venerdì
19 Dicembre 2025

Ragazzine scomparse, i genitori a Napoli per cercarle: «Nessuna notizia»

Sofia e Michelle, 13 e 12 anni, non sono andate a scuola e poi hanno fatto perdere le loro tracce

Ragazze Scomparse

[+++ AGGIORNAMENTO +++ Le due ragazzine sono state ritrovate sane e salve in un B&B di Napoli]

«La situazione al momento è in stallo, non si sa nulla. L’ultimo contatto del cellulare di nostra figlia è stato a Napoli e oggi siamo anche noi qui, in giro per il territorio a cercarla».

A dirlo il padre di Sofia, 13enne scomparsa il 27 marzo insieme all’amica 12enne Michelle. Le due ragazzine sarebbero dovute andare a scuola ad Alfonsine ma non sono mai arrivate in classe. Sono in corso ricerche coordinate dalla Procura di Ravenna e la prefettura ha attivato le altre prefetture in Italia.

I cellulari mostrerebbero come le due adolescenti abbiano raggiunto in treno il capoluogo campano. Michelle avrebbe anche scritto ad un’amica conosciuta online, dicendole che aveva intenzione di andarla a trovare a Napoli. «L’ultima traccia del cellulare di mia figlia è stata a Napoli – aggiunge il padre – e poi più niente. Non sappiamo chi possano aver raggiunto le ragazze». (Ansa.it)

Il Centro visite della Salina riapre tra pedalate, gite in barca e degustazioni

Nella prima parte della stagione, le escursioni saranno organizzate solo nel fine settimana e nei festivi

Fenicotteri

Il Centro visite della Salina di Cervia riaprirà venerdì 29 marzo e resterà aperto tutti i fine settimana e i giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, fino al 16 giugno, quando entrerà in vigore l’orario di alta stagione.

A partire dal 29 marzo, tutti i venerdì sarà possibile partecipare alla nuova escursione “Riflessi dorati: pedalata con degustazione al tramonto”, una scampagnata guidata in bicicletta in uno dei momenti più suggestivi della giornata, con a seguire una degustazione di prodotti tipici alla Locanda Acervum.

In occasione delle festività pasquali (sabato 30, domenica 31 e lunedì 1 aprile) prenderà il via la “Passeggiata lungo la via dei nidi”, (riproposta in seguito ogni sabato, domenica e festivo). Si tratta di un’escursione adatta a tutta la famiglia per scovare, muniti di binocolo, la fauna della Salina cervese e i suoi comportamenti, tra uccelli in cova, momenti di corteggiamento e accudimento dei piccoli e tecniche di difesa del nido.

Tra le iniziative in programma per i prossimi weekend, e sempre in partenza a Pasqua, anche l’escursione “In barca alla scoperta dei fenicotteri”, un giro in barca elettrica con partenza alle ore 16 che permetterà di avvistare diverse specie di uccelli della Salina da una prospettiva diversa. Un breve tratto di passeggiata permetterà poi di avvicinarsi alle vasche dove, con un po’ di fortuna, si ammirano i celebri fenicotteri. Il sabato, l’escursione in barca viene proposta anche al tramonto, con una visita lungo il canale circondariale della Salina di Cervia.

Da domenica 31 (e in seguito tutte le domeniche e i giorni festivi, compreso il 1 aprile) torna “Salina, bici & brunch”, una pedalata che passa dalla Salina Camillone, per “scoprire i segreti dell’Oro Bianco”, e prosegue poi lungo la nuova pista ciclabile per avvistare le diverse specie che vivono in quest’area del Parco del Delta del Po. Al termine della gita è previsto un brunch dolce e salato alla Locanda Acervum.

Per partecipare alle escursioni è necessario acquistare anticipatamente i biglietti sul sito di Atlantide.

