche se vota Renzi?
«Avevo firmato per due sì anche ai referendum della Cgil, non mi si può certo accusare di incoerenza. Ci sono valori non negoziabili e questo è uno di quelli. Credo che il lavoro flessibile vada normato, ma resto convinto che i voucher non fossero lo strumento giusto e che un’ora di lavoro precario debba costare più di un’ora di lavoro stabile, così come peraltro prevede il Jobs act con uno sgravio di Irap del 10 percento a chi stabilizza. Ovvio che adesso la credibilità del governo passa dalla capacità di riempire a breve il vuoto normativo».

A proposito di Jobs act e lavoro. Cosa ne pensa dell’ultima dichiarazione del ministro Poletti, renziano, sul calcetto come luogo in cui instaurare relazioni di lavoro?
«Un’uscita infelice, l’errore è stato contrapporlo al curriculum, che deve restare la conditio sine qua non».

Ma quante “uscite infelici” può fare un ministro secondo lei?
«Sarebbe opportuno che fossero meno, in effetti. È chiaro che il ministro Poletti è stato preso un po’ di mira, ma in un momento di crisi come questa per i giovani, credo che certe reazioni siano più che comprensibili».

Torniamo alla mozione. Lei dice che Renzi ha mostrato segni di cambiamento, merito di Martina? Crede davvero che possa incidere?
«Da non pochi anni nutro una sincera stima per Martina, con cui ho anche un rapporto di amicizia. Non è stata tanto la formula del ticket a pesare sulla mia scelta, ma il fatto stesso che una persona come lui abbia scelto di contribuire alla mozione. Martina ha dimostrato grande capacità di unire e ha caratteristiche complementari a quelle di Renzi, anche rispetto al tema del partito. Sono fiducioso che le sue posizioni troveranno attuazione».

Martina saprà anche unire, ma ha da poco dichiarato che non ci può essere dialogo con i secessionisti di Mdp. Lei però ha addirittura un assessore in giunta di Mdp, Baroncini, e in generale ha sempre perseguito una politica di alleanze a sinistra lontana da quella di Renzi a livello nazionale…
«Il problema sollevato da Martina riguarda l’atteggiamento degli esponenti di Mdp a livello nazionale, che non sembrano far altro che criticare il Pd, a volte mancando anche di rispetto, cosa che a livello locale non succede e non è successa. Ci sono opinioni diverse, ma un progetto comune per la città. Detto questo, però, Martina ha sempre mantenuto un dialogo aperto con Pisapia e ha avuto un ruolo centrale nella sua elezione a sindaco di Milano».

E lei pensa che questa posizione prevarrà? Ma non sarebbe più sicuro votare Orlando come il suo predecessore alla segreteria provinciale Pagani?
«Premesso che secondo me Alberto Pagani è stato il deputato perfetto per il Pd, perché ha sempre detto ciò che pensava ma ha sempre votato secondo quanto deciso dalla maggioranza, credo che anche in larga parte di chi vota OrIando ci sia la consapevolezza che Renzi è il favorito e probabilmente vincerà e mi aspetto che Renzi dal minuto dopo coinvolga la minoranza, come del resto fece con Cuperlo. Come ho detto, io credo di dover dare una mano in questa fase a far vincere chi poi dovrà essere candidato alle elezioni tra un anno».

Renzi è favorito. Si potrebbe pensare che eserciti quindi il fascino del carro del vincitore…
«Contesto in radice questa obiezione. Non sono diventato renziano quando Renzi aveva il 40 percento. Il carro adesso è tutto da guadagnare, e non ci sono partite già vinte a un anno dalle elezioni; sto cercando di dare una mano per far ripartire il Pd, senza il quale non si può pensare a un governo di centrosinistra in questo paese. Ed è una scelta che ho fatto dopo aver visto importanti segnali di cambiamento da parte dell’ex segretario, tra questi appunto la vicenda dei voucher».

