sabato
13 Settembre 2025

Partiti i lavori per trasformare l’ex scuola materna in 15 alloggi per anziani

Ristrutturazione e ampliamento dell’edificio di via Faentina 360 lasciato libero dopo il trasferimento della scuola nella nuova struttura nella stessa frazione

Sono partiti i lavori per la Casa per anziani a San Michele, frazione del comune di Ravenna, ristrutturando e ampliando l’edificio di via Faentina lasciato libero dalla scuola materna Zaccagnini che si è trasferita da poco nella stessa frazione nel nuovo plesso di via Pietro da Rimini.

Massimo Cimatti e Giannantonio Mingozzi della sezione Pri del paese sono soddisfatti: «Questa decisione è nata proprio nelle prime assemblee organizzate a San Michele per illustrare il progetto e l’ubicazione della nuova materna ed oggi è realtà; ci siamo augurati che l’immobile di via Faentina 360, una volta libero, non cadesse in disuso ma venisse attrezzato per la popolazione anziana, e così sarà anche nel rispetto delle sua storia che parte dal dopoguerra come sede della scuola elementare. Evitare emarginazione e solitudine è un dovere morale verso i nostri concittadini, come pure il riuso per la comunità di edifici che hanno fatto la storia di San Michele».

Nell’edificio nasceranno 15 mini alloggi, doppi o singoli, con servizi, angolo cottura, spazi per visite parenti, mensa, sala lettura e cineforum, portierato e servizi del personale (2,5 milioni di euro dal Pnrr).

 

 

Festa della donna, venditore abusivo di mimose: mille euro di sanzione

Il commerciante era autorizzato per altro tipo di commercio itinerante. Disposto l’ordine di allontanamento dalla città

IMG 20240308 WA0026La polizia locale di Ravenna, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, ha intensificato i controlli sul territorio per contrastare il fenomeno della vendita abusiva di mimose. È stato sanzionato un venditore abusivo, noto agli operanti per altre trasgressioni simili, intento nella vendita di fiori recisi, in possesso di autorizzazione per altra tipologia di commercio in forma itinerante.

Oltre alla sanzione, per un totale di oltre mille euro, a carico del trasgressore, in forza nel nuovo regolamento di polizia urbana, è stato possibile adottare anche l’ordine di allontanamento. In caso di ulteriore recidiva arriverà il daspo urbano.

Raccolti i 7.300 euro per il restauro del libro del ‘700, ma la campagna prosegue

Sono bastati 16 giorni per accumulare la cifra necessaria al recupero del volume assemblato da un monaco camaldolese. Ora si punta a 12mila euro per acquistare una macchina fotografica che renda digitale l’opera rilegata

Le Curatrici E Il Libro1 65a78dc935ab5 65b7b26a37f10È stato raggiunto con largo anticipo l’obiettivo (7.300 euro) della raccolta fondi online per il restauro dell’Iconografia Camaldolese, un antico volume illustrato conservato alla biblioteca Classense di Ravenna, completato molto probabilmente alla fine del ‘700 e contenente anche alcune immagini risalenti a secoli precedenti.

La risposta del pubblico alla chiamata per il restauro dell’antico volume riccamente illustrato è stata superiore alle aspettative: oltre 130 i contributori e una raccolta fondi che, aggiornata alle 13 dell’8 marzo, ha raggiunto 8.240 euro.

L’Iconografia camaldolese è un libro di grande formato, ricco di storia e bellezza, costituito da 178 carte e circa 850 stampe, frutto di un lavoro di raccolta e di assemblaggio svolto probabilmente da un monaco camaldolese. Il tempo e l’uso hanno causato danni che richiedono un intervento di restauro urgente per garantire la sua conservazione e accessibilità per le generazioni future.

