lunedì
22 Dicembre 2025

Torna “Bimbimbici”: pedalate (anche) per famiglie a Ravenna e Russi

L’iniziativa della Fiab anche nel Ravennate, domenica 12 maggio

FiabBimbinbici2024fotogruppo

Torna domenica, 12 maggio, la manifestazione “Bimbimbici”, promossa dalla Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, in oltre 200 città d’Italia per promuovere la mobilità attiva tra i più giovani e diffondere l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani in città, a partire dal tragitto casa-scuola-casa.

Anche la Fiab Ravenna aderisce all’iniziativa nazionale con una pedalata, di circa 10 chilometri, aperta a tutti, con partenza da Piazza del Popolo. Per partecipare all’evento è necessaria la preiscrizione al link https://www.eventbrite.it/e/bimbimbiciil-futuro-arriva-in-bicicletta-tickets-894606771937. Così, come negli anni scorsi, il centro di Ravenna sarà attraversato da un coloratissimo e festoso corteo in bici, per pedalare in sicurezza in famiglia o con gli amici. È consigliato a tutti l’utilizzo del casco.
Il programma prevede il ritrovo dalle 9.30 in Piazza del Popolo (dove la Fiab raccoglierà un contributo di 2 euro a persona che sarà poi utilizzato per iniziative di mobilità sostenibile) e partenza della pedalata alle 10. Il corteo sarà scortato dalla Polizia Locale e lungo il percorso verrà distribuita frutta di stagione messa a disposizione da Coldiretti/Campagna Amica. L’arrivo è previsto alle 11.30 circa al Parco Teodorico, dove è in programma una merenda e dove sarà possibile unirsi alle attività per bambini e famiglie organizzate nell’ambito dei ‘Green days’.

Sempre domenica, ma nel pomeriggio, “Bimbimbici” si svolgerà anche a Russi, con iscrizioni dalle 14 sotto i portici di piazza Dante e partenza alle 15 con una pedalata di circa 12 chilometri che terminerà in piazza Farini circa alle 16.30.

Il Ravenna Festival omaggia i luoghi dell’alluvione: al via “Romagna in fiore”

Rassegna solidale, ecosostenibile e diffusa con concerti gratuiti. Si parte con Vinicio Capossela. Il programma

Viniciocapossela
Vinicio Capossela

Una dedica d’amore in otto appuntamenti gratuiti: è questa Romagna in fiore, la rassegna solidale, ecosostenibile e diffusa che Ravenna Festival porta in alcune delle località più duramente colpite dall’alluvione nel 2023; quattro fine settimana nel segno del green per scoprire e riscoprire quei territori e celebrarne lo spirito di resilienza e comunità. Per la prima tappa è già stata esaurita la capienza e sono state chiuse le iscrizioni: venerdì 10 maggio, alle 18, il viaggio comincia a Faenza dalle Canzoni terrestri che Vinicio Capossela propone con la complicità di Don Antonio, al secolo Antonio Gramentieri (l’opening act delle 17.30 è affidato a Pietro Bandini, ovvero il “vignaiol compositore” faentino Quinzân).

Fenza CastelRaniero
Castel Raniero

La scenografia è Castel Raniero, dove fu costruita una colonia elioterapica fra gli anni Venti e Trenta e che oggi è “casa” dell’ormai storico festival folk La Musica nelle Aie.

L’accesso al luogo dell’evento è consentito dalle ore 15 e le strade di accesso a Castel Raniero saranno chiuse al traffico dalle 10, consentendo il passaggio solo a pedoni e ciclisti; solo il primo tratto di via Castel Raniero, accedendo da via Firenze, sarà percorribile per le auto dirette al parcheggio di Villa Rotonda (a 2,5 km da Castel Raniero) fino a esaurimento dei 400 posti disponibili.

Rinunciando a ingombranti palcoscenici e luci artificiali, Romagna in fiore continua fino al 2 giugno in spazi all’aperto – raggiungibili solo a piedi o in bicicletta dalle aree designate – nei territori di Riolo Terme, Brisighella e Modigliana, Tredozio, Galeata, Conselice, Sarsina e Ravenna.

