Iniziativa dell’azienda Start per il personale in servizio sulle linee più esposte a aggressioni e danneggiamenti: mini telecamere sulla divisa, le riprese andranno attivate in caso di pericolo e le immagini serviranno solo per denunce
I controllori sugli autobus del trasporto pubblico in Romagna saranno dotati di una cosiddetta bodycam, una piccola telecamera attaccata alla parte anteriore della divisa per riprendere l’area antistante in caso di situazioni di aggressioni. È l’annuncio di Start, l’azienda pubblica che fornisce il servizio di trasporto nelle tre province romagnole. La dotazione tecnologica sarà fornita al personale della azienda Holacheck che effettua il servizio di controllo a bordo, in particolare sulle linee più esposte a fenomeni di aggressione e danneggiamenti.
Le finalità sono quelle, innanzitutto, della deterrenza e della prevenzione di aggressioni al personale. La conservazione delle immagini, che avviene in base ai principi della normativa sulla privacy, consentirà di fornire elementi a supporto di denunce a seguito di aggressioni subite dal personale. Già la polizia locale di Ravenna ne è dotata.
Il dispositivo dovrà essere attivato in caso di effettiva necessità, basandosi sulla valutazione dell’operatore, sulla pericolosità che la situazione comporta e potrà avvenire anche fuori dal mezzo di trasporto, ma limitatamente alla fermata del bus o in spazi di pertinenza aziendale. Gli operatori dovranno avere massima cura nel minimizzare il rischio di riprendere passanti o altri soggetti estranei ai fatti e a loro insaputa. Le immagini saranno rese disponibili alle forze dell’ordine in caso di loro richiesta.
La body cam si aggiunge ad altri interventi in questi ultimi anni adottati da Start Romagna per incrementare la sicurezza del viaggio.
Il panic button è un pulsante all’interno della cabina, a disposizione dell’autista, per attivare un allarme sonoro recepito dalle sale operative, con l’immediata trasmissione alle forze dell’ordine delle immagini e la geolocalizzazione del mezzo. La presenza del panic button sui mezzi della flotta di Start Romagna è comunicata da un adesivo circolare di colore rosso.
Cervia è tra le cinque città coinvolte nel progetto Romagna Wow per la promozione turistica estiva tramite i cosiddetti content creator
Cinque città della Romagna, tra cui Cervia unica in provincia di Ravenna, si trasformano nella casa delle vacanze per influencer, tiktoker, youtuber. In totale dodici serate dal vivo a ingresso gratuito (distribuite fra giugno, luglio e agosto) dedicati alle nuove generazioni e alle loro famiglie. Sul palco i creator più famosi d’Italia: Dieffe Bros, LaSabri & Pika, Space Family e altri ancora che sommano un pubblico online potenziale di follower di diversi milioni di utenti. Le altre città coinvolte sono Rimini, Bellaria Igea Marina, Cattolica e San Mauro Pascoli.
È il progetto “Romagna Wow”, iniziativa di promozione, intrattenimento e comunicazione turistica di sistema, con il coordinamento di Visit Romagna.
Youtuber, tiktoker e content creator – figure disparate del panorama dei social network – saranno i protagonisti attraverso una serie di appuntamenti ed eventi diffusi dedicati espressamente agli appartenenti alla Generazione Z (quella dei nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012) e alla cosiddetta Generazione Alpha (la prima generazione interamente nata nel nuovo millennio), che avranno la possibilità di incontrare i propri beniamini.
«La Romagna non può mancare a un appuntamento così importante dedicato ai nostri ragazzi e ai nostri bambini, che avranno l’opportunità di incontrare dal vivo i loro influencer, le star del web che creano contenuti coinvolgenti sulle varie piattaforme, aggregando intorno a loro milioni di follower – afferma Jamil Sadegholvaad, presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini –, Come amministratori di città vocate al turismo, i miei colleghi e io, non potevamo trascurare tali tribù di appassionati. Coinvolgere ed essere a nostra volta coinvolti in iniziative dal taglio contemporaneo che richiama una tribù di appassionati e le loro famiglie. Abbiamo ritenuto che per poter capire meglio le esigenze dei nostri ragazzi, dobbiamo conoscere i loro ambienti preferiti! Ecco che allora, come Visit Romagna ci siamo sentiti di appoggiare questo evento a tappe tra Cattolica, Pinarella di Cervia, San Mauro Mare, Bellaria Igea Marina e Rimini. Dietro a questi video ci sono persone che hanno storie da raccontare e condividere in momenti di aggregazione dov’è bello che tra ragazzi si ritrovino».