Presentazione Libro3 65a78dc75df25 65b7b26a093ddLa campagna però prosegue. Secondo l’associazione Amici della Biblioteca Classense, promotrice dell’iniziativa, sono numerosi coloro che hanno manifestato l’intenzione di voler continuare a contribuire. E così è stato fissato un nuovo obiettivo: arrivare a 12mila euro entro il 20 aprile 2024 e consentire alla biblioteca di acquistare una macchina fotografica digitale di ultima generazione per il proprio laboratorio fotografico. La fotocamera consentirà un’accurata riproduzione dell’Iconografia Camaldolese al termine del restauro e la messa a disposizione della copia digitale in alta definizione, attraverso la piattaforma Collezioni digitali classensi, favorendo così la valorizzazione di questo eccezionale manufatto e la sua trasmissione alle generazioni future come memoria della storia della città.

«In soli 16 giorni, sui 60 disponibili, è stata raggiunta e superata la somma necessaria al restauro dell’Iconografia Camaldolese, e ciò ci riempie di gioia – dicono la presidente e la direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense, Patrizia Ravagli e Silvia Masi –. Tante sono le persone che hanno contribuito al raggiungimento anticipato dell’obiettivo, ma non sono mancate associazioni, guide turistiche, appassionati e appassionate al mondo della cultura. A tutti va un ringraziamento da parte dell’Istituzione Biblioteca Classense e l’invito a continuare a donare per raggiungere il nuovo obiettivo».

L’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia, parla di risultato straordinario: «Testimonia, semmai servisse un’altra prova, quanto la nostra comunità abbia a cuore il suo patrimonio culturale, profondamente stratificato e radicato nell’identità ravennate. Non possiamo che ringraziare ogni singolo cittadino e cittadina che ha partecipato a questa azione culturale collettiva, esprimendo gratitudine anche verso l’Associazione Amici della Biblioteca Classense e alla banca Bcc, invitando tutte e tutti ad un ulteriore sforzo per il raggiungimento del nuovo obiettivo».

Alloggia in un b&b e ruba 4 motoseghe da un’abitazione nelle vicinanze

La merce valeva circa tremila euro, già rivenduta a un’altra persona che è stata denunciata per ricettazione

Stazione CC CotignolaMentre alloggiava in un bed&breakfast ha rubato quattro motoseghe professionali del valore complessivo di circa tremila euro dal garage di un’abitazione vicina. Un uomo di Roma è stato denunciato per furto dai carabinieri di Cotignola che lo scorso dicembre hanno raccolto la denuncia di un residente e avviato le indagini.

Le immagini registrate da diverse telecamere presenti in zona, sia pubbliche che private, hanno consentito ai carabinieri di ricostruire i movimenti dell’autovettura condotta dal responsabile del furto che, approfittando dell’assenza del proprietario di casa, si era introdotto nel cortile dell’abitazione e, velocemente, riusciva ad asportare l’attrezzatura per poi allontanarsi indisturbato. Approfondendo ulteriormente la vicenda, i carabinieri hanno ricostruito anche i movimenti dell’indagato nei giorni precedenti al furto, accertando anche le sue soste nei b&b della zona.

Ricostruita la vicenda, i militari hanno richiesto e ottenuto dalla procura della Repubblica di Ravenna un decreto di perquisizione a carico dell’indagato domiciliato nella provincia di Roma. L’uomo, vistosi scoperto, ha fornito importanti ed utili indicazioni per il recupero di parte della refurtiva che aveva già ceduto ad un suo conoscente, dal quale gli inquirenti recuperavano gli oggetti asportati, denunciandolo a sua volta per ricettazione.

Il sindacato carabinieri Unarma chiede appartamenti per militari nell’ex caserma

L’immobile nella frazione di Reda è in stato di abbandono e i rappresentanti delle divise hanno sollevato la problematica del “caro affitti”

Carabinieri Notte SpaccataIl sindacato dei carabinieri Unarma invita il Comune di Faenza a valutare l’ipotesi di riqualificare l’ex caserma della frazione di Reda, «in stato di abbandono e in condizioni di profonda incuria al limite del decoro», per farne una palazzina residenziale con almeno quattro appartamenti da affittare ai carabinieri in servizio sul territorio.

