Un 21enne aggredito nella notte tra venerdì e sabato a Milano Marittima. Operato d’urgenza al Bufalini, il giovane ne avrà per una trentina di giorni. Tutto sarebbe cominciato da alcuni screzi tra due gruppi del Cesenate
Un 21enne di origine magrebina residente nel Cesenate è stato accoltellato in strada a Milano Marittima nella notte tra il 19 e il 20 luglio. Almeno tre i fendenti tra addome e torace, epilogo violento di una discussione fra due gruppi nata poco prima in un locale. All’ospedale Bufalini di Cesena il giovane è stato operato e ricoverato: la prognosi, inizialmente riservata, è stata poi fissata in almeno una trentina di giorni. La procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per tentato omicidio aggravato e per porto abusivo di coltello. I dettagli della notizia sono riportati dai quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, in edicola oggi.
L’accoltellamento è avvenuto attorno alla mezzanotte nella zona tra viale Milano e viale Gramsci. In un pub nelle vicinanze erano presenti due comitive di giovani tutti provenienti dalla zona di Cesena. I motivi esatti che hanno acceso la discussione non sono noti, ma dalle parole nel locale si è passati all’esterno per regolare i conti.
Il Resto del Carlino fornisce maggiori dettagli sui fatti, secondo le ricostruzioni raccolte dai carabinieri (il pm di turno è Angela Scorza): l’aggressore avrebbe spaccato un bicchiere in testa al contendente, quest’ultimo ha allora cercato di allontanarsi ma potrebbe essere intervenuto un terzo giovane a ostacolarlo e in quel momento sono partite le coltellate. L’arma non è stata trovata.
Gli investigatori potrebbero avere già un profilo degli autori, sia perché tra i due gruppi c’erano conoscenze reciproche e sia perché ina zona sono presenti telecamere di videosorveglianza.
L’episodio arriva a poca distanza da altri simili, anche se meno violenti: risse e ferimenti in strada tra giovani che frequentano la località. Il vicesindaco Gianni Grandu, ex poliziotto e titolare della delega alla Sicurezza, aveva commentato così appena una settimana fa: «A Cervia non esiste un’emergenza sicurezza relativa all’ordine pubblico, ma singoli episodi che però vanno gestiti con equilibrio e fermezza».
All’indomani di questo nuovo episodio, Grandu torna sul tema sicurezza: «Questo episodio di violenza non è proprio della nostra località, che è sicura e ben organizzata dal punto di vista dei controlli e della prevenzione sulla sicurezza e ordine pubblico. Questi fatti danneggiano fortemente l’immagine della nostra località, e intendiamo tutelarci affinché il lavoro svolto con serietà e professionalità dalle tante attività economiche presenti, non venga danneggiato da questi episodi. Questi gesti possono capitare ovunque, ribadiamo la sicurezza della nostra città sotto ogni aspetto, e come detto qualche giorno fa, tenendo sempre alta l’attenzione su episodi di disordine. Valuteremo se costituirci parte civile per danno d’immagine della nostra località, intanto esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alla vittima».
Nell’ultima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è stato deciso un ulteriore incremento del dispositivo di sicurezza su Cervia e Milano Marittima: «Nella notte erano impiegati nella sola zona centrale di Milano Marittima, senza considerare il resto della città, i carabinieri con tre pattuglie e altrettante della polizia locale, sei street tutor ed altri operatori delle forze di polizia, oltre all’apertura del presidio estivo nei fine settimana della polizia locale. Ci stiamo organizzando per mettere in campo ulteriori controlli, per riuscire ad avere tolleranza zero e per impedire che avvengano tali episodi a danno delle persone, delle cose e dell’immagine della nostra località».