giovedì
10 Luglio 2025

Torna il mercato contadino con i prodotti salvati dagli agricoltori alluvionati

Il 27 maggio dalle 8.30 in via Canalazzo a Ravenna le aziende agricole colpite dalle esondazioni provano a ripartire

RAVENNA 17/11/2018. INAUGURATO IN VIA CILLA IL MERCATO COPERTO DEGLI AGRICOLTORILe aziende agricole alluvionate del Ravennate non si arrendono e, a pochi giorni dal disastro, riaprono il mercato contadino di Campagna Amica dove porteranno i prodotti salvati dalla furia delle acque, dalla frutta alla verdura, dai salumi al formaggio fino all’olio extravergine d’oliva e al miele.

L’appuntamento è per sabato 27 maggio dalle 8.30 alle 13 nel negozio in via Canalazzo 59 dove ci saranno gli agricoltori che hanno avuto le proprie aziende danneggiate dall’esondazione dei fiumi e dal maltempo e che potranno raccontare dal vivo le difficoltà che stanno attraversando.

Un primo passo importante verso ritorno alla normalità che appare ancora lontano ma anche un segno della voglia delle imprese romagnole di far ripartire l’attività nonostante i mille gravissimi problemi che si trovano ad affrontare, tra campi allagati e la chiusura degli stabilimenti di trasformazione e dei punti vendita aziendali. «Acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate – conclude Coldiretti – è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti».

Ci sono 5 punti di smistamento per i volontari in aiuto agli alluvionati di Faenza

Riorganizzata la macchina dei cosiddetti “angeli del fango”: si parcheggia solo dove specificato, se non ci sono posti significa che non servono altre persone

Faenza Alluvione 1
Faenza, 22 maggio

Per il weekend di sabato 27 e domenica 28 maggio è in programma una riorganizzazione del volontariato civile in aiuto alla popolazione alluvionata a Faenza. I cosiddetti “angeli del fango” saranno accolti in cinque punti di coordinamento presidiati dall’associazione umanitaria Emergency, insieme a personale del Comune, con il compito di indirizzare i volontari nelle zone dove c’è maggiore bisogno di aiuto.

I punti di coordinamento – attivi dalle 8 alle 16 – saranno collocati lungo le principali direttici di accesso alla città, in parcheggi che agevoleranno l’arrivo e la sosta dei volontari da tutti i principali punti di accesso.

Per chi è in arrivo dall’autostrada lungo l’asse di via Granarolo sono previsti due gazebo: uno nel parcheggio di Casa Spadoni (Via Granarolo, 99) e uno nel parcheggio del centro commerciale “La Filanda” (Via della Costituzione, 28).

I volontari provenienti da Imola potranno sostare al parcheggio del Pala Cattani (Piazzale Tambini, 5).

Per chi arriva da Forlì sarà disponibile il parcheggio della Coop “Il Borgo” (Via Fornarina, 119).

Chi arriva in treno troverà un punto di coordinamento alla stazione Fs di Faenza (Piazza Cesare Battisti, 7).

Ai volontari è richiesto di sostare solo nei parcheggi indicati e proseguire a piedi. L’esaurimento dei posti disponibili nei quattro parcheggi significherà la copertura di tutte le esigenze di volontariato in città. Si richiede quindi ai volontari di non cercare altri posteggi e valutare se dirigersi verso altri comuni alluvionati per offrire il proprio aiuto.

Per questioni di sicurezza sarà vietato accedere alle zone di intervento della Protezione Civile e dei mezzi pesanti e bisognerà seguire le indicazioni fornite in loco dalle forze dell’ordine.

Come già ricordato fin dall’inizio dell’emergenza, i requisiti minimi per fare volontariato sono i seguenti: maggiore età; dotazione di abbigliamento adeguato: stivali alti di gomma e guanti; dotazione di attrezzatura utile: spazzolone, badile, pala; essere autosufficienti per acqua, cibo e alloggio.