E se tra un anno Renzi perde le elezioni?
«Si aprirà una nuova fase congressuale, è evidente. Non a caso avevo chiesto, più o meno da solo, che il congresso fosse rimandato a dopo il voto…»

Una domanda personale per chiudere: come ha vissuto l’addio al partito di personalità che sono state, se non sbaglio, suoi mentori politici in passato, come Vasco Errani o Miro Fiammenghi?
«È evidente come per una generazioni di giovani, penso anche ai sindaci della provincia dove molti hanno la mia età, questo sia un passaggio molto doloroso e ho visto anche la sofferenza di chi ha fatto la scelta di andarsene, una scelta che rispetto anche se ritengo sia la più sbagliata possibile. Certo è vero che ora si apre una fase nuova, e noi amministratori più giovani dovremo farci carico sulle nostre spalle di ulteriori responsabilità, rispetto a quelle che già avevamo sapendo che comunque la larga parte di coloro con cui abbiamo fatto politica in questi anni sono rimasti nel Pd».

Appalto Hera, bando chiuso il 23 marzo. Cgil: «Garantire la qualità del servizio»

Il sindacato sollecita l’azienda sul confronto e sui diritti dei lavoratori: «Chiudere una brutta pagina per Ravenna senza dimenticare i contratti»

Serve una nuova fase di confronto sui rifiuti. Lo dice la Cgil commentando la notizia dell’aumento della Tari nel comune di Ravenna ricordando che si è ancora in attesa di conoscere l’esito della gara bandita da Hera e chiusa il 23 marzo sul servizio di raccolta rifiuti, spazzamento e gestione isole ecologiche. Il bando è già andato deserto due volte.

Dopo il caos rifiuti della primavera 2016 e la risoluzione del contratto con Aimeri, la Cgil ricorda il recente aumento della tariffa Tari e si augura di vedere chiusa « una pagina spiacevole per la nostra comunità, partendo però dal rispetto della legislazione vigente e dei contratti nazionali in modo da assicurare un servizio di qualità nel nostro territorio».

Per il sindacato di via Matteucci, il confronto deve tenete in considerazione due fattori: «Qualità del servizio e tutela dei lavoratori nell’appalto». In vista dell’estate c’è anche da capire come finirà la partita della pulizia dell’arenile. «Attendiamo fiduciosi – dice la Cgil – di conoscere le imprese che si sono aggiudicate l’appalto nei quattro lotti banditi e anche l’esito della gara per la pulizia dell’arenile». Il sindacato sollecita il confronto che «assicuri continuità occupazionale a tutti i lavoratori che operano attualmente e anche a coloro che sono rimasti privi di lavoro in seguito alla risoluzione del contratto».

Il 7 luglio torna la Notte Rosa, il tema sarà “Together”

Presentato il manifesto dell’evento che unisce la Riviera da Comacchio a Rimini. Organizzatori all’opera per definire il programma

La Notte Rosa nel 2017 arriverà il 7 luglio. L’appuntamento con quello che viene definito il Capodanno dell’Estate e che ha un calendario di eventi su tutta la riviera, da Comacchio a Rimini, prevede per la sua dodicesima edizione il tema “Together” (“insieme”). Dodici saranno anche i comuni, Ravenna e Cervia compresi, coinvolti nella festa.

Manifesto Notte Rosa 2017
Il manifesto della Notte Rosa, pensato da uno studio di Cesena, ha richiami a vari artisti contemporanei

È stato realizzato il manifesto dell’evento, con un gioco di rimandi artistici, segnala Apt Servizi, da Keith Haring a Jacovitti. Realizzato da uno studio cesenate, nel cartellone «ci sono la spiaggia e il mar Adriatico, il mondo della musica e della danza, la gastronomia, la natura e i parchi divertimento, passando per lo sport e per finire con i simboli della Riviera, dal Grand Hotel di Rimini ai delfini».

Individuati tema e immagine ufficiale, gli organizzatori sono all’opera per definire il programma  della Notte Rosa 2017.

Quinto posto nella Boy League per la Bunge Cmc Romagna In Volley

Volley Under 14 / I baby ravennati non riescono a ripetere l’impresa dello scorso anno, quando vinsero la competizione, ma c’è comunque tanta soddisfazione nel Porto Robur Costa per le buone basi gettate in vista del futuro

