lunedì
22 Dicembre 2025

Il Pri passa dall’opposizione alla coalizione per il bis di Graziani come sindaco

Il Pri nell’alleanza di centrosinistra guidata dal Pd per le elezioni amministrative di Alfonsine. Laura Beltrani era capogruppo dell’Edera all’opposizione e ora sarà candidata in una lista della coalizione

Da Sx Venturi Graziani Beltrami FusignaniNella coalizione di centrosinistra a sostegno della conferma di Riccardo Graziani a sindaco di Alfonsine entra anche il Partito repubblicano italiano (Pri). Laura Beltrami, segretaria della federazione provinciale di Ravenna dell’Edera, sarà candidata al consiglio comunale con la lista “Alfonsine Sì Centrosinistra”: «Fino al 2019 mi sono candidata alle amministrative di Alfonsine in autonomia; dal 2024 mi assumo la “responsabilità storica” di entrare in una lista civica in alleanza con il Pd. La decisione è stata frutto di un’analisi di quanto sta accadendo in Italia e in Europa, dove avanza sempre più la necessità di contrastare il populismo e il sovranismo, che rischiano di distruggere l’Europa e di far naufragare l’Italia».

Beltrani sostiene che serva il campo laico, progressista, europeista del centrosinistra: «Un centrosinistra che sappia parlare agli elettori e dare le risposte giuste per governare i problemi. Iniziare il percorso dalle realtà più piccole come può essere il comune di Alfonsine, è un contributo a questa causa. Al candidato sindaco Riccardo Graziani va la mia stima avendo avuto modo in questi ultimi cinque anni di legislatura all’opposizione, di apprezzarne l’impegno, impegno che a volte dai cittadini non è stato percepito in pieno, forse anche per la sua riservatezza. Personalmente, se eletta mi impegnerò come sempre affinché le necessità di tutti i cittadini, soprattutto i più fragili e deboli, abbiano una risposta».

Graziani spende parole dolci per i repubblicani: «In questi anni in cui le difficoltà sono state molteplici, il Pri di Alfonsine con capogruppo Laura Beltrami ha sempre saputo esercitare le proprie funzioni con responsabilità, mai abbandonandosi ad una opposizione acritica. Abbiamo sempre saputo trovare le necessarie convergenze, cercando di fare prima di tutto il bene della comunità».

L’accordo di Alfonsine è un altro tassello che va nella volontà del segretario provinciale Eugenio Fusignani di omogeneizzare, per quanto possibile, la presenza repubblicana nel territorio della provincia di Ravenna e, più in generale, nella regione: «Ovviamente nell’ottica di un respiro che supera i confini municipali e che ha come orizzonte politico la strutturazione di un’area laica, repubblicana, liberal-democratica, riformatrice, europeista ed atlantista utile alla regione e al Paese».

Torri Hamon, la professoressa: «Il territorio non può bloccarsi per musealizzare»

La professoressa Ramona Quattrini è vicedirettrice del dipartimento di ingegneria civile, edile e architettura (Dicea) dell’Università delle Marche che ha seguito il progetto di museo virtuale in cui erano già state inserite le torri Hamon: 290mila euro di fondi europei all’Autorità portuale di Ravenna

Sarom Torri Est 3Le torri Hamon di Ravenna non esistono più. Il 16 aprile è cominciata la demolizione anche della seconda delle due rimaste nell’area dell’ex raffineria Sarom compresa tra Candiano e via Trieste nel tratto tra Pala De Andrè e svincolo con la Classicana. Per radere al suolo la prima erano bastate le due settimane precedenti. La memoria di quei manufatti in cemento armato alti 50 metri, torri di raffreddamento dalla particolare forma iperboloide utilizzate nei processi industriali interrotti nel 1985, resterà nel requiem sui social network, nel film Deserto rosso del 1964 e in un museo virtuale nato sul web tra 2019 e 2021.