Rischio tetano nelle zone alluvionate: 635 persone vaccinate a Conselice e Solarolo

Il 27 maggio il personale sanitario andrà a Sant’Agata sul Santerno

Si è svolta stamani, 26 maggio, la giornata di vaccinazione antitetanica straordinaria a Conselice e Solarolo, misura precauzionale disposta dall’Ausl contro il rischio igienico-sanitario nelle zone alluvionate. Ai centri di somministrazione si sono presentati 635 cittadini (515 a Conselice e 120 a Solarolo). L’Ausl Romagna ringrazia i colleghi di Bologna intervenuti a Conselice con un camper mobile per collaborare alla somministrazione dei vaccini alla popolazione. Domani, sabato 27 maggio, è prevista una seduta vaccinale straordinaria anche a Sant’Agata sul Santerno, dalle 9.30 alle 13, in piazza Umberto I.

I Comuni faentini chiedono ai ciclisti di non andare in giro nelle zone alluvionate

Pericolo per buche, frane, smottamenti. «E sarebbero un ostacolo per la sicurezza»

Casola Valsenio Frana
Una frana a Casola Valsenio
L’Unione Romagna Faentina lancia un appello rivolto a tutti i ciclisti a non attraversare i comuni colpiti dall’alluvione.
Il transito in queste zone – avvisa l’Unione – può infatti «innescare situazioni di pericolo a causa di criticità imprevedibili quali buche, frane, smottamenti e altri dissesti di vario tipo».
Inoltre, il passaggio dei ciclisti può costituire un impedimento alla circolazione dei mezzi di soccorso e alle molte attività legate all’emergenza, come ad esempio le operazioni di ripristino della viabilità (asfaltature), gli interventi delle idrovore o la distribuzione di viveri.

Le poltrone del teatro all’aria, i libri in freezer: la cultura lotta contro l’acqua

Breve mappa incompleta dei luoghi di cultura e arte colpiti dagli allagamenti. Salvo il Mic, che riapre al pubblico

A fare una prima ricognizione dei danni subiti dai beni culturali, in diretta o quasi, è stato l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, che ha seguito da vicino e quotidianamente la situazione in particolare, ma non solo, del Faentino.

Qui infatti, per quanto riguarda la provincia di Ravenna, si stanno contando i danni maggiori. Innanzitutto, è stata travolta dall’alluvione la bellissima Biblioteca Manfrediana che ai piani più bassi ospitava le sale dedicate ai ragazzi e soprattutto l’emeroteca con raccolte di giornali che sono state sommerse dal fango. Impressionanti le foto dei volumi andati perduti. La buona notizia è però che i documenti più antichi, conservati nella sala Settecentesca, sono sani e salvi (a differenza di quanto accaduto a Forlì, dove si stanno cercando volontari da formare proprio per salvare alcune cinquecentine danneggiate). La Manfrediana è una delle causali che si possono indicare se si fa una donazione al Comune.

Al lavoro anche a Castel Bolognese alla biblioteca anarchica Armando Borghi, che come il resto del paese ha subito danni.

Nemmeno la Trisi di Lugo è stata risparmiata dall’acqua alta, per quanto in modo meno invasivo. «Danni ci sono – scrivono sulla loro pagina Facebook – ma resta il sollievo per aver salvato le parti più importanti, antiche e moderne». La biblioteca al momento resta chiusa. E una vendita di libri a un prezzo simbolico è stata quella attuata dalla libreria di Lugo Alfabeta: si tratta di volumi, tantissimi volumi, danneggiati dall’alluvione.

Per tentare il recupero dei libri più preziosi si sta tentando di portarli sotto zero in grandi celle frigorifere (messe a disposizione anche dalla ditta Orogel) per evitare al completa distruzione e poter poi avviare un restauro.

Sempre a Lugo, danni si sono registrati al teatro Rossini da poco ristrutturato: poltrone in piazza e volontari (come dappertutto) a pulire e asciugare, e al museo Baracca, ma in nessuno dei due casi i danni sembrano troppo gravi.

