domenica
27 Luglio 2025

Si cercano idee per opere d’arte da installare in 4 rotonde, in palio 12mila euro

Un concorso di idee promosso dal Comune, ogni rotatoria avrà un tema specifico

Pexels Volker Thimm 9957539Il Comune di Faenza lancia un concorso per l’ideazione di opere d’arte da installare in quattro rotatorie della città. Il bando è rivolto ad artisti (singoli o riuniti in gruppo) che dovranno ispirarsi a quattro temi specifici che connotino il territorio faentino.

  1. Per la rotatoria in prossimità dell’ingresso autostradale di Faenza i partecipanti dovranno proporre un’opera legata al tema “Città della Ceramica”.
  2. Per quella all’intersezione tra le strade provinciali San Silvestro e Felisio il tema scelto per il manufatto artistico dovrà essere connesso alla “Motor Valley dell’area faentina”.
  3. Per la rotatoria posta all’intersezione tra via del Cavalcavia, via Gatti, via Granarolo e via San Silvestro gli artisti dovranno progettare un’opera che richiami il tema “Palio di Faenza”.
  4. Per quella posta all’intersezione tra via Firenze, via Canal Grande e via Ospitalacci, il tema prescelto è connessa alla gara podistica “100 Km del Passatore”.

Attraverso il concorso di idee, che si svolgerà in un’unica fase, verranno acquisite le proposte d’idee e ai progettisti verrà riconosciuto un premio: per ogni rotatoria al primo progetto selezionato saranno corrisposti duemila euro e mille euro al secondo progetto per un totale di 12mila euro (e non 48mila come scritto in un primo momento per una imprecisione nel comunicato della Romagna Faentina).

Dopo questa fase le idee premiate verranno acquisite in proprietà dal Comune che ne valuterà la fattibilità, le tempistiche della progettazione e la successiva fase di realizzazione delle opere.

Le proposte possono essere inviate dalle 10 di lunedì 15 gennaio fino alle 13 del 30 aprile 2024 tramite il sito del Comune e della Romagna faentina.

«Abbiamo deciso di evitare di animare le rotatorie in modo occasionale inserendole invece in un progetto organico – dice il sindaco Massimo Isola –. Nello scrivere il bando abbiamo individuato alcuni temi chiave che possano rappresentare l’identità della città aiutandoci inoltre a collegare urbanisticamente il centro alle periferie. Per dare il massimo rigore possibile al progetto una commissione tecnico-scientifica giudicherà i lavori che verranno presentati».

Un convegno pubblico per capire gli indennizzi a famiglie e imprese alluvionate

Iniziativa promossa da due associazioni di avvocati, il 18 gennaio a Faventia Sales

Emergenza alluvioni in Emilia-Romagna. Esondazione del fiume Montone ed allagamento del quartiere Romiti a ForlìDue associazioni di avvocati organizzano un convegno pubblico, accreditato anche per la formazione professionale, per fare chiarezza sulle ordinanze commissariali per i ristori a famiglie e imprese colpite dagli eventi alluvionali di maggio 2023. L’appuntamento è a Faenza, città duramente colpita dalle esondazioni del Lamone, il 18 gennaio 2024 dalle 15 alle 18 nel complesso Faventia Sales in via San Giovanni Bosco. Le associazioni che promuovono l’iniziativa sono Saaer (Società avvocati amministrativisti dell’Emilia-Romagna) e la sezione di Ravenna dell’Aiga (Associazione giovani avvocati).

Verranno trattate le principali questioni collegate all’applicazione delle ordinanze 11/2023 e 14/2023 emanate dal commissario straordinario del Governo a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023 per i ristori a famiglie e imprese (sono tutte consultabili a questo link). Il carattere trasversale delle relazioni apre la partecipazione all’evento a chiunque sia interessato ai temi trattati. La partecipazione è gratuita ma, per fini organizzativi, si invitano gli interessati a comunicare la propria partecipazione alla seguente e-mail aiga.ravenna@gmail.com.

Le relazioni saranno tenute dagli avvocati Carlo Baseggio, consulente legale del commissario Bonaccini per la ricostruzione post-sisma 2012, che tratterà degli elementi sistematici delle ordinanze commissariali relativi agli indennizzi per famiglie e imprese alluvionate e Lucia Maggiolo che interverrà esponendo la propria esperienza di patrocinio nei contenziosi sui contributi per la ricostruzione post-sisma 2012.