A Cervia l’appuntamento è per il 17-18 giugno a Pinarella in piazzale Moneta. Per la prima volta sarà portato in scena un evento con le due coppie “family” più famose di YouTube: LaSabri & Pika con Space Family. Complessivamente, tra le piattaforma di YouTube e Instagram, le due coppie, contano più di 5 milioni di fan.
Autorizzazione concessa dal ministero su richiesta di Ap
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’aumento di organico della Cooperativa portuale di Ravenna, unico soggetto autorizzato alla fornitura di lavoro portuale temporaneo, che può ora passare dagli attuali 400 soci a 420 soci. Lo rende noto oggi, 29 aprile, l’Autorità portuale che aveva formulato la richiesta un mese fa.
La variazione di pianta organica era stata ritenuta necessaria poiché in più occasioni la comunità portuale aveva manifestato il convincimento che tutte le iniziative in corso nel porto di Ravenna (lavori dell’Hub Portuale con graduale aumenti dei pescaggi e rifacimento di tutte le banchine, nuova stazione crociere, realizzazione impianto trattamento fanghi, sviluppo delle aree logistiche, ecc.) richiederanno un maggiore impiego dei servizi svolti dalla Cooperativa portuale.
«La caratteristica peculiare dell’organizzazione del lavoro nel porto di Ravenna – si legge in un comunicato di Ap – è che le operazioni portuali, per loro natura discontinue, sono svolte da parte delle imprese terminaliste concessionarie (ex art. 18) e non concessionarie (autorizzate ex art. 16) mediante il ricorso regolare e costante al fornitore di lavoro temporaneo, il quale è strutturato non in base ai cosiddetti “picchi” di domanda di lavoro bensì in riferimento al livello medio della domanda di lavoro nel porto, avvalendosi nelle giornate di massima concentrazione di lavoro della facoltà di ricorrere ai soggetti abilitati alla fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo, i cosiddetti lavoratori interinali».
Il presidente della Compagnia portuale di Ravenna, Luca Grilli, accoglie la notizia dell’aumento di organico come un riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi anni: «Le quasi 100 stabilizzazioni e le oltre 200 somministrazioni degli ultimi 6 anni, accompagnate dall’eccellente risposta operativa avuta nel periodo di emergenza sanitaria, sono stati segnali propedeutici a questo risultato frutto anche della meritata fiducia che l’Autorità Portuale in primis ed il Ministero competente hanno rivolto alla Compagnia Portuale di Ravenna. Di fatto, in questi anni, la nostra Società ha certamente rappresentato un punto di riferimento per tutta la comunità portuale Ravennate e Nazionale dimostrandosi un soggetto per la portualità serio, competente e disponibile. Siamo estremamente orgogliosi del risultato ottenuto e questo ci stimola ad affrontare le prossime sfide che il nostro porto ci offrirà».
Presentazione il 30 aprile nell’ambito del ciclo “Iconographica” che prosegue poi il 4 maggio con un focus su Shiro Takatani
La celebre foto del tuffatore di Nino Migliori
Elisabetta Sgarbi presenta a Ravenna (il 30 aprile dalle 20.30 al teatro Rasi) il suo film Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza.
«È la storia di un film mio e non mio – ha dichiarato Sgarbi –. È un film su Nino Migliori che, sin da subito, sfugge di mano, e diventa un film di Nino Migliori. Sono contenta di aver sintetizzato il lavoro di una vita di uno dei più importanti fotografi del Novecento e di questo primo quarto del nuovo millennio in 42 minuti».
Nella pellicola, Migliori si racconta per la prima volta nello spazio del suo atelier bolognese, ripercorrendo la sua vita artistica e personale, le sue imprese e le sue sperimentazioni. Il film si avvale della complicità di Marina Truant, direttrice della Fondazione Nino Migliori, e della partecipazione di Gilda Mariani. Le musiche originali sono di Mirco Mariani, polistrumentista e leader degli Extraliscio. Direttore della fotografia è Andres Arce Maldonado. Montaggio di Andres Arce Maldonado e Elisabetta Sgarbi. Scenografie di Simone Puzzolo e Lorenzo Soriani.