Eni demolisce le due torri Hamon nell’area ex Sarom: «Cadono calcinacci»

Manufatti in cemento armato alti 55 metri, divenuti un simbolo dello skyline di Ravenna anche grazie al film Deserto Rosso

Monica Vitti Deserto RossoEni demolirà le due torri Hamon rimaste a Ravenna nell’area della ex raffineria Sarom sulla banchina destra del canale Candiano lungo via Trieste. Si tratta di manufatti in cemento armato alti 55 metri utilizzati come torri di raffreddamento nell’ambito dell’attività industriale di un tempo. Lo ha reso noto il sindaco Michele de Pascale perché oggi, 27 marzo, Eni ha presentato al Comune di Ravenna la “comunicazione di inizio lavori asseverata” (Cila) per la demolizione.

Eni ha comunicato che le verifiche effettuate sulle torri hanno dato esiti negativi in termini di sicurezza, e conseguentemente la definitiva decisione di demolirle: «L’intervento di demolizione si rende necessario e non rimandabile anche per ragioni di sicurezza, vista la vetustà e lo stato di conservazione delle torri che risultano interessate da fenomeni di disgregazione con possibile caduta di calcinacci, fenomeno ben visibile e già in essere». L’intervento di abbattimento è connesso alla realizzazione del progetto, più volte annunciato dall’Autorità portuale, di un parco fotovoltaico per la produzione di energia a servizio del porto.

«Sebbene non risultino atti formali di tutela storico-paesaggistica – afferma De Pascale –, le torri rappresentano senza dubbio un simbolo nello skyline ravennate, con cui la comunità ha un legame affettivo, e che sono entrate nella memoria collettiva, anche grazie al film Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, opera di riferimento nella storia del cinema italiano. Le torri Hamon rappresentano inequivocabilmente un pezzo di storia del passato industriale di Ravenna ed è sicuramente d’effetto e in un certo senso emblematico che in una zona dove ieri c’era un grande stabilimento di raffinazione di idrocarburi, oggi nasca un grande polo per la produzione di energie rinnovabili».

Parte il cantiere del bike park all’ex ippodromo di Ravenna: ecco come sarà

Intervento da 2,1 milioni di euro, finanziato dal Pnrr

 

Pianta Progetto Bike ParkSono in procinto di partire i lavori per la realizzazione del bike park all’ex ippodromo di Ravenna. Nella seduta di ieri, martedì 26 marzo, la giunta del Comune ha approvato il progetto definitivo esecutivo. L’intervento, del valore di 2,1 milioni di euro, sarà realizzato con fondi Pnrr, nell’ambito di un appalto integrato, da un raggruppamento avente quale mandatario il consorzio Cear e quale mandante l’ingegner Luigi Pagano, a capo dei progettisti che fanno parte del raggruppamento. Il soggetto che si è aggiudicato l’appalto ha infatti provveduto anche alla redazione del progetto definitivo-esecutivo.

Il Comune ha consegnato ufficialmente i lavori all’impresa oggi, mercoledì 27 marzo, e gli interventi partiranno già dal mese di aprile.

A far partire il progetto una petizione promossa dal comitato Amici del Ciclismo nel 2020, come ricorda il sindaco Michele de Pascale, orgoglioso di aver colmato una lacuna «dotando Ravenna di un impianto non solo per le attività della bicicletta ma anche per il pattinaggio».

L’intervento consiste nella realizzazione di un ciclodromo (bike park) in asfalto interamente scoperto, che insiste in gran parte sull’attuale pista dell’ippodromo – i percorsi sono stati previsti adattandoli al vecchio perimetro della pista dell’ippica che rimane così identificabile – e in parte sull’area verde interna, nella sua parte a nord, nonché di una pista per pattinaggio. I circuiti sono concepiti per permettere gare ciclistiche lungo l’ovale o seguendo un percorso più articolato e sinuoso, ma anche percorsi di allenamento di lunghezza minore ed anche per gli utenti più piccoli.

La conformazione dei percorsi è concepita in modo tale che nel corso delle attività d’allenamento non ci sia impedimento alla fruizione dell’area verde interna in cui vengono praticate le altre attività.