Si tratta del progetto Remember nell’ambito delle iniziative dell’Unione europea. Lo scopo è promuovere il turismo attraverso la valorizzazione del patrimonio storico monumentale e immateriale dei porti in chiave turistica e la generazione di nuova economia e nuova occupazione. Oltre a Ravenna sono coinvolti altri sette porti dell’alto Adriatico tra Italia e Croazia: Ancona (capofila del progetto), Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Dubrovnik, Spalato.

Ogni città portuale ha il suo museo virtuale visitabile al sito www.adrijo.eu con foto, video, testi e animazioni inerenti le eredità storico-culturali (la home page si apre proprio con il fotogramma di Monica Vitti nel film di Michelangelo Antonioni). Il totale dei fondi europei messi a disposizione è 2,8 milioni di cui 290mila assegnati all’Autorità portuale di Ravenna.

Le authority dei porti hanno potuto contare su un partner accademico: il dipartimento di ingegneria civile, edile e architettura (Dicea) dell’Università delle Marche. In particolare a occuparsene sono stati i professori Ramona Quattrini, vicedirettrice del Dicea, e Paolo Clini.

Professoressa Quattrini, qual è il principio ispiratore di questo progetto co-finaziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020?
«L’obiettivo è preservare e promuovere le eredità storiche e culturali delle città portuali dell’Adriatico, sia intangibili come culture e tradizioni, che tangibili come edifici e infrastrutture. L’intento era far capire che i porti non vanno visti come posti da cui tenersi lontani, ma sono un luogo di sedimentazione di culture e ognuno ha le sue specificità. Le Autorità portuali hanno cercato di smarcarsi dal ruolo di gestori delle attività più classiche degli scali per aprirsi ad altri orizzonti. Il tutto cercando di unire i fili tra le due sponde dell’Adriatico».

Il prodotto finale è il museo virtuale?
«Con la collaborazione del nostro dipartimento, soprattutto per gli aspetti tecnologici, e del museo di Zara, per gli aspetti più culturali, sono state scritte le linee guida. Le otto Autorità portuali si sono occupate di acquisire dati, preparare testi, realizzare video e modelli 3D nel periodo da gennaio 2019 a giugno 2022».

Sarom Torri EstCome sono state scelte “le opere” da esporre in un museo virtuale?
«Ogni singolo porto ha indicato le sue specificità, cercando corrispondenze fra Italia e Croazia: costruendo così una storia corale».

È corretto quindi dire che con questo progetto i porti cercano di inserire le proprie storie nell’offerta turistica del territorio in cui sorgono?
«È proprio così, infatti la linea di finanziamento europeo riguarda strumenti innovativi per la cultura e il turismo. Il patrimonio tangibile dei porti, in tutte le sue sfaccettature, ha una valenza turistica. Non dobbiamo concepire il museo come qualcosa che riguarda solo il passato ma anche l’oggi e il futuro».

434394706 10231363612343881 7144465887685772519 NLe torri Hamon di Ravenna sono una delle “opere” del porto di Ravenna nel museo virtuale Adrijo. Non è una contraddizione abbatterle?
«La cosa non mi sconvolge. Un bene può essere trasformato o anche abbattuto, soprattutto se ne abbiamo una documentazione che preserva la memoria. Non conosco nello specifico la vicenda delle torri Hamon, ma qualcosa che ha valore patrimoniale non deve essere conservato per forza nella sua interezza. È importante seguire o anticipare le necessità del territorio, nel conservare o modificare. Il valore ereditario delle torri, ad esempio, è nel cinema e quello non potrà mai essere cancellato. Ma il territorio deve andare avanti e non si deve bloccare per musealizzare qualsiasi cosa: le trasformazioni sono accettabili e il digitale garantisce che anche i posteri potranno conoscere lo scenario che li ha preceduti».

Così non si finisce per perdere tutta l’archeologia industriale?
«Non sempre ha senso musealizzare un edificio costruito per una funzione produttiva quando questa viene a cessare. Bisogna capire il contesto: se in sostituzione di un edificio del passato c’è qualcosa che porta più valori da più punti di vista, non solo economico, allora bisogna avere un approccio più disincantato. Il “dov’era com’era” è una ricetta che blocca il nostro paese».