«Il “caro affitti” colpisce tutta la popolazione – scrive Unarma in una lettera aperta al sindaco Massimo Isola –, in particolar modo nel comune di Faenza soprattutto a seguito degli eventi alluvionali. Una parte di popolazione che con onore indossa la divisa purtroppo non riesce ad accedere alle graduatorie per l’assegnazione delle abitazioni di Edilizia residenziale pubblica».

 

Secondo Unarma il progetto suggerito permetterebbe di recuperare l’immobile soddisfacendo esigenze abitative dei membri dell’Arma e consentirebbe comunque di qualificare l’area con una presenza di risorse che nel caso potrebbero garantire, allo stesso tempo, un maggiore presidio in termini di sicurezza dell’area.

Alluvione, a Lugo gli sportelli per supportare i tecnici impegnati con le perizie

Dal 9 marzo si possono prenotare gli appuntamenti, cittadini e imprese devono presentarsi con i tecnici incaricati

Lugo allagata, foto di Robert Gavrelescu
Lugo in una foto di Robert Gavrelescu

Come annunciato dalla struttura commissariale per la ricostruzione dopo l’alluvione, a partire da mercoledì 13 marzo saranno attivi anche sul territorio della Bassa Romagna gli sportelli di assistenza per  la compilazione delle domande da presentare tramite la piattaforma Sfinge per il rimborso dei danni subiti durante le alluvioni del maggio scorso. Per il territorio della Bassa Romagna, gli sportelli sono situati nel complesso del Carmine di Lugo, in via Garibaldi 16.

Gli sportelli saranno aperti i mercoledì e i giovedì di marzo, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo appuntamento prenotabile alle 17). Cittadini e imprese, accompagnati dai rispettivi tecnici abilitati alla redazione delle perizie asseverate, saranno ricevuti su appuntamento da prenotarsi tramite l’agenda online disponibile sul portale www.labassaromagna.it e sui siti dei Comuni interessati, oppure al numero telefonico 0545.299111, attivo dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14. È possibile prenotare gli appuntamenti a partire da sabato 9 marzo 2024. Per accedere è necessario essere in possesso dell’identità Spid.

Sportelli analoghi sono attivi anche a Ravenna.

Niccolò Califano di Masterchef incontra i fan al cinema Jolly di Ravenna

Nell’ambito del festival del cinema d’animazione “Visioni Fantastiche”

Niccolò MasterchefAppuntamento speciale all’interno del festival di cinema d’animazione “Visioni Fantastiche”. Lunedì 18 marzo, alle ore 17 al cinema Jolly di Ravenna, sarà presente Niccolò Califano, il medico-cuoco ravennate, moderato da Maria Martinelli di Start Cinema, regista e produttrice, per raccontare l’esperienza televisiva appena conclusa di Masterchef e per rispondere alle domande dei suoi fan.

“Visioni Fantastiche” è il festival di cinema di Ravenna dedicato alle scuole di ogni ordine e grado. Studenti e studentesse dai 6 ai 19 anni potranno partecipare ad un ricco programma di iniziative gratuite dedicate al cinema fantastico e all’arte cinematografica. Quest’anno il festival sarà ospitato dal Cinema Jolly, in via Renato Serra 33, dal 13 al 23 marzo.

Ingresso gratuito, ma posti limitati. La prenotazione è fortemente consigliata. Per prenotare mandare una mail a comunicazione@startcinema.it scrivendo nome, cognome, mail e numero di telefono.

Migranti, il sindaco e lo sbarco a Pozzallo: «Pietà tardiva per i morti. E i vivi?»

De Pascale al Governo Meloni: «Ravenna è sempre pronta ad accogliere, ma serve una riflessione»

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«Il Governo Meloni con grave ritardo ha sensatamente cambiato idea e assegnato alla nave Ong Sea Watch 5 il più vicino porto di Pozzallo, anziché quello di Ravenna che si trova a 4 giorni di viaggio e più di 1.500 chilometri di distanza dal luogo di salvataggio. Un dietrofront palesemente determinato dal fatto che sulla nave viaggiava, insieme a oltre 50 superstiti, il cadavere di un giovane di appena 17 anni».

