sabato
06 Settembre 2025

Inaugurata a Mirabilandia la nuova area tematica dedicata al Far West

Ecco le attrazioni presenti, adatte a tutta la famiglia

Mirabilandia ha inaugurato sabato 11 giugno la nuova area tematica Far West Valley, ​sviluppata su una superficie di 19.000mq, pensata per le famiglie e dedicata al meraviglioso mondo del lontano west. Al taglio del nastro, al fianco del management del parco ravennate (Bernard Giampaolo, Direttore Generale Mirabilandia e Tommaso Bertini, Sales and Marketing Director di Mirabilandia), presenti le autorità locali nella persona di Andrea Corsini, Assessore Turismo Regione Emilia Romagna, Fabrizio Matteucci, Sindaco di Ravenna e Liviana Zanetti Presidente APT Servizi Emilia Romagna Turismo.

A Far West Valley grandi e piccini potranno addentrarsi in una cittadina dell’old west perfettamente ricostruita per vivere momenti indimenticabili, grazie alle tante attrazioni ispirate ai simboli e ai personaggi di questo mondo pieno di avventura.

Tra queste il nuovissimo disco coaster “Buffalo Bill Rodeo” che permetterà ai visitatori di cimentarsi in una corsa a cavallo: si potrà diventare protagonisti di un rodeo e ci si troverà “a cavalcioni” di un disco che ruota attorno al proprio asse e compie un percorso lungo un binario di 80 metri, raggiungendo l’altezza di 13 metri. Da segnalare poi “Geronimo”, una nuovissima attrazione pensata per tutti: due torri interattive che svettano per 9 metri nel cielo. A bordo di particolari sedute, grandi e piccini potranno – tramite un sistema di corde e carrucole – sfidarsi in una gara di arrampicata. “Aquila Tonante” è invece un nuovo kite flyer che regalerà la sensazione di “volare liberi tra i canyon”. Tutta la famiglia potrà salire a bordo di uno speciale “due posti” che permette di assumere una posizione “a pancia in giù”, di allargare le braccia e oscillare … per librarsi in aria a 6 metri dal suolo!

Ecco poi “Gold Digger”: un “wild mouse coaster” con vagoni a forma di carrellino minerario che scatta, accelera e decelera, per un percorso di curve inaspettate che suscitano l’impressione di uscire dai binari.

Sono state poi tematizzate le “Oil Towers”: due torri di estrazione petrolifera che “svettano” sulla vallata con le loro ciminiere fumanti. Alte 60 metri, le “Oil Towers” detengono il primato di free fall towers più alte d’Italia: una torre catapulta i passeggeri alla velocità di 80 km/h, mentre la seconda salirà lentamente per poi lasciarli cadere nel vuoto a una velocità di 65 km/h.

Per continuare “El Dorado Falls”, attrazione unica in Europa: a bordo di un barcone da 20 posti si affronterà un salto d’acqua di oltre 25 metri per poi precipitare alla velocità di oltre 70 km/h producendo una spettacolare onda anomala di 15 metri.

“Camp Sioux” e “Fort Alamo” sono due nuove aree gioco con attrazioni progettate appositamente per i più piccoli, dove giocare a “indiani e cow boy”.

Infine, ecco la città fantasma “Legends of Dead Town”, una delle case del terrore più grande d’Europa dove sono intrappolate sinistre entità sin dai tempi del West! Gli sfortunati ospiti si addentreranno in un cimitero infestato da minacciose presenze, passeranno per un labirinto psichedelico, una vecchia miniera e arriveranno a una foresta abitata dagli spiriti inquieti dei nativi Apache.

Molestie e un pugno in faccia all’ex Una 47enne denunciata per stalking

La donna non accettava la fine della relazione e ha cominciato a pedinare l’uomo appostandosi nei locali frequentati

Dopo l’interruzione della relazione sentimentale a maggio ha cominciato a perseguitare l’ex compagna con pedinamenti, appostamenti, molestie nei luoghi da lui frequentati fino a tirargli un pugno al volto. I carabinieri di Cervia hanno denunciato una 47enne di origine caraibica per stalking nei confronti di un coetaneo cervese. La denuncia è arrivata nel weekend appena trascorso.

Non è stato l’unico intervento dei carabinieri di Cervia. Nella notte tra domenica e lunedì i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Cervia Milano Marittima sono intervenuti a Savio dove era suonato l’allarme di un negozio di abbigliamento: i militari hanno trovato due uomini che stavano caricando qualcosa su una Fiat Punto e alla vista delle divise sono scappati a piedi per i campi. La macchina, rubata a Cesena un paio di giorni prima, conteneva il registratore di cassa e diversi capi di abbigliamento appena asportati dal negozio, altri capi di abbigliamento e dei pacchetti di sigarette (risultati rubati a Cesena). Tutto restituito ai legittimi proprietari mentre si indaga nel tentativo di risalire agli autori del colpo.