Riparte la biblioteca su ruote della Classense

Il servizio del Bibliobus mette a disposizione libri e dvd per il prestito in zone “scoperte”

Bibliobus Classense

Ripartirà giovedì 2 maggio il Bibliobus, la biblioteca circolante della Classense che mette a disposizione libri e dvd per il prestito da parte dei cittadini residenti nei territori che saranno toccati dal percorso del mezzo, scelti tra quelli che non dispongono di una sede del sistema bibliotecario ravennate, con l’obiettivo di favorire in modo concreto la parità di accesso al patrimonio culturale.

Il servizio, che negli anni ha registrato un incremento di fruitori e un notevole gradimento da parte della comunità e dei turisti, ripartirà con un’ampia offerta: sugli scaffali della biblioteca su ruote si potranno trovare tutti i generi di letteratura, per accontentare lettrici e lettori di tutte le età; inoltre, è possibile fare richiesta di volumi posseduti dalle altre biblioteche ravennati e non solo, ricevendoli al successivo passaggio del mezzo.

Per accedere al servizio basta essere iscritti ad una delle biblioteche della Rete di Romagna e San Marino oppure ci si può registrare per la prima volta allo stesso Bibliobus.

I documenti presi a prestito potranno essere restituiti in qualsiasi biblioteca del sistema bibliotecario urbano oppure al Bibliobus nei successivi appuntamenti.

Questo il percorso del Bibliobus, dal 2 al 31 maggio e dall’1 settembre al 31 dicembre. Le date estive saranno consultabili a partire dai prossimi giorni sul sito della biblioteca.

  • Lido Adriano: area parcheggio di via T. Zancanaro
    1° e 3° venerdì del mese ore 15.30-18
  • Ponte Nuovo: c/o Polisportiva Ponte Nuovo
    2° e 4° mercoledì del mese ore 15.30-18
  • Porto Fuori: area parcheggio di via Combattenti Alleati
    1° e 3° martedì del mese ore 15.30-18
  • Punta Marina: piazza San Massimiano
    4° venerdì del mese ore 15.30-18
  • Ravenna: area parcheggio di via Caorle, 24
    1°, 2°,3° e 4° giovedì del mese ore 15.30-18
  • Ravenna: ia E. Mattei/via Lago di Garda
    1° e 3° mercoledì ore 15.30-18
  • San Pietro in Campiano: via 2 giugno 1946, 2
    2° e 4° martedì del mese ore 9.30-12
  • San Pietro in Campiano: via della Libertà, 1
    2° venerdì del mese ore 15.30-18
  • San Pietro in Vincoli: piazza Foro Boario
    4° martedì del mese ore 15.30-18
  • San Zaccaria: c/o Scuola Primaria di via della Libertà, 464
    3° martedì del mese ore 9.30-12
  • Savarna: piazza Italia
    1° martedì del mese ore 9.30-12
  • Savio: piazzale A. Gridelli
    2° martedì del mese ore 15.30-18

Effetto Pasqua ma non solo: primo trimestre da record per il turismo in provincia

I pernottamenti nel comune di Cervia sono cresciuti addirittura del 106 percento rispetto al 2019

Turisti Ravenna Pasqua
Turisti in centro a Ravenna nei giorni di Pasqua

Un primo trimestre da record, quello del 2024, per il turismo in provincia di Ravenna.

Stando ai dati Istat provvisori, infatti, sono 364.961 i pernottamenti registrati da gennaio a fine marzo nelle strutture ricettive del territorio. Un dato – influenzato dalla Pasqua anticipata, ma non solo – che rappresenta una crescita del 24 percento rispetto all’anno scorso e addirittura del 50,6 percento rispetto allo stesso periodo del 2019 pre pandemia.

I turisti veri e propri, i cosiddetti arrivi, sono stati invece quasi 135mila (+22,1 e +25,5 percento rispettivamente sul 2023 e sul 2019).