Il secondo evento è in programma domenica 12 maggio con Neri Marcorè alla Casetta del Vento a Riolo Terme, mentre sabato 18 maggio il testimone passa a Ferretti LG e Simone Beneventi, che danno voce al dolore di un territorio in località Olimpo di Monte Fregnanello (tra Brisighella e Modigliana). Domenica 19 maggio l’appuntamento a Tredozio è doppio: mentre Elena Bucci propone un frammento dal suo Canto alle vite infinite con Christian Ravaglioli alla fisarmonica, Paolo Benvegnù ci regala brani dal suo ultimo disco È inutile parlare d’amore; la località scelta è l’Agriturismo Pian di Stantino, ai confini del Parco delle Foreste Casentinesi. Sabato 25 maggio presso la millenaria Abbazia di S. Ellero, raggiungibile da Galeata, si alternano Moder, affiancato dall’ensemble d’archi de La Corelli, e Murubutu con la Moon Jazz Band; più tardi Luisa Cottifogli ed Enrico Guerzoni ci guidano fra musica sacra e popolare. Domenica 26 maggio è la volta di Daniele Silvestri (con l’opening act di Casadilego) alla Torraccia di Ravenna, in uno dei terreni della cooperativa Cab Terra. Sabato 1 giugno il concerto è quello di Manuel Agnelli e la meta è Conselice, dove l’evento è ospitato nei terreni della Cab Massari. Domenica 2 giugno l’ultimo appuntamento è con Dardust e il Sunset String Quintet presso l’Abbazia di San Salvatore in Summano, nel territorio di Sarsina.

Info 0544 249244, iscrizione obbligatoria fino a esaurimento capienza su www.ravennafestival.org

Missiroli, candidato sindaco Pd: «Servono case a prezzi calmierati per i giovani»

Il candidato sindaco del centrosinistra a Cervia presenta alcune proposte per «creare una comunità giusta e solidale verso tutte e tutti»

Mattia Missiroli CerviaPrevedere abitazioni a prezzi calmierati e convenzionati destinate esclusivamente a giovani coppie, introdurre la nuova figura dell’infermiere di comunità, ampliare la casa di riposo e mantenerla a gestione pubblica: sono tre proposte di Mattia Missiroli, candidato sindaco del centrosinistra a Cervia, per aiutare giovani, famiglie e anziani. «La nostra città ha bisogno di compiere un passo nuovo per essere sempre più comunità. Dobbiamo creare una comunità giusta e solidale verso tutte e tutti».

L’architetto Missiroli assicura la volontà di investire nelle strutture scolastiche e migliorare l’offerta formativa, dando massima priorità al sostegno degli alunni con difficoltà di apprendimento. «Per aiutare le famiglie vogliamo confermare i buoni per centri estivi, libri di testo, trasporto e scuole e con queste ultime dobbiamo potenziare gli insegnanti di sostegno per gli alunni con fragilità nell’apprendimento».

Garantire alle giovani coppie cervesi di potersi acquistare un’abitazione è definita «una urgenza e necessità».

Poi c’è il sostegno dei più fragili: «Vogliamo inoltre introdurre la nuova figura dell’infermiere di comunità e ottimizzare i servizi alla persona, migliorando ed innovando il concetto della “presa in carico”».

Capitolo anziani: «Dobbiamo inoltre migliorare i servizi a bassa intensità assistenziale a domicilio anche utilizzando strumenti innovativi, come la telemedicina».

La coalizione di Missiroli è composta da Alleanza Verdi Sinistra; lista civica Coraggio e Innovazione; lista civica Per Cervia con Gianni Grandu; Movimento 5 Stelle; Partito Democratico; Partito Repubblicano

Piccoli inventori di giochi premiati da Confindustria

La scuola elementare di San Zaccaria si aggiudica la tappa romagnola del concorso “Eureka! Funziona!” per avvicinare al saper fare i bambini: i due progetti vincitori presentati all’evento nazionale a Torino il 16 maggio

Una zattera battente bandiera della pace e una pista per biglie ballerina: sono i progetti creati dai giovanissimi inventori della scuola elementare di San Zaccaria che si sono aggiudicati la tappa romagnola del concorso “Eureka! Funziona!” promosso da Confindustria Romagna e Federmeccanica, per avvicinare al saper fare i bambini che inventano, progettano e costruiscono un giocattolo meccanico utilizzando un kit con materiali vari (motorini, elastici, ruote, porta batterie, bastoncini, tondini di legno e ferro, filo elettrico).

Nella sede dell’istituto sono stati premiati gli alunni e le alunne delle classi quarta e quinta che hanno realizzato giocattoli tecnologici (v. descrizione sotto) valutati da una giuria composta da Stefano Gismondi, presidente dell’ente di formazione Il Sestante Romagna, Antonella Bandoli, presidente del comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio, e Filippo Emiliani di Cemi.