Il festival Scrittura a Lugo con Vecchioni, Cavazzoni, Mancuso

Al Pavaglione quattro giornate dal 16 giugno

Dopo il grande successo della settimana ravennate di Scrittura festival, con ospiti il Premio Nobel Shirin Ebadi e grandi nomi della letteratura italiana, che ha visto in città oltre a 4000 persone seguire incontri, spettacoli e laboratori, ora il festival diretto da Matteo Cavezzali approda al Pavaglione di Lugo dal 16 al 19 giugno.

 

Si inizia giovedì 16 giugno alle 18.30 con l’astrofisico Amedeo Balbi in “Dove sono tutti quanti? Viaggio tra stelle e pianeti alla ricerca della vita” incontro in cui il saggista e docente dell’università Tor Vergata di Roma condurrà il pubblico alla scoperta scientifica della vita nello spazio e nei misteri del cosmo.

Alle 21 si festeggerà il “Bloomsday” con l’incontro dedicato all’Ulisse di James Joyce con lo scrittore Paolo Albani  definito da Stefano Bartezzaghi “uno dei più tenaci frequentatori italiani dell’area dove la letteratura incontra il nonsenso e il gioco” che duellerà con lo spirito dell’autore dublinese.

Venerdì 17 alle 18.30 sarà ospite la regista e scrittrice Cristina Comencini, autrice di film come “La bestia nel cuore” con Giovanna Mezzogiorno e Alessio Boni e “Va dove ti porta il cuore” con Virna Lisi e Margherita Buy, che parlerà di “Essere vivi”.

Alle 21 Vito Mancuso, teologo ed editorialista di Repubblica ed autore di molti saggi diventati best seller, terrà un incontro dal titolo “Dio e il suo destino”. L’idea di Dio sembra essere scomparsa dall’orizzonte di noi occidentali, sempre più ossessionati da miti effimeri e ormai disposti a vendere al miglior offerente persino la nostra libertà. La sua assenza ci ha lasciati orfani di una guida in grado di orientare l’esistenza verso il bene e la giustizia.

Sabato 18 giugno alle 18.30  Flavio Caroli tra i più noti storici e critici d’arte italiani terrà l’incontro “Con gli occhi dei maestri dell’arte” un viaggio tra i maestri della critica e nelle storie dell’arte che hanno definito la cultura italiana.

Alle 21 Ermanno Cavazzoni narrerà le vite surreali ed avventurose de“Gli eremiti del deserto” in una serata con letture e musiche in cui lo scrittore emiliano che tanto ispirò Federico Fellini sarà accompagnato da Vincenzo Vasi al teremin e da Valeria Sturba al violino.

Domenica 19 giugno alle 18.30 si terrà il recital dedicato a Raffaello Baldini intitolato E mònd in cui l’attore Rudi Gatta interpreterà alcune delle poesie più note e amate del poeta di Santarcangelo di Romagna scomparso undici anni fa.

Alle 21 la grande chiusura di Scrittura 2016 spetterà a Roberto Vecchioni, cantautore, poeta a scrittore, che parlerà della felicità, in “La vita che si ama. Storie di felicità” un viaggio nella vita impreziosito da squarci letterari, ma anche una personalissima lezione su come imbrigliare la felicità: un’ode all’irripetibilità della vita.

Durante le quattro giornate sotto i portici del Pavaglione ci saranno le istallazioni del progetto “Frontiera, passaggio e possibilità” a cura di Crac Arte.

Il festival Scrittura è realizzato dalla associazione Onnivoro in collaborazione con il Caffè Letterario di Lugo e la Biblioteca Trisi grazie al Comune di Lugo, Comune di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Cassa di Risparmio di Ravenna, Coop Alleanza 3.0 e CMC.

Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito e si terranno al Pavaglione di Lugo. In caso di maltempo il festival si svolgerà al Salone Estense della rocca diLugo, tranne Vecchioni che sarà spostato al Teatro Rossini.


www.scritturafestival.com

Inventano un credito di 30 milioni di lire e minacciano un 57enne: due arresti

Anche una telefonata anonima che vantava contatti con la ‘ndrangheta. In manette due conviventi dopo un incontro-trappola

La voce di un uomo con accento calabrese vantava contatti con la ‘ndrangheta e minacciava ritorsioni sulla famiglia se non avesse saldato un debito di 30 milioni di lire risalente a 27 anni fa. È stata la telefonata anonima che ha convinto un 57enne faentino a rivolgersi ai carabinieri per denunciare le pressioni che stava subendo da una coppia di conviventi da un paio di settimane: fino a quel momento aveva ignorato la cosa, forte del fatto che non esisteva alcun debito legalmente riconoscibile. Ma i toni si stavano alzando e l’insistenza cresceva. È bastato organizzare un incontro a casa della vittima della tentata estorsione per la consegna di duemila euro e sono scattate le manette per i due conviventi, un 74enne di Solarolo e una 56 enne veneta con alcuni precedenti simili. Accertamenti in corso per individuare chi abbia fatto la telefonata.

La vittima e il presunto estorsore si conoscevano di persona. I due arrestati si sono presentati a casa dell’uomo a Faenza a metà maggio parlando con il figlio che era l’unico presente al momento. Poi hanno fatto visita al 57enne anche sul suo lavoro a Bologna. Facendo riferimento a prestiti avuti dal faentino quando la sua vecchia attività commerciale era in difficoltà, sostevano che da allora dovessero ancora riavere le loro somme. La richiesta era di 16mila euro al cambio. Da quel momento numerosi sms di minacce di varia natura, due lettere anonime in un italiano sgrammaticato e infine la telefonata.

Incendio doloso devasta il bar del parco di Marina dove era caduto il pino

L’area era sotto sequestro. La titolare aveva fatto causa al Demanio

Un incendio di natura quasi certamente dolosa ha distrutto il bar dei giardini all’interno del parco pubblico di Marina di Ravenna, già posto sotto sequestro nelle scorse settimane a causa del pino caduto a pochi metri dai bambini (vedi articoli correlati).

A dare l’allarme alcuni passanti poco dopo l’1 della notte tra sabato e domenica. L’incendio è divampato da un mobile dove erano custoditi i documenti dell’attività, lontano dai quadri elettrici.

Il chiosco era stato riaperto nel maggio del 2015 e la titolare – come ricordano i quotidiani oggi in edicola – dopo aver vinto l’appalto (per la durata di 9 anni) e averci investito 30mila euro, aveva avviato una causa contro l’Agenzia del demanio, titolare dell’area, ma che non aveva mai accatastato il chiosco che è risultato di fatto abusivo nonostante il regolare bando indetto dal Comune.

Un danno enorme per la titolare – che ai quotidiani ha dichiarato di non essere assicurata – ma anche un’offerta in meno per la stagione turistica di Marina di Ravenna.

Versalis, Ancisi critica i sindacati: «Marchetta elettorale per il Pd»

Il sostenitore di Alberghini critica il comunciato dei rappresentanti dei lavoratori dopo l’incontro con de Pascale facendo dietrofront rispetto alle parole usate contro Renzi

Una marchetta elettorale. Il copyright della definizione è di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna e sostenitore di Massimiliano Alberghini al ballottaggio, e il riferimento è al comunicato inviato alla stampa dai sindacati locali dopo un incontro con il candidato sindaco di centrosinistra Michele de Pascale alcuni giorni dopo la contestazione dei lavoratori Versalis costretti a restare fuori dalla piazza dove il 3 giugno era in corso il comizio di Matteo Renzi a conclusione della campagna elettorale per il primo turno.

«Sono bastati un incontro con De Pascale e una serie di banalità su generici impegni di sollecitazioni al governo – scrive Ancisi – perché Filctem, Femca e Uiltec pubblicassero un comunicato di grande soddisfazione per il “gesto costruttivo e di attenzione in continuità di impegno e interesse verso la vertenza Versalis e più in generale per il futuro del polo chimico”». Tutt’altri toni rispetto a quelli usati dagli stessi sindacati la sera stessa dell’incontro con Renzi definito deludente.

Poi il dietrofront. Che non lascia indifferente Ancisi: «A sprezzo del ridicolo, il comunicato conclude ribadendo la più totale contrarietà a condividere la svendita di Versalis, in quanto “Eni e di conseguenza il Governo devono mantenere la governance e garantire certezze sul futuro della Versalis e di conseguenza di tutta la chimica italiana”. Cioè il contrario di quanto è già irreversibile, chiaro anche alle pietre. Se questa non è una marchetta elettorale a favore del partito che porta per intero questa responsabilità dovranno essere i lavoratori del petrolchimico a giudicarlo».