A pesare sul totale è l’ottima performance del comune di Cervia che ha registrato quasi 47mila turisti (di cui ben 5.500 stranieri), in crescita di oltre il 50 percento sia sul 2023 che sul 2019, e oltre 112mila pernottamenti, che sono quasi il 50 percento in più rispetto all’anno scorso e addirittura il 106 percento in più rispetto allo stesso periodo pre pandemia.

Risultati simili per i lidi ravennati, con quasi 75mila pernottamenti, mentre l’intero comune di Ravenna ha chiuso il trimestre con oltre 62mila turisti (+12,7 percento sul 2023 e +22,4 sul 2019) e quasi 177mila pernottamenti (rispettivamente +18 e +51 percento su 2023 e 2019).

Quella di Ravenna è la provincia con la migliore performance percentuale di tutta la regione insieme a Forlì-Cesena.

Rifiuti, la Tari aumenta dell’8 percento. «Inaccettabile»

La Pigna contro il Comune di Ravenna. Dal 2025 potrebbe arrivare la tariffa puntuale

Indifferenziato

Aumenti in vista per la Tari, la tariffa rifiuti, ben oltre le percentuali di inflazione. Si parla infatti di circa un 8% in più per famiglie e aziende del comune di Ravenna che dovranno pagare un totale di 35,8 milioni di euro per il servizio, come illustrato in commissione Bilancio dall’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini.

Tra le ragioni dell’aumento ci sarebbero l’inflazione e l’estensione della raccolta porta a porta. Dal prossimo anno la tariffa dovrebbe inoltre diventare puntuale, ovvero si pagherà in base a quanti rifiuti si producono e per le aziende ci potrebbero essere detrazioni.

L’obiettivo confermato è quello del 79 percento di differenziateta entro il 2029.

Contraria agli aumenti l’opposizione con la Pigna in prima linea che già aveva sollevato il tema nei giorni precedenti che puntava il dito peraltro contro il servizio offerto, denito «in continuo peggioramento».

«L’ennesima stangata che dimostra ancora una volta come per il Pd i ravennati siano “polli” da spennare con continui aumenti delle imposte comunali» tuona la lista della consigliera Veronica Verlicchi. «Un aumento inaccettabile tanto più se si considera il fatto che il servizio del gestore Hera-Consorzi Cooperativi della raccolta dei rifiuti urbani è in continuo peggioramento, come testimoniano le innumerevoli segnalazioni che arrivano quotidianamente a Comune e Hera. Una situazione intollerabile alla quale noi de La Pigna ci stiamo opponendo con ogni mezzo, presentando proposte e formulando atti da sottoporre alla votazione del Consiglio Comunale. Evitare l’aumento si può e si deve».

Il 25 aprile in piazza – FOTO – Il sindaco e la Costituzione «antifascista»

L’appello del prefetto: «Basta divisioni»

Piazza gremita a Ravenna per le celebrazioni ufficiali del 25 aprile, 79esimo anniversario della Liberazione.

«Basta divisioni», è stato l’appello del prefetto Castrese De Rosa, riferito alle ormai consuete polemiche nazionali, mentre il sindaco Michele de Pascale ha sottolineato l’importanza della parola «forse difficile da pronunciare» – ha commentato – «antifascista». Come la Costituzione, di cui il sindaco ha letto alcuni articoli in piazza, sottolineando in particolare la richiesta di pace in questo momento delicato a livello internazionale.

«Dovrebbe essere una festa unificante, una festa di tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Purtroppo le sinistre si sono appropriate di questa festa, rendendola di parte e consegnandola alle piazze dell’odio e dell’intolleranza». Così in una nota, invece, il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

Molestie sessuali ai danni di una studentessa: arrestato professore

Prima i complimenti e qualche regalo, poi i presunti abusi. L’uomo è ai domiciliari

scuola insegnante professore
Foto di repertorio

Un professore ultracinquantenne di un istituto superiore di Ravenna è stato arrestato, e si trova ai domiciliari, con l’accusa di avere abusato di una studentessa minorenne che frequenta la stessa scuola.