Interverrà poi il presidente del collegio Geometri della provincia di Ravenna, Marco Calderoni, che illustrerà l’attuale stato della normativa commissariale. Matteo Scudellari, esperto di appalti pubblici, si soffermerà sugli adempimenti legati al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria e le white list. Chiuderà l’incontro Paolo Ravaioli, coordinatore e dirigente dell’Unione della Romagna Faentina, relazionando in merito al ruolo degli enti locali nel procedimento di richiesta dei contributi post alluvione.

Gli organizzatori evidenziano che la scelta di svolgere il convegno nel centro storico di Faenza e, in particolare, all’interno del complesso ex Salesiani gravemente danneggiato dall’alluvione, vuole testimoniare la vicinanza dell’avvocatura alla città e al territorio colpito dagli eventi di maggio 2023.

Prefetto contestato in piazza, decreto di condanna per un ex candidato sindaco

La decisione a carico di Gianfranco Santini e Marta Collot, referente nazionale del movimento Potere al Popolo per la manifestazione di protesta contro l’invito agli angeli del fango a stare a casa

Presidio Prefettura 28 MaggioIl tribunale di Ravenna ha emesso un decreto penale di condanna per due esponenti del movimento Potere al Popolo (Pap) per la manifestazione che si tenne in piazza del Popolo il 28 maggio 2023 con striscioni, bandiere e megafoni in difesa dei cosiddetti “angeli del fango” e contro il prefetto Castrese De Rosa e lo Stato. Gli esponenti segnalati dalla Digos furono la 30enne Marta Collot e il 60enne Gianfranco Santini, referenti rispettivamente nazionale e provinciale di Pap. Collot si candidò a governatrice dell’Emilia-Romagna nel 2020 e Santini è stato candidato sindaco alle amministrative del 2021 a Ravenna.

«Ancora sporchi di fango – si legge oggi in una nota di Potere al Popolo – andammo a protestare per le parole di sindaco e prefetto che invitavano i volontari dell’alluvione a stare a casa e non venire ad aiutare, mentre la Romagna era ancora sommersa e non si vedeva nemmeno l’ombra di un mezzo pesante per la rimozione dei detriti e la pulizia dei paesi, il che ci imponeva di denunciare come i mezzi militari debbano essere utilizzati per il bene della popolazione anziché per massacrare altre popolazioni».

La contestazione in piazza, a cui parteciparono 20-30 persone da varie parti d’Italia, si sarebbe svolta senza preavviso alla questura. «La manifestazione si tenne in una piazza pubblica – scrive ancora Pap – senza intralciare niente e nessuno. Consideriamo questi decreti penali di condanna un attacco politico al diritto di dissenso. Questa azione repressiva si somma al clima di censura calato in queste settimane in tutta la regione, un territorio in cui chi porta avanti le lotte a difesa dell’ambiente e per la pace viene individuato come un nemico da un sistema di potere sempre più vacillante sotto il peso delle proprie contraddizioni».

Tragedia di via Dradi: misura cautelare in Psichiatria per Giulia Lavatura

Lo ha deciso il giudice. La difesa presenterà a breve la richiesta di perizia psichiatrica

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Il Gip del tribunale di Ravenna Andrea Galanti, come chiesto dal Pm Stefano Stargiotti, ha convalidato l’arresto della polizia nei confronti di Giulia Lavatura, 41enne che l’8 gennaio si è buttata dal nono piano trascinando con sé e uccidendo la figlia di sei anni, Wendy.

Il giudice ha anche applicato all’indagata una misura cautelare in clinica: all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trova ricoverata, fino alle dimissioni e poi alla Psichiatria di Ravenna.

Nell’ordinanza il giudice ha rilevato che il rischio di un gesto estremo è alto.

La difesa (avvocato Massimo Ricci Maccarini) ha anticipato che a breve presenterà formale richiesta di perizia psichiatrica. Sul caso, già alcuni psichiatri si sono fatti avanti offrendo collaborazione gratuita. (fonte Ansa.it)

Fantasiose creazioni con mattoncini Lego esposte in vetrina in piazza

Fino al 23 gennaio negli spazi della Cassa sotto i portici si possono ammirare costruzioni. E nel weekend in darsena il grande evento

La vetrina della Cassa di Ravenna sotto i portici di piazza del Popolo espone una mostra dedicata ai mattoncini Lego nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del collezionismo privato e della cultura artistica. Fino al 23 gennaio prossimo, in collaborazione con il gruppo Romagna Lugo, un’esposizione di oggetti interamente realizzati con i famosi mattoncini in plastica della Lego e meticolosamente curati nei dettagli. Queste costruzioni, che possono talvolta raggiungere anche dimensioni notevoli, richiedono non solo tanta pazienza, ma anche perizia e precisione. La mostra è collegata anche alla rassegna “Mattoncini in Darsena” sabato 13 dalle 14 alle 19.30 e domenica 14 dalle 9.30 alle 19.

Romagna Lug è un’associazione di amici romagnoli che coltivano lo stesso hobby, le costruzioni con i Lego abbinate ad un forte radicamento territoriale. Il logo stesso dell’associazione, costituito da una caveja sormontata da un mattoncino giallo della Lego, richiama da un lato le origini romagnole del gruppo, essendo la caveja il simbolo per eccellenza della Romagna contadina, e dall’altra la passione che li unisce per questo tipo di costruzioni.

Al Socjale l’omaggio del Teatro delle Albe a “Nino” Carnoli

Dal 15 al 20 gennaio con Luigi Dadina, su un testo scritto a quattro mani insieme a Cesare Albertano

Nino Carnoli Rosso E Nero
Saturno Carnoli

Uno spazio raccolto, poche sedie sul palco del Teatro Socjale di Piangipane accoglieranno – da lunedì 15 a sabato 20 gennaio a partire dalle 20 – lo spettacolo Saturno figlio di Anarchia, il racconto dell’intellettuale Saturno Carnoli realizzato dal co-fondatore delle Albe, Luigi Dadina, su un testo scritto a quattro mani insieme a Cesare Albertano.

In scena Dadina è il narratore, mentre Paolo Baldini si occupa di suoni, musiche, rumori e oggetti. Scene e costumi sono di Elvira Mascanzoni e Piero Fenati, mentre i disegni sono affidati alla penna di Davide Reviati, che già in passato ha lavorato con Dadina contribuendo a fissare alcune pagine della storia locale (organizzazione a cura di Francesca Venturi, produzione Albe / Ravenna Teatro).

«Questa azione teatrale – scrivono Cesare Albertano e Luigi Dadina, autori del testo – ha il compito di ricordare Nino Carnoli che, come si comprende anche dal suo ultimo scritto, ha vissuto sentendosi sempre parte di un “noi”. Una vita furiosamente cittadina, ravegnana, che non ha perso mai i legami con il mondo, dalla Parigi del maggio del ’68, alla Pompei dove si fece promotore e interprete della riproduzione di un antico mosaico. Una vita spesa tra politica, arte, artigianato, ricerca storica, insegnamento, editoria, grafica. Una vita anarchica. Vitale fino alla fine, sempre che ci sia una fine. A Ravenna è stato etichettato per lo più come provocatore. Nulla di più falso e banale».

«Abbiamo scritto il testo – proseguono Albertano e Dadina – dopo una richiesta bellissima e inaspettata della sua compagna. Abbiamo accettato di getto. Poi sono passati due anni in cui riflettere su quella decisione istintiva per arrivare a uno scritto che parlasse a tutti, ravennati e forestieri.
 Avevamo entrambi qualcosa da dire. Cesare per avere avuto con Nino una profonda amicizia e una prolifica produzione di scrittura narrativa e saggistica negli ultimi dieci anni. Luigi per avere misteriosamente intessuto lungo tutta la sua vita un legame con lui, una appartenenza alla medesima schiatta di artigiani, artisti, narratori, politici, storici, ribelli e costruttori».

Dopo Vitaliano Ravagli, il vietcong romagnolo, e Marco Pantani, attraverso la scrittura di Marco Martinelli, ora Saturno “Nino” Carnoli è la terza figura di uomo romagnolo incontrato in vita che Dadina si trova ad affrontare. Il primo scoperto grazie a Renata Molinari – leggendo un romanzo dei Wu Ming – l’altro noto in tutto il mondo, e ora Saturno, conosciuto da sempre e riscoperto attraverso le sue opere, i suoi libri e le parole di molte persone che hanno sentito il bisogno di dare testimonianza del rapporto che le legava a lui, del proprio debito affettivo e morale nei suoi confronti.

Per informazioni e biglietti: ravennateatro.com, 333 7605760,  promozione@ravennateatro.com.