Tornando a Faenza ci sono invece da registrare altri danni alla bottega d’arte Gatti, al Museo Zauli e al museo Tramonti. I manufatti salvati da quest’ultimo sono stati trasportati al Mic, il Museo Internazionale delle Ceramiche, che invece non ha subito alcun danno e che anzi ha già riaperto i battenti.

Mentre una vera a propria devastazione è quella che ha subito un altro luogo simbolo della città, che è anche luogo di arte e cultura: il cimitero storico manfredo oltre ad alcuni luoghi di culto.

Sanni importanti ma ancora in corso di valutazione alla Casa di Alfredo Oriani a Casola, come fa sapere la fondazione.

L’alluvione fa crollare la casa-studio di una psicologa di Faenza: raccolta fondi

Casa Studio Agata Manfredi Faenza

L’alluvione di inizio mese le aveva portato via l’auto, quella più devastante di metà maggio le ha fatto crollare casa e studio. Lei è Agata Manfredi, psicologa di Faenza, che in questi giorni ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme (raccogliendo oltre 8mila euro).

«Io che ho aiutato tante persone – è il suo appello -, ora sto chiedendo una mano per risollevarmi da questa bruttissima situazione e poter ripartire con il mio lavoro».

La casa e lo studio dove riceveva i pazienti sono andati completamente distrutti, «mandando in fumo anni di lavoro».

Manfredi chiede se possibile di ricevere gli aiuti esclusivamente al suo Iban (IT 13 U 08542 23700 000000170234 – BCC sede centrale Faenza) oppure tramite Satispay al numero 338 6780302.

Il Comune autorizza Officina dell’Ambiente a svuotare i piazzali allagati

Nello stabilimento di via Selice vengono utilizzate scorie da incenerimento di rifiuti urbani per creare un materiale per l’edilizia che sostituisce gli inerti naturali

Officina Ambiente Matrix Conselice Allagato 2
Una veduta aerea dello stabilimento Oda a Conselice (foto dal gruppo Facebook “Sei di Conselice se”)

Il Centro operativo comunale (Coc) di Conselice – cioè il tavolo centrale di coordinamento dell’emergenza alluvionale – ha autorizzato la società Officina dell’Ambiente (Oda) ad avviare le operazioni di svuotamento dei piazzali esterni dello stabilimento in via Selice dove si produce il Matrix, un materiale impiegato in edilizia che viene realizzato a partire dalle scorie dell’incenerimento di rifiuti solidi urbani. Il Coc fa sapere che le rilevazioni effettuate evidenziano che i campioni sono sotto i limiti previsti dal codice dell’ambiente: «Si può pertanto affermare che lo svuotamento dei piazzali si sta svolgendo in sicurezza, in quanto tutti i materiali sono stoccati all’interno». Officina dell’Ambiente si occupa di recupero delle ceneri pesanti degli impianti di incenerimento ed è stata oggetto di importante allagamento a seguito dell’alluvione.

L’attività di Oda comincia dall’incenerimento del rifiuto domestico negli impianti di termovalorizzazione autorizzati, e arriva a Oda che si prende in carico il trattamento della scoria negli impianti specializzati di Lomello e Conselice, finalizzandolo alla produzione del Matrix che viene poi riutilizzato in cicli produttivi di manufatti per l’edilizia. In 20 anni Officina dell’Ambiente ha avviato al recupero oltre tre milioni di tonnellate di scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani.

Raccolti oltre 155mila euro di fondi per gli alluvionati della Bassa Romagna

Un primo bilancio della raccolta dell’Unione dei Comuni

Lugo allagata, foto di Robert Gavrelescu
Lugo allagata, foto di Robert Gavrelescu

Ammontano a oltre 155mila euro le donazioni già arrivate per la raccolta fondi lanciata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per aiutare a ripartire i cittadini più colpiti dall’alluvione. È possibile donare tramite Satispay, PagoPA e bonifico bancario.