Al Rasi sarà proiettato in una nuova versione con contenuto inedito. La proiezione sarà anticipata da un dialogo con la regista Sgarbi, Nino Migliori, l’aiuto regista Eugenio Lio e l’autore delle musiche Mirco Mariani, coordinato da Aliona Shumakova. Introduce l’incontro (a ingresso libero, info e prenotazioni al 348 1382632) Ermanna Montanari del Teatro delle Albe e della scuola di vocalità Malagola.
La serata si inserisce nel ciclo di proiezioni e incontri dal titolo “Iconographica”, nato dalla collaborazione tra il master universitario Ikona (sulla produzione, la curatela digitale e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo dello spettacolo dal vivo) e il Cantiere Malagola di Ravenna Teatro. Una rassegna che spazia tra linguaggi diversi, dal cinema alla fotografia, dal teatro alla danza, dall’archivio alla videoarte.
Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 4 maggio, dalle 15.30 al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, con Shiro Takatani. Between nature and technology (Francia, 2019, 55 min.) di Giulio Boato. Dopo la proiezione, Giulio Boato (in collegamento online) sarà in dialogo con Enrico Pitozzi, direttore del master.
Serata di festa al mercato coperto con lavoratori e fornitori, tra ricordi del passato e progetti futuri. Il direttore: «L’azienda vanta un bassissimo turnover del personale, con dipendenti assunti da più di 30 anni»
Una foto del 1965 nella profumeria Sabbioni di via Guidone: sul bancone Maurizio Sabbioni, attuale direttore, in compagnia della madre Loredana
Tra la nostalgia per gli aneddoti del passato e l’entusiasmo per le novità dei progetti futuri, la catena di profumerie Sabbioni di Ravenna ha festeggiato 70 anni. Il 27 aprile il mercato coperto ha ospitato una serata con dipendenti, fornitori e stampa. E con grande orgoglio il direttore Maurizio Sabbioni e la sorella Maria Rosa hanno fatto gli onori di casa.
«Nel 2020 abbiamo iniziato il processo di rinnovamento strategico e di espansione – affermano gli imprenditori –, che sta portando e porterà l’azienda a una crescita nei prossimi 5 anni». Il piano prevede estensione della rete commerciale (con l’apertura di nuovi negozi), rinnovamento del layout (progetto presentato proprio durante la serata), sviluppo della rete logistica e della sede direzionale (grazie all’apertura della nuova sede a Fornace Zarattini nel 2021), rebranding e nuove assunzioni.
I dirigenti lo hanno definito «un salto nel futuro senza mai dimenticare le origini e l’attenzione alle persone, tassello cardine della filosofia aziendale di Sabbioni»: l’azienda vanta un bassissimo turnover del personale, con dipendenti assunti da più di 30 anni. «Ringraziamo tutti i dipendenti che in questi 70 anni di attività sono rimasti al fianco dell’azienda, i clienti che ogni giorno scelgono l’insegna per i loro acquisti e i fornitori che continuano a porre fiducia nel consolidato rapporto commerciale».
Il decesso è arrivato in ospedale dove l’uomo è stato trasportato in elicottero. La procura sta disponendo il sequestro dei veicoli coinvolti
Un uomo di 48 anni di Faenza, Luca Ferretti, è morto all’ospedale Bufalini di Cesena ieri sera, 28 aprile, a causa di un incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio a Faenza in un’azienda che noleggia macchinari per l’agricoltura. L’uomo è rimasto schiacciato da un mezzo agricolo. La notizia è riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi.
Secondo la ricostruzione riportata dalla testata locale, l’operaio stava scaricando il mezzo da un camion quando ci sarebbe stato il cedimento di una sponda laterale. L’esatta dinamica di quanto accaduto nell’azienda in via Emilia Ponente però deve ancora essere ricostruita.
Il 48enne ha riportato varie lesioni tra cui un gravissimo trauma cranico. L’uomo è stato soccorso e trasportato in eliambulanza in ospedale dove è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Sul caso sono in corso le indagini della procura di Ravenna, coordinate dal pm Stefano Stargiotti, che sta disponendo il sequestro dei mezzi in attesa di una perizia tecnica.