Le attività sono state effettuate in squadra per stimolare la cooperazione e il lavoro di gruppo, impegnando gli alunni per venti ore nell’arco di circa otto settimane. L’edizione 2024, dedicata alla meccanica, è stata sviluppata in collaborazione con l’Associazione Insegnamento Fisica e l’Istituto Italiano di Tecnologia. I due progetti vincitori, uno per classe, saranno presentati all’evento nazionale conclusivo che si svolgerà a Torino il 16 maggio, insieme a quelli delle scuole di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa. Confindustria Romagna ha consegnato alla scuola un buono da mille euro per materiali scolastici.

Alla premiazione sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura, Fabio Sbaraglia, la dirigente scolastica Pierangela Izzi, Edera Fusconi, presidente del Consiglio territoriale di Castiglione e Graziano Foschi, presidente del comitato cittadino di San Zaccaria e promotore del progetto nella scuola.

«L’inventiva e la creatività che tutti abbiamo da bambini è una risorsa naturale preziosissima: crescendo viene un po’ messa da parte, quando invece ne abbiamo molto bisogno anche sul luogo di lavoro, nel percorso di studi, in tutto l’arco della nostra vita – afferma Tomaso Tarozzi, vicepresidente di Confindustria Romagna con delega all’Education – un patrimonio che va mantenuto vivo e rispolverato: dopo le esperienze nelle scuole superiori, volentieri abbiamo ospitato questa iniziativa nazionale che guarda ai più piccoli».

DESCRIZIONE PROGETTI

Classe quinta

Elefantia: Il giocattolo rappresenta un elefante che cammina e gira in tondo. Dalla sua schiena si articola una pista per biglie, le quali finiscono nella proboscide che funge da scivolo: una sorta di parco giochi.

Locomotiva Team Red: Locomotiva realizzata in modo semplice, effettua movimenti: avanti e indietro. Dipinta di rosso e nero; presenta ruote, fumaiolo e punta.

Pista Crollina (vincitore): Il progetto deve dare l’impressione di una pista che crolla, poiché sono stati legati al motorino due pezzi di stecco di ghiacciolo. Le biglie utilizzate fungono da auto. Questa pista è un flipper da manovrare.

Classe quarta

La zattera dei pescatori (vincitore): Il giocattolo è stato realizzato partendo dal foglio di metallo presente nel Kit, tenuto a galla dalle quattro palline di polistirolo tagliate a metà; queste ultime determinano il galleggiamento insieme ad altri oggetti incollati sotto il foglio di metallo. È dotato infine di una piccola tettoia per riparare pescatori e pescatrici, e di una rete da pesca.

La macchina del tempo: Il giocattolo è formato da una base in doppio cartone sulla quale è stato incollato un tubolare sempre in cartone all’interno del quale è stato posizionato il motorino che fa muovere un’elica formata da bastoncini di legno, posizionata anch’essa all’estremità del tubolare in cartone.

Il razzo canestro: Il giocattolo ha la base formata da un foglio in metallo, mentre la struttura che si sviluppa verso l’alto è stata realizzata con diversi bastoncini di legno, abbellita da tappi di plastica che fungono da finestre. Il movimento è rotatorio e permette al razzo di muoversi in tal senso.

La Regione sta cambiando le regole per cacciare cinghiali, caprioli, daini e cervi

Nuovo regolamento approvato dalla giunta, ora un passaggio in commissione e poi il voto dell’assemblea legislativa per arrivare al decreto del presidente entro fine maggio

Daini Pineta Classe Ph Willy Maurizio Cazzanti
Foto di Willy Maurizio Cazzanti

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un nuovo regolamento per la caccia degli ungulati (fondamentalmente cinghiali, caprioli, daini, cervi). I punti principali riguardano semplificazione della caccia collettiva, gestione più efficace degli ungulati sul territorio regionale, possibilità di interventi maggiormente incisivi in situazioni di emergenza come nel caso del contrasto alla diffusione della peste suina. I prossimi passi prevedono un passaggio prima in Commissione e poi l’approdo in Aula per il parere di conformità dell’Assemblea legislativa. Successivamente verrà approvato con decreto del presidente della Regione entro la fine di maggio.

