
Inseguimento da film nella notte tra martedì e mercoledì a Conselice. Durante una serie di controlli contro i furti in abitazione, i carabinieri hanno notato lungo la “Selice” un’auto di grossa cilindrata impegnata in alcune manovre particolarmente pericolose: intimatole l’alt, l’autista non si è fermato, aumentando anzi la velocità. I carabinieri si sono quindi messi all’inseguimento, a velocità sostenuta, fino al cimitero, dove i fuggitivi (erano tre le persone a bordo) hanno abbandonato l’auto, dandosi alla fuga a piedi nei campi.
I carabinieri del Radiomobile, supportati da quelli della stazione di Sant’Agata sul Santerno nel frattempo sopraggiunti, hanno quindi iniziato a ricorrerli a piedi e, dopo diversi minuti di corsa, giunti nei pressi di un canale colmo d’acqua e fango, sono riusciti a bloccare l’autista e ad accompagnarlo in caserma a Lugo, con non poche difficoltà vista la resistenza opposta. L’uomo – un 42 enne di origine albanese – ha cercato ancora di fuggire colpendo con calci e pugni i militari, tentando invano di divincolarsi.
Dalle sue impronte digitali è emerso che il 42enne era destinatario di una misura cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Roma, in quanto nei suoi confronti era pendente un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania, dovendo scontare una pena di 5 anni ed 11 mesi di reclusione per 17 furti in abitazione commessi nello stato tedesco. L’uomo (denunciato anche per resistenza, ricettazione e possesso di arnesi da scasso) è stato quindi portato in carcere a Ravenna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
All’interno dell’auto abbandonata i militari hanno ritrovato numerosi arnesi da scasso, pinze idrauliche per forzare e tagliare inferriate, radio ricetrasmittenti professionali, numerose banconote, anche straniere (cinesi ed albanesi) e una serie di pietre preziose (rubellite e tanzanite) il tutto per un valore stimato in circa 10.000 euro.
Sono tuttora in corso le indagini per individuare i due complici riusciti a dileguarsi e per risalire ai legittimi proprietari di quanto ritrovato sull’auto.