Intero 12 euro, ridotto 10. Al termine dello spettacolo è possibile cenare prenotando una porzione di cappelletti (8 euro).

Scuole superiori: un percorso di 4 anni che studia anche l’intelligenza artificiale

La nuova offerta formativa proposta dall’istituto tecnico industriale Marconi che consente l’accesso a università e corsi post diploma. Presentazione online con due eventi

Lab Macchine Utensili 3Novità in arrivo per le scuole superiori in provincia di Ravenna. Dal prossimo anno scolastico, al via a settembre 2024, all’istituto tecnico industriale Marconi di Lugo, che fa parte del polo tecnico-professionale, sarà attivo un nuovo percorso “Meccanica e Meccatronica e Intelligenza artificiale” sviluppato in quattro anni e non cinque.

La proposta formativa nasce a seguito dell’apertura delle sperimentazioni di dicembre 2023 da parte del ministero. Al termine dei quattro anni, l’esito del percorso porta all’esame di Stato identico a quello quinquennale, con possibilità di accesso a qualsiasi facoltà universitaria, corso post diploma oppure con l’effettiva opportunità di un lavoro qualificato nell’ambito di indirizzo. A Lugo, di recente, è partito anche il corso universitario in Meccatronica.

«Il percorso quadriennale del polo – si legge in un comunicato stampa diffuso dalla scuola – si pone come obiettivo quello di potenziare e valorizzare la didattica laboratoriale, attivare tecnologie e metodologie didattiche innovative, rinforzare le competenze linguistiche e rinforzare l’area delle scienze, della tecnologia, della matematica».

Il piano di studi prevede l’attivazione del Clil (didattica in inglese di materie non linguistiche) dal primo anno, il rinforzo delle ore di matematica con particolare attenzione al coding e alla programmazione, la presenza di scienze (in particolare chimica) fino all’ultimo anno, il rinforzo di storia in terza e quarta, la possibilità di scegliere tra psicologia e economia negli ultimi anni. L’area di progetto permette inoltre di approfondire temi nuovi e sfidanti come quello dell’intelligenza artificiale nell’ambito ingegneristico grazie all’apporto dei partner di progetto (Fondazione Its Maker, Fondazione Its Tec, Unitec, Facoltà di Meccatronica).

Il percorso verrà presentato alle famiglie con due eventi online sabato 13 gennaio alle 15 e martedì 16 gennaio alle 19. Maggiori informazioni sul piano didattico e sugli orari a questo link sul sito della scuola.

Omicidio di Ilenia Fabbri, confermati i due ergastoli dalla Cassazione

Respinti i ricorsi delle difese del sicario Pierluigi Barbieri e dell’ex marito della vittima, Claudio Nanni

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Pierluigi Barbieri

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi delle difese e sono così confermate le due condanne all’ergastolo per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza sgozzata nel suo appartamento il 6 febbraio 2021.

Imputati erano Pierluigi Barbieri, considerato il sicario e reo confesso del delitto, e Claudio Nanni, ex marito della vittima.

Fabbri era stata uccisa attorno alle 6 non appena la figlia Arianna, che viveva con lei a settimane alterne dopo la separazione, era uscita di casa con il padre per andare a ritirare un’auto comperata a Osnago (Lecco).

Secondo le indagini della polizia – squadra Mobile di Ravenna, Sco di Roma e Commissariato di Faenza – coordinate dai Pm Daniele Barberini e Angela Scorza, si trattava solo di un alibi costruito ad arte da Nanni per consentire a Barbieri, alias “Lo Zingaro” di avere campo libero. Ma in realtà quella notte l’allora fidanzata di Arianna – una coetanea di Imola – era rimasta nell’abitazione, potendo così subito lanciare l’allarme e facendo in parte saltare i piani.

Barbieri, nel corso di due dettagliate confessioni confermate anche in aula durante il processo, dopo l’arresto aveva precisato che i tentativi di uccidere la donna erano stati altri due.

Per la Procura di Ravenna il movente è stato economico: la donna, dopo avere ottenuto dal Tribunale l’assegnazione della casa coniugale del valore di 300mila euro, aveva citato l’ex marito in una causa di lavoro da 500mila euro per i salari non ricevuti per la sua attività nell’impresa di famiglia, l’officina di Nanni; e per la gelateria di famiglia venduta a sua insaputa. (fonte Ansa.it)

Confesercenti chiede trenino turisti tutto l’anno anche come navetta fra parcheggi

La proposta dell’associazione di categoria dopo aver visto come è stato utilizzato dai cittadini

PISTA DI PATINAGGIO SU GHIACCIO IN PIAZZA KENNEDY A RAVENNAIl trenino per turisti in centro a Ravenna non più solo nel periodo delle festività di fine anno ma attivo tutto l’anno, sia come attrazione turistica che come navetta tra i parcheggi. È la proposta di Confesercenti a conclusione del periodo di festività in cui l’iniziativa è tornata operativo dopo diversi anni.