Boy League Premiazione
Quinto posto per gli Under 14 della Bunge Cmc

La Bunge Cmc Romagna In Volley chiude al quinto posto la Final Eight della Boy League, competizione nazionale Under 14 organizzata nel weekend a Cesenatico dalla Legavolley. Nella “finalina” la squadra di Minguzzi e Forte supera il Gi Group in rimonta 2-1 al termine di un match molto equilibrato. I monzesi si aggiudicano la prima frazione 22-25, mentre in quella successiva si registra la reazione dei baby romagnoli, che regolano in volata i lombardi (26-24) per poi vincere senza grossi affanni il set decisivo a tiebreak (15-9). In precedenza nel girone preliminare la Bunge Cmc aveva incontrato nella prima partita la Diatec Trento, perdendo 3-0 (25-19, 25-23, 25-12 i parziali), nella seconda l’Evvai.com Progetto Azzurra Alessano, venendo piegata 2-1 dalla “super-squadra” tutta pugliese poi vincitrice finale della competizione (25-19, 24-26, 25-12), e nella terza i toscani della Kemas Lamipel Santa Croce, battendoli con un secco 3-0 (25-13, 25-14, 25-22).

“Ritengo il quinto posto un risultato molto buono – spiega il Direttore generale del Porto Robur Costa Marco Bonittain considerazione del fatto che molti dei ragazzi che fanno parte del gruppo potranno partecipare anche alla prossima Boy League. La squadra mi ha fatto un’ottima impressione in particolare nel match con Alessano, contro cui ha vinto il secondo set e lottato a lungo nel primo. Il gruppo c’è, costruisce una buona pallavolo con un bel gioco al centro, cosa non scontata a questi livelli di età. Ci sono qualità tecniche importanti e prospetti fisici interessanti in vista del futuro. Faccio un applauso al grandissimo lavoro svolto con il Romagna In Volley e la Dinamo Bellaria, società che ringrazio per aver dato la possibilità a due dei suoi ragazzi di poter disputare una competizione di questo livello. Speriamo che siano delle collaborazioni destinate a durare nel tempo, contribuendo a scrivere altre pagine felici come questa. Faccio infine i miei complimenti a Valerio e Fabio per l’ottimo lavoro effettuato sia dal punto di vista umano sia tecnico sotto le direttive del coordinatore Mazzi”.

L’organico a disposizione dei tecnici Valerio Minguzzi e FabioForte (dirigente accompagnatore Giorgio Santoni) è composto da giocatori di Porto Robur Costa, Romagna In Volley e Dinamo Bellaria: si tratta di Luca Boscherini e Noah Calisesi, dei centrali Alessandro Bovolenta, Lorenzo Perrone, Giovanni Santoni e Filippo Evangelisti, dei palleggiatori Mattia Massaro e Lorenzo Monti e dagli schiacciatori Mattia Orioli, Lorenzo Tomassini, Giulio Valeriani, Marco Zoli e Andrea Armellini. Anche il coach Minguzzi non nasconde la sua soddisfazione per il risultato raggiunto: “Per noi era già un successo partecipare alla Boy League e quindi siamo ancora più contenti per il quinto posto finale. L’unico rammarico viene dalla gara persa con Trento: se avessimo espresso al massimo le nostre qualità, sono sicuro che non sarebbe finita 3-0 e forse avremmo potuto lottare addirittura per le prime quattro posizioni. Purtroppo abbiamo pagato la tensione e l’emozione, considerato che molti di noi erano alla prima esperienza in una simile competizione. È stato bello battere Monza, che nella fase preliminare a gironi ci aveva preceduto in classifica, dimostrando che i più forti eravamo noi. Questo risultato fa ben sperare già per quest’anno, in ottica Under 13 3×3, ma anche per il futuro, in quanto gran parte del gruppo della prossima Boy League è già fatto”.

Nel big match di Imola il Ravenna raggiunge il pareggio all’ultimo respiro

Calcio Serie D / All’ultimo soffio della partita il Ravenna acciuffa un pareggio sul campo dell’Imolese, rimandando i sogni di gloria dei padroni di casa, che stavano stringendo tra le mani un bel pezzo di Lega Pro, e tenendo viva la speranza di raggiungere il secondo posto

Imolese-Ravenna 1-1

IMOLESE (4-3-3): Stancampiano; Martedì, Boccardi, Bertoli, Testoni; Selvatico, Monacizzo, Olivieri (9’ st Tattini); Longobardi (30’ st Bettati), G. Ferretti (39’ st Scalini), Borgobello. A disp.: Mastropietro, Syku, S. Ferretti, Buda, Ambrosini, Saporetti. All.: Baldini.
RAVENNA (4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini, Venturini, Rrapaj; Forte (20’ st Innocenti), Lelj, Selleri; Pregnolato; Luzzi (40’ st Sabba), Graziani (43’ st Ambrogetti). A disp.: Spurio, Giacomoni, Larese, Voria, Derjai, Mingozzi. All.: Antonioli.
ARBITRO: Perenzoni di Rovereto.
RETI: 17’ st G. Ferretti, 49’ st Lelj.
NOTE: Ammoniti: Lelj, Monacizzo, Olivieri, Luzzi, Selvatico, Ballardini. Angoli: 4-5. Recupero. 0’ e 4’.