L’incidente è avvenuto il 28 aprile, proprio in concomitanza con la Giornata mondiale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e a ridosso della festa dei lavoratori per il Primo Maggio. «In questo momento di grande dolore – scrivono i sindacati Cgil, Cisl, Uil in una nota – il nostro pensiero va ai familiari della vittima dell’incidente. Oltre a esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia di Luca Ferretti, i sindacati auspicano che sia fatta al più presto chiarezza su quanto avvenuto e le indagini possano chiarire eventuali responsabilità. Nonostante i proclami del Governo, si continua a morire sul lavoro. Chiediamo azioni concrete per arginare un’emergenza che interessa tutto il mondo del lavoro. Servono più controlli e una formazione continua per garantire e migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro».
Il comico si racconta alla vigilia del suo ritorno all’Alighieri di Ravenna con il nuovo spettacolo in cui ricorda «com’erano quegli anni in cui vivevamo senza internet e non c’erano il politicamente scorretto e gli apericena»
Ritorna a Ravenna, con il suo nuovo spettacolo Andavo ai 100 all’ora, il comico, cabarettista e attore riccionese Paolo Cevoli, diventato popolare con personaggi, quasi delle “macchiette”, come l’assessore alle “attività varie ed eventuali” Palmiro Cangini, l’imprenditore Teddi Casadei, il sostituto per vip Lothar, il tifoso di Valentino Rossi Yuri e il motociclista Olimpio Pagliarani.
L’appuntamento è per martedì 2 maggio alle 21, nell’ambito della stagione di “Teatro Comico 2023”. Cresciuto nell’albergo di famiglia a Riccione, Cevoli si laurea in Giurisprudenza e poi inizia a lavorare come gestore del Grand Hotel di Rimini. Nel 1990 si trasferisce a Bologna con la moglie e i due figli e fa la sua prima esperienza come comico-cabarettista partecipando al concorso per giovani comici “La Zanzara d’Oro”. Arrivò terzo, subito dopo Antonio Albanese. L’anno successivo partecipa come ospite a diverse puntate del “Maurizio Costanzo Show”. Seguendo le orme del padre, diventa imprenditore e apre un locale nel capoluogo felsineo. Ed è qui che succede qualcosa che gli cambia la vita, perché viene notato e inizia la sua seconda carriera che presto sopravanza la prima. Per circa un decennio è ospite fisso della trasmissione cult Zelig e protagonista di tour estivi. Poi continua la sua carriera a teatro, sul web, oltre a scrivere libri. Anche se dice sempre che ufficialmente è consulente nel settore della ristorazione, un’attività “normale”.
Cevoli, il suo nuovo spettacolo Andavo ai 100 all’ora, riprende una celebre frase che ripeteva Gianni Morandi nel suo primo singolo. Una coincidenza? Come nasce il titolo? «La scelta è assolutamente voluta. La canzone è stata scritta nel 1962, anno in cui sono successe tante cose, anno di svolta della vita italiana. E per il mondo di allora, andare ai 100 km orari era una rivoluzione. Ora stiamo andando talmente veloci che, se andiamo ai 100, ci suona anche il camion del letame. Nel ‘62 avevo 4 anni, l’età che ha ora mio nipote Tommaso. Ecco, voglio raccontare com’erano quegli anni in cui vivevamo senza internet, il telefono aveva la rotella e la televisione era in bianco e nero. E, ancora, non c’erano il politicamente corretto, la raccolta differenziata, anche perché quasi non si produceva immondizia, e gli apericena».
Nello spettacolo immagina di raccontare ai figli dei suoi figli com’era la sua vita quando era bambino. Era meglio o peggio di oggi? «Come dico sempre: una volta era bello, oggi è meglio, e domani sarà ancora meglio!».
Può svelare un paio di sketch che di certo faranno ridere il pubblico? «Non renderebbe l’idea, così. Per cui dico semplicemente al mio pubblico: “Se venite al mio spettacolo, ne sentirete un bel po’!”».
Come ha scoperto il tuo talento per la comicità? «Non sono stato io ad accorgermene… Avevo un locale in centro a Bologna, facevo il manager e, una sera, vennero Claudio Bisio e quelli di Zelig che mi dissero: “Cevoli, tu sei proprio uno scemo, in televisione gli scemi come te li cercano come il pane, vieni!”, e da lì è iniziata la mia carriera».