Oltre al ciclismo sarà possibile praticare il pattinaggio a rotelle in un anello espressamente dedicato da 200 metri e in un tratto di pista promiscuo dove sarà possibile praticare entrambe le discipline. Inoltre, saranno sempre attivi ed agibili i campi da calcio e calcetto attualmente esistenti.

Nel dettaglio, l’impianto risulta quindi costituito da:
– pista ciclodromo per eventi agonistici e per allenamenti, di lunghezza pari a 1250 e 1230 metri per le due configurazioni possibili. Il solo anello esterno ha invece uno sviluppo di 885 metri.
– pista ad anello per il pattinaggio da 200 metri.
– pista per pattinaggio su strada da 300 metri (tratto in promiscuità con il ciclismo).
Le piste per il ciclismo hanno larghezza costante di 5 metri. Per il pattinaggio le piste hanno larghezza di 5,50 metri per l’anello e di 6 per il circuito stradale.

Inoltre, nella zona a nord delle stalle sarà realizzato, su una superficie di circa mille metri quadri, un percorso di pump track (circuito di dossi, curve sopraelevate e discese appositamente progettato per essere percorso senza pedalare, ma semplicemente “pompando”, generando cioè slancio attraverso i movimenti in su e in giù del corpo) con finitura in asfalto.

Durante la presentazione alla stampa del progetto sono intervenuti anche alcuni membri del direttivo del Comitato Amici del Ciclismo di Ravenna (https://bit.ly/comitatoamicidelciclismo_ra), l’associazione promotrice del Ravenna Bike Park attiva dal 2021, che hanno donato al Comune di Ravenna l’opera d’arte realizzata dall’artista americano Michael Valenti per sostenere una raccolta fondi che lo stesso comitato avvierà nel prossimo autunno per finanziare la realizzazione all’interno dell’ex ippodromo di uno spazio con ostacoli e percorsi dedicati allo sviluppo delle abilità di guida in bicicletta, uno spazio di puro divertimento dedicato ai più piccoli che non è previsto nell’intervento finanziato dal PNRR.

Ravenna Bike Park Valenti«Nei mesi scorsi – affermano i rappresentanti del Comitato – abbiamo contattato via Instagram numerosi artisti stranieri che lavorano sul tema ciclismo per chiedergli di contribuire alla nostra prossima raccolta fondi donandoci alcune delle loro opere da poter utilizzare come ricompensa per i futuri donatori. Qualcuno di loro ci ha regalato alcune stampe e poster mentre lo statunitense Michael Valenti (https://veloist.com/), forse per le sue indubbie origini italiane, si è subito appassionato al nostro progetto e ci ha proposto di realizzare un’opera tutta per noi. Abbiamo così lavorato insieme a lui fornendogli le informazioni sul luogo in cui il Bike Park si sarebbe realizzato, sulla sua storia, sui suoi aspetti caratteristici e quello che ne è uscito è una bellissima opera d’arte in cui un fantino in maglia giallorossa a rombi, cavalca una bicicletta nell’anello dell’ippodromo tra la tribuna liberty e i pini. Per noi è stato amore a prima vista e siamo molto contenti e orgogliosi che l’amministrazione abbia deciso di farla diventare l’immagine ufficiale del futuro Ravenna Bike Park».

Ruba elettrodomestici da 400 euro nel supermercato dove lavora, operaio denunciato

Fermato dai carabinieri impegnati nei controlli notturni per contrastare il fenomeno dei furti nella zona industriale

IMG 20240313 WA0015Poco prima di terminare il turno di lavoro nel magazzino del supermercato, ha prelevato alcuni elettrodomestici per un valore complessivo di circa 400 euro e li ha caricati in auto ma in strada l’uomo è stato fermato dai carabinieri che l’hanno denunciato per furto. È successo a Massa Lombarda.