«Non è più possibile percorrere le vie centralissime perché la circolazione dei pedoni è fortunatamente sempre più densa – spiega Riccardo Ricci Petitoni di Confesercenti Ravenna-Cesena, che supporta e patrocina il progetto della pista di ghiaccio in piazza Kennedy da sette anni –, per cui il percorso è un po’ più esterno, ma è stato apprezzato anche dai cittadini, che vi hanno colto, sebbene questa esperienza avesse altra natura, anche le potenzialità inespresse di una navetta che colleghi i parcheggi del centro storico e permetta di attraversare e muoversi con semplicità. Auspichiamo che l’Amministrazione valuti queste possibilità e permetta lo sviluppo di un progetto di trenino-navetta turistico al pari di altre realtà cittadine, su cui come associazione di categoria ci siamo spesi già da tempo».

La pista di pattinaggio su ghiaccio prosegue la sua attività fino a domenica 14 gennaio, con orario dalle 10 alle 24 venerdì e sabato e dalle 10 alle 20 nella giornata conclusiva di domenica. «Possiamo dirci davvero soddisfatti della stagione – dichiara Chiara Zannoni, titolare della ditta –, la frequentazione si è mantenuta non solo stabile ma è persino incrementata rispetto all’anno scorso, che tra l’altro è stato un anno particolare perché causa caro-bollette alcuni impianti nei centri più piccoli non furono installati. Per noi è la riconferma della bontà di un percorso che non si è mai interrotto, e per questo ringraziamo anche i nostri partner che ci hanno permesso di assicurare quella continuità che rende la pista tanto amata ed attesa anno dopo anno. Dopo sette anni ormai vengono persone anche da fuori provincia, inoltre si è consolidato il rapporto con gli istituti scolastici del territorio, che frequentano sempre con piacere l’impianto, specialmente al mattino».

Jfk on Ice, infine, al pari della scorsa annualità, darà un contributo alla mitigazione delle proprie emissioni con un intervento di piantumazione di alberi, che verrà decisa di concordia con il Comune di Ravenna.

Casadio, medico e giornalista: «L’ossessione salutista fa male alla salute»

Il 13 gennaio presentazione del libro dell’autore ravennate al mercato coperto

Andreacasadio“L’ossessione salutista fa male alla salute” è il sottotitolo del libro “Mangia bevi ama” (Compagnia editoriale Aliberti) scritto dal ravennate Andrea Casadio, medico e giornalista. La presentazione del libro, in un dialogo con Luca Pavarotti (presidente della cooperativa del quotidiano Corriere Romagna) si terrà sabato 13 gennaio alle 18 al mercato coperto di Ravenna (piazza Costa).

Il libro appartiene alla sigla Wingsbert House by Aliberti, il marchio del gusto e dell’enogastronomia, diretta dal professore e storico dell’alimentazione Alberto Grandi. Nel volume proposto, Casadio si oppone a tutte le “bufale” e le bugie spacciate per scienza «che vorrebbero ridurre la vita a un’unica, perpetua penitenza nel mangiare, nel bere e nell’amore». Una critica verso diete, proibizioni, regole ferree e auto-imposizioni che il neuroscienziato analizza per via scientifica con estrema precisione, mostrandone la fallacia e la nocività.

Ex docente universitario ed ex ricercatore di neuroscienze alla Columbia University di New York, Casadio ha partecipato agli studi sulla memoria che hanno permesso a Eric Kandel, capo del laboratorio, di ottenere il premio Nobel per la Medicina nell’anno 2000. Ha collaborato come inviato e autore televisivo a varie trasmissioni (Turisti per caso, Sciuscià, Velisti per caso, Annozero, Servizio pubblico, Piazzapulita), ora è regista e autore della serie tv Fame d’amore.

«Ci viene detto che per raggiungere questo scopo da una parte dobbiamo rinunciare a molte cose che ci fanno piacere, dall’altra dobbiamo sottoporci a una serie di pratiche salutiste e di routine rigide e innaturali che ci dicono benefiche. Ma non sono queste pratiche salutiste che ci fanno vivere più a lungo».