Lo dichiara il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

«Il Governo dunque – aggiunge – ha avuto un sorprendente moto di pietà e di umanità per questa giovane vittima, che dopo aver avuto distrutta la propria vita rischiava di vedere vilipesa anche la dignità del proprio cadavere. Purtroppo bisogna riscontrare che analoga pietà non è valsa quando è stato il momento di garantire un porto sicuro agli oltre 900 migranti sbarcati nell’ultimo anno a Ravenna, tra i quali oltretutto c’erano donne in gravidanza e bambini, anche neonati, costretti a un ulteriore viaggio di migliaia di chilometri a causa della distanza tra il luogo di salvataggio e il luogo di approdo. Quando si tratta di accogliere, Ravenna è e sarà sempre pronta a fare la sua parte con competenza, umanità e un’organizzazione efficiente, come è stato fatto in occasione di ogni sbarco, e come facciamo da anni quotidianamente con il riparto nazionale, ma una riflessione in questa situazione paradossale e drammatica viene da farla: la pietà per i morti è sacrosanta, ma ne andrebbe garantita altrettanta ai vivi».

Francesco De Gregori in concerto questa estate in piazza a Cervia

Al via le prevendite per il tour del cantautore romano

De Gregori

Il 28 luglio Francesco De Gregori sarà in concerto in piazza Garibaldi, a Cervia, per l’unica data in Romagna del grande cantautore romano, che torna in tour a distanza di oltre 2 anni.

Sul palco, De Gregori proporrà al pubblico i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato dalla sua band composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni). Corista: Francesca La Colla.

Aprirà i concerti Angela Baraldi, già ospite di alcuni tour del cantautore romano, la prima volta nel 1993.

Prevendite disponibili da oggi, venerdì 8 marzo, alle ore 18 sui circuiti abituali. Per informazioni sui biglietti: www.friendsandpartners.it.

In provincia le imprese guidate dalle donne sono il 21,3 percento del totale

I dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio, che ha appena eletto le nuove componenti del comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile

DonneElette dalla giunta della Camera di Commercio, per il triennio 2024-2026, le nuove componenti del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Ferrara e Ravenna (qui l’elenco delle componenti del Comitato appena nominato che procederà alla elezione della presidente e vice nel corso della sua sua prima riunione).

Il presidente Guberti e il vice presidente Govoni hanno espresso alle presidenti uscenti, Antonella Bandoli e Gisella Ferri, la loro più viva gratitudine «per l’impegno, il contributo di idee e l’intelligenza relazionale profusi, in una logica di collegialità, a sostegno delle attività, dei programmi e dei progetti promossi in questi anni dai comitati».

Scopo del Comitato, quello di «sviluppare iniziative ed avanzare proposte per favorire la parità di genere, concretizzare e tradurre in progetti ed azioni le aspettative e le necessità delle donne imprenditrici ed aspiranti imprenditrici, costruire un legame più forte tra esse e le Istituzioni dei due territori». Tanti i progetti realizzati nei tre anni appena trascorsi: dalla facilitazione all’accesso al credito alla formazione personalizzata, dall’informazione sulle opportunità di investimento alla concessione di contributi a fondo perduto per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ed il consolidamento di quelle esistenti.

In provincia di Ravenna erano 7.873 (il 21,3% del totale), le imprese femminili alla fine del 2023, quota più elevata della media regionale (21,1%) e di poco inferiore a quella nazionale (22,2%). 32 unità in più rispetto al 2022, con una concentrazione stabile nel tempo, per lo più nei Servizi (36,7%), nel Commercio (23,9%) e nel Turismo (13,3%), che vede positiva la performance della maggior parte dei settori di attività. Cervia (23%) e Ravenna (22,8%) i comuni con il più alto tasso di femminilizzazione, il più basso nel comune di Bagnara di Romagna (16%).

È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sui dati del Registro delle Imprese.