Il nuovo regolamento sostituisce quello del 2008 ed è frutto di un lungo confronto realizzato dalla Regione con enti locali, associazioni venatorie, mondo dell’agricoltura, fino alle associazioni ambientaliste e del territorio.
Ha ottenuto parere positivo dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Consiglio delle autonomie locali, l’organo di coordinamento tra la Regione e gli Enti locali.

Gli aggiornamenti, oltre a recepire le principali indicazioni fornite nel Piano faunistico venatorio regionale, tendono anche a rendere più efficace la gestione degli ungulati, in un quadro di forte necessità di individuare misure per il contenimento della fauna selvatica con conseguenze legate all’impatto ambientale ed economico.

Le principali novità consistono in una più razionale gestione dei cinghiali con la semplificazione delle modalità di caccia collettiva, interventi in situazioni di particolare criticità, per esempio diminuendo il numero di componenti delle squadre di braccata (da 40 a 30 e aumentando gli invitati da 5 a 8). Ancora, saranno introdotte in casi straordinari azioni collettive ridotte che prevedono l’autorizzazione della Regione a battute o braccate con un numero inferiore di partecipanti e cani, nel caso di particolari esigenze del territorio.

Il regolamento prevede inoltre l’adeguamento alle norme nazionali, in materia di armi utilizzabili e aggiorna le modalità di intervento in controllo faunistico.

Per quanto riguarda i cervidi, principalmente capriolo e daino, saranno garantiti gli obiettivi del Piano faunistico venatorio in termini di compatibilità con l’ambiente, tutela della biodiversità e della sostenibilità dell’agricoltura, e l’adeguamento all’attuale contesto di gestione delle due specie. Sarà garantita inoltre una gestione del cervo maggiormente in linea con la presenza della specie a livello regionale e aderente alle previsioni recentemente modificate dalla Regione Toscana, con la quale si condivide la gestione delle popolazioni animali che si trovano tra le due regioni.

Le modifiche proposte consentiranno quindi alla Regione una razionalizzazione della gestione degli ungulati su scala regionale nel rispetto dei principali principi di conservazione e compatibilità con le attività agricole, ambientali ed economiche.

Addio alla leggenda Steve Albini: nel 2017 suonò con gli Shellac a Marina di Ravenna

Lo staff di Bronson e Beaches Brew ricordano quel concerto memorabile, nel mezzo di una tempesta di sabbia

Beaches Brew17
Una foto di Francesca Sara Cauli del concerto degli Shellac a Beaches Brew nel 2017

Cordoglio nel mondo della musica per la morte di Steve Albini, figura di culto nel rock alternativo americano, per molti una vera e propria leggenda. Il chitarrista e storico produttore discografico – lavorò tra gli altri a In Utero dei Nirvana – è morto a 61 anni per un infarto.

Steve Albini
Steva Albini a Marina di Ravenna in una foto postata dal Bronson

A ricordarlo (definendosi «distrutti» dalla notizia) anche lo staff del club Bronson e del festival Beaches Brew, dove Albini insieme ai suoi Shellac fu protagonista di un concerto memorabile nel 2017 nel mezzo di una tempesta di sabbia (ne parlava il nostro Francesco Farabegoli a questo link). «Un pioniere sotto molti aspetti» – sottolineano dal Bronson, salutando «una vera leggenda».

A parlare di Albini su queste pagine, ormai dieci anni fa, anche Luca Manservisi nella sua rubrica musicale: a questo link (oltre ad augurargli «lunga vita»…) consigliava anche alcuni dischi tra i tantissimi da lui prodotti.

Ipnosi invece dell’anestesia: per l’Ausl i test in Cardiologia funzionano

Il personale medico e infermieristico del reparto ha seguito un percorso formativo: sollecitazioni verbali, uditive e tattili portano i pazienti alla modificazione voluta dello stato di coscienza. Si prevede di ampliare l’uso della tecnica

infermiere assistenza malatiIpnosi al posto dell’anestesia per alcune procedure nel reparto di Cardiologia di Ravenna. È la novità introdotta da qualche tempo dall’Ausl Romagna. Le tecniche, già da tempo applicate in varie strutture nazionali e internazionali, sono state recentemente utilizzate in due pazienti da sottoporre a ecocardiogramma transesofageo.

L’ecocardiogramma transesofageo richiede l’inserimento di una sonda nell’esofago che può arrecare fastidi al paziente e anche una vera e propria intolleranza alla procedura. Per questo motivo è pratica comune procedere alla sedazione del paziente, tramite la somministrazione di farmaci che, a loro volta, possono però presentare effetti collaterali, e richiedere un periodo di osservazione dopo l’esame che pregiudica l’immediato rientro al domicilio.