Ferrovia Faentina, 4 sindaci scrivono a Figliuolo: «Serve soluzione definitiva»

La linea tra Faenza e Firenze è stata interrotta sette mesi dopo gli smottamenti di maggio, il traffico è ripreso il 27 dicembre ma un sistema di allerta per il rischio frane rende il servizio a singhiozzo con sostituzione di bus inefficiente

Sindaci BSL, Marradi, Faenza, BrisighellaI sindaci dei Comuni di Brisighella e Faenza in provincia di Ravenna e Borgo San Lorenzo e Marradi in provincia di Firenze rivolgono un appello al commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, affinché il ripristino delle frane lungo la linea ferroviaria Faentina – che collega Faenza e Firenze toccando gli altri tre paesi – diventi un’assoluta priorità di tutti, riconoscendo la pubblica utilità dell’intervento. «Chiediamo, nel più breve tempo possibile, l’individuazione di risorse economiche ad hoc e la predisposizione dei progetti operativi degli interventi sulle frane che consentano, in tempi certi, il ritorno alla piena funzionalità della tratta ferroviaria». L’appello chiama in causa anche le Regioni e gli enti preposti.

Come noto, la tratta è rimasta a lungo interrotta dopo le frane della primavera e il traffico è ripartito solo il 27 dicembre ma con l’installazione di un sistema di rilevazione di rischi frane che impone l’interruzione del servizio in caso di pericolo. «Abbiamo espresso soddisfazione per il sistema di allertamento individuato da Rfi, capace di prevedere la probabilità di innesco di frane causate da precipitazioni e di interrompere immediatamente la circolazione in caso di pericolo. Tuttavia, i disagi emersi alla prima interruzione della linea tramite il nuovo sistema dimostrano che la soluzione adottata non è sufficiente a garantire la continuità del servizio con un minimo di funzionalità. Le risposte giunte da Rfi confermano che eventuali ulteriori correttivi non potranno in ogni caso evitare che il servizio di trasporto Faenza-Firenze rimanga a tempo indefinito in uno stato di emergenza perenne a danno dei cittadini-utenti, data l’imprevedibilità di ogni allerta, le difformità degli orari dei bus rispetto a quelli dei treni e l’incertezza sui tempi di percorrenza».

Per i quattro sindaci è giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità: «Siamo perfettamente consapevoli dell’enorme mole di lavoro in corso per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio che coinvolge direttamente i nostri Comuni. Allo stesso tempo, ribadiamo con forza che il ripristino delle infrastrutture viarie e di trasporto deve avere lo stesso grado di priorità. In un contesto di alta mobilità della popolazione, sono in gioco le opportunità messe in campo negli anni per evitare l’indebolimento dei territori interni e la stessa sopravvivenza delle nostre comunità. Riteniamo che tali problematiche, pur partendo da terreni privati, abbiano un impatto diretto sulla linea ferroviaria, un’infrastruttura preposta a un servizio pubblico; pertanto, vanno considerate al pari di interventi pubblici».

Cadavere nel fiume, è un 70enne che passeggiava: ipotesi malore o caduta

Il corpo era tra i rami sul rivale del Lamone in via Renaccio, la moglie lo attendeva a casa per pranzo e non l’ha visto rientrare

WhatsApp Image 2024 01 10 At 12.17.48Scivolato mentre faceva una camminata o caduto perché colto da un malore, sembra si possa escludere il gesto volontario. Al momento è questo lo scenario che si va delineando per spiegare la morte dell’uomo il cui cadavere è stato ritrovato tra i rami sull’argine del fiume Lamone in via Renaccio a Faenza ieri mattina, 10 gennaio, non distante dall’area predisposta per la collocazione del ponte provvisorio

Secondo il quotidiano il Resto del Carlino si tratta di un 72enne (G. B. le iniziali). L’uomo indossava scarpe sportive, una tuta da jogging e intorno a mezzogiorno la polizia ha ricevuto la segnalazione relativa a una persona che, attesa a casa per l’ora di pranzo, non era ritornata. Tuttavia non sono stati rinvenuti documenti nelle tasche dell’anziano.

Il ritrovamento intorno alle 9.30 è stato fatto da una ragazza che con il proprio cane stava passeggiando lungo il rivale opposto.

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