L’uomo, riporta il Resto del Carlino, è stato raggiunto da ordinanza cautelare emessa dal Gip Andrea Galanti su richiesta del Pm Stefano Stargiotti.

La vicenda, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si è sviluppata a fine 2023 quando l’uomo avrebbe iniziato a rivolgerle complimenti, battute, messaggi e qualche regalo. In altre occasioni ci sarebbero inoltre state molestie sessuali. L’insegnante è accusato di violenza sessuale aggravata. (fonte Ansa.it)

Uil: «Nel turismo non si trova personale perché i salari non sono adeguati»

Il sindacato mette in luce la tendenza delle imprese a privilegiare la forma dell’apprendistato perché ha costi minori rispetto all’inquadramento tradizionale

Adult Bath Towels Bed 1437861(1)«È giunto il momento di chiedersi come mai in pochi ambiscano a un lavoro nel settore turistico. Se non si trovano lavoratori è anche perché i salari nel settore del turismo non sono adeguati, si lavorano troppe ore spesso con parziale regolarizzazione contrattuale». Il sindacato Uil di Ravenna interviene nel dibattito, ormai puntuale ogni primavera, delle difficoltà lamentate dall’imprenditoria turistica nel reperire personale.

«Prima era colpa del reddito di cittadinanza – prosegue la nota del sindacato – e ora è colpa delle presunte limitazioni di applicazione dell’apprendistato per i minori? Se davvero non si trovano lavoratori le aziende hanno provato ad offrire condizioni di lavoro e salariali migliori per attrarre manodopera?».

Il riferimento alla formula dell’apprendistato è da legare alle perplessità del presidente di Confcommercio Rimini: «Un allievo/a dello Scientifico può già lavorare come lavoratore dipendente con contratto stagionale, ma non può essere assunto con l’apprendistato di primo livello poiché tale tipologia di apprendistato è riservata ad altre ipotesi applicative. Forse le aziende mirano a tale forma contrattuale unicamente per risparmiare contributi e retribuzioni: un’apprendista nel turismo è pagato l’80% della retribuzione rispetto ad un lavoratore qualificato. La soluzione al problema della carenza di manodopera potrebbe non essere quella di puntare sugli apprendisti, soprattutto se minorenni».

Uil parla di rispetto delle regole per quelle che sono a tutela di minorenni proprio in quanto soggetti vulnerabili, maggiormente sfruttabili o ricattabili: «È forse giunto il momento di mettere in discussione un modello imprenditoriale obsoleto che non è più in linea con i tempi che cambiano».

I sindacalisti accolgono con favore le recenti dichiarazioni di alcuni imprenditori riminesi che riconoscono un cambiamento culturale nella classe dei giovani lavoratori cambiando il modello da seguire per fare impresa: «Turni giusti, giorni di riposo garantiti con un’attenzione al benessere dei lavoratori. Serve un cambiamento culturale e di mentalità degli imprenditori del settore del turismo, solo così il settore sarà appetibile dai lavoratori che altrimenti sceglieranno altri settori».

La Uiltucs dell’Emilia-Romagna l’anno scorso ha svolto un’indagine sul lavoro stagionale: è emerso che il 73,8 percento dei lavoratori ha pensato di lasciare il lavoro prima della fine della stagione, l’86 percento pensa che il sistema debba cambiare in quanto servono paghe giuste, il 79 percento non si sente adeguatamente retribuito.

«Il contratto collettivo del Turismo, firmato da associazioni quali Confcommercio e Confesercenti, è scaduto da 5 anni e il mancato rinnovo non è certamente imputabile alle organizzazioni sindacali che si stanno battendo da tempo per avere un rinnovo giusto in termini di incrementi salariali. I prezzi dei ristoranti e degli alberghi aumentano ma i salari no. Non è arrivato il momento di redistribuire i profitti?».