Ecco perché da qualche tempo in Cardiologia a Ravenna è stato intrapreso un percorso formativo del personale sia medico che infermieristico, coordinato rispettivamente dal dottor Andrea Rubboli e dalla dottoressa Daria Drudi, che ha portato all’acquisizione di «tecniche di comunicazione ipnotica – si legge nella nota dell’Ausl – in grado di controllare l’ansia e il dolore eliminando così la necessità di sedazione farmacologica per effettuare varie procedure cardiologiche».

Così Ausl spiega nel dettaglio la procedura che sostituisce la sedazione: «Una volta distesi sul lettino e acquisito il loro consenso, i pazienti sono stati invitati a focalizzare l’attenzione su un punto preciso creando con essi un contatto multisensoriale attraverso sollecitazioni verbali, uditive e tattili che hanno portato entro pochi minuti alla modificazione voluta dello stato di coscienza. È stato così possibile effettuare l’ecocardiogramma transesofageo senza necessità di sedazione farmacologica e con un’ottima tollerabilità da parte dei pazienti che hanno poi riferito un eccellente vissuto emotivo caratterizzato dall’assenza di ansia e dolore».

L’Ausl prevede un sempre più ampio utilizzo dell’ipnosi nell’attività clinica della Cardiologia di Ravenna, anche nell’ambito di procedure invasive, e quindi più dolorose quali l’impianto di pacemaker e la coronarografia, dove sono già stati dimostrati ottimi risultati.

Il disegno come esplorazione e relazione: alla scoperta delle tre mostre di Lugo

 

In dirittura finale il progetto Matrice/sette – giunto al suo settimo appuntamento – conta tre mostre sul tema del disegno contemporaneo che saranno aperte fino al 26 maggio (grazie a una proroga) nell’interessante contesto del palazzo razionalista, sede della Cassa di Risparmio e Fondazione del Monte, in piazza Baracca a Lugo.

La prima di queste mostre dal titolo I disegni e le cose nasce da un evento collettivo attivato nel Museo Baracca l’ottobre scorso in occasione della giornata del contemporaneo. Quasi una trentina di artiste e artisti hanno prodotto disegni ispirandosi a oggetti e immagini conservate presso la collezione museale. Questi appunti di viaggio – una sorta di resoconti di un’esplorazione – sono quindi confluiti in questa mostra a cura di Massimiliano Fabbri e Giulia Garuffi che da una parte rilancia il disegno presentando la ricchezza di tecniche e stili individuali, dall’altra stimola a ripensare il museo attraverso una mappa mentale del tutto inedita che attualizza e rivivifica il passato. Fra le opere in mostra, spesso più di una per artista, c’è chi sceglie elementi particolari, visioni parziali e insistite, come nel caso dello strumento a corde individuato da Federico Guerri o delle armi, dei particolari delle divise e dell’abbigliamento nei disegni di Filippo Maestroni e Elena Grossi, anche se è l’immagine dell’eroe a convergere numerosi interventi fra cui quelli vibranti e fantasmatici di Lucia Baldini. Molti degli artisti presenti provengono dal territorio e sono conosciuti come Ana Hillar che disegna una preziosa macchina volante con un tratto netto e minimale, e Sabrina Foschini che raccoglie in un bellissimo allestimento – che potrebbe bene essere integrato nello stesso museo – una serie di fotografie del pilota all’interno di piccoli nidi d’uccello.

A questa mostra si affianca una seconda – Drawing from Motel a cura del collettivo Art Motel – approdata a Lugo dopo le tappe di Bologna e Gerace. Inserita nel circuito della Biennale del Disegno di Rimini, l’esposizione – allestita tramite disegni di piccole dimensioni, numerati e allestiti su tavoli – ha lo scopo di far percepire il polso del disegno e della pittura contemporanea attraverso opere di artisti di generazioni differenti provenienti da tutta Italia. Fra le molte opere ricordiamo la Lettera impossibile di Tullia Mazzotti che propone un omaggio ai testi cancellati o mescolati di Emilio Isgrò, il disegno onirico a grafite del Ciglio di sole di Sergia Avveduti e il coinvolgente paesaggio minimale di Christos Giannopoulos in grado di gettare un ponte fra il mondo visibile e quello delle ombre.