La donazione su Satispay è possibile semplicemente inquadrando il Qr code disponibile nei canali di divulgazione della campagna (sul sito www.labassaromagna.it, nella pagina Facebook «Unione dei Comuni della Bassa Romagna», eccetera). Per quanto riguarda PagoPA, è sufficiente collegarsi al seguente link e seguire le istruzioni: https://servizionline.labassaromagna.it/Servizi-online/Portale-dei-Pagamenti-pagoPA.

È sempre possibile fare una donazione anche tramite l’Iban IT66A0627013199T20990000380, scrivendo nella causale «Raccolta fondi emergenza alluvione». I fondi saranno utilizzati per fronteggiare i danni subiti da molti territori della Bassa Romagna.

«Siamo commossi dalla grande solidarietà che abbiamo ricevuto da ogni parte d’Italia – ha dichiarato Eleonora Proni, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna -. I danni subiti dalle nostre comunità sono pressoché incalcolabili, mai come ora abbiamo bisogno di aiuti per far fronte a questa immane catastrofe che ha stravolto la maggior parte del nostro territorio e che purtroppo cambierà la vita per moltissime persone. Gli aiuti materiali (dal volontariato agli alimenti, dalle strumentazioni al vestiario) sono indirizzati all’emergenza immediata, ma è evidente che la nostra più grande sfida sarà la ricostruzione, e per aiutarci in questo i contributi economici che arrivano in queste ore risulteranno fondamentali».

Associazioni e soggetti privati che volessero attivare raccolte fondi a favore delle popolazioni colpite potranno canalizzarle le somme raccolte all’interno della campagna dell’Unione. Al termine della raccolta fondi sarà pubblicato un rendiconto trasparente sull’utilizzo delle somme ricevute.

Le istituzioni ricordano ancora una volta a cittadini e imprese di fotografare e documentare in ogni modo possibile i danni subiti a strutture e oggetti prima della loro riparazione, in vista di futuri rimborsi: non appena saranno disponibili risarcimenti, sarà data ampia comunicazione sulla procedura da seguire per accedervi.

Sanità ferma per l’alluvione, l’Ausl Romagna vuole recuperare entro il 30 giugno

Dal 18 al 20 maggio (a Ravenna fino al 24) garantita solo l’attività urgente-emergente e prioritaria, sospesi attività ambulatoriali, prelievi e attività chirurgica programmata

Tutte le prestazioni ambulatoriali saranno recuperate entro metà giugno, tutti gli interventi chirurgici saranno recuperati, in base alla priorità, entro il 30 giugno nell’ambito di attività ordinaria ed aggiuntiva in tutti i presidi e sedi aziendali. È il piano dell’Ausl Romagna per il recupero di tutte le prestazioni che sono state sospese durante le giornate dell’alluvione.

Dal 18 al 20 maggio in Romagna, con l’eccezione di Ravenna dove si è arrivati al 24, sono state sospese attività ambulatoriali, prelievi e attività chirurgica programmata, garantendo la sola attività urgente-emergente e prioritaria.

La comunicazione della nuova data di appuntamento a tutti i pazienti sta avvenendo, in base alla tipologia della prestazione ambulatoriale e alla numerosità, secondo le seguenti modalità:

  • sms sul cellulare (a chi lo abbia indicato all’atto della prenotazione);
  • telefonata a cura degli Uffici Aziendali (a chi abbia comunicato solo un numero di telefono fisso);
  • telefonata, sia al telefono fisso o cellulare, direttamente a cura del reparto/ambulatorio di riferimento.

I fiumi scaricano l’alluvione in mare: slitta l’avvio della stagione di balneazione

Arpae avvisa: «Non sono stati ancora eseguiti i prelievi delle acque»

Ispra Scarichi Fiumi
Le immagini dal satellite rielaborate da Ispra con gli scarichi dei fiumi in mare risalente al 23 maggio
Fiume Lamone Marina Romea
Foto Vincenzo Langella

Sono diventate virali sul web le fotografie aeree (di Vincenzo Langella, pubblicate anche dalla pagina Emilia Romagna Meteo) della piena del fiume Lamone che raggiunge il mare nei pressi di Marina Romea.