Lelj Tommaso DCS 0067
L’autore della rete del pareggio Tommaso Lelj

In pieno recupero, quando ormai i padroni di casa rossoblù stavano festeggiando, il Ravenna agguanta un prezioso pareggio sul campo della capolista Imolese grazie a una zampata di Lelj. In svantaggio nella prima parte della ripresa a causa di una rete del bomber Ferretti, i giallorossi hanno tirato fuori l’orgoglio riuscendo a raggiungere un’altra volta un risultato positivo sui titoli di coda. Grazie al punto guadagnato, la squadra di Antonioli mantiene inalterato il ritardo di una lunghezza sul Delta Rovigo, mentre la vetta della capolista rossoblù è sempre a +5.

Nel primo tempo l’inizio aggressivo dell’Imolese e costringe il Ravenna a stare rintanato nella propria metà campo, anche se grossi pericoli dalle parte di Venturi non ne arrivano. Anzi, nella prima sortita al 4’ Borgobello si aiuta un po’ con le mani su Forte in area: potrebbe starci il rigore ma l’arbitro non è di questo avviso. Qualche brivido per i giallorossi solo all’11’ quando Longobardi lambisce il palo con un tiro a giro e al 27’ quando Ferretti, trovato in area da Monacizzo, schiaccia di testa mandando di poco alto. Poi il Ravenna, scollinata la mezz’ora, comincia a prendere quota, prove generali per un secondo tempo più intraprendente e più efficace.

Nella ripresa, al 3’ il muro dell’Imolese rintuzza un tentativo di Ballardini, al 7’ Luzzi allarga troppo il diagonale dopo che Ferretti, dall’altra parte del campo, aveva mandato fuori un bel colpo di testa. Poi al 14’ l’arbitro non fischia un fallo su Venturini, si impossessa del pallone Monacizzo che però spreca davanti a Venturi. Rimedia Ferretti che al 17’ sul numero di Longobardi prende l’ascensore e insacca il suo 20° gol che fa esplodere il “Galli”. Antonioli si gioca la carta Innocenti per Forte e il varo del tridente, poi innervato da Sabba e da Ambrogetti (escono Luzzi e Graziani). Al 35’ il potente destro di Selvatico dal limite si perde alto di poco, poi il Ravenna stringe i tempi della sua offensiva, ammassa le sue truppe dentro e al limite dell’area di casa e fioccano le occasioni: Stancampiano è decisivo al 37’ sulla girata di Graziani e sulla velenosa parabola di Pregnolato indirizzata all’incrocio al 38. La difesa di casa si salva a fatica al 40’ su Lelj, sbucato alle spalle di tutti su un angolo di Selleri ma non può nulla sul tocco ravvicinato dello stesso Lelj, smarcato da una prodigiosa sponda aerea di Innocenti, quando manca una manciata di secondi al triplice fischio dell’arbitro.

Le dichiarazioni a fine gara del tecnico Mauro Antonioli: “I ragazzi hanno dimostrato carattere, qualità, convinzione, non hanno mai mollato, riuscendo a recuperare una partita difficile contro un’Imolese che ha dimostrato di essere la squadra più forte del girone. Potevamo fare meglio nella prima mezz’ora sul piano della personalità quando l’Imolese ci ha aggredito, ma poi siamo venuti fuori e nel secondo tempo abbiamo creato diverse importanti occasioni. Credo che il pareggio ci possa stare e sia meritato: abbiamo tenuto vivo il campionato. Adesso cerchiamo di puntare al secondo posto e di fare quanti più punti possibile, ma è chiaro che per la vetta dipende solo dall’Imolese, che ha il destino nelle sue mani”.