La terza e ultima mostra è una personale di Massimiliano Fabbri: Disegni duemilaventi/duemilaventiquattro si dispongono attraverso sette stanze della sede, ciascuna come un episodio nel tempo. Basato sul principio delle affinità fra la pratica del disegnare e dello scrivere, Fabbri raccoglie in questa mostra la sua produzione grafica avviata su temi e in tempi di vita diversi. Appartengono ad esempio a Inventario Varoli, serie dedicata all’artista di Cotignola, alcuni disegni ispirati alle sculture a cui fanno da contrappunto le trascrizioni delle lettere di Varoli, in particolare quelle scritte all’artista e amica Olga: raffigurata a occhi chiusi come nel bellissimo ritratto della collezione di Palazzo Sforza, il volto della donna viene reiterata da Fabbri in una sequenza dolorosa a occhi chiusi. Fabbri si mette al posto di Varoli nell’azione di ripercorrere con la memoria un viso caro, probabilmente amato, per annullare la distanza del viaggio verso le Americhe che la porta via per sempre. D’altra parte – e lo scrive Fabbri in uno dei testi a parete – il disegno “scava e buca, ricuce frammenti, mancanze e pezzi sparsi cercando di tenerli insieme come un archeologo, perchè ha a che fare, sempre, con la memoria”. Al 2020 appartengono i disegni di Dove lei non è e di L’invenzione della solitudine, due serie diametralmente opposte eppure sintomaticamente simili perché nate dalla stessa imposizione claustrale di un luogo che non si riconosce come proprio eppure in cui si deve stare. Osservare immagini di vulcani, fumi avvolgenti, esplosioni e venti, di sinuosità vegetali e languidezza di fiori, è un modo di assecondare un movimento violento in quiete, giocare con gli opposti di tempesta e immobilità per sopportare la lentezza dei minuti. Se il disegno tenta di coprire la distanza nel tempo e nello spazio o la perdita di qualcuno o qualcosa – e per questo ha tanto a che fare col concetto storico di malinconia – mantiene anche la caratteristica di ripercorrere le linee di uno spazio o di un volto per riconoscere, comprendere meglio ciò che è di fronte. La due belle serie del 2020 e poi 2023 dedicate alla madre dell’artista durante il periodo di quarantena, quando purtroppo si inaugura per lei la malattia dell’Alzheimer, propone una serie di ritratti potenti come esito di un rapporto inedito. Disegnare significa qui guardarsi dritto negli occhi, riuscire a entrare in relazione con la propria madre come mai prima, riconoscendo con attenzione – e quindi mandando a memoria – ogni piccola curva di un sopracciglio, ogni verticale della tempia, opponendo una resistenza di affetto all’azione distruttiva del tempo.

Fino al 26 maggio: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso gratuito

Cordoglio a Ravenna per la morte di Giorgio Benelli: «Una perdita enorme»

Lo ricorda il mondo ambientalista. Fu tra i fondatori anche di Lotta Continua

Giorgio Benelli Foto

In tanti hanno portato il loro ultimo saluto – ieri (8 maggio) in camera mortuaria a Ravenna – a Giorgio Benelli, morto nei giorni scorsi a 81 anni per l’aggravarsi di una malattia di cui soffriva da tempo.

Storico volto dell’ambientalismo locale (noto anche per le sue foto aeree, che aveva pubblicato anche nell’omonimo sito web), protagonista di numerose battaglie, negli anni settanta era stato anche tra i fondatori del comitato locale di Lotta Continua.

Tra i tanti che lo ricordano, Francesca Santarella della sezione ravennate di Italia Nostra: «Enumerare la moltitudine di vicende che seguì e che spesso riuscì a portare a buon fine a favore dell’interesse collettivo è impossibile; lo immagino ancora in volo in una delle sue memorabili escursioni aeree di denuncia sui cieli della nostra città, o sognando la Regina d’Africa, abbracciata per sempre ai rovi della pineta di Marina di Ravenna. Mentre ci sorridi col tuo fare gentile e riservato, ti salutiamo e ti guardiamo un po’ tristi, perché uomini del tuo impegno e della tua sensibilità sono sempre più rari, specialmente qui».

Cordoglio anche da parte dell’associazione Dis-Ordine, che lo ricorda «sempre pronto a documentare, nei modi più strabilianti, con il suo drone o con temerari sorvoli. Gli ex-allievi del 2013 ricordano il rombo del suo aeroplano per fotografare i mandala del progetto di accoglienza delle classi prime del Liceo Artistico di Ravenna sulla spiaggia di Marina di Ravenna. Ricordi indelebili, documenti indistruttibili. Grazie Giorgio».