Protocollo firmato tra Ausl e Coldiretti per promuovere sani stili di vita a tavola

Cuochi contadini, aziende agricole Campagna Amica, agriturismi Terranostra e Ausl danno avvio a corsi di cucina salutare rivolti a cittadini e pazienti

Firma Protocollo Con PrefettoContribuire a promuovere il benessere nel piatto e la salute quale sano stile di vita alimentare è l’obiettivo del primo protocollo d’intesa tra Ausl Romagna e Coldiretti della provincia di Ravenna. Siglato nella mattinata di oggi, 24 aprile, all’agriturismo Martelli di Borgo Montone, il protocollo parte dal Piano Regionale della Prevenzione 2022-2025 ponendosi in continuità con gli obiettivi e gli indirizzi della Legge regionale 19/2018 rispetto allo sviluppo di sani stili di vita nell’ambito dei servizi sanitari, con l’obiettivo di riuscire a cambiare i comportamenti che determinano un rischio clinico per la salute stessa della persona, in quanto in grado di provocare malattie croniche generative non trasmissibili.

Sulla base delle indicazioni nazionali e internazionali (Linee Guida per una Sana Alimentazione Crea), che ribadiscono la necessità di coinvolgere ed incentivare nel cittadino, soprattutto se già fragile per patologia o altra situazione di difficoltà, la filosofia del corretto stile alimentare, il protocollo siglato tra Ausl Romagna e Coldiretti Ravenna darà attuazione a specifici percorsi di educazione teorico–pratico rivolti al miglioramento delle abitudini alimentari dei cittadini e/o pazienti con il coinvolgimento ove possibile anche di familiari e/o caregiver.

«Coldiretti Ravenna – spiega il presidente Nicola Dalmonte – già attiva sul fronte della promozione del cibo salutare, della filiera corta e dell’educazione alimentare attraverso i mercati, le aziende agricole e gli agriturismi delle reti Campagna Amica e Terranostra, nonché mediante il coinvolgimento del patronato Epaca e dei Movimenti Donne Impresa, Giovani Impresa e Senior – ritiene fondamentale questa nuova collaborazione con Ausl e si impegna ad offrire sia le materie prime utili agli interventi laboratoriali in coerenza alla rotazione stagionale sia, in ciascun distretto sanitario della provincia di Ravenna, un’adeguata location funzionale all’esecuzione dei laboratori pratici di cucina salutare che vedranno in cattedra i cuochi contadini di Terranostra affiancati ovviamente dal personale Ausl».

«Attraverso questi percorsi formativi – spiega la direttrice della Sanità pubblica, Raffaella Angelini – ci poniamo l’obiettivo di far conoscere le diverse tipologie di alimenti, le loro capacità nutrizionali, una corretta composizione di pasto completo e salutare, introdurre la conoscenza e la differenza tra abbinamenti alimentari corretti e abbinamenti da evitare, in quanto capaci di interferire con eventuali terapie mediche, ma anche far comprendere quanto sia importante riuscire a garantire la rotazione dei nutrienti nel corso della giornata, e non ultimo vogliamo incentivare un approccio costante ad una alimentazione corretta e sana che possa essere facilmente acquisita come abitudine alimentare all’interno delle famiglie con o senza soggetti fragili».

I percorsi di educazione alimentare teorico–pratica, il cui calendario e programma sarà divulgato nelle prossime settimane sui canali Ausl – saranno infatti aperti a tutti i cittadini-consumatori che intendano acquisire competenze relative alla preparazione di pasti che siano al tempo stesso salutari e gustosi attraverso l’utilizzo di prodotti, quanto più possibile freschi, territoriali, a filiera corta, stagionali e correttamente abbinati, al fine di consentire al partecipante di raggiungere e conservare nel tempo un reale ed effettivo benessere fisico e psicologico.