Quali sono stati i suoi maestri? «Mio padre Luciano è stato il mio più grande maestro, in confronto a lui io sono introverso».
Cosa ricorda del successo di Zelig con i personaggi dell’assessore Palmiro Cangini e dell’imprenditore dei maiali Teddy Casadei, solo per ricordare alcuni dei più famosi? Da chi o cosa prendeva ispirazione? «Un po’ tutti dicevano: “Paolo tu parli senza dire niente, come fai?”. E io rispondevo sempre: “Vieni a casa mia a sentire che ragionamenti fanno il mio babbo e la mia mamma, poi lo capirai. Mio padre non ha mai finito un discorso in vita sua”. Ed ecco spiegate le mie principali fonti».
Le manca la tv? Cosa pensa della comicità in televisione oggi? «Sinceramente la tv non è proprio un mondo che mi si addice, preferisco di gran lunga il teatro, anche se in tv ho fatto molto, da Zelig al film Soldato Semplice fino alla più recente esperienza nella terza edizione di LOL, su Prime, ricavandone una grande popolarità. Della comicità di adesso non so niente, perché non guardo mai la tv. Il focolare della casa da me è l’affettatrice».
C’è un personaggio a cui è particolarmente affezionato? «Paolo Cevoli».
Qual è il segreto per far ridere le persone? «Per me, semplicemente essere se stessi».
Per lei cresciuto alla Pensione Cinzia dei suoi genitori a Riccione, molto forte è il legame con l’EmiliaRomagna. Cosa significa oggi essere romagnoli? Le piace fare qualcosa per far conoscere ancora di più la sua terra? «Promuovo sempre la mia terra, tutti i miei spettacoli sono basati sulla “romagnolità”. Adoro la Romagna, e sono molto fiero di essere nato in questo meraviglioso posto. Per me nascere romagnoli significa nascere nella terra più accogliente del mondo».
Ha anche scritto un “Manuale di marketing romagnolo”.Inevitabile chiederle: quali sono i tre pilastri su cui si fonda? «Facile: “sburonaggine”, “patachismo” e “ignorantezza”. Tutto chiaro, no?».
A volte si dice che i comici siano divertenti in scena, e malinconici nella vita. Lei com’è? «Personalmente sono felice nella vita e felice in scena. Anche questo è tutta colpa della mia Romagna».
Progetti per il prossimo futuro? «Tra poco uscirà il mio nuovo libro Il sosia di lui, ispirato al mio vecchio spettacolo teatrale, e già partiremo a raccontare quello. Poi vedremo. Per adesso ho ancora molto teatro da fare, ma soprattutto voglio godermi i nipoti, che iniziano a crescere un pochino».
Paolo Cevoli
Paolo Cevoli, di cui avevamo parlato anche in occasione del suo spettacolo a Ravenna al Teatro Alighieri nel 2021, è nato il 29 giugno 1958 a Riccione. Oggi ha 64 anni e vive a Bologna insieme alla moglie Elisabetta Garuffi e ai loro due figli. Oltre a intrattenere il pubblico con il suo talento comico, Cevoli svolge il ruolo di consulente nel settore della ristorazione.
Paolo Cevoli ha iniziato a lavorare nell’albergo di famiglia all’età di 11 anni e, dopo essersi laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, è diventato gestore del Grand Hotel di Rimini. La sua carriera nel mondo della comicità ha avuto inizio nel 1990, ma la svolta è avvenuta quando è stato notato dai celebri Gino e Michele, che lo hanno invitato a esibirsi al famoso locale di Milano, lo Zelig. Pur avendo inizialmente declinato l’invito, Cevoli ha poi accettato nel 2001. Da lì, ha raggiunto la notorietà con il suo personaggio più celebre, l’assessore Palmiro Cangini, partecipando a Zelig e a tour estivi per un decennio.
Sono in partenza i lavori in via Emaldi e il 30 aprile dalle 19 una serata tra musica e chiacchiere per conoscere i dettagli e immaginare come sarà l’ambiente nel futuro
In occasione della partenza dei lavori per la realizzazione del nuovo auditorium in via Emaldi a Lugo, opera da 2,25 milioni finanziata dal Pnrr, il Comune organizza una serata nell’immobile che verrà riqualificato: domenica 30 aprile alle 19 la serata si aprirà con la presentazione del progetto da parte dei professionisti di Nuovo Studio Ravenna, a seguire musica e chiacchiere con le immagini del futuro auditorium proiettate sullo sfondo.