L’andamento è determinato in particolare dalla movimentazione delle imprese femminili giovanili e straniere. A fine 2023 le imprese femminili a cui è possibile attribuire i caratteri di under 35 erano 686, pari all’8,7% delle imprese in rosa ravennati. Una quota ancora ridotta (nel 2022 erano l’8,6%) ma più elevata rispetto allo stesso indicatore riferito alle non femminili (6,2%), a conferma che il tessuto produttivo femminile resta mediamente “più giovane” di quello maschile. Sono concentrate per lo più nel commercio (24,6%) e nei servizi alle persone (18,1%) e la consistenza, in termini di variazione percentuale, delle attività di giovani donne evidenzia una tendenza positiva (al netto delle cancellazioni d’ufficio) che conduce ad un +1,2%, contro la tendenza invece negativa in Emilia-Romagna e mediamente in Italia (rispettivamente, -3,3% e -4,3%, rispetto al 2022). Alla stessa data, le imprese femminili straniere sono risultate 1.088, pari al 13,8% del totale delle imprese rosa ravennati (l’incidenza per le non femminili si ferma al 12%). Sono diffuse, in particolare, nel commercio (29,7%), alloggio-ristorazione (17,2%) e servizi alle persone (15,7%); rispetto al 2022 hanno fatto registrare un forte incremento tendenziale (+7,5%) ed è stata la crescita delle imprese femminili straniere a determinare grandissima parte dell’evoluzione positiva complessiva delle imprese femminili. Le imprese femminili gestite da donne nate all’estero, in 12 anni sono risultate sempre in aumento, con una variazione percentuale più intensa (+93,7%) rispetto alle straniere non femminili (+32%). E anche nel 2023, al netto delle chiusure d’ufficio, le iscrizioni sono state superiori alle cessazioni.

Le “donne di Ravenna” nella mostra a cielo aperto di via Zirardini

Sui muri i ritratti di personaggi con un legame speciale con la città. Ecco l’elenco

Donne Via Zirardini Ravenna

È stata inaugurata questa mattina, 8 marzo, la mostra a cielo aperto di via Zirardini, in centro a Ravenna, dedicata alle donne, che sarà visibile fino al primo aprile.

La mostra, alla sua seconda edizione, è dedicata in particolare a quelle donne nella storia che sono nate o vissute a Ravenna, o che con Ravenna hanno comunque avuto un legame speciale, a partire dall’imperatrice Teodora, che non visitò mai la città, ma che fece avere la sua immagine per la Basilica di San Vitale, immagine che solo qui è ancora perfettamente conservata dopo tanti secoli.

Accanto a lei una galleria di donne impegnate in campi diversi: religiose, benefattrici, educatrici e dottoresse. Sono tutte donne reali: per alcune di loro i ritratti sono ben definiti, per altre si tratta di immagini sbiadite riprodotte in piccole dimensioni per sottrarle all’oblio cui rischiano di essere destinate. Ecco l’elenco, così come fornito dal Comune di Ravenna in una nota inviata alla stampa.

Amalasunta, Regina degli Ostrogoti (Ravenna, tra 495 e 498 d.C. – Bolsena, 30 aprile 535 d.C.). Figlia del re Teodorico, con la morte del padre, nel 526, divenne reggente del regno degli Ostrogoti in nome del figlio Atalarico. Donna dalla grande visione politica, continuò sulla strada tracciata dal padre.

Antonia Alighieri, monaca e benefattrice (Firenze, fine XIII secolo – Ravenna, dopo il 1371) Figlia di Dante Alighieri; alla morte del padre (1321) si fece monaca col nome di suor Beatrice nel Monastero di Santo Stefano degli Ulivi a Ravenna.

Adriana Tavelli “Madre Andreana” (Ravenna, 1546 – 1613). Rimasta vedova all’età di 28 anni di Girolamo Tavelli, si incammina verso la strada della consacrazione alla fede. Nel 1582 mette a disposizione la sua casa accogliendo fino a 12 giovani che aspirino alla convivenza comune seguendo le “regole et ordini” da lei stessa scritte, dando vita alla Congregazione Francescana delle “Vergini di San Giuseppe” detta comunemente delle Tavelli.

Giulia Pascoli “Suor Chiara” (Ravenna 1638- 1687). Nata a Ravenna nel 1638, ebbe un’educazione religiosa e quando suo fratello Carlo si rese Cappuccino col nome di Frate Antonio Felice anche lei volle seguire le sue orme e diventare Cappuccina. Dopo molte difficoltà, durate circa 15 anni, nel 1675 fondò il Monastero delle Cappuccine nella casa di sua madre e lei divenne suor Chiara.

Costanza Ghika Rasponi (Valacchia (Romania)1835 – Ravenna 1895). Costanza Ghika Rasponi è stata la principale fautrice della nascita di Croce Rossa a Ravenna, che viene fondata il 15 aprile1888 presso la residenza di famiglia, Palazzo Rasponi Murat. Nel 1875 fondò una commissione di patronesse al fine di avviare una Società Operaia Femminile di Mutuo Soccorso. Le sopravvissero i figli Giulio, presidente di Croce Rossa; Luisa, coinvolta nella gestione delle proprietà della famiglia; Eugenia, imprenditrice ed attivista.

Gabriella Rasponi Spalletti (Ravenna 1853 – Roma 1931) Gabriella diviene membro dell’Unione delle dame di Croce Rossa Italiana e si occupa di preparare materiale sanitario, raccogliere fondi e nuove iscrizioni. Fondatrice di una scuola di ricamo, che negli anni diviene una società cooperativa di mutuo soccorso ed istituto professionale femminile, è presidentessa del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, la cui prima riunione si tiene nel 1908. Obiettivo del CNDI era di giungere a una progressiva emancipazione civile della donna, in ambito educativo, sociale e lavorativo, per giungere alla emancipazione politica.

Maria Ponti Pasolini (Gallarate 1856 – Roma 1938). Consapevole delle condizioni delle donne lavoratrici, nel 1883 fonda a Coccolia una scuola di ricamo per giovani donne e nel 1903 promuove le Industrie Femminili Italiane, un consorzio di cooperative e imprese con lo scopo di impedire lo sfruttamento della manodopera e di migliorare le condizioni economiche delle lavoratrici.

Proserpina Isotta Gervasi (Castiglione di Ravenna 1889 – Modena, 1967). Si laureò in Medicina all’Università di Bologna, e poi si specializzò in Pediatria nel 1919, diventando la prima dottoressa in Italia a diventare medico condotto. Iniziò a lavorare nelle campagne ravennati dove era conosciuta come “la dottoressa dei poveri” o l’“angelo in bicicletta”. Donna elegante e di grande cultura ha frequentato i salotti nei quali la conversazione attraversava i luoghi dell’arte e della cultura; famosa anche per la sua passione per i motori e per il volo in cui dimostrò essere un’antesignana. Le sono stati conferiti diversi riconoscimenti per la sua carriera medica.

Argia Drudi “la dottoressa dei poveri” (Castiglione di Ravenna 1901- 1957). Seguendo la sua vocazione, entrò nell’Istituto di Santa Teresa del Bambino Gesù diventando Suor Argia. Spronata da Don Angelo Lolli, riprese gli studi e, lavorando di giorno e studiando di notte, recuperò tutti i gradi scolastici fino ad ottenere la maturità classica. A 40 anni si iscrisse a Farmacia e, conseguito il titolo, decise di laurearsi anche in Medicina e Chirurgia. Così a 46 anni diventò la dottoressa di Santa Teresa.

Libera Musiani (Ravenna, 1903 – 1987). Nel 1948 è tra le fondatrici del Gruppo mosaicisti dell’Accademia di Belle Arti. Il suo nome compare anche tra le liste delle crocerossine. Negli oltre 50 anni di carriera affermò il proprio talento nell’arte e nel mestiere, operò in tutta Italia e all’estero non solo come restauratrice e copista ma anche come artista.