I carabinieri della stazione locale, nel corso di servizi di controllo del territorio finalizzato alla repressione e prevenzione di reati contro il patrimonio nelle ore notturne, erano di passaggio nella zona industriale del paese e hanno fermato la vettura in transito. All’interno dell’abitacolo e nel portabagagli c’erano i prodotti nuovi. Gli accertamenti immediati hanno permesso di verificarne la provenienza.

Il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il presunto responsabile indagato in stato di libertà per furto aggravato.

Vendeva alcolici fuori dagli orari previsti: chiuso dal questore un minimarket

Violata l’ordinanza del sindaco di Ravenna in viale Baracca

2024.03.26 Chiusura Art.100 Del Tulps

Il questore di Ravenna, Lucio Pennella, ha disposto la chiusura per quindici giorni di un minimarket in viale Baracca, in applicazione dell’articolo 100 del Tulps.

Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata di oggi (26 marzo) dal personale della divisione di Polizia amministrativa della questura.

In più occasioni è stata accertata la vendita di alcolici al di fuori degli orari previsti, in contrasto con l’ordinanza del sindaco di Ravenna che vieta, come nel caso di specie, ai locali di vicinato ubicati in determinate zone e privi di aree attrezzate e di spazi allestiti, la vendita e somministrazione di bevande alcoliche dalle 18 alle 8 del giorno successivo.

Una nuova modalità per il rilascio del passaporto in questura per chi ha urgenze

La questura di Ravenna comunica che, già da qualche giorno, è stata introdotta una nuova modalità nell’agenda per la prenotazione per il rilascio del passaporto. La nuova agenda prioritaria, che si affianca a quella ordinaria (raggiungibile al link https://passaportonline.poliziadistato.it/), consentirà al cittadino residente nella provincia di Ravenna di ottenere un appuntamento in tempi brevi nel caso abbia la necessità di partire entro 30 giorni.

In tal caso, una volta effettuato l’accesso, il cittadino potrà scegliere una data disponibile nei 15 giorni successivi e fissare l’appuntamento prioritario al quale si presenterà con la ricevuta della prenotazione, il modulo di richiesta del passaporto compilato in tutti gli estremi, l’autocertificazione dell’urgenza e i documenti comprovanti la necessità dichiarata.

Nel caso in cui il cittadino non riuscisse a fissare un appuntamento utile neanche con la modalità prioritaria, vi è una terza strada offerta dal sistema di prenotazione, ovvero la possibilità – sempre in caso di comprovate urgenze – di stampare un modulo di autocertificazione reperibile sullo stesso sito e consegnarlo in Questura negli orari di apertura dell’Ufficio Passaporti (da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30).

Il rilascio del passaporto sarà così assicurato nei tempi richiesti dall’utente.

Una grande opera a mosaico nella rotonda Andorra di Fornace Zarattini – FOTO

Un investimento di Net Seals, realizzato da Marco Santi e Gruppo Mosaicisti Ravenna, prendendo spunto da Galla Placidia

È stata inaugurata la “nuova” rotonda Andorra, su via Faentina, a Fornace Zarattini, arricchita da una grande opera a mosaico. Si tratta di un intervento voluto da Net Seals, una delle principali realtà insediate all’interno del vicino centro Mir.

L’incarico era stato affidato circa due anni fa al noto mosaicista Marco Santi (la cui attività ha sede anche al Mir) e al Gruppo Mosaicisti Ravenna. Si tratta di un’operazione, totalmente finanziata da privati (con il sostegno di diverse realtà della zona danneggiate dall’alluvione), che complessivamente supera i 100 mila euro di costo, e che prevede anche la futura manutenzione.

L’opera di design urbano progettata è specificamente pensata per una rotonda. Si tratta di due fiori stellati, che prendono spunto dai mosaici di Galla Placidia e sono realizzati con la tecnica musiva ravennate bizantina: sono stati installati con una particolare inclinazione nel terreno, per evitare che la rifrazione del sole possa infastidire gli automobilisti.