L’evento è promosso in collaborazione con Associazione Filmeeting e collettivo Che Sbatta. «La collaborazione di queste due realtà territoriali alla serata finalizzata alla valorizzazione del dialogo tra Comune con associazioni e gruppi informali – si legge in una nota della Rocca –, dà l’idea di come il futuro spazio possa costituire un’opportunità anche per le realtà giovanili lughesi e della Bassa Romagna».
Un rendering dell’Auditorium di Lugo
Il nuovo auditorium, nelle intenzioni del Comune e dei progettisti, dovrà essere uno spazio polivalente dove dialogheranno varie arti, da quelle visive a quelle musicali passando per gli incontri letterari. Il complesso che si colloca tra via Emaldi e via Garibaldi ospita in questo momento uffici comunali, una palestra dove si svolge l’attività sportiva del judo e un ex circolo, ora chiuso. Queste ultime due parti, palestra e ex circolo, saranno demolite in funzione della costruzione del nuovo auditorium. L’edificio avrà due piani: gli spazi dell’auditorium (sala da 272 posti) saranno al primo piano, al piano terra la funzione dell’area coperta sarà definita con una futura progettualità.
«Per noi l’auditorium rappresenta uno straordinario intervento di rigenerazione urbana che prosegue, in modo filologico, la storica vocazione di questo luogo – ha spiegato il sindaco Davide Ranalli –. La serata di domenica è quindi concepita come una sorta di ‘ultima volta” ma senza alcuna nostalgia perché guardiamo già al futuro e alle tante attività che qui dentro prenderanno vita. Per questo vogliamo invitare tutta la cittadinanza, a cominciare dai più giovani a partecipare a questa serata che racconterà di una città che cambia».
È accaduto alla Comunale 8. La direzione di Ravenna Farmacie ha denunciato l’uomo ripreso dalle telecamere e ringrazia un altro cliente che ha aiutato le addette
Non aveva la ricetta ma voleva i medicinali e quando le farmaciste hanno negato la fornitura si è lasciato andare rovesciando espositori e materiali del negozio e danneggiando a calci la porta di ingresso, prima di allontanarsi con imprecazioni e frasi minacciose. È successo nella serata del 25 aprile alla farmacia comunale 8 in in via Fiume Montone Abbandonato a Ravenna. La direzione di Ravenna Farmacie, società pubblica che controlla il negozio, dopo aver visionato le telecamere di sicurezza ha denunciato il cliente alle autorità. L’episodio è stato reso noto oggi, 29 aprile, dalla direttrice di Ravenna Farmacie, Barbara Pesci.
Pesci in particolare ha voluta ringraziare pubblicamente un altro cliente che ha dato man forte alle addette presenti: «Quando l’episodio è iniziato, l’altro cliente anche se era già stato servito, ha capito il momento delicato e, resosi conto che era presente solo personale femminile, non solo ha cercato di limitare la furia di questo signore invitandolo alla calma ed ad un comportamento rispettoso, ma si è trattenuto all’interno della farmacia proprio per proteggere le farmaciste dal rischio di subire violenze non solo verbali. Per un cliente maleducato ed aggressivo, che reagisce in maniera intollerabilmente violenta ad un comportamento assolutamente corretto dei nostri dipendenti, ne è comparso un altro che ha mostrato grande senso civico e generosità, e che merita la nostra gratitudine ed il nostro rispetto».
L’iniziativa è parte del progetto “Per un Borgo San Rocco”, in programma il 6 e 7 marzo, e coinvolge cittadini, artigiani e attività del quartiere
Foto di gruppo dei promotori della festa-mercato in Via De’ Tomai per valorizzare il Borgo San Rocco.
Gli abitanti di via de’ Tomai, la storica strada che unisce porta Sisi a porta San Mama (da via Mazzini a via Baccarini), trasformeranno la loro via in una “piazza” aperta a tutti i cittadini per due giornate di festa, il 6 e il 7 maggio. L’iniziativa fa parte del progetto “Per un Borgo San Rocco”, piano di “rigenerazione” e valorizzazione di uno dei più antichi quartieri ravennati che vede coinvolti Comune, cittadini e associazioni culturali di cui abbiamo già parlato qui.