I laboratori pratico-didattici di cucina salutare si svolgeranno in ciascuno dei tre distretti sanitari della provincia (Ravenna, Lugo e Faenza) con la collaborazione dei cuochi contadini associati a Coldiretti e alle reti Campagna Amica-Terranostra rappresentati oggi da Gianluca Martelli, titolare dell’Agriturismo Martelli, sede su Ravenna dei corsi, nonché Presidente di Terranostra Ravenna, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio rurale di Coldiretti. «Promuovere il benessere e il gusto nel piatto partendo da prodotti locali, a km zero e di stagione e soprattutto rispettando ed esaltando le caratteristiche nutrizionali di tali  prodotti, è ciò che negli agriturismi Terranostra facciamo quotidianamente – afferma Martelli – bene, dunque, questa nuova collaborazione con Ausl che ci consentirà di educare al mangiar sano in un momento storico in cui origine e trasparenza delle produzioni e, quindi di ciò che rischia di finire sulle tavole degli italiani, è costantemente minacciato dal falso made in Italy che giunge dai Paesi Ue ed extra Ue».

A Marina Romea ponti delle feste con centinaia di posti auto in meno sul lungomare

Lavori in corso in un tratto di un km di viale Italia per realizzare la pista ciclopedonale. Il Comune promette la conclusione per giugno

Foto 1Marina Romea dovrà affrontare gli afflussi turistici per i ponti festivi del 25 aprile e 1 maggio con centinaia di parcheggi in meno sul lungomare, così come già successo a Pasqua. Sul lato mare di viale Italia, nel tratto di un chilometro compreso tra via delle Valli e viale Ferrara, sono in corso da novembre i lavori da 750mila euro voluti dal Comune (con fondi Pnrr) per la realizzazione di un percorso ciclopedonale di tre metri di larghezza. Il cantiere occupa lo spazio riservato a quasi tutti i posti auto con un restringimento temporaneo della carreggiata. A lavori ultimati i posti auto scenderanno da quattrocento a duecento (non potranno più essere a spina di pesce ma dovranno diventare per forza in linea).

Foto 2Un’ordinanza comunale dello scorso autunno, ha ricordato di recente il consigliere di opposizione Alvaro Ancisi (Lpr), fissava l’esecuzione in quattro stralci tra il 27 ottobre 2023 e il 10 gennaio 2024. Alla fine di gennaio lo stesso Ancisi presentò una interrogazione al sindaco denunciando il cantiere fermo da tempo e le opere svolte sembravano corrispondere, secondo il cronoprogramma del progetto esecutivo, ad appena una settimana di lavoro. Il verbale di ripresa dei lavori allungò il termine per il completamente al 14 marzo 2024. Il 13 marzo l’amministrazione comunale, accogliendo la richiesta di proroga presentata dall’impresa appaltatrice, ha dilazionato il termine dei lavori di 90 giorni, cioè fino al 12 giugno.

Nella seduta del consiglio comunale dello scorso 26 marzo è intervenuta l’assessora Federica Del Conte (Lavori pubblici) per fare il punto alla vigilia di Pasqua, rispondendo al question time presentato da Ancisi: «I lavori hanno subito un ritardo per modificare la posizione in cui verrà sistemata l’illuminazione. Può anche darsi che l’impresa edile all’inizio non abbia impiegato un numero adatto di maestranze. Confermo che l’opera sarà fruibile per l’inizio della stagione che va considerata all’inizio di giugno quando chiudono le scuole». Del Conte ha comunque assicurato che nel clou della stagione balneare non ci saranno cantieri a intralciare le attività turistiche: qualora i lavori non fossero ultimati, verrebbero comunque interrotti per essere ripresi dopo l’estate, così come accaduto nel 2023 a Marina di Ravenna con il Parco marittimo negli stradelli retrodunali.

Per quanto l’assessora fissi l’inizio della stagione con la chiusura delle scuole, gli operatori della località turistica sono pronti per accogliere la clientela già ora e non mancano i timori per i disagi che potrebbero incidere sulla fruibilità del lido.