A ricordare Benelli è anche il comitato Vitalaccia Dura. «Apprendiamo con tanto dolore la scomparsa di Giorgio Benelli, uno dei fondatori del nostro comitato e promotore di tante altre iniziative nel nostro comune, ma non solo, in difesa dell’ambiente e della natura che tanto profondamente amava. Solo per citare alcune delle iniziative a cui ha dato vita: il comitato in difesa della duna di Marina di Ravenna, il blog e il gruppo Ravenna Viva, il sito Foto aeree dove ha testimoniato coraggiosamente con le sue riprese aeree la crescente cementificazione delle nostre campagne, delle spiagge, il ritirarsi delle zone umide. Insieme al Comitato Vitalaccia dura si era impegnato nella difesa del territorio agricolo tra il porto San Vitale e Porto Fuori riuscendo ad evitare la costruzione di un bitumificio a ridosso del paese e, parzialmente, anche il trasferimento dei fanghi di dragaggio portuale in quell’area (purtroppo non interamente riuscito). Senza di lui e Grazia Beggio (anche lei ci ha lasciato qualche anno fa) ambientalisti di lunga data e con tanta esperienza, il nostro comitato non ci sarebbe stato e il nostro impegno per l’ambiente non si sarebbe concretizzato. Durante i nostri numerosissimi incontri abbiamo passato lunghe serate studiando documenti, valutando proposte, iniziative, abbiamo condiviso discussioni, ma anche risate e scambi umani indimenticabili che ci hanno arricchito enormemente. Lo ricordiamo come una persona estremamente disponibile, gentile, riservata e ironica. Una perdita enorme per noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene, ma anche per la nostra città».

Sarà dedicata a Giorgio Benelli, infine, la giornata di mobilitazione ambientalista in programma anche a Ravenna sabato 11 maggio (vedi locandina in fondo all’articolo) promossa dal coordinamento ravennate Per il Clima Fuori dal Fossile e dalla Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna, che lo ricordano così: «Giorgio non c’è più, e ci sentiamo tutte/i un po’ più sole/i. È mancato all’affetto delle sue persone care e di tutte quelle che hanno condiviso con lui pezzi di strada. Uno storico lottatore, autore delle mitiche “foto aeree”, in un’epoca in cui i droni non erano neppure immaginati. Tante battaglie contro le cementificazioni e per la difesa dell’ambiente, prima fra tutte “la duna vive”, lo hanno visto protagonista di prima linea».

Thumbnail IMG 4563

Il Forlì chiede al Coni di sospendere i playoff: il Ravenna può ancora sperare

Terzo ricorso per chiedere la sconfitta a tavolino del Carpi, che domenica scorsa ha già festeggiato il primo posto davanti ai giallorossi

Ravenna Imolese Finale
Il saluto dei tifosi ai giocatori giallorossi al termine dell’ultima partita di campionato contro l’Imolese

Dopo i due ricorsi respinti dalla Lega, il Forlì ne ha depositato un terzo al Collegio di Garanzia del Coni. Il caso è quello che riguarda il giocatore del Carpi (il difensore Cecotti) che avrebbe giocato contro il Forlì nonostante una squalifica da scontare (spiegavamo nel dettaglio l’episodio a questo link).

Il Ravenna Fc è spettatore molto interessato: il Carpi infatti aveva vinto la partita sul campo e in caso di sconfitta a tavolino chiuderebbe il campionato (girone D di serie D) al secondo posto, dietro ai giallorossi, nonostante domenica gli emiliani abbiano già festeggiato la promozione in serie C.

Nel ricorso, il Forlì chiede formalmente al Coni di «disporre la sospensione delle gare playoff del campionato Lnd in programma domenica 12 e domenica 19 maggio fino alla definizione del presente giudizio». Playoff che vedrebbero il Ravenna impegnato contro il Lentigione. Giova sottolineare come anche la vittoria dei playoff non garantirebbe la promozione, ma solo un vantaggio in caso di ripescaggi.

Le scuole in Emilia-Romagna riapriranno il 16 settembre

La giunta regionale ha approvato il calendario 2024-2025

Scuola Zaino Studentessa

Suonerà lunedì 16 settembre la campanella del rientro a scuola per gli oltre cinquecentomila studenti dell’Emilia-Romagna, mentre l’ultima giornata di lezioni sarà il 6 giugno 2025.