Versalis, Ancisi critica i sindacati: «Marchetta elettorale per il Pd»

Il sostenitore di Alberghini critica il comunciato dei rappresentanti dei lavoratori dopo l’incontro con de Pascale facendo dietrofront rispetto alle parole usate contro Renzi

Una marchetta elettorale. Il copyright della definizione è di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna e sostenitore di Massimiliano Alberghini al ballottaggio, e il riferimento è al comunicato inviato alla stampa dai sindacati locali dopo un incontro con il candidato sindaco di centrosinistra Michele de Pascale alcuni giorni dopo la contestazione dei lavoratori Versalis costretti a restare fuori dalla piazza dove il 3 giugno era in corso il comizio di Matteo Renzi a conclusione della campagna elettorale per il primo turno.

«Sono bastati un incontro con De Pascale e una serie di banalità su generici impegni di sollecitazioni al governo – scrive Ancisi – perché Filctem, Femca e Uiltec pubblicassero un comunicato di grande soddisfazione per il “gesto costruttivo e di attenzione in continuità di impegno e interesse verso la vertenza Versalis e più in generale per il futuro del polo chimico”». Tutt’altri toni rispetto a quelli usati dagli stessi sindacati la sera stessa dell’incontro con Renzi definito deludente.

Poi il dietrofront. Che non lascia indifferente Ancisi: «A sprezzo del ridicolo, il comunicato conclude ribadendo la più totale contrarietà a condividere la svendita di Versalis, in quanto “Eni e di conseguenza il Governo devono mantenere la governance e garantire certezze sul futuro della Versalis e di conseguenza di tutta la chimica italiana”. Cioè il contrario di quanto è già irreversibile, chiaro anche alle pietre. Se questa non è una marchetta elettorale a favore del partito che porta per intero questa responsabilità dovranno essere i lavoratori del petrolchimico a giudicarlo».

Al via l’invasione sonora a Ravenna dei cento violoncelli

Concerti e incursioni dal 12 al 18 giugno

100 CellosVia libera alla musica dei 100Cellos, protagonisti del festival per oltre una decina di appuntamenti del festival sotto la direzione artistica di Giovanni Sollima assieme a ai Violoncellisti della Scala, Rushad Eggleston, il trio Reijseger – Fraanje – Sylla e Mario Brunello. E gran finale danzante alla Rocca Brancaleone.

La potenza comunicativa, unita alla sua capacità unificatrice, è alla base del piacere di fare musica. Questo concetto è, quindi, stato il motore, fin dai tempi remoti, di una ricerca verso la condivisione dell’esecuzione: tuttora la saggezza contadina riporta il detto in due si canta meglio. Questa esigenza di condivisione è intrinsecamente legata alla funzione primaria della musica, cioè l’intrattenimento. Una delle etimologie più accreditate per la parola concerto è dal latino gareggiare, ma questa gara non è altro che un momento rituale di condivisione dell’esperienza.

In questa accezione si presenta la settimana di “Cellolandia“, vero parco divertimenti musicale per ogni violoncellista, e per tutti coloro che godranno della musica di questa rassegna interna al Ravenna Festival 2016. In questa settimana, dal 12 al 18 giugno, la città sarà letteralmente invasa dal più grave degli strumenti derivati dall’antica viola da braccio, con una serie di eventi e concerti che soddisferanno il palato di qualsiasi ascoltatore.

100Il dolce peso dell’inaugurazione della settimana violoncellistica (il 12 giugno alle 21.30, nel chiostro della Buiblioteca Classense) ai sarà sulle spalle dei Violoncellisti della Scala che, insieme al soprano Ljuba Bergamelli, apriranno il loro concerto con il celeberrimo Lamento di Arianna di Claudio Monteverdi per poi proseguire con l’aria Mein gläubiges Herze (Il mio cuore sempre fedele) dalla Cantata BWV 68 di Johann Sebastian Bach. Lasciando il periodo barocco, l’esibizione proseguirà con un estratto dalla Sonata n.2 op 58 di Felix Mendelssohn-Bartholdy prima di entrare nel mondo dell’opera con Tutto nel mondo è burla dall’opera Falstaff di Giuseppe Verdi. Di Alfredo Piatti sarà l’aria The Lover’s appeal a cui seguiranno due brani di Richard Wagner, Tempo di Porazzi, Palermo 1882 e il celebre Einleitung da Tristan und Isolde. Si concluderà lo spettacolo con le musiche ispanoamericane di Pablo Casals, di cui sarà eseguita Sardana, e di Hector Villa Lobos e la sua Bachianas Brasileira N.5.