Una giornata per riscoprire la tradizione rurale delle croci a protezione del grano

Il 3 maggio all’azienda agricola Montone e poi al museo della vita contadina iniziative per recuperare le usanze della campagna

CS 83 Santa CroceUna croce con rami per ogni campo di grano da lasciare anche dopo il raccolto perché soltanto la forza della natura avrebbe potuto distruggerle. È l’antica pratica delle tradizioni rurali nota come “croci di maggio” perché si usava apporre le croci il 3 maggio.

E proprio il prossimo 3 maggio il Consorzio agrario di Ravenna, l’Associazione culturale La Grama e la pro loco di Russi promuovono una giornata di appuntamenti dedicati al “Giorno della Santa Croce” per la riscoperta di quelle tradizioni contadine che richiamavano alla memoria antichissimi riti di fertilità, cristianizzati e collegati alla celebrazione del ritrovamento della Croce di Cristo.

La giornata inizia alle 8 all’Azienda agricola Montone, Podere Sant’Anna (via Ravegnana 359) con la benedizione a cura di Don Luca e la piantumazione della Santa Croce a protezione del raccolto. A seguire, buffet e intrattenimento musicale con Luciano Ricci. Alle 18 alla Pieve di San Pancrazio la messa presieduta da Don Giorgio e la benedizione delle croci.

A conclusione della giornata al museo della Vita Contadina in Romagna di San Pancrazio, in via XVII Novembre 2/a, si terrà una serata divulgativa sul tema delle tradizioni rurali locali.

Una usanza locale, presente soprattutto nel contado, è quella di porre delle frasche alle finestre, il primo giorno di maggio. È possibile fotografare la propria finestra addobbata il primo maggio e inviare la foto all’indirizzo email proloco@comune.russi.ra.it entro il 2 maggio. Le migliori fotografie verranno presentate nel corso della serata del 3 maggio.

A Godo una giornata di sport e gastronomia per tutti con ciclismo, baseball e calcio

Il 5 maggio in via Rivalona dalle 8 le società sportive locali si presentano per invitare i giovani a scoprire le attività. Fuochi d’artificio in serata

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Una veduta dall’alto dei ragazzi impegnati nei tornei giovanili svolti a Godo

Il campo sportivo di via Rivalona a Godo, frazione del comune di Russi, ospita la prima festa dello sport. Appuntamento per domenica 5 maggio quando le società locali di calcio, baseball e ciclismo uniranno le forze per presentarsi al grande pubblico, in particolare bambini e ragazzi, dando a tutti la possibilità di avvicinarsi al mondo dello sport, di provare varie discipline e infine di scegliere quella più congeniale. Il tutto accompagnato da uno stand gastronomico aperto a pranzo e cena. A tutti i piccoli partecipanti verrà consegnato un gadget a ricordo della giornata. In caso di maltempo la festa sarà rinviata (per informazioni 338-8283997).

La giornata proporrà un articolato programma di varie iniziative volto a incuriosire chi vorrà partecipare. Ogni società metterà a disposizione i propri tecnici e atleti, che presenteranno le rispettive discipline. «Ci si divertirà – anticipano le società organizzatrici – si starà insieme, si giocherà, si mangerà, si ascolterà musica, si avrà modo di conoscere gli sport da vicino e, perché no, di innamorarsene per poi iniziare a praticarli. Speriamo di riuscire a coinvolgere molti giovani e di poterli affascinare».

Programma

Ore 8 – Apertura cancelli. Iscrizione alla pedalata Ciclostorica La Godese, 40 km di percorso nella campagna. All’arrivo… Pasta Party!

Ore 10.30 – Partita di campionato di baseball under 12

Ore 12 – Apertura stand gastronomico.

Ore 15 – Partita di Slow pitch. Ciclo cross per tutti i bambini ciclomuniti e con caschetto. Partita di campionato di calcio II Categoria

Ore 18 – Apertura stand gastronomico. Musica e divertimento con Marioromario e Angelo Savini.

Ore 20 – Chiusura della festa con fuochi artificiali

Riviste Reclam

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