«Davvero un bel colpo d’occhio – ha commentato il prefetto Castrese De Rosa, dopo l’inaugurazione – in una delle zone simbolo dell’alluvione di un anno fa a Ravenna. Un bel biglietto da visita per chi entra ed esce dalla città».

«Desidero ringraziare l’azienda Net Seals – ha aggiunto invece il sindaco Michele de Pascale – per aver pensato e realizzato questa preziosa opera d’arte, che abbellisce la principale via di accesso alla città, e l’azienda Tecnomat che ha costruito la rotonda, nell’ambito delle opere di urbanizzazione afferenti al proprio insediamento commerciale».

A Faenza una raccolta firme per salvare la parrocchia e far restare i frati in città

A preoccupare cittadini e fedeli, non solo l’abbandono spirituale, ma anche la dertificazione del centro storico. Le adesioni apriranno in occasione delle festività Pasqua

Chiesa San Francesco Foto R1

«Fate restare i frati in città». L’appello è quello di un gruppo di cittadini e fedeli faentini che, preoccupati dalla possibile dipartita dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali dalla parrocchia di San Francesco, prevista il prossimo anno, hanno inviato  lo scorso gennaio una lettera al Ministro Provinciale dell’Ordine, frate Roberto Brandinelli, per chiedere di non abbandonare la comunità di Faenza e il loro quartiere, al Vescovo della Diocesi, per chiedere informazioni sul destino pastorale della comunità parrocchiale e infine al Sindaco, segnalando forte preoccupazione per l’impatto urbanistico, territoriale e sociale sulla città di un ulteriore abbandono di una zona del centro storico fortemente a rischio di desertificazione. L’Ordine ha reagito all’invio della nota con confermando con apparente fermezza il trasferimento, ma nessuna risposta è giunta dagli ambiti locali, né sono state trovate occasioni di incontro e dialogo tra la comunità parrocchiale e la Diocesi. Per questo motivo, è stato rivolto un nuovo appello alla cittadinanza che prevede una raccolta firme per chiedere più cura verso Faenza e il suo centro storico.

La parrocchia di San Francesco infatti rappresenta un simbolo di identità culturale per la città e garantisce l’attività pastorale, la gestione della Caritas e un gruppo scout, oltre che essere un presidio sociale e culturale in una zona che, a seguito delle alluvioni dello scorso maggio, presenta numerosi edifici abbandonati ed è a forte rischio di desertificazione urbana.

Nella stessa area del centro storico, infatti, è già stato dimesso il complesso di Sant’Ippolito (ad oggi completamente inutilizzato) e quello di Santa Chiara, momentaneamente utilizzato per l’accoglienza di famiglie faentine colpite dalle alluvioni o ucraine fuggite dalle zone di guerra, ma su cui oltre questa fase di necessità non vi è ad oggi alcun progetto.
Oltre a questi, altre realtà presenti in zona come l’agenzia delle entrate e i vigili del fuoco sono in via di trasferimento. Si tratta di un’area molto ampia del centro storico, che con i suoi oltre 35.000 metri quadrati ne occupa quasi un quarto.

La raccolta firme per la salvaguardia della parrocchia è aperta a tutti i cittadini e inizierà in occasione delle celebrazioni del Venerdì di Pasqua, all’esterno della chiesa di San Francesco, nel parco pubblico della piazza, e proseguirà nei giorni successivi in occasione delle messe in parrocchia. Sono stati coinvolti dal gruppo di fedeli anche alcuni esercenti commerciali della zona, che ospiteranno la petizione e permetteranno di sottoscriverla negli orari di apertura, oltre ad altre associazioni faentine che hanno espresso di voler appoggiare questa iniziativa.

Una settimana di incontri per conoscere e promuovere la cultura rom

Una mostra fotografica, appuntamenti formativi e proiezioni gratuite di film sul tema dell’antizinganismo, tra cui “A Ciambra”, pellicola premiata a Cannes e vincitrice di due David

romanì

Un’occasione per conoscere meglio la cultura rom e le storie di alcune persone rom italiane e del faentino. Questa l’idea alla base della prima “Settimana per la promozione della cultura delle popolazioni Rom e Sinti”. Il progetto, ha ricevuto il finanziamento nazionale dall’Unrar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell’ambito delle attività per la promozione della cultura romanì e per il contrasto dell’antizinganismo.

Si parte il 30 marzo, alle ore 17.30, con l’inaugurazione della mostra “Sulle orme di una comunità invisibile – il popolo Rom Faentino” a cura del fotografo Giampiero Corelli in collaborazione con la giornalista Barbara Gnisci, al Fontanone di Faenza. La mostra, a entrata gratuita, resterà aperta fino al 13 aprile, tutti i giorni tranne i lunedì (dalle 1 alle 19).

Si prosegue poi con la proiezione, sempre ad accesso libero, di due film sul tema al Cinema Europa di Faenza, il 2 e l’8 aprile. Il primo appuntamento sarà con “Io, rom romantica” una commedia della regista italo-bosniaca Laura Halilovic, che ha scelto di raccontare la sua storia di adolescente romanì della periferia di Torino e di come è diventata regista. Questa commedia vuole riprodurre i tentativi di integrazione, i pregiudizi, i rapporti tra le culture visti dalla prospettiva di una giovane romanì. Il secondo film è “A Ciambra”, di Jonas Carpignano, una storia drammatica ambientato a Gioia Tauro che racconta la vita di un giovane protagonista all’interno della piccola comunità Rom in Calabria. La pellicola è stata presentata e premiata a Cannes nel 2017, nella sezione Quinzaine de Réalisateurs e  ha vinto due David di Donatello.

Durante la settimana sono infine previsti due incontri di formazione per gli Assistenti sociali, gli insegnanti e le persone interessate all’argomento: il primo il 4 aprile, dalle 14.30 alle 16.30 alla Sala Bigari in Piazza del Popolo, dove Giulia di Rocco (Avvocato e mediatrice culturale) tratterà tema dell’inserimento scolastico e del ruolo della donna.

Il secondo è previsto l’8 Aprile, dalle 10.30 alle 12.3o nella Sala del Consiglio di Piazza del Popolo, sarà curata da Giorgio Bezzecchi (Docente universitario di cultura romanì e mediatore culturale) e tratterà della cultura Rom e Sinti in generale e legata al nostro territorio.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire alla città, alle sue scuole e alle realtà impegnate sul sociale un’occasione di formazione e sensibilizzazione per approfondire la conoscenza della comunità di cultura Rom e Sinti, al di là degli stereotipi. Il progetto è stato curato da Villaggio Globale cooperativa sociale in collaborazione con il Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina, Acer Ravenna, Associazione Farsi Prossimo e Associazione Papa Giovanni XXIII.

“L’urlo di Gaza” a Ravenna, un dialogo con Yousef Hamdouna sulla Palestina

Il responsabile dell’Ong EducAid ha fatto recentemente visita alla Striscia con la “carovana solidale” per portare aiuti alla popolazione

yousef hamdouna
Yousef Hamdouna, responsabile dell’Ong EducAid per la Striscia di Gaza, è un palestinese che da ottobre 2023 si trova a vivere in Italia. A inizio marzo è tornato nella sua città, Gaza, con la “carovana solidale” promossa dall’Associazione delle Ong Italiane che è eccezionalmente riuscita a passare il valico di Rafah per portare aiuti ad una popolazione civile ormai stremata.
Hamdouna sarà il protagonista del dibattito di mercoledì 27 marzo (ore 20.45) organizzato dal Coordinamento per una libera informazione nella Sala Ragazzini di Largo Firenze. Si tratta del quinto incontro dell’associazione, introdotto da Paolo Secci (Ravenna in Comune) e con la partecipazione di Luca Dubbini, (Coordinamento Palestina LibeRa), in dialogo con Hamdouna.
«Una voce libera che ci racconterà quello che realmente succede in quella striscia ,e le enormi sofferenze della popolazione civile vittima innocente di una feroce aggressione israeliana – comunicano dall’associazione in una nota alla stampa. – Il Coordinamento per una libera informazione è a fianco del popolo palestinese che da decenni lotta per la sua libertà e denuncia il fatto che questo orribile genocidio riguarda tutti, perché nessuna sanzione è stata fino ad oggi presa contro Israele e contro il governo di Netanyahu.  Come se non bastasse il nostro paese, obbedendo agli ordini americani e della Ue – che è la loro portavoce in Europa – continua a stare a fianco di Israele, partecipando anche alle operazioni militari nel Mar Rosso».