D’altronde nei giorni successivi l’alluvione – com’era naturalmente prevedibile – sono intense le portate dei flussi alle foci di fiumi e canali nel mare Adriatico. Lo avevano testimoniato nei giorni scorsi anche le immagini dei satelliti Sentinel-2 e Sentinel-3 del programma Copernicus EU, rielaborate da Ispra, che ha specificato come «la colorazione dei pennacchi è associata al trasporto dei sedimenti e non è di per sé indicativa di possibili criticità ambientali».

Al momento non ci sono divieti di balneazione ufficiali lungo la costa ravennate. L’unica cosa certa è che l’avvio della cosiddetta “stagione balneare”, a causa dell’alluvione, è slittato di una settimana, al 2 giugno.

E – come ci spiegano dall’agenzia regionale competente, Arpae – per stagione balneare si intende «il periodo di tempo nel quale le acque marino costiere sono adibite alla balneazione e pertanto vengono controllate ai sensi di legge». Al momento, quindi, le acque del mare non sono controllate.

«La prossima settimana – ci dicono da Arpae – verrà prelevato un campione in ciascuna acqua per verificarne l’idoneità alla balneazione. Ad oggi (26 maggio, ndr) non sono stati ancora eseguiti prelievi».

Un nuovo, irriverente, omaggio al Sommo Poeta: la nuova mostra Dante Plus

Il 27 maggio l’inaugurazione alla biblioteca Oriani di Ravenna

Elios Allestimento Dante Plus 2023

Torna Dante Plus, il progetto che Marco Miccoli di Bonobolabo ha ideato nel 2014, interamente dedicato alla figura di Dante Alighieri e alla Divina Commedia che dal 2016 si traduce in una mostra sostenuta dal Comune di Ravenna, alla biblioteca Oriani di via Corrado Ricci. Per l’ottava edizione (l’inaugurazione è stata rinviata per l’alluvione ed è ora in programma sabato 27 maggio alle 12) sono stati selezionati quarantaquattro artisti che compongono un percorso variegato, ricco e irriverente: dalla rappresentazione delle tre fiere come un affettuoso cucciolo a tre teste, al Dante intrappolato nel suo scheletro, ma anche maschere affibbiate alla figura dello stesso o privazioni del caratteristico naso e alcune riflessioni sulle figure femminili che fanno parte della Divina Commedia.

L’immagine di copertina è un progetto pensato appositamente dallo street artist canadese Stikki Peaches che, con i suoi attacchinaggi, ha invaso ormai numerosissime città, tra cui Parigi, Berlino,Toronto, Los Angeles, Montreal e anche varie località italiane.

La mostra vedrà l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche come la realtà aumentata attraverso l’applicazione gratuita Aria The Ar Platform, app ideata dallo studio di animazione Alkanoids di Milano.

A partire da quest’anno Dante Plus collabora con Biblioteca Classense e RavennAntica, e per l’occasione verrà allestita una sala del bookshop di Casa Dante con le opere delle scorse edizioni animate in realtà aumenta. Accanto a questo notevole nucleo centrale di opere, sono esposti altri progetti collaterali, pensati da tre artisti: Giulio Alvigini, fondatore del progetto di successo Make Italian Art Great Again che, con umorismo e sagacia, ironizza sul mondo dell’arte e i suoi protagonisti;  Daniele Pierantozzi, grafico e illustratore, realizza varie tavole ricche e complesse che vengono posizionate accanto al percorso-mostra, attraverso l’utilizzo delle vetrate, nelle quali ora appaiono migliaia di personaggi, dettagli e colori in cui ci si può perdere e che nascondono la crudeltà delle bolge infernali, ma non solo; Fabio Pignatta  presenta per la prima volta Carillon, un’installazione dedicata all’alchimia della Divina Commedia prodotta con materiali di recupero dando così nuova vita a oggetti oramai in disuso.