Piange la Ribelle, ko nello scontro diretto, fa invece un passo avanti l’Alfonsine

Calcio Serie D / Piange la Ribelle, ko in casa nello scontro diretto con la Rignanese, sorride a denti stretti l’Alfonsine, che a Castelfidardo centra un pareggio senza reti che le consente di mantenere lontana la penultima posizione. I rimpianti maggiori sono per i biancazzurri di Groppi, che non sono riusciti a difendere il vantaggio di una rete. Diverso è lo spirito per la squadra di Candeloro, che è riuscita a ‘congelare’ il risultato grazie a una buona prova della retroguardia

Girone D

Ribelle-Rignanese 1-2

RIBELLE (4-3-3): Carroli; Alberighi, Dal Compare, Camorani, Ciurlanti; Bisoli, Dall’Ara, Orlandi (3’ st Petricelli); Federico (19’ st Rufini), Bernacci, Mancini (12’ st Rizzitelli). A disp.: Donini, Maraldi, Piscopo, Rigoni, Luchi, Colonnello. All.: Groppi.

RIGNANESE (3-5-2): Burzagli; Falciani, Bettini, Brenna; Privitera, Biagi, Degl’Innocenti, Donatini, De Fazio (35’ pt Franchi); Luparini (24’ st Bennati), Pagnotta (40’ st Ranieri). A disp.: Cosentino, Budan, D’Alessandro, Montaguti, Picchiani. All.: Guarducci.

ARBITRO: Moriconi di Roma2.

RETI: 40’ pt Mancini, 44’ pt e 11’ st Pagnotta.

NOTE: amm. Camorani, Dal Compare, Rizzitelli, Petricelli, Luparini, Brenna. Espulso al 37’ st Donatini.

Cade allo ‘Sbrighi’ la Ribelle, che viene sconfitta 2-1 in rimonta dalla Rignanese in un match importante in chiave salvezza. La partita è stata molto combattuta ed equilibrata, ma due azioni personali del nove ospite Pagnotta hanno risolto la contesa in favore dei toscani. A causa di questo ko i biancazzurri scivolano al sestultimo posto, ma al momento sarebbe comunque salvi grazie al vantaggio di otto punti sulla terzultima Sabgiovannese.
Dopo una prima fase di studio senza emozioni, al 40’ la Ribelle trova all’improvviso il gol del vantaggio: Bernacci serve Federico che un tocco supera il portiere, la palla rimbalza sulla linea e Mancini di testa appoggia in rete. I toscani non ci stanno e rispondono al 44’ pareggiando con Pagnotta, bravo a finalizzare un triangolo stretto con Privitera.

L’avvio di ripresa non sorride alla Ribelle, che all’11’ va sotto per la rete ancora a firma di Pagnotta: Federico perde palla a centrocampo, l’attaccante ne approfitta e fulmina Carroli con un tiro a girare. I padroni di casa cercano in tutti i modi rifarsi sotto, però la squadra di Guarducci si difende con le unghie e con i denti per tenere il risultato. L’occasione più grossa arriva sui piedi di Bernacci al 34’, tuttavia Burzagli compie un vero e proprio miracolo. La Rignanese resta in dieci per l’espulsione di Donatini, ma i romagnoli non ne approfittano, mancando di testa lo specchio con Bernacci (36’) e Dal Compare (39’).

 

Girone F

Castelfidardo-Alfonsine 0-0

CASTELFIDARDO: Molinaro, Bori, Silvestri, Lodi, Orlando, Filipponi, Albanesi, Pigini, Soragna (18’ st Montagnoli), Galli, Berardi (1’ st Maisto). A disp.: Salvucci, Silletti, Massi, Negro, Marchetti, Giuliani, Marconi. All.: Bolzan.

ALFONSINE: Calderoni, Rosetti, Magliozzi, Bamonte, Chmangui, Bertoni, Ricci Maccarini, Manuzzi (19’ st Magri), Salomone, Innocenti, N. Lombardi. A disp.: G. Lombardi, Bajrami, Fantinelli, Molossi, Sarto, Di Domenico, Tosi, Farina. All.: Candeloro.

ARBITRO: Testi di Livorno.

NOTE: amm. Manuzzi, Magliozzi Ricci Maccarini, Soragna, Pigini.