«L’obiettivo è far rinascere il vecchio borgo riportandolo al centro dell’attenzione dei cittadini per riscoprire un modo diverso di vivere in comunità» afferma Franco Chiarini (rappresentante di Ravenna Food e tra gli organizzatori dell’evento). L’idea è infatti quella di un borgo “a porte aperte” dove poter socializzare accompagnati da buon cibo, arte e musica che esce dalle finestre spalancate degli abitanti della strada: «I residenti di via de’ Tomei hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa – racconta Rosella Mengozzi (maestra di cucina della scuola “Saperi e Sapori” ed entusiasta ideatrice della festa conviviale) – io stessa ho raccolto porta a porta le adesioni, forte dei rapporti di buon vicinato costruiti negli anni. Ho scoperto che tra i miei vicini di casa ci sono liutai, compositrici, musicoterapeute e tante persone volenterose di rendere speciale questa festa, con il loro impegno, il loro sapere, o semplicemente con la loro presenza e l’entusiasmo di spalancare porte e finestre di casa, portare sulla via i propri tavoli e servire gratuitamente tè e biscotti alla moda di un tempo».
La festa avrà inizio sabato 6 maggio alle ore 11, con il taglio del nastro e l’atto simbolico di spazzare la via, per dimostrare cura e voglia di novità. Fino alle 23 si susseguiranno performance di artisti, giocolieri, musici e interventi di antiquari e librai che presenteranno per l’occasione libri legati a Ravenna e alla sua storia. Durante la giornata, i rappresentanti di Dis-Ordine, associazione culturale coinvolta nel progetto, esporranno, fra altri oggetti di design, due mosaici raffiguranti Anna Magnani (a cui è intitolata la piazzetta del borgo) e Totò (che si fregiava il titolo di ultimo principe di Bisanzio) per celebrare l’immaginario ritrovarsi di due artisti del cinema legati a Ravenna.
Intorno e sotto le due porte verranno serviti aperitivi e assaggi gourmet dagli chef di Ravenna Food Mattia Borroni (Alexander), Matteo Salbaroli (L’Acciuga Osteria e Cucina del Condominio), Marco Luogo (Fulèr), Sabatino Ristuccia (Eventi Catering), Massimiliano Gentile (Babaleus). Sotto porta San Mama sarà presente anche un punto gastronomico curato di Lady Chef che offrirà una proposta culinaria basata sul tema del “il selvatico di pregio nel ravennate”, tra cacciagione, pesce e erbe spontanee. Alle ore 16, la maestra di cucina Rosella Mengozzi ospiterà Alessandro della pescheria del Borgo San Rocco Alex&Raf per una breve lezione su come sfilettare correttamente il pesce e presenterà un innovativo servizio gratuito di “stoviglieria”: un prestito aperto a tutti di stoviglie lavabili e riutilizzabili per combattere lo spreco e l’abuso di plastica. È possibile prenotarsi telefonando al 348 1539975.
La giornata di domenica 7 si aprirà sempre alle ore 11, con un tour della storica e archeologa Giovanna Montevecchi tra i vicoli storici del quartiere che terminerà con un aperitivo nel “Cortilaccio”, spazio introdotto da un arco del Settecento quasi dimenticato, adiacente a porta Sisi, che verrà per l’occasione arredato con tavoli “vestiti” di tovaglie di lino e stoviglie antiche per valorizzarne il pregio e la storia.
Alle ore 13 lo chef Mattia Borroni preparerà, con l’allestimento curato da Sante Milandri (ristorante Alexandere) un pranzo di gala che unirà le materie prime del territorio a ispirazioni francesi e ricette al tempo stesso tradizionali e innovative. Sarà possibile partecipare all’evento di domenica solo acquistando l’intero pacchetto per un totale di 50 euro. I posti disponibili sono in totale trenta ed è possibile prenotare chiamando il 347 2865075.