Il secondo appuntamento (lunedì 13 giugno alle 21 a Sant’Apollinare Nuovo) vedrà Giovanni Sollima, direttore artistico della rassegna assime ad Enrico Melozzi, e L’Arianna Art Ensemble impegnati in un programma incentrato totalmente su Giovanni Battista Costanzi, figura di spicco nell’evoluzione del violoncello, che affrancò da una pratica di fondamento armonico per donargli vera e grande dignità come strumento solista. Vale la pena sottolineare l’importanza di questo musicista romano, grande innovatore nel campo musicale, evidenziando il fatto che fu, tra le altre cose, il successore di Arcangelo Corelli come Capo d’istromenti per il Cardinale Ottoboni, ed ancora va ricordato che nel 1757 un giovane Luigi Boccherini fu tra i suoi studenti; importante, infine, notare che diverse sue composizioni furono attribuite niente meno che a Franz Joseph Haydn, di cui egli fu, se non amico, almeno conoscente. Lo stile compositivo di Costanzi è davvero “The Missing Link“, come recita il titolo del concerto, tra il barocco napoletano e quel primo classicismo che si stava affacciando in Europa.

Eggleston“Cellolandia“ non sarà, però, un evento incentrato solo sulla musica classica, ma ci saranno ampi spazi per sperimentazioni. La prima di esse (lunedì13 giugno alle 21, Artificerie Almagià) vedrà il grande Rushad Eggleston, eclettico violoncellista che, dopo una formazione tradizionale, compie il primo di molti passi che lo imporranno sulla scena musicale come un autentico one-man-show dal violoncello a tracolla e dal caratteristico cappello, mutuato forse direttamente dal Robin Hood del 1973 prodotto dalla Disney. Il suo spettacolo sarà tutto incentrato sull’improvvisazione e lo vedrà impegnato in una continua ricerca di quella meraviglia che fa della musica gioia.

Un appuntamento da non perdere (martedì 14 giugno alle 21.30 nel chiostro della Biblioteca Classense) sarà quello del trio Reijseger, Fraanje, Sylla. Una formazione d’avanguardia che mescola alle sonorità classiche e jazz la voce e gli strumenti della tradizione dei Griot, poeti erranti della tradizione africana occidentale. Ciò che risulta da questa improbabile commistione è una nuova via di interpretazione dei diversi aspetti culturali che legano due mondi così diversi eppure cosi incredibilmente affini, come due facce della stessa medaglia. Non stupirà, quindi, scoprire che questo trio ha collaborato a più riprese col celebre cineasta Werner Herzog, con brani composti per i suoi film.

trio ReijsegerI giovani allievi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed il loro maestro, Giovanni Sollima, saranno impegnati, invece, in Effetti collaterali, (mercoledì 15 giugno alle 21 alla chiesa di S. Giacomo a Forlì) un programma interessante che vedrà l’alternanza di brani della tradizione classica (su tutti spiccano composizioni di Giovanni Battista Cirri, Fryderyk Chopin e Vincenzo Bellini) a canti di diverse tradizioni quali l’armena, la lucana e l’africana, fino alla canzone moderna di Modugno e degli Area.

Giovedì 16 giugnoore 19, all’antico porto di Classe – sarà votato alla novità, partendo dalla presentazione del nuovo lavoro di Giovanni Sollima, Onyricon, che prenderà idealmente il largo nella cornice del sito archeologico romano e bizantino, e concludendo con “Il Concerto fiume“, una grande esecuzione collettiva che vedrà ospiti a sorpresa calcare il palcoscenico del Teatro Socjale di Piangipane (sipario alle 21).

BrunelloIn una rassegna votata interamente al violoncello non poteva mancare l’altro grande astro italiano di questo strumento, Mario Brunello: insieme al Coro del Friuli Venezia Giulia proporrà un repertorio diviso in due. Johann Sebastian Bach sarà il protagonista (venerdì 17 giugno alle 21 al teatro Alighieri) della prima parte, nella quale sarà eseguito il mottetto BWV 230 Lobet den Herrn, alle Heiden (Lodate il Signore, Popoli tutti) e la Partita N.2 BWV 1004 (per la quale il musicista veneto suonerà un violincello) contenente la celebre Ciaccona che verrà eseguita nella versione con coro. La seconda parte sarà completamente conquistata dal Sonnegesang (Cantico del sole di Francesco d’Assisi) di Sofija Gubajdulina per violoncello, coro da camera, percussioni e celesta.

L’ultimo giorno del progetto “Cellolandia“ (sabato 18 giugno) darà spazio alle composizioni che saranno create durante la “clausura notturna“ dentro il teatro Alighieri alla quale i partecipanti al “Concorso di Composizione“ saranno chiamati a creare nuove musiche. Gli 8 brani composti, infatti, saranno eseguiti nel concerto finale dei 100Cellos ed il vincitore sarà valutato da una giuria di esperti composta, tra gli altri, dal celebre critico Sandro Cappelletto, dal noto compositore Francesco Piersanti e dall’editore musicale Piero Ostali.

Come gran finale della rassegna violoncellistica, la festa-concerto dalle prospettive anche danzanti, che si terrà nella bella cornice della Rocca Brancaleone (ore 21.30), sarà la dimostrazione della democrazia musicale, cioè della funzione sociale agglomerante che il suonare insieme possiede. In questo evento catartico saranno abbattute tutte le barriere culturali, grazie ad un’inedita mescolanza di stili e culture, che andranno dal repertorio classico alle moderne tecniche di sperimentazione, dalle tradizioni locali più veraci alle sonorità più tipicamente jazzistiche. Fra le partecipazioni straordinarie all’evento: il rapper Davide Sciortino, le donne della “Notte della Taranta“, Miguel Angel Berna, Manuela Adamo, Rushad Eggleston, la cantante soul Sarah Jane Morris, i paladini del neofolk romagnolo Moreno il Biondo e Fiorenzo Tassinari.

Altre raffinate e inedite proposte musicale dei componenti dei 100Cellos, sono sempre in programma nella settimana dal 12 al 18 giugno, per le matinée dedicate a Dante ai Chiostri Francescani (ore 11) e in prima serata nella basilica di San Vitale, in occasione dei “vespri“ alle ore 19.

De Pascale e Alberghini provano a convincere i 10mila elettori di Guerra

I candidati di centrosinistra e centrodestra aprono alle proposte della lista civica Cambierà arrivata al 13,5 percento al primo turno

I 9.869 voti che ha raccolto al primo turno delle comunali fanno gola a chi ora è al ballottaggio e così appena Michela Guerra, candidata sindaco del movimento civico Cambierà, ha sfidato i due contendenti ancora in gara a fare proprie cinque proposte del suo programma in modo da sapersi conquistare il sostegno del suo 13,5 percento di elettori ecco che non sono tardate le risposte di Massimiliano Alberghini (centrodestra) e Michele de Pascale (centrosinistra). Da entrambi segnali di apertura.

Questi i cinque punti citati da Guerra: i nomi degli assessori a Turismo, Cultura e Bilancio ufficializzati prima del ballottaggio; creare una consulta stabile di esperti nominati dalle forze in consiglio con cui dovrà confrontarsi la giunta a cadenza bimestrale; reddito di cittadinanza; un bilancio partecipato che permetta ai consigli territoriali di poter usufruire di una quota stabilita per la parte investimenti come accade al comune di Capannori; modificare il regolamento che norma le nomine del sindaco nelle fondazioni e nelle partecipate, sulla base di curriculum e non più di due mandati con incarichi assegnati per nomina del sindaco.

Alberghini annuncia un imminente incontro diretto, «senza intermediari o ambasciatori». E poi entra già nel merito dei cinque punti: «Tre sono già nel nostro programma elettorale e nelle azioni che ci siamo impegnati a mettere in atto. Mi riferisco in particolare al reddito di autonomia, per il quale ci ispireremo al modello lombardo e che vogliamo integrare con la sperimentazione di uno sportello alimentare cittadino; alle nomine del sindaco fatte per meriti e non per tessere di partito, e infine alla consulta permanente delle associazioni». Per quanto riguarda il bilancio partecipato, Alberghini dice di aver previsto una formula simile «ma non per questo meno efficace».

De Pascale entra nel merito di ogni singola proposta: «Se entro il 2017 lo Stato e la Regione non provvederanno a istituire un reddito di solidarietà per contrastare le povertà, con risorse in linea con quelle attualmente previste (circa 7 milioni di euro per il territorio ravennate) ci impegniamo a incrementare significativamente le risorse comunali in questa direzione; siamo d’accordo con lo spirito della proposta di Cambierà a istituire tavoli con tecnici di fiducia dei vari gruppi consiliari che possano analizzare le scelte della giunta e avanzare proposte, togliendole dal solo dibattito fazioso e politico; rivedremo insieme il regolamento dei consigli territoriali prevedendo che l’elezione sia veramente diretta e, come avvenuto ad esempio a Bagnacavallo, in concomitanza di un’altra tornata elettorale ufficiale, in maniera da portare al voto una parte significativa di cittadini; in cinque anni dimezzeremo il numero dei posti nelle partecipate valutando la possibilità di un regolamento per i criteri di selezione; in consiglio e in giunta troverete da parte nostra persone che condividono molti dei vostri valori a differenza della violenza e dell’arroganza della Lega Nord, dei Pini e Gardin e dei tanti militanti di base che vi hanno offeso pubblicamente».

Due auto si scontrano in A14 Muore una donna e tre feriti 

Incidente nel tratto ravennate dell’autostrada: dinamica esatta da ricostruire. La vittima ha 45anni

Una donna di 45 anni deceduta e tre feriti trasportati all’ospedale: è il bilancio dell’incidente stradale che verso le 19.30 di ieri, 11 giugno, è avvenuto sulla carreggiata nord del tratto ravennate dell’A14 coinvolgendo due autovetture. Per consentire i soccorsi del 118 e i rilievi della polizia l’autostrada è stata chiusa per un paio di ore con ripercussioni sul traffico e lunghe code. 

La dinamica esatta dovrà essere accertata dalla polstrada. Al momento pare che la 45enne Paola Rebecchi fosse al volante di una Nissan Micra con altre due persone a bordo quando è stata tamponata da una Mercedes condotta da un uomo solo a bordo. Un violento impatto che non ha lasciato scampo alla donna: il personale sanitario ha constatato il suo decesso sul posto e trasportato le altre tre persone in ospedale.

Verso la Gmg, mille giovani in discoteca a pregare

Alle Indie l’evento “Soundcheck per Cracovia”: a luglio 1.500 giovani dalla Romagna alla Polonia. Monsignor Ghizzoni: «Insieme, uniti dalla fede, possono essere un segno per il mondo e per un’umanità così divisa, in guerra,

Erano oltre un migliaio i giovani che ieri sera, 10 giugno, sono arrivati da tutta la Romagna alla discoteca Indie di Pinarella di Cervia per una serata ribattezzata “Soundcheck per Cracovia”: l’evento organizzato dagli uffici di pastorale giovanile di sette diocesi (Ravenna-Cervia, Forlì-Bertinoro, Faenza-Modigliana, Cesena-Sarsina, San Marino-Montefeltro, Rimini e Imola) è in preparazione alla prossima Giornata mondiale dei Giovani (Gmg) in Polonia dal 25 luglio. Dalle diocesi della Romagna partiranno in 1.500.

A partire dalle 19 nel piazzale del locale che abitualmente accoglie le auto di chi va a ballare, sono iniziati ad arrivare pullman di giovani dalle diocesi e dalle parrocchie per una serata a base di musica ma anche di riflessioni e Vangelo: seminaristi, sacerdoti, religiose e vescovi (tre quelli che hanno accompagnato i loro giovani nel corso della serata, Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, Tommaso Ghirelli di Imola e Douglas Regattieri di Cesena-Sarsina) ma soprattutto tanti tanti giovani hanno animato la serata.

Così la racconta un comunicato diffuso dagli organizzatori all’indomani: «Dopo la cena allo stand, intervallata da musica pop, è stato il palco centrale della discoteca ad ospitare il momento della preghiera, anch’esso del tutto particolare. La parabola del “Servo spietato” (Matteo, 18, 21-35) non è stata semplicemente letta ma rappresentata in forma di musica e danza. Di perdono ha poi parlato anche Daniele, giovane ospite di una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII di Rimini, agli arresti domiciliari per microcriminalità che proprio nell’esperienza della casa famiglia ha ritrovato uno spazio di conversione e ripensamento della sua vita».

Poi la riflessione dell’arcivescovo Ghizzoni: «Noi vescovi siamo con voi e cammineremo con voi alla Gmg, in questo grande pellegrinaggio mondiale di giovani che, insieme, uniti dalla fede, possono essere un segno per il mondo e per un’umanità così divisa, in guerra, violenta. Un segno che un mondo diverso è possibile e che voi lo volete diverso». Video e canzoni, soprattutto l’Inno della Gmg, hanno chiuso il momento di preghiera, al quale poi è seguito un momento di festa, con varie performance dei gruppi diocesani che parteciperanno alla Gmg.

«Bello il colpo d’occhio – commenta don Stefano Bucci, il delegato della pastorale giovanile di Ravenna, a cui fa capo l’organizzazione del viaggio per le sette diocesi della Romagna -. Vedo giovani che si divertono, ed è giusto così, perché il Vangelo è gioia. Ma vedo anche giovani in ricerca che hanno fatto una scelta, quella di partire e dedicare tempo ad un pellegrinaggio che li farà crescere. Una serata che promette bene».

Centrodestra in manovra: «Contatti con i colonnelli…»

Caccia ai 18mila voti delle tre liste civiche. Pini (Lega) ribadisce incontri con rappresentanti delle formazioni escluse dal ballottaggio. Sutter (Ric) nega incontri diretti. Guerra (Cambierà) sfida i candidati a recepire cinque punti.

«Non sono i generali che parlano con i generali ma i colonnelli che parlano con i colonnelli». Il messaggio di Gianluca Pini, ravennate deputato della Lega Nord e tra i costruttori della coalizione di centrodestra che ha portato Massimiliano Alberghini a uno storico ballottaggio a Ravenna, è indirizzato a Raffaella Sutter: l’ex dirigente comunale, candidatasi a sindaco e uscita dalle urne del primo turno con il 6,5 percento, nei giorni scorsi aveva precisato di non aver avuto contatti con Alberghini a proposito di collaborazioni o convergenze tra le rispettive formazioni in vista del secondo turno. A margine di una conferenza stampa sulle tempistiche di attuazione del programma in caso di vittoria, il leghista ha voluto precisare sostanzialmente che sono vere entrambe le cose: Alberghini non ha parlato con Sutter o con i suoi diretti portavoce ma qualcuno per conto di Alberghini avrebbe parlato con qualcuno che rientra tra le fila di Ravenna in Comune.

La replica di Sutter era arrivata a una precisa dichiarazione del candidato appoggiato da Lega, Lista per Ravenna, Forza Italia e Fratelli d’Italia: «Da tre giorni – aveva detto Alberghini – sono in corso contatti e confronti con i rappresentanti delle tre liste escluse dal ballottaggio, e molti sono gli spunti positivi e le collaborazioni emerse: entro mercoledi concluderemo il confronto avviato con i rappresentanti delle tre liste e poi, come si suol dire, se son rose fioriranno». Tutto questo per ribadire il no a qualunque apparentamento a favore di alleanze sui singoli progetti concreti per migliorare Ravenna: «Ho trovato diverse idee condivisibili nei programmi degli altri candidati sindaci delle tre liste civiche escluse dal balottaggio».

Il messaggio voleva essere diretto sibillinamente anche a Maurizio Bucci, altro candidato sindaco che al primo turno ha preso quattromila voti (5,6 percento). L’ex consigliere di Forza Italia aveva lamentato la mancanza di apertura al dialogo da parte dello sfidante di Michele de Pascale. Le parole odierne di Pini, che rimarcano quelle del suo centravanti Alberghini, lasciano intendere che Bucci potrebbe anche non conoscere tutti i contatti intercorsi tra quelli che ha definito colonnelli. Dall’entourage di Bucci si escludono categoricamente incontri tra militanti della Pigna e militanti della coalizione di centrodestra. A tal proposito vale la pena ricordare che all’indomani del voto la lista di Bucci ha espulso tra suoi candidati in lista: Giuseppe Roccafiorita, Luciano Fosci e Graziano Parenti.

Sutter si era premurata di sottolineare che «Ravenna in Comune è abissalmente distante dalla destra e dalla Lega e nessuno di noi ha preso posizione per “il tanto peggio tanto meglio”, cioè meglio la Lega che il Pd. La nostra posizione antifascista e di sinistra è chiara e non accettiamo i ricatti dei tanti che in questi giorni accusano Ravenna in Comune di consegnare la città alla destra non sostenendo il Pd». Ecco perché oggi, in apertura della già citata conferenza stampa, Alberghini si è tolto un sassolino dalle scarpe: «Vedete qualche fascista tra di noi? Forse la gente dovrebbe studiare la storia».

E il movimento civico Cambierà? I reduci dalla mancata certificazione Cinquestelle sono arrivati al 13,5 percento con Michela Guerra al primo turno. In tanti li tirano per la giacchetta. E loro? «Riteniamo – si legge in una nota odierna – che le indicazioni, che in molti ci stanno chiedendo in questi giorni, non debbano essere indirizzate agli elettori, mostrando loro cosa votare alle urne il prossimo 19 giugno, ma a De Pascale ed Alberghini, affinché considerino la possibilità di includere alcune proposte già presenti nel programma di Cambieà nei loro intenti futuri, una volta eletti sindaco. In questo modo i cittadini saranno in grado di valutare se vale la pena di votare per uno di loro o meno». E sul tavolo butta cinque punti: i nomi degli assessori a Turismo, Cultura e Bilancio ufficializzati prima del ballottaggio; creare una consulta stabile di esperti nominati dalle forze in consiglio con cui dovrà confrontarsi la giunta a cadenza bimestrale; reddito di cittadinanza; un bilancio partecipato che permetta ai consigli territoriali di poter usufruire di una quota stabilita per la parte investimenti come accade al comune di Capannori; modificare il regolamento che norma le nomine del sindaco nelle fondazioni e nelle partecipate, sulla base di curriculum e non più di due mandati con incarichi assegnati per nomina del sindaco.

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