Natalina Vacchi (Ravenna, 1914-1944). Nata a San Pietro in Vincoli nel 1914 da un’umile famiglia di braccianti si iscrisse clandestinamente al PCI nel 1942 e poco dopo entrò a far parte della Resistenza ravennate, traendo in salvo Arrigo Boldrini nel settembre 1943. Arrestata in seguito all’uccisione del brigatista nero Leonida Bedeschi (Catìveria) venne maltrattata in carcere e condannata a morte per rappresaglia assieme ad altri 11 prigionieri. Fu impiccata all’alba del 25 agosto 1944, presso il Ponte degli Allocchi, dopo essere stata costretta ad assistere all’esecuzione di tutti i suoi compagni.

Giorgina Danesi (Ravenna 1922- 1982). Dopo essersi diplomata in ragioneria si trasferisce a Firenze per seguire la scuola per ostetriche completata nel 1952. Ritornata in Romagna inizia a collaborare con la dottoressa Gervasi mettendo a frutto la competenza acquisita. Insieme sono state le promotrici della sanità diffusa nel territorio, accomunate dall’uso della bicicletta per raggiungere i propri assistiti e dall’impegno per migliorare la vita delle persone, in particolare aiutando le donne e i loro figli.

Isotta Fiorentini Roncuzzi (Ravenna, 1925 – 2016) Laureata in Chimica Industriale, i suoi studi sulle tecnologie del mosaico antico e contemporaneo l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Tantissimi sono gli studenti che da lei hanno appreso la tecnologia del mosaico presso l’Istituto Statale d’Arte e presso la scuola di Restauro del Mosaico di Ravenna. Co-fondatrice dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei nel 1980 a Ravenna, ne è stata per più di 20 anni Presidente. A lei si deve la realizzazione del Parco della Pace.

Mirca Modoni Georgiou (Ravenna 1950 – 2005). Pedagogista tra gli anni ’80 e ’90 ha seguito con metodi particolarmente innovativi, semplici ed efficaci, le insegnanti delle Scuole dell’infanzia del Comune di Ravenna nella costruzione di percorsi didattici finalizzati allo sviluppo della fantasia e delle abilità creative dei bambini e delle bambine. Studiosa e ricercatrice ha scritto “Le donne di Ravenna: ritratti femminili dal XV al XX secolo”, “Gugù migliaia di bambini nella mente”, “La Principessa Pinaccia”.

Si tratta di un progetto di Ravenna Tourism in collaborazione, la Casa delle Donne e Rosetta Berardi, con la collaborazione dell’Istituzione biblioteca Classense.

Legacoop ha premiato le prime 8 imprese con la certificazione della parità di genere

Legacoop Certificazione Festa Donna

Legacoop Romagna in occasione della Giornata internazionale della Donna ha deciso di premiare le otto imprese associate che per prime hanno conseguito la Certificazione di genere, avvalendosi del percorso e delle competenze presenti nella rete servizi associativa da circa due anni.

Il presidente Paolo Lucchi ha consegnato i riconoscimenti questa mattina, 8 marzo, a Ravenna nella sede di Legacoop Romagna, alla presenza dei rappresentanti di Cad, Il Cerchio,  Formula Servizi, Agrisfera, Ravenna Teatro, Deco Industrie, Federcoop Romagna e Kineo Energy e Facility (gruppo Copura).

Sono circa 2.300 le lavoratrici e i lavoratori che fanno riferimento a queste otto realtà pioniere, che insieme sviluppano un valore della produzione di quasi 400 milioni di euro.

La certificazione di genere prende in considerazione molti aspetti: il linguaggio e l’organizzazione, l’equità salariale, la promozione di tracciati di carriera equi e la lotta contro gli stereotipi di genere. Per le aziende che vi aderiscono sono previsti incentivi importanti, come vantaggi fiscali e premialità nei bandi pubblici. Federcoop Romagna è stata tra le prime società di consulenza a livello nazionale ad offrire un servizio dedicato a questo tema.

Nell’occasione, è stato presentato anche il piccolo omaggio simbolico che Legacoop e Federcoop Romagna hanno consegnato a tutto il personale in occasione della Giornata della donna: una bustina di semi di fiori prodotta dall’Ortolano e imbustata da coloro che frequentano il centro socio-occupazionale di Cervia “Ikebana” della cooperativa sociale San Vitale.

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