A Castelfidardo l’Alfonsine coglie un prezioso pareggio in uno scontro diretto molto delicato e continua a tenere accesa la fiammella della speranza salvezza. Al termine di una partita con poche emozioni la formazione di Candeloro riesce infatti a imbrigliare gli attaccanti avversari, mantenendo la quintultima posizione che al momento le permetterebbe di partecipare ai playout contro la Recanatese.

Nella squadra biancazzurra non sono disponibili i giovani Casalone e Ricci Frabattista, ma torna Calderoni, mentre parte dalla panchina Tosi. La prima azione rilevante arriva al 14’, quando sul cross di Magliozzi in area sul secondo palo arriva Ricci Maccarini che libero tira sul primo palo, con il portiere che blocca con facilità. La risposta dei marchigiani arriva al 15’ su azione di calcio angolo, con Berardi che al volo da pochi passi spara alto. L’Alfonsine non sta a guardare e al 19’ Manuzzi recupera palla sulla tre quarti, avanza ma calcia in modo debole, facilitando l’intervento di Molinaro. Al 38’ in una mischia nell’area dei padroni di casa Magliozzi spara a botta sicura, ma un difensore devia in angolo.

Nella ripresa Ricci Maccarini all’11’ prova la conclusione da fuori area con il portiere che devia in angolo, mentre al 12’ Salomone dalla media distanza conclude a rete con la palla che viene deviata prima da un avversario e poi da Molinaro con un buon riflesso. Al 17’ ci prova Manuzzi, ma blocca Molinaro, e l’ultima azione degna di nota è al 25’: scatta il contropiede dei marchigiani, Galli entra in area ma calcia a lato di poco. Il match si spegne all’improvviso, con le due squadre che preferiscono non farsi male.

Operativi 5 nuovi box per velox a Godo e San Pancrazio. Dai 2 sulla San Vitale 5 mln

L’incasso per la Provincia nel 2016 dagli apparecchi tra San Michele e Russi

Nel 2016 nelle casse della Provincia di Ravenna sono entrati quasi 5 milioni di euro dalle multe per eccesso di velocità staccate dai due autovelox fissi installati (da luglio 2015) sulla provinciale San Vitale tra la rotonda di Russi e quella di San Michele e il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni, nel rendere nota la cifra, si chiede quando verranno realizzate le due rotatorie previste e che comporteranno la rimozione dei velox.

Le rotonde saranno in corrispondenza dell’intersezione con il prolungamento della via Maestri del lavoro in zona Monaldina, con spesa  a carico del Comune di Russi per un importo di 300mila euro, e l’altra nell’intersezione con la via Sentierone. Anche in questo caso il citato Comune è impegnato parzialmente nella spesa con 150mila euro oltre a 50mila assicurati dalla Provincia.

Intanto dall’1 aprile sulle strade del comune di Russi sono entrati in funzione cinque nuovi box per velox fissi, due a San Pancrazio e tre a Godo: verranno utilizzati sistemando a rotazione gli apparecchi per la misurazione della velocità istantanea. Si tratta di scatole blu che possono funzionare in entrambi i sensi di marcia, con o senza pattuglia presente. Quelli di Godo sono in via Faentina alle porte del centro abitato mentre quelli di San Pancrazio sono sulla provinciale Roncalceci.

In volo sulla piallassa Baiona, tra valle e petrolchimico

Il drone di Benelli (Ravenna Viva) decolla dal capanno Garibaldi e un video mostra l’area a nord di Ravenna, dove la zona industriale incontra la natura

C’è un punto del territorio ravennate in cui l’industria petrolchimica del porto incontra la natura delle valli: la piallassa Baiona. Il video girato da Giorgio Benelli dell’associazione Ravenna Viva, facendo decollare un drone dal Capanno Garibaldi, regala un punto di vista suggestivo e diverso sull’area circostante. Da una parte il verde della vegetazione e i riflessi del sole sull’acqua, dall’altra le ciminiere e i serbatoi delle aziende sulla sponda sinistra del Candiano.

Lo studio del fumettista diventa biblioteca: 7mila volumi, si entra due alla volta

Il disegnatore Daniele Panebarco mette a disposizione i libri raccolti in anni di carriera. Consultazione gratuita ma precedenza a chi regalerà una pillola di sapere agli altri frequentatori

A Ravenna è nata una nuova biblioteca privata, accessibile a tutti coloro che desiderano tuffarsi nel mondo dell’immagine, della fotografia, della grafica e del fumetto: è la Panebarco Social Library, appartenente al disegnatore e autore di fumetti ravennate Daniele Panebarco, che sabato 1 aprile dalle 15 alle 19 ha aperto le proprie porte in via Molino 9 con un open day in cui ammirare gli oltre settemila volumi in consultazione.

La Panebarco Social Library, nello studio del disegnatore, nasce da un’idea della figlia Marianna: «Da tempo sentivo il bisogno di riordinare per tematiche ed avere un quadro chiaro di tutti i volumi, le riviste e i fumetti che conserviamo in studio; un po’ per esigenze lavorative, un po’ perché mi piaceva l’idea di poter in qualche modo condividere questo patrimonio con la comunità». I volumi, per l’esattezza 7.671, sono stati catalogati e organizzati in 28 categorie che rispecchiano i gusti, le passioni e la ricerca di Panebarco; l’intero lavoro è stato svolto dalla giovane e determinata Federica Bendoni, nella vita bibliotecaria appassionata di libri, che affiancata dall’attenta supervisione di Daniele ha lavorato alla costruzione della biblioteca per nove mesi.

La biblioteca sarà aperta al pubblico il mercoledì pomeriggio; vi potranno accedere due persone alla volta e solo su prenotazione scrivendo a info@panebarco.it. I libri sono a consultazione interna. Il servizio è gratuito, ma verrà data la precedenza a chi, in cambio, regalerà una pillola di sapere o una lezione su un tema specifico alla comunità dei frequentatori della social library, il tutto nella logica dello skillsharing. Tra i microeventi in programma, la Panebarco Social Library ospiterà il 20 aprile alle 20.30 la startup TeatroXCasa con il monologo Diario di provincia, dell’autore e attore Oscar De Summa. Il 2 maggio e il 6 giugno invece sarà ospite Antonella Bandoli, che si occupa di direzione creativa all’agenzia Matitegiovanotte.

Per avere maggiori informazioni o per partecipare agli eventi, si può scrivere all’indirizzo email info@panebarco.it, chiamare lo 0544-35012 o visitare il sito www.panebarco.it e la pagina Facebook.

Un gruppo Whatsapp riservato a orafi e gioiellieri per difendersi da furti e truffe

Sono già 800 gli iscritti in Emilia-Romagna. Intanto il sindacato di categoria di Confcommercio ha incontrato il prefetto dopo gli assalti falliti a due negozi in centro a Milano Marittima

Furti, truffe, inganni e microcriminalità in genere hanno spesso nel mirino le oreficerie e la categoria prova a correre ai ripari con le nuove tecnologie di comunicazione:  è stato costituito recentemente un gruppo di Whatsapp che riunisce circa ottocento orafi dell’Emilia-Romagna, che si scambiano informazioni di interesse per la categoria  e segnalazioni.

Ma non basta. Ed ecco perché si è svolto il 31 marzo un incontro tra il prefetto di Ravenna, Francesco Russo, il presidente di Confcommercio provinciale Paolo Caroli e il presidente del sindacato provinciale Orafi Confcommercio Paolo Ponzi.  L’incontro era stato richiesto dall’associazione di categoria a seguito delle recenti rapine fallite a Milano Marittima, ai danni delle gioiellerie Bartorelli e Guardigli.

Eppure, e Confcommercio lo sa e lo riconosce, i dati sui furti in provincia di Ravenna descrivono una situazione in miglioramento:  i furti in esercizi commerciali sono diminuiti del 29 percento (nel 2014 sono stati 1.281, oggi 909). In diminuzione anche le rapine: nel 2014 sono stati 237, oggi 191(-19,4 percento). Ma i due episodi hanno creato preoccupazione all’interno del sindacato soprattutto perché avvenuti in pieno giorno, nel centro di Milano Marittima e con un’azione fulminea (un minuto e 15 secondi) con un commando organizzato.

Nel corso dell’incontro in prefettura, Caroli e Ponzi hanno manifestato a Russo «soddisfazione per il lavoro delle forze dell’ordine, per la dedizione degli uomini e delle donne impegnate quotidianamente per assicurare sicurezza ai cittadini e alle attività imprenditoriali ed hanno chiesto di migliorare ancora di più la già stretta collaborazione che esiste tra le forze dell’ordine al fine di prevenire eventi criminosi o stroncarli sul nascere».

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