Il catalogo sarà edito da Vetro Editions con i testi a cura di Serena Simoni, Benedetta Pezzi, Alessandra Carini e Emanuele Pratelli.

Gli artisti in mostra sono Simone Angelini, Lucio Barbuio, Francesco Biagini, Samuele Canestrari, Alessandra Carloni, Veronica Carratello, Giorgio Comolo, Chiara Dattola, Marco De Masi, Simon Dee, Dito Von Tease, Edoardo_fa_cose, Feduzzi (Federica Carioli), Gianluca Folì, Serena Gianoli, Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco, Massimo Gurnari, LeDiesis, Elisa Macellari, Yoshi Mari, Mauro Mason, Cosimo Miorelli, Daniele Morganti, Virginia Mori, Mr. Holyshit (Sergio Campolo), Alessandro Olinteo (olly.prjcts), Sara Paglia, Alberto Pagliaro, Daniele Panebarco, Enrico Pantani, Margherita Paoletti, Cecilia “Lonnie” Petrucci, Giovanni Robustelli, Lucio Schiavon, Filippo Scòzzari, Jacopo Starace, Stikki Peaches, Damiano Stingone, TheDollMaker Chiara Chemi, TommyGun, Ufocinque, Chiara Zarmati.

Dal 27 maggio al 17 settembre, a ingresso gratuito. Info: www.danteplus.com.

«Monumenti e spiagge di Ravenna non hanno subìto nessun danno: veniteci in vacanza»

L’appello del presidente di Confcommercio Mambelli: «Onesto e giusto sottolineare che il nostro territorio non è off limits»

Spiagge Ravenna

«Ravenna e i suoi lidi sono pronti ad accogliere quanti decideranno nei prossimi giorni di trascorrere momenti di vacanza sul nostro territorio. Non è una posizione controcorrente rispetto a quello che leggiamo sui giornali o vediamo nei servizi televisivi da oltre dieci giorni. Non si vuole minimizzare una situazione che è stata una tragedia vissuta da molti abitanti e che ha coinvolto imprese e una larga parte del nostro territorio. Da subito la nostra solidarietà e vicinanza è stata indirizzata a chi purtroppo è stato colpito duramente, non tutto è risolto e diversi problemi ci sono ancora. Come Confcommercio stiamo lavorando perché ci siano al più presto indennizzi a chi ha avuto danni perché nessuno può essere lasciato indietro».

Così il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli che interviene sull’emergenza, sottolineando come ci sia stata «per una larga parte del territorio», ma anche come ci sia «un’altra parte del nostro territorio» che «non ha subito alcunché o poco, non ha avuto difficoltà, non è stato allagato: certo per molti l’alluvione ha destato grande paura, ma senza alcun danno immediato o apparente. Io credo che sia onesto e giusto dirlo, dare anche questo tipo di messaggio perché non può e non deve passare la narrazione che l’intero territorio ravennate, i suoi monumenti e le sue spiagge sono off limits, sono invece vivibili al 100 per 100».

«Si è parlato forse poco delle spiagge e del grande lavoro che è stato fatto dagli imprenditori in questi giorni per renderle da subito pronte e fruibili ai turisti o a chi deciderà o sceglierà i nostri lidi per il prossimo ponte del 2 giugno – continua Mambelli -. Molte attività non hanno subito alcun danno e vogliono ripartire al più presto, pur consapevoli che per altre servirà più tempo. Non siamo cinici, ma l’economia territoriale deve ripartire dopo questo tragico evento e questo sarà un bene per tutto il tessuto produttivo. Il messaggio che vorrei lanciare, e sono sicuro di interpretare il pensiero di molti imprenditori ravennati, è quello di invitare gli italiani e gli stranieri a venire qui da noi, a Ravenna, in Romagna, perché noi siamo pronti ad accoglierli, come sempre con la nostra ospitalità, la nostra enogastronomia, il nostro sorriso, la nostra professionalità, la mostra romagnolità».

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