La giunta regionale ha approvato il calendario dell’anno scolastico 2024-2025 per tutte le scuole.

Le lezioni saranno sospese in occasione della commemorazione dei defunti, 2 novembre 2024, delle vacanze natalizie dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 e delle vacanze pasquali dal 17 al 22 aprile 2025.

La normativa nazionale stabilisce che l’anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre a un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi. La Regione Emilia-Romagna ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici ed educativi: le giornate complessive sono dunque 205.

Fatte salve le date di inizio e fine lezioni, le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’offerta formativa. Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche. (Ansa.it)

Festival Polis: il genio immortale di Bertolt Brecht nell’attualità di ErosAntEros

Dal prologo di “Santa Giovanna dei Macelli”, con un’ispiratissima Agata Tomsic, alle “Cinque difficoltà per chi scrive la verità” con live electronics e le foto di Michele Lapini

Agata Tomsic Erosanteros

In un’edizione del festival Polis dedicata a un focus internazionale sul teatro contemporaneo dell’area di lingua tedesca, la compagnia ErosAntEros si affida al genio immortale di Bertolt Brecht, con il prologo straordinario Santa Giovanna dei Macelli (andato in scena il 24 aprile) e la ripresa di Sulla difficoltà di dire la verità (tratto dal saggio politico-letterario Cinque difficoltà per chi scrive la verità), che la compagnia aveva portato in scena in forma di lettura concerto nel 2014 e che diventa ora uno spettacolo strutturato. Altra coproduzione del festival presentata in prima nazionale, Sulla difficoltà di dire la verità va in scena il 10, l’11 e il 12 maggio dalle 20 al ridotto del teatro Rasi).

CLICCA QUI PER SCOPRIRE TUTTO IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL GIORNO PER GIORNO

Santa Giovanna dei Macelli fu scritto da Brecht tra il 1929 e il 1931, dopo il successo de L’opera da tre soldi e durante il periodo del suo radicale lavoro sperimentale con i Lehrstücke, forma di teatro modernista sviluppata con i suoi collaboratori dagli anni ‘20 alla ne degli anni ‘30. Economia, capitale, speculazione finanziaria, sfruttamento dei lavoratori sono i grandi temi al centro del dramma, scritto in seguito al crollo della borsa di New York del 1929, che portò gli Stati Uniti prima e l’Europa poi a dieci anni di crisi economica, fallimenti di industrie, abbandono delle terre, disoccupazione, miseria, fino alla Seconda guerra mondiale. In questa versione della storia di Giovanna d’Arco, Brecht la trasforma in Joan Dark, un membro dei Cappelli Neri (un gruppo simile all’Esercito della Salvezza) nella Chicago del XX secolo, questi ultimi impersonati nel lavoro di ErosAntEros dai Laibach, band cult slovena che ha spesso nutrito i lavori della compagnia ravennate. La pièce racconta la battaglia di Joan (un’ispiratissima Agata Tomšic) con Pierpont Mauler (Danilo Nigrelli, perfetto nel ruolo) l’untuoso proprietario di uno stabilimento di confezionamento carni. Come la sua omonima, Joan è una donna condannata, una martire e (almeno inizialmente) un’innocente in un mondo di scioperanti, grassatori e operai squattrinati. Come molte delle opere di Brecht, Santa Giovanna dei Macelli è costellata di umorismo e canzoni come parte della sua struttura drammaturgica epica e tratta il tema dell’emancipazione dalla sofferenza materiale e dallo sfruttamento.

In Cinque difficoltà per chi scrive la verità, del 1935, invece, il drammaturgo tedesco, ormai in esilio, rivolgendosi agli artisti e agli intellettuali, enuncia le regole programmatiche (quasi un manuale di strategia militare) per dire la verità ai deboli e combattere la menzogna dei potenti. ErosAntEros qui decide di divulgare il testo assieme ad alcune poesie dello stesso autore, in una forma che si concentra sul piano sonoro-vocale, con la performance vocale di Agata Tomšic e il live electronics di Davide Sacco, e sul piano visivo con la proiezione di immagini di realtà del fotografo Michele Lapini, sensibile osservatore delle questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale. «Chi ai nostri giorni voglia combattere la menzogna e l’ignoranza e scrivere la verità – scrive Brecht – deve superare almeno cinque difficoltà. Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l’accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; l’arte di renderla maneggevole come un’arma; l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi