domenica
14 Dicembre 2025

Francesco De Gregori in concerto questa estate in piazza a Cervia

Al via le prevendite per il tour del cantautore romano

De Gregori

Il 28 luglio Francesco De Gregori sarà in concerto in piazza Garibaldi, a Cervia, per l’unica data in Romagna del grande cantautore romano, che torna in tour a distanza di oltre 2 anni.

Sul palco, De Gregori proporrà al pubblico i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato dalla sua band composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Primiano Di Biase (hammond), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni). Corista: Francesca La Colla.

Aprirà i concerti Angela Baraldi, già ospite di alcuni tour del cantautore romano, la prima volta nel 1993.

Prevendite disponibili da oggi, venerdì 8 marzo, alle ore 18 sui circuiti abituali. Per informazioni sui biglietti: www.friendsandpartners.it.

In provincia le imprese guidate dalle donne sono il 21,3 percento del totale

I dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio, che ha appena eletto le nuove componenti del comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile

DonneElette dalla giunta della Camera di Commercio, per il triennio 2024-2026, le nuove componenti del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di Ferrara e Ravenna (qui l’elenco delle componenti del Comitato appena nominato che procederà alla elezione della presidente e vice nel corso della sua sua prima riunione).

Il presidente Guberti e il vice presidente Govoni hanno espresso alle presidenti uscenti, Antonella Bandoli e Gisella Ferri, la loro più viva gratitudine «per l’impegno, il contributo di idee e l’intelligenza relazionale profusi, in una logica di collegialità, a sostegno delle attività, dei programmi e dei progetti promossi in questi anni dai comitati».

Scopo del Comitato, quello di «sviluppare iniziative ed avanzare proposte per favorire la parità di genere, concretizzare e tradurre in progetti ed azioni le aspettative e le necessità delle donne imprenditrici ed aspiranti imprenditrici, costruire un legame più forte tra esse e le Istituzioni dei due territori». Tanti i progetti realizzati nei tre anni appena trascorsi: dalla facilitazione all’accesso al credito alla formazione personalizzata, dall’informazione sulle opportunità di investimento alla concessione di contributi a fondo perduto per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ed il consolidamento di quelle esistenti.

In provincia di Ravenna erano 7.873 (il 21,3% del totale), le imprese femminili alla fine del 2023, quota più elevata della media regionale (21,1%) e di poco inferiore a quella nazionale (22,2%). 32 unità in più rispetto al 2022, con una concentrazione stabile nel tempo, per lo più nei Servizi (36,7%), nel Commercio (23,9%) e nel Turismo (13,3%), che vede positiva la performance della maggior parte dei settori di attività. Cervia (23%) e Ravenna (22,8%) i comuni con il più alto tasso di femminilizzazione, il più basso nel comune di Bagnara di Romagna (16%).

È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sui dati del Registro delle Imprese.

L’andamento è determinato in particolare dalla movimentazione delle imprese femminili giovanili e straniere. A fine 2023 le imprese femminili a cui è possibile attribuire i caratteri di under 35 erano 686, pari all’8,7% delle imprese in rosa ravennati. Una quota ancora ridotta (nel 2022 erano l’8,6%) ma più elevata rispetto allo stesso indicatore riferito alle non femminili (6,2%), a conferma che il tessuto produttivo femminile resta mediamente “più giovane” di quello maschile. Sono concentrate per lo più nel commercio (24,6%) e nei servizi alle persone (18,1%) e la consistenza, in termini di variazione percentuale, delle attività di giovani donne evidenzia una tendenza positiva (al netto delle cancellazioni d’ufficio) che conduce ad un +1,2%, contro la tendenza invece negativa in Emilia-Romagna e mediamente in Italia (rispettivamente, -3,3% e -4,3%, rispetto al 2022). Alla stessa data, le imprese femminili straniere sono risultate 1.088, pari al 13,8% del totale delle imprese rosa ravennati (l’incidenza per le non femminili si ferma al 12%). Sono diffuse, in particolare, nel commercio (29,7%), alloggio-ristorazione (17,2%) e servizi alle persone (15,7%); rispetto al 2022 hanno fatto registrare un forte incremento tendenziale (+7,5%) ed è stata la crescita delle imprese femminili straniere a determinare grandissima parte dell’evoluzione positiva complessiva delle imprese femminili. Le imprese femminili gestite da donne nate all’estero, in 12 anni sono risultate sempre in aumento, con una variazione percentuale più intensa (+93,7%) rispetto alle straniere non femminili (+32%). E anche nel 2023, al netto delle chiusure d’ufficio, le iscrizioni sono state superiori alle cessazioni.