Nell’ambito della festa infine, con una importante finalità sociale e di solidarietà, è possibile aderire all’inziativa del “Piatto sospeso”, – promossa da Ecologia di Comunità con il sostegno del Comune di Ravenna – che consente di donare una quota in euro pro cibo a favore di chi si occupa come, fra altri enti benefici, la Mensa della Fraternità della parrocchia San Rocco, di fornire pasti quotidiani o alimenti alle persone più disagiate o in serie difficoltà economiche.
Il sistema cambia dal 29 maggio e a partire dal 2 maggio saranno aperti degli infopoint per tre giorni alla settimana
Dal 29 maggio 2023 cambia il sistema di raccolta rifiuti in centro storico a Ravenna e Hera ha organizzato tre punti informativi in collaborazione con l’amministrazione comunale, aperti ai cittadini in cerca di chiarimenti. Ogni martedì dal 2 maggio al 27 giugno dalle 15 alle 19 in piazza XX Settembre. Ogni giovedì dal 4 maggio al 29 giugno dalle 15 alle 19 al ricovero bici in piazzale Luigi Carlo Farini di fronte alla stazione ferroviaria. Ogni sabato dal 6 maggio al 24 giugno dalle 9 alle 13 in piazza della Resistenza.
In questi punti fissi sarà possibile ricevere informazioni sul nuovo sistema di raccolta (in questo articolo tutti i dettagli) e, per chi non era presente al momento della consegna a domicilio da pare degli incaricati di Hera, anche ritirare i kit per il nuovo sistema di raccolta, indispensabile per poter separare correttamente tutti i tipi di rifiuti. Il kit per la raccolta verrà consegnato al titolare del contratto Tari o a un suo delegato che presenti l’apposito modulo compilato, copia del documento del delegante e documento d’identità del delegato. Il modulo di delega è già stato inviato a cittadini e imprese, ma è anche disponibile sul sito di Hera, selezionando il Comune di Ravenna a questo indirizzo.
A partire da luglio, sarà possibile ritirare i kit anche presso le stazioni ecologiche, dove si può anche richiedere la compostiera, ritirabile gratuitamente se utilizzata in alternativa alla raccolta dell’organico; tale opzione dà diritto ad uno sconto di 5 euro/anno per ogni componente del nucleo familiare (sconto 10 euro/anno per utilizzo di una concimaia). Le stazioni ecologiche sono il modo più sostenibile per il conferimento e recupero dei rifiuti: per questo è stato ampliato l’orario di apertura per diventare sempre di più un punto di riferimento per cittadini e attività.
Un ingresso garantito a chiunque abbia la residenza nel paese al 15 aprile 2023 da ritirare in municipio in quattro date. In totale gli abitanti sono poco più di quattromila
Per festeggiare i 30 anni di carriera, la 48enne cantante Laura Pausini ha deciso di tenere un concerto nella sua Solarolo gratuito per tutti i residenti nel paesino di quattromila anime. La distribuzione degli accrediti per l’evento di domenica 18 giugno sarà curata dal Comune di Solarolo. Gli interessati potranno presentarsi in municipio (piazza Gonzaga 1) in quattro date: dalle 9.30 alle 13 di venerdì 5 maggio, sabato 6 e venerdì 12; dalle 9.30 alle 14 di sabato 13 maggio.
A tutti i residenti di Solarolo è garantito un invito gratuito. Per la corretta organizzazione dell’evento è necessario ritirare il proprio invito nelle date previste. Non sono previste altre forme di ritiro successive. L’invito è valido per l’accesso allo stadio comunale “Arboscelli” a partire dalle 16 (inizio del concerto alle 18). Lo spazio verrà attrezzato con posti a sedere non numerati.
L’invito sarà nominativo e valido per ciascuna persona residente nel comune di Solarolo alla data di sabato 15 aprile 2023. Pertanto, sarà necessario un documento di identità (carta di identità, patente o passaporto) sia per il ritiro nella sede comunale che per l’ingresso al concerto. È vietato cedere l’invito, gratuitamente o a pagamento.
Per facilitare le operazioni di distribuzione, ciascun residente potrà ritirare l’invito per tutti i componenti del proprio nucleo familiare, cioè le persone che hanno la residenza nella stessa unità abitativa. Non sarà possibile ritirare l’invito per altre persone.
Per informazioni si può contattare il servizio Affari Generali del Comune al numero 0546-618455 oppure scrivere a gianni.ballardini@romagnafaentina.it.