Un weekend dedicato al mondo del “green”, tra mostre, bancarelle e incontri

In occasione di “Giardini e Terrazzi” il Pavaglione ospiterà 40 espositori Nel resto del centro saranno organizzati una serie di incontri collaterali dedicati alla sostenibilità

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Dopo circa trent’anni di storia nel bolognese, “Giardini e Terrazzi” (la mostra mercato dedicata alla cura del verde privato e pubblico) arriva a Lugo, per un weekend di esposizioni ed eventi nel cuore della città.

Il 6 e 7 aprile sono infatti attesi negli spazi del Pavaglione 40 espositori, accompagnati da una serie di incontri e appuntamenti collaterali come presentazioni di libri, mostre e convegni sul tema della sostenibilità ambientale. Oltre a piante e fiori sarà possibile acquistare anche arredi e attrezzature da giardinaggio, abbigliamento, artigianato artistico, prodotti benessere, articoli per animali domesitci e prodotti tipici locali.

Tra gli eventi correlati all’iniziativa, gli incontri alla Biblioteca Comunale Fabrizio Trisi, la mostra Forever Flowers organizzata da  A.N.G.E.L.O. Vintage Palace di Lugo, un’esposizione di fotografia, dipinti e installazioni curata dal green designer Roberto Malagoli nella sede di Banca Generali Private della città. Il Caffè Letterario ospiterà invece lo scrittore torinese Carlo Tosco, e all’erboristeria Clorofilla si parlerà di benessere tutto al naturale.

A precedere “Giardini e Terrazzi” il convegno di giovedì 4 aprile, “Sguardo al Futuro più sostenibile e Rispettoso per l’Ambiente”. Nella sala Baracca della Rocca Estense si alterneranno le voci di amministratori, relatori e testimoni per raccontare esperienze concrete e dirette su come vivere secondo la pratica dell’ecosostenibilità, e qualche suggerimento su come migliorare in questo percorso.

Per Oddone Sangiorgi e Jacob Kovo curatori ed organizzatori di “Giardini&Terrazzi – vE’rde &Friends” : «La scelta di Lugo come location della mostra ha trovato, oltre ai numerosi espositori dei comparti interessati, la possibilità di creare una rete di collaborazioni: prima fra tutte quella con il Comune nelle varie articolazioni, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; le varie associazioni di categoria e il Consorzio “In Bassa Romagna”, che hanno reso possibile l’articolato programma di iniziative culturali ed informative e le attività a corollario della mostra mercato. Sono stati considerati inoltre altri elementi importanti, come il tessuto economico e sociale del territorio e l’opportunità di ospitare la manifestazione nello storico e funzionale portico del settecentesco Pavaglione».

Dal Consorzio In Bassa Romagna interviene anche Fausto Mazzotti: «Consideriamo la manifestazione un volano capace di contribuire a ridare fiducia alle imprese dopo i fatti dell’alluvione. Con il circuito “a Pranzo ed a Cena con i Fiori e le Piante” costituito da ristoranti e pubblici esercizi della Bassa Romagna, i visitatori di Giardini e Terrazzi potranno
gustare portate o interi menù a tema che utilizzano nella preparazione i fiori edibili e le piante, rinnovando una storica tradizione romagnola».

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