Le “donne di Ravenna” nella mostra a cielo aperto di via Zirardini

Sui muri i ritratti di personaggi con un legame speciale con la città. Ecco l’elenco

Donne Via Zirardini Ravenna

È stata inaugurata questa mattina, 8 marzo, la mostra a cielo aperto di via Zirardini, in centro a Ravenna, dedicata alle donne, che sarà visibile fino al primo aprile.

La mostra, alla sua seconda edizione, è dedicata in particolare a quelle donne nella storia che sono nate o vissute a Ravenna, o che con Ravenna hanno comunque avuto un legame speciale, a partire dall’imperatrice Teodora, che non visitò mai la città, ma che fece avere la sua immagine per la Basilica di San Vitale, immagine che solo qui è ancora perfettamente conservata dopo tanti secoli.

Accanto a lei una galleria di donne impegnate in campi diversi: religiose, benefattrici, educatrici e dottoresse. Sono tutte donne reali: per alcune di loro i ritratti sono ben definiti, per altre si tratta di immagini sbiadite riprodotte in piccole dimensioni per sottrarle all’oblio cui rischiano di essere destinate. Ecco l’elenco, così come fornito dal Comune di Ravenna in una nota inviata alla stampa.

Amalasunta, Regina degli Ostrogoti (Ravenna, tra 495 e 498 d.C. – Bolsena, 30 aprile 535 d.C.). Figlia del re Teodorico, con la morte del padre, nel 526, divenne reggente del regno degli Ostrogoti in nome del figlio Atalarico. Donna dalla grande visione politica, continuò sulla strada tracciata dal padre.

Antonia Alighieri, monaca e benefattrice (Firenze, fine XIII secolo – Ravenna, dopo il 1371) Figlia di Dante Alighieri; alla morte del padre (1321) si fece monaca col nome di suor Beatrice nel Monastero di Santo Stefano degli Ulivi a Ravenna.

Adriana Tavelli “Madre Andreana” (Ravenna, 1546 – 1613). Rimasta vedova all’età di 28 anni di Girolamo Tavelli, si incammina verso la strada della consacrazione alla fede. Nel 1582 mette a disposizione la sua casa accogliendo fino a 12 giovani che aspirino alla convivenza comune seguendo le “regole et ordini” da lei stessa scritte, dando vita alla Congregazione Francescana delle “Vergini di San Giuseppe” detta comunemente delle Tavelli.

Giulia Pascoli “Suor Chiara” (Ravenna 1638- 1687). Nata a Ravenna nel 1638, ebbe un’educazione religiosa e quando suo fratello Carlo si rese Cappuccino col nome di Frate Antonio Felice anche lei volle seguire le sue orme e diventare Cappuccina. Dopo molte difficoltà, durate circa 15 anni, nel 1675 fondò il Monastero delle Cappuccine nella casa di sua madre e lei divenne suor Chiara.

Costanza Ghika Rasponi (Valacchia (Romania)1835 – Ravenna 1895). Costanza Ghika Rasponi è stata la principale fautrice della nascita di Croce Rossa a Ravenna, che viene fondata il 15 aprile1888 presso la residenza di famiglia, Palazzo Rasponi Murat. Nel 1875 fondò una commissione di patronesse al fine di avviare una Società Operaia Femminile di Mutuo Soccorso. Le sopravvissero i figli Giulio, presidente di Croce Rossa; Luisa, coinvolta nella gestione delle proprietà della famiglia; Eugenia, imprenditrice ed attivista.

Gabriella Rasponi Spalletti (Ravenna 1853 – Roma 1931) Gabriella diviene membro dell’Unione delle dame di Croce Rossa Italiana e si occupa di preparare materiale sanitario, raccogliere fondi e nuove iscrizioni. Fondatrice di una scuola di ricamo, che negli anni diviene una società cooperativa di mutuo soccorso ed istituto professionale femminile, è presidentessa del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, la cui prima riunione si tiene nel 1908. Obiettivo del CNDI era di giungere a una progressiva emancipazione civile della donna, in ambito educativo, sociale e lavorativo, per giungere alla emancipazione politica.

Maria Ponti Pasolini (Gallarate 1856 – Roma 1938). Consapevole delle condizioni delle donne lavoratrici, nel 1883 fonda a Coccolia una scuola di ricamo per giovani donne e nel 1903 promuove le Industrie Femminili Italiane, un consorzio di cooperative e imprese con lo scopo di impedire lo sfruttamento della manodopera e di migliorare le condizioni economiche delle lavoratrici.

Proserpina Isotta Gervasi (Castiglione di Ravenna 1889 – Modena, 1967). Si laureò in Medicina all’Università di Bologna, e poi si specializzò in Pediatria nel 1919, diventando la prima dottoressa in Italia a diventare medico condotto. Iniziò a lavorare nelle campagne ravennati dove era conosciuta come “la dottoressa dei poveri” o l’“angelo in bicicletta”. Donna elegante e di grande cultura ha frequentato i salotti nei quali la conversazione attraversava i luoghi dell’arte e della cultura; famosa anche per la sua passione per i motori e per il volo in cui dimostrò essere un’antesignana. Le sono stati conferiti diversi riconoscimenti per la sua carriera medica.

Argia Drudi “la dottoressa dei poveri” (Castiglione di Ravenna 1901- 1957). Seguendo la sua vocazione, entrò nell’Istituto di Santa Teresa del Bambino Gesù diventando Suor Argia. Spronata da Don Angelo Lolli, riprese gli studi e, lavorando di giorno e studiando di notte, recuperò tutti i gradi scolastici fino ad ottenere la maturità classica. A 40 anni si iscrisse a Farmacia e, conseguito il titolo, decise di laurearsi anche in Medicina e Chirurgia. Così a 46 anni diventò la dottoressa di Santa Teresa.

Libera Musiani (Ravenna, 1903 – 1987). Nel 1948 è tra le fondatrici del Gruppo mosaicisti dell’Accademia di Belle Arti. Il suo nome compare anche tra le liste delle crocerossine. Negli oltre 50 anni di carriera affermò il proprio talento nell’arte e nel mestiere, operò in tutta Italia e all’estero non solo come restauratrice e copista ma anche come artista.

Natalina Vacchi (Ravenna, 1914-1944). Nata a San Pietro in Vincoli nel 1914 da un’umile famiglia di braccianti si iscrisse clandestinamente al PCI nel 1942 e poco dopo entrò a far parte della Resistenza ravennate, traendo in salvo Arrigo Boldrini nel settembre 1943. Arrestata in seguito all’uccisione del brigatista nero Leonida Bedeschi (Catìveria) venne maltrattata in carcere e condannata a morte per rappresaglia assieme ad altri 11 prigionieri. Fu impiccata all’alba del 25 agosto 1944, presso il Ponte degli Allocchi, dopo essere stata costretta ad assistere all’esecuzione di tutti i suoi compagni.

Giorgina Danesi (Ravenna 1922- 1982). Dopo essersi diplomata in ragioneria si trasferisce a Firenze per seguire la scuola per ostetriche completata nel 1952. Ritornata in Romagna inizia a collaborare con la dottoressa Gervasi mettendo a frutto la competenza acquisita. Insieme sono state le promotrici della sanità diffusa nel territorio, accomunate dall’uso della bicicletta per raggiungere i propri assistiti e dall’impegno per migliorare la vita delle persone, in particolare aiutando le donne e i loro figli.

Isotta Fiorentini Roncuzzi (Ravenna, 1925 – 2016) Laureata in Chimica Industriale, i suoi studi sulle tecnologie del mosaico antico e contemporaneo l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Tantissimi sono gli studenti che da lei hanno appreso la tecnologia del mosaico presso l’Istituto Statale d’Arte e presso la scuola di Restauro del Mosaico di Ravenna. Co-fondatrice dell’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei nel 1980 a Ravenna, ne è stata per più di 20 anni Presidente. A lei si deve la realizzazione del Parco della Pace.

Mirca Modoni Georgiou (Ravenna 1950 – 2005). Pedagogista tra gli anni ’80 e ’90 ha seguito con metodi particolarmente innovativi, semplici ed efficaci, le insegnanti delle Scuole dell’infanzia del Comune di Ravenna nella costruzione di percorsi didattici finalizzati allo sviluppo della fantasia e delle abilità creative dei bambini e delle bambine. Studiosa e ricercatrice ha scritto “Le donne di Ravenna: ritratti femminili dal XV al XX secolo”, “Gugù migliaia di bambini nella mente”, “La Principessa Pinaccia”.

Si tratta di un progetto di Ravenna Tourism in collaborazione, la Casa delle Donne e Rosetta Berardi, con la collaborazione dell’Istituzione biblioteca Classense.

Legacoop ha premiato le prime 8 imprese con la certificazione della parità di genere

Legacoop Certificazione Festa Donna

Legacoop Romagna in occasione della Giornata internazionale della Donna ha deciso di premiare le otto imprese associate che per prime hanno conseguito la Certificazione di genere, avvalendosi del percorso e delle competenze presenti nella rete servizi associativa da circa due anni.

Il presidente Paolo Lucchi ha consegnato i riconoscimenti questa mattina, 8 marzo, a Ravenna nella sede di Legacoop Romagna, alla presenza dei rappresentanti di Cad, Il Cerchio,  Formula Servizi, Agrisfera, Ravenna Teatro, Deco Industrie, Federcoop Romagna e Kineo Energy e Facility (gruppo Copura).

Sono circa 2.300 le lavoratrici e i lavoratori che fanno riferimento a queste otto realtà pioniere, che insieme sviluppano un valore della produzione di quasi 400 milioni di euro.

La certificazione di genere prende in considerazione molti aspetti: il linguaggio e l’organizzazione, l’equità salariale, la promozione di tracciati di carriera equi e la lotta contro gli stereotipi di genere. Per le aziende che vi aderiscono sono previsti incentivi importanti, come vantaggi fiscali e premialità nei bandi pubblici. Federcoop Romagna è stata tra le prime società di consulenza a livello nazionale ad offrire un servizio dedicato a questo tema.

Nell’occasione, è stato presentato anche il piccolo omaggio simbolico che Legacoop e Federcoop Romagna hanno consegnato a tutto il personale in occasione della Giornata della donna: una bustina di semi di fiori prodotta dall’Ortolano e imbustata da coloro che frequentano il centro socio-occupazionale di Cervia “Ikebana” della cooperativa sociale San Vitale.

La visione più moderna e profonda dell’arte della cartapesta in mostra a Cotignola

Il museo Varoli ospiterà l’esposizione in due atti dell’artista californiano Christian Holstad, tra opere realizzate con materiali di recupero e critica sociale

Cotignola (RA), Christian Holstad, Courtesy L’artista E Victoria Miro, CC BYNC SA 3.0

La sede di Palazzo Sforza del Museo Varoli di Cotignola inaugurerà sabato 9 marzo alle ore 17 “Salve”, la mostra dell’artista statunitense Christian Holstad, nata all’interno di un più ampio progetto di indagine e valorizzazione della cartapesta nell’arte contemporanea sviluppato dal curatore Gioele Melandri.

La sensibilità di Holstad per diverse tematiche che riguardano l’utilizzo di questa tecnica nella sua dimensione più profonda e moderna, si sposano alla perfezione con la cornice offerta dal museo civico dedicato all’artista della cartapesta Luigi Varoli. La mostra si focalizzarà su concetti come  il rifiuto e lo scarto, e la trasformazione di questi ultimi in una possibile risorsa, mettendo così in risalto molte delle contraddizioni interne che caratterizzano lo sviluppo dell’attuale società dei consumi. Si tratta la prima personale di Holstad in Romagna, terra in cui l’artista trascorre la maggior parte del suo tempo da ormai diversi anni.

Cordoni in velluto, carrelli della spesa, microfoni, gioielli, armi, uova e serpenti sono solamente alcuni dei principali eidola che Holstad cerca di demitizzare attraverso una sua personale e visionaria legge del contrappasso. Questi moventi non riguardano solamente il contenuto semantico e narrativo dei lavori dell’artista, ma anche la realizzazione fisica degli stessi; nelle proprie opere infatti Holstad predilige l’utilizzo di materiali di riuso (come ad esempio la carta di giornale, le potature degli alberi da frutto e la plastica raccolta dall’immondizia) o di tecniche canonicamente non associate alla produzione di opere d’arte (oggetti realizzati all’uncinetto, vasellame plasmato al torniopasta fresca e, naturalmente, cartapesta).

In mostra, la cartapesta è intesa dunque come un “innesco”, una suggestione che orienta la nascita e lo sviluppo di un evento espositivo che si articola in due atti indipendenti, ma logicamente connessi l’uno con l’altro.

Il primo atto, dal titolo A flutter of butterflies atop debris to reach our gentle heights, sarà presentato in occasione dell’inaugurazione e prevede l’esposizione di una grande installazione inedita di Holstad intitolata Gentle Parade e composta da una distesa di carrelli della spesa deformati, spanciati e genuflessi, su cui fluttueranno delle farfalle in cartapesta: un invito alla gentleness e alla delicatezza, intese come un possibile gesto di resistenza e di rispetto nei confronti di una società civile che si sta muovendo verso altre direzioni. In questa sezione verranno inoltre esposte le sculture di carta realizzate dall’artista alla fine degli anni Novanta, assieme a una nuova produzione di questo ciclo di opere, appositamente ideata per l’occasione.

Il secondo attoHello, che aprirà al pubblico venerdì 12 aprile, sarà invece dedicato ai disegni realizzati con carta di giornale, prodotti dall’artista a partire dagli anni Novanta e provenienti da diverse collezioni private italiane, europee ed americane. La mostra occuperà anche gli spazi della Chiesa del Pio Suffragio, a pochi metri dal Museo Varoli, dove saranno installati alcuni lavori scultorei di Holstad.
Nella stessa giornata sarà proposto un evento curato dall’associazione culturale Magma, che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’evento espositivo. Questa sezione fa inoltre parte del circuito Off della Biennale del Disegno di Rimini e sarà la prima occasione internazionale per considerare e valorizzare in maniera organica questo importante corpus di lavori dell’artista.

L’esposizione è promossa dal Comune di Cotignola con un contributo di Gruppo Hera, e sarà accompagnata da un catalogo e un programma di visite guidate e laboratori didattici ispirati al lavoro dell’artista californiano. La mostra sarà aperta il venerdì dalle 16:30 alle 18:30 e sabato, domenica e giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15:30 alle 18:30.

Per informazioni www.museovaroli.it | Tel. 0545 908810 – 3204364316

A Solarolo il centrosinistra “candida” una consigliera comunale dell’opposizione

L’avvocata 45enne Maria Diletta Beltrani corre per la poltrona di sindaca con l’obiettivo di «rappresentare l’intera comunità»

MariaDiletta.Beltrani

Situazione politicamente fuori dagli schemi a Solarolo – comune colpito duramente dall’alluvione dell’anno scorso – in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno. Il sindaco del centrosinistra attualmente in carica, Stefano Briccolani, ha infatti annunciato l’intenzione di non ricandidarsi, dopo un solo mandato, e il Pd ha deciso di sostenere una candidatura totalmente civica, quella di Maria Diletta Beltrani, avvocata di 45 anni.

Si tratta della capogruppo in consiglio comunale della lista civica We Are The People, che oggi incassa dunque il sostegno del centrosinistra, contro cui invece si era schierata cinque anni fa (con candidata a sindaca Elisabetta Vignando), ottenendo tra l’altro un sorprendente 28,4 percento alle Amministrative del 2019 (quasi 10 punti in più dell’allora lista di centrodestra).

La sua candidatura, oggi, «si pone come obiettivo quello di rappresentare l’intera comunità – si legge in una nota – e ambisce a fare il bene del territorio nel segno della responsabilità e della collaborazione tra tutte le forze che hanno a cuore il proprio paese». A sostenere la Beltrani sarà Uniti per Solarolo che viene definita come «una lista civica unitaria, un progetto che mira ad aggregare tutto il paese dopo i tragici eventi dell’alluvione e che orienta il proprio operato all’ascolto di tutti i cittadini, rendendoli partecipi dell’amministrazione del Comune».

«La mia – sono le parole di Maria Diletta Beltrani – è una candidatura che nasce dall’amore profondo che provo per il nostro paese e da un impegno sincero per il suo sviluppo. Intendo perseguire un percorso di crescita sociale ed economica, valorizzando appieno il grande potenziale che la nostra comunità possiede. Durante l’alluvione, la solidarietà è stata indispensabile per questo territorio e per la gente che lo abita. Tutti hanno dato prova della loro forza e del loro grande cuore. Occorre proseguire in questo percorso, rimboccandosi le maniche tutti insieme senza divisioni o speculazioni politiche.  In quest’ottica, ho accolto con favore l’appoggio del centrosinistra, con cui condividiamo l’entusiasmo per quanto ancora c’è da fare. Sono certa che insieme possiamo portare a termine il lavoro iniziato. Da qui a giugno spero di avere modo di confrontarmi con il maggior numero di persone, indipendentemente dalle provenienze politiche, per acquisire da tutti consigli e proposte, oltre ad illustrare la mia visione, costruendo così assieme il futuro di Solarolo».

Lite fra due uomini per una prestazione sessuale non pagata, 24enne arrestato

Ha tentato di aggredire anche i carabinieri con un coltello da cucina

Taser CarabinieriUn 24enne è stato arrestato dai carabinieri dopo che aveva tentato di aggredirli con un coltello da cucina. È successo nei giorni scorsi in via Pallavicini, nel quartiere della stazione di Ravenna.

I carabinieri erano giunti sul posto per la segnalazione di una violenta lite tra lo stesso 24enne e un 51enne. I militari hanno faticato a dividerli e il più giovane – in evidente stato di alterazione, presumibilmente per l’assunzione di droghe – se l’è presa anche con loro, venendo poi immobilizzato grazie all’utilizzo della pistola a impulsi elettrici “taser”. Dovrà rispondere di resistenza a Pubblico ufficiale e tentata estorsione. Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso infatti che la lite sarebbe da ricondurre al mancato pagamento da parte del 51enne della somma pattuita per una prestazione sessuale.

Nel pomeriggio del 4 marzo, il giudice del tribunale di Ravenna ha convalidato l’arresto del giovane, sottoponendolo all’obbligo di firma a un comando dell’arma dei carabinieri e al divieto di avvicinamento al 51enne.

A Conselice l’ex vicesindaco del Pd si candida contro il Pd

Gianfranco Fabbri guida la lista civica “Con voi – Insieme per ripartire”

Con Voi Insieme Per Ripartire

Quello che fino a pochi giorni fa era il tesoriere del Pd di Lavezzola si candida a sindaco contro lo stesso Pd. Succede a Conselice, dove Gianfranco Fabbri a due mesi dalle dimissioni da vicesindaco della giunta di centrosinistra guidata dalla sindaca uscente Paola Pula, ha presentato ufficialmente la propria candidatura con la lista civica “Con voi – Insieme per ripartire”, nata nelle scorse settimane anche sull’onda lunga delle esigenze e delle proteste post alluvione.

La presentazione è avvenuta nella serata del 7 marzo al kartodromo davanti ad alcune centinaia di persone.

Gianfranco Fabbri
Gianfranco Fabbri

Fabbri aveva deciso di dimettersi da vicesindaco (con deleghe importanti a Polizia locale, Urbanistica e Lavori pubblici) motivando la propria scelta per una presunta «mancanza di fiducia» avvertita da parte di sindaca e resto della giunta.

Oggi la decisione di candidarsi contro quella stessa maggioranza di centrosinistra, che si presenta alle elezioni sostenendo il giovane assessore uscente Andrea Sangiorgi.

Fabbri, naturalmente, ha annunciato le proprie dimissioni dal Pd, assicurando però che la nuova lista civica resterà distante dai partiti.

La nave con il giovane migrante morto a bordo è sbarcata in Sicilia

Dopo le polemiche politiche è stato deciso di non farla arrivare fino a Ravenna

Sea Watch
Foto Maria Giulia Trombini per Sea Watch

La Sea Watch 5 non ha dovuto navigare fino a Ravenna, alla fine. Nella notte, su indicazione del Viminale, la nave che trasportava circa cinquanta persone migranti e anche il corpo di un 17enne morto ha potuto fare sbarco a Pozzallo, in Sicilia, evitando diversi giorni di viaggio fino all’Emilia-Romagna. Il caso della Sea Watch 5 era montato ieri (7 marzo), quando la Ong aveva segnalato che un ragazzo era morto a bordo.

Dopo le polemiche, anche politiche, per la decisione di far arrivare fino a Ravenna una nave con un cadavere a bordo (senza una cella frigo adatta a conservare il corpo in modo dignitoso) nella serata di ieri Sea Watch ha fatto sapere che alla nave era stato assegnato un nuovo porto, quello di Pozzallo. L’arrivo e lo sbarco sono avvenuti nella notte.

Striscione di solidarietà per lo studente picchiato a colpi di catena

Il 4 marzo l’aggressione davanti all’istituto Ginanni in via Carducci

WhatsApp Image 2024 03 07 At 18.07.09Nei pressi dell’istituto tecnico commerciale Ginanni di Ravenna è comparso stamani, 7 marzo, uno striscione con un messaggio di solidarietà per lo studente che nei giorni scorsi è stato aggredito e picchiato in strada da altri alunni della scuola.

I compagni, infatti, accusano alcuni adulti presenti in zona di non essere intervenuti.

È successo tutto in via Carducci attorno alle 14.20 del 4 marzo all’uscita da scuola. Gli screzi sarebbero iniziati durante le ore scolastiche con la promessa di incontrarsi fuori per regolare i conti. La vittima dell’aggressione è stata colpita con una catena al volto e soccorsa dall’ambulanza. Sul posto si sono portati gli agenti della polizia locale che hanno identificato l’aggressore.

Un open day per presentare la ristrutturazione dell’asilo nido alluvionato

Aprono le iscrizioni al prossimo anno scolastico che vedrà la ripresa delle attività al Mazzanti. Il 12 marzo la presentazione dell’intervento di recupero da 840mila euro

Nel corso dell’anno scolastico 2024-2025 riaprirà l’asilo nido comunale Mazzanti a Conselice, dopo la ristrutturazione per i danni dell’alluvione, e in occasione dell’avvio del bando di iscrizione ai nidi d’infanzia dell’Unione della Bassa Romagna è in programma un open day dedicato alla presentazione della nuova scuola. Appuntamento per martedì 12 marzo alle 17.30 nell’aula magna Garbesi delle scuole medie di via Di Vittorio di Conselice.

I lavori, affidati alla ditta Rama srl, sono realizzati grazie a un finanziamento di 840mila euro erogato nell’ambito del Pnrr. L’intervento permetterà di rendere la struttura più sicura e più efficiente dal punto di vista energetico. Saranno completamente rifatti i servizi igienico-sanitari e saranno anche aumentate le aperture sul cortile, per promuovere il rapporto del bambino con lo scorrere delle stagioni, grazie a una migliore osservazione dell’ambiente esterno.

Oggetto di rifacimento anche il miglioramento sismico (pavimentazioni, tinteggiature, controsoffitti), gli impianti elettrico e termoidraulico e tutte le finiture della struttura. La riqualificazione energetica avverrà attraverso la sostituzione degli attuali serramenti e con la realizzazione del cappotto termico.

Le coperture saranno dotate di un tetto metallico a bassa pendenza per migliorare l’impermeabilizzazione e garantirne una migliore manutenibilità nel tempo.

Nel perimetro esterno del fabbricato è previsto un intervento di razionalizzazione dei percorsi esterni che consisterà nel realizzare una fascia pedonale di bordo, in materiale composito con fibre naturali e cementizie e facilmente riciclabile, in grado di consentire il regolare esodo dagli spazi interni, comprese le uscite di sicurezza. La fascia di bordo consentirà l’accesso di tutte le aree abbattendo le barriere architettoniche oggi esistenti.

Nave ong con un morto, il sindaco garantisce il funerale: «Governo senza logica»

De Pascale critica la scelta di assegnare il porto di Ravenna che richiederà più di 4 giorni di navigazione con il cadavere di un naufrago 17enne senza cella frigorifera. L’avvocato Maestri invita la ong e il primo cittadino a fare denuncia alla procura

GH7TL25acAEOaelIl sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha annunciato che il Comune è «a completa disposizione per garantire le esequie e per il possibile rimpatrio della salma» del 17enne migrante deceduto a bordo della nave ong Sea Watch 5 dopo il recupero da una barca di legno alla deriva nel Mediterraneo insieme ad altri 51 migranti (47 uomini adulti e 4 minori non accompagnati). La nave della ong tedesca era attesa per l’11 marzo a Porto Corsini, la destinazione assegnatale dal governo italiano, ma le avverse condizioni meteo rallenteranno la risalita da Malta.

Il 17enne è stato recuperato già privo di sensi dal fondo della barca, schiacciato da altre persone. Nella notte tra il 6 e il 7 marzo la guardia costiera ha prelevato dalla nave ong altre quattro persone in gravissime condizioni – tutte ustionate dal misto di acqua di mare e carburante stagnante che si trovava sul fondo della barca e in cui sono state costrette ad aspettare, accovacciate, per ore – ma si è rifiutata di accogliere il corpo senza vita del giovane. Secondo un articolo firmato da Alessandra Zini su Repubblica.it, la Sea Watch 5 non è dotata né di cella frigorifera né di spazi separati.

«Accogliere la salma di un naufrago di appena 17 anni, per la nostra comunità che ha imparato ad accogliere e gestire con professionalità e massima attenzione gli sbarchi, è un colpo fortissimo – afferma De Pascale –. Garantire le esequie e il possibile rimpatrio della salma lo sentiamo come un dovere nei confronti del giovane e di tutte le vittime che, nell’ultima parte di un viaggio già atroce, si scontrano con scelte politiche disumane, con rimpalli di responsabilità che ricadono su vite disperate molto spesso di donne, bambini, ragazzi».

Il primo cittadino poi rinnova l’invito al governo Meloni a rivedere le scelte sulla politica immigratoria: «Ci auguriamo che il governo prenda atto della mancanza di logica nello scegliere punti di approdo che allungano di giorni le traversate nel Mediterraneo, con un prezzo altissimo in termini di vite e di dignità. Senza dimenticare le promesse del blocco degli sbarchi da parte del governo Meloni, annunci falliti miseramente».

L’avvocato ravennate Andrea Maestri, ex parlamentare, confida che Sea Watch presenti un esposto penale per i diversi profili di responsabilità del caso: «Chiedo anche al sindaco De Pascale di informare la procura della Repubblica per l’apertura di indagini volte a chiarire le responsabilità di quanto accaduto. Questo è il risultato concreto delle politiche ottuse e disumane del governo italiano, che allontana il momento dell’approdo nel porto sicuro più vicino, mettendo concretamente a rischio la vita, l’incolumità e la salute delle persone migranti».

Secondo Maestri, lasciare per giorni una salma in assenza di celle frigorifere per la sua conservazione può costituire vilipendio di cadavere, «perché viene violato il bene giuridico protetto dalla norma e cioè l’umano sentimento di pietà per i defunti, inoltre lasciare un cadavere in quelle condizioni metta a rischio anche la salute degli altri migranti e degli operatori umanitari, configurando ulteriori ipotesi di reato».

La prefettura di Ravenna ha reso noto che l’attracco della Sea Watch avverrà dopo l’11 marzo (non c’è ancora una data definita) alla banchina del terminal crociere di Porto Corsini. I 51 migranti (la maggior parte provenienti dalla Siria, Bangladesh, Egitto e Pakistan, gli altri da Eritrea Sudan e Marocco) saranno poi trasferiti con mezzi della Croce Rossa Italiana al Pala De Andrè dove verranno effettuati tutti gli adempimenti sanitari e di polizia. La salma del diciassettenne sarà trasferita all’obitorio e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. I 51 migranti resteranno tutti in Emilia Romagna e saranno ripartiti tra le varie province secondo un piano che sarà definito.

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